23 December, 2025

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IL TAR Sardegna ha accolto due ricorsi presentati con il sostegno legale di SDIRS, CGIL-FP, UIL-FPL e SADiRS ed ha sospeso due bandi (con una serie di documenti collegati): uno pubblicato dall’ASPAL il 4 dicembre 2018 per l’assunzione di un dirigente e l’altro della Regione per l’assunzione a tempo indeterminato di 20 dirigenti tramite corso-concorso.

Ne dà notizia, con un comunicato la segreteria SDIRS.

I giudici amministrativi hanno riconosciuto «la probabilità di esito favorevole del ricorso con riferimento alla censura di violazione degli artt. 21 e 32 della L.R. 31/98, che impongono l’espletamento di concorsi unificati per l’accesso alla dirigenza del sistema Regione».

L’udienza pubblica per la trattazione dei ricorsi nel merito è stata fissata per il 23 ottobre 2019.

«Lo SDIRS insiste da sempre sull’espletamento di concorsi unificati per l’accesso alla dirigenza nell’intero Sistema Regione -ha commentato la segretaria generale dello SDIRS, Cristina Malavasi -. Ci conforta quindi che nelle ordinanze pubblicate oggi il TAR abbia fatto propri i nostri rilievi. Purtroppo dobbiamo constatare che le scelte diverse operate dall’Amministrazione peseranno su una situazione organizzativa già fortemente sotto pressione.»

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Appuntamento numero cinque per la seconda edizione di JazzAlguer, la rassegna organizzata ad Alghero dall’associazione culturale Bayou Club-Events per la direzione artistica di Paolo Fresu: sabato sera (30 marzo), alle 21.00, sale sul palco del Teatro Civico uno dei nuovi talenti più interessanti del jazz italiano, Sade Mangiaracina, accompagnata da Marco Bardoscia al contrabbasso e Gianluca Brugnano alla batteria.
Classe 1986, la pianista siciliana (di Castelvetrano) presenta il suo disco “Le mie donne”, pubblicato un anno fa a maggio dall’etichetta Tǔk Music: otto brani originali composti e arrangiati da lei stessa, che mettono in evidenza l’anima mediterranea di Sade Mangiaracina inserita nel contesto della musica improvvisata; otto ritratti in musica di figure femminili che con il loro coraggio e la loro forza si sono opposte alle discriminazioni, ai pregiudizi e al sentire comune: i premi Nobel Aung San Suu Kyi e Malala Yousafzai, Rosa Parks, eroina dei diritti degli afroamericani, Coco Chanel, la pittrice Frida Kahlo, Anna Frank, Rita Atria, suicida a soli 17 anni, vittima indiretta della mafia, e Amelia Earheart, la prima donna pilota ad attraversare l’oceano atlantico alla guida di un aereo.
Nel disco, insieme a Marco Bardoscia e Gianluca Brugnano, compaiono come ospiti il sassofonista americano Greg Osby e il tunisino Ziad Trabelsi all’oud ed alla voce: sabato, in concerto, l’ospite speciale è invece un musicista di casa proprio ad Alghero, il chitarrista Marcello Peghin.

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Esordio con il botto per l’Equipaggio 2 nella Carovana dello Sport Integrato! La comitiva Csen è stata ricevuta con grande calore dalla comunità di Riccia (provincia di Campobasso), che ha gremito gli spalti del palasport locale in ogni ordine di posto per assistere alla gara-esibizione di Football Integrato.

La mattinata è stata aperta dall’intervento di Leonina Benigni, capogruppo dell’Equipaggio 2, dopo di che sono arrivati i saluti istituzionali da parte del sindaco di Riccia Pietro Testa, della presidentessa del Comitato molisano del CIP Donatella Petrella, del Presidente Csen Molise Antonio Pica e dei rappresentanti delle scuole di Riccia: Lucia Vitiello (preside dell’Istituto Omnicomprensivo di Riccia) e Sergio Genovese (preside del Liceo Scientifico di Riccia).

Di fronte a una cornice di tifo particolarmente partecipe, gli atleti (entrati in campo accompagnati dai bambini della scuola primaria “Michele Cima”) hanno dato vita a una gara equilibrata e divertente, che ha visto prevalere la squadra gialla su quella rossa con il risultato finale di 12-11 grazie alla freddezza dei numeri 2 nel realizzare i calci di rigore nella porta laterale.

Anima dell’evento i ragazzi dell’Istituto Agrario di Riccia: «I nostri allievi hanno seguito 12 ore di formazione sui temi dello Sport Integrato – ha spiegato l’insegnante Sonia Fondacaro – questa fase teorica è servita per raccogliere le idee dei ragazzi e inserirle nella Carta dei Valori dello Sport Integrato. Dopo di che si è passati alla pratica, con i test di valutazione e le partite di Football Integrato, durante le quali c’è stato grande coinvolgimento emotivo. La Carovana è progetto di fondamentale importanza perché tocca la sensibilità di ognuno di noi. Tutti abbiamo delle abilità da valorizzare».

Soddisfatto il presidente Csen regionale Antonio Pica: «E’ andata benissimo – ha spiegato – credo sia stato raggiunto in pieno l’obiettivo di questa manifestazione, che coniuga al meglio i temi dell’integrazione sociale e dello sport. A Riccia si è verificato un bell’esempio di sinergia tra istituzioni locali, Csen ed istituti scolastici. Tutti hanno creduto fermamente in questa iniziativa e il numeroso pubblico accorso sugli spalti testimonia quanto sia forte la voglia di integrazione».

Così invece Antonio Santorello, consigliere comunale di Riccia: «Abbiamo ospitato con grande piacere la tappa molisana della Carovana – ha ammesso – quando il Csen provinciale ci ha proposto il progetto lo abbiamo immediatamente sposato, e dopo tre mesi di intensi preparativi oggi possiamo dirci soddisfatti per la riuscita dell’evento. Siamo felici che tutta la nostra comunità si sia fatta trascinare dal clima gioioso della Carovana».

L’Equipaggio 2 sarà coordinato da Agostino Toppi, che presiede inoltre l’ufficio progetti Csen dell’Abruzzo: «Le sensazioni dell’esordio sono fantastiche – ha detto – tutti i ragazzi si sono calati nel miglior modo possibile in questa splendida avventura. E’ bello dare il proprio contributo nel diffondere il verbo del Football Integrato».  

La tappa di Riccia non è ancora terminata: domattina, nella sala consiliare del comune di Riccia, si terrà un’importante tavola rotonda sui temi dello Sport Integrato.

Dal Molise all’Abruzzo: sarà, infatti, Pescara il fulcro della settima tappa della Carovana. Sabato mattina alle 11.30, al Palasport Giovanni Paolo II, l’attesa gara-esibizione di Football Integrato.

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Sono iniziate le riprese dello short movie “Push Out“, con la regia di Marco D’Andragora, protagoniste Antonella Ponziani e Francesca Giuliano.

“Push Out” racconta le vicende di due donne, di generazioni diverse, che si trovano a combattere contro i demoni dell’anoressia, bulimia e della discriminazione. Ispirato ad una storia vera.

La presentazione ufficiale è avvenuta con interventi di autori e produttori, protagonisti – tra cui le attrici Antonella Ponziani (già vincitrice del David di Donatello e del Nastro d’argento come ‘Migliore attrice protagonista’ in “Verso sud”) e Francesca Giuliano (modella curvy di “Avanti un altro” di Paolo Bonolis, spesso discriminata per il suo aspetto fisico) – la psicologa e psicoterapeuta Marta Di Meo e la nutrizionista e psicologa Chiara Di Gianvittorio, esperta di problematiche legate a disfunzioni alimentari.

La distribuzione di “Push Out” è prevista nel circuito di festival cinematografici nazionali ed internazionali, con sottotitoli in inglese, e successivamente con una divulgazione all’interno delle scuole.

Nel cast di “Push Out” anche le attrici Viviana Bazzani, Carol Lauro ed Eleonora Puglia. Le riprese si protrarranno per diversi giorni in varie location dell’entroterra abruzzese; lo staff tecnico e la troupe saranno accompagnati da Ensino Di Cecco.

Lo short film, che ha ottenuto l’alto patrocinio della Regione Abruzzo, è prodotto e diretto dall’imprenditrice ed attrice Clarissa Leone e vede come media partner Vito e Walter Nicoletti, fondatori del ‘Matera Film Festival’.

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Anna Maria Fulghesu, ginecologa dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, è stata eletta presidente della Società Italiana di Ginecologia dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Sigia). Il prestigioso incarico è stato conferito per acclamazione alla docente di Ginecologia del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università di Cagliari, ed in servizio nel reparto di Ginecologia e Ostetricia del Policlinico “Duilio Casula” di Monserrato.

La professoressa Anna Maria Fulghesu, docente a Cagliari dal novembre 2000, sin dall’inizio del suo incarico ha organizzato un servizio, dapprima di Day Hospital e in seguito ambulatoriale, per un’assistenza integrata con i pediatri e i neuropsichiatri infantili, dedicata alle problematiche ginecologiche dalla prima infanzia e all’adolescenza. Il servizio si dedica in particolare alla diagnosi di malformazioni, alterazioni metaboliche ed endocrine, tra cui iperandrogenismi e PCOS, che possono condurre ad alterazioni mestruali in età giovanile, ed in seguito ad insorgenza di obesità, sindrome metabolica ed anovularietà cronica.

Venti anni di servizio clinico d’eccellenza, svolto presso l’AOU di Cagliari, in un settore di cui la professoressa Fulghesu è tra i principali esperti italiani ed europei. La docente è inoltre tra i pochi italiani ad aver conseguito la fellowship internazionale in questa sub-specialità.

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Il Parlamento europeo ha votato oggi per raddoppiare il bilancio 2021-2027 del programma Europa creativa, per una migliore circolazione internazionale delle opere e sostenere la mobilità degli artisti.

l testo, approvato con 501 voti a favore, 51 contrari e 42 astensioni, è inoltre incentrato sulla promozione delle tecnologie digitali nel settore creativo.

Il Parlamento sostiene una maggiore mobilità degli artisti, incoraggiando fortemente gli scambi transfrontalieri di creativi e artisti, anche attraverso programmi comuni di residenza. I settori dell’editoria, del cinema, della musica, dei festival, del patrimonio culturale e dell’architettura beneficeranno di diverse azioni finanziate nell’ambito di questo programma.

I deputati ribadiscono l’importanza di coinvolgere un pubblico giovane, soprattutto per promuovere l’utilizzo di opere audiovisive attraverso canali legali. Anche l’alfabetizzazione mediatica è una delle priorità del programma, con i membri della commissione per la cultura e istruzione che insistono sul suo contributo per lo sviluppo di un pensiero critico.

Anche i professionisti dei nuovi media dovrebbero beneficiare del programma.

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Nell’intensa stagione agonistica dedicata ai festeggiamenti del ventennale, la Porto Cervo Racing sarà presente al “Rally dei Nuraghi e del Vermentino” in programma il 29 e 30 marzo. Come dalla prima edizione corsa nel 2002 (vinta dai portacolori Diomedi-Musselli su Peugeot 306 S16) la Scuderia, presieduta per il quarto mandato da Mauro Atzei, sarà presente anche alla 17ª edizione della gara (la terza su terra) con ben sei equipaggi e due co-piloti.

Saranno al via a bordo di una Mitsubishi Lancer Evo IX Gianni Coda e Mauro Atzei. Gianni Coda, che fa parte del direttivo della Porto Cervo Racing, farà il suo esordio sulla terra e, dopo nove anni, tornerà a correre insieme al presidente della Scuderia, con il quale, nel 2008, aveva iniziato la carriera agonistica “su asfalto”. Atzei, reduce dal prestigioso podio conquistato nel Rally internazionale storico Costa Smeralda (con Caragliu), torna sugli sterrati dopo l’ultima esperienza del 2013 nel Rally Italia Sardegna, tappa italiana del campionato del mondo rally. «E’ la mia prima volta su terra – commenta Gianni Coda – stiamo partecipando con lo spirito di divertirci, senza pensare alla classifica. Cercherò di prendere un po’ di confidenza con la terra. Per me sarà un altro debutto, anche questo con l’amico Mauro».

Cercheranno di fare chilometri, conoscere il potenziale della vettura e divertirsi Roberto Cocco e Sergio Deiana a bordo di una Mitsubishi Lancer R4. Roberto Cocco e Sergio Deiana condivideranno nuovamente l’abitacolo dopo l’esperienza nel 2017 al Rallye des Alpes du Mont Blanc dove avevano chiuso nella top ten. Sergio Deiana, che fa parte del direttivo della Porto Cervo Racing, reduce dal sesto posto assoluto nel Rally internazionale storico Costa Smeralda (con Gianni Coda), torna sugli sterrati del “Vermentino” dopo l’esperienza del 2017. «Per noi sarà una novità correre su una Mitsu – commenta Deiana, alla sua seconda gara su terra – Roberto mi dà molta fiducia, è un “pilota navigato” in tutti i sensi. Cercheremo di divertirci, se poi arriverà anche un buon risultato…tanto di guadagnato. Non sarà facile, ma ci proveremo».

Pronto alla sfida, ma con la giusta accortezza, anche il pilota della Porto Cervo Racing Sandro Locci che, per l’occasione, sarà navigato da Fabrizio Musu. Il duo, al via su una Peugeot 208 R2B, torna insieme, per la terza volta, dopo le esperienze nel 2015. «E’ la prima volta che corro su terra – dice Sandro Locci – la considero una gara-test. Andremo abbastanza cauti».

L’unica rappresentante femminile della Scuderia sarà la navigatrice Simona Pileri che leggerà le note a Gianni Deriu. Per il giovane equipaggio del Team, su Renault Clio Rs, l’edizione 2019 del “Vermentino” sarà quella del riscatto. «Lo scorso anno, a causa di un guasto meccanico, siamo stati costretti al ritiro dopo i primi quattro chilometri della prova speciale d’apertura – commenta il giovane pilota -. Quest’anno ci vogliamo riprovare, l’importante sarà terminare la gara. Speriamo bene, perché mi piace tantissimo correre sulla terra. Purtroppo non ho ancora terminato un rally su questo tipo di fondo perché ho sempre avuto problemi con la vettura».

Il pilota della Porto Cervo Racing Fabrizio Pittorru, su Renault Clio, torna sugli sterrati della gara di Berchidda con Roberto Ragnedda. «Sarà la mia seconda gara su terra – dice Pittorru – cercheremo di fare un po’ di esperienza e, soprattutto, divertirci».

Affronteranno il primo impegno stagionale del calendario sardo Giuliano Tilocca e Alessandro Pompei a bordo di una Rover 105 Zr. Pompei, addetto alla sicurezza gare della Scuderia e pilota offroad, farà il suo esordio sugli insidiosi sterrati del “Vermentino”. A parlare è il pilota Tilocca, al rientro dopo un anno di stop: «Sarà una bella gara, molto impegnativa e, non essendo più un ragazzo, mi proverà fisicamente. Sarà una sfida con noi stessi e cercheremo di divertirci. Il mio navigatore mi sembra molto motivato, proveremo a fare una bella gara».

A rappresentare i colori del Team ci sarà anche il giovane ed esperto Fabio Salis (referente dei co-piloti del sodalizio) che navigherà Mario Murtas (Opel Astra Opc). «Sono contento di ritornare in gara con Mario Murtas – commenta Fabio Salis -. l’ultima volta è stata nel 2011. Mario è un ottimo pilota e sulla terra sa il fatto suo…Sono certo che faremo molti traversi e ci divertiremo parecchio!».

Chiude l’elenco dei portacolori della Porto Cervo Racing, non per importanza, Tonino Mulas (uno dei referenti dei co-piloti della Scuderia) che, dopo la positiva prestazione al Rally internazionale storico Costa Smeralda (con Piero Bosco), tornerà a leggere le note a Piergiorgio Ladu (Peugeot 106). «Sarà la mia quarta gara su terra – dice Tonino Mulas – lo considero un rally conoscitivo perché per il mio pilota sarà il primo rally su terra, in quanto su questo tipo di fondo aveva solo navigato. Non abbiamo tante aspettative, speriamo di portare a termine la gara, fare esperienza e divertirci. Questi sono i presupposti principali, poi se fortunatamente dovesse arrivare un buon risultato, saremo ancora più contenti».

Anche nel 2019, la Scuderia prosegue con rinnovato impegno a sostenere i soci e la loro attività agonistica, con l’introduzione di diverse novità e opportunità rivolte ai piloti, co-piloti e al gruppo degli Udg che, in questa edizione del “Vermentino” saranno ben 23.

«Dal punto di vista agonistico, mi fa piacere correre nuovamente con Gianni – commenta Mauro Atzei, presidente della Scuderia Porto Cervo Racing -. Nel Rally del Vermentino, gara che quest’anno merita dal punto di vista tecnico, la nostra Scuderia è sempre presente dalla prima edizione a questa bellissima manifestazione. Quest’anno partecipiamo con sei equipaggi e un co-pilota, con lo spirito giusto di un gruppo più che mai unito, che consolida la sua posizione di Team che si vuole divertire e far bene in questo sport, portando sempre con sé quei grandi valori sportivi e di lealtà che da sempre lo contraddistinguono, di collaborazione con tutti, anche con gli amici della Rassinaby Racing a cui affidiamo il grande supporto dei nostri Udg.»

La partenza del Rally è in programma a Berchidda venerdì 29 marzo, alle 17.00, mentre l’arrivo è previsto il giorno successivo alle 17.30, sempre a Berchidda, in piazza del Popolo.

Foto di Claudio Aresu.

Foto di Claudio Aresu.

Foto di Claudio Aresu.

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«Bisogna accelerare nelle procedure e nella formulazione dei pareri necessari per riavviare e portare a compimento i cantieri ancora aperti in Sardegna.»

E’ la richiesta della FenealUil a tutti i soggetti che a vario titolo determinano l’apertura del cantiere sulla Strada Statale 195 Sulcitana, alla luce delle ultime notizie apparse sulla stampa nazionale (inserto Edilizia e territorio del Sole 24 Ore) in merito allo sblocco del cantiere ed allo stato di crisi di una delle ditte che si sono aggiudicate l’appalto, la Cmc. 

«Apprendiamo dalla stampa nazionale che l’Anas nazionale ha comunicato di aver richiesto, in data 11/01/2019 apposito parere all’Avvocatura dello Stato sulla richiesta di modifica presentata dall’ATI Cmc-Aleandri di invertire i ruoli nell’Ati, dando ad Aleandri il ruolo di mandataria, viste le condizioni di difficoltà in cui versa Cmc», spiega il segretario provinciale della FenealUil di Cagliari, Gianni Olla, ricordando che nel giugno scorso Anas aveva rescisso il contratto a Glf, con l’obiettivo dichiarato di procedere allo scorrimento della graduatoria e arrivare velocemente a un nuovo contratto con la seconda, appunto l’Ati Cmc-Aleandri Costruzioni di Bari.

«Tale opzione di scorrimento della graduatoria – ricorda ancora Olla – era però stata accantonata dall’Anas, almeno secondo quanto era apparso nelle scorse settimane sulla stampa locale e soprattutto era stato confermato dall’Anas Sardegna nel corso dell’incontro con le organizzazioni sindacali il 14 marzo, il giorno prima dello sciopero del settore costruzioni.»

«Contrariamente a quanto riferito alle organizzazioni sindacali, da quanto appare sulla stampa nazionale l’Anas non avrebbe nessuna intenzione di rifare la gara per completare l’opera, consapevole che i tempi si allungherebbero di molto, e che ciò avverrebbe solo in caso di parere negativo da parte dell’Avvocatura di Stato – evidenzia Gianni Olla -. Senza voler entrare nel merito di decisioni che competono ad altri organismi riteniamo sia di buon senso arrivare a decisioni celeri senza perdere ulteriore tempo, affidando i lavori a chi è in grado di terminare l’opera, garantendo nel contempo le buste paga necessarie per portare a compimento il lavoro. Una boccata d’ossigeno necessaria per dare respiro a un settore, quello delle costruzioni, in grossa difficoltà. Quanto ad Anas – aggiunge – chiediamo all’ente una maggiore chiarezza, nella consapevolezza che dal suo ruolo di committente principale dei lavori in Sardegna scaturiscono le fortune o le disgrazie prima dei lavoratori del settore e del nostro tessuto economico. In quest’ottica auspichiamo da parte della Regione Sardegna la determinazione necessaria per vigilare e garantire il completamento di questa e tutte le opere incompiute

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Impossibile riassumere nel breve arco di una presentazione la quantità innumerevole di attività realizzate da Enrico Costa durante la sua vita. Impossibile, o quasi. La mostra inaugurata il 26 marzo dal Circolo Culturale Aristeo alla Biblioteca universitaria di Sassari, in occasione del centodecimo anniversario dalla morte, è certamente rappresentativa dell’aspetto eclettico di un personaggio che, attraverso i suoi molteplici interessi, è riuscito a diventare il “sassarese più illustre” di sempre.

A introdurre i presenti nell’affascinante itinerario espositivo sono state la direttrice della biblioteca, Viviana Tarasconi e la presidente di Aristeo, Simonetta Castia, che hanno tratteggiato gli aspetti peculiari di questo nuovo allestimento, che resterà aperto fino al 17 aprile.

Non a caso, il titolo “Enrico Costa. Lo scrittore e la sua città” è lo stesso dell’omonimo volume realizzato nel 2009 da Manlio Brigaglia  e Simonetta Castia per Mediando Edizioni, tassello di un progetto che parte da lontano, e che ha trovato il culmine nella realizzazione del monumento bronzeo di Piazza Fiume.

Il pubblico presente in buon numero, nonostante il maltempo e la ricorrenza infrasettimanale dell’appuntamento, è stato indicativo dell’affetto che i cittadini nutrono per un uomo che ha lasciato una straordinaria eredità culturale.

Il valore della mostra è ampliato dall’aggiunta di numerosi articoli, tra i quali il testo originale della prima opera giovanile, “Storia di un gatto”. Un prezioso quaderno autografo scritto nel 1863, nel quale si evince come il Costa, già a ventitré anni fosse non solo un amante della letteratura, ma avesse un’attitudine speciale per il disegno, per l’illustrazione e anche per la musica. La sua passione per il teatro e per l’arte fu coltivata fin da ragazzo insieme alla futura moglie e al cugino Luigi Canepa, per il quale avrebbe poi realizzato la stesura del libretto d’opera “Davide Rizio”. E proprio le musiche della Corale Luigi Canepa, con un emozionante concerto per pianoforte e flauto, hanno fatto da colonna sonora all’avvenimento.

Il percorso è scandito attraverso le teche e i supporti didattici, che mettono in evidenza l’attitudine poliedrica dello scrittore, a partire dalla età giovanile, per arrivare alla maturità con l’approdo alla fase archivistica. Trovano spazio riferimenti alle attività di promotore culturale, etnografo autodidatta nonché inventore della Cavalcata sarda, romanziere di successo, giornalista e autore del “Sassari”, e nondimeno antesignano di opere di beneficienza quale promotore delle “Cucine economiche”, ente che si occupava di dare da mangiare ai poveri.

Sono presenti rimandi alla vita familiare, dalle lettere più intime alle più rare immagini fotografiche, e di grande pregio è anche il rapporto epistolare con la venerata regina Margherita.

Come ha spiegato Viviana Tarasconi, la Biblioteca in questo momento sta vivendo un ruolo centralissimo, non solo simbolico: «Abbiamo deciso di aprire le porte alla città, e l’importante collaborazione stretta con Aristeo è una delle occasioni ideali per rendere fruibili gli spazi di questa storica struttura».

Per l’occasione è stato distribuito un gadget, un segnalibro con la caratteristica silhouette dello studioso, una sagoma che richiama la continuità delle attività fatte in questi anni da Aristeo, e rende “Enrichetto” un testimone silente delle attività e del recupero della memoria della città.

«Il fatto di omaggiare Enrico Costa in maniera così ricorrente – ha affermato Simonetta Castia – vuole essere di buon auspicio affinché Sassari recuperi la propria memoria e si ritrovi nella testimonianza poliedrica di un eclettico romantico vissuto in un momento storico piuttosto florido per la città.»

«Lo stesso titolo della mostra – ha ribadito l’assessore della Cultura Manuela Palita – può essere recepito come un invito affinché noi tutti ci riappropriamo per davvero di quell’amore per Sassari che era proprio del Costa.»

L’iniziativa è promossa da Aristeo d’intesa con la stessa Biblioteca, l’Archivio storico comunale, con il sostegno e il patrocinio della RAS e della Fondazione di Sardegna, e sotto l’egida del comune di Sassari.

L’invito è ora quello di partecipare il 18 aprile alla presentazione del Fondo di autografi di Enrico Costa, che verranno poi studiati e pubblicati a breve. Mentre già l’11 aprile Daniele Monachella, a grande richiesta, replicherà una delle fortunate edizioni delle ormai celebri “Passeggiate”.

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Domenica 31 marzo, dalle ore 9.00 alle ore 13.99, il Palazzetto dello Sport di via delle Cernitrici, a Carbonia, ospiterà il 6° campionato regionale denominato “Un calcio ai pregiudizi”, organizzato dall’associazione sportiva dilettantistica “La Torre Ragazzi Speciali Onlus”, in collaborazione con la Uisp e con il patrocinio del comune di Carbonia.

L’evento consiste nello svolgimento di un torneo di calcio a 5 per ragazzi disabili. «Si tratta di un’iniziativa meritoria, capace di rinsaldare il concetto di sport come fattore di inclusione, integrazione, aggregazione e socializzazione. Tematiche sulle quali la nostra Amministrazione comunale è attenta», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Sono 5 le compagini che parteciperanno al sesto campionato regionale “Un calcio ai pregiudizi”

“Asd La Torre Rs Onlus” di Carbonia;

“I Fenicotteri rosa” di Oristano;

“Como Cheria” di Sassari;

“Una ragione in più” di Oristano;

“La Celeste” di Lanusei.

«L’evento vedrà la partecipazione di oltre 60 ragazzi disabili, ognuno dei quali verrà premiato al termine del torneo con una medaglia – ha precisato l’assessore dello Sport Valerio Piria –. Gli organizzatori del campionato hanno messo in palio anche 5 coppe, che saranno consegnate all’atleta più meritevole di ciascuna delle società partecipanti al torneo.»