21 December, 2025

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«Prima dobbiamo stare bene nei luoghi in cui siamo nati e poi fare ulteriori esperienze di vita in altri luoghi del mondo. Questo progetto di cooperazione territoriale, di cui cominciano a vedere i risultati, va in questa direzione: assicurare a tutti voi nuove opportunità in Senegal.»

Lo ha detto l’assessore degli Affari Generali, con delega sui flussi migratori, Filippo Spanu rivolto ai circa 250 giovani senegalesi che hanno partecipato all’assemblea pubblica che si è svolta a Pikine Est, comune di 30mila abitanti, nell’area di Dakar. Filippo Spanu è tornato in Senegal, dove nel maggio del 2017 aveva sottoscritto un altro accordo con la regione di Matam, per fare il punto sull’attuazione del progetto di cooperazione territoriale che sta offrendo appunto nuove opportunità a ragazze e ragazzi che vivono nella città alle porte della capitale.

Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco Isskha Diop che ha sottolineato i rischi connessi ai viaggi verso l’Europa: «Costruite qui il vostro futuro e non affrontate i pericoli di percorsi che spesso hanno una conclusione tragica. Restate in Senegal per garantire un futuro a voi e al vostro Paese».

La Regione Sardegna ha il coordinamento del partenariato a cui hanno aderito i comuni di Cagliari e Oristano e che rientra in un intervento più ampio, finanziato dal ministero dell’Interno, di cui è capofila la Regione Piemonte rappresentata in questa occasione dal responsabile della cooperazione internazionale Giorgio Garelli.

40 giovani senegalesi, che hanno avuto nel corso dell’assemblea pubblica la meritata ribalta, sono coinvolti nella creazione di nove start up nei campi dell’informatica, della sartoria e dell’installazione e manutenzione degli impianti fotovoltaici.

Con una dotazione iniziale di 5 mila euro faranno crescere nel territorio del comune di Pikine Est le loro creature nate dal partenariato territoriale. L’assessore Filippo Spanu, prima dell’affollato incontro che ha avuto luogo davanti al Municipio, ha donato al sindaco Isskha Diop il “telaio” dell’artista Maria Lai.

L’assessore ha messo in evidenza che «la Sardegna e le altre istituzioni coinvolte hanno trasferito conoscenze consolidate per la crescita di una comunità che ha bisogno di esprimere le grandi potenzialità di cui dispone. La strategia che stiamo perseguendo è quella di valorizzare l’azione del sistema regionale nell’ambito della cooperazione. A Pikine stiamo lavorando, con la massima unità di intenti, insieme alla regione Piemonte e con i comuni di Cagliari e Oristano. Abbiamo trovato entusiasmo e voglia di fare, il cuore dell’Africa, pur tra mille difficoltà, continua a dare segnali di grande vitalità. Siamo impegnati a creare rapporti forti con i territori dell’Africa perché siamo convinti che la Sardegna debba essere aperta e coltivare la cultura del dialogo e del confronto con la sponda sud del Mediterraneo e con i paesi subsahariani da cui partono i flussi migratori. Inoltre, da queste relazioni nascono interessanti opportunità per le nostre imprese che possono trovare occasioni di crescita in mercati in cui c’è tanto da fare nei campi dei lavori pubblici, del turismo, dell’agroalimentare».

Le iniziative imprenditoriali avviate a Pikine sono scaturite dai corsi di formazione professionale che hanno coinvolto 200 persone e creato le basi delle nuove imprese. Inoltre, è stato realizzato, davanti alla sede del Comune, il centro informatico che, oltre a essere stato spazio destinato alla formazione, costituisce un punto di riferimento per i giovani della città che possono utilizzare gratuitamente i computer, navigare su internet, incontrarsi e discutere.  

Particolarmente significativa la testimonianza di Bassirou Sow che, dopo molti anni trascorsi in Sardegna, è rientrato in Senegal per mettere a disposizione del suo Paese le conoscenze acquisite attraverso gli studi nella facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Sassari. Ora offre il suo contributo alla realizzazione dei progetti di cooperazione che uniscono i territori del  Senegal e la Sardegna. 

Su questo aspetto Filippo Spanu ha spiegato che «è urgente lavorare sui senegalesi della diaspora per favorire il loro ritorno a casa. Riteniamo sia importante creare le condizioni in Sardegna e in Senegal per il rientro in patria di giovani che mettono in moto energie preziose per lo sviluppo del loro Paese».

Sono oltre 4 mila i senegalesi che vivono in Sardegna. I primi gruppi sono arrivati oltre 30 anni fa per dedicarsi al commercio ambulante. Alcuni di loro hanno studiato e si sono laureati come il mediatore culturale Abdou Ndiaye, che ha partecipato all’incontro che si è svolto a Pikine. Abdou Ndiaye è il primo rappresentante della comunità senegalese nell’isola a raggiungere, nel 2001, il traguardo della laurea (in scienze politiche).

Passi avanti anche nel partenariato tra la Sardegna e Matam, nel nord-est del Senegal, che riguarda gli ambiti della lotta agli incendi, il rimboschimento, lo sviluppo dei comparti agricolo e florovivaistico  La Regione ha donato a Matam 6 automezzi antincendio, già utilizzati dall’agenzia Forestas nel contrasto ai roghi nella nostra isola. «Oltre a trasferire questi mezzi – ha chiarito Filippo Spanu – facciano in modo che possano essere usati nel miglior modo possibile. Per questo abbiamo organizzato un corso di formazione rivolto a 12 persone che possono così acquisire maggiore padronanza con le tecniche di spegnimento delle fiamme in una zona del Senegal in cui l’avanzare del processo di desertificazione rappresenta una vera e propria emergenza». I tecnici dell’agenzia regionale stanno operando in stretto contatto con i referenti locali del progetto che è stato finanziato dal ministero degli Esteri attraverso l’Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo. In questa fase effettuano i rilievi tecnici necessari ai fini della realizzazione delle opere di sistemazione agraria e idraulica che dovranno sostenere l’attività di circa 600 imprenditrici che operano nel territorio.

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Nona sconfitta consecutiva e nono 0 a 3 per la VBA/Olimpia Sant’Antioco, sul campo del Volley Club Orte. Come le precedenti, anche la partita odierna, purtroppo, n0n ha avuto storia per la squadra di Mario Della Pia, travolta con parziali che non hanno mai lasciato spazio a speranze: 25 a 15, 25 a 16, 25 a 20.

Bella vittoria, seppur sofferta, per il Cus Cagliari Sandalyon, sulla Pol. Roma 7 Volley, piegata al tie-break con i seguenti parziali: 25 a 21, 22 a 25, 25 a 22, 17 a 25, 16 a 14. La Pallavolo Olbia, viceversa, è stata piegata in casa dall’Armundia Virtus Roma, con il punteggio di 3 set a 1: 25 a 18, 16 a 25, 21 a 25, 26 a 28.

La quarta squadra sarda del girone F del campionato di serie B, la Pallavolo Sarroch, giocherà domani pomeriggio, alle 17.00, sul campo del Volley Roma.

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Il Carbonia cambia volto. Alla vigilia della trasferta di Seulo, hanno lasciato la squadra biancoblu Christian Cacciuto, Riccardo Milia e Claudio Cogotti, il primo per approdare al Samassi (si tratta di un ritorno), gli altri due per scelta della società. L’esperienza dell’attaccante cagliaritano con la maglia del Carbonia è durata quattro mesi, nel corso dei quali ha collezionato 3 goal in campionato (con ben tre calci di rigore sbagliati) e 4 in Coppa Italia. Da ieri è a disposizione del tecnico del Samassi, formazione che milita in Eccellenza regionale. La società mineraria non ha ancora deciso se sostituirlo con un altro attaccante o se, come appare più probabile, dare piena fiducia alla coppia formata da Giacomo Sanna e Nicola Lazzaro, supportati dall’esterno Daniele Contu, arrivato due settimane fa dal Latte Dolce, e da alcuni giovani come alternative.

La mancata conferma di Riccardo Milia verrà compensata quasi sicuramente con l’arrivo di un altro centrocampista, mentre non dovrebbero esserci movimenti in difesa, dove c’era molta concorrenza e la mancata conferma di Claudio Cogotti non porterà ad un nuovo arrivo.

Altri tre nuovi arrivi alla Monteponi. Dopo Davide Meloni (suo il goal vittoria di Carloforte, all’esordio, dopo soli 5′), Samuele Curreli, Enrico Valluzzi e Roberto (Bebo) Palmas, sono arrivati Andrea Felleca, 20 anni, 190 cm, dal Selargius; l’attaccante Manuel Piras, 20 anni, dal Castiadas; e, infine, un altro attaccante, Stefano Mura, 22 anni, dal Selargius. I nuovi arrivati dovrebbero essere disponibili già da domani, nell’incontro casalingo con l’Idolo di Arzana.

 

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In riferimento alla notizia apparsa sulla stampa circa l’attivazione di cinque corsi universitari a Carbonia, come presidente del Consorzio Universitario del Sulcis Iglesiente, voglio precisare quanto segue:
• L’iniziativa non entra in contrasto con le attività dell’AUSI che ha come punto di riferimento il territorio del Sulcis Iglesiente. Va precisato che il suo interesse va oltre questo ambito e volge lo sguardo ad un orizzonte regionale e internazionale
• Le sue attività come centro di ricerca sono indirizzate in modo specifico alle bonifiche ambientali che la vedono capofila con la RAS, l’Università degli Studi di Cagliari e l’Igea nella proposta e nella realizzazione del progetto CESA – Centro di eccellenza per la sostenibilità ambientale – già finanziato con i fondi del Piano Sulcis
• L’alta formazione universitaria con i dottorati di ricerca e i master rappresentano un qualificante ed apprezzato ambito operativo con l’Università degli Studi di Cagliari e con l’Agenzia Casa Clima di Bolzano
• E’ in corso di realizzazione un progetto di Cooperazione internazionale con la Tunisia cofinanziato dal MAE, dall’AUSI e dalla RAS che si propone di trasferire le esperienze della nostra economia sociale e solidale a favore dello sviluppo della regione di Jendouba in un rapporto di scambio culturale con la sua Università.
• Le attività programmate dall’AUSI tengono conto in larga misura delle risorse messe a disposizione dalla RAS.
E’ del tutto evidente che rispetto alla mission dell’AUSI la proposta dei cinque corsi di laurea da istituire a Carbonia assume una funzione complementare che deve essere valutata in una logica di collaborazione. L’AUSI si dichiara sin d’ora disponibile a questa collaborazione, nella prospettiva lungimirante di un vantaggio territoriale da cui, a mio giudizio, non si può prescindere se davvero si ha a cuore il bene comune.

Mauro Usai

Presidente del Consorzio Universitario del Sulcis Iglesiente

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Un evento regionale che punta a valorizzare il sistema delle aree protette della Sardegna e mettere sul tavolo le nuove idee di sviluppo futuro, partendo dai risultati raggiunti. È l’obiettivo della ‘Prima conferenza regionale delle aree protette’, in programma lunedì 10 dicembre, a partire dalle 9,15, nella sala conferenze Lo Quarter ad Alghero (largo San Francesco).

Saranno presenti tutti i presidenti e direttori di parco e di aree marine protette dell’isola, oltre a rappresentanti del mondo delle imprese e della ricerca. «Dal confronto con gli attori coinvolti nella gestione emergerà il valore economico accanto a quello ambientale dei nostri territori e lanceremo la proposta di creare una rete tra le aree naturali protette della Sardegna», afferma l’assessore della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, sull’iniziativa organizzata dal suo Assessorato.

Ad aprire i lavori il sindaco di Alghero Mario Bruno, il presidente del parco naturale regionale di Porto Conte Gavino Scala, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e il presidente della commissione Ambiente in Consiglio regionale Antonio Solinas. Le tavole rotonde saranno moderate dai giornalisti Donatella Bianchi e Marco Gisotti, il quale farà anche il punto con l’assessora Spano sulle azioni portate avanti dalla Regione per la conservazione degli ambienti naturali e la loro valorizzazione attraverso le aree protette.

La giornata è realizzata nell’ambito del progetto Girepam “Gestione Integrata delle Reti Ecologiche attraverso i Parchi e le Aree Marine” e in stretta collaborazione con tutte le aree protette operative nell’isola.

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«Sorprendono davvero le odierne dichiarazioni del presidente Pigliaru sulla bonifica e rigenerazione urbana dell’ex Arsenale de La Maddalena. Pigliaru, infatti, chiama in causa il governo sul blocco dei fondi ma per quanto attiene alle risorse provenienti dal Patto per la Sardegna, la Regione dovrebbe fare richiesta al ministero per il Sud, autorità competente sul Patto, affinché sia attivata l’assistenza di Invitalia come soggetto attuatore. Dubito fortemente che ciò sia avvenuto, anche perché in occasione degli incontri avuti dal presidente con il ministro Lezzi la stampa non ha riportato nulla a tal proposito.»

Lo afferma il candidato governatore del MoVimento 5 Stelle Francesco Desogus, commentando le parole del presidente della Regione, Francesco Pigliaru su La Maddalena.

«Dunque il presidente Pigliaru – aggiunge Francesco Desogus – deve chiarire se questo passaggio sia avvenuto, perché in caso contrario la responsabilità di tale blocco attiene a lui e alla sua amministrazione. Tra l’altro se c’è l’urgenza di sbloccare le risorse del Patto per la Sardegna, e non ho ragione di dubitarne visti i problemi e le arretratezze della nostra terra, Pigliaru avrebbe dovuto subito metterne al corrente il ministro per il Sud, la quale già da settimane ha chiesto a tutti i presidenti di Regione di inviare entro la fine dell’anno il cronoprogramma dei singoli Patti regionali sulla la progettazione e cantierizzazione di interventi proprio al fine di velocizzare lo sblocco e l’utilizzo di quelle risorse.»

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È online, sul sito della Regione, nella sezione notizie, l’avviso per la presentazione da parte delle agenzie formative di proposte progettuali per l’istituzione di percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale (per la qualifica professionale triennale di livello 3 EQF). L’avviso ha una dotazione finanziaria di 5,172.320 milioni di euro: 2,191.897 milioni attinti da Fondo Sociale Europeo, 2 milioni di risorse regionali e 980.423mila euro di risorse ministeriali.

Dedicati ai ragazzi in possesso della licenza media che si apprestano a decidere (a gennaio del nuovo anno) come proseguire gli studi, i percorsi di istruzione e formazione professionale concorrono a ridurre la dispersione scolastica nell’Isola. Come valore aggiunto tendono a creare un ponte tra il mondo della formazione e il mondo produttivo, con un ruolo rilevante affidato, nel triennio, all’attività pratica, che potrà svolgersi in tre modalità: alternanza formazione – lavoro, apprendistato, impresa formativa simulata.

Le agenzie formative sono chiamate dall’avviso a presentare progetti di percorsi finalizzati al conseguimento di 22 qualifiche professionali, previste nel repertorio nazionale. Operatore chimico, elettrico ed elettronico, ma anche operatore agricolo, delle lavorazioni artistiche, del legno, del benessere e della ristorazione, sono alcune delle figure professionali elencate nell’avviso.

Le candidature per la costituzione dell’offerta formativa potranno essere presentate da agenzie formative singole o in raggruppamento temporaneo in possesso degli specifici requisiti dettagliati nel testo dell’avviso e dovranno essere trasmesse esclusivamente per mezzo della procedura telematica disponibile nell’area riservata sul portale Sardegna Lavoro, entro le ore 11.00 del 17 dicembre 2018.

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Circo, teatro gestuale e teatro fisico, nello spettacolo di umorismo eccentrico “Punto y Coma” (Punto e virgola) che chiude il ciclo degli appuntamenti di Tersicorea per il 2018 con il Festival “Cortoindanza/Logos – Un ponte verso l’Europa” diretto da Simonetta Pusceddu: spettacoli, residenze artistiche, laboratori e cantieri itineranti nei luoghi storici e culturali tra i più belli e suggestivi di Cagliari e della Sardegna. Sabato 8 dicembre, alle 20.30, al T.Off, Cagliari va in scena un mondo fantastico, dove gli oggetti prendono vita, i movimenti parlano e le parole volano, interpretato da Rubén Rio (idea, coreografia e regia) e Nicoletta Battaglia della compagnia di Barcellona di circo contemporaneo e teatro fisico “El Cruce”. 

Un luogo magico e sorprendente abitato da libri, dove le immagini ballano e la fragilità trema, uno spazio abitato da oggetti reinventati e esseri strani. Questa eccentrica coppia di danzatori-attori rende l’assurdo qualcosa di vitale e converte il quotidiano in una esperienza di dimensioni straordinarie. Vincitori del Premio OFF Circarda 2016, Rubén e Nicoletta traggono ispirazione dall’espressionismo e dal teatro dell’assurdo, esplorano i concetti di “cultura” e “conoscenza” e le possibilità poetiche ed espressive del circo contemporaneo e del teatro fisico/gestuale. Nel loro mondo poetico, le cose non sono come sembrano. «Punto e Coma non esistono, il loro mondo non c’è. E se tu puoi vederli sei un privilegiato».

Creazione: El Cruce; Interpreti: Nicoletta Battaglia e Rubén Rio; Idea originale e regia: Rubén Rio; Supervisione: Leandre Ribera; Luci: Martina Lacueva Rodriguéz.

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Domenica sera, al Teatro delle Saline, a Cagliari, per la rassegna “Famiglie a teatro”, andrà in scena “Jack e il fagiolo magico”, con il riadattamento teatrale firmato da Ivano Cugia.

La compagnia Akròama mette assieme da decenni un percorso di lavoro teatrale che sposa generi, commistioni, studi e ricerche ad alto valore aggiunto in ambito locale, nazionale ed estero. Un insieme di passione e suoni, interpretazioni e opere classiche rivisitate, adattabili a un pubblico eterogeneo, giovane e meno giovane. La rassegna è supportata da ministero Beni culturali, Regione, comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna

Tratto dalla nota fiaba popolare, rivisitata nel testo e arricchita nella caratterizzazione dei personaggi. Luci, colori, magie e musiche catturano l’attenzione dei bambini, fortemente stimolati all’interazione con i personaggi della storia. Jack, bambino astuto e coraggioso, si avventura in un mondo a lui sconosciuto, imbattendosi nelle più stravaganti vicende, affrontando e sconfiggendo le sue paure in nome di importanti valori affettivi: famiglia e amicizia. La trama è semplice: Jack è un bambino orfano di padre e vive in una misera casa di campagna con la sua mamma e la loro mucca, unico mezzo di sussistenza. Un giorno l’amata mucca smette di produrre il latte e così si decide di venderla. Inizia qui l’avventura di Jack, che si imbatterà in personaggi stravaganti. L’urgenza della fame lo spinge a cercare una soluzione in un altro misterioso mondo, che si può raggiungere soltanto salendo lungo la pianta di fagioli, cresciuta magicamente nell’orto. Jack supera le prove, vince la paura dell’Orco e viene ricompensato generosamente. Nelle fiabe non c’è mai delusione: si è sempre esauditi. I desideri si avverano grazie ad una serie di azioni concrete che risolvono la situazione. Jack riconquista la fiducia della madre, grazie a lui non soffriranno più la fame. Forse è diventato adulto, certo non potrà più tornare nel mondo delle nuvole perché, oramai, la pianta non germoglierà più!

“Jack e il fagiolo magico” è stata riadattata da Ivano Cugia. In scena Eleonora Giua, Ivano Cugia, Andrea Gandini e Giovanni Trudu.

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La penultima giornata della XIV edizione del Festival del cortometraggio mediterraneo “Passaggi d’autore: intrecci mediterranei” è tutta dedicata a un formato cinematografico assolutamente nuovo ma che sta prendendo sempre più piede, specie tra i più giovani: la webserie.

Questo il programma completo di domani, sabato 8 dicembre:

Webseries e territorio: interazioni e interattività / Webseries and territory: interactions and interactivity

Ore 17:00  In vino veritas, Michele Pinto, Italia, 2018, 30’

Ore 18:00  La festa triste, Mattia Marcucci, Italia, 2017, 60’

Ore 21:30  Anachronisme, Riccardo Cannella, Italia, 2017, 66’.

La serata è coordinata e presentata da Mirko Lino, fondatore e caporedattore di EmergingSeries Journal. Saranno presenti i registi.