21 December, 2025

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Nei giorni scorsi il personale dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena ha completato le operazioni di disarmo dei sistemi di ormeggio e di delimitazione degli specchi acquei che permettono una balneazione più sicura a mare. I lavori si sono conclusi con la rimozione del campo boe di Porto Madonna, che ha permesso l’ancoraggio dei natanti durante la stagione estiva ed autunnale.

A partire dal mese di ottobre sono stati recuperati tutti i cavi tarozzati presenti in numerose spiagge e cale dell’Arcipelago, posizionati per garantire la sicurezza dei bagnanti a mare e ridurre al tempo stesso il fenomeno degli ancoraggi troppo vicini alle spiagge. 

Il personale dell’Ente ha provveduto inoltre all’alaggio dei gommoni in uso agli equipaggi preposti alla bigliettazione a mare, portandoli al consueto rimessaggio in vista della prossima stagione estiva 2017.

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Verrà presentato venerdì mattina, alle ore 9.30, presso la sala del Centro Culturale di via Cattaneo, a Iglesias, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati – SPRAR.

Il comune d’Iglesias, attraverso l’assessorato dei Servizi sociali, ritenendo importante non sottrarsi alla realtà dell’immigrazione si è proposto per l’accoglienza e il sostegno di persone richiedenti asilo o rifugiate, partecipando al bando del ministero dell’Interno per istituire ad Iglesias uno SPRAR, con esito positivo.

Circa un anno fa “Casa Emmaus”, associazione di volontariato operante ad Iglesias, con una lunga storia e molteplici esperienze nel campo della lotta alla marginalità sociale, ha vinto la gara d’appalto bandita dal comune di Iglesias, per l’individuazione di un ente gestore con i requisiti previsti per la presentazione e l’attuazione del progetto Sprar. Il progetto, di durata biennale, è attivo dal mese di agosto 2016 , prevede l’accoglienza di venti persone, in quattro strutture ad Iglesias, donne, donne con bambini, nuclei familiari. Casa Emmaus, grazie ad un’equipe multidisciplinare garantisce loro l’accoglienza materiale, la mediazione linguistico-culturale, l’istruzione, la formazione e riqualificazione professionale, l’orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, abitativo, sociale e legale e la tutela socio-psico sanitaria. Accanto a questo servizio Casa Emmaus gestisce un Centro di Accoglienza Straordinaria CAS per donne, donne con bambini e nuclei familiari migranti, e un centro di accoglienza per Minori Stranieri non accompagnati MSNA. Nel corso dell’incontro i coordinatori di questi servizi daranno informazioni e risposte ai quesiti degli studenti e studentesse.

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Il Parlamento europeo ha approvato oggi con 463 voti in favore, 168 contrari e 3 astensioni, la risoluzione che prevede controlli più severi per proteggere gli agrumeti dai parassiti delle piante. 

Secondo una risoluzione votata oggi, le misure comunitarie per aiutare a prevenire l’introduzione nell’UE di nuovi parassiti che attaccano gli agrumeti non sono sufficienti per proteggere i produttori europei.

I deputati vogliono norme e controlli più severi per prevenire la diffusione di parassiti come la macchia nera degli agrumi e la Falsa Cydia.

«È fondamentale disporre di norme in vigore adeguate per evitare un dramma simile alla Xylella nelle aree comunitarie che producono agrumi. Non possiamo applicare un approccio attendista, né possiamo stare a guardare allorché la Commissione non sta facendo abbastanza per proteggerci da malattie come la macchia nera degli agrumi e il cancro batterico degli agrumi», ha dichiarato Clara Eugenia Aguilera García (S&D, ES) relatrice dell’iniziativa che chiede di rafforzare le misure proposte dalla Commissione.

– ha aggiunto – proponiamo azioni basate sui pareri scientifici dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare e dell’Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante e ci aspettiamo che la Commissione segua il nostro esempio.»

Secondo i deputati, il progetto di direttiva di esecuzione della Commissione non riduce il rischio d’importazione di organismi nocivi nell’UE a un livello accettabile e sono quindi necessarie norme più severe.

Ad esempio, per evitare che la macchia nera degli agrumi, una malattia fungina causata dall’organismo nocivo introdotto nell’UE Phyllosticta citricarpa, le norme dovrebbero esigere una dichiarazione che attesti che è stato prelevato un campione da almeno 600 frutti per ogni 30 tonnellate e che tutti i frutti oggetto di campionamento che mostravano sintomi sono stati sottoposti a test e sono risultati indenni da tale organismo nocivo. In maniera simile, i frutti originari di Paesi terzi dovrebbero essere ispezionati visivamente al punto d’ingresso nell’UE e tali ispezioni dovrebbero essere effettuate su campioni di almeno 200 frutti per partita di 30 tonnellate.

Gli agrumi che potrebbero trasportare larve di Falsa Cydia (Thaumatotibia leucotreta), prima di essere importati nell’UE dovrebbero essere sottoposti a trattamento a freddo o a un trattamento alternativo, sostenibile, efficace e avente lo stesso effetto. I deputati hanno inoltre chiesto misure per migliorare la tracciabilità degli agrumi importati.

 

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Sabato 17 dicembre prende avvio il ciclo di eventi intitolato “La Guerra a Fuoco”, curati dall’Associazione Culturale Club Modellismo Storico Cagliari con il sostegno della Fondazione di Sardegna.

Gli eventi culturali in programma fanno parte di un articolato progetto avviato nel 2014, incentrato sull’uso della fotografia come fonte per la storia. L’occasione è stata offerta dal ritrovamento di alcuni significativi archivi fotografici privati che documentano la Grande Guerra dei Sardi con un occhio non istituzionale. Le immagini, infatti, sono state scattate in prevalenza da improvvisati fotografi in grigioverde che armati di maneggevoli apparecchi fotografici hanno lasciato una documentazione visiva di grande valore. Alle immagini private si aggiunge la documentazione rinvenuta presso importanti archivi nazionali ed internazionali. Tra i documenti si segnala l’unico filmato conosciuto che mostri la Brigata “Sassari” negli anni della Prima Guerra Mondiale.

Il progetto “La Guerra a Fuoco” ha ottenuto il patrocinio di alcuni importanti istituzioni pubbliche e private tra le quali si segnalano il Comando Militare Esercito della Sardegna, l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito, la Fondazione Istituto Storico Giuseppe Siotto.

L’iniziativa fa parte del programma di attività del Comitato Sardo per il Centenario della Grande Guerra presieduto da prof. Aldo Accardo ed è inoltre accreditata quale progetto rientrante nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale.

L’evento prevede una mostra storica, un convegno di studi, una pièce musicale/teatrale e la pubblicazione di un libro.

La mostra sarà inaugurata sabato 17 dicembre 2016 presso le sale espositive dell’Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari, Viale Regina Margherita 33, con inizio alle ore 18.00. Il convegno avrà luogo presso la sala conferenze della Fondazione di Sardegna, Via San Salvatore da Horta, 2 – Cagliari con inizio alle ore 17.00. Il libro sarà presentato in occasione del convegno di studi.

Il progetto ha contemplato il coinvolgimento in attività operative di un gruppo di studenti del Corso di Museologia dell’Università degli Studi di Cagliari. Gli studenti hanno attivamente collaborato nelle fasi preparatorie e nell’allestimento della mostra. Cureranno altresì il servizio di guida e avranno un ruolo organizzativo e di coordinamento in occasione dei lavori del convegno.

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Al ministero del Welfare, nella serata di ieri, sono state gettate le basi per il protocollo d’intesa di attuazione del Reis (Reddito di inclusione sociale) tra lo Stato e la Regione Sardegna. L’assessore della Sanità e delle Politiche sociali, Luigi Arru, insieme al Direttore generale Stefania Manca, ha incontrato i tecnici del Ministero e i vertici dell’Inps, per mettere a punto i passaggi di applicazione del Reis.
In particolare, sono stati definiti gli aspetti che consentiranno al sistema informatico della Regione di interfacciarsi con quello dell’Inps, così da avere una platea comune di beneficiari. Dal Ministero è arrivata la notizia di un sostanziale incremento delle risorse per il Sia (il Sostegno per l’inclusione attiva) e, di conseguenza, potranno aumentare anche quelle del Reis.
Annunciato un incontro, mercoledì prossimo, a Roma, tra il ministro Giuliano Poletti e gli assessori regionali delle Politiche sociali, nel corso del quale individuare modifiche agli attuali criteri di accesso stabiliti per il Sia, che consenta l’ampliamento della platea dei beneficiari degli interventi di inclusione attiva.

 

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Dopo quella inaugurale di oggi (15 dicembre) in piazza dei Centomila, dove ogni giovedì si tiene il Mercato di Campagna Amica dei produttori agricoli iscritti a Coldiretti, seconda matinée di “Encuentros” domani (venerdì 16) a Cagliari. La rassegna organizzata dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz, che ha scelto come “teatro” i mercati cittadini, fa tappa stavolta in quello di San Benedetto. Ed è ancora flamenco con i chitarristi Marco Perona e Francesco De Vita (artefici del progetto Misticanza, che mescola profumi andalusi, echi moreschi e della tradizione del Sud Italia) ad accompagnare i passi di “baile” di Elena Busatto, in arte “La Nena“. Si comincia alle 10.30.  

Già protagonisti della mattinata odierna (giovedì 15), i tre saranno di scena anche nella serata di domani (venerdì 16), nella vicina Quartucciu, per un appuntamento proposto con il contributo del Comune della cittadina nell’area metropolitana di Cagliari: alle 20 nella sala Sarritzu con ingresso gratuito.

Sabato (17 dicembre) la serie di quattro “Encuentros” approda al mercato di via Quirra(nel quartiere di Is Mirrionis): tiene banco, sempre a partire dalle 10.30, Nicola Agus, virtuoso delle launeddas, qui alle prese anche con cornamusa, flauto irlandese, l’hulusi cinese e altri fiati con cui il musicista sardo (di Sinnai, classe 1982) ricerca un originale connubio tra culture e linguaggi musicali diversi.

L’ultimo atto di “Encuentros”, domenica 18, infrange la regola dei mercati per andare invece in scena al Lazzaretto, il centro culturale in via dei Navigatori, nel quartiere cagliaritano di Sant’Elia. Due diversi set in programma. Apre il progetto Ondas, con la chitarra e l’oud di Roberto Bernardini e la voce di Chuva (Noemi Balloi): un viaggio che spazia dalle sonorità mediterranee a quelle argentine e brasiliane con composizioni originali e non. Spazio poi ai suoni della tradizione sarda di Ballus de prazza con l’organetto e la fisarmonica di Bruno Camedda affiancato dal figlio Asael Camedda alla chitarra.

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In base alla nuova normativa approvata giovedì dal Parlamento, l’obbligo di visto per i cittadini non comunitari potrà essere reintrodotto rapidamente qualora i Paesi dell’UE si trovino ad affrontare un aumento forte di immigrazione irregolare o rischi per la sicurezza.

Il relatore del Parlamento, Agustin Diaz de Mera (PPE, ES), ha dichiarato che «siamo riusciti a creare uno strumento più flessibile e operativo, garantendo nel contempo il rispetto dei diritti umani e un ruolo chiave per il Parlamento europeo. Sono sicuro che dopo l’approvazione del “meccanismo di sospensione”, il Consiglio coopererà pienamente affinché le proposte per garantire l’esenzione del visto per Georgia e Ucraina non incontrino ostacoli, dato che entrambi i Paesi hanno soddisfatto i criteri richiesti qualche tempo fa».

La sua relazione è stata approvata con 485 voti a favore, 132 voti contrari e 21 astensioni.

Secondo le nuove norme, il visto di ingresso può essere reintrodotto anche per quei paesi che hanno un accordo di esenzione con l’UE, in uno o più dei seguenti casi:

  • aumento sostanziale del numero di cittadini del Paese terzo interessato cui sia stato rifiutato l’ingresso o che soggiornino irregolarmente nel territorio dell’UE,
  • sostanziale aumento di domande di asilo infondate,
  • diminuzione nella cooperazione per la riammissione (ritorno dei migranti)
  • aumento dei rischi o imminente pericolo per l’ordine pubblico o la sicurezza interna relativi a cittadini del Paese terzo interessato.

Entrambi gli Stati membri e la Commissione europea saranno in grado di avviare il meccanismo di sospensione degli accordi di esenzione dei visti. Tuttavia, il testo sottolinea che la decisione di sospendere temporaneamente l’esenzione dal visto deve essere basata su “dati pertinenti e oggettivi”. 

A seguito di una notifica da parte di uno Stato membro (o di una richiesta da parte di una maggioranza semplice degli Stati membri), o sulla base di una propria relazione, la Commissione avrà un mese di tempo per decidere di sospendere l’esenzione dal visto per nove mesi. Questa decisione prenderà effetto automaticamente 

Durante il periodo di sospensione, la Commissione avrà il compito di, in collaborazione con il Paese interessato, trovare soluzioni alle circostanze che hanno portato alla sospensione.

La Commissione, inoltre, dovrà monitorare la situazione nei Paesi esenti dal visto e riferire, almeno una volta all’anno, al Parlamento e al Consiglio se detti Paesi continuano a soddisfare le condizioni di esenzione dal visto, come il rispetto dei diritti umani. 

Se la situazione persiste, la Commissione dovrà presentare, al più tardi due mesi prima della fine del periodo di nove mesi, una proposta per prolungare il ripristino provvisorio del visto per ulteriori 18 mesi. Sia i deputati sia gli Stati membri possono opporsi a questa decisione.

La Commissione può anche decidere in qualsiasi momento di presentare una proposta legislativa per spostare un Paese terzo dall’elenco dei Paesi esentati dai visti all’elenco di quelli che devono farne richiesta. Questo trasferimento dovrà essere approvato dal Parlamento e dal Consiglio.

Questa revisione del meccanismo di sospensione, sancito nella legislazione dell’UE dal 2013, è legata alle proposte di concessione di un accesso senza visto verso l’UE per la Georgia, già accordate dai deputati e del Consiglio, così come per Ucraina e Kosovo. 

Il progetto di regolamento deve ancora essere formalmente approvato dal Consiglio e entrerà in vigore venti giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Il meccanismo di sospensione non si applicherà al Regno Unito o all’Irlanda.

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Luca Pizzuto, consigliere regionale di Sinistra Ecologia Libertà, interviene nella vertenza Eurallumina che vede oggi i lavoratori in occupazione all’assessorato dell’Ambiente per il terzo giorno consecutivo.

«Chiediamo ancora con forza una rapida soluzione per la vertenza Eurallumina – dice Luca Pizzuto -. La RSU ha richiesto la convocazione di un incontro urgente con il presidente Pigliaru, gli assessori dell’Ambiente e dell’Industria, la provincia del Sud Sardegna, il coordinamento del Piano Sulcis, la Rusal e l’Enel. E’ necessario e urgente, come affermato anche dai lavoratori, che si arrivi entro dicembre alla Conferenza decisoria e che ci si pronunci sul progetto anche in relazione al superamento immediato dell’eventuale blocco dell’autorizzazione causato dalla disponibilità all’utilizzo del carbonile, avvalorata dalla conferenza di servizi del dicembre 2015.»

«Il piano industriale presentato prevede la conclusione dei lavori alla fine del 2018 perciò è prioritario che il riavvio dell’attività produttiva avvenga nel primo semestre del 2017. Ai lavoratori, che hanno già iniziato una mobilitazione permanente, va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Non li lasceremo soli. Lotteremo fianco a fianco – conclude Luca Pizzuto – per la dignità, per il lavoro e per riportare la speranza di un futuro meno incerto.»

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Gesù Bambino trova casa ai piedi della Sella del Diavolo. I sotterranei dell’ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari ospiteranno per il terzo anno consecutivo il presepe natalizio in stile sardo che sarà inaugurato domani, venerdì 16 dicembre 2016, alle 16.00.

Quest’anno il tema è quello del mare, l’ambientazione riguarderà alcuni dei luoghi più caratteristici della Sardegna, tra cui la Sella del Diavolo, le bianche dune di Porto Pino e l’incontaminata costa di Chia. La capanna che ospiterà la nascita del Bambino Gesù è realizzata in Falasco, un’erba palustre della penisola del Sinis. I personaggi, vestiti con tradizionali abiti sardi caratteristici di diverse parti dell’isola, si muovono in una spettacolare cornice di luci, colori e suoni, creando all’interno di questa particolare location una familiare atmosfera natalizia.

Il presepe è stato interamente realizzato dai dipendenti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari dell’associazione Mariposa che, fuori orario di lavoro, hanno lavorato per mesi alla realizzazione di questa opera d’arte.

Il presepe potrà essere visitato: il 16 dicembre (16.00 – 20.00), il 17 (10.00 – 13.00, 16.00 – 20.00), il 18 (10.00 – 13.00, 16.00 – 20.00), il 22 (16.00 – 20.00), il 23 (16.00 – 20.00). L’ingresso è gratuito.

In contemporanea, sempre all’Ospedale Civile (nei locali dell’ex banca), si terrà la mostra “La Bancarella” dove i dipendenti dell’Aou di Cagliari esporranno le loro creazioni artigianali (quadri, accessori, fotografie, oggettistica). L’ingresso è gratuito.

La Bancarella si potrà visitare: il 15, 16, 17,18 dicembre (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00).

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Ultimo appuntamento in calendario, domani pomeriggio (venerdì 16 dicembre) a Cagliari, per la decima edizione del festival Creuza de Mà: in collaborazione con il Ce.D.A.C. Sardegna, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna (in via San Salvatore da Horta), è in programma l’incontro con due compositori che hanno contribuito a disegnare la musica per cinema degli ultimi quarant’anni: Nicola Piovani e Franco Piersanti. A dialogare con loro ci saranno il regista Gianfranco Cabiddu (Piovani ha firmato le musiche per il suo primo film, “Disamistade”, del 1988; Piersanti, invece, quelle per “Il figlio di Bakunin” e il recentissimo “La stoffa dei sogni”) ed il compositore e musicologo Riccardo Giagni. Si comincia alle 17.30 con ingresso libero fino a esaurimento posti. Inserito nel programma dei Pomeriggi della Fondazione promossi dalla Fondazione di Sardegna, l’incontro chiude il decimo Creuza de Mà e apre il ciclo di appuntamenti “Oltre la Scena” del Ce.D.A.C.

Nicola Piovani sarà protagonista fino a domenica 18 dicembre al Teatro Massimo di Cagliari per la Stagione de La Grande Prosa firmata Ce.D.A.C. con “La Musica è pericolosa” – un Concertato tra parole note e immagini che ripercorre i momenti e gli incontri più significativi della sua intensa carriera di compositore di musiche per il cinema e il teatro – con i grandi protagonisti del Novecento da Federico Fellini a Fabrizio Dé André.

Settant’anni compiuti a maggio, pianista e direttore d’orchestra, dopo il debutto in un lungometraggio di Silvano Agosti nel 1969, Nicola Piovani intraprende una carriera che lo porterà a scrivere musica per i maggiori registi italiani: Marco Bellocchio, Mario Monicelli, Paolo e Vittorio Taviani, Nanni Moretti, Nanni Loy, Giuseppe Tornatore, tra gli altri, e Federico Fellini, che si è rivolto a lui per i suoi ultimi tre film. Premio Oscar per la colonna sonora di “La vita è bella” di Roberto Benigni, il musicista romano conta tra gli altri premi in bacheca tre David di Donatello, tre Nastri d’argento, due Ciak d’Oro, quattro premi Colonna Sonora, il Globo d’Oro della stampa estera e il Premio Elsa Morante. Sin dall’inizio Piovani affianca al lavoro nel cinema quello per il teatro, scrivendo musiche di scena per allestimenti di Carlo Cecchi, Luca De Filippo, Maurizio Scaparro e Vittorio Gassman. Alla fine degli anni Ottanta inizia il sodalizio artistico con Vincenzo Cerami con cui fonda, insieme all’attore Lello Arena, la Compagnia della Luna, con l’intento di dare vita a un teatro dove musica e parola interagiscano sul piano espressivo. Autore anche di canzoni, negli anni Settanta compone a quattro mani con Fabrizio De André gli album “Non al denaro, non all’amore né al cielo” e “Storia di un impiegato”, mentre è del 2013 “Cantabile”, il suo primo disco di canzoni, con le voci di cantanti e amici come Francesco De Gregori, Peppe Servillo, Giorgia, Giusy Ferreri, Fiorella Mannoia, Tosca, Gigi Proietti, Roberto Benigni, Jovanotti, Vittorio Grigolo, Noa e Gianni Morandi.

 Classe 1950, romano di nascita e formazione (diplomato in contrabbasso al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, ha studiato composizione e direzione d’orchestra), assistente di Nino Rota fra il 1975 e il 1977, Franco Piersanti è approdato alla composizione per il cinema con il primo lungometraggio di Nanni Moretti, “Io sono un autarchico”, inaugurando un sodalizio seguito poco dopo da quello, ugualmente fortunato, con Gianni Amelio. Autore delle musiche per film di Ermanno Olmi, Bernardo Bertolucci, Daniele Luchetti, Carlo Lizzani, Cristina Comencini, Mimmo Calopresti, Marco Tullio Giordana, Roberto Faenza, Carlo Mazzacurati, Margarethe Von Trotta, Emanuele Crialese, Marco Risi e Paolo Virzì, tra gli altri, conta tra le collaborazioni televisive quelle con Maurizio Zaccaro e con Alberto Sironi, in particolare nelle fortunata serie del commissario Montalbano tratta dai romanzi di Andrea Camilleri. Impegnato fin dagli anni Settanta anche nella composizione per la scena, Franco Piersanti ha firmato le musiche per una cinquantina di allestimenti teatrali, mentre il suo catalogo di musica da concerto comprende svariate composizioni orchestrali e da camera. Tra i riconoscimenti alla sua attività di compositore di musiche per il cinema, tre David di Donatello, due Grolle d’oro, due Nastri d’argento, sette Ciak d’oro, un Globo d’Oro, tre premi “Ennio Morricone” al Festival internazionale del film di Taormina e il premio UCMF – Union Des Compositeurs De Musiques De Films Miglior Colonna Sonora al Festival di Cannes 2007.

Franco Piersanti è stato anche artefice, lo scorso novembre a Cagliari, della prima edizione della Masterclass di composizione musicale per il cinema istituita dal festival Creuza de Mà e intitolata a Sergio Miceli, il musicologo fiorentino scomparso di recente, che per primo ha contribuito, attraverso la sua attività di ricerca, a inserire la storia e l’analisi della musica per film nell’ambito delle discipline accademiche. Un progetto di formazione unico in Italia, sostenuto da un comitato che ha come presidente onorario Ennio Morricone, e che riunisce i compositori Carlo Crivelli, Daniele Furlati, Nicola Piovani e Franco Piersanti (che con Sergio Miceli ha avuto modo di tenere dei corsi di composizione per il cinema in co-docenza), i registi Giuseppe Tornatore, Marco Tullio Giordana, Daniele Luchetti e Alberto Sironi, il montatore Roberto Perpignani, il produttore Carlo Degli Esposti, la presidente della Fondazione Cinema per Roma Piera Detassis, i musicologi Renata Scognamiglio e Antonio Trudu, il giornalista e critico musicale Alberto Dentice, il compositore e musicologo Riccardo Giagni, il Centro sperimentale di cinematografia di Roma e il concorso internazionale di musica per immagini “Francesco Angelo Lavagnino”.

I frutti della prima edizione della Masterclass “Sergio Miceli” sono stati al centro del concerto che si è tenuto domenica scorsa all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari, e che ha visto l’esecuzione delle sette migliori composizioni realizzate su varie sequenze filmiche da altrettanti allievi del corso: Tatiana Caselli, Massimo di Paola, Debora Mameli, Alberto Locci, Stefano Tore e Roberto G. Pellegrino.