26 December, 2025

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Grazie ai frutti della missione dello scorso giugno, guidata dal segretario regionale di Confartigianato Stefano Mameli, l’imprenditore Riccardo Porta dell’azienda “Porta 1918”, storico pastificio della Sardegna e lo chef Davide Bonu, dal 5 al 8 luglio sono stati a Minsk su invito di uno dei maggiori importatori di eccellenze italiane nel mercato locale.

La decisione della Confartigianato Sardegna con il progetto “StoreSardinia”, finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, nell’ambito del “Programma regionale triennale per l’internazionalizzazione”, di puntare ai mercati post sovietici, tra i quali di particolare importanza la Bielorussia, si è rivelata ricca di potenzialità.

La nuova missione del giovane imprenditore Riccardo Porta si è conclusa con una seguitissima Masterclass sulla fregula riservata ai più importanti ristoratori bielorussi, dove lo chef Davide Bonu ne ha presentato la versione classica ed allo zafferano in ben 4 varianti di utilizzo, mettendone così in risalto la grande versatilità e originalità. 

La masterclass è stata seguita con particolare attenzione anche dal corrispondente di una delle più prestigiose ed esclusive riviste patinate del paese “City Time Belarus”, che ospiterà prossimamente un articolo dedicato alle tradizioni culinarie sarde.

Tale sinergia con i mass media locali è stata possibile grazie al sostegno del Centro Italo-Bielorusso di Cooperazione Istruzione di Minsk, e alla consolidata presenza della cooperazione decentrata, promossa dalla Regione Sardegna

Il Consolato onorario della Repubblica Belarus in Sardegna che ha concesso il proprio patrocinio alla manifestazione, esprime la propria soddisfazione per il consolidarsi dei rapporti fra la Sardegna e la Bielorussia nel settore economico commerciale, dove le eccellenze enogastronomiche possono avere un importante ruolo di traino anche per altri settori. In particolare l’appartenenza della Bielorussia all’Unione Economica Eurasiatica, e gli ottimi rapporti istituzionali che la legano alla Sardegna ne fanno un formidabile testa di ponte utile per la penetrazione nel più vasto mercato dell’Unione Doganale che lega la Bielorussia alla Russia e al Kazakistan.

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Ci sarà anche il vescovo Nunzio Galantino, segretario della Conferenza episcopale italiana, all’annuale «Summer school» di dottrina sociale della Chiesa, che si terrà a Cagliari, dal 22 al 24 luglio.

Il tema di questa edizione è «Una speranza per l’Europa. Un bene possibile per la città». I lavori del 22 e del 24 si terranno presso il seminario diocesano di Cagliari, in via monsignor Giovanni Cogoni. Domenica 23, giorno che vedrà protagonista Galantino, per la santa messa e per una relazione in fine mattinata, sede delle attività sarà la chiesa di sant’Agostino in via Bajlle.

Particolarmente ricco il programma che vede coinvolti altri tre vescovi. Arrigo Miglio, infatti, aprirà i lavori con la presentazione della prossima Settimana sociale dei cattolici italiani che sarà celebrata in città a fine ottobre. Il vescovo di Faenza-Modigliana, già rettore dell’Università pontificia salesiana, Mario Toso, introdurrà il tema «Il lavoro fondamento della pace». Mauro Maria Morfino, vescovo di Alghero-Bosa, presiederà la santa messa nel pomeriggio del primo giorno.

Inoltre sono previsti gli interventi padre Francesco Occhetta, scrittore de La Civiltà Cattolica, padre Paolo Benanti dell’Università gregoriana, Gigi De Palo, presidente del Forum delle famiglie, Maurizio Gentile, dell’Univeristà di Verona, Salvatore Martinez, presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito, e Savino Pezzotta, segretario generale della Cisl nei primi anni 2000.

Come le precedenti edizioni, l’evento è promosso dall’Opera salesiana “Teresa Gerini” e dalle diocesi di Cagliari e di Faenza-Modigliana.

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Ancora un’auto incendiata, questa volta non più in uso, la scorsa notte, a Carbonia, in via Ospedale. Intorno alle 3.00 un privato cittadino ha chiamato il 112 per segnalare il fatto e sul posto sono intervenuti l’autoradio di turno ed una squadra dei vigili del fuoco che hanno spento le fiamme che hanno interessato un’Alfa Romeo 155 di proprietà di un autista di 62 anni, R.F., coniugato.

L’automobile era parcheggiata da tempo, priva di batteria, sul piazzale dell’autolavaggio di via Ospedale.

I vigili del fuoco, al termine delle operazioni di spegnimento delle fiamme, hanno riferito che l’incendio era chiaramente di origine dolosa. Non si conosce il movente del fatto.

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Ieri pomeriggio, i carabinieri della stazione di Sant’Antioco, al termine di una settimana di servizi mirati, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione di Roberto Zuddas, disoccupato di 55 anni. All’interno dell’appartamento, situato in pieno centro, hanno trovato una vera e propria serra professionale, munita di impianto di riscaldamento e di raffreddamento, con sistema di irrigazione. Il proprietario aveva inoltre immagazzinato quantità industriale di fertilizzante ed altro materiale necessario per la sua “fiorente” attività che aveva destato pochi sospetti tra i suoi ignari vicini che che non è passata inosservata ai militari che svolgono un’attenta e scrupolosa azione di controllo.

Nel corso della perquisizione domiciliare, effettuata di iniziativa presso la sua residenza, è stato trovato in possesso di 11 piante di canapa indiana dell’altezza compresa tra i 30 e i 110 centimetri (circa 1,3 kg), invasate in una piccola serra domestica, completa di illuminazione per creare la luce artificiale fondamentale per la rapida crescita delle piante, unitamente a tutto il materiale vario per la coltivazione (condizionatore d’aria ed ossigenatore). Inoltre, a simboleggiare già un primo raccolto per “Campagna Amica”, sono stati trovati ulteriori 150 grammi circa di marijuana già essiccata, un vasetto contenente olio di canapa indiana e haschish dop, mai sequestrato nel Sulcis, nonché due bilancini, tutto materiale posto sotto sequestro.

Vista la piantagione casalinga, non ancora permessa, Roberto Zuddas è stato arrestato per la coltivazione di sostanze stupefacenti. Stamane è stato trasferito presso il Tribunale di Cagliari, per la celebrazione del processo con rito direttissimo.

     

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E’ stata costituita sabato 8 luglio, nell’aula consiliare del comune di Giba, alla presenza del sindaco di Giba Andrea Pisanu, del presidente provinciale AVIS del Sulcis Iglesiente, Irma Cancedda, e del primario del centro trasfusionale dell’ospedale Sirai di Carbonia, Angelo Zuccarelli, l’assemblea dell’Avis comunale di Giba, che ha provveduto all’elezione del presidente e del direttivo.

Il direttivo eletto è così composto:

Presidente;  Renzo Mongittu

Vice presidente: Francesca Zanda

Vice presidente vicarioIreneo Matzeu

Tesoriere: Angelo Nieddu

Segretaria: Giannina Congias

Consigliere: Luigi Vincis

Consigliere: Mattia Salis

«La nascita dell’Avis comunale di Giba è un valore, non solo per il comune di Giba, ma per tutto il territorio circostante – si legge in una nota della neonata associazione -. La mission dell’Avis è di sensibilizzare la popolazione al significato del gesto di donare il sangue, un atto nobile che non costa nulla a chi lo compie ma che è d’inestimabile valore per chi ne usufruisce. In Sardegna, purtroppo, c’è estremo bisogno di sangue, gran parte delle donazioni è destinata ai pazienti affetti da talassemia ed anemie patologiche varie, ma il sangue occorre anche come prevenzione da eventuali emorragie in caso d’interventi chirurgici o incidenti stradali.»

«L’obiettivo – si legge ancora nella nota – è far sì che la popolazione faccia suo il concetto che donando il sangue si salva una vita. Siamo fiduciosi sul fatto che così come la popolazione ci è stata vicina nel far nascere l’Avis a Giba, lo sarà altrettanto nel sostenerla e farla crescere. Il direttivo tutto ringrazia quanti hanno reso possibile la nascita dell’Avis comunale di Giba ed assicura la popolazione che lavorerà con impegno per perseguire l’obiettivo.»

«Per il mese di settembre è prevista la prima giornata di donazione del sangue che avverrà grazie alla presenza dell’autoemoteca. L’Amministrazione comunale – conclude la nota dell’associazione Avis di Giba – ha manifestato la propria soddisfazione per l’ulteriore arricchimento della compagine associativa presente ora nel proprio Comune.»

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E’ iniziato stamane, allo stadio “Carlo Zoboli” di Carbonia, lo stage organizzato dalla Scuola di portieri di calcio AIAP, con il patrocinio dell’assessorato dello Sport del comune di Carbonia e del Carbonia Calcio.
L’obiettivo degli organizzatori è quello di approfondire e perfezionare la tecnica di base, migliorare l’aspetto coordinativo mediante allenamenti specifici proposti dalla straordinaria partecipazione di tecnici professionisti quali: Daniele Guiotto, preparatore portieri del settore giovanile del Verona; Gianfranco Randazzo, preparatore dei portieri della Primavera del Torino; il professor Carmelo Lovecchio, preparatore dei portieri del settore giovanile di Perugia e direttore della sezione AIAP, per il campionato 2016/2017, tutti qualificati FIGC e della Scuola AIAP (Associazione Italiana Allenatori Portieri).
Oggi, primo giorno dello stage, gli allievi saranno divisi in fasce d’età al fine di formare gruppi di lavoro omogenei e rendere l’allenamento più efficace.
Le sedute di allenamento saranno di tipologie e temi differenti tra loro, ogni giorno si andrà ad allenare singolarmente un determinato aspetto fisico, tecnico e motorio.
Gli aspetti e le capacità allenate saranno:
– Tecnica di base
– Tuffo
– Doppia parata
– Uscite alte e basse
– Gestione podalica e della difesa
e molto altro ancora!

Programma summer stage Carbonia:
Lunedì 10 luglio
ore 09,30 raduno e consegna kit e assegnazione n° circuito
ore 10,00 presentazione dello Staff  AIAP
ore 10,30 inizio stage
ore 12,30 pausa pranzo

ore 17,00 ripresa stage
ore 19,30-20,00 fine allenamento
Martedì 11 luglio
ore 09,30 inizio stage
ore 10,00 allenamento in campo

ore 12,30 pausa pranzo
ore 17,00 ripresa stage
ore 19,00-20,00 fine allenamento

Nella prima e nella seconda giornata, ci sarà la gara con la macchina “Spara palloni”, con la premiazione al miglior portiere e consegna degli attestati e saluti.

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Dopo Iglesias, Villamassargia, Musei e Domusnovas. In questo caldissimo avvio d’estate, gli incendi, questa volta di chiara origine dolosa, stanno devastando il Sulcis Iglesiente.

Stamane sono iniziate le operazioni di bonifica, dopo il rogo di ieri sera, che a Villamassargia, come scrive su facebook il sindaco Debora Porrà, sono a cura del Corpo Forestale, del Gev Villamassargia e dell’Ufficio Tecnico Comunale che concentrerà uomini e mezzi comunali per scongiurare i pericoli di ripresa delle fiamme nelle ore più calde di oggi.

«9 punti fuoco presunti di natura chiaramente dolosa, individuati dalla flotta di 5 elicotteri, tra cui il SuperPuma di Fenosu – scrive il sindaco di Villamassargia -. Più di 100 ettari in fumo e 2 aziende colpite (di cui una di proprietà comunale e una privata). Ma per una mano criminale, ce ne sono almeno altre cento che appartengono ad angeli in divisa, che si sono adoperati con tutti i mezzi. È di loro che si deve parlare.»

«Grazie ai cittadini che hanno collaborato, ai volontari che sono accorsi numerosi, agli uomini dello Stato che sono intervenuti, i dipendenti comunali accorsi spontaneamente, la mia Giunta comunale che ha lavorato sul campo – aggiunge Debora Porrà -. Un grande grazie al GEV Villamassargia con i suoi 17 uomini e 4 mezzi. Un ringraziamento particolare alle associazioni di volontariato del territorio che si sono strette intorno al nostro paese durante l’emergenza: Soccorso Iglesias, Prot.ezione Civile Terraseo, PAN Siliqua, GEA Siliqua, VEA Nuxis, ADAVD Domusnovas, AVM Musei.»

«Grazie al Corpo Forestale di Siliqua e Iglesias, il GAUF di Cagliari, i Vigili del Fuoco di Iglesias, Sanluri, Cagliari, Carabinieri e Polizia, la Protezione Civile, la Prefettura che ci hanno fornito supporto, grande aiuto e assistenza. Continuerò a dialogare con gli Enti preposti per migliorare l’attenzione alla prevenzione e alla lotta agli incendi nel nostro paese. Sono fiera di dire che, in queste drammatiche occasioni, lo Stato c’è – conclude il sindaco di Villamassargia -. E, ieri, era a Villamassargia.»

Anche il sindaco di Domusnovas, Massimiliano Ventura, ha commentato l’accaduto nel suo profilo facebook.

«Che dire – ha scritto Massimiliano Ventura, che il 27 giugno, sempre su facebook, aveva espresso la sua solidarietà alla città di Iglesias per l’incendio che ha devastato Monteponi – non ci sono parole per definire quanto accaduto oggi a Domusnovas per mano di persone senza coscienza che non so in nome di che cosa hanno distrutto in poche ore i sacrifici di tante persone oneste e destato forte preoccupazione nella popolazione di Domusnovas. Col loro gesto hanno distrutto non solo i sacrifici di tanti ma hanno messo in pericolo la vita di chi, in vario modo, dedica il suo tempo alla difesa del territorio e dei cittadini. In poche ore, decine di ettari di bosco, di giardini sono stati resi cenere a questo si aggiungono le case evacuate dove tante abitazioni sono state messe in serio pericolo dalla furia del fuoco. Sinceramente non mi sento di aggiungere altro – ha aggiunto Massimiliano Ventura – tradirei la carica che ricopro come Sindaco da circa un anno, in conclusione posso solo dire grazie a tutti cercando di non dimenticare nessuno, corpo forestale, i vigili del fuoco, le tante squadre di volontariato arrivate da tutto il territorio, le nostre Associazioni di volontariato fra qui la protezione civile , le forze dell’ordine, la Polizia e i Carabinieri, i vigili urbani, il Prefetto per il gran lavoro di raccordo fra i vari soggetti interessati, ma un grazie di cuore a tanti cittadini che si sono messi a disposizione per il bene del paese – ha concluso il sindaco di Domusnovas -, segno che posso vantare e essere orgoglioso di essere Sindaco di un paese maturo e disposto a rimboccarsi le maniche per il bene comune grazie a tutti con stima il sindaco Massimiliano Ventura.»

«La cosa più bella oggi in mezzo a una giornata triste – ha aggiunto Massimiliano Ventura in un secondo post – è stato il gesto di un bambino che mi si avvicina e mi dice posso aiutarla a portare l’acqua ai volontari? Mi ha tolto il cartone d’acqua dalle mani ed è partito, non ti conosco piccolo amico – ha concluso il sindaco di Domusnovas – ma ti dico grazie perché il tuo gesto ha reso meno amara questa brutta giornata.»

 

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A distanza di due settimane dallo spaventoso incendio di Monteponi, le fiamme hanno riportato il terrore questo pomeriggio nel Sulcis Iglesiente, nelle campagne di Villamassargia, Musei e Domusnovas. Alimentate dal caldo e dal forte vento, le fiamme hanno raggiunto i cortili di alcune abitazioni. Per spegnerle, sono intervenuti vigili del fuoco di Cagliari e dei distaccamenti di Sanluri e Iglesias, uomini del Corpo forestale e della Protezione civile. Alcune abitazioni sono state evacuate per ragioni di sicurezza.
L’incendio potrebbe essere di origine dolosa.

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Il colombiano Rigoberto Uran Uran (Cannondale-Drapac) ha vinto al fotofinish sul francese Warren Barguil la 9ª tappa del Tour de France, da Nantua a Chambery di 181.5 km, la tappa più temuta, con ben sei gran premi della montagna, tre di prima categoria. Chris Froome, classificato al terzo posto nello sprint tra i sei corridori superstiti della severissima selezione, che ha visto staccarsi Nairo Quintana (giunto a 1’15”) e, soprattutto, Alberto Contador, arrivato al traguardo con 4’19″di ritardo, ha conquistato l’abbuono di 4″ ed ha conservato la maglia gialla, portando a 18″ il vantaggio sul primo inseguitore che è ora Fabio Aru (Astana), giunto quinto, dopo il ritiro del gallese Geraint Thomas, vicecapitano del Team Sky, costretto al ritiro dopo una caduta verificatasi a circa 100 chilometri dal traguardo. Al quarto posto si è classificato Romain Bardet.

Fabio Aru avrebbe voluto tentare di vincere o, comunque, di strappare degli abbuoni per la classifica, potendo contare, unico tra i 6 fuggitivi, della presenza di un compagno di squadra, il 32enne danese Jakob Fuglsang, ma quest’ultimo anziché fare gioco di squadra a vantaggio di Fabio Aru, capitano del team Astana, ha cercato la vittoria, finendo con l’arrivare sesto, davanti al compagno di squadra.

Un altro dei favoriti per la vittoria finale, Richie Porte, è stato costretto al ritiro dopo una caduta rovinosa verificatasi nella discesa successiva all’ultimo gran premio della montagna, nella quale ha trascinato Daniel Martin che è riuscito però a rialzarsi e a ripartire, portando al termine la tappa. Una sola tappa, dunque, a poco più di un terzo della corsa, ha eliminato ben 4 dei “papabili” per la vittoria finale: Geraint Thomas e Richie Porte (ritirati), Nairo Quintana ed Alberto Contador, già pesantemente attardati.

Fabio Aru è parso in splendida forma, attaccando a più riprese e difendendosi sulla salita finale, quando Chris Froome ha tentato più volte di staccare tutti ed il campione di Villacidro ha perso un paio di volte qualche decina di metri, riuscendo sempre a rientrare sui migliori.

Domani è in programma il primo giorno di riposo del Tour 2017.

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Un documentario per ricordare la lotta di Pratobello, l’incontro con una autrice emergente della letteratura italiana come Alessia Gazzola, frammenti di storia della Barbagia di Seulo e un laboratorio di creatività per i più piccoli. Da lunedì 10 a mercoledì 12 luglio, lo Street Book Festival di Dolianova propone una offerta variegata di incontri e appuntamenti.

Si parte lunedì 10, alle 18.00, al Giardino della Biblioteca con il laboratorio “Materiali e mani”, curato da Cemea e rivolto a ai bambini tra i tre e i sei anni. Alle 21.30, ci si sposta alla Villa De Villa per la proiezione del docufilm “Sa Lota – Pratobello, Orgosolo 1969” e incontrare una delle autrici, Maria Bassu.

“Un po’ di follia in primavera” è invece il titolo del romanzo scritto per Longanesi da Alessia Gazzola, conosciuta dal grande pubblico per essere l’autrice della serie tv “L’allieva”, e che verrà intervistata martedì 11, alle 21.30, alla Villa De Villa da Sonia Soriga.

Mercoledì 12 luglio la Sardegna torna protagonista: alle 21.30, al Giardino della Biblioteca Gino Ghiani, presenterà il suo libro “Buconis de storia de sa Barbagia de Seulu” (Edizioni Domus De Janas).

“Sa Lota” Pratobello – Orgosolo 1969”, è un documentario scritto e diretto da Maria Bassu e Francesca Ziccheddu che ricostruisce la rivolta e la lotta vittoriosa di Pratobello, avvenuta a Orgosolo nel 1969, quando l’intera popolazione, compresi vecchi e bambini, invase e occupò pacificamente ma in modo risoluto l’area del territorio comunale, già soggetta ad esercitazioni militari, che lo Stato italiano intendeva trasformare in un poligono permanente. La lotta viene dunque raccontata attraverso una serie di interviste ai protagonisti di quei giorni. Alla proiezione seguirà l’incontro con il pubblico con una delle autrici, Maria Bassu. Appuntamento lunedì 10, alle 21.30, alla Villa De Villa.