20 December, 2025

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Andrà a Daniele Cossellu, storico fondatore dei Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu”, il Premio Albo d’oro 2018, il riconoscimento assegnato ogni anno nell’ambito del Premio Andrea Parodi di Cagliari ad una figura di rilievo del mondo culturale e artistico italiano.

Daniele Cossellu ha avuto il merito di diffondere tra i giovani e nel mondo la cultura ancestrale del Canto a tenore della Sardegna, suscitando anche l’attenzione di un personaggio come Peter Gabriel che nel 1996 ha voluto produrre l’album “S’amore ‘e mama” della formazione di Bitti con la Real World, la sua casa discografica. Il premio sarà un oggetto d’artigianato artistico realizzato ad hoc da Roberto Ziranu.

Un ulteriore tassello si aggiunge così alla ricca programmazione della undicesima edizione del “Parodi”, in programma dall’8 al 10 novembre a Cagliari al Teatro Auditorium Comunale.

Come da tradizione, il contest dedicato ad artisti emergenti di world music (l’unico in Italia) verrà arricchito dalla presenza di importanti ospiti provenienti da tutto il mondo. Il tutto con la direzione artistica di Elena Ledda.

A contendersi la vittoria saranno Aniello Misto con “Aumm aumm” (cantata in napoletano); Ararat Ensemble Orchestra con “Nietaan” (in wolof); Dindùn con “L’amur” (in piemontese); Giuseppe Di Bella con “Ncucciarisi” (in siciliano); Feral Cor con “La Sajetana” (in genovese); Kor con “Albore” (in logudorese); La Maschera con “Te vengo a cerca’ “, (in napoletano e wolof); Monsieur Doumani con “Gongs” (in cipriota); Terrasonora con “Padre vostro” (in napoletano e swahili). I finalisti sono frutto di una approfondita selezione fra ben 220 iscritti.

Sul versante degli ospiti, a salire sul palco del Teatro Auditorium saranno, nella serata finale, i peruviani Jorge Pardo & Francisco Rey Soto (che si esibiranno anche il 7 novembre al Jazzino in una anteprima del Premio), il macedone Stracho Temelkovski e, dal Veneto, il Duo D’Altrocanto. Un importante spazio andrà poi alla trionfatrice del Premio Parodi 2007, Daniela Pes, sul palco venerdì 9 novembre. Per lei ci sarà un intero concerto il 31 ottobre, proprio in qualità di vincitrice del Parodi 2017, all’Exma di Cagliari nell’ambito dell’European Jazz Expo.

A condurre l’edizione 2018 sarà Ottavio Nieddu con la collaborazione e gli interventi di Gianmaurizio Foderaro.

L’ingresso agli spettacoli è libero e gratuito, previa prenotazione presso il Boxoffice Tickets di Cagliari.

Il festival nasce per omaggiare un grande artista sardo come Andrea Parodi, che dal pop d’autore dei Tazenda era arrivato come solista ai vertici della musica d’impronta etnica. Durante le giornate del festival sue canzoni (insieme a quelle degli ex vincitori del concorso) saranno diffuse nelle attività commerciali del centro storico di Cagliari, mentre nella seconda serata del Premio tutti i finalisti proporranno un suo brano.

Nel corso della manifestazione verrà ricordato anche durante gli appuntamenti pomeridiani, con la presentazione del brano “Il sogno”, contenuto in “Quando sarò più giovane”, il nuovo album di Gigi Marras, e scritto e cantato proprio con Andrea Parodi. Ci sarà inoltre la proiezione del video di “Pitzinnos in sa gherra” cantata da Patrizia Cirulli. La canzone, scritta da Fabrizio De André e Gino Marielli, era stata originariamente interpretata da Parodi con i Tazenda nel 1992 a Sanremo.

Molti altri sono gli appuntamenti previsti nelle mattine e nei pomeriggi. Attualmente in via di definizione, saranno comunicati prossimamente.

Molti i premi e i bonus per il vincitore del “Parodi”: avrà l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2019 di alcuni festival partner: l’“European Jazz Expo” in Sardegna, Folkest in Friuli, il Negro Festival di Pertosa (Salerno). Ed inoltre al Premio dei Premi al Mei di Faenza, allo stesso Premio Parodi e in vari altri eventi e serate che saranno man mano annunciati. Oltre a questo, avrà diritto a una borsa di studio per la propria crescita artistica di 2.500 euro.

In palio ci sarà poi un tour di otto concerti, realizzato grazie a NuovoImaie (progetto finanziato con i fondi dell’art. 7 L. 93/92).

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Il prossimo 3 novembre arriverà a scadenza la prima fase della procedura autorizzativa per il più importante fra gli ampliamenti (si contano 12 diverse pratiche in 2 anni) richiesti  da RWM Italia Spa, relativamente al sito produttivo di bombe per aereo, nella Regione “San Marco” del comune di Iglesias.

Come si evince dalla relazione tecnica pubblicata sul sito del Servizio Valutazioni Ambientali della Regione Sardegna, si tratta della realizzazione di nuove linee produttive che consentiranno di raddoppiare o addirittura triplicare la produzione.

Si tratta di quantità che fanno paura, infatti, la RWM produce già una quantità enorme di ordigni, stimata in 4/5.000 all’anno, lavorando 7 giorni su 7, 24/24h; la produzione passerebbe quindi all’impressionante numero di 10/15.000 bombe all’anno che continuerebbero ad attraversare la regione per essere portate fino in Arabia Saudita, la quale continua ad utilizzarle per distruggere ogni residua forma di vita e di civiltà in Yemen.

E’ dello scorso 4 ottobre l’ultima risoluzione del Parlamento Europeo che chiede ancora una volta agli stati UE di fermare la carneficina bloccando le esportazioni di armi verso tutti i paesi che partecipano al confitto e in particolare verso la coalizione a guida saudita.

In questi ultimi giorni, inoltre, il governo tedesco, a seguito dell’omicidio Kashoggi nel consolato saudita, propone a tutti gli stati europei un embargo totale verso l’Arabia.

Italia Nostra e Comitato Riconversione RWM si sono costituiti, già a luglio 2018, nella Conferenza dei Servizi relativa al procedimento autorizzativo, in quanto soggetti portatori di interesse diffuso, ed hanno presentato una nota congiunta (allegata) nella quale si rimarca la necessità che un’opera delle dimensioni citate, che l’azienda richiede di realizzare in un’area priva di classificazione urbanistica e ad un chilometro dal Sito di Interesse Comunitario “Marganai-Monte Linas”, non possa essere autorizzata senza essere prima sottoposta ad una attenta Valutazione di Impatto Ambientale.

Rimarcano inoltre che sono ben 12 le pratiche di ampliamento avviate dalla RWM presso il comune di Iglesias negli ultimi 2 anni e che tale novero di iniziative, in presenza di un piano di investimenti annunciato per 40 milioni di euro e di un piano organico teso a moltiplicare la capacità produttiva della fabbrica, non può non essere valutato nel suo insieme, considerando in particolare i rilevanti aspetti ambientali e sociali.

Per questi motivi chiedono con forza che tutti gli Enti coinvolti nel rilascio dell’autorizzazione e, in particolare il SUAP di Iglesias, con l’interessamento del Servizio valutazioni ambientali dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente, facciano quanto in loro potere affinché, prima di un’eventuale autorizzazione, possano essere approfondite le conseguenze ambientali di questo nuovo ampliamento, in connessione con l’assetto attuale dello stabilimento e con le altre pratiche autorizzative in essere.

Le organizzazioni scriventi sono pienamente consapevoli della gravità del problema occupazionale nel Sulcis Iglesiente, sottolineano però che eventuali nuove assunzioni di personale servirebbero per incrementare una produzione eticamente inaccettabile e totalmente incompatibile con la legislazione italiana (la quale prevede che si possano produrre armi esclusivamente per la difesa), e andrebbero ad aumentare ulteriormente l’esercito prima del precariato e poi dei disoccupati, essendo soggette ad immediata risoluzione nel caso della crisi aziendale che seguirebbe sicuramente il blocco dell’export richiesto dall’Unione europea.

Il Comitato Riconversione RWM e Italia Nostra Sardegna credono invece nella possibilità che possano essere trovate e messe in atto soluzioni alternative per tutti i lavoratori della fabbrica, non assistenziali, pacifiche, sostenibili per l’ambiente e foriere di ulteriore e duraturo sviluppo per il territorio.

Sollecitano perciò la politica nazionale e regionale affinché si faccia carico fino in fondo del problema ed agisca immediatamente fermando l’esportazione ed attivando le procedure per la salvaguardia di tutti i lavoratori coinvolti.

Graziano Bullegas 

Presidente Italia Nostra Sardegna

Arnaldo Scarpa – Cinzia Guaita

Portavoce Comitato Riconversione RWM

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Continuano le attività del progetto “NOI-INSIEME” con una nuova iniziativa dedicata al mondo dello smartphone, del computer e di internet.

Sono partiti lo scorso 21/10/2018 gli incontri gratuiti di #NOI-INSIEME @DIGITALMENTE grazie a giovani studenti volontari che mettono a disposizione le loro competenze a beneficio degli utenti della biblioteca russofona “Rodnoe Slovo” presso l’oratorio di Sant’Eulalia, in vico Collegio 16, a Cagliari, dalle semplici consulenze e aiuti pratici per far girare un applicativo nello smartphone, all’installazione di un programma nel computer portatile, ai consigli per gestire al meglio il proprio profilo nei social, all’esplicazione di tutte le potenzialità dei programmi di messaggeria istantanea e tanto altro ancora.

Niente lezioni noiose ma incontri dove si potrà scoprire il mondo dei social media, del web site, dei programmi ed applicativi più diffusi tenendo conto dei bisogni individuali dei singoli utenti.

Gli incontri e le consulenze aperte a tutti, sono, in particolare, rivolte alle tante signore “badanti” che partecipano ai laboratori artistici e creativi del progetto “NOI-INSIEME” ed alle attività della biblioteca russofona “Rodnoe Slovo”, le quali, spesso, per età e formazione hanno una dimestichezza ridotta con le potenzialità offerte dal proprio smartphone, computer, tablet. 

Gli operatori volontari di #NOI-INSIEME @DIGITALMENTE saranno a disposizione tutte le domeniche di apertura della biblioteca russofona “Rodnoe Slovo” nell’oratorio di Sant’Eulalia, dalle 15.00 alle 16.00. Le attività previste il 28/10, essendo non disponibile il locale, si terranno giovedì 1/11/2018, sempre dalle ore 15.00 alle 16.00.

#NOI-INSIEME @DIGITALMENTE incontri gratuiti ogni domenica dalle 15.00 alle 16.00, vico Collegio 16, a Cagliari, nella Biblioteca Russofona “Rodnoe Slovo”, presso l’Oratorio di Sant’Eulalia.

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Via libera al Piano di rafforzamento amministrativo seconda fase. Il PRA, documento di pianificazione in cui vengono individuate azioni concrete di potenziamento della capacità amministrativa in relazione ai programmi operativi regionali FESR e FSE 2014-2020, essenziali per l’avvio delle politiche di crescita, è stato approvato oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, d’intesa con gli assessori della Programmazione e del Lavoro Raffaele Paci e Virginia Mura,

«Dopo la positiva esperienza del biennio 2016-2018 – spiega l’assessore Filippo Spanu – abbiamo messo a punto ed approvato la seconda fase del PRA che è uno strumento fondamentale ai fini della spesa dei fondi europei e ci aiuta ad utilizzare le risorse nel migliore dei modi, in linea con i principi della qualità della spesa, della trasparenza e dell’efficienza amministrativa. Andiamo avanti su questa strada nella convinzione di raggiungere altri buoni risultati.»

Gli interventi previsti nel Piano riguardano modifiche organizzative, con la previsione di strutture temporanee di progetto, azioni per un più efficace utilizzo del personale, attraverso la rilevazione sistematica dei fabbisogni e dei conseguenti processi di mobilità, e attività per lo sviluppo dei sistemi informativi.

La stessa Commissione europea ha chiesto alle Regioni, coinvolte nella programmazione dei fondi strutturali, di dotarsi di un Piano di rafforzamento amministrativo.

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Il Consorzio di Bonifica della Sardegna meridionale, il secondo più grande d’Italia dopo la fusione tra i Consorzi del Cixerri, del Basso Sulcis e della Sardegna meridionale, ha un nuovo Consiglio dei delegati frutto delle votazioni tenute ieri fra gli aventi diritto. Le consultazioni si sono svolte seguendo una ripartizione degli elettori in due elenchi: il primo, composto da agricoltori professionali e coltivatori diretti, ha eletto i due terzi del Consiglio con 14 delegati, mentre il secondo elenco, rappresentato soprattutto da hobbysti, ha espresso i rimanenti 7 soggetti.

Dalla chiusura formale delle elezioni, prevista nei prossimi giorni con l’espletamento di tutte le procedure, l’assessorato dell’Agricoltura ha 90 giorni di tempo per fare le dovute verifiche sull’iter elettorale. Se tutto dovesse risultare conforme, si insedierà quindi il Consiglio dei delegati, incaricato di eleggere il presidente ed il Consiglio di amministrazione, che rimarranno in carica per 5 anni.

«Si tratta di un risultato molto importante nel percorso di unificazione e di efficientamento del neonato Consorzio della Sardegna meridionale.»

Questo il primo commento dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, che ha aggiunto: «Le ultime elezioni valide risalgono a oltre venti anni fa, nel lontano 1997. Poi dal 2004 un periodo lunghissimo di commissariamenti, dove l’organo di indirizzo politico non era più espressione degli agricoltori, e quindi dei veri beneficiari e padroni di casa del sistema irriguo. Con le elezioni di ieri – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura – si riparte dalla rappresentatività che viene dal basso, un riconoscimento di responsabilità che dovrà impegnare gli eletti a garantire un servizio efficiente e con costi sostenibili per i tanti agricoltori professionali e i diversi hobbisti. Per il risultato straordinario raggiunto a tempo di record, ringrazio la dirigente dell’Assessorato, Maria Giuseppina Cireddu, che per un anno ha svolto l’attività di Commissario straordinario, a titolo gratuito, e ha permesso di far ripartire una delle più grandi realtà irrigue d’Italia. Un plauso va inoltre al direttore generale, Pier Francesco Testa, e a tutti quelli che hanno contribuito affinché si giungesse a questo traguardo».

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L’assessore regionale dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, ha firmato oggi a Sassari con il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) della Sardegna, Giuseppe Cuccurese, un accordo che faciliterà l’accesso per le Piccole e Medie Imprese agli aiuti in conto interessi sui prestiti ad ammortamento quinquennale, a tasso agevolato, per le esigenze di esercizio dell’anno in corso e di quello successivo in cui si è verificato un evento calamitoso. Tali prestiti, così come previsto dal decreto legislativo 29 marzo 2004 n. 102 che disciplina le azioni del Fondo di solidarietà nazionale (FSN), hanno l’obiettivo di contribuire alla ripresa economica e produttiva delle imprese agricole colpite da calamità naturali.

L’aiuto in conto interessi è previsto per le aziende che abbiano subito danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile nel periodo che va da gennaio a settembre 2017. Fra gli eventi calamitosi sono ricomprese le nevicate del gennaio 2017, le gelate di aprile 2017 e la prolungata siccità delle stagioni primaverile ed estiva dello scorso anno. L’Assessore, come da delibera votata l’8 agosto e che ha dato avvio all’accordo di oggi, ha proposto che all’aiuto vengano destinate le risorse previste per la Sardegna nei prelevamenti dal FSN disposti dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo (MIPAAFT) per gli eventi declarati nel 2017 e per alcuni eventi pregressi per complessivi 3milioni 698mila e 464euro. Al momento sono già nelle disponibilità dell’Agenzia Argea Sardegna 1 milione 390mila e 115euro, mentre i restanti 2milioni 308mila e 349euro saranno liquidati con apposito atto appena trasferiti dal MIPAAFT a Cagliari.

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Dopo il rientro dalla commissione consiliare, la Giunta regionale ha approvato le linee guida proposte dall’assessore Luigi Arru che definiscono i requisiti specifici strutturali, organizzativi e di personale per le singole tipologie di strutture sociali, comprese le modalità per il rilascio dell’autorizzazione e dell’accreditamento.

Mira al potenziamento del Servizio Fitosanitario Regionale, la delibera proposta dall’assessore Pier Luigi Caria che con 327mila euro prevede l’acquisto dei beni, delle attrezzature e dei servizi necessari affinché le strutture del Laboratorio fitosanitario regionale possano lavorare in maniera adeguata. Oltre allo svolgimento delle analisi di laboratorio e dei monitoraggi fitosanitari, il provvedimento garantisce anche l’attivazione di contratti di lavoro con tecnici fitopatologi specialisti con comprovata esperienza diagnostica su organismi nocivi ai vegetali, quali virus, viroidi, fitoplasmi, batteri, funghi e nematodi specificamente dedicati ai programmi di monitoraggio cofinanziati dalla Commissione Europea “Pest survey 2019 e 2020”. Conferma inoltre la prosecuzione dell’attività di collaborazione in convenzione con il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari per il monitoraggio di insetti vettori ed eventuali altri organismi nocivi.

Via libera dalla Giunta al progetto “Turismo e Vita in Marmilla”, firmato venerdì scorso a Turri dall’assessore Raffaele Paci: 23 milioni di euro (13 di nuova finanza e 10 per la valorizzazione di interventi già programmati) per rilanciare un territorio che punta a valorizzare ambiente e attrattori culturali, offrire più servizi a residenti e turisti, frenare lo spopolamento e garantire condizioni che permettano anche ai giovani di costruire la loro vita nella terra dove sono nati. Diciotto Comuni, facendo rete e superando ogni individualismo, hanno messo a punto un progetto, all’interno della programmazione territoriale della Regione, dal respiro e prospettiva molto ampi, con una serie di interventi che deve essere conclusa entro 36 mesi.

Nulla osta al “Rendiconto dell’esercizio 2017” dell’Agenzia Forestas. Dall’esame della gestione finanziaria 2017 emerge un fondo cassa finale di 40 milioni e 213 mila euro e un risultato di amministrazione positivo pari a 113 milioni e 265 mila, con un incremento del 10% rispetto all’esercizio precedente.

Approvata, su proposta dell’assessore Filippo Spanu, l’ipotesi di contratto per l’utilizzo delle risorse aggiuntive, pari a 750mila euro, per rendere più omogenea, tra amministrazione ed enti, la percentuale di dipendenti che potranno accedere alle progressioni professionali. Ulteriori risorse vengono destinate al completamento di tale processo attraverso una nuova fase di contrattazione.

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Il Settore studi regionale ha programmato un corso di formazione che consentirà l’abilitazione a Tecnico allenatore categorie agonistiche giovanili – 2° livello di ciclismo, nei giorni 1, 2, 3, 8, 9, 10 febbraio, 2, 3 marzo 2019.

Il corso si svolgerà:

Per le prove di ammissione ed uscite in bicicletta in località da definire nella provincia di Oristano.

Per le lezioni in aula in località da definire nella provincia di Oristano.

In base alla vigente normativa, per i corsi di formazione per i tecnici di ciclismo, si ricorda che saranno ammessi al corso coloro che abbiano i seguenti requisiti:

a) Compimento del 18° anno di età;

b) Diploma di scuola media inferiore;

c) Non avere a proprio carico squalifiche in corso;

d) Abbiano versato la quota d’iscrizione.

Il ritrovo per l’inizio del corso è previsto in località da definire nella provincia di Oristano, il giorno 1 febbraio 2019 alle ore 8.00.

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Scuole chiuse domani 30 ottobre, per condizioni meteo avverse e pericolo per l’incolumità pubblica. Lo ha disposto oggi il sindaco di Stintino, Antonio Diana, con un’ordinanza, con la quale si dispone anche la chiusura della palestra comunale.

Nell’ordinanza si legge che viene disposta la chiusura delle scuole presenti sul territorio comunale – materne, elementari e medie – «viste le eccezionali condizioni meteorologiche avverse che stanno interessando la Sardegna per forti venti e mareggiate e per scongiurare il pericolo per la pubblica incolumità». Con le scuole sarà chiusa appunto anche la palestra comunale di via Frecce Tricolori, «salvo proroga o comunque fino alla cessazione degli eventi» che hanno determinato l’adozione del provvedimento.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore delle Politiche sociali Luigi Arru, ha ripartito i fondi a favore delle Amministrazioni comunali che ospitano nel territorio di propria competenza famiglie appartenenti alle popolazioni nomadi, per le quali si rende necessario ed urgente avviare un programma d’intervento mirato alla loro inclusione sociale ed abitativa.

L’Esecutivo Pigliaru ha deciso di programmare 1 milione 561mila euro così distribuiti: 293mila al comune di Selargius (19 nuclei per 105 persone), 545mila al comune di Sassari (29 nuclei per 150 persone), 420mila al comune di Olbia (39 nuclei per 241 persone), 158mila al comune di Alghero (18 nuclei per 111 persone), 45mila al comune di San Gavino Monreale (6 nuclei per 34 persone) e 12mila euro al comune di Samassi (2 nuclei per un totale di 9 persone). Al comune di Porto Torres, che ospita 10 nuclei per un totale di 72 persone, è stata destinata complessivamente la somma di 288mila euro, 200mila dei quali già programmati nella delibera n. 39/22 del 31 luglio scorso; gli ulteriori 88mila euro saranno assegnati non appena disponibili le risorse del Fondo nazionale per le Politiche sociali del 2018. Il progetto del comune di Monserrato, ove sono presenti 10 nuclei che ospitano un totale di 33 persone, ha bisogno di ulteriori approfondimenti. 

«Questo provvedimento – sottolinea l’assessore Luigi Arru – si pone l’obiettivo di finanziare i progetti di qualità dei Comuni in modo da rendere autonomi i nomadi in maniera definitiva, facilitando la loro integrazione nel tessuto sociale che li ha accolti. In seguito alla ricognizione condotta dall’ANCI Sardegna, con la quale sono stati censiti i Comuni presso i quali sono presenti popolazioni nomadi, le Amministrazioni interessate hanno redatto una relazione dettagliata sullo stato dei campi nomadi e i relativi progetti che consentiranno di superare tutte le criticità rilevate. Parliamo di comunità composte da diverse etnie, con un gran numero di minori. Queste risorse consentiranno di far fronte al forte degrado ambientale che caratterizza i campi sosta e all’elevato rischio igienico-sanitario a cui sono quotidianamente esposti i loro abitanti e la popolazione che risiede in prossimità di quei luoghi, con casi di evidente marginalità e deprivazione di molte comunità. Dai progetti presentati dagli enti locali – conclude Luigi Arru – emerge una diversa prospettiva nelle modalità dell’integrazione, che prevede il pieno coinvolgimento delle famiglie interessate, il rispetto dell’identità collettiva, il sostegno alla studio, l’individuazione di contesti abitativi all’interno delle città e l’attivazione delle reti locali dei servizi.»