25 December, 2025

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Dopo le mobilitazioni del 28 maggio, in seguito alla quale gli studenti hanno ottenuto solo risposte definite evasive e fuorvianti da parte del presidente dell’ERSU Michele Camoglio, e dell’8 giugno gli universitari son riusciti, grazie anche all’occupazione simbolica della hall dello studentato di via Trentino, ad ottenere qualche risposta – del tutto insufficiente e insoddisfacente – da parte dell’ente. 

Le rivendicazioni rimangono le stesse:

– rimborsi delle rette d’affitto e dei pasti mensa non goduti;

– anticipo della seconda rata della borsa di studio;

– abbassamento della soglia di merito per accedere alla borsa di studio;

– tempi e modalità di rientro degli studenti nelle case e riapertura delle mense;

– chiarezza, trasparenza e tempestività nella comunicazione con gli studenti attraverso l’utilizzo dei canali ufficiali ERSU.

«Siamo consapevoli che senza la nostra effettiva e crescente pressione nei confronti dell’ERSU nulla si sarebbe mosso. Grazie alla nostra concreta attivazione abbiamo potuto portare ai vertici dell’ERSU le nostre istanze, comuni a centinaia di studenti, che rischiano di vedere compromesso il proprio percorso universitario e il proprio diritto allo studiosi legge in una nota -. Vogliamo risposte chiare, non cederemo a compromessi e non torneremo indietro di un passo sulle nostre rivendicazioni. Non siamo disposti ad accettare nessuna mediazione e nessuna giustificazione basata su rimpalli istituzionali o cavilli burocratici volti ad ostacolare il riconoscimento delle nostre legittime richieste.»

«Facciamo un appello a tutti gli studenti e a tutti coloro che abbiano a cuore la lotta per la difesa del diritto allo studio, affinché si uniscano alla nostra giusta lotta – conclude la nota degli studenti -. NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO.»

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«Capisco le ragioni di tutti quei giovani agricoltori che hanno fatto investimenti e sono stati penalizzati da una programmazione sbagliata del passato. Questa Giunta si è impegnata da subito a trovare rimedio a una situazione che si è venuta a creare negli anni.»

Così l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, fa il punto sul Programma di sviluppo rurale e, soprattutto, sulla misura 6.1 relativa all’insediamento dei giovani agricoltori e del pacchetto giovani che prevede sia l’insediamento sia la realizzazione di investimenti.

«Ricordo anzitutto che il bando, gestito con la procedura “a sportello” è scaduto nell’aprile del 2017precisa l’esponente della Giunta Solinase la presentazione delle domande, anziché venire interrotta e bloccata al raggiungimento delle risorse messe a bando, è stata fatta proseguire fino alla scadenza temporale prevista. Una scelta errata che ha creato aspettative importanti, tenuto anche conto che il bando, rispetto alla precedente programmazione, richiedeva come requisito l’avvenuto insediamento, che ha comportato l’apertura di partita Iva, posizioni previdenziali e altri adempimenti senza avere la certezza di poter poi beneficiare del finanziamento.»

È bene poi ricordare che Il Psr Sardegna presenta una dotazione finanziaria di 1.291.510.417 euro ed il livello complessivo di spesa ha già superato abbondantemente nelle scorse settimane l’obiettivo stabilito per il 2020 come da regolamento comunitario. Il livello di spesa attuale è pari a 640.836.945 euro, dei quali circa 54 milioni pagati solo nel corso del 2020 a favore di oltre 7.000 beneficiari. Nei prossimi giorni sarà pagata anche la misura del benessere animale per altri 40 milioni di euro, raggiungendo quindi un livello di spesa di oltre 100 milioni di euro nel corso di quest’anno.

«Per dare respiro alle aspettative createsi già a ottobre, con l’ultimo Comitato di sorveglianzafa sapere Gabriella Murgiasono state incrementate le risorse per il pacchetto giovani mettendo a disposizione ulteriori 7 milioni di euro circa. Allo stato attuale oltre il 95% delle domande dell’insediamento giovani (815 in tutto) sono state istruite da Argea. Già da mesi sono state date indicazioni per scorrere le graduatorie e utilizzare le economie dovute a rinunce o a esiti negativi. In questo modo potranno essere finanziate altre 90 domande.»

Per il pacchetto giovani la percentuale di pratiche istruite è dell’80%, ma con le diverse economie realizzate, pari a circa 21 milioni di euro, anche in questo caso è stata data indicazione ad Argea di procedere agli scorrimenti delle graduatorie che consentiranno di finanziare circa 150 domande. Gli scorrimenti andranno a esaurire tutte le risorse della programmazione 2014/2020 che sono state messe a disposizione.

«Occorre ora attendere la pubblicazione del regolamento comunitario che disciplina il passaggio da un periodo di programmazione all’altro, previsto non prima di luglio, per capire se e in quale misuraconclude l’assessore dell’Agricoltura potranno essere destinate ulteriori risorse che andranno comunque a erodere le disponibilità per nuovi bandi futuri.»

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«Oggi celebriamo la 102ª giornata della Marina Militare, che tradizionalmente si celebra in ricordo dell’impresa di Premuda, compiuta dal Comandante Luigi Rizzo e dagli equipaggi dei due MAS il 10 giugno 1918, che nonostante l’asimmetria di forze in campo, prevalsero sulla Marina da guerra austro-ungarica. Rivolgo sinceri auguri al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e a tutte le donne e gli uomini, militari e civili, di questa Forza Armata, sempre pronta a tutelare la sicurezza e la salvaguardia delle Istituzioni. Un pensiero particolare ai caduti nei mari del mondo, ai feriti e a tutti coloro che hanno contribuito a scrivere pagine uniche della storia del nostro Paese.»

Lo ha detto il sottosegretario della Difesa, Giulio Calvisi, nel corso di una breve e semplice cerimonia svoltasi stamattina a Palazzo Marina, alla presenza del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli e del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.

«Anche oggi come ieri, il personale della Marina Militare continua a dimostrarsi all’altezza dei compiti, svolgendo tutte le attività, in Patria e all’estero, con estrema professionalità e dedizione. Marinai che continuano a dare un notevole contributo al Paese anche in questa fase di emergenza sanitaria, riscuotendo l’apprezzamento di cittadini e Istituzioni ha aggiunto Giulio Calvisi -. Una fase critica che continuerà a vedere la Marina Militare, così come le altre Forze Armate, sempre in prima linea con uomini, mezzi e infrastrutture, per rispondere alle esigenze dei cittadini e Istituzioni, assicurando, al tempo stesso, lo svolgimento di tutti i compiti primari di sicurezza marittima e difesa degli interessi nazionali.»

«Lo Stato Maggiore della Marina, la componente operativa della Squadra navale, quella subacquea e degli incursori, la componente logistica, quella idrografica, gli istituti di formazione, i Corpi Tecnici della Forza Armata, le Capitanerie di porto-Guardia costiera, rappresentano una realtà umana e professionale di primissimo livello; marinai altamente specializzati che garantiscono quotidianamente la sicurezza, sul mare e dal mare, delle attività economiche e delle infrastrutture strategiche legate al mare, in costante sinergia con il mondo scientifico e della ricerca, con particolare attenzione al rispetto dell’ambiente. Uomini e donne sempre presenti in Italia e all’estero, per contribuire alla salvaguardia degli interessi nazionaliha concluso Giulio Calvisi -. A tutti loro va il riconoscimento delle Istituzioni e la vicinanza degli italiani, nella consapevolezza di avere una Forza Armata sempre pronta al servizio del Paese e della collettività.»

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«Orgogliosi di portare in Sardegna, quest’anno 2020, il vessillo delle Cinque Vele.»

Non può che essere soddisfatto il sindaco di Baunei, Salvatore Corrias, alla notizia che Baunei, secondo Legambiente e Touring Club Italiano, è il mare più bello d’Italia per il 2020.
Un trionfo per il paese ogliastrino e le sue spiagge, già da tempo oggetto di cura valorizzazione da parte dell’amministrazione comunale. Proprio nei giorni scorsi, la Giunta Corrias aveva deciso il numero chiuso, massimo 250 persone, a Cala Goloritzè. Un posto che si potrà prenotare attraverso l’applicazione “Heart of Sardinia”, scaricabile su computer e cellulari.
Un grande successo per la nostra isola che viene completato dal terzo posto di Chia, a Domus de Maria e dalle 5 vele anche ai lidi di Bosa, Pula ed Arbus che consente alla Sardegna di primeggiare anche nella classifica riservata alle regioni.

Antonio Caria

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Riprenderà sabato 13 giugno il servizio di parcheggio a pagamento nel territorio comunale di Sant’Antioco. Il servizio sarà attivo, in centro, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 20.00 e vengono confermate le tariffe precedenti: 0,40 mezz’ora e 0,60 un’ora.

L’ampio parcheggio del Piazzale Pertini (circa 160 posti disponibili) sarà gratuito tutto il giorno, mentre con il precedente appalto era a pagamento durante la stagione estiva.

Riattivare le “strisce blu” consentirà, soprattutto nel centro cittadino, di far ruotare i posti auto disponibili, anche a vantaggio delle attività commerciali, evitando che alcuni lascino la propria macchina parcheggiata per l’intera giornata.

Nelle spiagge di Maladroxia, Coe Quaddus, Cala Sapone, Su Portixeddu e Cala Lunga, i parcheggi si pagheranno dalle 9.00 alle 18.00, con le seguenti tariffe agevolate per i residenti: 1,50 euro per la sosta inferiore alle 4 ore giornaliere per i residenti e 2,00 per i non residenti; 2,50 euro per l’intera giornata per i residenti e 4.00 euro per i non residenti. 4,00 euro per i camper per la sosta fino a 4 ore e 8,00 euro per l’intera giornata.

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Oggi, 10 giugno, zero contagi e zero decessi per Covid-19 in Sardegna. I casi accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza sono complessivamente 1.361. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 65.175 tamponi (903 nelle ultime 24 ore). I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 10, di cui 1 in terapia intensiva, mentre 40 sono le persone in isolamento domiciliare. Gli attualmente positivi sono 50. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.138 pazienti guariti (+2 rispetto al dato precedente), più altri 42 guariti clinicamente. Nel bollettino odierno non si registrano nuove vittime, 131 in tutto.
Sul territorio, dei 1.361 casi positivi complessivamente accertati, 252 sono stati accertati nella Città Metropolitana di Cagliari, 98 nel Sud Sardegna, 60 a Oristano, 79 a Nuoro, 872 a Sassari.

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La notizia era nell’aria, oggi l’ufficialità: Aldo Gardini è il nuovo allenatore della Torres.
«Sono felicissimo e ringrazio il presidente e la Società per questa occasione – queste le sue prime parole da neo allenatore rossoblù -. La Torres è una squadra ambita da qualsiasi allenatore e per me, che considero la Sardegna la mia seconda casa, è un onore poter lavorare in un contesto così ricco di storia, di blasone e anche di aspettative. Non mi spaventa l’impegno ma, anzi, mi offre stimoli eccezionali per fare il massimo, con l’impegno che richiede questa piazza.»
Classe 1968, l’ex tecnico del Lanusei vanta una luna carriera da giocatore con Catanzaro, Juve Stabia, Matera, Fasano e, nell’isola per 8 anni con Tempio, Olbia e Calangianus.
«Io prediligo il 4-3-3 ha aggiunto Aldo Gardini –, mi piace una squadra che gioca al calcio ma si diverte, in allenamento e in partita. Sono convinto che la mentalità sia fondamentale per far rendere tutti il 110 % e dare soddisfazione a chi sta in campo e a chi ci segue. Se hai paura di fare un tiro da 40 metri o di saltare un avversario, non ti stai divertendo e non stai dando il massimo di te stesso.»
«Ripartiamo da una persona seria e che ha dimostrato il suo valore in questi anni ha sottolineato il presidente Salvatore Sechie, dopo aver appreso della conclusione del suo positivo ciclo con il Lanusei, non abbiamo avuto dubbi nel puntare su di lui per il progetto Torres. Al presidente Arras, a cui mi lega un rapporto di sincera amicizia, non avevo mai nascosto la mia stima verso un professionista che ai risultati e al bel gioco aveva sempre aggiunto correttezza fuori dal campo, un aspetto per me imprescindibile.»
Per quanto riguarda lo staff dirigenziale, i rossoblù hanno confermato Vittorio Tossi nel ruolo di direttore sportivo.

Antonio Caria

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Il lavoro di dragaggio del canale navigabile della laguna di Sant’Antioco è terminato, con il raggiungimento dei tre metri di fondale e il riempimento del vascone attrezzato, fuori dal porto pescatori. Adesso comincia la seconda fase dei lavori, quella del posizionamento dei pali cavi in ferro, riempiti di cemento, che dovranno indicare il percorso ai naviganti.
«Si tratta di un totale di 25 paliafferma Valerio Rasset, comandante del MP Argo, che sta effettuando i lavori di installazione che saranno posizionati ad una distanza di circa 200 metri l’uno dall’altro, in modo da coprire tutta la lunghezza del canale, che è di circa tre chilometri
I pali, che una volta posizionati in loco verranno colorati, fungeranno anche da segnale luminoso grazie a delle luci lampeggianti autoalimentate con dei piccoli pannelli solari. Spiega ancora Valerio Rasset: «La parte che spunterà dall’acqua sarà dipinta con colori visibili, rosso e verde. Con un palo sì e uno no i naviganti dovrebbero orientarsi e i marinai esperti non avranno problemi a seguire la rotta né in ingresso né in uscita
Al comandante Valerio Rasset chiediamo, ora che la prima fase dei lavori è terminata, se durante il dragaggio dei fondali si sia trovato di fronte a qualche difficoltà o se si sia trattato di un lavoro complesso.
«Per fortuna è andato tutto bene. L’unica difficoltà è data dal fatto di riuscire a far passare il nostro scafo, che ha una larghezza di 16 metri, nel canale, largo 20 metri. Con soli due metri di scarto per lato dobbiamo stare attenti a non spostarci né da una parte né dall’altra per non rischiare di incagliarci.»

Anche far girare l’imbarcazione non è stato facile, vista la lunghezza dello scafo e lo spazio ristretto offerto dal canale. Spiega ancora Valerio Rasset: «Abbiamo uno scafo di 36 metri. Per effettuare le manovre di invertimento della rotta dobbiamo trovare i punti più larghi e con una profondità maggiore. In media il canale è largo 20 metri ma in alcune parti raggiunge anche i 30 metri. Quindi dobbiamo trovare i punti in cui poter fare manovra senza rischiare di fare danni».
La profondità media raggiunta, dopo i lavori di pulitura del fondale, è di 3 metri, che scendono solo in alcuni punti, in base alla morfologia del suolo. Dopo l’installazione dei pali, che, condizioni meteomarine permettendo, dovrebbe terminare entro pochi giorni, Sant’Antioco saluterà il Motopontone “Argo“, di proprietà della Turismar s.r.l., di Tortolì, che farà tappa verso Cagliari per un nuovo impegno lavorativo: la nave, infatti, non si occupa solo di dragaggio ma anche di recupero di imbarcazioni, di relitti e di movimentazione tubi. La sua gigantesca gru è la base principale dell’imbarcazione, senza la quale il pontone non potrebbe lavorare.
Varata nel 2007, con un pescaggio di 2 metri e una stazza di 469 tonnellate, la “Argo“, a causa del fondo piatto, non ama affrontare le lunghe navigazioni in mare aperto e non risulta agevole da pilotare in presenza di mare grosso. A causa delle sue proporzioni e della sua morfologia, infatti, al minimo errore di manovra rischierebbe di rispondere in modo errato.
«Con una manovra troppo veloce, dovendola girareci racconta Valerio Rasset -, risponderebbe subito solo la prua mentre lo scafo proseguirebbe nella direzione iniziale. Quindi è necessaria una buona gestione: fermare la nave, girarla e ripartire. A pieno carico, poi, è più pesante, quindi ha meno reazioni, sia con le eliche che con i timoni. Ci vuole più tempo, perché il peso continua a far andare l’imbarcazione per inerzia. Comunque, sebbene non sia adatta alle lunghe navigazioni, è capitato di dover affrontare delle belle onde e ha dimostrato di avere una buona tenuta anche con le onde formate.»
Federica Selis

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In Sardegna il Coronavirus si allontana sempre più. Per il terzo giorno consecutivo non sono stati riscontrati nuovi casi positivi e nelle ultime 24 ore il bilancio complessivo dei casi dall’inizio dell’emergenza è sceso di un’unità, a 1.361, perché dopo una nuova verifica, è stato corretto da 99 a 98 il totale dei casi positivi nella provincia del Sud Sardegna, dove sono stati riscontrati soltanto due casi, quelli di cinque giorni fa a San Gavino Monreale, negli ultimi 29 giorni.

Il numero dei pazienti ricoverati in ospedale è invariato rispetto alle precedenti 24 ore, 9 con sintomi e 1 in terapia intensiva; sono 44 le persone in isolamento domiciliare (ieri erano 46), 54 gli attualmente positivi (ieri erano 56). 1.176 i pazienti dimessi/guariti. E’ invariato il numero dei decessi, 131.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 762 tamponi (64.272 il totale), 656 i casi testati (54.707 il totale).

 

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La Segreteria nazionale della Federazione Ju Jitsu Italia ha nominato il maestro Giovanni Amos Muscheri componente della Direzione nazionale con la qualifica di coordinatore regionale Sardegna.

A comunicare la nomina è stato il direttore generale maestro Igor Lanzoni: «Con immenso piacere la Federazione Ju Jitsu Italia è lieta di comunicarti che, a seguito della riunione del Consiglio direttivo ed in base alle indicazioni ricevute dal coordinamento nazionale della Federazione Ju jitsu (FJJI), in linea con l’analisi delle candidature e manifestazioni d’interesse, ricevute durante le varie assemblee della Federazione Ju Jitsu Italia (FJJI), il tuo profilo è stato ritenuto idoneo a ricoprire un ruolo fondamentale e prezioso all’interno dell’organigramma nazionale della FJJI».

Giovanni Amos Muscheri, 36 anni, praticante dal 1989 quando all’età di 5 anni iniziò l’attività a Carbonia, è ora un 4° dan riconosciuto dalla Federazione.

I risultati raggiunti fino ad oggi:

5 titoli campione regionale: 1997 – 1998 – 1999 – 2000 – 2001

6 titoli di campione Italiano: 1997 – 1998 – 1999 – 2000 – 2001- 2016

Titolo di campione europeo conquistato a Parigi nel 2002

Oggi direttore tecnico della Yama Arashi Dojo Club Carbonia.

«Sono onorato e orgoglioso di aver ricevuto questo incarico, una nomina che per me è solo un punto di partenza e non di arrivocommenta Giovanni Amos Muscheri -. La Federazione Ju Jitsu Italia è l’organizzazione riconosciuta dalla International Ju Jitsu Federation e quindi esprime la Nazionale Italiana per le competizioni di carattere internazionale.

Il mio obiettivo è mettere da parte i personalismi le gelosie e le solite beghe che hanno diviso il ju jitsu sardo sino ad oggi. Basta ostentare pseudo gradi pseudo diplomi per elevarsi rispetto agli altri, bisogna svecchiare questo ambiente se si vuole vedere atleti sardi sui gradini più alti dei podi di tutto il mondo. Insieme si cresce…con questo motto creeremo un coordinamento regionale formato da persone che hanno voglia di crescere.»

«L’unico modo partecipare competizioni a livello nazionale, internazionale, gli Europei e i Mondiali è stare dentro la FJJIaggiunge Giovanni Amos Muscheri -. Per questo il mio appello va a tutti i praticanti di ju jitsu della Sardegna, a prescindere dall’ente di promozione, dallo stile o dal metodo praticato, la FJJI è aperta a tutti, fermo restando le proprie autonomie e dopo le dovute verifiche tutti possono ambire a queste competizioni se sono atleti FJJI, certo il livello tecnico è molto alto ma penso che per un agonista sia la cosa più bella. Il ju jitsu sardo ha tanti atleti promettenti e di valore, ne abbiamo le dimostrazioni in zona con Denise Pisu, Federico Pusceddu, Andre Fais, Alessandro Pirellas che hanno calcato con ottimi risultati tatami di livello internazionale, sono certo che tanti altri partecipando a competizioni di livello si potranno distinguereconclude Giovanni Amos Muscheri -. Inizieremo, alla ripresa dell’anno sportivo, con eventi regionali di inclusione e condivisione.»