22 December, 2025

Il 21 settembre, a Domusnovas, alle ore 17,30, presso la Biblioteca Comunale “Gesualdo Pellegrini” in Piazza Leccis. 1, si terrà la proiezione con ingresso gratuito de “Le Cicogne di Chernobyl”, docufilm diretto da Karim Galici e prodotto da Cittadini del Mondo – Cinema per il Sociale.

Il film, omaggio alla grande generosità delle famiglie italiane che hanno accolto nelle proprie case centinaia di migliaia di bambini provenienti dalle zone contaminate, arriva a Domusnovas dove sono state numerosissime le famiglie che, negli anni, hanno aderito al progetto Chernobyl.

Grazie al grande lavoro svolto da Silvana Usai, oggi presidente dell’associazione di volontariato “Sorridi e Vivi”, tante sono state anche le iniziative di incontro, aggregazione, scambio culturale che si tenevano a Domusnovas durante i soggiorni dei bambini in Sardegna.

Il film intreccia una serie di racconti in cui le esperienze dei protagonisti si dipanano attraverso flashback e rimandi, collegandosi continuamente al disastro nucleare da cui tutto ha avuto origine. L’opera segue poeticamente le vicende dei piccoli protagonisti, a volte segnati da storie dolorose, riscattate dall’amore, dall’accoglienza e dalla solidarietà delle famiglie italiane coinvolte nei “Progetti Chernobyl”. Il film include anche immagini straordinarie della zona di esclusione intorno alla centrale, dove la troupe ha avuto la possibilità di entrare grazie a permessi speciali.

 

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L’atto di violenza contro il medico Roberto Sollai, a cui va la solidarietà della Rete Sarda, deve scuotere la coscienza dei cittadini e delle istituzioni. In questi casi invocare solamente l’uso delle forze dell’ordine e addirittura dell’esercito, significa declassare il fatto a mero problema di ordine pubblico. Al di là dei riti di solidarietà, spesso di facciata, bisogna ragionare sulle cause del crescente fenomeno e porre rimedio. In soli cinque anni si registra un escalation di violenze di circa il 40% in tutt’Italia. I servizi di emergenza-urgenza, i reparti di psichiatria, le guardie mediche e i medici di base sono i primi bersagli. Secondo l’Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza del personale sanitario, in Sardegna nel 2023 sono 138 gli episodi di violenza. Gli operatori coinvolti sono 199 di cui 139 donne. Dati preoccupanti, ma la soluzione del problema non è solamente di competenza del ministero degli Interni.
La mancanza di sicurezza in senso ampio, genera disagio e violenza. La prima sicurezza sul posto di lavoro per medici e infermieri è quella di rendere efficienti i servizi sanitari pubblici assumendo personale, garantendo eque retribuzioni e il rispetto della dignità professionale. La Sicurezza da garantire ai cittadini è quella di poter accedere alle cure.
E’ in questo concetto di sicurezza per tutti che può essere limitata e fermata la violenza contro i sanitari.
Lo smantellamento della nostra sanità pubblica, a cui la politica di fatto non pone rimedio, determina la fuga di medici e infermieri dal pubblico al privato, dalla Sardegna all’estero e ad altre regioni più organizzate. Basta con il mantra “non ci sono medici”, l’alibi che copre tutto.
La sicurezza degli operatori della sanità e quella dei malati si garantisce in modo prioritario tutelandone i diritti. Che ben vengano, nella giusta misura, le forze dell’ordine, ma la soluzione del problema non può essere principalmente nelle loro mani, a colpi di Ddl.

Claudia Zuncheddu

Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica

L’isola di San Pietro ha ospitato per una settimana il laboratorio internazionale di architettura MEDEA Carloforte SHADE Lab, per ripensare gli spazi dell’antica Tonnara dismessa di Porto Paglia, in località La Punta.

Il workshop, che si inserisce nell’ambito del progetto Tunèa in continuità con la ricerca sviluppata dal collettivo multidisciplinare U-BOOT Lab, è parte della ricerca MEDEA condotta dall’Università Sapienza di Roma, sotto la direzione scientifica di Mosè Ricci.

La metodologia utilizzata del SHAring DEsign Lab (SHADE Labs) è stata incentrata sulla sperimentazione di un approccio place-based al fine di sviluppare soluzioni progettuali in grado di far rivivere gli spazi aperti della tonnara come spazi comuni, con l’obiettivo di lasciare sul territorio un’azione concreta utile all’adattamento al cambiamento climatico, e in grado di attivare un processo di rigenerazione grazie a obiettivi sostenibili e attraverso un approccio transnazionale territorialmente integrato.

Il laboratorio si è svolto all’interno degli spazi dell’ExMA, recentemente ristrutturati a Carloforte e messi a disposizione dalla municipalità, e ha visto la partecipazione di 23 studenti internazionali provenienti dalle università di Siviglia, Barcellona, Istanbul e Roma, che si sono misurati con il “caso studio” Carloforte attraverso un approccio sperimentale basato su tre obiettivi: testare la capacità degli spazi comuni, dell’architettura e delle soluzioni nature-based di valorizzare le risorse esistenti,  rafforzare la partecipazione dei cittadini, produrre effetti moltiplicatori e impatti positivi sul livello di consapevolezza delle persone nei confronti dei rischi legati al cambiamento climatico.

Sotto la guida dei docenti e tutor Mosè Ricci, Giacinto Donvito, Francesca Rossi, Diana Ciufo (Sapienza University of Rome); Maurizio Memoli (University of Cagliari), Maria Pina Usai e Marina Fanari (U-BOOT lab/Tunèa), Fitnat Cimşit Koş (Gebze Technical University), Ilgin Ezgi Tunc (University of Tokyo), Pere Fuertes e Isabel Vega (ETSAV, Polytechnic University of Catalonia), sono state sviluppate 5 idee progettuali che saranno illustrate alla cittadinanza venerdì 20 settembre alle 18 in Piazza Carlo Emanuele III, davanti all’Info Point – Pro Loco a Carloforte.

Il programma di venerdì 20 settembre prevede:

  • ore 18.00: presentazione dei progetti alla comunità tramite la proiezione sullo schermo dell’Info Point  – Pro Loco delle tavole di progetto e delle idee, in Piazza Carlo Emanuele III
  • ore 20.30: Festa conclusiva e dj-set all’ Inderè Bistrot in Piazza Repubblica.

Ritorna il concorso fotografico del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, giunto alla sua terza edizione, le cui foto selezionate faranno parte del calendario istituzionale 2025.
Per l’edizione corrente è stato scelto il tema “Geositi della Sardegna”, focalizzando l’attenzione sulle bellezze geologiche delle tante straordinarie formazioni rocciose che punteggiano il territorio sardo, alcune della quali riconosciute con legge regionale “Monumento Naturale”.
La partecipazione è aperta a tutti i maggiorenni e l’iscrizione è gratuita, secondo quanto espresso dall’avviso pubblico diramato dall’ente e consultabile nel sito www.parcogeominerario.sardegna.it (Avvisi e Comunicazioni).
Le foto (inedite, massimo 3 per partecipante), dovranno essere inviate alla mail parcogeominerariosardegna@gmail.com entro il 30 ottobre 2024.
Un’apposita commissione selezionerà le 14 foto che faranno parte del calendario 2025, compreso le 3 vincitrici, ai cui autori andranno premi in denaro (750 euro al primo, 500 euro al secondo e 350 euro al terzo classificato) e una targa premio, che verrà consegnata in occasione della presentazione del nuovo calendario.

EuroSpin, azienda italiana della grande distribuzione organizzata e leader di mercato con oltre 1250 punti vendita in Italia, Slovenia e Croazia e che ha avuto una forte crescita nel corso degli anni raggiungendo una media di oltre 11 milioni di clienti e oltre 22 mila collaboratori inseriti all’interno dell’organizzazione, assumerà oltre 150 persone da inserire presso i punto vendita in Italia. Le assunzioni riguarderanno soprattutto Addetti/e alla Vendita, che dovranno assistere la clientela, sistemare la merce sugli scaffali, pulire il punto vendita, avere una corretta tenuta del layout merceologico e occuparsi delle operazioni di cassa; Capi Negozio, che dovranno garantire il regolare funzionamento e l’ordinaria operatività del punto vendita, coordinare le diverse attività di negozio e dei suoi collaboratori e collaborare con il capo settore nel raggiungimento dei risultati commerciali; Addetti Area Gastronomia, i quali dovranno gestire il servizio al cliente accompagnandolo con cortesia all’acquisto e garantendone la soddisfazione, occuparsi della vendita assistita al banco e conoscere le operazioni necessarie alla preparazione dei prodotti da banco nel rispetto delle procedure HACCP per la corretta conservazione del prodotto; Coordinatori/trici Area Manutenzione, che dovranno coordinare gli addetti alla manutenzione e tutte le attività ordinarie e straordinarie delle strutture e delle attrezzature presenti all’interno dei punti vendita, programmare le attività di manutenzione preventiva e straordinaria, supervisionare le attività di allestimento dei nuovi punti vendita e installare le attrezzature.

Per verificare tutte le figure ricercate…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://diariolavoro.com/eurospin_4.html .

Le segreterie territoriali Fiom, Fsm e Uilm della Sardegna Sud Occidentale e del Sulcis Iglesiente hanno proclamato una giornata di sciopero per lunedì 23/09/2024, con manifestazione e corteo.

«La decisione della Glencore di fermare la linea zinco era nell’aria, la si respirava da tempo; tuttavia nel momento in cui è arrivata, questa, mette ognuno davanti alle proprie responsabilitàsi legge in una nota -. Il sindacato tutto, da quando è avvenuta la comunicazione si è adoperato affinché vi fosse un’unità di intenti che andasse in una sola direzione: far modificare la posizione della Glencore, ossia non mettere in discussione le produzioni di zinco, mai in crisi nel mercato. Da quella comunicazione avvenuta il 5 settembre, infatti, ci sono state una serie di iniziative tendenti a mettere in evidenza la poca serietà e affidabilità della multinazionale: il 06/09 sono state proclamate 24h di sciopero, poi abbiamo incontrato la presidente della Regione, assessori, commissioni regionali, capigruppo regionali, sindaci e consiglieri, parlamentari sardi, i ministeri del Lavoro e del Made in Italy, i segretari nazionali di CGIL, CISL e UIL, la diocesi di Iglesias è stata costantemente al nostro fianco, la politica ad ogni livello, che fosse di maggioranza o opposizione ha dichiarato contrarietà alla scelta della Glencore; così come le TV, attraverso le testate giornalistiche, la carta stampata sono state presenti e hanno riportato costantemente e fedelmente le difficoltà e i rischi esistenti.»

«Tanti sono stati gli attestati di solidarietà che ci sono giunti da diverse realtà e che ci hanno fatto capire che la strada intrapresa, a tutela delle produzioni e dell’occupazione sia a Portovesme che a San Gavino, era quella giustaaggiunge la nota -. Ma è il momento del salto di qualità, che deve imprescindibilmente partire da noi, da ciascuna lavoratrice o lavoratore della Glencore o delle realtà collegate. Deve diventare la vertenza del polo industriale di Portovesme e di San Gavino, dei territori, che ospitano le fabbriche, dell’intera regione, ma anche del Paese Italia, che non può continuare a permettere alle multinazionali di turno, di sfruttare leggi e territori a loro convenienza, per poi abbandonare tutto, per inseguire maggiori profitti. Ma perché questo avvenga nessuno di noi si deve sentire escluso da questo processo, che coinvolge ed interessa tutti, ognuno di noi è chiamato a dare il proprio contributo, in termini di partecipazione e non solo. Per questo chiediamo a tutte le lavoratrici ed i lavoratori, che a partire dalla giornata di lunedì 23 in sciopero diventi la giornata di partecipazione totale, perché dalla fabbrica deve partire il fortissimo segnale che non abbiamo nessuna intenzione di rassegnarci alle decisioni prese da Glencore.»

«I governi a tutti i livelli facciano la loro parte, l’incontro previsto il 24/09 al MIMIT, sia l’avvio di un tavolo permanente, che abbia solo l’obiettivo mantenere le produzioni, garantire l’occupazione attraverso il Lavoro, escludendo il rischio di licenziamenti o il ricorso ad ammortizzatori sociali, i quali sarebbero l’anticamera del licenziamento, come l’esperienza vissuta in realtà molto vicine, ci insegna. Si tutelino le produzioni e si inchiodi la Glencore alle loro assolute responsabilitàconcludono le segreterie territoriali Fiom, Fsm e Uilm della Sardegna Sud Occidentale e del Sulcis Iglesiente -. Per queste ragioni chiediamo la totale partecipazione allo sciopero di lunedì garantendo a tutti la presenza, e di dare voce alla protesta.»

 

Grande successo, a Iglesias, per il Festival internazionale di Capoeira, svoltosi nella palestra di via Enrico Toti, sabato 14 e domenica 15 settembre 2024.
Pubblichiamo il messaggio di ringraziamento, rivolto dagli organizzatori a tutti i partecipanti, arrivati a Iglesias da tutta la Sardegna e perfino da Londra e Varsavia.
Grazie di cuore a tutti per aver reso il nostro Festival Internazionale di Capoeira un evento indimenticabile!
Un ringraziamento speciale va a tutti i nostri piccoli e grandi capoeristi della Judokai Iglesias, ai genitori, i nonni, gli zii, amici e a tutti i partecipanti che hanno condiviso con noi questa meravigliosa esperienza. Ai capoeristi che sono arrivati da Sassari, Olbia, Cagliari e perfino da Londra e Varsavia! La vostra presenza, il vostro entusiasmo, dedizione e impegno sono stati il vero cuore del festival!
Ringraziamo di cuore tutti gli insegnanti arrivati da tutta Europa per portarci la loro esperienza, la loro conoscenza e lo spirito della capoeira, oltre che la loro affascinante cultura brasiliana:
Professora Areia Caline Cezimbra Capoeira Club Croydon: grazie per la tua energia e passione contagiosa. La tua presenza ha reso il festival più vivace e ispirante per tutti, oltre che la consapevolezza che le donne nella Capoeira sono una realtà di grandissimo valore.
Professor Andre Raposa Avezzano: la tua tecnica raffinata e il tuo rispetto per l’avversario hanno ispirato tutti, trasmettendo il vero spirito della Capoeira.
Professor Macaco Tomas Addari: Grazie per aver rappresentato con passione e dedizione le radici della Capoeira Angola. Le tue capacità, attraverso movimenti fluidi, ci hanno trascinato in una Capoeira che rispecchia la sua autenticità.
Mestre Sabado Denison: con il tuo carisma, energia, passione e abilità di insegnamento, hai dato un grande valore al festival accompagnati alla tua musica e danza.
Mestre Pedreiro da Salvador, Bahia: con la tua conoscenza profonda della cultura e della storia della capoeira, ci hai ispirato tutti con grande carisma umiltà, trasferendo conoscenze preziose di questa arte meravigliosa.
Mestre Marinaldo Treningi Capoeira Esporão w Warszawie: grazie per essere stato presente come Mestre del Grupo Esporão e aver mostrato a tutti noi la tecnica impeccabile e il rispetto che mostri per la Capoeira.
Monitor Careca Eberton Capoeira: grazie per averci mostrato una Capoeira evoluta, flessibile e acrobatica, mostrando l’essenza della Capoeira e unendo tradizione e modernità.
Mestre Mussa da Bahia Capoeira Cagliari: grazie per la tua presenza costante, appassionata e carismatica. Sempre al nostro lato con la tua unica forza hai dato grande energia positiva al festival, dimostrando che la Capoeira è un’arte che unisce, aggrega, diverte e supera ogni confine.
Almir Da Cruz, cantante e musicista brasiliano di livello internazionale: hai dato vita al festival con la tua musica meravigliosa, aggiungendo ritmo e anima all’evento e creando un’atmosfera unica che ha unito tutti i presenti. Grazie per aver portato la tua arte e la tua energia!
Un ringraziamento particolare al comune di Iglesias per il patrocinio e per averci messo a disposizione uno spazio ideale per accogliere il festival.
Grazie a Manuela e Christian per averci permesso di dedicare questo evento a Mattia, che ha fatto parte della nostra famiglia Capoeira e che ricordiamo con profonda emozione. Le Ali di Mattia odv.
E, infine, un grazie immenso al nostro maestro Viola, che ha reso tutto questo possibile, ricordandoci che l’inclusività e la diversità sono valori fondamentali delle nostre vite. Un festival senza barriere di età, genere, colore, razza, lingua o religione, con la presenza di tre continenti e tanti Stati, uniti dalla passione per la Capoeira.
Axé a tutti!
   

Il 16 settembre si è conclusa la campagna raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare Pratobello 24. Il bilancio è ottimo. La partecipazione dei sardi è stata straordinaria, con oltre 100mila firme in poco tempo. In attesa che la proposta di legge arrivi al centro del dibattito in Consiglio regionale, come Comitato spontaneo di Iglesias, che ha collaborato con il Comitato Nuraxino e Comitato Sulcis Iglesiente, salutiamo i sardi nel mondo, dei quali abbiamo colto numerosi messaggi di incoraggiamento a resistere all’ennesima aggressione coloniale della nostra Terra. Sono stati numerosi gli emigrati sardi in vacanza nel Sulcis Iglesiente, ad aver fatto lunghe file ai nostri banchetti, senza poter apporre la propria firma in quanto non residenti. Come comitato spontaneo, ci siamo impegnati con forte determinazione e oggi con orgoglio cogliamo, insieme agli altri comitati, i preziosi frutti del nostro contributo alla causa sarda.

Un doveroso ringraziamento all’avvocato Gianluca Piras per il suo impegno costante e discreto, nel raccogliere e convalidare le firme.

Per tutti noi è stata una grande esperienza e ora non ci resta che attendere i frutti della volontà politica del Consiglio della nostra Regione Autonoma.

Intanto, le lotte e gli eventi proseguiranno in tutti i territori.

Rita Melis
Comitato spontaneo di Iglesias

Raccontare il Sulcis attraverso il cinema. È l’obiettivo della terza edizione di Carbonia Cinema Giovani Filming Lab, il progetto del Csc Carbonia della Società Umanitaria che apre oggi le selezioni di 6 giovani sul territorio nazionale per una residenza finalizzata alla realizzazione di un documentario che sarà distribuito in tutta Italia all’interno della rassegna itinerante  di cinema del reale “L’Italia che non si vede”, promossa dai circoli cinematografici Arci.

Il progetto è realizzato in collaborazione con Ucca – Unione Circoli Cinematografici Arci e Fondazione Sardegna Film Commission, con la partecipazione dei Servizi Audiovisivi dello SBIS – Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis e il patrocinio del comune di Carbonia.

Il bando, consultabile sul sito del Carbonia Film Festival, apre oggi con scadenza al 2 ottobre 2024. Possono partecipare giovani professioniste/i e non di età compresa tra i 20 e i 32 anni, che abbiano frequentato o stiano frequentando una scuola di cinema o abbiano una formazione o competenza già avanzata, anche come autodidatti, in filmmaking.

La residenza, dopo una prima fase conoscitiva da remoto, si svolgerà a Carbonia dal 10 al 25 novembre in modalità totalmente gratuita, e sarà curata dal regista Daniele Gaglianone con la collaborazione del filmaker e sociologo Chicco Angius come tutor del progetto. Quest’anno il corso di formazione si svolgerà parallelamente alla nuova edizione del Carbonia Film Festival, in programma dal 13 al 17 novembre. Le corsiste e i corsisti avranno quindi l’occasione di partecipare a una parte delle attività proposte dal Festival, tra cui alcuni incontri formativi a loro dedicati con i registi e i professionisti ospiti dell’evento.

Dopo aver indagato, attraverso una pluralità di voci e di sguardi, il rapporto tra sottosuolo e soprassuolo e tra passato e presente, Carbonia Cinema Giovani Filming Lab si concentra quest’anno su un personaggio, giovane e sfaccettato, e sul suo rapporto tra la terra d’origine e il resto del mondo. Si tratta di un atleta di livello nazionale che gareggia anche in competizioni internazionali in giro per il mondo, ma che ha scelto di restare a vivere nel Sulcis. Il ritratto di questo personaggio diventa un’occasione per raccontare ancora una volta la tensione esistente di un territorio sempre in bilico fra orgoglio resistente e malinconica rassegnazione.

Il corso ha l’obiettivo di far incontrare giovani operatrici e operatori del settore con la realtà del progetto Fabbrica del Cinema che dal 2015, attraverso numerosi progetti di formazione e promozione della cultura audiovisiva, intende promuovere la cultura e la fruizione di un territorio, facendone conoscere anche memoria storica e beni paesaggistici. La finalità è quella di innescare un processo virtuoso che dia lo spunto per nuove produzioni che insistano sugli stessi obiettivi di promozione e sviluppo della filiera.

Un’idea di cinema che nasce in un contesto formativo ma che è in grado di varcare i confini regionali, sia attraverso la circuitazione nei cineclub sia grazie alla programmazione in importanti festival nazionali, dal “Biografilm Festival” di Bologna al “Laceno d’oro” di Avellino, come accaduto al termine della prima edizione del corso con il documentario “Come Scintille nel buio”.

Il progetto è finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna all’interno delle politiche di sviluppo cineportuali e intende favorire l’incontro tra formazione, produzione e conoscenza.

La discarica di “Sa Terredda”, a Carbonia, passa di proprietà, dal comune di Carbonia alla Regione Sardegna, e verrà gestita dal Consorzio industriale provinciale di Cagliari (CACIP).

Nel corso della riunione di Giunta svoltasi stamane, l’assessore degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Francesco Spanedda, ha evidenziato le difficoltà del comune di Carbonia nella gestione diretta della discarica e dei relativi impianti, sollecitando la definitiva assegnazione dell’intero impianto a favore di un soggetto pubblico di valenza sovra comunale. L’intera piattaforma ambientale di “Sa Terredda”, una volta espletate da parte del comune di Carbonia le necessarie attività di censimento e regolarizzazione catastale degli immobili, dovrà essere acquisita al patrimonio disponibile regionale. Il Consorzio industriale provinciale di Cagliari ha manifestato interesse ad acquisire la proprietà nonché assumere e/o affidare la gestione della discarica e degli impianti di “Sa Terredda” a Carbonia. Su proposta dell’assessore Francesco Spanedda, la Giunta ha deliberato di acquisire al patrimonio immobiliare disponibile regionale i beni immobili relativi alla discarica di rifiuti solidi urbani e impianti di trattamento rifiuti (impianto di compostaggio e di valorizzazione degli ingombranti) di “Sa Terredda” a Carbonia, e di autorizzare l’assegnazione definitiva in proprietà, per la presa in carico e gestione, a favore del Consorzio industriale provinciale di Cagliari (CACIP).