22 December, 2025

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Sono 36.346 le imprese artigiane della Sardegna, registrate presso gli Albi delle Camere di Commercio, al 31 dicembre 2016; 541 in meno (-1,5%) rispetto al 2015 e 6.672 in meno rispetto all’anno boom del 2008. Questo è il saldo tra le 1.674 nuove iscrizioni e le 2.215 cessazioni.

I dati sono stati diramati da Movimprese-Unioncamere, che ha analizzato l’andamento delle imprese italiane e della Sardegna nel 2016, che certificano il permanente stato di crisi del comparto artigiano sardo.

«E’ passato un altro anno di calo anziché dell’auspicata ripresa e, in Sardegna, mancano all’appello altre cinquecentoquarantun imprese artigiane – commenta la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti – per trovare una platea di imprese così “esigua” nel nostro territorio bisogna tornare con le lancette agli anni 90.»

A livello provinciale, ancora pesante la situazione a Cagliari, con un saldo di -196 imprese, seguita da Sassari con -168 e Nuoro con -144. In “assestamento”, invece, Oristano, con un saldo di -63 imprese.

A livello nazionale tutte le regioni presentano un bilancio negativo tra iscrizioni e cessazioni: la Sardegna, con il suo -1,4%, si classifica al 10 posto tra quelle con il minor calo di imprese registrato. La situazione peggiore nelle Marche (-2,3) e in Puglia (-2,2%) mentre quella “migliore” in Trentino con un calo solo dello 0,4%. Il tutto con una media nazionale del -1,4%.

«Il dato di una inversione di tendenza, che segnalammo alla fine del terzo trimestre 2016 – continua la Folchetti – purtroppo si è rivelato troppo debole per trascinare una ripresa che potesse coinvolgere l’intero anno». In quel trimestre i numeri parlavano di una crescita regionale (saldo aperture-chiusure) di +27 imprese (+0,07%) contro il -429 del primo trimestre e il -59 del secondo.

La contrazione delle imprese artigiane sarde dipende sempre più dalla crisi che stanno affrontando le aziende del comparto edile calate, nel corso degli ultimi 12 mesi, del -2,1% pari a – 297 unità, più della metà del totale. Anche il manifatturiero, settore più esposto alle trasformazioni imposte dalla globalizzazione dei mercati, continua a perdere imprese -2%.

«Questi dati sono la palese dimostrazione di ciò che diciamo da anni: le imprese sarde non sono tutte uguali – continua la presidente Folchetti – soprattutto quelle artigiane sono molto fragili e, in più, operano in un contesto economico ancora più fragile». «Queste hanno bisogno di attenzioni particolari – continua – riguardo i finanziamenti, nell’accesso al credito, nella riduzione degli oneri fiscali e nel taglio della burocrazia. E’ innegabile che il loro peso specifico non sia minimamente equiparabile alle realtà con bilanci da milioni di euro e con centinaia di dipendenti.»

Sull’incentivazione delle aziende, Confartigianato Sardegna ricorda la necessità dei bandi per le microimprese (T0) con voucher destinati agli investimenti fino a 15mila euro, già deliberati dalla Giunta, ma di cui non si vede ancora traccia. Questa tipologia d’intervento, infatti, prevede l’incentivazione delle micro, piccole e medie imprese della Sardegna, attraverso sostegni automatici fino al 50%, consentendo finanziamenti per l’acquisto di attrezzature e servizi.

«Il successo dei bandi per le imprese già pubblicati, sono la prova di quanta sia la voglia di crescere e di investire da parte delle piccole realtà imprenditoriali sarde – conclude la presidente Folchetti – l’auspicio è che anche i bandi del T0, i voucher destinati agli investimenti fino a 15mila euro, possano venire pubblicati quanto prima per consentire alle imprese di accedere agli incentivi nel minor tempo possibile.»

L’Associazione Artigiana auspica, in ogni caso, «oltre a tempi rapidi di emanazione del bando, che si adottino sistemi snelli e veloci per l’attribuzione dei voucher, considerato che il tutto dovrà essere commisurato all’entità del finanziamento concesso».

Imprese Artigiane nelle Province – 31 dicembre 2016

Imprese Artigiane

Iscrizioni

Cessazioni

Saldo al 31 dicembre

Cagliari

13.764

+ 627

– 823

– 196

Nuoro

6.543

+ 293

– 407

-144

Oristano

3.123

+ 127

– 190

-63

Sassari

12.916

+627

-795

-168

SARDEGNA

36.887

+1.674

– 2.215

-541

Imprese artigiane in Sardegna dal 2000 al 2016

Saldo al….

Imprese registrate

31-12-2000

36.985

31-12-2001

37.720

31-12-2002

38.952

31-12-2003

40.134

31-12-2004

41.188

31-12-2005

41.629

31-12-2006

42.194

31-12-2007

42.837

31-12-2008

43.018

31-12-2009

42.522

31-12-2010

41.972

31-12-2011

41.155

31-12-2012

40.098

31-12-2013

38.803

31-12-2014

37.713

31-12-2015

36.887

31-12-2016

36.346

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La commissione Trasporti e Governo del territorio del Consiglio regionale, presieduta da Giuseppino Pinna (Udc), ha tenuto una audizione con l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, che ha riferito sulla Legge di Stabilità 2017-2019 per la parte relativa al settore.

Massimo Deiana ha ricordato in apertura che le risorse destinate ai Trasporti dalla Legge di Stabilità ammontano a oltre 400 milioni per il 2017 al netto di residui pluriennali e fondi europei, mettendo però in luce alcune criticità come il mancato rifinanziamento della legge regionale 21/2005 per gli investimenti nel Tpl (Trasporto pubblico locale) e l’inadeguatezza della pianta organica dell’assessorato, anche per ciò che riguarda figure professionali di alta specializzazione.

L’assessore ha poi rilanciato, a proposito dell’esigenza emersa più volte in commissione di abbattere le tariffe di trasporto per gli studenti, la necessità di individuare la copertura finanziaria per questo intervento. Illustrando alcune proiezioni predisposte dall’assessorato, Deiana ha spiegato fra l’altro che «la formula del tutto gratis costerebbe dai 13 ai 14 milioni di euro, mentre per il taglio dei costi ai contribuenti al sotto della soglia Isee occorrerebbero poco meno di 10 milioni». «Ritengo tuttavia – ha precisato – che sarebbe meglio evitare la formula della gratuità totale perché scoraggerebbe l’uso significativo del mezzo meglio pubblico, meglio prevedere per gli utenti una quota di compartecipazione bassa (dal 10 fino ad un massimo del 25%) e lasciare il resto al bilancio regionale; ovviamente l’intervento sarebbe valido su tutti i mezzi di trasporto compresi quelli marittimi per le isole minori».

«Il problema della copertura finanziaria – ha aggiunto l’assessore – potrebbe essere risolto in parte utilizzando i ribassi d’asta provenienti dalle gare delle varie tipologie della continuità territoriale ed in parte attingendo ad una quota della stessa Legge di Stabilità che complessivamente lascia un margine di manovra attorno ai 25 milioni». «Si tratta comunque di una misura importante sia sul piano simbolico che pratico – ha concluso – che qualificherebbe positivamente la Sardegna: un provvedimento analogo è stato adottato soltanto dalla Campania».

Nel successivo dibattito sono intervenuti diversi consiglieri regionali. Alessandro Collu (Pd) ha ricordato che una parte dei fondi per il taglio della tariffe agli studenti potrebbe essere recuperata dai fondi che la Regione già trasferisce annualmente ai Comuni per il trasporto scolastico. Antonio Solinas, anch’egli del Pd, ha sollecitato il raddoppio degli stanziamenti per il Trenino verde e per il taglio delle tariffe per gli studenti, suggerendo che tali argomenti vengano inseriti nel parere della commissione alla Legge di Stabilità.

Angelo Carta, sardista, ha mezzo in evidenza la necessità di predisporre programmi e risorse per la c.d. continuità interna che, attraverso la sinergia fra i vari mezzi di trasporto, assicuri una vera mobilità sia ai residenti che ai turisti. Pierfranco Zanchetta (Cps) ha ribadito la sua insoddisfazione per le tariffe dei collegamenti con le isole minori, che a suo giudizio sono ancora troppo alte a fronte di un servizio insufficiente.

Il presidente della commissione Peppino Pinna, infine, ha chiesto informazioni sulla nuova gestione dell’aeroporto di Alghero, in una fase in cui le altre società stanno definendo accordi commerciali con i vettori nazionali ed internazionali. Su questo punto, l’assessore Massimo Deiana ha precisato che «la nuova proprietà, che ha una presenza significativa nel settore, ha una serie di trattative in corso con i principali vettori nel quadro della preparazione del piano industriale, che sarà pronto a breve scadenza».

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Cas@ Iglesias e ASAMSI Onlus chiedono un incontro in commissione Politiche sociali sull’erogazione dei fondi della legge 162 per la non autosufficienza.

Ad un anno dall’incontro con l’ex assessore alle politiche sociali del comune di Iglesias e con alcuni funzionari, in merito all’erogazione della legge 162 Fondo per la non autosufficienza, nulla è cambiato.

I ritardi cronici, le procedure non chiare, continuamente modificate, l’impossibilità di interloquire telefonicamente con gli uffici preposti, rendono  la situazione paradossale.

Ricordiamo che chi percepisce la legge 162 non sempre è in grado di poter accedere personalmente agli uffici di Via Argentaria, pertanto occorrerebbe istituire un numero verde dedicato, così come già proposto durante l’incontro sopracitato.

Inoltre, in queste ultime settimane sono state riscontrate delle anomalie con le liquidazioni.

Alle richieste di chiarimento degli utenti, gli uffici hanno in più occasioni risposto in maniera non esaustiva. E’ palese il notevole carico di lavoro all’interno del settore Politiche sociali, pertanto, ancora una volta, sollecitiamo una vera e articolata riorganizzazione della macchina amministrativa.

Infine, non è chiaro il motivo per cui da questo mese le liquidazioni del fondo per la non autosufficienza vengano suddivise in due tranche, alimentando in tal modo l’ennesima difformità per gli utenti. Riteniamo le ripartizioni, così come disposte dagli uffici, non eque. Tutti gli utenti devono essere liquidati nel medesimo momento.

L’anno scorso in sede di incontro presso gli uffici del settore Politiche sociali, dopo aver palesato le nostre doglianze, abbiamo chiesto certezza nelle procedure e nei tempi. Abbiamo indicato uno schema che prevedeva:

– un protocollo interno per il deposito dei documenti e delle buste paga degli utenti;

– una data certa e perentoria entro il quale gli utenti devono far pervenire agli uffici i documenti necessari ad effettuare i calcoli mensilmente;

– una data certa e perentoria entro il quale mensilmente gli uffici si impegnano ad effettuare le liquidazioni agli utenti.

Finora l’unica istanza accolta dagli uffici è stata quella relativa al termine di trasmissione della documentazione degli utenti all’amministrazione.

Con nostro grande rammarico, ancora oggi, l’Amministrazione dimostra scarsa attenzione verso le persone in oggettive difficoltà, sia psicofisiche che socio economiche, della nostra città. Chiediamo, con la presente, un incontro immediato in sede di commissione Politiche Sociali.  

Valentina Pistis 

Capogruppo di Cas@ Iglesias

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«La legge sul cyberbullismo approvato dal Senato è un provvedimento innovativo e necessario che riporta nuovamente al centro le finalità di prevenzione e responsabilizzazione rispetto a quelle punitive introdotte dal testo approvato dalla Camera dei Deputati. Con il voto di oggi si ritorna allo spirito e all’impostazione iniziale, eliminando le parti che avevano in qualche modo alterato il ddl, creando difficoltà sul piano delle coperture economiche per le numerose nuove attività che venivano affidate all’autorità nazionale, mantenendo invece quei correttivi considerati migliorativi.» Lo afferma in una nota il senatore del PD Silvio Lai, relatore in commissione bilancio del disegno di legge sul cyberbullismo che  ha avuto il secondo via libera da parte del Senato.

«Siamo molto soddisfatti del lavoro che è stato fatto nelle commissioni ma anche dell’esito del voto di oggi. È sicuramente un dato positivo che il nostro paese si doti finalmente di una legge che punti a prevenire e contrastare i fenomeni di cyberbullismo. È un merito ascrivibile sicuramente alla maggioranza e al PD ma, soprattutto, della senatrice Elena Ferrara prima firmataria del provvedimento. Il vuoto legislativo che c’era fino ad oggi è stato riempito con un testo maturo, in linea con i tempi e con gli strumenti tecnologici attuali. Non si è trattato e non si tratta di una crociata contro internet ma della assoluta necessità di creare una consapevolezza adeguata dei rischi, dei pericoli e dei danni che si possono fare con un uso non adeguato degli strumenti informatici soprattutto tra gli adolescenti. In linea con queste finalità e questi obiettivi vengono previste azioni a carattere preventivo e strategie di attenzione e tutela nei confronti dei minori coinvolti. In questi anni abbiamo purtroppo assistito a fenomeni che hanno creato vittime innocenti e pensando a loro che dobbiamo renderci conto del grande passo in avanti fatto con questa legge. Ora non possiamo che augurarci che la Camera possa approvare definitivamente in tempi brevi il disegno di legge – conclude il senatore Silvio Lai – e consegnare al Paese una legge attesa e di estrema utilità.»

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha inviato una lettera al presidente della Regione Francesco Pigliaru e al numero uno dell’assemblea di via Roma Gianfranco Ganau, per una convocazione urgente del Consiglio regionale davanti al Quirinale, dopo l’ennesimo stop al riavvio dello stabilimento Eurallumina.

«E’ una nuova mostruosa beffa – denuncia Gianluigi Rubiu -. Uno stop davvero schizofrenico e folle con una valutazione paesaggistica sul sito di stoccaggio imposta dal Ministero dei beni culturali. La preoccupazione è salita tra gli operai perché questo intoppo rischia di minare anni di trattative e interlocuzione tra l’azienda e le istituzioni locali. E’ un atteggiamento illogico davanti alla crisi lavorativa del territorio.»

Da una vertenza all’altra, con la Portovesme Srl esposta a sanzioni salatissime e la vertenza Alcoa ancora in alto mare. «Un provvedimento che sarebbe dovuto – aggiunge Gianluigi Rubiu – alla sentenza della Corte di giustizia europea. E non si comprende che a pagare potrebbero essere i lavoratori, ormai privi di ogni certezza sul loro futuro. Sono partite le bonifiche, senza creare posti di lavoro per i dipendenti espulsi dai processi produttivi. E’ un vero e proprio dramma senza fine per il Sulcis Iglesiente. Non dobbiamo però lasciare spazio al pessimismo. Non possiamo accettare che si assista ad un omicidio premeditato dell’economia isolana. Occorre una reazione forte contro un governo centralista e patrigno, che nega ogni possibile via di rilancio per il lavoro nell’Isola. Da qui l’appello – conclude Gianluigi Rubiu – per convocare il Consiglio regionale davanti al Quirinale, per far sentire il grido di dolore di una Sardegna ormai allo stremo.»

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L’assessorato regionale della Pubblica istruzione informa che, a partire dal 2017, i sodalizi sportivi dovranno dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata (pec) come previsto dal Piano triennale per lo sport 2016/2018.
La titolarità di un indirizzo di posta elettronica certificata (pec) è necessaria per tutte le comunicazioni relative ai contributi regionali a favore dello sport oltre che per il rinnovo e/o iscrizione all’albo regionale delle società sportive.

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La seduta di aggiornamento della Conferenza di servizi Eurallumina è stata formalmente convocata per mercoledì 8 febbraio. Questa mattina il vicepresidente della Regione Raffaele Paci ha portato “solidarietà assoluta e totale” della Regione, a nome di tutta la Giunta, agli operai Eurallumina. Raffaele Paci si è prima fermato all’esterno di viale Trento, dove la protesta contro il parere del Mibact continua, e ha poi incontrato i cinque operai che occupano la sala riunioni al primo piano della torre, ribadendo che la Giunta sta facendo tutto il possibile per risolvere rapidamente la situazione. All’esterno del Palazzo di viale Trento, intanto, prosegue il presidio non stop di alcune decine di lavoratori.

L’assessore della Difesa Donatella Spano già nella serata di martedì si era recata in viale Trento per incontrare i lavoratori, ed ha nuovamente incontrato ieri la Rsu per informare personalmente della convocazione formale. L’assessore ha rassicurato sul rigore nella tempistica, sinora puntualmente rispettata dagli Uffici e comunicato che in Regione prosegue il lavoro di approfondimento in merito agli aspetti ambientali e paesaggistici in vista della seduta della prossima settimana.

       

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L’assessorato regionale degli Enti locali ha pubblicato un avviso per l’accoglimento di manifestazioni di interesse alla presentazione di progetti, da realizzarsi mediante l’assunzione a tempo determinato di lavoratori di cui alla legge regionale n. 34 del 2016, già impiegati in cantieri attivati nei precedenti rapporti convenzionali.

Le proposte risultate ammissibili, saranno successivamente sottoposte alla Giunta regionale per essere inserite in un catalogo di interventi, aventi ad oggetto lavori diversi dalla messa in sicurezza, bonifica e riqualificazione dei siti minerari e coerenti con le finalità istitutive del Parco geominerario storico ambientale della Sardegna.

Possono presentare la loro manifestazione di interesse, l’ente Parco geominerario storico ambientale della Sardegna, i Comuni e le Province il cui territorio sia in tutto o in parte ricompreso all’interno del perimetro del Parco e propongano interventi coerenti con le finalità e le attività del Parco, da svolgersi in un periodo compreso fra i 60 e 210 giorni.

Le manifestazioni di interesse, dovranno essere inviate entro le ore 12.00 del 17 febbraio 2017 all’indirizzo PEC urbanistica@pec.regione.sardegna.it,
oppure inviate per posta ordinaria all’indirizzo:
Assessorato degli enti locali, finanze e urbanistica
Direzione generale della pianificazione urbanistica terrtoriale
e della vigilanza edilizia
Viale Trieste, 186
09123 Cagliari
o consegnate a mano.

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Efficientamento dei potabilizzatori con interventi di manutenzione straordinaria sulle vasche e di manutenzione ordinaria per garantire il corretto trattamento dell’acqua potabile; attenta programmazione e intensificazione dei trattamenti che nel corso delle ultime emergenze legate alle condizioni meteorologiche (ondata di gelo e piogge abbondanti) ha garantito il servizio; lavori di sostituzione di interi tratti di rete nei centri in cui le condizioni delle condotte erano talmente gravi da condizionare l’acqua nella fase di distribuzione (passaggio delle reti fino ai rubinetti). E’ grazie a queste linee d’azione che Abbanoa è riuscita a ottenere importanti risultati sul fronte della qualità dell’acqua, ultimo il rientro della potabilità per La Maddalena, documentato dai risultati delle ultime analisi già inviate a Comune e Asl. Ed è rientrata a norma anche l’acqua in distribuzione a Olbia, fatta eccezione per la zona dell’aeroporto. Ai risultati sulla qualità dell’acqua si aggiunge un altro obiettivo appena raggiunto: la certificazione dei laboratori per il campionamento e le analisi sulle acque potabili.

Gli interventi sulla potabilizzazione. Negli ultimi mesi sono stati conclusi importantissimi interventi di manutenzione straordinaria nei potabilizzatori che servono Sassari e il sassarese: 2 milioni e mezzo sono stati investiti nell’efficientamento dell’impianto del Bidighinzu e altri due milioni a Truncu Reale. L’impianto di Donori  è stato invece oggetto di lavori per un valore di quasi due milioni. E’ in fase di completamento anche un importante intervento all’impianto del Torrei (Tonara) per un valore complessivo di un milione e mezzo di euro. Sono in fase di progettazione altri due interventi che riguarderanno l’impianto di Pattada e quello di Is Barroccus (Isili).

Sempre sul fronte degli interventi straordinari, gli impianti di Monte Agnese (Alghero), del Liscia (Arzachena) e, nuovamente, di Truncu Reale (Sassari e sassarese) saranno oggetto di altri interventi di efficientamento per un totale di 8milioni e 700mila euro (700mila su Alghero per un progetto approvato e ora da appaltare, 4 milioni per gli altri due, per i quali si dovrà  approvare il progetto esecutivo).

Sul fronte delle manutenzioni ordinarie, negli ultimi due anni sono stati portati avanti interventi che per quanto riguarda solo gli impianti del Nord hanno avuto un valore di  3 milioni di euro; 2,5 milioni per il Centro e altri 3 milioni per il Sud.

L’effetto immediato di tutti questi interventi, combinati con i piani straordinari messi in campo sulle reti (interventi di sostituzione dei tratti più ammalorati e operazioni di spurgo e pulizia delle condotte), si è avuto sul miglioramento della qualità dell’acqua distribuita in rete e, di riflesso, sul calo delle ordinanze di non potabilità. Basti pensare che solo a Sassari dalle 13 ordinanze del 2015 si è passati alle 9 del 2016 con una riduzione importantissima sui giorni di non potabilità, che da 245 sono passati a 188. Emblematico il caso Porto Torres, che nell’anno appena concluso non ha avuto un solo giorno di non potabilità.

Laboratori: ottenuta la certificazione di qualità. Abbanoa è da sempre attenta a garantire la qualità dell’acqua che distribuisce nelle reti della Sardegna anche attraverso un costante e continuo monitoraggio che riguarda l’intera filiera del processo. Un’attività importante e controllata che proprio in questi giorni ha raggiunto un altro traguardo: la certificazione di qualità sui campionamenti e le analisi. Dopo il laboratorio di Nuoro, hanno infatti ottenuto la certificazione di qualità per il campionamento e le analisi sulle acque potabili anche i laboratori di Sassari e Cagliari. 

L’Ente Certiquality ha portato a termine una verifica ispettiva di parte terza e ha ufficialmente certificato che il sistema di gestione di Abbanoa per le attività di “erogazione del servizio di campionamento e di analisi chimico-fisiche e microbiologiche di acque potabili” è conforme ai requisiti della norma Iso 9001.

Qualità dell’acqua garantita: ecco come. Abbanoa effettua circa 17.000 prelievi di campioni annui (per determinare circa 300.000 parametri chimici e batteriologici) mediante il proprio laboratorio interno, per l’esecuzione dei controlli sulla qualità dell’acqua. Significa che ogni giorno vengono eseguiti fino a 50 controlli a campione. Un aspetto che merita ancora più attenzione se si  considera che la Sardegna, a differenza delle altre regioni d’Italia, preleva l’acqua grezza per l’85% da invasi artificiali che spesso non offrono una buona qualità dell’acqua. Acqua grezza che necessita di  trattamenti di potabilizzazione più delicati rispetto a quanto avviene in altre parti del Paese: a questo servono i 45 potabilizzatori presenti in Sardegna, vere fabbriche dell’acqua potabile.