22 December, 2025

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Trecento ginnaste provenienti da tutta la Sardegna si sfideranno domenica 17 febbraio al PalAltogusto del Geovillage di Olbia nella prima tappa regionale delle qualificazioni ai Campionati nazionali di Ginnastica ritmica 2019. Nel palazzetto del resort gallurese, sponsorizzato dalla Altogusto spa, società leader in Sardegna nella distribuzione del caffè, nella formazione e nell’assistenza di settore, si disputerà la manifestazione organizzata dal Csi Medio Campidano in collaborazione con il Csi Gallura Anglona e l’Asd Liberty di Olbia, e con il patrocinio del Comune di Olbia.

All’evento parteciperanno otto società dei Comitati di Olbia, Medio Campidano, Cagliari e Carbonia-Iglesias: Gymnos di Cagliari, Dafne di San Gavino, Toniko fitness di Guspini, Le Muse dance di Sanluri, il Collettivo di Villacidro e Liberty di Olbia. La competizione avrà inizio alle 12.00 e si svolgerà con gare a squadre e a coppie, suddivise per fasce di età e di livello; le giovani ginnaste saranno impegnate in uno o più esercizi a corpo libero o con attrezzo (fune, palla, nastro, cerchio, clavette).

Le gare di domenica varranno come qualificazioni ai Campionati nazionali Csi di ginnastica ritmica in programma a Cervia dal 29 aprile al 5 maggio.

 

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Gli Ordini dei medici veterinari delle province di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari si schierano al fianco dei pastori sardi.

«Noi medici veterinari della Sardegna, consapevoli del ruolo dei pastori sardi non solo come primo anello della filiera del latte e delle carni ma anche nella salvaguardia di beni pubblici imprescindibili e che non hanno un valore di mercato quali la tutela dell’ambiente, la salute degli animali, la sicurezza e la qualità degli alimenti, condividiamo i motivi della protesta degli allevatori per la giusta remunerazione delle proprie produzioni – si legge in una nota -. Auspichiamo che possa iniziare, nel più breve tempo possibile, una concertazione tra tutti gli autori della filiera coinvolti perché vengano messe in atto azioni finalizzate alla sana ripresa di un comparto che sta alla base della realtà produttiva e sociale della nostra Regione, con il fine ultimo che a ciascuno venga riconosciuto il valore, materiale ed immateriale, del proprio lavoro. Sempre nel pieno rispetto delle regole civili e di corretta convivenza, per questo motivo allo stesso tempo – concludono i medici veterinari delle province di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari – condanniamo ogni forma di manifestazione violenta che possa creare tensioni tra lavoratori dell’intero comparto.»

 

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L’assessorato della Pubblica Istruzione ha pubblicato l’avviso per la presentazione delle istanze di concessione dei contributi richiamati all’art. 56 della L.R. 1/1990.

Le domande dovranno essere presentate tramite PEC entro le ore 13.00 del 7 marzo 2019 all’indirizzo: pi.sportspettacolo@pec.regione.sardegna.it attraverso una delle seguenti modalità:

– apposizione di firma digitale in formato pdf con estensione p7m;
– sottoscrizione in maniera autografa su supporto cartaceo, convertita con estensione.pdf ed inviata unitamente al documento d’identità del legale rappresentante in corso di validità.

Il termine ultimo per la presentazione dei rendiconti relativi all’attività svolta nell’annualità 2018 è stabilito alle ore 13.00 del 28 febbraio 2019.

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Domenica 17 febbraio, nella saletta del Portico, in piazza Roma, a Carbonia, verrà inaugurata la mostra personale di pittura di Tonino Fronteddu.

La mostra sarà aperta al pubblico fino a venerdì 22 febbraio, nei seguenti orari: dalle 17.30 alle 20.00.
Tonino Fronteddu, nato a Cortoghiana nel 1951, ha fin da piccolo coltivato la sua passione per la pittura e la scultura su legno.

Nel 2016 ha frequentato un corso di pittura organizzato dal maestro Calogero Termine, apprezzato pittore copista del Caravaggio.

In quella sede, Tonino Fronteddu si è distinto per alcuni dipinti di ottima fattura: “Ritratti con modella”, “Ritratti in bianco e nero” e “Paesaggi”.

Subito dopo, il pittore carboniense ha cominciato un sodalizio professionale con Antonio Ghigino, pittore paesaggista di Sant’Antioco e con il maestro Giorgio Melis, sperimentando nuove espressioni pittoriche ispirate ai lavori di Andy Warhol.

Le opere di Tonino Fronteddu saranno ammirabili a partire da domenica 17 febbraio, alle ore 18.00. Dopo l’inaugurazione, è previsto un piccolo rinfresco offerto dalla famiglia e dagli amici dell’artista.

 

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Dopo il successo registrato la settimana scorsa con la fiaba “4, 6, 8, mille piedi” illustrata da Ruggero Soru, domenica 17 febbraio, alle ore 16.00, nel Parco archeologico di Cannas di Sotto, si svolgerà il secondo appuntamento con l’iniziativa “Fiabe a merenda”, dedicata ai bambini di età compresa tra i 5 e i 10 anni e alle loro rispettive famiglie.

L’evento è curato dalla cooperativa Sistema Museo – gestore del circuito museale – in collaborazione con il comune di Carbonia.

Domenica l’atmosfera sarà magica con la fiaba “Marieddu e le janas”, raccontata davanti al camino all’interno del Medau Sa Grutta. Il racconto sarà arricchito dal ritrovamento di misteriosi oggetti all’interno delle domus de janas e da un’attività creativa e manuale al termine della fiaba.

Domenica 24 febbraio, infine, si terrà sempre alle ore 16.00, stavolta al Museo archeologico Villa Sulcis, il terzo appuntamento con “Fiabe a merenda”. Ruggero Soru illustrerà “Il coraggio di Tatana”, riportandoci nell’affascinante epoca nuragica attraverso le avventure di Tatana ed il prolagus.

Tutti gli appuntamenti saranno caratterizzati dalla presenza di un momento ricreativo in cui si farà merenda tutti insieme. La merenda sarà a cura della libreria-sala da tè “Storytelling”. La quota di partecipazione è di 8 euro a bambino.

È gradita la prenotazione al numero telefonico del Museo archeologico Villa Sulcis (0781 1867304) oppure all’indirizzo e-mail carbonia@sistemamuseo.it .

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Un protocollo d’intesa fra Regione e ministero delle Infrastrutture che stabilisce le attività di cui si dovranno fare carico le parti firmatarie nella progettazione e realizzazione della “Ciclovia della Sardegna”, nonché le condizioni e le modalità di erogazione del finanziamento statale: lo schema del documento è stato approvato nei giorni scorsi dalla Giunta, per poi poter essere sottoscritto come disposto dal decreto ministeriale del 29 novembre 2018, e segue all’approvazione del Piano regionale della mobilità ciclistica. 

La “Ciclovia della Sardegna” costituisce una parte fondamentale della Rete ciclabile regionale, alla cui realizzazione l’Assessorato dei lavori pubblici lavora dal 2015, curando la pianificazione e la progettazione degli interventi. La Rete regionale dei sentieri e delle piste ciclabili, infatti, è individuata come obiettivo strategico dal programma regionale di sviluppo 2014-2019, con lo scopo di rendere la Sardegna agevolmente percorribile a piedi e in bicicletta, sia in ambito urbano sia in ambito rurale.

L’inserimento della “Ciclovia della Sardegna” tra le 10 ciclovie che costituiscono il Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche consente alla Regione di poter attingere ai finanziamenti stanziati dallo Stato con le leggi di stabilità 2016 e 2017, pari a un totale di circa 372 milioni di euro e, in particolare, la sottoscrizione del protocollo d’intesa autorizza l’erogazione della prima tranche di risorse destinate alla Sardegna pari a 16,66 milioni di euro. Tali risorse vanno ad aggiungersi agli 8 milioni già stanziati dalla Giunta nell’ambito del Piano regionale delle Infrastrutture, ai 7 milioni stanziati nell’ambito del POR FESR 2014-2020 e ai circa 560mila euro già programmati dal MIT per la realizzazione di interventi concernenti la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina.

Nel protocollo d’intesa il ministero delle Infrastrutture si impegna, fra le altre cose, a provvedere all’erogazione delle risorse assegnate, mentre la Regione svolgerà un ruolo di coordinamento e monitoraggio oltre che trasmettere il progetto di fattibilità tecnica ed economica entro il 31 dicembre 2020.

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Il comune di Carbonia ha approvato gli elenchi dei beneficiari e degli esclusi dal cosiddetto “Bonus Idrico”.

«Si tratta di una misura importante di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito, che consiste in rimborsi tariffari a favore delle cosiddette “utenze deboli”, ossia nuclei familiari – residenti nel Comune di Carbonia – che versano in condizioni socioeconomiche disagiate», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«A beneficiare di questa agevolazione tariffaria saranno 223 famiglie della nostra città. I rimborsi vanno da un importo minimo di 40 euro a un massimo di 360 euro», ha precisato l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera.

Di seguito pubblichiamo l’elenco dei beneficiari, suddivisi in base alla tipologia di utenza (non condominiali o condominiali con servizio di riparto e condominiali senza servizio di riparto) e dell’elenco degli esclusi.

Nel rispetto della normativa sulla privacy ciascun richiedente è identificato con il numero di protocollo assegnato alla richiesta.

Le graduatorie sono consultabili attraverso il seguente link:

http://www.comune.carbonia.ci.it/urbiportal/content/it_IT/11912.html?fbclid=IwAR1Gc7w5GLoOuzdXVw3Qy2RyjHgijJ11l6lafMmk4X4GVMTtFMFeKpFxdn4

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«Il Viminale non era certo la sede giusta, e Matteo Salvini ha fatto un buco nel latte. Nel suo intervento alla ‘ghe pensi mi’ sulla crisi del settore ovino (“entro 48 ore risolvo tutto, non mi alzo dal tavolo se il prezzo del latte non passa da 60 centesimi a un euro”), Matteo Salvini non poteva che sbattere il muso su una realtà molto più complicata, dove l’emergenza richiede sì misure speciali, ma non ha i tempi dei Tweet elettorali.»

Lo afferma in una nota su Facebook il deputato del Movimento 5 Stelle Pino Cabras. 

Per Pino Cabras «l’approccio dell’ennesimo salvatore ‘continentale’ da sbarco non poteva che ridimensionarsi perché letteralmente lui non sapeva nulla di un’attività umana che c’è da sempre e ha profondamente modellato i paesaggi e le identità umane in Sardegna. Non sapeva di problemi che durano con tempi secolari, difficoltà che nessun arrembaggio scomposto di 48 ore potrebbe rimettere a posto senza correggere un intero modello di sviluppo. Il che non significa che ci rassegniamo né che non si debba agire presto, anzi. Però non puoi fare promesse facilone senza tener conto della struttura del mercato, dei suoi padroni, delle burocrazie, delle catene di valore internazionali. Ma c’è modo e modo di aprire il dialogo, e i bluff giustamente si svelano presto».

«In questi giorni mi ha colpito leggere la data di un articolo che Antonio Gramsci scrisse in merito al prezzo vile sopportato dai pastori sardi e sulle cause della crisi: è il 1919, cento anni fa esatti, pazzesco – aggiunge Pino Cabras -. Gramsci analizza il fatto che non è certo la prima volta che discende bruscamente il prezzo del latte ovino e che il mercato sia dominato da quelli definisce ‘gli spogliatori di cadaveri’. Ossia gli industriali caseari. Nel quadro descritto da Gramsci, quando il prezzo del formaggio aumenta ne approfittano solo i caseari, i possessori del pascolo o gli allevatori più grandi, mentre i pastori fanno una vita grama, per giunta sotto il peso delle annate di siccità e delle alluvioni.»

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Si è concluso senza un accordo l’incontro svoltosi oggi al Viminale tra il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini ed il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del Turismo Gianmarco Centinaio e i rappresentanti delle associazioni di allevatori sardi e dei produttori. Alla riunione era presente il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru.

Tra le parti è stato compiuto un passo in avanti, soprattutto per la disponibilità garantita dai ministeri dell’Interno e dell’Agricoltura, della Regione Sardegna e del Banco di Sardegna, di mettere a disposizione 44 milioni di euro per il ritiro dal mercato delle eccedenze di pecorino romano, passaggio fondamentale per assicurare ai produttori un ritorno economico immediato e, soprattutto, un aumento del prezzo sul mercato, ma non si è arrivati ad un accordo sul prezzo del latte, nonostante il ministro avesse affermato alla vigilia che non avrebbe lasciato il tavolo se non dopo aver assicurato agli allevatori il prezzo di 1 euro al litro, come da loro rivendicato nella loro durissima vertenza.

Il confronto ritorna ora a Cagliari, dove ieri c’era stato un primo incontro, senza alcun risultato.

«Abbiamo portato al tavolo la proposta che avevamo già presentato alla riunione di ieri e alla fine è stata l’unica discussa operativamente – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. Il solo modo concreto per affrontare l’emergenza, lo abbiamo ribadito, è far correre risorse per ritirare le eccedenze dal mercato, in modo sia temporaneo che definitivo, ipotesi condivisa da tutti i partecipanti. Già Ieri avevamo fatto passi avanti in questa direzione, dando la disponibilità di mobilitare 10 milioni, tramite la Sfirs, cifra che oggi abbiamo aumentato ulteriormente. È chiaro che per il comparto serve strutturare un percorso che guardi più lontano – ha sottolineato il presidente della Regione -, ma come ho detto, qui si tratta di risolvere l’emergenza. Noi facciamo la nostra parte, abbiamo chiesto al Governo di affiancarci in questo sforzo e abbiamo trovato risposte e risorse. Grazie a ciò qualche passo avanti è stato fatto, ma ancora insufficiente. L’obiettivo di chiudere la campagna casearia 2018-2019 con una remunerazione adeguata del latte, che anche stasera gli industriali non hanno proposto, potrà essere raggiunto solo grazie all’impegno di tutti, a iniziare dalle risorse che noi, il sistema finanziario regionale e ora il Governo stiamo assicurando. Ma come dicevo dobbiamo avere lo sguardo piu lungo e per questo continuiamo a lavorare a una soluzione che sia capace di creare le condizioni per una stabilità delle quotazioni nelle prossime campagne – ha concluso Francesco Pigliaru – e di cui continueremo a discutere assieme a tutti agli altri soggetti coinvolti. I lavori del tavolo proseguiranno infatti sabato a Cagliari.»

L’incontro svoltosi al Viminale. Foto di Oreste Fiorenza.

L’incontro svoltosi al Viminale. Foto di Oreste Fiorenza.

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I lavoratori ex Alcoa, diretti e indiretti, si sono riuniti oggi, dopo l’iniziativa organizzata precedentemente ai cancelli dello stabilimento, con il blocco dei cancelli per alcune ore, per analizzare ancora una volta lo stato dell’arte della vertenza e per organizzarsi in vista della possibile presentazione del Piano Industriale per il revamping ed il riavvio della fabbrica, precedentemente annunciata per il giorno 20 o per la settimana prossima al ministero dello Sviluppo economico. E, inoltre, per ribadire la proposta inerente l’attuazione della Cassa Integrazione quale strumento ideale per traghettare le maestranze nel periodo di transizione fino al riavvio totale dello stabilimento.
Alla fine dell’assemblea, dopo svariati interventi e le relazioni in merito alle interlocuzioni istituzionali già avviate dal gruppo promotore per favorire una migliore conoscenza della vertenza nelle sedi preposte a risolverla e per una gestione della stessa maggiormente trasparente e collegiale in riferimento a tutti gli attori locali e regionali, istituzionali, politici, sindacali e sociali coinvolti e da coinvolgere a pieno titolo, i lavoratori hanno deciso che dai prossimi giorni, in attesa della presentazione del Piano industriale e di quello occupazionale, in riferimento alle tempistiche, alle modalità e all’esaustività (rispetto alle rivendicazioni più volte dichiarate) con le quali verranno presentati, potranno essere organizzate, in qualsiasi momento, iniziative di mobilitazione e di lotta ai cancelli della fabbrica e anche oltre nel territorio o in ambito regionale.