25 December, 2025

Dal 2017 al 2019 la Sardegna ha registrato una crescita di assunzioni nel mercato privato del 10% in tre anni. Nel 2020 la crescita si è fermata per effetto del Covid e il mercato privato ha segnato un profondo rosso di un terzo in meno di assunzioni, solo 66.000 contro le 99.000 del 2019. La metà delle persone che sarebbero state assunte senza la pandemia sono persone con qualifica o diploma professionale (-47%), ma mancano all’appello 1500 laureati (-13%), 6.000 diplomati (-20%) e 7.000 lavoratrici/tori senza titolo di studio (-24%). In termini di mancate assunzioni la Sardegna si situa al 4 posto nazionale superata solo da Toscana, Umbria e Marche e subito prima di Basilicata, Emilia e Veneto, tutto regioni che hanno ridotto le assunzioni di più del 30’% rispetto al triennio precedente.

«Sono oltre 33mila persone assunte in meno nel 2020 rispetto al 2019 che si aggiungono a chi perderà il lavoro dopo lo sblocco dei licenziamenti – dice il presidente delle ACLI Franco Marras -: serve un sistema di sicurezza e un piano di riqualificazione professionale, un paracadute sociale per almeno 50.000 persone nei prossimi mesi che va predisposto subito, per evitare di infoltire le fila dei poveri.»

 Il livello occupazionale è crollato nonostante resti “drogato” dal blocco dei licenziamenti che richiederà una grande attenzione nel momento in cui il divieto sarà eliminato per fornire un supporto e un progetto di ripartenza e di reimpiego. Ma quante sono esattamente le persone che sarebbero state assunte e sono restate disoccupate?

Al fine di valutare limpatto del Covid sul mercato del lavoro sardo, abbiamo analizzato la banca dati fornita dalla Unioncamere-ANPAL, attraverso il sistema informativo Excelsior. Questi dati si limitano al mercato del lavoro privato, e sono dunque più correlati alle condizioni reali dell’economia, sono depurati dai dati delle assunzioni nella pubblica amministrazione, dei contratti inferiori ai 20 giorni e delle forme di trasformazione, spesso elusive, dei contratti dello stesso lavoratore nellambito del medesimo sistema d’impresa. Questa “depurazione” motiva il rapporto 1:3 con i dati regionali ASPAL dello stesso periodo.

Abbiamo analizzato il periodo dal 2017 al 2020. Come si rileva, landamento del numero di nuovi assunti (con qualsiasi tipologia contrattuale) era in costante crescita nel periodo 2017-2019 con un incremento di circa il 10% nel triennio e arrivando quasi a 100mila assunzioni nel solo 2019. Tale aumento riguardava in particolare coloro che possedevano una qualifica o un diploma professionale. Nel 2020 appare invece in maniera drammatica la contrazione dei nuovi assunti con circa 33mila persone in meno in totale.

Sul piano delle competenze richieste dalle aziende in Sardegna, nel triennio 2017-19 solo un terzo è diplomato e meno del 10% laureato, questo rapporto nel 2020 si rafforza a vantaggio di chi ha titoli di studio nel 2020 che resiste meglio alla crisi del mercato con una riduzione delle assunzioni meno marcata. Di fronte alla pandemia gli individui in possesso di una qualifica o diploma professionale sembrano essere i più sensibili alle variazioni nel mercato del lavoro: rispetto allanno precedente si osserva addirittura un crollo di circa il 50% anche se soffrono i diplomati (-.20%) e i laureati (-13%). Il raffronto con il dato nazionale porta ad una minore riduzione delle assunzioni (-26%) rispetto all’isola (-30%), anche se la crisi morde anche chi ha titoli di studio più elevati.

In sintesi

1- Il mercato del lavoro in Sardegna ha registrato nel triennio 2017-2019 una crescita delle assunzioni da parte delle imprese private del 10% passando da 90.000 a 99.000 assunzioni. Questo dato si è interrotto nel 2020 con un crollo del 30% delle assunzioni rispetto al triennio precedente scendendo da 99.000 nel 2019 a 66.000 . Il crollo delle assunzioni da parte delle imprese private in Sardegna è il quarto dato negativo tra le regioni italiane.
2- Sono state maggiormente colpite dalla riduzione delle assunzioni le richieste di personale privo di titolo di studio o con la solo qualifica o diploma professionale rispetto a quelle per personale con livello secondario o universitario. Si tratta di un mercato ampio e correlato alle attività stagionali sia turistiche e commerciali che copre la maggioranza delle richieste di risorse umane per contratti subordinati. La metà delle persone che sarebbero state assunte senza la pandemia sono persone con qualifica o diploma professionale (-47%), ma mancano allappello 1500 laureati (-13%), 6000 diplomati (-20%) e 7000 lavoratrici/tori senza titolo di studio (-24%).
3. In sintesi il personale con bassa qualifica o con la sola qualifica professionale è stato più esposto alleffetto COVID. La presenza di un titolo di studio elevato costituisce un elemento di difesa nelle variazioni del mercato del lavoro anche se si tratta solo di un terzo del mercato del lavoro per le imprese private quello che riguarda il personale diplomato (30%) o laureato (7%). Rispetto al dato nazionale dove i laureati sono il 10% delle assunzioni nel privato, in Sardegna lo spazio per i laureati appare angusto (solo 7%) e li spinge verso gli spazi decrescenti della pubblica amministrazione o verso lemigrazione.

4. In generale guardando ai settori più colpiti dalla riduzione delle assunzioni in Sardegna, il turismo si conferma il settore in cui è concentrato il dato negativo delle assunzioni nel 2020 qualunque sia il titolo di studio o la sua assenza con il calo complessivo del 42%.

5. In termini di riduzione delle assunzioni nell’anno 2020, nel quadro nazionale, la Sardegna si situa al quarto posto nazionale preceduta da Toscana, Umbria e Marche e seguita da vicino da Basilicata, Emilia e Veneto. Considerata la fragilità della condizione sociale dell’isola rispetto ad Emilia Romagna o Toscana, il quarto posto dell’isola rappresenta un dato negativo al quale occorre guardare con un’attenzione maggiore rispetto a regioni che hanno lo stesso dato e una perdita percentuale analoga di assunzione sia per la maggiore difficoltà di ripartenza del sistema economico che per gli effetti sociali radicati e correlati.

Spettacoli, laboratori e incontri in presenza e in streaming animeranno la stagione primaverile ed estiva di Spazi di Frontiera, organizzata da La Cernita Teatro insieme al Gruppo Teatro Albeschida. Il calendario è stato pensato con incontri in presenza che potranno eventualmente essere fruibili in streaming: venticinque appuntamenti tra spettacoli, performance, letture, presentazioni di libri, laboratori e residenze artistiche che si svilupperanno tra aprile e luglio nel Sulcis, tra Bacu Abis, Carbonia e Sant’Antioco, e il Medio Campidano, in collaborazione con i centri di salute mentale di Sanluri e San Gavino, Carbonia, Iglesias.

Il cuore di “Spazi di Frontiera”, diretto da Monica Porcedda di La Cernita Teatro, è Bacu Abis, piccolo centro del Sulcis in una zona ad alto rischio di marginalità per crisi economica, bassa scolarità, disoccupazione e povertà: è qui che La Cernita ha avviato da anni progetti di Teatro sociale per promuovere  esperienze artistiche ed educative destinate prevalentemente a bambini, anziani, persone in condizioni di difficoltà. Accanto a La Cernita c’è il lavoro di Albeschida, gruppo nato dentro il Centro di Salute Mentale di Carbonia con l’obiettivo di creare percorsi di inclusione e abbattere lo stigma legato al disturbo mentale.

La stagione prenderà il via nel mese di aprile con i primi laboratori dei Cantieri creativi: il 13 aprile a Carbonia con Giampietro Orrù della Compagnia Fueddu e Gestu di Villasor ed il 15 a San Gavino Monreale con Andrea Meloni del Teatro Alkestis. Sabato 17 aprile ci sarà una diretta streaming per la presentazione dei lavori con la direttrice artistica Monica Porcedda.

Venerdì 23 aprile il primo degli spettacoli in calendario: Il Crogiuolo porterà a Bacu Abis, ex scuola elementare, “Riccino e Riccetta, fiabe di Antonio Gramsci per bambini di e con Rita Atzeri. Ancora a Bacu Abis venerdì 30 aprile La Cernità presenterà “Le madri, un omaggio alle Madri costituenti di e con Monica Porcedda con musiche dal vivo di Francesco Manca.

Tra maggio e luglio proseguiranno i Cantieri creativi con Marco Nateri, costumista e scenografo, Maria Giulia Cirronis, psicologa e psicoterapeuta di Sant’Antioco e Monica Porcedda, e andranno in scena spettacoli, presentazioni di libri, incontri. Tra questi la presentazione di “Nessun destino è segnato”, libro di Luca Mirarchi che racconta il grande lavoro di Casa Emmaus di Iglesias (venerdì 7 maggio a Bacu Abis), lo spettacolo di Albeschida “Rimedius sul tema della cura nella malattia mentale e a seguire “Il racconto e la vita” di Antonio Cesare Gerini, psicoterapeuta e medico psichiatra a Carbonia, con Monica Porcedda, (venerdì 11 giugno a Sanluri e poi in replica a Portoscuso, Curcuris, Guasila, Fluminimaggiore).

Si rinnova l’appuntamento con il progetto “Promemoria Auschwitz” finanziato dal comune di Sant’Antioco e gestito dall’Associazione ARCI Sardegna in cooperazione con l’Associazione “Deina”. 13 i giovani che potranno prendere parte al percorso di alta formazione. Le domande scadono il 18 aprile.

La tappa più importante e intensa del progetto era, fino all’arrivo della pandemia, il viaggio a Cracovia, i cui momenti centrali erano rappresentati dalla visita al Museo Fabbrica di Oscar Schindler, al quartiere e all’ex ghetto ebraico di Cracovia, e quella ai campi di concentramento e sterminio di Auschwitz e Birkenau. L’attuale situazione pandemica COVID, tuttavia, ha imposto di rimodulare il progetto nel rispetto delle misure di contenimento adottate sia a livello nazionale che europeo. Ciò significa che le visite saranno in modalità telematica, così come tutte le attività formative iniziali e successive alle visite stesse.

Possono partecipare al progetto esclusivamente i giovani residenti nel Comune di Sant’Antioco, di età compresa tra i 18 e 25 anni, che si impegnino a partecipare a tutte le fasi del progetto – comprese la formazione post visite e le successive restituzioni – pena l’automatica esclusione e che si impegnino a contribuire con una quota di 10,00 € che dovrà essere versata nel corso delle riunioni preparatorie antecedenti le visite virtuali.

Gli interessati dovranno compilare – esclusivamente on-line – la domanda di partecipazione entro le 24.00 di domenica 18 aprile 2021.  La domanda di partecipazione è rintracciabile al link: https://docs.google.com/forms/d/1ybgjdlbnq6sGwAVfwZ0rJPMTaG9eg9dqAHr2TdRQxyY/viewform?edit_requested=true

Il bando, invece, è reperibile al link: https://www.comune.santantioco.ca.it/sites/default/files/santantioco.pdf

Sono 24, a Carbonia, i casi attualmente positivi al Covid-19, 4 dei quali ospedalizzati. Lo ha comunicato la sindaca, Paola Massidda, che oggi ha presentato il quadro della situazione dei contagi. I nuovi casi dal 25 marzo ad oggi sono 12, 18 le persone negativizzate, 63 i cittadini in quarantena.
«Faccio notare che dal 25.03.2021 (dati comunicati via radio) rileviamo 6 positivi in meno, dunque, un calo anche rispetto al trend regionale che vede una curva epidemiologica in aumentoha sottolineato Paola Massidda -. Per quanto riguarda la campagna vaccinale nella nostra città sono state effettuate finora 1.116 vaccinazioni presso il centro vaccinale di Carbonia. Ricordo che NEL NOSTRO TERRITORIO per le prenotazioni alle vaccinazioni occorre sempre rivolgersi ai centri unici di prenotazione (CUP) presso il distretto sanitario di Carbonia (Ex Inam) e all’Ospedale Sirai. Consiglio sempre di rivolgersi, comunque, al proprio medico di base per ogni altra informazione.»

«La Sardegna ha una storia mineraria importante che è parte di una cultura millenaria da preservare e valorizzare. Abbiamo avviato da subito un percorso che veda la partecipazione di tutte le amministrazioni comunali coinvolte e lavorato perché questo immenso patrimonio ambientale ed identitario diventi il motore di un nuovo sviluppo sostenibile, per i territori che ospitano i siti e per tutta l’Isola. Ora che è stata fatta chiarezza su una vicenda che abbiamo ereditato, è arrivato il momento di accelerare su tutti i progetti, per troppo tempo frenati, che ruotano intorno al Parco Geominerario.»

Lo afferma il presidente della Regione Christian Solinas, preannunciando iniziative per il rilancio dei siti minerari, dopo la recente sentenza di nullità del lodo arbitrale che aveva condannato la Regione a pagare oltre 20 milioni di euro all’ex Ati Ifras, l’associazione temporanea di imprese nata per gestire le attività del Geoparco.

Lo scorso febbraio, la Corte d’Appello di Cagliari ha, infatti, dato ragione all’ufficio legale della Regione che nel maggio scorso aveva impugnato il lodo arbitrale che prevedeva, nel dettaglio, il pagamento ad Ati Ifras di 18 milioni e 250mila euro, più 2 milioni e 291mila euro di interessi e 82.500 euro di spese legali.

«Sono state pienamente riconosciute le nostre ragionicommenta il presidente Christian Solinase adesso si apre una fase nuova. Ferma restando la salvaguardia delle decine di lavoratori coinvolti, un impegno che abbiamo sempre mantenuto, lo sviluppo del Parco dovrà essere sempre più orientato verso una valorizzazione in chiave turistica, con una serie di itinerari mirati a presentare ai visitatori un’offerta che metta insieme le bellezze naturalistiche dei nostri territori e tutto il loro ricco patrimonio di cultura e tradizioni.»

Eni ha sottoscritto con le organizzazioni sindacali di categoria un contratto di espansione introdotto nel 2019, che favorirà il ricambio generazionale con l’introduzione di nuove competenze e nuovi mestieri grazie all’assunzione di 500 nuove risorse umane previste già per il 2021. L’intesa prevede anche l’adesione volontaria per l’accompagnamento alla pensione per un numero massimo di 900 risorse. Sul sito di Eni sono al momento presenti diversi annunci di lavoro per la ricerca delle seguenti figure diplomate e laureate: Esperti Manutenzione Meccanica, i quali dovranno eseguire la programmazione degli interventi di manutenzione, garantire l’assistenza specialistica, assistere il responsabile di unità proponendo modifiche e migliorie e assicurare la gestione delle attività specialistiche eseguite da terzi; Operatori Junior Impianto Trattamento Acque, che dovranno ricevere le consegne dall’operatore smontante e i relativi aggiornamenti, prendere visione della situazione dell’impianto, eseguire le manovre necessarie sulle apparecchiature d’impianto, effettuare tutti i controlli presidiando le aree di competenza e seguire l’andamento dei processi; Esperti Analisti di Laboratorio, che dovranno verificare l’adeguatezza dei metodi di prova rispetto ai requisiti dell’analisi e segnalare eventuali anomalie, gestire la preparazione di campioni e la predisposizione di apparecchiature per l’esecuzione di analisi e prove ed eseguire le analisi  complesse a partire da standard certificati; Addetti Attività Commerciale, che dovranno assicurare il raggiungimento dei target di vendita stabiliti, determinare gli obiettivi da assegnare ai soggetti terzi, monitorare l’andamento vendite e le performance, analizzare il territorio e il mercato di riferimento e conoscere le caratteristiche dei prodotti e gestire la politica dei prezzi.

Per verificare tutte le figure ricercate al momento …

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_eni_4_21.html .

Sono 263 i nuovi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna su 6.599 test eseguiti (3,9%). Salgono a 47.630 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 1.042.899 tamponi. Si registrano 5 nuovi decessi (1.250 in tutto). Sono 294 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-3), mentre restano 47 i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 15.649. I guariti sono complessivamente 30.378 (+105), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 12.

Sul territorio, dei 47.630 casi positivi complessivamente accertati, 12.121 (+76) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 7.309 (+30) nel Sud Sardegna, 4.081 (+38) a Oristano, 9.375 (+48) a Nuoro, 14.744 (+71) a Sassari.

«Sperando che le scorse festività non riservino sorprese nei prossimi giorni, ad oggi possiamo asserire di essere tornati ufficialmente Comune Covid free.»
Lo ha annunciato il sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda che nell’ultimo aggiornamento ha evidenziato la negativizzazione dell’unico caso positivo presente e la presenza di due casi di quarantena obbligatoria, legati a contatti con positivi in altri Comuni.
«La condizione locale è, dunque, stabile e sicura ma è nostro dovere mantenerla tale, specie in un contesto di altre realtà comunali regionali pericolosamente esposte al virusha aggiunto Giorgio Alimonda -. Ricordiamo che a partire da oggi 6 aprile tornano in vigore le regole previste in zona ARANCIONE.»
«Per gli ultra ottantenni che ancora non si sono prenotati per la vaccinazione e che hanno difficoltà a farlo, ricordiamo che possono ricorrere allo sportello attivato dal comune recandosi presso la sede della Coop. Sud west Port, in via Dante, oppure contattando la stessa telefonicamenteha concluso il sindaco di Portoscuso -. È sempre utile e necessario richiamare tutti i cittadini all’adozione delle misure di igiene e preventive da adottare in tema di distanziamento, utilizzo della mascherina e lavaggio frequente della mani e superfici.»

Il presidente della Regione, Christian Solinas, questa sera ha firmato anche altre due ordinanze, la n° 11 e la n° 13. Con la prima proroga fino al 30 aprile l’ordinanza n. 6 del 5 marzo 2021, così come modificata e prorogata dall’ordinanza n. 7 del 15 marzo 2021, in materia di scuola, salvo ulteriore proroga esplicita o diverse prescrizioni, anche di segno contrario, che dovessero rendersi necessarie in dipendenza dell’andamento della curva di diffusione del virus, che sarà costantemente monitorata dai competenti organi dell’amministrazione e delle aziende; con la seconda proroga sempre fino al 30 aprile 2021, l’ordinanza n. 9 del 17 marzo 2021, salvo ulteriore proroga esplicita o diverse prescrizioni, anche di segno contrario, che dovessero rendersi necessarie in dipendenza dell’andamento della curva di diffusione del virus, contenente sempre ulteriori misure straordinarie urgenti di contrasto e prevenzione della diffusione epidemiologica da covid-19 nel territorio regionale della Sardegna.