19 December, 2025

Oggi 25 aprile 2025 ricorre l’80° anniversario della Liberazione dell’Italia dal NaziFascismo. Nella storia della Repubblica del nostro Paese segue l’affermazione della democrazia e della libertà, la fine della guerra e la riconquista dell’indipendenza. Un conflitto che subì numerose perdite umane tra civili e militari che si sono sacrificati per la libertà.

La festa della Liberazione quest’anno è circondata da un clima di lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco, i cui funerali si svolgeranno domani nella basilica di San Pietro, a Roma. Anche nella città di Carbonia, così come in tutte le altre città italiane, si sono svolte le cerimonie di commemorazione, nel rispetto della dipartita della massima autorità ecclesiastica, il Sommo Pontefice.

Colore e calore hanno animato piazza Roma, a Carbonia, per la cerimonia del 25 aprile, organizzata dal comune di Carbonia con la collaborazione del cerimoniere Alessandro Saba. Tanti i cittadini presenti, così come le associazioni, le autorità civili e militari, volontari e il parroco della chiesa di San Ponziano don Giampaolo Cincotti. A fare da cornice la Banda Musicale Vincenzo Bellini di Carbonia che con le sue note ha reso il tutto più emozionante e commovente.

Nei numerosi interventi da parte di diversi interlocutori non sono mancati i commenti riferiti alla pace e alla sua importanza, un valore da preservare e per cui lottare senza mai demordere. È una responsabilità civile ed umana che ognuno di noi deve impegnarsi ad ottemperare. Noi tutti dobbiamo impegnarci per portare avanti l’ideale di libertà che é costato tante vite umane. Un clima di speranza quello che è apparso oggi in città, speranza nella generazioni future portatrici di “recupero” di valori umani che cancellino l’odio e la sopraffazione per lasciar spazio all’uguaglianza, al rispetto, alla pace e alla democrazia. Che possano presto finire tutti i conflitti di guerra che stanno martoriando il mondo in virtù di un clima sereno e disteso dove tutti possano avere il loro posto e possano veder rispettati i propri diritti. Possa l’uomo comprendere il grande errore che commette ogni giorno nel “comandare guerra” e possa presto redimersi per una pace a portata di tutti.

Gli interventi sono stati aperti dal sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, al quale sono seguiti quelli del presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel; di Riccardo Pietro Cardia, presidente della sezione ANPI di Carbonia; del delegato dell’Unione Autonoma Partigiani Sardi (UAPS) Mauro Pistis; di due giovani che hanno partecipato all’iniziativa del “Promemoria Auschwitz”, Riccardo Boni e Valentina Diana; del segretario della Camera del Lavoro della Sardegna Sud Occidentale (CGIL) Franco Bardi; di Anna Pina Buttiglieri, Francesca Puddu e Omar Soddu de “La Clessidra Teatro”.

Il sindaco Pietro Morittu, nel suo intervento, ha espresso grande vicinanza e ha trasferito l’abbraccio di tutti i presenti all’ex sindaco Ugo Piano e alla sua famiglia, per la perdita della figlia Marzia.

Nadia Pische

Alle 17.00 al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia, le rappresentative di Carbonia Iglesias e Ogliastra (anni 2009-2010) si affrontano per il Trofeo “Ninni Renis” 2024/2025.

I convocati

SOCIETA’ ATLETI SOCIETA’ ATLETI

 

CARLOFORTE Peloso Simone

Repetto Giovanni

Napoli Giorgio

NOVA DOMUS 2022 Denotti Manuel

Demontis Riccardo

       
ANTIOCHENSE CALASETTA Mura Enrico

Frau Matteo

Grosso Giordano

POLISPORTIVA VILLAMASSARGIA Meli Daniele

Lai Federico

Marcia Gianmarco

       
MARCO CULLURGIONI Tuveri Giordano

Pinna Davide

P.G.S. AUDAX Matteis Andrea

Loi Tommaso

 

 

       
G.S. IGLESIAS CALCIO Cera Valerio

Scarpa Alessandro

ISOLA DI SANT’ANTIOCO Cuccu Lorenzo Pischedda Luca

 

       

 

STAFF TECNICO:

Reggente della Delegazione Provinciale Serra Renato
Tecnico Rubiu Federico
Collaboratore tecnico Caria Fabrizio
Collaboratore della Delegazione Provinciale Anedda Salvatore

Massaggiatore  Carrus Simona

               

La Giunta Morittu cambia ancora. Giovanni Spanu, noto Nino, è il nuovo assessore degli Affari generali del comune di Carbonia. Classe 1946, subentra all’assessora dimissionaria Katia Puddu. Da 60 anni impegnato in politica, socialista di lungo corso, è il decano del Consiglio comunale nella città mineraria. Già candidato nelle file del “Manifesto” nel 1968, dopo decenni di militanza socialista e l’elezione come consigliere comunale nelle file del PSI, nel 1992 approda nella segreteria politica dell’allora sottosegretario di Stato all’economia Paolo Fogu – nei Governi Andreotti e poi Amato dall’aprile dello stesso anno. Successivamente ha maturato diverse esperienze prima nelle fila della Margherita e negli ultimi anni nel Partito dei Sardi fino all’attuale collocazione nella lista civica Carbonia Avanti.

Ma non solo, Nino Spanu si è contraddistinto nel tempo anche per la sua esperienza sindacale regionale del comparto elettrico, nonché per l’impegno come referente provinciale dell’associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro.

«Ringrazio Katia Puddu per l’impegno profuso e i risultati raggiunti in oltre 3 anni e mezzo di mandato, tra cui si annovera il contributo al processo di digitalizzazione dell’Ente, l’accesso ai servizi digitali nazionali e di facilitazione digitale, unitamente all’avvio del progetto di revisione della toponomastica in città. Sul solco della continuità istituzionale si muoverà il nuovo assessore Giovanni, noto “Nino”, Spanu, decano del Consiglio comunale, con un’esperienza politica di lungo corso, al quale ho attribuito le deleghe in materia di Affari generali, Servizi demografici, elettorali e cimiteriali. Come comunicato ieri in Consiglio comunale in sede di approvazione del Rendiconto di Gestione, gli avvicendamenti tra assessori dei vari gruppi consiliari erano in larga parte previsti fin dall’inizio del mandato. Ciascun nuovo componente della Giunta si impegnerà e darà il proprio contributo al servizio della comunità proseguendo sulla linea del buon lavoro effettuato da chi lo ha preceduto», ha dichiarato il sindaco Pietro Morittu, il quale ha augurato buon lavoro al nuovo assessore agli Affari Generali, Servizi Demografici, Elettorali e Cimiteriali Nino Spanu.

«Ringrazio gli amici di Carbonia Avanti, ovviamente il sindaco Pietro Morittu, per la nomina ricevuta ha affermato Nino Spanu -. In questo nuovo ruolo darò il massimo come ho sempre fatto in ogni attività che mi ha visto protagonista nei miei lunghi anni di militanza politica e sociale. Credo che l’Amministrazione comunale stia facendo tanto per rilanciare la città e perciò proseguirò sul solco già tracciato da chi mi ha preceduto e da chi adesso mi affiancherà», ha concluso il neo assessore.

Nino Spanu al posto di Katia Puddu è il quinto cambio in corsa nella Giunta Morittu dall’inizio della consiliatura, su sette assessorati. Lo hanno preceduto Manolo Mureddu al posto Stefano Mascia ai Lavori pubblici e Ambiente, Paolo Moi al posto di Roberto Gibillini ai Servizi sociali, Giuseppe Casti al posto di Piero Porcu all’Urbanistica e, infine, Irina Piras al posto di Paolo Moi ai Servizi sociali.

Giampaolo Cirronis

Il sindaco di Carbonia Pietro Morittu e l’intera Amministrazione comunale invitano la cittadinanza, le autorità politiche, civili, militari e religiose a partecipare alle celebrazioni del 25 aprile, 80° anniversario della Liberazione d’Italia al fine di rendere il giusto omaggio a tutti gli uomini e le donne che hanno sacrificato la propria vita per la conquista di diritti e valori di cui oggi tutti noi possiamo beneficiare.
Per festeggiare questa importante ricorrenza, venerdì 25 aprile, alle ore 10.30, in piazza Roma, il sindaco deporrà una corona d’alloro presso la targa dedicata ai caduti della Liberazione dell’Italia.
Sarà anche l’occasione, in un momento storico molto delicato a livello globale, per lanciare e rinnovare un appello per la Pace, un bene assoluto, indispensabile, un diritto fondamentale, nonché un dovere di tutti noi, da preservare ad ogni costo. Un valore nel quale il compianto Santo Padre, Papa Francesco, scomparso nella giornata di ieri, credeva fortemente e per il quale aveva profuso il suo impegno in molteplici occasioni con numerosi appelli, che purtroppo non sempre sono stati ascoltati e ricevuti.

L’eco dei marmi della Curia romana è attraversato da un interrogativo che ha implicazioni profonde: il cardinale Angelo Becciu parteciperà al prossimo conclave? La sua eventuale presenza sarà legittima o metterà a rischio l’elezione del papa?
La vicenda è al tempo stesso giuridica, ecclesiale e spirituale, e impone una riflessione seria sul rapporto tra diritto, prassi e autorità nella Chiesa di oggi.

  1. Il «caso Becciu»: tra esclusione informale e reintegrazione silenziosa

Il 24 settembre 2020, papa Francesco accettò le dimissioni del cardinale Becciu da Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, e lo invitò a rinunciare «ai diritti connessi al cardinalato»: un’espressione senza precedenti né fondamento canonico preciso.

Tuttavia, Becciu non è mai stato deposto, né ha rinunciato alla dignità cardinalizia.

Negli anni successivi ha continuato a indossare la porpora, partecipare a cerimonie vaticane, e perfino a concistori ufficiali su invito del papa.

L’ultimo segnale è il più forte: è stato convocato dal cardinale decano Giovanni Battista Re alla prima congregazione generale in preparazione del conclave.
Un segnale inequivocabile, che però non risolve l’ambiguità di fondo: Becciu potrà votare?

  1. Diritto o dovere? Quando «spetta» significa «obbliga»

Nel diritto canonico, la partecipazione al conclave non è facoltativa, ma obbligatoria: è un diritto-dovere dei cardinali sotto gli 80 anni. Lo dice la Universi Dominici Gregis, all’art. 33: «Il diritto di eleggere il Romano Pontefice spetta unicamente ai Cardinali di Santa Romana Chiesa […]».

Il verbo «spetta» non è scelto a caso. In ambito giuridico canonico (e non solo), «spettare» indica un diritto che è proprio, esclusivo, e non rinunciabile senza giusta causa. Ma in ambito ecclesiale, ciò che «spetta» non è solo una facoltà da esercitare a piacimento: è anche un dovere verso la Chiesa, un obbligo, perché collegato direttamente al bene supremo della comunità ecclesiale, cioè l’elezione del nuovo pontefice.

In questo senso, partecipare al conclave non è semplicemente un diritto personale del cardinale, ma un atto dovuto in quanto membro del Collegio cardinalizio, e parte integrante della funzione ecclesiale affidatagli dal papa al momento della sua creazione cardinalizia.

A rafforzare questa interpretazione interviene l’art. 35 della stessa costituzione: «Nessun Cardinale elettore potrà essere escluso dall’elezione sia attiva che passiva per nessun motivo o pretesto […]».

  1. Il diritto canonico: Becciu è ancora cardinale a tutti gli effetti

Il Codice di diritto canonico (can. 349-359) e l’art. 40 della Universi Dominici Gregis affermano che un cardinale conserva i suoi diritti salvo impedimenti formali e documentati.

E anche la condanna in primo grado non influisce sul diritto di voto in virtù del principio della presunzione di innocenza, sancito dall’ordinamento canonico e vaticano:

Can. 1321 §1: «Chiunque è ritenuto innocente finché non sia provato il contrario»;
Codice di procedura penale vaticano, art. 350 bis, co. 2: «Ogni imputato è presunto innocente sino a quando la sua colpevolezza non sia legalmente accertata».

Insomma, nessuna norma canonica o vaticana impedisce a Becciu di entrare in conclave. E ogni dubbio rischia di far esplodere una crisi di legittimità.

  1. Rischio conclave nullo? Il peso dell’art. 76

La Universi Dominici Gregis è chiara anche sulle conseguenze: l’art. 76: «Se l’elezione fosse avvenuta altrimenti da come è prescritto nella presente Costituzione […], è nulla e invalida senza che intervenga alcuna dichiarazione».

In parole semplici: se Becciu venisse escluso ingiustamente, e in seguito assolto, l’intero conclave potrebbe essere nullo.
Uno scenario che, sebbene remoto, non è impossibile, e che renderebbe l’elezione del nuovo papa giuridicamente contestabile.

  1. Diritto, misericordia e ambiguità: una crisi delle forme

Il caso Becciu evidenzia una frattura tra gesti pastorali e procedure formali.
La Chiesa è spirituale, sì, ma è anche istituzione visibile e giuridica, e ha bisogno di atti chiari, scritti, coerenti.

La rinuncia ai diritti? Mai formalizzata.
La reintegrazione? Solo di fatto.
Il rischio? Un «limbo» canonico che mina l’unità ecclesiale e la fiducia dei fedeli.

  1. Il precedente Morone: quando la collegialità scioglie i nodi

Nel 1559, il cardinale Giovanni Morone – accusato di eresia e incarcerato – fu liberato e ammesso al conclave con il voto favorevole dei cardinali. Quel conclave elesse papa Pio IV.

Un precedente storico che mostra come la collegialità può risolvere conflitti senza ledere la comunione.

Oggi, come allora, la decisione spetta al Collegio dei cardinali, riunito in Congregazione. Saranno loro a decidere se Becciu entrerà nella Cappella Sistina.

Alberto Vacca

Si è concluso con un bilancio ampiamente positivo il progetto “Racchette per l’inclusione e la solidarietà”, promosso dall’associazione sportiva dilettantistica Masainas, con il patrocinio del Comune e la collaborazione dell’Istituto “Guglielmo Marconi” di San Giovanni Suergiu. Un’iniziativa che ha trasformato lo sport in uno straordinario strumento di aggregazione sociale.
La giornata finale ha visto protagonisti gli studenti della classe terza della Scuola Secondaria di primo grado di Giba, accompagnati dai loro docenti, in
una manifestazione all’insegna della passione per gli sport con racchetta.
Tennis, pickleball, volano, tennis da tavolo e da spiaggia sono stati i giochi che hanno scandito una giornata memorabile, in cui inclusione e divertimento si sono intrecciati in modo indissolubile.
Il presidente dell’associazione ha espresso gratitudine nei confronti della dirigente scolastica, della vicepreside, del corpo docente e del personale dell’Istituto per il fondamentale sostegno, sottolineando quanto il coinvolgimento degli studenti sia stato il vero cuore pulsante del progetto.
Ha inoltre rivolto un sentito ringraziamento ai soci dell’associazione che, con il loro impegno volontario, hanno contribuito in modo significativo alla riuscita dell’iniziativa.
La loro partecipazione attiva, carica di entusiasmo e determinazione, ha confermato l’importanza dello sport come veicolo di crescita personale e sociale
L’evento ha lasciato un’impronta significativa nella comunità, ribadendo il valore di iniziative che promuovono inclusione, solidarietà e l’inestimabile
potere dello sport nel creare legami e abbattere barriere.

 

L’Ufficio circondariale marittimo di Portoscuso ha emanato una nuova ordinanza a conferma ed aggiornamento della disciplina delle attività ludico-diportistiche svolte nelle acque del Circondario.
Il provvedimento mantiene l’impianto generale delle disposizioni precedenti, già noteagli operatori e ai diportisti della zona e introduce l’espresso rimando alle disposizioni del decreto ministeriale 1° settembre 2021 del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di per sé direttamente applicativo, relativo a requisiti ed obblighi previsti per la locazione, il noleggio e l’appoggio alle immersioni subacquee.
L’ordinanza richiama espressamente il decreto ministeriale e, per agevolare l’utenza e garantire uniformità nelle procedure, riporta in allegato i modelli da utilizzare per la comunicazione di inizio attività, conformi a quanto previsto dalla normativa nazionale.
Un’integrazione che garantisce maggiore chiarezza agli operatori del settore turistico e nautico e rafforza la sicurezza e la regolarità delle attività svolte lungo il litorale.
Il testo completo dell’ordinanza, comprensivo degli allegati aggiornati, è disponibile sul sito istituzionale della Guardia Costiera – Ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso (https://www.guardiacostiera.gov.it ), nella sezione “Ordinanze”.

“Rappresentanza del lavoro e partecipazione per uno sviluppo sostenibile“: è il tema del XII Congresso territoriale della Cisl del Sulcis Iglesiente, in programma domani, giovedì 24 aprile, a Carbonia (Lù Hotel, via Costituente), a partire dalle 9.30. I lavori saranno aperti dalla relazione del segretario uscente, Antonello Saba, sono previsti gli interventi del segretario generale del sindacato, Pier Luigi Ledda, e di Andrea Cuccello, della segreteria nazionale.

Nel pomeriggio ci sarà la proclamazione degli eletti e della nuova segreteria territoriale.

Il comune di Tratalias ha pubblicato il bando per l’assegnazione dei due locali storici presenti nel vecchio borgo. Per partecipare all’asta, gli interessati dovranno far pervenire la loro offerta, a pena di esclusione, all’Ufficio Protocollo del comune di Tratalias, in via Giacomo Matteotti n° 15, 09010 Tratalias (SU), entro le ore 13.00 del prossimo 19 maggio 2025. E’ obbligatori effettuare un sopralluogo presso l’immobile per il quale si intende presentare l’offerta. L’appuntamento va richiesto alla segue casella mail: ufficiotecnico@comune.tratalias.su.it o telefonicamente al numero 0781 697023 interno 925/927. (link documenti: https://comune.tratalias.su.it/…/asta-pubblica-per…/…).
«Siamo consapevoli davvero che qudesto sia il punto dal quale il nostro bellissimo borgo possa rinascere dicono il sindaco Emanuele Pes e l’assessore delle Attività produttive Michele Pirosu -. Abbiamo la consapevolezza e la certezza che sia un’occasione unica, per chi abbia intenzione di fare impresa, vista la location nella quale i due locali sono inseriti.Accaparrarsi uno dei due locali è un’occasione unica e irripetibile.»

Con i canti antichi dell’apprezzato repertorio del Tenore Murales di Orgosolo che hanno risuonato in piazza Pilar, preludio della celebrazioni religiose della domenica di Pasqua, si è concluso il ricco programma di eventi organizzati dal Comune di Villamassargia con il finanziamento della Regione Sardegna.
«Con la collaborazione avviata con l’autore e regista Gianluca Medas, che ringraziamoha dichiarato la sindaca di Villamassargia Debora Porràabbiamo realizzato momenti artistici e culturali di qualità che hanno accompagnato i fedeli per tutta la Settimana Santa.»
Dopo la pièce teatrale Passio Christi a s’Ortu Mannu, il pubblico si è spostato negli spazi di casa Fenu che ha ospitato altre scene create dalla penna ispirata di Gianluca Medas per offrire suggestioni e riflessioni su quello che accadde in Palestina in un tempo che a tratti non sembra troppo lontano. Il dialogo delle donne, alle prese con le attività quotidiane, interpretate da alcune signore massargesi e dall’attrice Simonetta Piras nel ruolo della Madonna, ha inteso condividere il pensiero rivoluzionario di Gesù che capovolse il mondo col monito «Chi serve è più grande di chi è servito».
Nel giorno della deposizione del Cristo dalla croce, il lungo e raffinato monologo di Gianluca Medas sulla scena della crocifissione ha diffuso un messaggio di speranza e fede per cui la morte non è un confine, ma un ponte; un varco di luce irradiato anche nella notte del sabato Santo, prima della veglia nella parrocchia della Madonna della Neve, dalla superba bravura di Marta Proietti Orzella che, dismessi i panni di Satana nel “Tradimento di Cristo nell’orto degli ulivi”, ha interpretato con versatilità a casa Fenu “Il pianto di Maria”. Accompagnata dalla chitarra e dai suoni live di Nicola Agus che hanno creato un’atmosfera straziante e commuovente, la Madonna incarna il volto di tutte le madri del mondo che hanno perso il proprio figlio in guerra e prova a non piangere per infondere loro la forza.
Al centro della scena una donna addolorata e al contempo generatrice di perdono che ripercorre le ultime ore della vita del figlio non compreso dai più. Un messaggio sempre attuale che inverte le logiche terrene ed è rivolto all’umanità intera ancora in ricerca: «Vi amo nella vostra fame di senso e di luce», conclude Maria prima di allontanarsi silenziosa e ieratica, avvolta da uno scialle nero che non ne offusca la fede.
«Siamo molto soddisfatti della riuscita del programma che ha visto un coinvolgimento positivo da parte della comunità ed è nostra intenzione, sulla base delle possibilità finanziarie future, rinnovare questa proposta anche l’anno prossimo», ha aggiunto la sindaca Debora Porrà.