24 December, 2025

[bing_translator]

E’ on line il bando dell’Agenzia Regionale dell’Ambiente della Lombardia per l’assunzione di 12 dirigenti ambientali. Il concorso pubblico, per titoli ed esami, prevede l’inserimento lavorativo con contratto a tempo pieno ed indeterminato.
Per partecipare è necessario essere in possesso di uno dei seguenti titoli di studio:

  • laurea magistrale in ingegneria delle seguenti classi: LM22 laurea magistrale in ingegneria chimica; LM23  laurea magistrale in ingegneria civile; LM24 laurea magistrale in ingegneria dei sistemi edilizi; LM26  laurea magistrale in ingegneria della sicurezza; LM27  laurea magistrale in ingegneria delle telecomunicazioni; LM28  laurea magistrale in ingegneria elettrica; LM30  laurea magistrale in ingegneria energetica e nucleare; LM31 laurea magistrale in ingegneria gestionale; LM32 laurea magistrale in ingegneria informatica; LM33  laurea magistrale in ingegneria meccanica; LM35 laurea magistrale in ingegneria per l’ambiente e il territorio;
  • laurea magistrale in geologia delle seguenti classi: LM74 laurea magistrale in scienze e tecnologie geologiche; LM79  laurea magistrale in scienze geofisiche; laurea magistrale in scienze naturali delle seguenti classi: LM60 laurea magistrale in scienze della natura;
  • LM75 laurea magistrale in scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio;
  • laurea magistrale in scienze agrarie delle seguenti classi: LM69  laurea magistrale in scienze e tecnologie agrarie. Le lauree del vecchio ordinamento e le lauree specialistiche equipollenti ed equiparate alle sopra citate classi magistrali verranno considerate valide per l’ammissione.

E’ necessario inoltre avere svolto servizio di ruolo presso pubbliche amministrazioni, per un periodo pari ad almeno cinque anni, svolti in profili professionali di categoria D e/o Ds, ed in ambiti, discipline o attività di natura tecnico-ambientale, attinenti ai compiti istituzionali di ARPA, per l’accesso ai quali è richiesto il possesso del diploma di laurea/laurea magistrale/laurea specialistica.
Sono ammessi inoltre:

  •  I soggetti che abbiano ricoperto incarichi dirigenziali in amministrazioni pubbliche e strutture private per un periodo non inferiore a cinque anni, operanti in ambiti di competenze e discipline attinenti ai compiti istituzionali di ARPA, con mansioni di natura tecnico-ambientale per l’accesso ai quali è richiesto il possesso del diploma di laurea/laurea magistrale/laurea specialistica;
  •  I soggetti in possesso di esperienze lavorative di durata almeno quinquennale con rapporto di lavoro libero professionale o di attività coordinata e continuativa presso Enti o Pubbliche amministrazioni ovvero di attività documentate presso studi professionali privati, società o istituti di ricerca, aventi contenuto analogo a quello previsto per il corrispondente profilo del ruolo medesimo.

Oltre ad una iniziale preselezione sono previste una prova scritta ed una orale su:

  • Normativa ambientale nazionale e regionale.
  • Legge regionale istitutiva di ARPA Lombardia e normativa statale istitutiva del SNPA.
  •  Diritto penale limitatamente ai reati ambientali e ai reati contro la pubblica amministrazione.
  •  Gestione dei procedimenti di monitoraggio e controllo ambientale.
  •   Codice dell’Amministrazione Digitale
  •  conoscenza della lingua inglese
  • conoscenza di base sulla gestione dei progetti informatici, l’organizzazione delle banche dati, sicurezza informatica
  • Regolamento UE 2016/679
  • Elementi di sicurezza sul lavoro

Le domande devono essere inviate entro il 9 dicembre 2019 ore 12.00.

[bing_translator]

E’ sempre attivo il bando di stage presso  gli uffici della FAO, a Roma e in tutto il mondo, per chi non ha superato i 30 anni, che prevede anche una copertura economica al massimo di 700 dollari mensili.
La FAO è un’Agenzia specializzata delle Nazioni Unite di cui fanno parte 191 Stati membri, 2 membri associati e un’organizzazione internazionale, l’Unione Europea. Le attività della FAO si svolgono in quattro macro aree:
Informazione: l’organizzazione si serve di specialisti per raccogliere e analizzare i dati, pubblica newsletter, libri e rapporti informativi, organizza eventi di sensibilizzazione e incontro;

  • Condivisione della competenza per le policies: gli stati ricevono il supporto organizzativo per realizzare legislazioni efficaci in materia di alimentazione e di sviluppo rurale;
  • Spazio di discussione per le nazioni: la FAO promuove la collaborazione tra stati ricchi e stati poveri verso una comprensione comune dei problemi di sviluppo;
  • Esperienza sul campo: l’organizzazione svolge moltissimi progetti sul campo in tutto il mondo, mobilitando fondi e risorse per realizzare i propri obiettivi. Inoltre, nei momenti di crisi alimentare lavora a fianco del World Food Programme e delle altre agenzie umanitarie nel settore.

Le responsabilità e i compiti dello stagista si articoleranno in base al settore  in cui è previsto l’inserimento. Gli stage sono aperti a studenti magistrali o neolaureati ed avrà una durata di 3-11 mesi

Gli aspiranti stagisti devono essere, in particolare, studenti triennali (con almeno due anni di studio alle spalle), studenti magistrali (che stiano per terminare gli studi) o neolaureati in economia, scienze animali, scienze agronomiche, botanica e scienze del territorio, sociologia rurale, pesca, silvicoltura, coordinazione d’emergenza, possedimento fondiario, finanza, amministrazione, informatica, gestione delle risorse umane e altre aree, sempre relazionate con il mandato dell’agenzia.

Sono richieste inoltre:

  • Buona conoscenza dell’Inglese, del Francese o dello Spagnolo. La conoscenza di altre due lingue tra Arabo, Cinese e Russo rappresenta un vantaggio ulteriore.
  • Capacità di lavorare in team
  •  Buone capacità comunicative
  • Età compresa tra i 21 e i 30 anni.

[bing_translator]

«Le politiche ambientali possono rappresentare il fulcro di azioni concrete per creare gli sbocchi occupazionali di cui la Sardegna ha bisogno.»
Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, questa mattina a Cagliari, nel corso di un convegno organizzato dall’Ordine dei consulenti del lavoro, al quale ha partecipato anche la vicepresidente della Giunta, Alessandra Zedda.

«Se dovessimo replicare modelli di sviluppo già presenti in altri contesti nazionali o internazionali sicuramente ne usciremmo sconfitti – ha sottolineato Gianni Lampis -. Cosa può distinguerci da tutto il resto del mondo? Senza dubbio il patrimonio ambientale e paesaggistico, quello dei litorali ma anche quello delle zone interne, che può garantire flussi turistici dodici mesi all’anno e consentire di destagionalizzare la nostra offerta mitigando il grave fenomeno che vede emigrare 7mila sardi, molti dei quali giovani, ogni anno.»
«Il turismo ambientale, ecosostenibile – ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis – rappresenta una valvola di sfogo per la crisi occupazionale di questa terra”, mentre “le bonifiche nelle aree minerarie e industriali possono essere uno strumento per creare lavoro, perché hanno bisogno di adeguate professionalità, ma non sono la soluzione e vanno viste come una fase temporanea che porta al vero sviluppo.»

«Prima di pensare a ciò che il governo o gli imprenditori possono fare per la Sardegna – ha evidenziato Alessandra Zedda – pensiamo a ciò che c’è nella nostra Isola e a quello che possiamo trasformare in lavoro. Noi utilizziamo il nostro territorio e le nostre ricchezze solo per il 25 per cento. Noi vogliamo aggiungere l’altro 75 per cento per dare un futuro all’economia della Sardegna, che non può essere monocorde, legata solo all’industria di base, ma deve andare verso una crescita armoniosa grazie allo sfruttamento di tutto il suo patrimonio.»

La vicepresidente della Regione ha ricordato anche i provvedimenti messi in campo per l’occupazione: «Tirocini, voucher e bonus sono tre misure fondamentali che, portate avanti insieme, rappresentano una buona opportunità di investimento nel mondo del lavoro, dove i costi di produzione e di manodopera sono elevatissimi e abbatterli è uno dei nostri obiettivi». L’assessore Alessandra Zedda ha poi firmato con i rappresentanti dei consulenti del lavoro della Sardegna un protocollo d’intesa per il sostegno alle donne vittime di violenza: «Un documento importantissimo, che tradurremo in azioni mirate all’inserimento e al reinserimento lavorativo anche attraverso agevolazioni e incentivi alle imprese».

[bing_translator]

«Oggi abbiamo compiuto un altro importante passo per dare piena operatività alla società ‘Opere e infrastrutture’. Dopo aver chiarito le finalità della struttura che dovrà accelerare i tempi di realizzazione delle opere, grazie all’intesa raggiunta con tutti gli ordini professionali mettiamo fine a quel periodo di contestazioni che aveva caratterizzato la società fin dalla sua nascita. Gli stessi professionisti sardi potranno ora essere protagonisti del progetto, con evidenti ricadute di carattere economico sull’intera rete dei professionisti.»

L’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, a margine della firma del Protocollo d’intesa con la Rete delle Professioni Tecniche e gli Ordini degli Architetti, Ingegneri, Geologi, Geometri, Periti Industriali , Agronomi e Forestali, Chimici, Periti Agrari. Il Protocollo, oltre a riconoscere la natura e gli obiettivi della società, fissa anche la costituzione di un tavolo di collaborazione, coordinamento e verifica tra tutte le parti coinvolte, che si riunirà ogni tre mesi.

La Regione, dando piena attuazione alla società ‘Opere e Infrastrutture’ ha come obiettivo quello di accelerare la tempistica di realizzazione delle opere pubbliche avvalendosi di personale altamente qualificato e la cui attività non potrà prescindere dall’apporto delle libere professioni per lo svolgimento di servizi di ingegneria e architettura. Nata come strumento innovativo e integrativo rispetto alle articolazioni ordinarie dell’Amministrazione regionale «la società verrà utilizzata nell’ambito delle opere di interesse regionale, il cui operato è in tutti i casi finalizzato all’interesse pubblico. In questo modo, andando a esplicitare la volontà di ricorrere all’importante apporto delle professionalità esterne ci stiamo dotando di uno strumento improntato all’efficacia e all’efficienza», ha concluso l’assessore Roberto Frongia.

Nello Statuto si dispone, infatti, che la Società svolgerà parte dei servizi tecnici e dei servizi di ingegneria e architettura attraverso soggetti esterni qualificati, sia pure nelle forme dell’evidenza pubblica, al fine di valorizzare al massimo il contributo specialistico delle libere professioni, a cui verranno appunto demandate le attività di progettazione.

[bing_translator]

L’artista milanese Michele Cafaggi, attore e autore, ha realizzato un vero e proprio concerto di bolle di sapone di tutte le dimensioni. Si chiama Ouverture des saponettes ed è dedicato ai ragazzi. E’ l’opera di un direttore senza orchestra, musicista senza strumenti, cantante senza fiato per un concerto anomalo, per pensieri fragili, per pensieri leggeri, per pensieri silenziosi, come sono le colorate e gigantesche bolle di sapone. Un gioco antico e sempre attuale che fa parte dell’immaginario e del ricordo collettivo dell’infanzia di tutti.

L’imprevisto è sempre dietro l’angolo durante tutta la durata dello spettacolo: da strani strumenti nascono bolle giganti, bolle rimbalzine, bolle da passeggio, grappoli di bolle, mentre i più coraggiosi – e meno timidi – potranno entrare dentro una bolla gigantesca. Un racconto visuale senza parole, quello proposto, che trae ispirazione dalle atmosfere circensi e del varietà, un magico spettacolo di clownerie, pantomima e musica che, nato per i più piccoli, finisce per incantare il pubblico di qualsiasi età.

Lo spettacolo. Attualmente conta più di 1000 repliche. Ideato nel 2003 è stato presentato per la prima volta al Museo della Scienza e della Tecnica “Leonardo da Vinci” di Milano nell’ambito delle attività organizzate dal laboratorio scientifico di bolle di sapone. È stato rappresentato in teatri e festival nazionali e internazionali (Francia, Irlanda, Belgio, Svizzera, Grecia, Giappone, Cina, Corea del Sud), in scuole materne, musei della scienza, casinò, varietà e gran galà. Ha partecipato alle trasmissioni televisive “I soliti ignoti” su Rai 1 e “Circo Massimo Show” su Rai 3, “Mattina in famiglia”, Rai 1, “Bontà loro” Rai 1, Tg2, GT Ragazzi, Rai International, e altre trasmissioni.

Michele Cafaggi. L’ideatore di Ouverture è attivo nel panorama teatrale dai primi anni ’90. E’ stato il primo artista in Italia a creare uno spettacolo intero dedicato alle Bolle di Sapone. Ha studiato tra Milano e Parigi recitazione, arti circensi, mimo, clownerie e improvvisazione teatrale, e ha inoltre esperienze nel teatro di ricerca e nel teatro di compagnia.
Dal 1993 si esibisce come artista di strada e di teatro in Italia e in molti altri Paesi del mondo passando con disinvoltura dalle grandi platee internazionali alle feste di paese, scuole, teatri, ospedali, case di riposo, carceri e ovunque ci sia l’occasione e il piacere di incontrarsi con il pubblico. E’ Dottor Sogno presso i reparti pediatrici dove opera la Fondazione Theodora Onlus. Michele Cafaggi ha ricevuto il “Premio nazionale Franco Enriquez” 2016 con la seguente motivazione:

«Il suo teatro e le sue bolle piene di poesia catturano gli occhi e il cuore di grandi e bambini, i suoi spettacoli: (L’Omino della Pioggia, Ouverture Des Saponettes, Concerto in Si Be – Bolle) sempre raffinati, estasianti, coinvolgenti, ricchi di clownerie, sono il frutto di una ricerca profonda e di una maturità, mimico- attoriale, raggiunta. La sua arte è spesso a disposizione di eventi benefici a favore dei bambini, ricordiamo la sua opera presso la Fondazione Theodora Onlus, per la quale veste presso i reparti pediatrici i panni del dott. Sogno, un grande esempio di impegno sociale e civile.»

Lo spettacolo in Sardegna andrà in scena nell’ambito della Rassegna Teatro Ragazzi organizzata dall’Associazione Enti locali per le attività culturali e di spettacolo, che ha l’obiettivo di promuovere e divulgare la cultura teatrale presso le giovani generazioni. Le date: 3 dicembre San Gavino, teatro comunale 10,30. 4 dicembre Siurgus Donigala, teatro comunale 10,30. 5 dicembre Sinnai, teatro civico 10,30.

[bing_translator]

Alle nove erano già lì, in fila e ordinati, per donare il sangue, pronti anche così a servire la popolazione in particolare chi ha bisogno continuo di emocomponenti. Uomini e donne della Brigata Sassari questa mattina hanno risposto all’appello del Centro trasfusionale dell’Aou di Sassari, dell’Avis comunale e dell’Avis provinciale.

Si sono presentati all’autoemoteca, messa a disposizione dall’Avis provinciale, con indosso la mimetica e il foulard bianco e rosso. Si sono registrati e poi, in coppie di due, sono saliti sul mezzo Avis, prima per la visita con il medico e poi per la donazione.

A metà mattinata erano già una ventina le sacche raccolte. E la presenza dei militari è stata di stimolo per ulteriori donazioni. Tanti cittadini, infatti, si sono avvicinati e hanno aderito alla giornata e contribuito a incrementare il numero delle sacche di sangue.

«Per noi è un onore essere qui oggi – ha detto il generale Andrea Di Stasio -. Questa è un’iniziativa che ci permette di essere vicini ai nostri concittadini. Ci piace essere partecipi e servire la popolazione. Mentre alcuni lo fanno con un camice, noi lo facciamo con l’uniforme, a Sassari come in altre parti dell’isola. Trovo che questi piccoli gesti a favore delle persone siano un’occasione per unire la Sardegna. Noi ci siamo e ci saremo sempre, ancor di più, per la gente e tra la gente», ha concluso.

«Il nostro ringraziamento va agli uomini e alle donne della Brigata, vanto della città di Sassari – ha aggiunto il direttore generale dell’Aou Nicolò Orrù -, grazie alla loro disponibilità oggi è stato possibile raccogliere un contributo importante per quei pazienti che ogni giorno hanno necessità di sangue e per i reparti ospedalieri chirurgici.»

Sangue ed emocomponenti sono presidi terapeutici irrinunciabili e, anche se in generale in Sardegna le donazioni di sangue sono in leggere aumento, queste non bastano per rendere l’isola autosufficiente.

«La collaborazione con l’Avis comunale e provinciale, quindi con la Brigata – ha aggiunto il direttore del Servizio trasfusionale dell’Aou, Pietro Manca – contribuisce a sensibilizzare la popolazione. Donare il sangue aiuta a salvare una vita oltre che consentire al donatore un controllo periodico della propria salute. A ogni donazione e, qualora necessario, anche nell’intervallo fra le donazioni, vengono effettuati una serie di esami che consentono di valutare le condizioni di salute del donatore. È comprensibile quindi l’importanza di essere costanti.»

Possono donare il sangue i soggetti di età compresa tra i 18 e i 70 anni e in buone condizioni di salute. Ecco perché il centro trasfusionale dell’Aou di Sassari rinnova costantemente l’appello, sia ai nuovi donatori sia a quelli abituali, a presentarsi nella struttura di via Monte Grappa per controlli ed eventualmente per effettuare una donazione.

Questa mattina, oltre agli uomini e le donne del Comando Brigata “Sassari”, del 152° reggimento fanteria e del Reparto Comando e Supporti Tattici, erano presenti anche la dottoressa Maria Grazia Sanna del Servizio trasfusionale di via Monte Grappa e il presidente provinciale dell’Avis Vincenzo Dore.

[bing_translator]

Per festeggiare i suoi primi vent’anni di attività, il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale rilancia il suo messaggio di impegno attraverso quaranta ceramiche artistiche che verranno collocate nelle piazze di altrettanti centri dell’isola. Mercoledì 4 dicembre appuntamento alle 11.00, Cagliari, in Piazza dei Centomila, di fronte all’Istituto Buccari-Marconi. “Non è più tempo di navigatori solitari. Cambia Rotta. Scegli di essere un volontario!” è il messaggio che campeggia nell’opera, un pannello realizzato da Ceramiche Nioi di Assemini.
Insieme agli studenti del Buccari-Marconi, del Pertini e del Conservatorio, e ai volontari delle associazioni cittadine, all’iniziativa prenderanno parte il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, il presidente della Caritas diocesana don Marco Lai, il direttore generale della Città metropolitana di Cagliari Stefano Mameli, il presidente del Co.ge Bruno Loviselli e la coordinatrice di Sardegna Solidale Nanda Sedda. A scandire gli interventi saranno gli intermezzi musicali a cura dell’associazione Amici della Musica di Cagliari con il pianista Valerio Carta e il tenore Francesco Scalas.
L’iniziativa delle ceramiche artistiche fa seguito a due iniziative che hanno segnato la storia della solidarietà in Sardegna: la Carovana del Volontariato promossa nel 2001 e che per quaranta giorni tra i mesi di giugno e luglio attraversò tutti i comuni della Sardegna, e le Piazze della Solidarietà che nel 2011 videro Sardegna Solidale “seminare” quaranta semi della solidarietà realizzati dal compianto artista Pinuccio Sciola in altrettanti comuni. Oggi con le ceramiche artistiche Il Csv Sardegna Solidale vuole rinsaldare l’alleanza con i territori e lasciare un segno tangibile dei suoi valori e della sua azione.
Quella di Cagliari è la quindicesima ceramica artistica collocata in altrettanti Comuni, dopo quelle già inaugurate a Lanusei, Orosei, Senorbì, Terralba, Villacidro, Alghero, Gonnosfanadiga, Mogoro, Ozieri, Perfugas, Isili, Carbonia, Sinnai e Ittiri.

[bing_translator]

Giovedì 5 dicembre alle ore 10.30 negli spazi della Torre aragonese di Ghilarza si terrà la conferenza stampa di presentazione della prima edizione dell’IGF – INTERNATIONAL GRAMSCI FESTIVAL e la concomitante riapertura al pubblico della Casa Museo.

A illustrare i dettagli del programma saranno il presidente della fondazione Casa Museo Antonio Gramsci, Giorgio Macciotta, il sindaco di Ghilarza Alessandro Defrassu e il direttore del museo, Paolo Piquereddu.

[bing_translator]

Quest’anno ricorre il 60º anniversario del decesso – per un tragico infortunio sul lavoro avvenuto il 27 maggio 1959 nei silos dell’approdo di Porto Flavia – del minatore Vittorio Piras. Giovedì prossimo, 5 dicembre 2019, dalle ore 12.00, nel piazzale esterno di Porto Flavia, l’Associazione Minatori Nebida Onlus, d’intesa con l’Amministrazione comunale d’Iglesias e l’assessorato regionale dell’Industria, predisporrà all’esterno della galleria d’accesso una targa a ricordo del sacrificio di un lavoratore stimato ed apprezzato. Alla cerimonia, assistita dal parroco di Nebida, parteciperanno il sindaco di Iglesias Mauro Usai, l’assessore regionale dell’Industria Anita Pili, il presidente del Parco Geominerario Tarcisio Agus, l’IGEA, le organizzazioni sindacali, e i famigliari del minatore deceduto. L’incontro sarà un momento di condivisione del sentimento di considerare Porto Flavia non solo luogo di interesse turistico e paesaggistico – come oggi è – ma soprattutto quale segno del lavoro, della fatica, dell’ingegno e dei sacrifici delle tante persone che quel luogo hanno contribuito a edificare. Sarebbe molto gradita la vostra partecipazione.

[bing_translator]

Si è riunita oggi, nella sede dell’assessorato regionale degli Enti locali, la Conferenza Permanente Regione – Enti locali, convocata su richiesta di alcuni assessorati per un confronto con le Autonomie locali. Alla presenza degli assessori della Sanità, Mario Nieddu, degli Enti locali, Quirico Sanna e dell’Industria, Anita Pili, con il presidente dell’Anci Emiliano Deiana ed il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, la Conferenza Permanente ha discusso sulle nuove direttive in materia di sportello unico per le attività produttive e per l’edilizia (SUAPE 2019).  L’assessore dell’Industria ha sottolineato che le nuove direttive del SUAPE saranno operative entro i primi due mesi del 2020 e che sul sito telematico Sardegna Autonomie www.sardegnaautonomie.it , nella sezione Conferenza Regione Enti locali, sono disponibili gli atti relativi alle precedenti sedute. L’assessore della Sanità ha portato all’attenzione della Conferenza altre quattro proposte di confronto che sono state oggetto di discussione e intesa. Si tratta della implementazione delle Linee di indirizzo sull’intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità – Programma P.I.P.P.I (programma di interventi per la prevenzione dell’istituzionalizzazione) 2020-2021, in attuazione del Decreto Interministeriale del 4 settembre 2019. L’istituzione del reddito di libertà per le donne vittime di violenza – Linee guida e misure attuative per il 2019, i criteri di ripartizione delle somme destinate al finanziamento dell’attività di sport terapia. Inoltre è stato portato all’attenzione della Conferenza il decreto del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, sul riparto delle annualità 2019 delle risorse del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Nello specifico come ha sottolineato l’assessore Quirico Sanna, gli sportelli SUAPE possono adesso essere gestiti direttamente dai Comuni. Esiste un ritardo oggettivo al quale porre rimedio.

«Questa Conferenza – ha detto l’assessore Quirico Sanna – è stata convocata in modo celere, anche grazie alla collaborazione con l’ANCI con il CAl e con l’Area Metropolitana di Cagliari. Con la disponibilità di tutti sono state esaminate tutte le pratiche inserite nell’ordine del giorno per semplificare i tempi di attuazione.»

Per quanto riguarda l’istituzione del reddito di libertà per le donne vittime di violenza le nuove linee guida volute dalla Regione danno un segnale importantissimo sulla volontà della Giunta Solinas di far sentire in modo concreto la presenza e il sostegno alle donne che subiscono questa barbarie.

«La Regione – ha concluso ancora l’assessore degli Enti locali – sopperisce spesso alle poche risorse dello Stato, e per questo è stato portato all’attenzione della Conferenza il riparto delle annualità 2019 delle risorse del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, con risorse importanti per cercare di contrastare la povertà con interventi soprattutto nelle situazioni più difficili.»