23 December, 2025

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Sant’Antioco è pronta per un nuovo ed entusiasmante progetto artistico, la cui direzione è affidata a colui che ha realizzato il ritratto dell’ex Presidente degli Stati Uniti Barack Obama giudicato nel 2010 il migliore tra i venti in esposizione alla Casa Bianca e oggi appartenente alla “Permanent Collection of White House”. L’artista d’eccezione, della cui collaborazione Sant’Antioco si fregia, è Giorgio Casu, sardo di San Gavino Monreale, di comprovata fama ed esperienza internazionale, esecutore di murales in Messico e Sardegna ma anche a Miami, New York, Los Angeles, Costa Rica, Serbia, India e Australia. Mentre il progetto di cui Casu curerà la direzione artistica è “Street Art e riqualificazione urbana”, una delle azioni rientranti nel più ampio “Museo Diffuso”, il cui obiettivo principale è dare una nuova immagine ad angoli del centro città ma anche ad alcune aree periferiche in attuale stato di abbandono e degrado, migliorando il paesaggio e il decoro urbano grazie all’espressione artistico-creativa dei partecipanti: artisti professionisti o emergenti, scuole e associazioni. L’artista di San Gaviano Monreale che ha conquistato New York (tanto che uno dei suoi dipinti più celebri, “The Owl”, è stato esposto a Times Square, uno dei maggiori incroci del distretto newyorkese di Manhattan) non solo curerà la direzione di “Street Art”, ma ne realizzerà anche la prima opera, lasciando in maniera indelebile la sua “firma” in un angolo della città di Sant’Antioco.

«Per noi è un orgoglio poter collaborare con Giorgio Casu – commenta il sindaco Ignazio Locci – la sua fama lo precede. Nel 2017, quando mi sono insediato alla guida della città, l’ho contattato, incontrandolo a Sant’Antioco e illustrandogli il progetto che già da allora avevamo in animo di realizzare. E oggi, a distanza di due anni, possiamo dire di aver centrato l’obiettivo, varando “Street Art e riqualificazione urbana” con la sua direzione artistica. È un progetto di grande valenza che ci consentirà di riqualificare e ridare decoro a molteplici angoli della nostra città. E in più, offrirà la possibilità agli studenti e ai giovani artisti emergenti di Sant’Antioco, di dare sfogo al proprio estro creativo nell’ambito di un progetto valido, con regole chiare e dai confini ben definiti, sotto lo sguardo attento di un vero maestro della Street Art.»

Gli artisti o le scuole o le associazioni potranno proporre delle idee progettuali tali da migliorare l’arredo urbano (applicazioni e pitture) da realizzare su segnaletica orizzontale, muretti, cabine elettriche, scale, ringhiere, panchine, barriere New Jersey, eccetera. Tutti luoghi già inseriti in un catalogo di spazi redatto dal comune di Sant’Antioco. Una commissione interna al Municipio (già costituita) insieme al Direttore artistico, valuterà la fattibilità dell’opera. A breve verrà reso noto il catalogo degli spazi disponibili e contestualmente sarà pubblicata la manifestazione d’interesse per la partecipazione di artisti, scuole o cittadini.

 

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Da Gavoi all’Antartide. Per tredici mesi di fila. L’ultima tappa del viaggio di Skillellé invita a incontrare, nella sua lunga carrellata di ospiti, Marco Buttu, ingegnere elettrotecnico e ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, protagonista di un’avventura incredibile che lo ha visto per tredici mesi vivere in uno dei luoghi più freddi e inospitali del pianeta: il promontorio Dome-C dell’Altopiano Antartico.

Di quei giorni di ghiaccio, dove le forme di vita non esistono, dove tutto è bianco, piatto, freddo, Marco Buttu ha scritto un libro “Marte Bianco. Nel cuore dell’Antartide. Un anno ai confini della vita” (Edizioni LSWR), che sarà presentato all’interno del progetto “Skillellé. Pronti per il mondo” selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, sabato 14 dicembre, al liceo Eleonora d’Arborea di Cagliari, alle ore 11.30.

L’ultimo appuntamento dell’azione Skill4life del 2019, intende dunque preparare i ragazzi ad essere autenticamente pronti al mondo, provare ad immaginare l’immersione in un’esperienza situata ai limiti di ciò che è comunemente definito umano grazie al racconto di questo scienziato sardo, che per 97 lunghi giorni ha addirittura vissuto senza mai vedere la luce in uno dei luoghi più inospitali del pianeta. «Non scorderò mai l’arrivo alla base – racconta -. Dopo quattro ore di volo e 1.100 chilometri di ghiaccio è comparso un puntino: la base Concordia. Solo allora ho capito quanto sarei stato isolato».

La base italo-francese Concordia, inserita nel Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, è una stazione minuscola persa nella piattezza di uno degli spazi più freddi del pianeta, una sterminata superficie di ghiaccio dove è carente l’ossigeno e dove le temperature crollano sotto gli ottanta gradi. Assieme ad altri 12 ricercatori, sette italiani e cinque francesi, Marco Buttu ha dovuto imparare a vivere in condizioni estreme mettendo in campo strategie vitali di relazione ed equilibri interni.

Un testimone davvero speciale, dunque, un esempio di rara sensibilità rivolta all’ascolto di sé e del mondo circostante, anche quando il mondo in cui si vive è un deserto buio privo di vita. Una narrazione non sempre facile ma sicuramente capace di dare corpo a un’esperienza umana, profondamente umana, oltre ogni disumana condizione.

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Il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu.

Domani, venerdì 13 dicembre, alle 18.00, nei locali della Scuola di Santa Caterina, si terrà l’incontro tra i residenti del quartiere ed il sindaco di Cagliari, dott. Paolo Truzzu.

L’incontro, coordinato dal Comitato di Casteddu de Susu, sarà l’occasione per rappresentare, partendo dagli obiettivi individuati nella assemblea dello scorso mese di settembre, le aspettative di chi in Castello vive e opera e per conoscere i programmi e gli obiettivi del Sindaco e dell’amministrazione comunale da lui guidata.

Gli obiettivi sui quali si era raccolta una sostanziale unanimità, espressa dal voto per alzata di mano da parte dell’assemblea del 27 settembre, erano:

  1. Modifica degli orari della Zona a Traffico Limitato in conformità a quelli in vigore negli altri quartieri storici (attualmente la ZTL di Castello è in vigore dalla mezzanotte alle 9 del mattino successivo, senza una ragione apparente);

  2. Posizionamento delle telecamere in uscita al fine di garantire il maggiore rispetto da parte degli automobilisti non in possesso dei pass di accesso;

  3. Incremento della frequenza di passaggio dei mezzi della linea n. 7 del CTM, sia per garantire un migliore servizio ai residenti, sia per promuovere l’accesso al quartiere con l’utilizzo dei mezzi pubblici e non delle auto;

  4. Tutela della salute e del diritto al riposo degli abitanti compromessi dalle fonti di rumore e di inquinamento acustico, in particolare musica prodotta dai locali presenti nel quartiere e dagli schiamazzi degli avventori;

  5. Esecuzione di interventi di ripristino su edifici pubblici (anche monumentali) al fine di eliminare le situazioni di degrado e la rimozione delle transenne (ponteggio intorno alla scuola di via Lamarmora, sbocco di via dei Genovesi verso via Fiume, rampa di accesso per i mezzi verso la terrazza del Bastione ecc.)

  6. Potenziamento degli interventi di pulizia delle strade e di riorganizzazione delle procedure di raccolta differenziata dei rifiuti e di conferimento nelle mini-isole ecologiche, in ragione delle specificità del quartiere.

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Nel quadro delle diverse iniziative programmate per raccogliere fondi per l’acquisto di defibrillatori da donare alla scuole cittadine, il Rotary Club di Iglesias ha organizzato per sabato prossimo, con il patrocinio del comune di Iglesias, un concerto del noto quartetto swing di Marco Cocco, che si è recentemente esibito con successo anche al Jazzino di Cagliari.

Il concerto di Natale del Marco Cocco Quartet avrà luogo sabato 14 dicembre, alle ore 19.00, al Teatro Electra.

I biglietti per il concerto si possono prenotare telefonando al 393 0672952 o al 347 4463919 o si potranno acquistare direttamente all’ingresso del teatro.

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Si va verso il sold out per il grande concerto “Woodstock legacy 1969-2019” che si svolgerà domani sera, dalle 20.00, a Paulilatino. L’attesa è praticamente terminata, tutti i musicisti sono già arrivati in Sardegna e sono ansiosi di salire sul palco del teatro Grazia Deledda. Ben 19 artisti suoneranno assieme per un unico evento imperdibile che si propone di ripercorrere 50 anni di storia della musica internazionale, dal concerto di Woodstock ai giorni nostri. L’evento è organizzato dalla Fondazione Teatro Grazia Deledda in collaborazione con il Teatro Instabile ed il patrocinio della Fondazione Sardegna. 

Il concerto inizia esattamente dove finì quello di Woodstock, 50 anni fa: da Jimi Hendrix. Uli Roth, chitarrista degli Scorpions, da oltre 40 anni è universalmente riconosciuto come uno degli strumentisti migliori al mondo ed è noto per aver raccolto l’eredità musicale di Hendrix. Sarà perciò proprio Uli Roth ad aprire l’esibizione di domani, con l’inno americano suonato con la chitarra elettrica, in distorsione, così come fece Jimi Hendrix sul palco del ’69. La serata proseguirà con esibizioni del gruppo sardo-belga Arthmony accompagnati da turnisti di livello assoluto come Amedeo Bianchi e Mauro Borsetti. Sarà poi il momento di Mario Schilirò, storico chitarrista di Zucchero, che suonerà anche lui un omaggio a Jimi Hendrix e poi si unirà ad Amedeo Bianchi e a Beppe Dettori. Il finale della serata sarà in crescendo: suoneranno Graham Oliver e Paul Quinn dei Saxon e insieme proporranno alcune delle canzoni più famose della band metal inglese. Saranno poi raggiunti sul palco da Roth e si rivisiteranno sei brani degli Scorpions: In trance; We’ll burn the sky; All night long; Sails of Charon, Fly to the rainbow e Pictured life. Per concludere, il gran finale con 19 musicisti che suoneranno tutti assieme per salutare, con questo ultimo omaggio, i 50 anni di musica che sono nati sul palco di Woodstock.

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«In questi mesi abbiamo ascoltato, non senza sconcerto, diverse idee illuminanti sul modello di promozione turistica che la Giunta regionale intende realizzare. Dai nuraghi posticci di cui riempire il pianeta, sino a una flotta aerea sarda, carrozzone improbabile identico a progetti già naufragati nel recente passato isolano e che prosciugherebbe inutilmente il bilancio regionale dei prossimi vent’anni, fino a gli stand in pvc. Tra tante idee vulcaniche partorite in questi mesi spicca l’assenza del cinema e delle produzioni tv, veicolo di promozione turistica utilizzato dalle amministrazioni di tutto il mondo e dalle regioni italiane, Sardegna inclusa sino allo scorso anno, per far conoscere il proprio territorio.»

Inizia così la nota dei Progressisti sui ritardi della Giunta regionale nell’erogazione dei finanziamenti destinati alla produzione cinematografica nell’isola. In particolare, gli esponenti di opposizione intendono vederci chiaro sulla mancata pubblicazione del bando  per il fondo “Ospitalità” della Film Commission, fondazione regionale il cui CdA scaduto non è ancora stato rinnovato dall’esecutivo regionale.

«Il bando, normalmente pubblicato a dicembre, è stato utilizzato nelle ultime annualità per attrarre investimenti nel settore dell’audiovisivo – sottolinea Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale -. Gli incentivi erano attesi dalle case di produzione che hanno già dimostrato grande interesse per ambientare le loro produzioni nel nostro territorio e che ora, davanti all’inerzia colpevole della Giunta regionale, potrebbero optare per altri Regioni che, a differenza della Sardegna, possono garantire con certezza annuale (e in alcuni casi con programmazione triennale), ingenti fondi per il cinema e la serialità televisiva.»

«Sarebbe un errore imperdonabile – conclude Francesco Agus – perché lo strumento ha già dimostrato le sue potenzialità. Nel corso di quest’anno, ad esempio, ha permesso alla nostra isola di ospitare produzioni di primo piano: dalla serie Sky “1994”, a “Catch 22”, miniserie-kolossal diretta da George Clooney, sino all’”Isola di Pietro” che ha fatto conoscere il territorio carlofortino ogni settimana a milioni di spettatori, solo per citare gli esempi più conosciuti.»

Su questi temi e sulla situazione precaria della Film Commission, ancora oggi senza guida, il gruppo dei Progressisti insieme al centrosinistra depositerà un’interrogazione urgente.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu, per contrastare la dispersione scolastica, ha deliberato lo stanziamento di 900mila euro per il 2019 e di ulteriori 100mila euro per il 2020 da destinarsi alla prosecuzione dei laboratori didattici extracurriculari previsti dalla Linea B1 del Programma Tutti a Iscol@. I fondi sono assegnati, con criterio proporzionale rispetto al bacino di autonomie scolastiche di competenza, in favore delle cosiddette “scuole-polo” che altro non sono che le Autonomie Scolastiche che rappresentano un punto di riferimento per l’attuazione del programma Tutti a Iscol@ e che garantiscono l’attività di coordinamento amministrativo di tutte le autonomie scolastiche partecipanti.

Il Servizio competente della Direzione Generale della Pubblica Istruzione avrà il compito di supportare le Autonomie, impartendo le necessarie disposizioni per assicurare la regia e il coordinamento dell’intervento. Una quota del budget assegnato a ciascuna scuola-polo, non superiore al 4%, è destinabile al pagamento degli oneri amministrativi sostenuti per dare attuazione all’intervento.

«Nelle scuole – ha detto l’assessore Andrea Biancareddu – sono state promosse alcune attività di sostegno alla didattica ordinaria, con particolare riferimento alle discipline di base, attraverso l’utilizzo del Fondo Sociale Europeo, permettendo ai ragazzi in difficoltà di avere un aiuto supplementare. Inoltre sono state realizzate delle azioni volte a favorire l’inclusione e superare le difficoltà che molti studenti incontrano sul piano relazionale, psicologico, comportamentale.»

Inoltre, attraverso la primalità prevista dal Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC), sono stati realizzati laboratori scolastici extracurricolari che integrano l’offerta formativa tradizionale e curriculare con proposte che sono finalizzate a sviluppare le competenze con metodi moderni e al fine di rendere l’ambiente scolastico attrattivo anche per gli studenti a rischio di abbandono scolastico.

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Vicende della nostra terra, che profumano di storia e avvenimenti dimenticati: uno straordinario patrimonio letterario che, grazie all’illuminata Amministrazione comunale di Masullas, è stato reso fruibile alla cittadinanza. Uno dei frutti di questo straordinario lavoro di catalogazione, scansione e digitalizzazione di preziosissimi testi è la riedizione moderna del volume dello storico fiorentino Gioacchino Cambiagi (18 marzo 1747 – 22 gennaio 1822), “Istoria del Regno di Sardegna”.

“Istoria del Regno di Sardegna” Si tratta del testo di maggior interesse dell’intero Fondo Librario ospitato presso la mostra permanente “Sulle ali della Cultura” (all’ultimo piano del municipio del paese): “L’Istoria di Sardegna, contenente le cose occorse dai più remoti tempi sino al 1457” (tomo primo), in una rarissima edizione del 1775. L’Istoria del Regno di Sardegna, che “dai più remoti tempi” giunge fino al 1457, è annunciata nel luglio del 1773 in tre volumi, ma uscì solo il primo (Firenze 1775): è stata scritta con passione e diligenza, col carattere compilativo di molti lavori del Cambiagi legati all’attività editoriale. Il libro racconta del passato della nostra Isola con un taglio particolare e a tratti inaspettato, di sicuro interesse per gli addetti ai lavori ma anche per chi, studenti e appassionati, vuole conoscere la nostra storia grazie anche a una serie di informazioni oramai dimenticate.

Fondo Librario di Masullas – Si tratta di più di tremila testi (parliamo della bellezza di 3859 opere che vanno dal 1500 alla prima metà dell’800), tra cui diverse migliaia di pagine di grande pregio e rarità. Una collezione libraria che spazia dal diritto commerciale a quello marittimo, dalla giurisprudenza alla filosofia, dalla storia alla religione, dalla geografia alla biologia. È l’eredità che la famiglia Carboni-Boy ha lasciato, simbolicamente e fisicamente, tra le mani del Comune. «L’obiettivo che il comune di Masullas si è posto con la prima riedizione moderna di questo libro, spiega il sindaco Mansueto Siuni, è quello di permettere la conoscenza e rendere disponibili a un pubblico vasto opere sempre più rare e introvabili o di difficile consultazione al di fuori dei luoghi in cui sono custoditi».

La presentazione – L’opera del Cambiagi verrà presentata al pubblico sabato 14 dicembre alle ore 17:30 presso la Sala Consigliare di Masullas. All’evento parteciperanno in qualità di relatori il sindaco di Masullas Mansueto Siuni, il professor dell’Università di Sassari Raimondo Zucca, l’archivista Raffaella Cau, Salvatore Floris della Taulara SRL, il professore dell’Università di Cagliari Gian Giacomo Ortu.

La ristampa di questo prezioso volume è finanziata nell’ambito dei bandi della Fondazione di Sardegna 2018 e 2019, sezione “Arte, attività e beni culturali”.

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«Un contributo di idee, progetti e valori che darà ulteriore slancio alle scelte politiche che la Giunta adotterà con il Consiglio regionale.»
Così l’assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino, esprime soddisfazione per il ciclo di incontri aperto oggi con gli enti locali e le organizzazioni datoriali e che a breve proseguirà con i sindacati sulla legge di stabilità regionale.

«Desidero ringraziare tutti i partecipanti per la dialettica costruttiva e per la qualità delle idee espresse. Vogliamo scrivere insieme – sottolinea l’assessore della Programmazione – una Finanziaria idonea ad affrontare il presente, ma al contempo anche di esprimere una visione che anticipi con scelte coraggiose le sfide future. Su alcuni contenuti c’è già una positiva identità di vedute con le categorie e con i territori: in particolare sulle azioni rivolte alla famiglia, all’occupazione, alla necessità di offrire alle nuove generazioni un’alternativa alla fuga dalla nostra terra per fronteggiare la piaga dello spopolamento. Vogliamo inoltre condividere le scelte fondamentali per sincronizzare i tempi della politica e della burocrazia con quelli più celeri delle imprese, al fine di poter rendere il sistema Sardegna efficiente, competitivo, attrattivo di nuovi investimenti. Sono troppe le pratiche ancora inevase – evidenzia Giuseppe Fasolino – ed occorre un impegno straordinario, anche con una cabina di regia ad hoc, affinché la Regione dia seguito ai bandi senza che i beneficiari debbano attendere tempi biblici per ricevere concretamente i contributi.»

Giuseppe Fasolino si è soffermato anche sul metodo: «Abbiamo voluto cominciare la fase di ascolto prima che le decisioni fossero già prese per condividere il più possibile le scelte sulle quali contiamo anche sulla spinta propositiva del Consiglio regionale in tutte le sue componenti. Questo è il primo di una serie di incontri che ci vedranno collaborare ‘spalla a spalla’ con le categorie e con i territori per tutti i passaggi cruciali della Legislatura. Con questo spirito – conclude l’assessore regionale della Programmazione -, seguendo la linea impressa dal presidente Christian Solinas, miriamo a stipulare un vero e proprio patto sociale, economico e culturale con un valore politico e ideale che vada oltre i cinque anni del nostro mandato e oltre le maggioranze che in futuro si avvicenderanno alla guida della Sardegna».  

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Sta per entrare finalmente nel vivo il Gran Premio Città di Nuoro-Ciclocross, la gara promossa con l’organizzazione tecnica e meticolosa della Bike Demurtas Nuoro in programma domenica 22 dicembre.

La gara di ciclocross è uno dei tanti fiori all’occhiello dell’attività del sodalizio nuorese che si sta prodigando per rilanciare il ciclocross in Sardegna dopo un difficile periodo in cui questa disciplina era quasi sulla via del tramonto.

L’assegnazione del campionato regionale FCI Sardegna di specialità è il giusto riconoscimento per l’impegno profuso e per la qualità delle manifestazioni svolte negli scorsi anni.

La società Bike Demurtas Nuoro è guidata dall’esperto Vanni Demurtas e opera in tutte le specialità della due ruote: dalla strada alla mountain bike, dal ciclocross al downhill e segue una tradizione ciclistica presente a Nuoro dagli anni settanta: queste sono le chiavi del successo di un evento che si conferma anno dopo anno acquisendo interesse, partecipazione e notorietà.

Il percorso di gara è ricavato all’interno del galoppatoio comunale di Nuoro, interamente su strada sterrata con ampi tratti sulla pista battuta intervallati da passaggi tecnici di non elevata difficoltà con la presenza di una serie di ostacoli.

La quota di iscrizione è fissata in 11 euro (solo per le categorie amatoriali) e le iscrizioni si effettuano tramite la procedura del fattore K FCI (Id Gara 152019).