23 December, 2025

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Si è conclusa venerdì 17 febbraio la prima parte, quella teorica, del corso di agronomia tenutosi presso la comunità Emmaus di Iglesias, dal prof. Nuvoli. La seconda parte, quella pratica, vedrà la partecipazione, in veste di orticoltore esterno, del sig. Mulas. I ragazzi potranno ora sperimentarsi nella piantumazione e coltivazione applicando in questa fase i loro studi teorici. L’obiettivo sin dall’inizio è stato quello di ottenere una produzione continuata, durante tutto l’anno, dei prodotti coltivati nei nostri splendidi orti. Un progetto questo che non solo punta ad un’alimentazione più sana e a chilometro zero, ma che offre anche maggiori prospettive future riguardanti l’inserimento lavorativo di fine percorso.

Il corso di agronomia è gestito dal prof. Nuvoli, docente in pensione di economia aziendale e agronomia presso l’Istituto Agrario di Villamassargia. Il corso di 70 ore (50 teoriche e 20 pratiche) ha l’obiettivo di dare ai ragazzi alcuni elementi di botanica e agronomia. Iniziato nel mese di ottobre, prevede un impegno settimanale di 4 ore. I corsisti sono 8 ragazzi della comunità terapeutica.

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha ufficializzato i nomi dei quattro nuovi assessori che martedì 7 marzo entreranno a far parte della nuova Giunta, in sostituzione dei due assessori dimissionari, Elisabetta Falchi all’Agricoltura e Gianmario Demuro agli Affari Generali, e degli altri due “sacrificati” per assecondare le volontà delle forze che sostengono la coalizione (Claudia Firino alla Pubblica istruzione e Francesco Morandi al Turismo).

I nomi nuovi sono quelli di Giuseppe Dessena (ex SEL), destinato ad occupare la poltrona di Claudia Firino (ex SEL) alla Pubblica istruzione; Barbara Argiolas (Partito Democratico, vicina all’europarlamentare Renato Soru), pronta a rilevare la poltrona di Francesco Morandi (Centro Democratico) al Turismo. Filippo Spanu, indicato dal presidente Pigliaru, guiderà l’assessorato degli Affari generali; Pier Luigi Caria, del Partito Democratico, vicino a Matteo Renzi, infine, rileverà la poltrona dell’assessorato dell’Agricoltura.

Claudia Firino ha perso il posto per esplicita richiesta di tre dei quattro consiglieri del gruppo che la sosteneva; Francesco Morandi, uno degli assessori migliori della prima Giunta Pigliaru, ha perso il posto per la mancanza di un adeguato sostegno del gruppo consiliare del Centro Democratico che ha perso consistenza nel corso della legislatura. Francesco Morandi, appena ha saputo dell’annuncio fatto dal presidente Pigliaru, ha rassegnato le dimissioni con effetto immediato, perché non intenzionato a restare al timone dell’assessorato un solo minuto in più. Ha fatto altrettanto, poco dopo, Claudia Firino.

L’annuncio del presidente sui nomi dei quattro nuovi assessori ha provocato grossi malumori in seno alla coalizione di maggioranza e non sono esclusi colpi di scena da oggi a martedì, giorno previsto per l’insediamento della nuova Giunta. I più critici sono i consiglieri del Partito dei Sardi, seconda forza della coalizione, che per bocca dell’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda e del segretario nazionale Franciscu Sedda, ha contestato pesantemente il metodo ed ha annunciato di non riconoscersi nella strada intrapresa dal governatore Pigliaru.

 

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Sono in arrivo per agricoltori e pastori sardi circa 23 milioni di euro di pagamenti sull’indennità compensativa, per le zone montane e svantaggiate, riguardanti l’annualità 2016. Il via libera è giunto oggi con la firma del decreto n. 50 da parte dell’Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura (Agea). Il finanziamento (23.062.474,56 di euro) è destinato a soddisfare 12mila e 406 domande sulle anticipazioni 2016 con una copertura del 85% del totale dovuto. Il risultato di oggi è frutto del lavoro costante portato avanti dagli uffici della presidenza in stretta collaborazione con le strutture dell’assessorato dell’Agricoltura.

«Si tratta di somme dovute al comparto agricolo sardo che, anche se in ritardo, potranno dare un sostegno importante alle tante aziende che in questa stagione, prima siccitosa e poi interessata da pesanti calamità naturali, devono affrontare il calo del prezzo del latte ovicaprino e dei prodotti agricoli». Lo ha detto il presidente Francesco Pigliaru nel commentare la notizia arrivata oggi da Roma. «Rimangono tuttavia diversi pagamenti che Agea deve ancora liberare – ha aggiunto il presidente Pigliaru – e su questo non abbasseremo la guardia nelle interlocuzioni con il Governo e il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali».

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«Non c’è nessun allarme sui pagamenti della Mobilità in deroga 2014». L’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura tranquillizza i beneficiari che ancora devono ricevere le spettanze, che in queste ore stanno manifestando una comprensibile inquietudine, data la momentanea interruzione delle erogazioni da parte dell’Inps.

«I pagamenti della Mobilità in deroga 2014 – ricorda l’assessore del Lavoro Virginia Mura – sono finanziati con 45 milioni di euro provenienti dal Patto per la Sardegna, firmato dalla Regione e dal Governo lo scorso 29 luglio. Finora dal Governo sono stati trasferiti i primi 20 milioni di euro, con cui l’Inps ha effettuato la prima tranche di pagamenti.»

«I restanti 25 milioni di euro sono attesi in tempi brevissimi – aggiunge l’assessore del Lavoro -. Dalle interlocuzioni informali avute anche in queste ore con il Governo abbiamo ricevuto l’assicurazione che le somme saranno messe nella disponibilità della Regione entro il termine massimo di due settimane. Appena il trasferimento sarà perfezionato, svolti i passaggi tecnici imposti dalle normative e non comprimibili da parte della Regione, l’Assessorato darà tempestiva comunicazione pubblica e le risorse saranno immediatamente girate all’Inps per terminare i pagamenti delle indennità ai restanti aventi diritto. Vigileremo – conclude Virginia Mura – e faremo tutto quanto in nostro potere per evitare che i beneficiari debbano subire ulteriori inaccettabili ritardi su spettanze che attendono ormai da più di due anni.»

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Lunedì la Presidente regionale del FAI ha presentato a Palazzo Viceregio i risultati delle votazioni che si sono svolte da maggio a fine novembre in tutta l’Italia per eleggere Il luogo del cuore 2016.

I risultati sono stati molto lusinghieri per la Sardegna, che si è classificata al 10° posto fra tutte le regioni italiane per numero di voti raccolti dai suoi “luoghi”, ma soprattutto per Iglesias. Infatti, il Rotary Club di Iglesias, che ha promosso la raccolta dei voti per I Giganti di Mont’e Prama (e di cui è socio il prof. Ranieri, che ha contribuito negli ultimi anni in modo fondamentale alle conoscenze sul sito), pur essendo partito tre mesi dopo l’inizio delle votazioni, è riuscito a portare I Giganti al primo posto in Sardegna ed all’11° posto nella classifica nazionale con 20.788 voti. Al terzo posto in Sardegna, con 8.652 voti, si è classificato l’Istituto Minerario Giorgio Asproni di Iglesias ed hanno raccolto voti anche la stessa Iglesias, Nebida, il Massiccio del Marganai ed il Golfo di Masua. Nel Sulcis hanno raccolto un certo numero di voti la “Città fenicio-punica di Sulky” ed il Villaggio ipogeo di Sant’Antioco.

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Dopo il tragico fatto di sangue di ieri sera a Iglesias, quando la giovane madre Federica Madau è stata colpita a morte dal marito, il vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda, ha rilasciato un commento questa mattina al SIR Servizio Informazione Religiosa, che pubblichiamo integralmente.

La notizia del dramma che ha colpito una famiglia della nostra terra non può non lasciarci sconcertati. Sperimentiamo all’improvviso la verità dell’affermazione del salmista: «Un baratro è l’uomo e il suo cuore un abisso» (Ps 63,7). 

La cruda realtà di questa violenza familiare deve diventare occasione di riflessione e di verifica per la nostra responsabilità come persone e come Chiesa. Non dobbiamo dimenticare l’ammonimento di Dio: «Domanderò conto della vita dell’uomo all’uomo, a ognuno di suo fratello» (Gen 9,5).

Conosciamo le problematicità di tante nostre famiglie, segnate dalla crisi economica e da sconvolgimenti epocali di valori e stili di vita. Conosciamo la difficoltà di molti a reagire a questo disfacimento restando saldi nell’amore e nell’unità familiare senza cedere alla rassegnazione, allo sconforto e alla disperazione o addirittura alla violenza. 

Ma è doveroso che ognuno domandi a se stesso, personalmente e comunitariamente, cosa può fare per aiutare chi è più debole a non cedere a queste tentazioni, senza scaricare genericamente sulla società la causa di queste tragedie. Cosa possiamo fare perché tre bambine rimaste improvvisamente orfane non perdano la speranza e non si chiudano alla vita? Cosa possiamo fare per aiutare a redimersi questo marito e padre che non ha saputo trovare altra soluzione ai problemi della sua famiglia se non dare la morte?

+ Giovanni Paolo Zedda

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Federica Madau – Foto tratta dal profilo Facebook.

La tragica fine di Federica Madau, la 31enne madre di tre bambine di 4, 6 e 9 anni, uccisa brutalmente ieri sera a coltellate dal marito, il 46enne Gianni Murru, dal quale si stava separando, non è che l’ennesimo caso di femminicidio che si verifica in Italia ormai da troppo tempo, fenomeno dilagante al quale non si riesce a porre un freno.

Iglesias, città nella quale da anni l’associazione “Io non ho paura” porta avanti una straordinaria azione sociale, tra tante difficoltà, soprattutto di natura economica, s’è ritrovata improvvisamente sotto la lente di tutti i media nazionali, per una nuova tragedia che ha sconvolto tutta la comunità che domani sera, alle 20.00, si ritroverà in Piazza Sella per una fiaccolata per Federica.

La vita di una giovane madre che da tempo denunciava una situazione familiare ormai invivibile che l’aveva convinta a separarsi dal marito violento, è stata spezzata a soli 31 anni; tre giovanissime bimbe saranno costrette a crescere senza l’amore della loro madre.

Il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali di Federica Madau. Decisione lodevole, alla quale però ora, da parte di tutte le istituzioni, ne dovranno seguire altri, concreti, a sostegno di quanti, ogni giorno, in silenzio, operano volontariamente per sostenere le tante, troppe donne, che si ritrovano in situazioni analoghe a quella che ha portato alla tragica fine di Federica Madau.

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Il Comitato tecnico regionale per l’urbanistica ha dato il via libera alla variante al Puc presentata dal comune di Cagliari su richiesta del Cagliari calcio, in merito al nuovo stadio Sant’Elia e all’impianto provvisorio che ospiterà la squadra rossoblù per tre anni. Il Comitato che si è riunito questa mattina negli uffici di viale Trieste a Cagliari, non ha avuto niente da eccepire in merito alla proposta avanzata dall’Amministrazione comunale del capoluogo.
«È un nuovo, importante passo in avanti verso la realizzazione di un’opera di pubblica utilità per tutta la Sardegna», commenta l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu.
«La Regione, e in questo caso il CTRU, hanno adempiuto in tempi strettissimi a tutti i passaggi previsti dalle normative vigenti. Va pure detto – conclude Cristiano Erriu – che il continuo confronto tra gli uffici tecnici delle due Amministrazioni ha permesso di procedere in maniera collaborativa ed efficace in tutti questi mesi e il lavoro preparatorio ha consentito di ridurre al minimo i tempi del percorso.»

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E’ iniziato questa mattina all’istituto agrario Duca degli Abruzzi di Elmas, il primo appuntamento del 2017 del progetto PRONTI,“Protezione Nella Tua Isola”, ideato dalla Direzione generale della Protezione Civile per diffondere la cultura della sicurezza nelle scuole sarde di ogni ordine e grado.
«Questo è un percorso formativo e informativo in materia di sicurezza in cui si realizza, grazie agli studenti, un processo di contaminazione virtuosa anche nelle famiglie. Stiamo infatti dando ai ragazzi l’opportunità di imparare come funziona la protezione civile e quali sono i rischi per poi portare il messaggio fuori delle aule scolastiche. Più imparate e diffondete, più saremo capaci di proteggerci» ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile Donatella Spano alla numerosa platea di studenti, assieme al sindaco di Elmas, Tonio Ena, e al direttore della Protezione civile regionale, Graziano Nudda, e quello del Dipartimento meteoclimatico dell’Arpas, Giuseppe Bianco.
Il progetto, con l’obiettivo di realizzare l’azione sistemica di formazione in sicurezza dettata dalla delibera di Giunta dello scorso ottobre, è stato disegnato dalla Direzione regionale di Protezione civile con il contributo dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente e il coinvolgimento dell’assessorato della Pubblica Istruzione, dell’Ufficio scolastico regionale, degli Enti locali e dei volontari di Protezione civile. Gli studenti sono accompagnati nell’apprendimento di specifici programmi formativi per conoscere il Sistema di Protezione Civile e le sue componenti, con in compiti di Arpas, di Corpo forestale, di Forestas e del volontariato. Vengono approfonditi i temi dei rischi presenti nel territorio, della salvaguardia delle persone, dei beni e dell’ambiente in genere. Inoltre viene favorito il contatto diretto con la realtà delle Organizzazioni di volontariato di protezione civile.

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La Sardegna si conferma una delle Regioni più virtuose in Italia nell’ambito della semplificazione delle procedure amministrative. Negli ultimi sei mesi, dall’agosto 2016 al gennaio 2017, su 918 conferenze di servizi 424 si sono già concluse con esito positivo e 36 con esito negativo; su un campione di 307 conferenze, il 96% si è svolto con la forma semplificata e quindi con uno scambio documentale in tempi più ristretti e senza necessità della seduta simultanea. I dati del monitoraggio, compiuto dall’Ufficio Semplificazione del Dipartimento Funzione Pubblica, sono stati pubblicati oggi su Il Sole 24 Ore in un articolo che esamina la situazione in Italia a sette mesi dall’entrata in vigore del decreto attuativo della Riforma della Pubblica Amministrazione e cita espressamente: «L’ottimo esempio della Regione Sardegna, con le istruzioni impartite il 2 agosto 2016 che hanno confermato l’investimento avviato in precedenza sul funzionamento degli sportelli unici per le attività produttive, sulla piattaforma telematica unica per la gestione delle pratiche e delle conferenze».

La Sardegna è la prima Regione in Italia a essersi dotata di una legge per la Semplificazione che applica la legislazione nazionale in materia, all’interno dell’autonomia statutaria. Nei giorni scorsi, nel corso di un seminario svoltosi a Cagliari, i vertici del Servizio Semplificazione della Funzione Pubblica hanno espresso piena soddisfazione per le innovazioni introdotte dalla legge regionale.

«Aver raggiunto un obiettivo di legislatura e ricevere il plauso della Funzione Pubblica rappresentano per noi motivo di orgoglio – commenta l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras -. Sappiamo che il lavoro sulla semplificazione non è ancora concluso ma siamo decisamente sulla buona strada. La cosiddetta conferenza semplificata, la modalità del silenzio-assenso, la certezza dei tempi e l’utilizzo di piattaforme informatiche per dematerializzare le procedure, consentono alla Sardegna di essere più competitiva e garantiscono una burocrazia più amica per imprese e cittadini. Tra le novità della legge – ricorda ancora l’assessore dell’Industria – c’è l’istituzione dello Sportello Unico per le Attività Produttive e l’attività Edilizia (SUAPE) che riunisce le competenze esercitate dallo Sportello per le attività produttive (SUAP) e le competenze relative all’edilizia privata.»

Proprio questa settimana la Giunta ha approvato le direttive di attuazione in materia di SUAPE. I sardi possono accedere alla Pubblica Amministrazione per via telematica e quindi senza limiti di orario e senza necessità di recarsi fisicamente negli uffici. Gli stessi uffici sono obbligati a predisporre in formato elettronico tutti gli atti che riguardano il procedimento unico SUAPE. Un ulteriore passo previsto dalle direttive di attuazione è rappresentato dagli incontri di aggiornamento e formazione con gli operatori dei Comuni e degli altri enti interessati. Il primo ciclo di seminari comincerà la prossima settimana.