21 December, 2025

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Questa mattina, nella splendida location del Parco di Monte Rosmarino, una cinquantina di corridori hanno partecipato alla gara di mountain bike denominata “Trofeo Città di Carbonia – Memorial Sergio Usai e Carlo Cancedda”.

La manifestazione è stata organizzata dall’A.S.D. Dimonios Bike Team per ricordare i compianti ciclisti carboniensi Sergio Usai e Carlo Cancedda, scomparsi a seguito di un incidente stradale avvenuto nel maggio 2006.
E’ stato osservato anche un minuto di raccoglimento.

Il Trofeo Città di Carbonia ha visto i seguenti vincitori:
1° posto per Oscar Cancedda della MTB Iglesias;
2° posto per Paolo Massenti della Dimonios Bike Team Carbonia;
3° posto per Angelo Lilliu della Pedale Ussanese.

L’evento, inserito nell’ambito dei festeggiamenti per l’80° compleanno della città di Carbonia, è stato patrocinato dall’Amministrazione comunale, rappresentata per l’occasione dal vicesindaco Gian Luca Lai.

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Le immagini ed i suoni che svelano un luogo unico, per questo estremamente fragile. Le meraviglie del Santuario Pelagos e del Canyon di Caprera raccontate agli alunni delle scuole con i video che contribuiscono a costruire una coscienza e una sensibilità ambientale. Ieri mattina nel Conference Center di Porto Cervo si è svolta la manifestazione “Smeralda Holding Blue Day – Le voci dell’oceano: una giornata alla scoperta del Santuario Pelagos e del Canyon di Caprera”. All’evento hanno partecipato 110 alunni delle classi quinte delle scuole primarie di primo grado di Arzachena, Cannigione e Abbiadori. Un appuntamento organizzato da Smeralda Holding, in collaborazione con l’associazione SEA ME Sardinia Onlus ed il comune di Arzachena, che si è sviluppato intorno al tema principale della salvaguardia dell’ambiente marino e, in particolare, dei cetacei nel Santuario Pelagos, molti dei quali popolano abitualmente il Canyon di Caprera, al largo della Sardegna nord orientale. L’iniziativa si inserisce nel progetto Agenda Blu 2018 del comune di Arzachena. «Lo sviluppo del territorio deve passare dalla tutela ambientale – sottolinea Mario Ferraro, amministratore delegato del gruppo Smeralda Holding – e per questo siamo particolarmente soddisfatti di poter sostenere un’associazione locale come SEA ME Sardinia nella sua attività di promozione, valorizzazione e difesa del patrimonio naturale».
Proprio il Canyon di Caprera è uno dei luoghi più ricchi sul piano faunistico che confinano con il Santuario: 7 delle 8 specie di cetacei protette dall’accordo Pelagos frequentano il Canyon. Per questo motivo ambientalisti e comunità scientifica chiedono una sempre maggiore attenzione alla tutela dell’ambiente marino locale da parte delle istituzioni e dei singoli, che devono essere sensibilizzati e informati.
Smeralda Holding ha scelto quindi di sostenere questa iniziativa  a scopo educativo, per diffondere, a partire dai ragazzi, una rinnovata cultura per la tutela degli ecosistemi del Mar Mediterraneo, rinnovando il suo impegno per una valorizzazione sostenibile del territorio. «L’ambiente è per il comune di Arzachena un tema prioritario – conferma il delegato dell’Ambiente e Pubblica istruzione, Michele Occhioni –. Con il calendario Agenda BLU coordiniamo e sosteniamo le azioni di volontari, aziende, associazioni che desiderano impegnarsi per la tutela del nostro territorio e del mare. Il Blue Day di Smeralda Holding chiude per quest’anno il percorso avviato lo scorso maggio verso un futuro sostenibile per Arzachena. Ringrazio insegnanti e dirigenti per la sensibilità dimostrata con la partecipazione costante delle scuole ai nostri progetti».

I due esperti biologi marini di SEA ME Sardinia, Luca Bittau e Mattia Leone, hanno accompagnato gli studenti in un viaggio virtuale, immergendoli nella scoperta dell’ecosistema marino del Canyon di Caprera. Gli alunni delle scuole hanno potuto scoprire tutti i segreti delle otto specie di cetacei, i mammiferi marini che popolano il Mediterraneo; le caratteristiche degli ecosistemi marini, l’importanza della posidonia per i fondali e le spiagge. Un mondo, quello marino, messo in pericolo dalle cattive abitudini dell’uomo, a partire dalla gestione dei rifiuti, in particolare la plastica, che buttata in mare mette a rischio la sopravvivenza di un intero ecosistema.  Una didattica legata alle quotidiane attività di SEA ME Sardinia, grazie anche al percorso acustico “Le voci dell’oceano”: attraverso la ricostruzione dei suoni dell’ambiente sottomarino, quelli naturali di delfini e balene e quelli generati dall’attività umana, i bambini hanno vissuto un’esperienza di vita subacquea, carica di bellezza ma anche piena di rischi. I cetacei, specie carismatiche, non sono stati solo il tema del Blue Day, ma un opportunità efficace che ha portato per mano i ragazzi a riflettere sui grandi temi dell’ambiente che li toccano quotidianamente: l’inquinamento nelle sue varie forme, la sostenibilità e le buone pratiche che tutti, a partire dalle nuove generazioni, possono adoperare per conservare il nostro pianeta per le nuove generazioni.

 

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Martedì 11 dicembre, alla Manifattura Tabacchi di Cagliari, si terrà il secondo seminario del ciclo “Sentieri inediti” organizzato da Sardegna Ricerche nell’ambito di “cambiaMENTI”, il programma finanziato dal POR FESR Sardegna 2014-2020 che mira a valorizzare le migliori idee d’impresa e progetti d’innovazione sociale, culturale e creativa.

I Iavori si apriranno alle 16.30 e saranno incentrati sui nuovi modelli di welfare, sulla possibilità di generare servizi innovativi basati su valori di solidarietà, mutualismo e corresponsabilità, e sulla necessità di coinvolgere le comunità nella pianificazione e nella gestione territoriale, coniugando sostenibilità economica e innovazione sociale, anche alla luce della riforma del Terzo settore.

Le relazioni saranno tenute da Johnny Dotti, amministratore di On Srl Impresa Sociale; Massimo Novarino, responsabile organizzativo del Forum nazionale del Terzo settore, Federico Mento, direttore di Human Foundation; introduce e modera Francesco Sanna, presidente di Confcooperative Nuoro-Ogliastra.

Il ciclo di seminari “Sentieri Inediti, nove incontri all’incrocio tra impresa, creatività e impatto sociale”,  riprenderà mercoledì 23 gennaio con un incontro sul tema “Abitare il cambiamento: competenze plurali e nuove professioni”.

La partecipazione all’evento è libera e gratuita, previa registrazione online sul sito di Sardegna Ricerche, all’indirizzo www.sardegnaricerche.it , dove è anche possibile scaricare il programma del seminario e il calendario del ciclo “Sentieri inediti”.

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Il “villaggio natalizio e del gusto” va avanti anche domani, domenica 9 dicembre. Possibile scattare una foto ricordo con Babbo Natale, in azione anche i bimbi con i cori natalizi. Ecco tutti gli eventi

Domenica 9 dicembre ancora gusto, principesse, l’arrivo dell’orso Artic e Irina alle 15.00, tra coriandoli e stelle filanti, ancora prima alle 11.20 MyCras (Michele Cabras) e Diabolik (Gianluca Canepa) eseguono degli spettacoli di magia con gli animali (colombe, conigli e pappagalli) magia con i liquidi (acqua e latte) e a sorpresa una grande illusione. Oggi e domani, ovviamente, Babbo Natale sarà presente per tutta la giornata tra la sua casetta e l’intero villaggio. Alle 16.30 Artic ballerà insieme ai bambini, con attorno le spettacolari bolle giganti. Gran finale alle 18.30 con le bolas e le clave infuocate dell’associazione La Farandola di Ussana, insieme al maestro Anry Usma dal passato circense presso le Fantasie Lu Soleil de Paris.

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«Nessuna sperimentazione sulla pelle dei cittadini afflitti da problemi di salute, dei loro famigliari, dei lavoratori e dei collaboratori AIAS.»

Lo afferma il segretario della CSS Giacomo Meloni in seguito alla notizia del mancato rinnovo della convenzione tra Regione e Aias e della contestuale nascita di Sas Domus, società in house che secondo l’assessore della Sanità Luigi Arru ed il direttore generale dell’ATS Fulvio Moirano dovrebbe prendere il posto di AIAS.

«Si tratta appunto di una sperimentazione per giunta basata su basi legislative precarie – aggiunge Giacomo Meloni – che potrebbe portare nel giro di pochi anni all’esternalizzazione del servizio. Inoltre la notizia secondo cui tutti i lavoratori Aias verrebbero stabilizzati suona come una mera promessa elettorale.»

Della nuova società in house sarebbe stato depositato l’atto costitutivo – scrive in una nota Giacomo Meloni -, mentre la Regione ha due debiti certificati nei confronti di AIAS. Il primo ammonta a 8,3 milioni di euro per le prestazioni già effettuate negli ultimi mesi del 2018, e il secondo – dello stesso importo – per effetto dell’ultima sentenza della Corte di Appello di Cagliari Sezione di Sassari.

Contro lo smantellamento dell’AIAS, la CSS, insieme all’Ugl, alla Fials, a Confintesa, ISA e al Comitato Spontaneo dei dipendenti invitano tutti i dipendenti e tutti i collaboratori a proseguire le azioni di lotta già intraprese con la stessa determinazione e compattezza fin qui dimostrata, partecipando alla mobilitazione con l’Assemblea Permanente che si terrà già da martedì 11 dicembre 2018, dalle ore 10.00, sotto il palazzo del Consiglio regionale, in via Roma, a Cagliari.

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Regione, ministero dell’Interno e Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC) hanno sottoscritto il protocollo d’intesa per il riconoscimento dei crediti formativi ai fini dell’iscrizione e della permanenza nell’elenco regionale dei revisori dei conti degli enti locali. Nei prossimi giorni si procederà alla pubblicazione dell’Avviso pubblico per la presentazione delle istanze per l’iscrizione o la permanenza nell’elenco dei revisori dei conti degli enti locali. La procedura di conferma o di nuova iscrizione sarà gestita attraverso lo Sportello Unico regionale per i Servizi (SUS), che consente l’invio telematico delle informazioni e dei documenti che costituiscono la domanda di iscrizione o di certificazione finalizzata al mantenimento dei requisiti per la permanenza nell’elenco.

«L’utilizzo dello Sportello telematico anche per la redazione dell’elenco dei revisori dei conti degli enti locali – sottolinea l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – è una nuova, grande risorsa perché semplifica diverse operazioni, taglia tempi e costi sia per i professionisti che per l’Amministrazione regionale, e soprattutto garantisce una gestione delle operazioni non solo più snella ma anche più omogenea e all’insegna della totale trasparenza.»

Potranno essere inseriti nell’elenco tutti gli iscritti, a livello regionale, nel Registro dei revisori legali di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39 e gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. I richiedenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti: per i Comuni di fascia 1 (fino a 15mila abitanti) almeno 2 anni di iscrizione e conseguimento nel periodo 1 gennaio – 30 novembre 2018 di almeno 10 crediti formativi; per i Comuni di fascia 2 (oltre i 15mila abitanti) almeno 3 anni di iscrizione, conseguimento nel periodo 1 gennaio – 30 novembre 2018 di almeno 10 crediti formativi e svolgimento di almeno due incarichi di revisione dei conti presso enti locali di qualsiasi dimensione demografica, per la durata di tre anni ciascuno.

Il servizio on line è stato pensato per velocizzare il relativo iter e rendere maggiormente efficiente e moderno il procedimento, in un’ottica di innovazione e orientamento dell’utente finale. Lo Sportello Unico dei Servizi rappresenta una nuova modalità di comunicazione tra la Pubblica amministrazione, i cittadini, le imprese e gli enti.

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Pazzesco alla Sardegna Arena: sotto di due goal fino all’84’, il Cagliari privo dello squalificato Nicolò Barella, Luca Castro infortunato e Leonardo Pavoletti bloccato da un leggero risentimento al flessore durante il riscaldamento, ha compiuto un’impresa incredibile, dimezzando lo svantaggio con Artur Ionita all’84’ e riagguantando la Roma all’ultimo respiro, al 95′, con il neo entrato Marco Sau, dopo essere rimasto in 9 uomini per le espulsioni di Luca Ceppitelli e Darijo Srna. La Sardegna Arena al goal di Marco Sau è esplosa di gioia. Il punto conquistato in extremis, pienamente meritato per il grande secondo tempo nel corso del quale la Roma non è praticamente esistita, è di un’importanza capitale per le condizioni in cui è maturato, in prospettiva salvezza!

La Roma nel primo tempo, con il maestrale alle spalle, ha sbloccato il risultato con Bryan Cristante al 14′. Il Cagliari ha sofferto nella prima mezz’ora, poi ha cercato di organizzare una reazione ma solo in due occasioni, con Paolo Faragò, ha impensierito la difesa giallorossa. E nel finale del tempo, al 41′, ha subito il raddoppio della Roma, con Aleksandar Kolarov.

Al rientro in campo dagli spogliatoi si è visto subito un altro Cagliari. La Roma si è ritratta a difesa del doppio vantaggio, inizialmente ha rischiato poco ma con il passare dei minuti la pressione della squadra di Rolando Maran è diventata sempre più continua e la difesa giallorossa è andata via via sempre più in sofferenza.

La Roma si è rifatta viva al 17′ con una conclusione del baby Nicolò Zaniolo, sulla quale ha compiuto una prodezza Alessio Cragno. Il Cagliari ha reclamato un rigore per un presunto fallo di mano di Aleksandar Kolarov ma l’arbitro, dopo aver consultato la VAR, ha detto di no. Sono iniziati i cambi e la Roma si è chiusa ancora più in difesa. In campo Xavier Pastore per Patrik Schick.

All’84’ è arrivato il gol che ha riaperto la partita: calcio d’angolo di Darijo Srna, tocco di Joao Pedro e sul secondo palo è arrivato puntuale Artur Ionita che ha fatto esplodere d’entusiasmo la Sardegna Arena.

All’88’ Eusebio Di Francesco ha tolto dal campo Nicolò Zaniolo, anche oggi tra i migliori, inserendo Juan Jesus. L’arbitro ha concesso 5 minuti di recupero, nel corso dei quali è accaduto di tutto.

Al 91’, su lancio di Luca Cigarini (entrato a 10′ dalla fine per Filip Bradarić) ha messo in mezzo un gran pallone, sul quale Paolo Faragò ha calciato addosso a Robin Olsen, poi fortuitamente è finito addosso al portiere, l’arbitro ha assegnato un calcio di punizione alla Roma, Luca Ceppitelli e Darijo Srna hanno ecceduto nelle proteste e sono stati espulsi. Cagliari in 9 contro 11, tutto finito? Per niente.

Il Cagliari ci ha creduto ancora, Artur Ionita ha servito in profondità un pallone di platino per Marco Sau che si è infilato come una lama nel burro della difesa romanista ed ha gelato l’incolpevole Robin Olsen! La Sardegna Arena è diventata un inferno, l’arbitro ha fischiato la fine e per il Cagliari il 2 a 2 vale come una vittoria e la classifica questa sera dice 17!

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«L’ATS ha provveduto ad attivare una gara su piattaforma Consip, conforme alle normative europee in materia, per la fornitura di 49 ambulanze e 3 automediche, attraverso un leasing operativo quinquennale che comporterà l’acquisizione di mezzi nuovi completi di attrezzature. Nell’attesa, viste le criticità, è stata attivata una gara per noleggiare per un semestre dieci mezzi per il 118 e altrettanti per i Servizi ospedalieri, la cosiddetta ‘gara ponte’, che probabilmente ha ingenerato qualche confusione.»

Lo precisa Giorgio Lenzotti, direttore generale dell’Areus a seguito delle notizie diffuse sull’acquisizione di autoambulanze per i Servizi ospedalieri e per il 118.

«Per evitare inutili fraintendimenti occorre infatti rilevare che in tutte le sedi è carente la situazione del parco ambulanze, sia di quelle assegnate al 118 per la emergenza urgenza sia di quelle in dotazione ai singoli ospedali e utilizzate per i trasferimenti programmati tra ospedali, l’effettuazione di consulenze specialistiche in altre sedi o le dimissioni presso le strutture per anziani», continua il vertice dell’Azienda regionale dell’emergenza e urgenza della Sardegna, spiegando che i mezzi a disposizione sono vecchi e obsoleti e in alcune sedi non più utilizzabili. E aggiunge: «Per garantire la continuità del servizio si sono dovuti trovare accordi con le associazioni del volontariato per l’utilizzo del personale dipendente – medici, infermieri e autisti – sui mezzi di loro proprietà. Una situazione, quindi, eccezionale e ovviamente non percorribile nel lungo periodo».

Delle nuove ambulanze 25 sono destinate ai Servizi ospedalieri mentre le altre 24 e le 3 automediche andranno al 118. Il direttore Giorgio Lenzotti sottolinea: «Le procedure, assai complesse ma dettate da precise regole ovviamente inderogabili, sono state avviate e si prevede la conclusione e la consegna dei mezzi entro il primo quadrimestre del 2019. Nel frattempo, al fine di superare alcune situazioni critiche sia nel servizio 118 che in quelli ospedalieri, tali da non consentire l’attesa della conclusione della gara, l’ATS ha provveduto ad attivarne una seconda per il noleggio urgente per un periodo di sei mesi, di dieci mezzi per il 118 e altri dieci per i Servizi ospedalieri. Una gara che prevede anche l’obbligo per il vincitore di garantire l’assistenza h24 e di sostituire il mezzo in caso di necessità. Trattandosi di un noleggio a breve termine è evidente – conclude Giorgio Lenzotti – che non si può trattare di mezzi nuovi ma di mezzi usati e comunque revisionati e sicuri, conformi ai requisiti individuati dalla Regione in uniformità a quelli richiesti per le convenzioni con il volontariato».

Per quanto riguarda il sistema 118 le ambulanze sono state così assegnate: due alle postazioni della ASSL di Carbonia, due alle postazioni della ASSL di Nuoro, tre alle postazioni della ASSL di Cagliari, due alle postazioni della ASSL di Oristano e una alle postazioni della ASSL di Olbia. È stata data priorità a Carbonia e Nuoro, dove i mezzi sono stati consegnati questa settimana, perché sono le sedi con le maggiori criticità. La prossima settimana saranno consegnate quelle destinate alla ASSL di Cagliari e, a seguire, quelle per Oristano e Olbia.

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Il presidente e la coordinatrice del comitato scientifico del Comitato per l’inserimento dell’insularità in Costituzione, hanno scritto una lettera ai parlamentari sull’insularità. Di seguito, il testo integrale.

«La Sardinia volgarmente Sardignia, come attesta Tolomeo è circondata a oriente dal mare Tirreno, a meridione dal mare d’Africa, a occidente dal mare Sardo e a settentrione dal mare che la separa dalla Corsica.»

Così inizia la Sardinia brevis historia et descriptio, scritta nel 1549 da Sigismondo Arquer e pubblicata l’anno successivo a Basilea da Sebastian Münster nella sua Comosmographia universalis.

Grazie al grande umanista cagliaritano, arso vivo per la sua opera a Toledo nel 1571, l’isola è presente nella Comosmographia; tappa fondamentale nella storia dell’umanità perché racconta il mondo allora conosciuto con un corredo cartografico mai visto prima.

Non stupisce che la prima opera storico-geografica dell’evo moderno, insuperata narrazione della Sardegna, esordisca sottolineandone la sua collocazione al centro del Mediterraneo, le distanze interne, quelle dalla terraferma, in particolare dall’Africa, e il tempo necessario per percorrerle. In un’ipotetica bibliografia ad uso di chi si propone per essere classe dirigente della Sardegna l’opera di Sigismondo Arquer dovrebbe essere messa come prima; non solo per ricchezza di contenuti, per realismo nel definirli, per profondità e pragmatismo nel fotografare luci e ombre, ma soprattutto perché individua nelle fragili pedagogie delle sue classi dirigenti  un vero nodo gordiano.

Abbiamo voluto iniziare questa Lettera aperta ai Parlamentari sardi la citazione di Sigismondo Arquer perché fu tra i primi intellettuali sardi che ebbe coscienza delle potenzialità della propria terra ma anche dei suoi oggettivi e strutturali limiti. Lo facciamo nella convinzione che i parlamentari sardi di oggi sapranno essere più incisivi, propositivi, e risolutivi nella dialettica col governo centrale perché alla Sardegna siano conferite pari opportunità.

Il lungo percorso compiuto dal Comitato per l’inserimento del principio di insularità in Costituzione e da migliaia di cittadini/e sardi/e  affinché sia inserita in Costituzione la dicitura «Lo stato riconosce il grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’insularità e dispone le misure necessarie a garantire una effettiva parità ed un reale godimento dei diritti individuabili e inalienabili» deve subito arrivare al traguardo.

Lo chiedono oltre 110mila sardi e italiani che reclamano la necessità di rendere sempre più forte la coesione nazionale ed europea, specie in un momento così problematico.

Il diritto dei cittadini e delle cittadine delle isole ad avere pari opportunità, analoghi punti di partenza rispetto ai connazionali e a qualunque cittadino europeo, è la vera interfaccia di quell’interdipendenza tra i vari stati e all’interno di questi tra terraferma e isole che i padri fondatori dell’Europa Unita sognarono.

E’ necessario che ciò accada ora e non si perda altro tempo. Per quale ragione? E’ fattuale che la situazione socioeconomica e strutturale della Sardegna e delle Isole, mai come oggi è resa più grave dall’insularità, dalla distanza, dalla geografia e dalla topografia. Fattori la cui somma e  persistenza, e il cui cumulo recano un pesantissimo danno, un insistente freno, sono ostativi ad ogni proposta di sviluppo. Perché nonostante i trattati comunitari e internazionali i sardi, i siciliani, e tutti i cittadini delle isole minori, continuano ad avere uno svantaggio infrastrutturale e strutturale.

Per queste ragioni si chiede che il “principio di insularità” diventi un principio costituzionale, l’unico modo per colmare gli abbozzati svantaggi. L’insularità, la Specialità della Sardegna e della Sicilia sono parte dell’identità costituzionale/nazionale. Stante questa breve analisi, il Comitato promotore della Sardegna, ritiene che sia venuto il momento di affrontare e risolvere il problema in modo netto, con il Vostro contributo.

Roberto Frongia

Maria Antonietta Mongiu

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«La Regione chiude in deficit il rendiconto 2017 e, per effetto della normativa nazionale (decreto legislativo 118 del 2011 – Art. 42, comma 12), centinaia di milioni di euro all’anno per il 2019, 2020, 2021 (circa due miliardi di euro in totale), non potranno essere impegnati e trasferiti agli Enti Locali o alle Agenzie Regionali. Perché? Perché la Giunta regionale ha iscritto il disavanzo della Sanità sarda nel consuntivo 2017 e se da una parte si fregia di aver ripianato il deficit sanitario, dall’altra tace sugli effetti disastrosi che questa operazione comporta.»

Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco ed ex vicepresidente del Consiglio regionale in avvio di legislatura.

«Molto più semplicemente: i finanziamenti in questione, ovvero tutto quanto coperto da fondi regionali (rintracciabili nell’allegato 7, nota integrativa del Bilancio di previsione: Elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati col ricorso al debito e con le risorse disponibili), seppur iscritti al bilancio e visibili in Finanziaria, non potranno essere stanziati – aggiunge Ignazio Locci -. E questo produrrà effetti devastanti, capaci di deflagrare come una bomba mentre la Giunta dei professori millanta di aver prodotto una Finanziaria proiettata allo sviluppo e alla crescita della Sardegna. Ciò che emerge, invece, è l’ennesima prova fallimentare di una maggioranza che per 5 anni ha prodotto solo danni, facendo arretrare l’isola.»

«Si badi bene che tutto ciò è certificato dalla circolare del Direttore generale dei Servizi Finanziari (prot. 41719 del 26/11/2018) inviata a tutti i servizi della Regione Sardegna con la quale comunica di non prendere più impegni finanziari del bilancio pluriennale (2019/2020/2021), sancendo sostanzialmente il blocco di tutti gli investimenti finanziati con il cosiddetto margine corrente consolidato – sottolinea ancora il sindaco di Sant’Antioco –. Ma di quali investimenti si tratta? Per citare alcuni esempi: Piano Sulcis; Parco di Tepilora; progetti per l’occupazione; Manutenzioni case popolari AREA; attrezzature e dotazioni per il Corpo Forestale. Centinaia di milioni di euro che, così come intimato dal Direttore Generale dei Servizi Finanziari, non potranno essere impegnati.»

«Sarebbe opportuno che tutti i consiglieri regionali convinti che in questa Finanziaria regionale siano contenute le soluzioni ai problemi della Sardegna, iniziassero a studiare di più le carte. Questa non è, come ha detto il presidente del CAL, il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, la Finanziaria migliore della legislatura, bensì quella più pericolosa, peggiore e dannosa per l’equilibrio degli enti locali e quindi dei cittadini: tutti gli investimenti verranno sostanzialmente bloccati e, come detto, si parla di centinaia di milioni, ogni anno da qui al 2021. I danni sono incalcolabili. A questo punto – conclude Ignazio Locci – è doveroso che il presidente della Terza Commissione Franco Sabatini intervenga e risolva immediatamente questo problema dai risvolti drammatici: non possiamo certo accettare passivamente che tali fondi restino inutilizzati a causa dell’incompetenza di coloro che dovrebbero essere i “professori”.»