25 December, 2025

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Due tiri liberi realizzati da Scott Wood a 2″ dalla sirena finale, concessi per un discutibile fallo di capitan Devecchi, hanno deciso la prima sfida della regular season della nuova Basketball Champions League, ieri sera al PalaSerradimigni di Sassari, tra la squadra turca Pinar Karsiyaka e la Dinamo Banco di Sardegna: 88 a 87 (primo tempo 39 a 37 peri turchi).

E’ stata una partita molto equilibrata, bene interpretata dalla squadra di Federico Pasquini che è sempre stata a contatto degli ospiti, riuscendo anche a raggiungere un vantaggio di 9 lunghezze nel corso di uno straordinario terzo quarto, nel quale ha realizzato ben 28 punti nonostante un calo finale. A decidere l’esito del match, al di là dell’episodio finale, è stata sicuramente la deficitaria percentuale di Stipcevic, inferiore al 50%: 7 su 15.

La sconfitta brucia ma la prestazione lascia in eredità tanti elementi positivi che fanno ben sperare per la stagione appena iniziata. Straordinaria la prestazione dell’ex Avellino Levi Randolph, autore di ben 27 punti, con il 75% (3 su 4) nei tiri da tre punti e 4 rimbalzi, l’energia di Scott Bamforth, partito in quintetto e a segno con 8 punti e 5 assist, la sostanza di Rok Stipcevic (13 punti e 5 assist) e la concretezza di Achille Polonara (8 punti e 7 rimbalzi).

Nella Pinar, su tutti è emerso un grande Jarrod Michael Jones, autore di ben 29 punti.

La Dinamo già oggi ritorna al lavoro in vista del prossimo impegno casalingo in campionato, in  programma domenica contro una delle rivali storiche degli ultimi anni, Reggio Emili.

«E’ stata una partita decisa dai dettagli finali, giocata contro una squadra che non ha mai mollato neanche quando potevamo dare la spallata, nel terzo quarto. E poi quello che è successo alla fine era abbastanza prevedibile – ha commentato Federico Pasquini -. Non voglio parlare degli arbitri, ma dico che su una rimessa a quattro secondi dalla fine ci sta una difesa un po’ più maschia, abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Detto questo, dobbiamo concentrarci sul lavoro difensivo e sulla concentrazione. Come è tipico di una squadra nuova e giovane eravamo anche un po’ nervosi in campo e abbiamo perso energia pensando troppo agli errori fatti. Quello che dobbiamo evitare è proprio questo, fare alcuni minuti di gioco ad altissimo e di grande sforzo e poi fermarci due minuti a pensare troppo. Credo che tutti questi elementi si possano migliorare lavorando insieme, crescendo. C’è il rammarico di questa partita – ha concluso Federico Pasquini – ma da domani si continua a lavorare.»

Dinamo Banco di Sardegna 87 – Pinar Karsiyaka 88

(18-19; 19-20; 28-24; 22-25)

Dinamo Banco di Sardegna. Spissu 6, Gallizzi, Bamforth 8, Planinic 5, Devecchi 3, Randolph 27, Pierre 8, Jones 9, Stipcevic 13, Polonara 8, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Pinar Karsiyaka. Ugurlu 9, Turen 8, Guven 2, Aygunduz, Waters 13, Celep, Wood 11, Kennedy 16, Jones 29, Gulaslan, Karahan, Dogan. All. Aleksandar Trifunovic.

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Il Collegio Ipasvi Carbonia Iglesias non può sostenere gesti ed intenti violenti contro operatori sanitari che durante il loro servizio si prendono cura del cittadino.

Aggressioni fisiche, comportamenti minacciosi, abusi verbali, ingiurie e calunnie anche via social e che si registrano a danni dei dipendenti (e degli infermieri per quanto ci compete) e in tutti i reparti, i servizi, le unità operative dove si verificano conflitti, si ha il dovere di evitarle, di ridurle, di prenderle in carico, di non considerarle fisiologiche e quindi ineluttabili.

La violenza sul luogo di lavoro è un problema di salute pubblica che in ASSL Carbonia e in ATS Sardegna è evidentemente il caso di attenzionare per trovare soluzioni. 

Pur consapevoli che per le professioni sanitarie è indubbio il rischio di subire aggressioni e che sia più elevato rispetto ad altri lavoratori che operano in contatto diretto con l’utenza, questo non può essere motivo di remissione rispetto alle cose da fare ed ognuno per il proprio ruolo in Azienda, dal management agli RLS, dai responsabili della sicurezza ai lavoratori stessi.

Ma non solo in azienda, perché rispetto a tali accadimenti anche le istituzioni, le rappresentanze sociali e dei cittadini e finanche la stampa hanno un ruolo nel canalizzare correttamente il notevole flusso di notizie e contesti che arrivano dal mondo della sanità, evitando di indurre pur indirettamente la popolazione a coltivare una rabbia crescente verso gli operatori delle strutture sanitarie. 

Si pubblicano, spesso, notizie a sensazione e non attendibili sui servizi sanitari, con la conseguenza che si sviluppano aspettative negative nei confronti dei servizi stessi, incitando pur indirettamente  la frustrazione e la rabbia e minando il rapporto di fiducia tra cittadini e operatori. 

Non possiamo non porre all’attenzione del dibattito alcune domande:

• La dimensione del fenomeno in Assl Carbonia è sottostimata?

• Sono i lavoratori e gli operatori sanitari a propendere di non denunciare gli episodi di violenza che subiscono?

• E’ l’azienda a depotenziare e derubricare gli episodi di violenza come ordinaria amministrazione?

• Il management ha maturato un atteggiamento adeguato nei confronti dell’operatore sanitario, medici ed infermieri in primis, oggetto di violenza?

• La Assl Carbonia-Ats Sardegna oggi e la ex ASL 7 prima, hanno mai invitato le istituzioni e le rappresentanze sociali a ragionare per stemperare tensioni ed accettare comunicazioni di notizie avverse sul riordino della rete ospedaliera e sull’emanazione di atti aziendali?

 Senza minimizzare i fatti ma nemmeno amplificandoli, è da tenere tutti bene a mente che le aggressioni sono al quarto posto tra i 16 casi segnalati nel IV e nel V Rapporto (2005-2012) del Protocollo di monitoraggio degli eventi sentinella del ministero della Salute.

Alcune recenti vicende di cronache e portate all’attenzione dell’opinione pubblica sono drammatiche, e si rende quanto meno consigliabile spendersi per sensibilizzare sul tema della violenza sugli operatori sanitari  senza ulteriore dilazione di tempo.

Non sempre i luoghi di cura sono in condizione di risolvere i problemi di salute personali dei cittadini in tempi “ragionevoli”, ma questo non è responsabilità degli operatori, e quando scatta la violenza in tante situazioni ed in tanti contesti assistenziali ordinari o in emergenza, è inaccettabile che a farne le spese siano professionisti e lavoratori la cui unica imprudenza è quella di destinare, in mezzo a mille difficoltà, il proprio servizio alla cura degli altri.

Gli operatori non devono sostituirsi all’Azienda e a chi la dirige, e le modalità di segnalare, protestare, denunciare da parte dei cittadini sono ben altre che atti di violenza fisica e verbale. 

Mettere in atto azioni più efficaci per proteggere l’incolumità degli operatori è un diritto, non un optional, così come è un diritto avere identificati i fattori di rischio per la sicurezza del personale ospedaliero e territoriale.

Concludiamo con l’evidenza che gli atti di violenza possono ripercuotersi negativamente anche sulla qualità dell’assistenza offerta ai cittadini.

Ed anche in tale direzione si apre l’opportunità di un confronto serrato.

Graziano Lebiu

Presidente del Collegio IPASVI Carbonia Iglesias

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E’ stata presentata questa mattina, nella sala riunioni della Torre Civica, a Carbonia, l’edizione speciale di “Io non rischio 2017 – Piazza provinciale di Carbonia”, che si terrà sabato 14 ottobre, in piazza Roma, a Carbonia, dalle 9.00 del mattino alle 20.00. Hanno partecipato alla presentazione gli amministratori di tre dei Comuni coinvolti, Carbonia (il sindaco Paola Massidda), Domusnovas (il sindaco Massimo Ventura e l’assessore dell’Ambiente e della Protezione civile Ottavia Ilaria Pisu) e Siliqua (l’assessore dell’Ambiente Isacco Fanni), il comandante della Polizia locale di Carbonia maggiore Andrea Usai, i formatori della campagna ed i volontari comunicatori delle organizzazioni coinvolte: Terramare di Carbonia, Soccorso Iglesias di Iglesias, Adavd di Domusnovas, Pan Siliqua di Siliqua e Protezione civile Segariu di Segariu).

L’evento di questa edizione speciale è stato pensato e organizzato dal dipartimento della Protezione civile con l’intenzione di raggruppare le attività nei soli capoluoghi di provincia, attraverso la partecipazione delle associazioni di protezione civile dislocate nei territori che racconteranno, come in passato, le buone pratiche di protezione civile da adottare prima, durante e dopo lo scatenarsi di un evento naturale, mirando all’elevazione della cultura di protezione civile, all’acquisizione di maggiori conoscenze del territorio specifico abitato e migliorando le capacità di resilienza dei cittadini.

In piazza Roma verranno sistemati i vari gazebo e sono previsti anche spazi ludici per i bambini, in modo da favorire l’affluenza delle famiglie e di consentire ai genitori di seguire le attività dei formatori e dei volontari.

L’evento, previa autorizzazione del dipartimento della Protezione civile per il Tramite della D.G. della Protezione Civile R.A.S., potrà essere replicato nelle città di ciascuna piazza assieme all’associazione di riferimento, anche per le attività di prevenzione, informazione, tra le quali presentazioni e/o aggiornamenti di Piani Comunali di Protezione Civile ai cittadini.

    

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Da lunedì 16 ottobre i circa 12mila imprenditori dell’ovicaprino sardi potranno presentare le domande per gli interventi di sostegno alle aziende del comparto, così da far fronte al deterioramento delle condizioni di produzione e di mercato del latte per la campagna 2016-2017. I 45milioni di euro stanziati dalla Giunta e approvati con legge dal Consiglio regionale saranno ripartiti in quota di 13 euro a capo presente in azienda al 30 giugno 2017. Le domande vanno presentate in uno dei 32 Sportelli unici territoriali (SUT) dell’Agenzia Laore Sardegna.
«Come Giunta e come Assessorato, con il prezioso contributo delle agenzie agricole regionali e la leale collaborazione del Consiglio regionale, abbiamo mantenuto l’impegno preso con pastori e associazioni di categoria nel venire incontro, a tempo di record, alle numerose criticità che hanno investito il mondo delle campagne a causa della siccità». Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, nel ricordare che in poco più di 60 giorni si sono trovati altri 30milioni di euro da integrare ai 17 già stanziati dal Consiglio regionale per il comparto ovicaprino, si sono riallocate tali risorse, fatti tutti i passaggi burocratici e le comunicazioni previste dalla normativa fra assessorati, Aula di via Roma e governo nazionale. Sono stati infine trasferiti i fondi ad Argea, che si occuperà dei pagamenti alle imprese, e organizzato i programmi per la gestione delle domande di aiuto.
Ai fini dell’accesso agli aiuti le imprese devono comunicare preventivamente ed esclusivamente tramite pec all’indirizzo dati.ovicaprini@pec.agrisricerca.it i quantitativi di latte prodotti nel corso delle campagne 2015/2016 e 2016/2017 e conferiti al primo acquirente e, nel caso di produttori che provvedano direttamente alla trasformazione in azienda, i quantitativi trasformati direttamente. Alla comunicazione dovranno essere allegate le fatture o i documenti contabili di valore probatorio equivalente. In mancanza di tale comunicazione e delle relative fatture, le imprese sono escluse dal beneficio. 

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Seconda giornata, venerdì 13 ottobre, per la prima edizione di How to Film the World, il ciclo di incontri, masterclass e proiezioni organizzato dal Carbonia Film Festival per la direzione artistica di Francesco Giai Via. Un progetto fortemente votato alla formazione, elemento centrale de La Fabbrica del Cinema, motore organizzativo della manifestazione insieme al Centro Servizi Culturali di Carbonia della Società Umanitaria diretto da Paolo Serra.

Una giornata che vedrà la rassegna, dopo l’anteprima cagliaritana di giovedì, spostarsi a Carbonia, con protagonista il regista danese di origini palestinesi Mahdi Fleifel.

Si comincia al mattino, alle 9.30, alla Fabbrica del Cinema, con un incontro riservato alle ragazze e ai ragazzi dell’IIS G.M. Angioy, che potranno dialogare con i registi Luca Bellino e Silvia Luzi (impegnati il giorno prima a Cagliari per la proiezione de “Il cratere”).

Nel pomeriggio, alle 16.00 sempre alla Fabbrica del Cinema, è in programma la masterclass di Mahdi Fleifel, regista che ha affrontato con humor e poesia il tortuoso percorso del popolo palestinese, e che esplorerà il rapporto fra autobiografia e grandi eventi della storia. Un appuntamento gratuito (come tutti quelli di HTFTW) e aperto a tutti sino a esaurimento posti.

Alle 19.30 spazio al primo dei molti momenti conviviali offerti dal Carbonia Film Festival, con il djset di Meine Fotze al Suzie Q di via Fosse Ardeatine.

Dalle 21.00 spazio invece alla proiezione dei lavori di Fleifel, al Cine-Teatro Centrale di piazza Roma: sullo schermo “A world not ours” e “Xenos”A seguire l’incontro con il regista.

How to Film the World prosegue sabato con il premio Oscar László Nemes e domenica con il regista statunitense Ben Russell. In programma nel fine settimana anche l’atteso primo set in Sardegna del nuovo talento della disco italiana d’autore Jolly Mare (sabato 14 ottobre), e la chiusura in musica (domenica 15 ottobre) con il reading “TRA-MUDAS Tra-ballu Tra-ditu”: sul palco Gavino Murgia e Valentino Mannias su un testo di Marcello Fois.

 

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Tre interessantissime monografie dedicate a George Gershwin, Robert Schumann e Maurice Ravel sono il fulcro della seconda parte del “VII Festival pianistico del Conservatorio”, al via lunedì 16 ottobre, nell’aula magna dell’istituzione musicale cagliaritana.

Nato da un progetto del pianista Stefano Figliola, docente al Conservatorio di Cagliari, il festival lunedì partirà alle 18.00 con un appuntamento dal titolo “Invito al Concerto”: la pianista e musicologa Aurora Cogliandro presenterà i contenuti delle prime due monografie (dedicate a George Gershwin e Robert Schumann) in programma rispettivamente mercoledì 18 e venerdì 20 ottobre, alle 18,30, nell’Auditorium del Conservatorio.

Solisti del concerto gershwiniano, che nasce dalla collaborazione tra il Conservatorio e l’associazione culturale “Ennio Porrino”,  saranno il pianista Nicola Guidotti, interprete dei tre preludi, il G.G Project – formato da Carla Giulia Striano alla voce, Thomas Sanna al pianoforte, Andrea Morelli al sax, Massimo Spano al contrabbasso e Alessandro Garau alla batteria – in una scelta delle più celebri melodie del grande compositore americano, ed il pianista Federico Melis, accompagnato dalla Wind Orchestra “Ennio Porrino” diretta dal maestro Ignazio Perra, alle prese con la celeberrima “Rhapsody in blue”.

La monografia schumanniana vedrà impegnati Angela Oliviero al pianoforte, Marco Ligas al violino, Dimitri Mattu alla viola e Oscar Piastrelloni al Violoncello.

Il festival proseguirà lunedì 20 novembre, alle 18.00, nell’Aula magna del Conservatorio con una “Conversazione Pianistica” curata dal presidente del Conservatorio, Gianluca Floris, che incontrerà il Maestro Stefano Figliola.

Sono di grande interesse le due serate monografiche di mercoledì 13 dicembre e mercoledì 24 gennaio 2018, in programma sempre alle 18,30 nell’Auditorium del Conservatorio, e dedicate all’esecuzione integrale dell’opera pianistica di Maurice Ravel. Interpreti raveliani saranno i pianisti, docenti nel conservatorio di Cagliari, Giulio Biddau e Stefano Figliola.

Il “VII Festival pianistico del Conservatorio” nasce dalla collaborazione del “Dipartimento Tastiere” con i Dipartimenti di “Strumenti ad Arco e a corde”, di “Nuove tecnologie e Linguaggi musicali (Scuola di jazz)” e con l’associazione culturale musicale “Ennio Porrino” di Elmas. 

 

 

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Questa mattina, giovedì 12 ottobre, si tiene al Laboratorio Industry 4.0 – sito industriale Sarlux, Sarroch – l’Open day sul programma #digitalSaras. L’azienda di raffinazione petrolifera ha invitato gli studenti del corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica e chimica. L’evento, curato da Pier Francesco Orrù, docente di Sistemi di ingegneria industriale, Università di Cagliari, si inquadra nell’ambito del programma #DigitalSaras.

«La partecipazione attiva e propositiva degli studenti – spiega il professor Orrù – rafforza un tessuto relazionale di forte pregio che coltiviamo da anni e con proficui risultati con le aziende del territorio e in particolare con il gruppo Saras». In sostanza, il connubio perfetto tra accademia, ricerca e imprese isolane. L’Open Day odierno verte sul programma di digitalizzazione della raffineria con le cosiddette “tecnologie abilitanti”. Ovvero, cloud, big data e data analysis, industrial internet, cyber security e augmented reality. Nel programma sono state individuate ottanta possibili applicazioni, definite quelle prioritarie e un team dedicato ha già avviato le prime otto sperimentazioni: di queste, una verrà presentata oggi nel dettaglio.

I lavori sono stati aperti con un corso sulla sicurezza. A seguire, interventi di Dario Scaffardi (vice presidente esecutivo e direttore generale Saras spa), Carlo Guarrata (amministratore delegato Sarlux srl), Giuseppe Citterio (direttore pianificazione e sviluppo). Previsti anche una serie di tavoli tematici.

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Il mercato civico di Carbonia, da sempre un punto di riferimento per il commercio del centro cittadino, può e deve rivivere. E’ con questo spirito che è nata l’iniziativa “Uniti si vince, sempre! Grande inaugurazione per il rilancio del mercato civico”, “battezzata” ieri mattina con una manifestazione cui hanno partecipato il sindaco, Paola Massidda, e gli assessori delle Attività produttive Mauro Manca, della Cultura Sabrina Sabiu e dei Servizi sociali Loredana La Barbera.

L’iniziativa di marketing è stata curata dall’azienda privata Worldesign, con la collaborazione di numerosi imprenditori cittadini ed il supporto dell’assessorato delle Attività produttive del comune di Carbonia, guidato da Mauro Manca che ha sottolineato: «Il rilancio del mercato civico è uno degli obiettivi del nostro programma di governo. Siamo entusiasti di questa iniziativa, lanciata in collaborazione tra l’Amministrazione comunale, gli operatori del mercato civico e diversi imprenditori cittadini, con l’obiettivo di far sì che questa struttura possa tornare ad essere un riferimento non solo commerciale, ma anche centro di aggregazione sociale, come lo era un tempo».

Anna Cani, titolare della Worldesign, ha spiegato lo spirito dell’iniziativa, alla quale ha aderito la quasi totalità degli operatori del mercato, che prevede sconti per i cittadini che aderiscono e premi per quanti accumuleranno a fine anno il maggior numero di scontrini.

Per festeggiare l’evento, è stata preparata e distribuita ai presenti, una mega torta, accompagnata da un brindisi augurale.

Per il rilancio del mercato civico sono necessari anche interventi di sistemazione della struttura e dei servizi, per i quali – ha sottolineato l’assessore Mauro Manca – l’Amministrazione comunale sta cercando di reperire le risorse necessarie nel bilancio, sempre molto magro.

                     

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Resta accesa, in Consiglio regionale, la discussione sulla proposta di ridefinizione della rete ospedaliera. Ieri sera i lavori sono iniziati con l’intervento del consigliere di Fi, Edoardo Tocco, che ha ribadito le critiche al provvedimento e ha insistito sulla mancata nomina del direttore dell’Areus ed ha concluso con l’invito all’assessore perché si proceda con maggiore celerità nella cosiddetta emergenza\urgenza. Il consigliere di Fd’I, Paolo Truzzu, ha posto una questione di metodo riferendosi al fatto che si discute del riordino della rete ospedaliera senza conoscere con precisione i conti della sanità. «Nel merito – ha proseguito l’esponente della minoranza – affermo che manca un approccio politico al tema e  gli accordi che si annunciano sulla classificazione degli ospedali rispondono a logiche che non sono quelli dell’interesse dei cittadini e dei pazienti sardi». Paolo Truzzu ha quindi concluso riproponendo dubbi sulla riduzione dei costi ed ha accusato la Giunta di “far morire alcuni ospedali per consunzione”, negando personale, servizi e strutture.  

Alessandra Zedda (Fi) ha criticato la stesura del documento e la scarsa comprensione di grafici e modelli di sintesi. La consigliera della minoranza ha insistito sulla mancata operatività delle case della salute e  degli ospedali di comunità («è un vostro insuccesso ormai conclamato») e sulla scarsa informazione nella reale offerta ospedaliere in termini di posti letto. «I sardi – ha incalzato Alessandra Zedda – non conoscono quale assistenza ospedaliera avranno e condividono con noi le preoccupazioni per il blocco del turn over, per la difficoltà nel reperire i farmaci e per le liste di attesa».

Franco Sabatini (Pd) ha difeso con vigore l’emendamento per il Dea di primo livello in Ogliastra («non chiedo ciò che non è lecito per il mio territorio ma ciò che gli deve essere riconosciuto») ed ha ricordato i decennali ritardi della Regione nei confronti del territorio ogliastrino soprattutto per ciò che attiene le infrastrutture e i servizi. «Ogni servizio – ha proseguito il presidente della commissione Bilancio – ci è costato una battaglia ed è anche per questo che mi indigno quando qualcuno afferma che l’Ogliastra ha ottenuto troppo. Non lo accetto, l’Ogliastra oggi chiede soltanto il diritto alla salute che per anni gli è stato negato».

«Questa legge è talmente astratta che ha perduto ogni profilo di concretezza». Così Stefano Tunis (Fi) ha aperto il suo intervento critico sul mancato decollo del sistema di emergenza\urgenza e per il “modo superficiale” con cui si è proceduto nell’affidamento del servizio di elisoccorso. Il consigliere della minoranza ha quindi avanzato la proposta perché siano stralciate dal documento tutte quelle parti che attengono la sanità privata “così da valutarne con attenzione ruolo, funzioni e compiti”. Il consigliere dell’Udc, Alfonso Marras ha parlato di “un errore di fondo nella proposta di revisione della rete ospedaliera” riferendosi all’assenza di considerazione per i reali bisogni dei pazienti sardi. «È una riforma calata dall’alto – ha proseguito l’esponente della minoranza – che contiene modelli organizzativi che non possono essere applicati nella nostra Regione». Marras ha ricordato le proteste in piazza di tante comunità dell’Isola a difesa dei servizi e delle strutture ed ha accusato l’esecutivo di non aver predisposto un quadro costi\benefici sugli effetti del piano di rivisitazione della rete ospedaliera sarda.

Marco Tedde (FI) ha ricordato “ i buoni propositi non mantenuti dal presidente Pigliaru in materia di sanità ad incominciare da quello fallito di slegare la sanità dalla politica” per ribadire critiche al documento ed alla generale politica adottata dal centrosinistra («la politica è intervenuta così pesantemente nella sanità che la giunta è stata costretta a una serie di proroghe per i diversi direttori delle Asl»). L’esponente della minoranza ha accusato al Giunta di procedere con l’approvazione degli atti aziendali delle diverse Asl sulla base dei criteri contenuti nella proposta di revisione della rete ospedaliera che “non essendo stata ancora approvata dal Consiglio non è dunque in vigore”. Tedde ha concluso riproponendo una serie di dubbi sulla possibilità di ridurre i costi della Sanità sarda attraverso le azioni poste in essere dalla maggioranza: «La sanità col centrosinistra è sotto lo schiaffo di certa politica e di certi poteri».

Salvatore Demontis (Pd): «Sarebbe più semplice lasciare le cose come stanno ma il centrosinistra ritiene doveroso approvare questa riforma perché gli ospedali in Sardegna per certe specialità sono al di sotto delle soglie degli standard di sicurezza». «Gli standard scientifici internazionali non sono rispettati – ha proseguito – e se questo principio è vero allora va applicato, perché il diritto alla salute non vuol dire essere curati nell’ospedale sotto cassa ma essere curati bene».

Peppino Pinna (Udc) ha parlato di documento “predisposto senza tenere in considerazione le esigenze di territori e cittadini” ed ha ricordato le proteste delle diversità comunità dell’Isola. Il consigliere della minoranza ha quindi accusato la Giunta di aver tagliato servizi e strutture senza ceh si siano attivate l’Areus e l’elisoccorso. «Servizi – ha affermato Pinna – che avrebbero dovuto precedere la riorganizzazione dei presidi territoriali e l’individuazione dei presidi ospedalieri per la specializzazione nelle diverse patologie».

Ha preso poi la parola l’on. Luigi Ruggeri (Pd), che ha detto: «Capirei alcune perplessità se stessimo abbandonando un modello funzionante nei territori, capace di dare risposte puntuali al bisogno di Sanità. Invece, abbiamo davanti modelli non efficaci che sono stati funzionali ad altro. Non è che noi spendiamo molto: noi spendiamo male e non ci importa come spendiamo, basta che ci sia prossimità della spesa. Questo riflette l’immaturità generale dell’azione pubblica, che non si preoccupa dell’efficacia delle proprie azioni. Prossimità e complessità sono cose diverse: nulla togliamo sulla prossimità, perché risponde all’urgenza. Invece, faremo in modo che chi tratta le patologie lo faccia con altri strumenti e altra organizzazione a disposizione».

Per l’opposizione è intervenuto l’on. Attilio Dedoni (Riformatori), secondo cui «se anche è vero che il vecchio sistema non funzionava male è anche vero che la Sardegna non è l’ultima regione italiana in fatto di Sanità. E l’innovazione che si rende necessaria non è quella che state prospettando voi: manca la riorganizzazione del territorio, manca l’Areus e manca l’elisoccorso. Soltanto a quel punto si può procedere a rifare la rete ospedaliera. Non come state facendo voi. Ma la vergogna che vi seguirà negli anni è che non risolverete i problemi della Sanità togliendo all’Ogliastra o a La Maddalena».

L’on. Piefranco Zanchetta (Upc) ha detto: «E’ tanto il disagio di vari componenti della maggioranza. Figuratevi il mio, che arrivo da La Maddalena, una zona davvero disagiata al punto che è insulare nell’isola. E tutti scappano quando c’è da riconoscere la condizione in cui versa La Maddalena. Non ci si può dimenticare di chi deve attendere un’ora e mezzo il traghetto , perché altro mezzo non c’è se non il traghetto. Su questo ci saranno anche i miei emendamenti, più avanti, a rafforzare i buoni principi e a evidenziare le disparità di trattamento».

Per l’on. Daniele Cocco (Mdp) «c’è ancora molto da dire e da fare su questo paragrafo. In questi giorni sono convinto che otterremo un buon risultato nel confronto con l’assessore Arru». L’oratore ha chiesto alla Giunta notizie circa l’ipotesi che siano cedute all’Inps tutte le competenze in materia di accertamento dell’invalidità.

 A seguire a preso la parola l’on. Annamaria Busia (Cps): «La commissione Sanità aveva le mani legate e doveva muoversi tra i paletti imposti dalla Giunta. Se si elencano cifre e dati ma poi si procede a rattoppare vestiti malconci com’è accaduto ieri nel capitolo 5 con l’emendamento per Alghero e Ozieri è chiaro allora che non va bene. Gli incipit che date nei capitoli sono sempre ottimi e non si può non condividerli. Ma poi la risposta a questi bisogni non è mai puntuale né adeguata».

Per il Pds ha preso la parola il consigliere Augusto Cherchi, che ha detto in esordio: «Non entro nello specifico del capitolo 6 ma faccio una riflessione sulla necessità di ristrutturare la rete ospedaliera, ristrutturazione che se non fa il Consiglio regionale la farà qualcun altro.  L’importante, dal nostro punto di vista politico,è che gli atti aziendali non devono essere operativi prima che la riforma della rete ospedaliera non sia approvata. E se gli atti aziendali sono già stati approvati, dovranno essere modificati sulla base della riforma che uscirà da quest’Aula. Su questo abbiamo chiesto e ottenuto garanzie dal presidente della Regione».

Forza Italia ha preso la parola con il suo capogruppo, Pietro Pittalis, che ha detto: «Voi ritenete di fare qualcosa di straordinario e invece state facendo qualcosa di disastroso. E’ bene che si sappia anche che nel silenzio si sta consumando un fatto inaudito, a Roma: la fine della nostra autonomia, come segnano le agenzie di stampa. Ci sarebbe giusto un’apertura e non fatti concreti, ancora una volta: un confronto disastroso con il governo nazionale. Io capisco il vostro imbarazzo, cari colleghi della maggioranza, a cominciare dal collega Sabatini che ha tutta la mia solidarietà. Ma su Lanusei, su Alghero e Nuoro non con il voto segreto ma alla luce del sole è bene che tutti si assumano la responsabilità mettendoci la faccia».

L’assessore Luigi Arru ha risposto in esordio alla domanda dell’on. Daniele Cocco, smentendo le notizie su un trasferimento di competenze all’Inps sulle commissioni di invalidità civile. Sul resto del capitolo 6 ha detto: «Non c’è nessuna idea di punire un territorio piuttosto che un altro. La Sanità è una metafora della nostra idea di Sardegna forte, dove avremo la scuola di specializzazione in Riabilitazione. E ogni tanto fa piacere dare una buona notizia». Rivolto all’on. Franco Sabatini (Pd) ha detto: «Io ho cercato di essere fedele a un’idea di Sardegna, trovando un equilibrio tra la territorialità, la cosiddetta salute a km zero, ma anche la necessità di specializzazione, che non può essere ovunque».

L’Aula ha poi respinto l’emendamento soppressivo 9 e poi il 424 sul quale l’on. Usula ha detto: «Il capitolo 6 è la prova del contrasto tra le buone intenzioni in premessa e la pessima esecuzione».

Respinti anche gli emendamenti 425, 426, 427, 428, 683, 429, 430. 431, 433, 38, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 48, 49, 50, 51, 53, 54, 55, 437, 283, 439, 440, 441, 442, 444, 470, 443, 445, 763, 614, 446, 447, 458, 448, 449, 450, 459, 451, 452, 760, 453, 454, 455, 456, 457, 460, 461, 463, 464, 465, 462, 466, 467, 468, 469.

Sull’emendamento 365 (Sabatini) la Giunta e la commissione hanno formulato un invito al ritiro. Il presentatore ha precisato: «Niente si chiede in più rispetto a quanto  oggi è già attuato in Ogliastra. Usiamo con giudizio nei territori questo DM 70. Chiedo pertanto che l’emendamento sia spostato a prima del voto finale sulla legge, perché si abbia il tempo di accoglierlo a costo zero per la Regione visto che non si chiede l’istituzione di nuovi servizi».

Il Consiglio regionale ha accolto la richiesta, anche sulla spinta dell’opposizione guidata dal capogruppo di Forza Italia.    

Respinti poi gli emendamenti 56, 471, 472, 473, 474, 475, 761.

L’on. Francesco Agus (Cps) non ha ritirato, nonostante l’invito, l’emendamento 681 contrario all’ipotesi di unione tra l’ospedale Brotzu e il Policlinico universitario. «Non solo la mia lettura non è smentita ma è proprio confermata, dato che è in ballo l’ipotesi di valutare la fattibilità di questa fusione. Contesto, peraltro, che senza nemmeno un bilancio degli accorpamenti fatti in questi anni si pensi di farne oggi di nuovi. Non è un’urgenza questa unione di cui parlate. E non è pensabile trasferire il Brotzu dentro l’azienda mista universitaria».

Sul punto ha replicato l’on. Luigi Ruggeri (Pd), che ha detto: «Siamo davanti a una ipotesi eventuale, se si legge bene. Attenzione però che senza numeri sufficienti verranno chiuse alcune scuole di specializzazione, rischio che si può scongiurare soltanto con un accordo tra il Brotzu e l’azienda ospedaliera mista».

Per l’on. Annamaria Busia (Cps) «l’emendamento consente di evitare un errore, perché l’eventualità non può far parte della formazione. Pertanto chiedo il voto elettronico».

Anche l’on. Paolo Truzzu (Fdi) ha annunciato il voto a favore dell’emendamento: «Ci stiamo abituando a fare cose strane, pensiamo che basti scrivere un pensiero dentro una legge perché poi si realizzi. Non è così: non si possono lasciare le mani libere per il futuro. Voglio un ragionamento alla luce del sole e all’esterno di questa Aula».

Anche il Psd’Az ha annunciato con il suo leader Christian Solinas il voto favorevole all’emendamento Agus. «Il progetto vostro è diverso: avete in mente di mandare il Brotzu dentro il Policlinico. Diciamo le cose con il loro nome».

Anche l’on. Alessandra Zedda (FI) è intervenuta e ha detto: «Gli atti aziendali che in questi gironi vengono sbandierati sulla stampa sono illegittimi e irrispettosi. E’ noto che vogliate potenziare il Policlinico universitario ma non è accettabile farlo sulle spalle del Brotzu, in ragione di cattedre o di strutture complesse».

Sull’ordine dei lavori l’on. Stefano Tunis (FI) ha detto: «Chiedo lo stralcio di questo punto, per discuterne dopo l’approvazione di questa legge».

L’on. Roberto Deriu (Pd) ha suggerito al collega Francesco Agus di rinviare il suo emendamento alla fine della discussione, al pari dell’emendamento Sabatini sui servizi ospedalieri in Ogliastra.

Per Forza Italia l’on. Edoardo Tocco ha ribadito il sostegno all’emendamento Francesco Agus: «Bisogna tenere ben distinte le due strutture, se non vogliamo correre il rischio che chi non è professore a Monserrato trovi invece la cattedra in via Peretti».Il presidente Gianfranco Ganau, su richiesta dell’on. Luigi Ruggeri ha sospeso i lavori per alcuni minuti.

Alla ripresa, il consigliere Ruggeri ha proposto di posticipare alla prossima seduta l’esame dell’emendamento; la proposta è stata accolta dal Consiglio.

Successivamente l’Aula ha respinto una serie di emendamenti.

Approvato, invece, l’emendamento n. 863 (Cherchi) che prevede una rettifica terminologica. Voto favorevole anche per l’emendamento n. 689 (Cherchi) che assicura nelle strutture ospedaliere delle zone disagiate interventi di bassa e media complessità in raccordo con le unità di pronto soccorso ed il n.862 (Cherchi) che allarga il campo degli interventi alla bassa ed intermedia complessità.

Sull’emendamento n. 882 a firma Pierfranco Zanchetta, il consigliere ha richiamato l’attenzione dell’Assemblea sulla normativa della Regione Sicilia che assegna alle partorienti nelle proprie isole minori un ristoro di 3000 euro per garantire parità di condizioni.

Sul punto l’assessore Arru ha assicurato una riflessione precisando che, trattandosi di prestazioni extra Lea occorre verificare coperture e funzione dell’intervento.

Il capogruppo di Cps Pierfanco Zanchetta, non soddisfatto della risposta, ha sollecitato misure adeguate nella prossima finanziaria, annunciando il ritiro della proposta. Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha criticato «questo modo schizofrenico di procedere che svilisce l’importanza dei problemi trattati» mentre il presidente Gianfranco Ganau ha chiarito che l’emendamento è inammissibile essendo privo di copertura.

Il Consiglio ha poi approvato l’emendamento n.858 del capogruppo di Art. 1 – Mdp Daniele Cocco che aggiunge ai servizi delle strutture di Alghero-Ozieri quello della radiologia interventistica extra vascolare.

Sempre riguardo alle strutture ospedaliere di Alghero Ozieri, delle quali è previsto il riconoscimento di presidio di primo livello è stato respinto un emendamento del consigliere Giorgio Oppi che prevedeva l’entrata in vigore della nuova denominazione dal 1° gennaio 2018. L’assessore Arru ha chiarito che, per poter essere definita di primo livello, la struttura necessita dell’unità di rianimazione, passaggio che richiede tempi tecnici non comprimibili.

Successivamente il Consiglio ha approvato gli emendamenti n. 766 (Perra e più) che descrive in dettaglio i servizi del presidio di Alghero-Ozieri e n. 690 (Cherchi e più) che riformula la classificazione degli “stabilimenti” (le strutture ospedaliere) con le relative funzioni.

Al termine dello scrutinio il presidente ha tolto la seduta. I lavori del Consiglio riprendono questa mattina alle 10.00.

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Sono state disputate oggi le partite di andata degli ottavi di finale della Coppa Italia di Promozione. Al Comunale “Carlo Zoboli” la sfida tra Carbonia ed Arbus è terminata senza goal ma non sono mancate le emozioni e in un finale molto nervoso è stato espulso dalla panchina Gabriele Concas (era stato appena sostituito da Momo Konatè, tenuto inizialmente in panchina insieme a Claudio Cogotti, mentre Riccardo Milia era assente ancora per una squalifica rimediata lo scorso anno con il Seulo 2010) per essere entrato in campo per protestare per quanto accadeva in campo, e allo scadere il difensore dell’Arbus Umberto Festa è rimasto vittima di un infortunio in uno scontro di gioco con Marco Foddi e Momo Cosa che, fortunatamente, gli esami hanno accertato essere meno grave di quanto si sia temuto a caldo. Le visite cui è stato sottoposto, hanno escluso, infatti, lesioni alla tibia e al perone ed ora il calciatore attende di essere sottoposto ad una risonanza per ulteriori accertamenti.

La partita è stata sostanzialmente equilibrata, con un paio di occasioni da gol per parte e va riconosciuto merito ai giovani del Carbonia di aver saputo tenere testa ad un avversario molto quotato, capolista a punteggio pieno dopo due giornate in campionato, insieme al Carloforte. La qualificazione ai quarti di finale si deciderà nel match di ritorno. L’Arbus per passare il turno dovrà obbligatoriamente vincere, perché un pari con goal qualificherebbe il Carbonia.

Ad Assemini la San Marco ha vinto rimontando un goal di svantaggio negli ultimi minuti con l’Andromeda, 3 a 2. Sant’Elena-La Palma è terminata 1 a 1, Tharros-Macomerese 3 a 3, Fonni-Ozierese 4 a 0, Dorgalese-Idolo 0 a 1, Cus Sassari.Usinese 4 a 0, Castelsardo-Porto Rotondo 3 a 3.