25 December, 2025

“Cinquanta minuti” per pagare un bollettino alle Poste Centrali di Carbonia… Questi i tempi di attesa di ieri pomeriggio!!! Con sole tre persone davanti è decisamente troppo!

Che il tutto sia da rivedere è ormai un dato di fatto: si può stare dentro un’aula scolastica in 22, tra alunni e docenti, per ben 5 ore, e non si può “sostare” all’ufficio postale a fare la fila se non pochissime persone alla volta. Non si può entrare a prendere il numero, per poi recarsi a fare delle altre commissioni in attesa del proprio turno, se non dopo aver fatto una fila interminabile fuori e…una volta preso il numero…non si può più uscire!

Si può andare al supermercato in “numero congruo” e non ci si può sedere in posta ad attendere il proprio turno!

Alla domanda del perché di queste condizioni di “organizzazione” giunge lesta la risposta da parte di un impiegato…«disposizioni da Roma!!!»

Si è tutti concordi sul fatto che sia necessario contingentare le entrate, data la pressante emergenza creata dal Covid-19, un po’ meno sul fatto che gli utenti debbano essere trattati in questo modo.

Ci si auspica che, chi di dovere, direttamente coinvolto nell’organizzazione del servizio, al momento connotato da caratteri di “ampio disservizio”, faccia qualcosa per migliorare l’offerta e restituire un pochino di “umanità” alla vita quotidiana delle persone, non tutte tecnologicamente in grado di utilizzare l’App.

In attesa del semplicissimo “miracolo”… si continua a stare in fila!!!

Nadia Pische

Il comune di Sant’Antioco ha avviato la procedura di prenotazione per la vaccinazione anti Covid-19 per gli “over 70” e per i cosiddetti “pazienti fragili”.
La procedura è quella già testata per gli over 80. Gli interessati devono rivolgersi al proprio medico di famiglia per ottenere la prescrizione e, successivamente, prenotare al CUP (Centro Unico di Prenotazione) dell’ATS.
Coloro che vorranno beneficiare del vaccino anti Covid-19 dovranno compilare la modulistica disponibile presso il sito istituzionale del comune di Sant’Antioco e al centralino del Municipio: “Nota informativa”; “Scheda anamnestica”; “Modulo di consenso”.

Teulada ritorna comune Covid-free. Lo ha annunciato il sindaco, Daniele Serra, che ha pubblicato nella pagina Facebook istituzionale del comune di Teulada.
«Questa foto vale più di molte paroleha scritto Daniele Serra -: è l’elenco aggiornato ad oggi dei positivi COVID a Teulada dal portale dell’ATS. Zero casi!
Il risultato è incoraggiante ma sappiamo che mantenerlo non è semplice né scontato (specie alla luce delle notizie che giungono a livello regionale) perciò dobbiamo tutti fare in modo che rimanga tale, tenendo alta la guardia e rispettando ancora di più le norme anticontagio.»
«Inoltre, dopo i nostri solleciti, finalmente stamattina ci è stato comunicato che sabato ATS procederà alla vaccinazione degli ospiti e dei dipendenti della casa di riposo per anziani comunaleha concluso Daniele Serra -. Un tassello in più per la messa in sicurezza sanitaria del nostro paese.»

«Con 20 positivi, 6 dei quali sono bambini, abbiamo deciso di chiudere le scuole Primavera, nido e materna per una settimana, mentre elementari e medie passano in Dad al 100%, solo l’Istituto Nautico continuerà le lezioni in presenza con una percentuale in Didattica a distanza, almeno per oggi, decisione assunta in accordo con la dirigenza scolastica.»

Il sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni, ha annunciato poco fa la sofferta decisione, adottata per cercare di contenere quanto più possibile la diffusione dei virus e quindi i contagi. La situazione, purtroppo, nelle ultime ore si è complicata ed il rischio di nuovi contagi è alto, anche per la presenza di bambini tra i nuovi positivi al Covid-19. I bambini, spesso non manifestano alcun sintomo e, di conseguenza, la loro condizione accresce il rischio di nuovi contagi, sia in famiglia sia negli ambienti che frequentano, a scuola e tra i coetanei. Da qui la decisione del sindaco, Salvatore Puggioni, di cercare di spezzare la catena dei contagi con forti restrizioni nelle scuole, per una settimana, salvo valutare un’eventuale proroga. L’auspicio, ovviamente, è che non ce ne sia bisogno.

 

Siamo veramente basiti su come ci stanno trattando per i contributi destinati al settore dello spettacolo, eventi, agenzie di viaggio, palestre ed i settori maggiormente colpiti dal Covid-19 dalla nostra Regione.

La legge è uscita a dicembre con data presentazione al 28 dicembre proroga a gennaio, infine, il 4 febbraio con un clic day veramente umiliante.

Quel giorno, 6.300 lavoratori, aziende, persone che hanno avuto un grave danno economico e sono fermi ripeto fermi da troppo tempo, erano lì cercando di essere tra i primi ad inviare la domanda.

Dopodiché, il silenzio.

A fine marzo, una graduatoria delle domande pervenute, promesse sui pagamenti poi la lista dei primi 100 beneficiari.

A metà aprile, nuovo silenzio.

Questi ristori servono a noi partite iva per andare avanti, in quanto non possiamo lavorare e non abbiamo altre entrate per vivere.

Oggi abbiamo creato un gruppo, straordinariamente numeroso, andremo presto a chiedere conto alla Presidenza.

Alessia Littarru
Referente U.S.E. (Unione Sarda Eventi)

Dopo quelli Iglesias, Carbonia, Sant’Antioco e Fluminimaggiore-Buggerru, diventa operativo domani e sabato anche il Centro di vaccinazione anti Covid-19 nel Sulcis Iglesiente, nel comune di San Giovanni Suergiu.

«Nei giorni 9 e 10 aprile ci si potrà vaccinare presso la palestra comunale di via Mascagni. Le categorie da vaccinare saranno gli ultra 80enni e gli ultra 65enni con patologie. Sono previste 420 vaccinazioni domani e 420 sabato 10 aprile.

La procedura di prenotazione prevede l’impegnativa del proprio medico di base e poi la registrazione presso il Cup di Carbonia.»

Martedì 6 ed oggi 8 aprile, nello stesso centro vaccinale di San Giovanni Suergiu, sono stati vaccinati gli insegnanti.

I carabinieri di Santadi hanno denunciato a piede libero due coniugi conviventi, rispettivamente di 46 anni lui e 47 lei, residenti a Cisterna di Latina, indiziati del reato di truffa aggravata. I due avevano pubblicato a settembre 2020 sul noto sito di trading online “subito.it” un annuncio concernente l’offerta di una motosega di una nota marca tedesca, ad un prezzo assolutamente accattivante. Un 28enne di Santadi aveva ritenuto molto interessante quell’offerta ed aveva eseguito bonifici per la somma totale di 3.000 euro. Gli anonimi del web gli avevano comunicato che la prima transazione da 1.500 euro non era andata a buon fine e lui l’aveva incredibilmente ripetuta. Il prezzo di 1.500 euro era di molto inferiore al valore di mercato. La motosega non sarebbe mai stata spedita. I militari, con l’aiuto dell’amministrazione delle Poste e l’ausilio dei colleghi laziali, sono arrivati ai due coniugi che non sono nuovi ad analoghe imprese. Verranno processati a Cagliari.

 

Sono 305 i nuovi casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 6.598 test eseguiti (4,62%). Salgono a 47.935 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 1.049.497 tamponi.

Si registrano 5 nuovi decessi (1.255 in tutto). Sono 302 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+8), 49 (+2) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 15.848. I guariti sono complessivamente 30.469 (+91), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 12.

Sul territorio, dei 47.935 casi positivi complessivamente accertati, 12.197 (+76) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 7.331 (+22) nel Sud Sardegna, 4.126 (+45) a Oristano, 9.458 (+83) a Nuoro, 14.823 (+79) a Sassari.

Nella seduta del 5 marzo 2021, il Consiglio Direttivo del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ha deliberato il patrocinio al progetto “Sardegna paesaggio culturale del Patrimonio Universale UNESCO”, unendosi ai patrocini già espressi dalla Regione Sardegna e dai Comuni dell’isola, per sostenere, d’intesa con il Comitato “La Sardegna verso UNESCO“, l’istanza per l’iscrizione nella tentative list del bene “I Monumenti nuragici della Sardegna”.
Nel vasto territorio del Parco Geominerario, con i suoi circa 3800 kmq, i monumenti nuragici sono diffusi in ogni angolo, a testimoniare la capillare distribuzione culturale di questo periodo storico, meglio noto come “Civiltà Nuragica”. Un intenso ed articolato periodo che si protrae per ben 1.500 anni, dal 1800 a.C, al 238 a.C, inizio della dominazione romana.
Questo arco di tempo è parte importante della storia affidata al Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, chiamato oggi alla tutela e valorizzazione dei geositi e dei siti minerari della Sardegna.
In un gran numero di geositi l’uomo, sin dal Paleolitico (Età della pietra), ha lasciato tracce del suo passaggio sfruttando le cavità naturali e servendosi dei componenti geologici come i manufatti litici ritrovati nell’Anglona e databili tra i 450.000 ed i 120.000 a.C. Mentre, diciamo, più recenti e maggiormente noti sono i manufatti litici dell’ossidiana del Neolitico Antico, riconducibili al VI-V millennio a.C.
L’obiettivo è certamente candidare i monumenti nuragici della Sardegna, ma questi hanno una storia che li precede e che sostiene con forza questo momento storico dell’isola. Tutti noi riconosciamo nella Civiltà Nuragica una cultura maturata in simbiosi con il territorio e che dal territorio trae le ragioni della sua esistenza e del suo progresso, oggi rappresentato, in maniera figurata, dai nuraghi.
Questo simbolo di un popolo fiero e solidale rappresenta, come ci ricorda il prof. Giovanni Lilliu: «…Un grande sforzo umano economico e sociale e l’esito di una situazione storico – politica di non poca efficienza…».
Certo è che questo nostro simbolo, poi ampliatosi con i diversi nuraghi complessi, adotta la tecnica costruttiva circolare dei grandiosi ipogei, con corridoi e pseudo cupola, diffusa nel mondo per l’edificazione, in sotterraneo, dei monumenti funerari, meglio nota come Thòlos. L’esempio più rappresentativo lo ritroviamo nel Tesoro di Atreo o Tomba di Agamennone, a Micene (Grecia), databile al 1250-1300 a.C.

Questa interessante tecnica, costituita da cerchi concentrici di blocchi lapidei, nell’isola si caratterizza non per l’edificazione di edifici sepolcrali, ma assume una nuova inedita ed unica rappresentazione nel mediterraneo e nel mondo. Tutti i nuraghi (circa 7000), con le loro Thòlos, sono in elevato e fuori terra, a connotazione simbolica del popolo che le erige, e per molti studiosi rappresentano le demarcazioni territoriali delle comunità isolane che vivono in ambiti cantonali ed in simbiosi tra loro.
Le uniche Thòlos sotterranee con corridoio della Cultura Nuragica, sono i pozzi sacri, ma anche questi non nascono come edifici sepolcrali ma, in linea con la nostra attuale cultura, potremmo chiamarli templi nuragici. I templi a pozzo o pozzi sacri sono i luoghi di culto legati in particolare alle acque purificatrici e lustrali, nonché luoghi di pellegrinaggio e di incontro delle comunità.
L’elemento che caratterizza questa nostra Civiltà è anche il diffuso megalitismo che non troviamo solo nei nuraghi e pozzi sacri, ma a queste due testimonianze vanno aggiunte le Tombe dei Giganti e fortificazioni nuragiche.
La tomba dei giganti è l’edificio sepolcrale per eccellenza, composto da un corridoio e dall’esedra, struttura a forma di semi luna, che racchiude al suo centro la porta di ingresso, in molti casi rappresentato da una stele modanata. Anche questo monumento megalitico è totalmente aereo e rappresentano sepolture collettive, nello spirito solidale delle comunità territoriali. La combinazione corridoio ed esedra, molti studiosi la interpretano come congiunzione tra la Dea Madre ed il Dio Toro, nella rinascita dei defunti, in quanto già elementi generativi della vita.
Le fortezze nuragiche sono elementi megalitici dotati di alte mura con agli apici le torri nuragiche, probabilmente luoghi di produzione, in particolare per alcuni elementi ritrovati di matrici di fusione.
Una delle più significative è la fortezza di “Saurecci” in territorio di Guspini, pur non scavata, ha restituito un frammento di matrice in steatite di una bipenne. Il complesso da sempre suscitò l’interesse del prof. Lilliu che avrebbe voluto indagarlo, anche per la sua vicinanza alle miniere di Montevecchio.
Proprio in questo periodo si ritiene vi sia stato il grande sviluppo metallurgico e minerario che ha portato poi alle estrazioni dell’Ottocento.
A testimoniarlo è la grande produzione bronzea sinora ritrovata e composta dalla straordinaria molteplicità dei bronzetti, a rappresentare la vita delle comunità con i numerosi animali, ma anche la forza e l’evoluzione della Civiltà Nuragica e del suo popolo, con i guerrieri e le navicelle, a conferma dell’ormai sempre più riconosciuto Popolo del Mare, che l’illustre studioso prof. Giovanni Ugas ci rivela nella sua poderosa opera: Shardana e Sardegna – I Popoli del Mare, gli alleati del Nordafrica e la fine dei Grandi Regni (XV-XII secolo a.C.).
Tarcisio Agus