23 December, 2025

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La commissione Autonomia del Consiglio regionale, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega), ha ascoltato ieri pomeriggio i sindaci del Sulcis Iglesiente sulle problematiche di “area vasta”, nel quadro del lavoro istruttorio riguardante la nuova riforma degli Enti locali.

Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda ha sottolineato in apertura la ritrovata unità del territorio sulcitano nella rivendicazione di una nuova Provincia. Un ente, ha aggiunto, che ci consentirebbe di superare le “pesanti eredità” della riforma del 2013, della rete ospedaliera e di una collocazione nella provincia del Sud Sardegna (107 Comuni) frutto di una certa “fantasia” ma senza legami fra le comunità. La nuova “geografia” degli Enti locali, ha concluso, dovrà essere il frutto di un ragionamento complessivo basato sulle caratteristiche oggettive dei territori per non ripetere gli stessi errori.

Per Mauro Usai, sindaco di Iglesias, la presenza di un Ente intermedio favorisce il decentramento ed il buon governo. Per questo, ha sostenuto, riteniamo che il nuovo progetto di riforma degli Enti locali debba rappresentare la migliore sintesi fra le istanze dei territori e la presenza di una rete efficiente di servizi essenziali, a cominciare dalla sanità. Nel nostro caso, ha proseguito, c’è anche da tener conto della presenza della Città Metropolitana di Cagliari, che indubbiamente accentra molte risorse, e dei Comuni che attualmente ne fanno parte con i quali va aperto un confronto.

Successivamente hanno preso la parola i sindaci di Perdaxius Gianfranco Trullu, di Portoscuso Giorgio Alimonda, di San Giovanni Suergiu Elvira Usai, di Sant’Antioco Ignazio Locci, di Santadi Elio Sundas, di Narcao Danilo Serra, di Sant’Anna Arresi Teresa Diana, e di Nuxis Pier Andrea Deias.

Per quanto riguarda i consiglieri regionali sono intervenuti Giorgio Oppi (Udc-Cambiamo!), Michele Ennas (Lega), Massimo Zedda, Diego Loi e Giuseppe Piu (Progressisti), Angelo Cocciu (Forza Italia), Stefano Tunis (Misto) e Giovanni Satta del Psd’Az.

Nelle conclusioni, il presidente Pierluigi Saiu ha ricordato che la commissione, partendo dal contenuto delle audizioni dei costituzionalisti sardi, ha affrontato la questione della riforma degli Enti locali dal punto di vista dei principi. Da questa angolazione, ha precisato, è necessario trovare una buona sintesi fra la legge Delrio che indubbiamente rappresenta per certi aspetti un ostacolo, lo Statuto speciale che assegna alla Regione la competenza esclusiva in materia degli Enti locali e l’art. 5 della Costituzione che parla di “promozione” delle Autonomie locali.

L’apertura ai Sindaci, ha detto ancora il presidente, dimostra la volontà comune di fare una buona riforma, comprendente fra l’altro il principio dell’elezione diretta di presidenti e consigli provinciali, e non appena sarà disponibile un testo-base proseguiremo il confronto con gli amministratori locali sulle questioni di merito.

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«Il varo di una barca, è un po’ come la nascita di una nuova creatura, perché per costruirla ci sono voluti nove mesi e altri diciotto mesi per il lavoro che ha coinvolto più di quaranta progettisti e designer, oltre ai velisti e allo short team.»

Così Max Sirena, skipper e team director alla guida di Luna Rossa Prada Pirelli, ha descritto il momento più emozionante che ha visto finalmente il battesimo del nuovo monoscafo volante ipertecnologico della classe AC75, varato ai primi di ottobre al Molo Ichnusa di Cagliari. Intervistato dal giornalista Enrico Pilia, è stato protagonista il 10 dicembre del primo “talk” a porte aperte nella culla del design in Sardegna, lo IED Cagliari diretto da Monica Scanu, che ha inaugurato il nuovo ciclo di open lesson 2019-20 a Villa Satta dal titolo “Respect. Persone. Futuri. Luoghi.”. Da qualche mese cittadino onorario di Cagliari dove vive dal 2014 con la sua famiglia, “Max” ha affrontato diversi temi legati ad una delle più grandi sfide, quella dell’America’s Cup, il più importante trofeo sportivo che si terrà nel 2021 ad Auckland, in Nuova Zelanda.

E proprio in vista della regata velica più prestigiosa e antica del mondo ha fatto della città di Cagliari il suo quartier generale considerata uno dei più bei campi di regata al mondo: «Era importante trovare una location in Italia che avrebbe garantito un range di vento ben definito, dai 9 ai 14 nodi. Tra quelle individuate (una in Sicilia e due in Sardegna) abbiamo scelto Cagliari, non solo per il mare ma anche per gli aspetti logistici legati all’accoglienza di un grande team di centoventi persone, oltre ai servizi fondamentali. E mi sento molto fortunato per questa scelta, perché dopo aver abitato tanti anni in diverse città importanti del mondo lo posso dire con certezza: Cagliari è uno dei posti più belli in cui ho vissuto e dove ho deciso di vivere con la mia famiglia. Ci sono Università di buon livello, tre scuole internazionali, un clima ottimo, ospedali e un aeroporto vicino alla città e ben connesso. Non capisco perché ci sia gente che non è felice di vivere qui».

Sfide, passione, tecnologia, sport e design: punti centrali della sua grande esperienza, che vanta una lunga carriera sportiva e tante soddisfazioni, che ha portato con generosità nella lezione con i futuri designer della sede sarda IED. Quella del 2021 sarà la sua settima partecipazione all’America’s Cup alla guida del nuovo “missile volante” targato Luna Rossa Prada Pirelli, uno spettacolo straordinario vederlo sfrecciare con le sue imponenti vele sulla superficie del mare, sospeso per aria, nelle immagini video del promo proiettato nell’Aula Francesco Morelli. Un bolide realizzato con tecnologie utilizzate ben al di sopra di quelle della Formula 1 e con dei materiali e una serie di sistemi tecnici a bordo che provengono dal mondo aeronautico e spaziale, come ha raccontato lo skipper di Luna Rossa alla classe piena di studenti e di curiosi, molto attenta. Innovazione, tecnologia e design che raggiungono il loro apice in questa straordinaria “creatura” che più accelera più prende velocità, bacia l’acqua (kissing), poi si alza, decolla e vola.

«Questo vi dà l’idea di come negli anni è cambiato il modo di andare in barca e di concepire la barca a vela. Abbiamo un pilota automatico esattamente come un pilota di volo di un aereo. Misura una serie di dati, l’altezza di volo della barca, la frequenza delle onde, l’intensità del vento. Solo per costruirla ci sono volute più di 75.000 ore di lavoro.»

Tutte quelle parti che un tempo prevedevano la parte idraulica, la parte elettronica e la parte informatica oggi vengono raggruppate in una sola disciplina che fa viaggiare la barca di Luna Rossa a 15/16 nodi, tre volte la velocità del vento: la meccatronica. Non è un film di James Bond ad alto impatto tecnologico, ma è il futuro che è già qui, compreso il rischio inevitabile di spionaggio, come ha raccontato il velista originario di Rimini alla guida del team più famoso nel mondo della vela. «Nella Coppa America noi abbiamo spie tutti i giorni. Anche ieri abbiamo messo la barca in acqua e ci siamo accorti che c’erano spie sia americane che inglesi. Perché? Perché oggi con gli strumenti che abbiamo siamo in grado, seguendo la barca, di determinare la sua velocità e le sue performance. In questo modo si può verificare se le prestazioni dello scafo sono inferiori a quelle dei concorrenti e in tal caso si cerca di intervenire per migliorarle ed essere all’altezza del trofeo più prestigioso».

Una grande sfida che vedrà ancora Cagliari al centro dell’attenzione mondiale sportiva e mediatica dal 23 al 26 aprile 2020 in occasione della prima tappa a livello mondiale per la conquista della Coppa America e che porterà in gara quattro team protagonisti, due americani, uno neozelandese e Luna Rossa Prada Pirelli. «Luna Rossa è per me ciò che mi ha dato la possibilità di realizzare i miei sogni. Nei confronti del mio team così come di Patrizio Bertelli e Miuccia Prada ho un profondo legame, perché mi hanno dato la possibilità di arrivare qui. Non è solo un lavoro, ma una passione, una forma di dipendenza che ti toglie talmente tanto a livello umano e personale che si può perseguire solo se senti di raggiungere un obiettivo, un sogno. Ancora oggi mi chiedo “ma chi me lo fa fare, ho già vinto tanto”, potrei fare altre cose. Ma finita la Coppa America dopo due settimane inizia a venirmi un prurito, poi ti rendi conto che semplicemente, ti manca. È una sensazione difficile da vivere e da capire se non la vivi, difficile da trasmettere agli altri.»

Tra grandi applausi degli studenti ed i saluti della direttrice IED Cagliari lo skipper più famoso d’Italia ha ricordato l’evento di aprile invitando tutti a tifare per il team di Luna Rossa Prada Pirelli.

I prossimi appuntamenti con il ciclo di open lesson “Respect” allo IED Cagliari, saranno: il 7 gennaio 2020, Gianluca Vassallo; il 14 gennaio 2020, Isabella Trombetta, communication officer a bordo delle navi di SOS Mediterranee, e Ugo Bressanello, presidente della Fondazione Domus de Luna (2020, data da definire).

«Questo nuovo ciclo di attività è soprattutto un’opportunità di confronto e approfondimento sui temi legati agli obiettivi di sviluppo sostenibile, che seppur declinati in modi differenti tendono tutti in qualche modo a valorizzare la “sfida”, intesa positivamente come occasione di scambio, di relazioni e connessioni, di gioco di squadra, ma soprattutto di cambiamento e di raggiungimento di nuovi traguardi verso una società sempre più civile e compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e dei diritti umani. Valori fondamentali per la progettazione di oggi e del futuro che noi come IED ci impegniamo a trasmettere ai nostri studenti: non solo rafforzare la cultura del sapere e del saper fare, ma soprattutto la cultura del saper essere», ha spiegato Monica Scanu, direttrice IED Cagliari.

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Questa mattina è stata depositata in Consiglio regionale una mozione, primo firmatario Daniele Cocco, sull’istituzione della nuova sede territoriale dei vigili del fuoco ubicata nel comune di Bono. Una mozione bipartisan presentata da 29 Consiglieri regionali di maggioranza e opposizione a conclusione di un lungo iter istitutivo che impegna il Governo, a seguito dell’approvazione da parte della Camera dei Deputati di un Ordine del giorno presentato dall’on. Alberto Manca, a rendere operativi i cosiddetti distaccamenti misti. La mozione impegna il presidente della Regione e la Giunta regionale a destinare le necessarie risorse finanziarie per l’adeguamento della struttura comunale “ex carceri” come sede del distaccamento dei Vigili del fuoco di Bono.

«Il ministero dell’Interno con una nota del 28 novembre 2019 ha comunicato la ripartizione delle dotazioni organiche per il Comando vigili del fuoco di Sassari evidenziando in particolare l’istituzione di una nuova sede territoriale ubicata nel comune di Bono a cui saranno destinate 33 unità lavorative – spiega il capogruppo di LeU Sardigna Daniele Cocco -. Il comune di Bono ha dato la propria disponibilità all’utilizzo della struttura comunale come sede del distaccamento dei vigili del fuoco – la Regione deve impegnarsi a reperire le risorse necessarie per consentire l’effettiva apertura della sede ed evitare ulteriori ritardi.»

Il territorio del Goceano nella stagione degli incendi è interessato da situazioni di emergenza di difficile gestione – la sede provinciale dei vigili del fuoco più vicina si trova ad Ozieri, ossia a circa 30 km di distanza – la realizzazione del distaccamento di Bono, data la particolare conformazione del territorio, nonché l’oggettiva carenza di infrastrutture stradali, risponderebbe alle esigenze di sicurezza di tutta la popolazione del Goceano.

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Stagione Nomade, la rassegna autunnale organizzata da Cada Die Teatro, approda all’EXMA, a Cagliari. E lo fa con una produzione di successo della storica compagnia cagliaritana diretta da Giancarlo Biffi. Perché, dopo i consensi, convinti, ricevuti lo scorso anno e nella recente tournée nazionale, sarà RIVA LUIGI ‘69 ‘70. CAGLIARI AI DÌ DELLO SCUDETTO, di e con Alessandro Lay, a sbarcare al Centro d’arte e cultura di via San Lucifero, sabato 14, alle 21.00, e domenica 15 dicembre, alle 18.00.

Il monologo di Alessandro  (le luci sono di Giovanni Schirru, il suono di Matteo Sanna, le scene di Mario Madeddu, Marilena Pittiu, Matteo Sanna, Giovanni Schirru, organizzazione Tatiana Floris) trae ispirazione da, ed è dedicato a, un’icona della storia, non solo sportiva, di Cagliari e dell’intera Sardegna: Gigi Riva, che quest’anno ha compiuto 75 anni, e che è stato e rimane un mito, ancora di più in una stagione calcistica in cui si celebrano il centenario della nascita del Cagliari club ed il cinquntenario della conquista dello scudetto. Il grande giornalista Gianni Brera – come è noto – soprannominò quel campione, arrivato giovanissimo nell’Isola da Leggiuno, “Rombo di tuono”, per la sua potenza, l’ardore agonistico e le eccellenti capacità di goleador. Tutto  questo nonostante il suo carattere riservato: «Adesso si usa il termine ‘anti star’, allora si diceva ‘E’ uno che parla poco, gli piace giocare al pallone e poi starsene tranquillo con gli amici’… Tempi diversi, calcio diverso, Sardegna diversa, parole diverse…».

«Nel 1970, quando il Cagliari divenne campione d’Italia, io avevo 8 anni – scrive nelle note di presentazione Alessandro Lay –. Non ricordo molto dello scudetto, ma ricordo come era la città, come ci vestivamo, come ci appendevamo ai tram per non pagare, l’album della Panini e le partite ‘a figurine’ sui gradini della scuola elementare. Ricordo il medagliere, con i profili dei giocatori del Cagliari sulle monete di finto, fintissimo oro da collezionare. E ricordo vagamente un ragazzo schivo, a volte sorridente, che guardava sempre da un’altra parte quando lo intervistavano. Un ragazzo che puntava i pugni in terra e si faceva tutto il campo correndo ogni volta che segnava un gol…»

Pier Paolo Pasolini, grande appassionato di calcio, scriveva: «Che cos’è una lingua? ‘Un sistema di segni’, risponde, nel modo oggi più esatto, un semiologo. Il gioco del football è un ‘sistema di segni’; è, cioè, una lingua, sia pure non verbale. La sintassi si esprime nella ‘partita’, che è un vero e proprio discorso drammatico. Ci può essere un calcio come linguaggio fondamentalmente prosastico e un calcio come linguaggio fondamentalmente poetico. Per spiegarmi darò alcuni esempi: Bulgarelli gioca un calcio in prosa: egli è un ‘prosatore realista’; Riva gioca un calcio in poesia: egli è un ‘poeta realista’».

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Domani, 13 dicembre 2019, alle ore 10.30, presso la sala Giunta del Palazzo della provincia di Sassari (p.zza d’Italia 31, – Sassari), è indetta una conferenza stampa per informare e condividere i possibili nuovi tracciati della viabilità provinciale con riferimento alla strada “Pozzomaggiore – Bosa”.

All’incontro oltre all’amministratore straordinario Pietro Fois e al Dirigente dell’Ufficio Viabilità della provincia, saranno presenti i sindaci dei comuni di Bonorva, Giave, Cossoine, Semestene, Pozzomaggiore, Padria, Suni, Modolo e Bosa, oltre ai Consiglieri Regionali del territorio.

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Una giornata di studi per riscoprire il profilo letterario, artistico e storico di Enrico Costa attraverso le più significative testimonianze documentarie, e quindi restituire luce alla visione di una città così profondamente amata dal suo “cantore”.

Mercoledì 18 dicembre, alle 17.00, nei locali della Biblioteca Universitaria di Sassari, il Circolo culturale Aristeo presenta “Enrico Costa. Lo scrittore e la sua città attraverso le sue carte”, un’iniziativa che porta a compimento il ciclo di attività messe in campo nel 2019 in occasione dei 110 anni dalla morte del Costa.

La conferenza, realizzata con il patrocinio e il sostegno della RAS e della Fondazione di Sardegna, e con il patrocinio del comune di Sassari e del Mibact, prenderà il via con i saluti istituzionali dell’assessore della Cultura del comune di Sassari, Rosanna Arru, della vicepresidente della Fondazione di Sardegna, Angela Mameli e della direttrice della Biblioteca Universitaria di Sassari, Maria Rosaria Viviana Tarasconi.

Il primo intervento della serata sarà a cura di Simonetta Castia, presidente di Aristeo, con una relazione dal titolo “Tra le carte di Enrico Costa. Il fondo della Biblioteca Universitaria e la collana ‘Scritt’Inediti’”, in cui viene chiarita la composizione eterogenea del Fondo e sono presentate in maniera compiuta e organica le diverse annotazioni originali.

«Siamo in procinto di dare completezza a un progetto che viene da lontano – ha spiegato Simonetta Castia -. Della figura di Enrico Costa ci occupiamo dal 2003 e lo facciamo in maniera convinta, non solo per recuperare tutto ciò che ci ha lasciato in eredità, affinché non vada perduto, ma per far sì che nel riscoprire i diversi interessi di questo personaggio, in qualche modo sia possibile riqualificare la città stessa.»

Sempre per Aristeo, Stefania Bagella proporrà “Dallo scrittore alla famiglia. Specchi, ritratti e frammenti di vita”, una viaggio tra le vicissitudini familiari e i momenti di natura privata dell’autore, documentabili all’interno del Fondo sotto forma di scritti e immagini fotografiche.

A tratteggiare i risvolti dell’intenso legame tra Enrico Costa ed il suo archivio sarà invece Carla Merella, attuale responsabile dell’Archivio storico comunale, che illustrerà tracce, indizi e altri elementi di questo rapporto non solo in funzione dell’aspetto espressamente lavorativo.

L’archivista-paleografa Valeria Schirru spiegherà il valore de “L’archivio d’autore”, quale scrigno di memorie e palestra letteraria che rappresenta una risorsa indubbiamente di grande fascino, in grado di descrivere la personalità dell’autore e il contesto del suo tempo. È questa una tipologia di beni che, nel perdere valore di documento privato, acquisisce il pregio di testimonianza della memoria.

La finalità dell’evento è anche quella di creare una rete d’intenti tra il soggetto privato e le istituzioni cittadine allo scopo di proseguire nell’opera di divulgazione, e quindi tutelare il patrimonio archivistico-letterario per sottrarlo all’oblio.

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Prosegue l’attività di sensibilizzazione nelle scuole sarde della Prometeo AITF ODV: sabato sarà la volta dell’Istituto tecnico-industriale “G. Marconi” di Cagliari. A partire dalle ore 11.30 circa, un gruppo di trapiantati dell’associazione ed alcuni operatori sanitari dell’ospedale “G. Brotzu” di Cagliari e del Centro regionale trapianti (CRT) dialogheranno con studenti e docenti per spiegare quali malattie possono rendere necessario un trapianto, come avviene il processo che dalla donazione porta a questo intervento e perché si dice che “il trapianto è vita”, con il conseguente auspicio che le donazioni, anche da vivente, siano più numerose.

Secondo i dati dell’Indice del Dono 2019, elaborati dal Centro nazionale trapianti (CNT), Cagliari è la città più “generosa” d’Italia (più precisamente il Comune più generoso tra quelli con oltre 50mila abitanti): è, infatti, positivo il 79 per cento delle dichiarazioni di volontà registrate presso l’Ufficio anagrafe. Come rilevato dal presidente della Prometeo Giuseppe Argiolas, però, i dati dell’Indice del Dono non raccontano quante persone non hanno espresso la propria volontà perché non hanno avuto modo di maturare una scelta prima che fosse loro prospettata quest’opportunità. Incontri come quello al Marconi, dunque, sono organizzati proprio pensando a loro e a chi ha deciso di dire “no” all’eventuale donazione perché poco informato o condizionato da pregiudizi: tutti i cittadini devono, invece, essere messi in grado di maturare una scelta consapevole.

Anche questa iniziativa è inclusa nel progetto dell’associazione “Sardegna – Un dono per la vita 2019”, cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna e dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro (L.R. n. 13/1991, art. 72).

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«La Regione sostiene concretamente i lavoratori di Eurallumina nella fase transitoria che precede il riavvio dell’attività produttiva dell’azienda. Salvaguardare occupazione, reddito e tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini è una delle priorità della Giunta Solinas, in particolare in un contesto territoriale delicato e sensibile come quello del Sulcis Iglesiente.»

Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, a margine dell’incontro di stamattina al ministero del Lavoro, fissato per sottoscrivere la cassa integrazione per i 240 lavoratori che sarà estesa a tutto l’anno 2020. All’incontro era presente una delegazione dei lavoratori di Eurallumina, i vertici dell’azienda e le rappresentanze sindacali. La notizia dell’intesa è stata accolta con soddisfazione dai lavoratori perché rappresenta un atto «autorizzato esclusivamente a fronte di garanzie economiche e di concrete intenzioni a portare avanti il progetto».

«Ci auguriamo che l’intesa di oggi sia un primo passo che possa portare all’ imminente riavvio dell’attività produttiva», ha concluso l’assessore regionale del Lavoro.

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Il 18 dicembre ricorre l’81° anniversario della fondazione di Carbonia. Per festeggiare l’evento durante la giornata tornano le visite guidate gratuite alla città del Novecento, alla scoperta delle sue origini e dell’ideologia dietro il progetto.
Il percorso inizia dal centro cittadino, che con i suoi edifici pubblici costituisce il cuore della città, e prosegue nelle aree periferiche alla scoperta delle varie tipologie abitative e dei quartieri più caratteristici.

Una passeggiata per le vie della città che farà scoprire la sua storia e quella dei suoi cittadini, con tante curiosità. Un esempio? Non a tutti è noto che sotto l’attuale torre civica (nata come torre littoria) sono presenti alcune monete dell’impero e un astuccio in piombo contenente una pergamena artistica.
L’itinerario, collegando le particolarità architettoniche e i quartieri della città, farà conoscere e rivivere la storia della fondazione di Carbonia.

L’evento è organizzato dalla Cooperativa Sistema Museo, con il patrocinio del comune di Carbonia.
La partenza delle visite è dal Museo Villa Sulcis in due orari: alle ore 10.00 e alle 15.00.
La visita guidata gratuita, con prenotazione obbligatoria.

 

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«È con grande rammarico e notevole preoccupazione che apprendo la notizia dell’ulteriore decadimento dell’ex distretto Area di Carbonia Iglesias. Molti cittadini lamentano il fatto che da diverse settimane sia stato sospeso persino il servizio di ricezione al pubblico, con tanto di cartello affisso sul portone d’ingresso. È ancor più triste apprendere che anche l’attività ordinaria del distretto è completamente sospesa, adesso non si ottengono più risposte relativamente alle istanze (per citare le più frequenti e ordinarie) di voltura contratti o ampliamento nuclei, o alle rateizzazioni di debiti. Restano invece totalmente paralizzate le procedure di vendita del patrimonio e le locazioni dei locali commerciali e terreni.»

La denuncia arriva da Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.

«La motivazione di questa paralisi sarebbe dovuta al cambio di software fortemente voluto dall’allora direttore generale ed attuale dirigente ad interim – aggiunge Fabio Usai -. Inspiegabilmente il 27/11/2019 è stato deciso dalla dirigente pro tempore di abbandonare, per Carbonia, il vecchio sistema per installare il nuovo, determinando ciò un completo arresto delle attività dei pochi dipendenti assegnati alla sede. Infatti, non si comprende come mai Carbonia debba subire lo stacco del vecchio sistema, mentre Cagliari, con cui condivideva il medesimo software, attraverso il suo dirigente, dichiara di non poter procedere a causa di problemi strutturali dello stesso che non permettono appunto il passaggio, almeno cosi repentino, ad un software che non tiene conto delle peculiarità territoriali e gestionali. Appare ancor più inspiegabile il motivo per cui il distretto di Carbonia, considerata la sua importanza numerica per numero di alloggi e locali, nonché di utenza, debba sopportare una tale stasi che sta determinando il collasso dello stesso.»

«A ciò si aggiunge la carenza di personale (attualmente infatti sono in servizio un solo funzionario, 3 cat C e 2 cat B con un dirigente ad interim assegnato al servizio di Oristano che piuttosto che limitarsi all’ordinaria amministrazione, procede, senza essere disturbata, a cambiamenti tanto repentini quanto pericolosi per tutto il territorio) – sottolinea Fabio Usai -. Nonostante le continue interlocuzioni del sottoscritto con la parte politica competente ad oggi la situazione appare decisamente peggiorata. La soluzione a ciò, come spesso delineata, consiste nel ridare organo politico ad Area (priva di amministratore unico dal mese di settembre) e successivamente ricoprire i posti dirigenziali vacanti dei servizi territoriali con figure professionali che siano ad essi dedicati. L’interim può essere una soluzione momentanea, che ad oggi è andata oltre ogni accettabile tempistica. In particolare, il territorio dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, che mi sento di rappresentare, necessita di un dirigente a tempo pieno, con il quale gli enti locali e i cittadini possano avere confronto e soprattutto possano ricevere risposte. Non posso ulteriormente accettare l’impoverimento istituzionale di questo territorio, che ad oggi, ha visto solo ulteriori perdite. Si auspica – conclude Fabio Usai – una soluzione tempestiva, data la necessità di intervento immediato, onde evitare il collasso definitivo anche di questo ente regionale, fondamentale per il diritto all’abitazione dei cittadini.»