27 December, 2025

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Il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi.

Perché in Italia è così difficile giungere a una conoscenza scientifica diffusa e condivisa? Per quale ragione è così facile che tesi prive di attendibilità trovino credito? Che ruolo hanno i mass media in questi processi. Sono domande di grande attualità alle quali tenterà di dare alcune risposte il seminario organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna che si svolgerà a Oristano, giovedì 27 aprile prossimo. L’appuntamento è presso la Sala Convento San Domenico, in via Lamarmora, alle 14.00. Il corso durerà tre ore e darà diritto a tre crediti formativi per i giornalisti.

Sul tema “La conoscenza ridotta a opinione” interverrà Marco Ferrazzoli, capo ufficio stampa del CNR, saggista e docente di teoria e tecnica della divulgazione all’Università Tor Vergata di Roma.

Di “Scienza e Social Media”  parlerà Andrea Mameli, responsabile comunicazione del CRS4, che approfondirà, tra l’altro, il tema della distinzione tra informazioni credibili e “bufale”.

L’incontro sarà introdotto dal presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi.

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È dedicato ad un simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile lo spettacolo in programma sabato (29 aprile) a Monserrato al Grande Teatro dei Piccoli, la stagione per famiglie targata Is Mascareddas alla sua quattordicesima edizione al MoMoTI. Alle 18.00, nel teatro di via 31 marzo 1943, Monica Porcedda e Daniele Pettinau, della compagnia La Cernita di Carbonia, vestono i panni di due clown con una missione: raccontare ai bambini la storia di Iqbal Masih, bambino operaio e sindacalista pakistano, che nella sua breve vita è riuscito a far a liberare dalla schiavitù tremila bambini delle fabbriche di tappeti gestite dalla mafia locale.

«Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno strumento di lavoro – ha detto Iqbal, assassinato a soli 12 anni il 16 aprile del 1995 -. Gli unici strumenti di lavoro che un bambino dovrebbe tenere in mano sono penne e matite.»

Dentro questa frase, semplice ed inequivocabile, è racchiuso il senso di una storia straordinaria, di una favola che insegna ai bambini quanto il coraggio sia più forte della violenza.

Ingresso allo spettacolo a 5 euro. La recita serale è anticipata venerdì (28 aprile) da un matinèe per le scuole con ingresso a 4 euro. Sono previsti sconti per famiglie e gruppi.

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In occasione delle celebrazioni della festa di Sant’Antioco Martire, il Circolo fotografico f/7.1 di Sant’Antioco ha organizzato la quinta edizione della mostra fotografica “Scrivendo con la luce”. Due le novità previste dal programma: la prima, la più importante, è data dalla dedica dell’intera rassegna all’antiochense Roberto Lusci, appassionato di fotografia, scomparso prematuramente alcuni anni fa; la seconda, dalla decisione di imprimere gli scatti, per la prima volta, su tela fotografica.

Partecipano, come da tradizione, i soci del Circolo f/7.1, che offriranno al pubblico una panoramica di una ventina di fotografie ripartite in due categorie, paesaggistica e macrofotografia, i settori di interesse privilegiati da Roberto Lusci.

L’appuntamento è fissato per sabato 29 aprile, alle 19.30, per l’inaugurazione ufficiale che sarà accompagnata da un piccolo rinfresco. L’allestimento resterà in esposizione fino a lunedì primo maggio, giorno conclusivo della 658esima Sagra di Sant’Antioco Martire.

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Si intitola “Lo sport come metafora” la serata del Panathlon Club Cagliari, che si terrà il 27 aprile alle ore 20.30 al Caesar’s Hotel di Cagliari, nel corso della cena conviviale organizzata della stessa associazione culturale in campo sportivo.

Ospite d’onore sarà Aldo Accardo, già titolare della cattedra di Storia Contemporanea all’Università degli studi di Cagliari, che dialogherà con i presenti sullo sport visto non solo come attività che porta benessere fisico e psichico, ma anche capace di influenzare la vita di tutti i giorni in molti aspetti fondamentali.

Una serata durante la quale si citeranno varie metafore sorte nel nostro linguaggio comune: dalla “veronica” alla “melina”, passando per l’indimenticabile “Rombo di Tuono”, solo per fare qualche esempio.

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Sabato 29 aprile, alle 18.30, nel museo MAGMMA di Villacidro (nella Casa Santi Anna e Gioacchino, in via San Gavino) sarà inaugurata la mostra “100 di questi giorni”, dedicata al prossimo Giro d’Italia, che prenderà il via proprio dalla Sardegna.

Sino al 28 maggio saranno in mostra i lavori che i vincitori del Premio Marchionni 2016 sono stati chiamati a creare per  celebrare l’evento sportivo dell’anno: 16 opere di elevatissima qualità realizzate con le tecniche più diverse, dalla grafica alla pittura.

Il titolo dell’esposizione, nella grafica scelta per la locandina, gioca sulla presenza della parola “giorni” nel termine “giro”, invitando il lettore a leggerne le due versioni: 100 di questi giorni o 100 di questi giri. Non è solo nella grafica che l’aspetto artistico si intreccia con quello affettivo: Villacidro oltre a essere la sede del MAGMMA è anche la città natale di Fabio Aru, ed è per questo che alcuni artisti hanno voluto rendergli omaggio con alcune opere che ne ritraggono le effigie, a volte intento nello sforzo spasmodico delle salite, altre in interpretazioni fantastiche legate alla dinamica, elemento che il ciclismo evoca sin dai tempi del futurismo. In questo senso, la mostra sembra effettivamente evocare quell’epoca eroica del ciclismo sublimata in quegli anni rivoluzionari dal punto di vista artistico, da Boccioni, Depero  e Sironi.

Saranno in esposizione le opere di: Francesco Altomare, Giuseppe  Cacciatore, Michele Cara, Liliana Cecchin, Andrea Ciresola, Luca Dalmazio, Peppe Denaro, Fernando Di Dtefano, Gavino Ganau, Massimiliano Kronmuller, Max Mazzoli, Sabato Panico, Davide Prevosto, Andrea Savazzi, Francesco Stile e Francesco Zefferino.

La mostra resterà aperta dal giovedì alla domenica, dalle 16,30 alle 18,30.

L’esposizione è realizzata dal MAGMMA e dalla Fondazione di Sardegna con il patrocinio del comune di Villacidro e della Regione autonoma della Sardegna.

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La vertenza dei lavoratori Ati-Ifras non si sblocca, con i lavoratori del Parco Geominerario in attesa di una soluzione per il loro ricollocamento. L’ultima manifestazione di protesta, in ordine di tempo, è quella che vede l’occupazione del comune di Gonnesa.

Sulla lunga vertenza che coinvolge oltre 500 lavoratori, il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato un’interpellanza urgente.

«Siamo nel caos più totale – attacca Gianluigi Rubiu -. Dal 31 dicembre scorso l’esercito di oltre 500 dipendenti sono stati licenziati in quanto è scaduta la convenzione tra Regione e Ati Ifras. E’ stata assicurata una ricollocazione mirata degli operai. La situazione è però di assoluto immobilismo. I dipendenti non solo sono ancora in attesa di un inserimento lavorativo, ma devono ancora percepire lo stipendio di dicembre, che comprende anche la quattordicesima e il trattamento di fine rapporto. Una vera e propria beffa – aggiunge Gianluigi Rubiu – perché una fetta consistente di lavoratori (120 circa) sarebbero dovuti passare ad Igea, una parte nella pianta organica dei diversi Comuni inclusi nel Geoparco (87 centri compresi tra il Sulcis e il Medio Campidano).»

«E’ inaccettabile che questi operai, che vantano una professionalità all’interno dei diversi settori, da quello ambientale sino al comparto turistico e culturale – sottolinea ancora Gianluigi Rubiu – siano rimasti senza un lavoro e privi di una prospettiva per il futuro. Il percorso di occupazione temporanea presso i Comuni si è infatti rivelato un boomerang, con un iter irrealizzabile, visto che gli enti locali non possono assumere nuovi dipendenti al loro interno. E’ ora di finirla con le promesse ed occorre trovare una soluzione per questi dipendenti. Non trova consenso neppure la forma dell’autoimpiego, con la fuoriuscita dal bacino, sia per motivi anagrafici sia per ragioni di professionalità. Nessun esodo, quindi. La situazione, ormai grottesca, segnala l’incapacità della giunta regionale. E’ necessaria una via d’uscita condivisa – conclude Gianluigi Rubiu – con un percorso mirato a valorizzare le professionalità all’interno del Parco Geominerario.»

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L’Automek Calasetta ha chiuso il campionato di serie C Silver di basket con una larga vittoria esterna sull’Olimpia Cagliari (83 a 51) e tanti rimpianti.

La partita è stata completamente diversa rispetto a quella giocata al Palazzetto dello sport di Cagliari nel corso della stagione regolare, che vide l’Olimpia imporsi sui ragazzi di Simone Frisolone che probabilmente, proprio in quella partita, hanno compromesso le possibilità di contendere fino in fondo il primo posto all’Esperia Cagliari, qualificata alla fase successiva sulla strada che porta alla serie B.

Calasetta a fine settimana sarà ancora al centro delle attenzioni degli appassionati di basket. Sabato 29, alle ore 17.00, infatti, il palazzetto dello sport di Campo Sciamain ospiterà l’All Star Game del campionato di serie C, che vedrà i giocatori selezionati dagli allenatori esibirsi nelle gare di tiro da 3 punti e delle schiacciate e, infine, nella partita che si concluderà con la scelta del MVP.

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Vittoria col brivido per la Sulcispes Sant’Antioco, che ha controllato il match per larghi tratti sul campo del fanalino di coda San Salvatore Selargius, ma nel finale, complice un calo di concentrazione, ha messo a rischio il risultato. Nei secondi conclusivi, però, gli uomini di Massidda hanno trovato la lucidità per condurre in porto un successo che consente di conservare il quarto posto in classifica, in vista dell’ultimo match in programma contro la capolista Coral Alghero, prima dei play-off.

Al PalaVienna la Sulcispes, sempre priva dell’infortunato Fox Layne, è partita bene, conquistando la testa dell’incontro al 10’ (21-22) e allungando poi nei due parziali successivi grazie a una buona prova corale. Tanto gli esterni, con Massidda e Cavassa in testa, quanto gli interni, infatti, si sono ben comportati e, nel corso del periodo conclusivo, i lagunari hanno toccato le 14 lunghezze di vantaggio, dando la sensazione di aver chiuso anticipatamente i giochi.

Negli ultimi 120 secondi, però, qualche palla persa di troppo ed alcuni rimbalzi offensivi ingenuamente concessi hanno permesso al San Salvatore di rimontare fino ad arrivare in parità a quota 70. Così, con una manciata di secondi sul cronometro, a fare la differenza è stato un fallo antisportivo commesso da Serri, che ha permesso a Righetti di realizzare i liberi decisivi ai fini del successo.

«Sono contento a metà – ha detto a fine partita coach Paolo Massidda – oggi contava il risultato, ma non possiamo permetterci certi cali di tensione, specie in una fase delicata come questa, in cui la squadra dovrebbe già avere una mentalità da playoff.»

San Salvatore Selargius-Sulcispes Sant’Antioco 70-73

San Salvatore: Lovicu, Uda 18, Frau 13, Serri 15, Margini 8, Vacca 6, Bassu 10, Mameli, Cardia, Piludu. Coach: Roberto Frau.

Sulcispes: Farci 4, Cavassa 12, S. Massidda 17, Piras, Righetti 16, Peloso, Cuccu 9, Russo 5, Markovic 10, Scodina. Coach: Paolo Massidda.

Parziali: 21-22; 35-42; 49-58.