25 December, 2025

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«In un momento di grave sofferenza economica è assolutamente necessario attivarsi per trovare strumenti adeguati per far ripartire il motore produttivo della cittadina, con la spina dorsale rappresentata dalle attività commerciali.»

E’ la presa di posizione di Antonio Lello Perra, segretario regionale della Federazione lavoratori pubblici ed esponente del movimento civico per Sestu, che lancia delle idee per favorire la ripartenza dell’universo economico con un appello forte alla sindaca Paola Secci.

«E’ indubbio che servano scelte coraggiose. In questa fase di emergenza determinata dalla pandemia di Coronavirus è indispensabile adottare dei provvedimenti condivisi da tutte le forze politiche e sociali della cittadina – spiega Antonio Lello Perra -. Da un confronto con il sistema produttivo locale è emerso il progetto volto a sostenere bar, ristoranti, pizzerie, persino negozi di abbigliamento, saloni di parrucchieri ed estetiste, cartolibrerie che si sono trovati a sospendere la loro attività, attraverso una sforbiciata della tassa sui rifiuti solidi urbani e di altre imposizioni comunali, con l’utilizzo dei fondi del bilancio civico per coprire i mancati incassi. Non intervenire tempestivamente significherebbe mandare al collasso centinaia di piccoli imprenditori, che rappresentano il cuore pulsante della nostra economia.»

«Si dovrebbe sollecitare il governo a modificare le norme che impediscono ai Comuni di utilizzare una fetta delle risorse vincolate, che potrebbero poi essere girate per aiutare i pilastri del tessuto economico e produttivoconclude Antonio Lello Perra –. Sono dei fondi utili per far ripartire la nostra macchina, ora ingessata da questo periodo di blocco a tutela della salute. Si deve cercare di far arrivare liquidità agli imprenditori del paese, senza gravarli di ulteriori balzelli.»

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La vita di ciascuno di noi è costellata di gioie e dolori ma non dobbiamo smettere mai di coltivare dei sogni che, prima o poi, riusciremo a realizzare…
Modesto Melis (nato a Gairo l’11 aprile 1920, morto a Carbonia il 9 gennaio 2017), negli ultimi anni della sua vita terrena, tra i tanti sogni, ne ha coltivato due che è riuscito a realizzare…
Il primo, il 14 settembre 2014, quando, 69 anni dopo, è tornato a Mauthausen e Gusen, in Austria, in due degli oltre 42.000 campi di concentramento creati dai Nazisti e dai loro Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale, i luoghi che hanno segnato così profondamente gli anni della sua giovinezza, dai quali è riuscito a tornare miracolosamente vivo…
Il secondo, l’11 aprile 2015, il giorno del suo 95° compleanno, quando si è lanciato con il paracadute nel cielo di Serdiana, da 4.500 d’altezza, rivivendo in una manciata di minuti le fortissime emozioni di quando era giovane paracadutista…
Le emozioni che Modesto Melis ha saputo trasmettere, prima e dopo quei due eventi, ai suoi cari e a chi ha avuto la fortuna di stargli vicino, resteranno incancellabili, insegnamenti di vita straordinari per le presenti e future generazioni…
Nel 2014, alla vigilia del suo 94° compleanno, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito a Modesto Melis, l’onorificenza di Cavaliere.
Sono tra quanti, negli ultimi anni della sua vita, hanno avuto la fortuna di stare vicino a Modesto Melis e, con il fondamentale apporto dell’autore Giuseppe Mura, ho avuto il privilegio di pubblicare il libro che racconta la sua storia: “L’animo degli offesi”.
CIAO MODESTO
Giampaolo Cirronis
 

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Conclusa la Via Crucis officiata da Papa Francesco, siamo tutti qui con i nostri pensieri, le nostre inquietudini e le nostre speranze, ma Papa Francesco ci ha corroborato lo spirito riversando su di noi Fede, Speranza, Fiducia e Preghiera nell’affidarci totalmente a Gesù.
La Corona di Spine sta a significare il nostro stato d’animo, ma noi stessi siamo chiamati a dare una svolta alla nostra vita.
Lo spunto di tutto ciò viene esplicitato da un servizio televisivo condotto da Bruno Vespa.
Le tematiche che vengono affrontate sulle cause prodotte dal Coronavirus, vengono sviscerate e messe in luce con estrema chiarezza.
Esiziale è stata l’affermazione fatta da un medico virologo: «Il Coronavirus è stato l’11 settembre della Sanità Italiana».
L’accostamento con l’11 settembre statunitense con l’attacco alle Torri Gemelle è veramente terrificante.
Ad oggi la contabilità delle vittime ci lascia sgomenti, ci fa e deve fare riflettere sull’estrema precarietà della nostra vita, ha posto in evidenza la fragilità di una società volta esclusivamente ad un benessere personale senza che noi stessi non abbiamo avuto la consapevolezza di guardare oltre la siepe che separa il nostro giardino dal vicino di casa nostra.
La Pandemia scoppiata in tutta la sua violenza ha causato tantissime vittime, i medici, infermieri, volontari, che hanno cercato di combattere il Coronavirus, inizialmente hanno spesso operato privi di dispositivi di protezione individuale e questo ha prodotto un’ulteriore diffusione del contagio.
Le morti sotto i nostri occhi ci conferiscono l’esatta realtà della Via Crucis, uno stillicidio continuo, con un Virus subdolo, sinuoso, invisibile, che si è concretizzato con la strage di tante morti.
Il Virus è stato definito dall’OMS una Pandemia e questa affermazione si è, purtroppo, concretizzata con decine di migliaia di decessi a livello planetario.
Questa Via Crucis che ci prepara alla Pasqua vorremmo veramente che fosse l’inizio di una rinascita per tutti e, a tal proposito, non posso fare a meno di fare un riferimento all’Enciclica di Papa Giovanni XXIII “PACEM IN TERRIS” che chiede a gran voce la Pace nel mondo, così tanto martoriato e sofferente.
Armando Cusa

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Sei consiglieri di minoranza del comune di Iglesias (Alberto Cacciarru, Federico Garau, Francesca Tronci, Bruno Moi, Luigi Biggio e Simone Saiu), preso atto che a seguito dell’emergenza Covid-19, numerose famiglie della città di Iglesias che già si trovavano in una situazione di disagio sociale, a causa delle disposizioni del DPCM si ritrovano improvvisamente senza fonti di reddito e senza lavoro, propongono all’Amministrazione comunale di far sì che le somme stanziate per quanto concerne l’appalto delle mense scolastiche comunali (oggi chiuse), possano essere messe a disposizione alle associazioni di volontariato comunali per l’acquisto e la consegna di prodotti alimentari utili per la realizzazione di pasti caldi da distribuire a tutte quelle famiglie in comprovato stato di bisogno.

«E’ un’azione necessaria sostengono -. È giusto che le somme stanziate per gli appalti delle mense scolastiche ad oggi chiuse, vengano utilizzati per mettere in condizione le nostre associazioni di volontariato di poter provvedere all’acquisto di generi alimentari e alla produzione di pasti caldi da distribuire e  consegnare a tutte quelle famiglie che in seguito a questa emergenza si sono ritrovati senza nessuna fonte di reddito e di sostentamento. Anche questo è un modo per poter stare vicino ai nostri cittadini e fare in modo che nessuna famiglia in difficoltà possa essere abbandonata al proprio destino.»

«Ci auspichiamo una rapida e netta presa di posizione da parte della nostra Amministrazione che, al netto di tutte quelle misure adottate grazie alle risorse stanziate dal governo concludono Alberto Cacciarru, Federico Garau, Francesca Tronci, Bruno Moi, Luigi Biggio e Simone Saiu -, ha prodotto poche iniziative per la salvaguardia dei cittadini Iglesienti.»

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Al fine di sostenere la risposta del sistema regionale della ricerca all’emergenza sanitaria in corso, Sardegna Ricerche ha deciso di rimodulare le azioni previste nel piano d’attività 2020, mettendo a disposizione fondi, competenze e strutture per avviare progetti di ricerca collaborativa nel campo della biomedicina.

I motivi dell’iniziativa sono spiegati dalla Commissaria straordinaria dell’Agenzia, Maria Assunta Serra: «In questo momento di mobilitazione generale anche Sardegna Ricerche mette in campo la sua capacità di risposta e le sue strutture e le competenze organizzative per coordinare e assistere le numerose iniziative dei ricercatori, delle imprese e degli operatori sanitari del territorio, come già con l’appoggio offerto all’iniziativa dei “Makers pro sa Sardigna”. In particolare, con questa iniziativa proponiamo ai ricercatori di sviluppare insieme, in tempi rapidi, soluzioni utili a contrastare la diffusione del virus, mettendo a disposizione i fondi provenienti dalla rimodulazione dei nostri programmi».

L’iniziativa Incentivo Ricerca – SR4CoViD fa leva sulle strutture della Piattaforma Biomed e sulle competenze dell’Unità di supporto alla ricerca biomedica del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna e si propone di coinvolgere gli attori della ricerca in Sardegna, a partire dalle società partner del Parco scientifico (CRS4 e Porto Conte Ricerche), per arrivare ai vari dipartimenti delle Università sarde e agli altri enti di ricerca operanti sul territorio regionale.

Il primo progetto avviato, dal titolo “Studi per l’identificazione di agenti terapeutici per il trattamento dell’infezione da SARS-CoV-2”, in acronimo DRUG4CoV, vede coinvolti il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (DiSVA) dell’Università di Cagliari, nelle sezioni di Scienze del farmaco e Biomedicina, guidate rispettivamente dai professori Elias Maccioni ed Enzo Tramontano, e l’Unità di supporto alla ricerca biomedica di Sardegna Ricerche, che metterà a disposizione del progetto il proprio Laboratorio di spettroscopia NMR.

Il progetto si propone di individuare nuovi agenti terapeutici per il trattamento dell’infezione respiratoria da SARS CoV-2 aventi come bersaglio proteine virali non-strutturalialtamente conservate”, ovvero che si mantengono inalterate nella sottofamiglia dei Coronavirus, sia come singoli target, sia con un approccio poli-farmacologico che preveda l’inibizione di più target con un singolo agente terapeutico.

Altri tre progetti sono in corso di definizione e riguardano diversi aspetti del contrasto alla diffusione del virus, dalla prevenzione, alla diagnostica e al monitoraggio e vedranno come partner diversi Dipartimenti delle Università di Cagliari e Sassari, il CRS4-Centro di ricerca e sviluppo studi superiori in Sardegna e Porto Conte Ricerche.

L’iniziativa Incentivo Ricerca – SR4CoViD è aperta a nuove proposte di progetti di ricerca collaborativa, così come la Piattaforma Biomed è a disposizione per le richieste degli operatori della sanità isolana. Per accedere ai servizi della Piattaforma, ivi compresa la ricerca collaborativa, sul sito di Sardegna Ricerche è disponibile un modulo di richiesta online, all’indirizzo https://bit.ly/2XkkMje.

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L’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, ieri ha scritto al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, per sollecitare una semplificazione delle procedure per l’erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga applicabili in Aree di crisi industriale complessa per l’annualità 2020.

«La presente per informare che il 7 aprile, sentita l’INPS regionale, ho sottoscritto il verbale di Intesa con le Organizzazioni Sindacali per garantire ai lavoratori e alle imprese interessate, operanti all’interno della aree di crisi industriale complessa, l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga anche per la corrente annualità. Nell’ambito della discussione preliminare alla sottoscrizione del verbale sono emerse diverse criticità che di seguito ho assunto il compito di rappresentarLe. Pertanto, rappresentata e condivisa la necessità di procedere con la massima tempestività all’erogazione delle indennità e dei trattamenti, a questo fine sarebbe necessaria una semplificazione delle procedure, è stata rilevata l’insufficienza delle risorse immediatamente disponibili.»

«Da una previsione prudenzialeha aggiunto Alessandra Zedda – le assegnazioni garantiscono l’accesso ai benefici fino al prossimo mese di settembre. Si stima, infatti, che per il corrente anno la necessità sia pari a non meno di 16 milioni di euro, a fronte di una disponibilità assegnata pari a euro 13.471.570,30. Inoltre, appare opportuno rilevare anche come in tutti gli interventi di sostegno economico previsti dai recenti decreti legge il valore sia considerevolmente più alto di quello riconosciuto ai lavoratori in terza e quarta proroga inseriti nel bacino della mobilità in deroga, di gran lunga inferiore a qualsiasi altra forma di sostegno al reddito, incluse le misure previste per il Covid-19. Certa che Ella comprenderà l’esigenza di equiparare tali misure di sostegno al reddito ha concluso Alessandra Zedda -, sono a chiederLe la possibilità di introdurre una modifica normativa e, in accordo con l’INPS, provvedere al recupero delle somme giacenti per l’erogazione della mobilità in deroga degli anni precedenti, ma mai erogate ai lavoratori per l’intera somma trasferita dal ministero del Lavoro. Sarà, comunque mia cura sottoporre la questione anche a livello di coordinamento degli Assessorati competenti in materia di lavoro, per avviare nel senso del ragionamento posto la necessaria ed opportuna valutazione in vista di una possibile e conseguente condivisione e sostegno.»

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Con un’interrogazione depositata stamattina, i consiglieri regionali di LeU Sardigna Eugenio Lai e Daniele Cocco, contestano la delibera del commissario straordinario dell’ATS Sardegna n. 214 del 2 aprile 2020 avente per oggetto “Gestione dei pazienti con infezione respiratoria da sospetto SARS-Covid2 e dei casi Covid-19 paucisintomatici nelle Strutture Socio-Assistenziali”.

«L’attuazione delle prescrizioni contenute nella delibera, sulla falsa riga di quanto successo in Lombardia, può essere potenziale fonte di pericolo e ampliamento dell’epidemia – aggiungono i due consiglieri – in Sardegna stanno cercando di applicare il deprecabile modello lombardo (vedi polemiche su Pio Albergo Trivulzio ed altre RSA lombarde), obbligando le Strutture Socio-Assistenziali isolane alla gestione dei pazienti con infezione respiratoria da sospetto SARS-Covid2 e dei casi Covid-19, senza considerare che le stesse siano in grado di attuare le corrette procedure di intervento con personale attrezzato, istruito e allenato a tale tipo di gestione e soprattutto siano dotate di strumenti adeguati, quali pulsossimetri, interfacce monouso per O2 terapia e monitor multiparametrici.»

«Chiediamo alla Giunta regionale ed all’assessore della Sanità Mario Niedduconcludono Eugenio Lai e Daniele Coccose non ritengano opportuno, alla luce delle perplessità manifestate, di annullare l’atto deliberativo n. 214/2020 del Commissario ATS o in subordine di modificarlo radicalmente

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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, questa sera ha annunciato di aver firmato il nuovo dpcm con cui vengono prorogate fino al 3 maggio le misure restrittive sin qui adottate per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

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«Una decisione difficile ma una decisione necessaria di cui naturalmente mi assumo tutta la responsabilità politica. E’ una decisione che ho assunto dopo diversi incontri tenuti con la squadra dei Ministri, con gli esperti del nostro comitato tecnico-scientifico, con le Regioni, le Province e i Comuni, con i sindacati, il mondo delle imprese, dell’industria, con le associazioni di categoria», ha detto il Presidente in conferenza stampa.

«Il comitato tecnico-scientifico ci ha dato una conferma: i segnali della curva epidemiologica sono incoraggianti. Ci sono evidenti indicazioni che le misure di contenimento sin qui adottate dal Governo stanno dando dei frutti, ma proprio per questo non possiamo vanificare gli sforzi fin qui compiuti. Dobbiamo compiere questo ulteriore sforzo. Dobbiamo continuare a rispettare le regole anche in questi giorni di festa. Dobbiamo continuare a mantenere le distanze sociali», ha proseguito Giuseppe Conte.

Con il nuovo Dpcm, a partire dal 14 aprile, sarà inoltre consentita l’apertura delle cartolerie, delle librerie e dei negozi di vestiti per bambini e neonati e vengono inserite tra le attività produttive consentite la silvicoltura e dell’industria del legno.

Per quanto riguarda la c.d “fase 2”, il Presidente ha dichiarato che Governo è già al lavoro per far ripartire il sistema produttivo attraverso un programma articolato che poggia su due pilastri: l’istituzione di un gruppo di lavoro di esperti e il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il Comitato, guidato da Vittorio Colao e composto da esperti in materia economica e sociale, avrà il compito, di concerto con il Comitato tecnico-scientifico, di elaborare le misure necessarie per una ripresa graduale nei diversi settori delle attività sociali, economiche e produttive, anche attraverso l’individuazione di nuovi modelli organizzativi e relazionali, che tengano conto delle esigenze di contenimento e prevenzione dell’emergenza.

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«Il Consiglio regionale inizi subito a lavorare alla legge per il sostegno alle imprese in crisi. Si tratta di un lavoro oggettivamente difficile, molto lontano dalla semplice compilazione: la crisi che attraversa il tessuto produttivo sardo ha casistiche estremamente diversificate e interessa migliaia di attività produttive diverse per settore e dimensione, tutte alle prese con una crisi epocale ed inedita. Pensare di affrontarla senza strumenti straordinari è un’utopia ed è per questo che crediamo che il lavoro in Consiglio debba iniziare subito e debba essere scandito da una tabella di marcia a ritmi serrati.»

A lanciare questo invito è Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale.

«A maggior ragione considerando che ad oggi non è ancora stato formalizzato nessun incontro con le organizzazioni datoriali e con quelle sindacali che quotidianamente lanciano il grido di allarme alle istituzioni regionali – aggiunge Francesco Agus -. Nelle settimane scorso il gruppo dei Progressisti ha presentato diversi atti per portare all’attenzione le criticità e suggerire soluzioni adatte a diverse realtà in grave crisi. Dal settore turistico-ricettivo a quello strettamente connesso delle agenzie di viaggio, al comparto agricolo, alle microimprese che gestiscono i nidi d’infanzia. Sino ai lavoratori dello spettacolo, alle società sportive, al mondo del commercio e dell’artigianato a cui il lockdown ha comportato danni importanti. Imprese molto diverse tra loro che nel mese di marzo si sono trovate nella condizione di pagare costi fissi elevatissimi senza avere la possibilità, nella gran parte dei casi, di guadagnare un euro.»

«Le misure sin qui proposte, tanto a livello nazionale che regionale, seppur senza ombra di dubbio utili, non sono sufficienti per affrontare gli effetti della crisi che tutti i settori produttivi intravedono con grande preoccupazione – rimarca Francesco Agus -. Le sole politiche di concessione di credito e di rinvio delle scadenze dei versamenti rischierebbero semplicemente di spostare di qualche mese il collasso di intere filiere. Per questo in primo luogo crediamo sia necessario intervenire utilizzando fondi regionali immediatamente spendibili per rimborsare una quota non inferiore al 50% delle spese vive effettivamente sostenute dalle imprese dal momento dell’entrata in vigore delle misure di contenimento del contagio. Spese che potrebbero essere autocertificate dai richiedenti con il meccanismo già inserito nella legge per gli aiuti concessi alle famiglie.»

«Parallelamente crediamo sia necessario aprire una riflessione sulla cancellazione dell’IRAP, principale imposta regionale, il cui acconto 2020 relativo all’anno d’imposta 2019 è previsto tra tre mesi. Una misura forte  alla quale andrebbe abbinata la costituzione di un fondo destinato ai Comuni che consenta agli enti locali di ridurre le imposte comunali che gravano sulle imprese. Infine, occorre avere una ricognizione puntuale dei debiti commerciali della Regione e dei pagamenti relativi a bandi la cui procedura è ormai conclusa. Sarebbe assurdo far attendere ancora chi aspetta solo di essere pagato ed è costretto all’attesa dalla grande disorganizzazione che regna in alcuni assessorati regionali. Crediamo che il Consiglio regionale non debba sottovalutare le difficoltà che ci potrebbero essere nell’affrontare la vertenza imprese e non possa attendere oltre. La legge per il sostegno alle famiglie è stata frutto di un grande lavoro da parte di tutti i gruppi consiliari, avvenuto purtroppo in appena due giorni e senza la possibilità di beneficiare di analisi puntuali sui dati come quelli sul Reis e dell’INPS che sarebbero stati utili a individuare in maniera più precisa la platea di riferimento. Sulle imprese serve un’istruttoria più approfondita, perché un’azione dettata dalla fretta rischierebbe di lasciare fuori alcune realtà e non essere efficace, perché imbrigliata nei problemi burocratici che hanno reso insufficienti anche le ultime misure relative ai pagamenti in agricoltura e al sostegno alle imprese turistiche. In questa fase serve immediatamente l’ascolto e il confronto con le imprese, l’analisi dei dati e degli strumenti a nostra disposizione, e subito dopo l’elaborazione dei provvedimenti da approvare. Lo strumento finale dovrà avere una dotazione finanziaria ingente, recuperata attraverso un attento lavoro di pulizia dei capitoli di bilancio, e deve essere rifinanziabile immediatamente anche nei prossimi mesi in caso di necessità – conclude Francesco Agus -. Chiediamo quindi che la bozza discussa in Giunta sia trasmessa celermente al Consiglio e che subito dopo le festività si riunisca un gruppo di lavoro composto da tutte le forze politiche che attivi le interlocuzioni con il mondo delle imprese e del lavoro e renda possibile la discussione in tempi brevi di una proposta che risponda alle esigenze di tutti e sia subito in grado di iniettare liquidità nella casse delle imprese sarde.»

 

 

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Dal 14 marzo sono 22.723 i controlli realizzati dal Corpo forestale della Regione Sardegna per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l’emergenza epidemiologica da Covid-2019.
Nella giornata di ieri sono stati effettuati 1.111 controlli: 229 nell’area di Cagliari, 40 Iglesias, 97 Oristano, 250 Sassari, 182 Tempio, 236 Nuoro, 77 Lanusei.
Sono state sanzionate 23 persone (13 a Cagliari, 4 a Nuoro, 3 a Sassari, 2 a Tempio, 1 ad Iglesias), per un totale (dal 14 marzo) di 439. Inoltre, nello scalo di Porro Torres, sono stati controllati 20 passeggeri in arrivo da Genova.