17 December, 2025

[bing_translator]

Precipita, con l’invio delle prime lettere di licenziamento, la situazione di crisi che investe i 530 lavoratori del l’Ati Ifras, impiegati nei siti del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna. Il 31 prossimo dicembre, infatti, scade la convenzione con la Regione per la valorizzazione del patrimonio minerario dismesso e per le bonifiche e, al momento, non ci sono ancora certezze sul suo rinnovo. Stamane, per sollevare l’attenzione della Giunta e del Consiglio regionale, i lavoratori sono scesi in piazza a Cagliari, davanti al Palazzo del Consiglio regionale, in via Roma, dove una delegazione ha incontrato i capigruppo.

I capigruppo di maggioranza ed opposizione al termine dell’incontro con i rappresentanti dei lavoratori ed una delegazione dei sindaci dei territori coinvolti nelle attività di recupero e valorizzazione dei siti minerari, si sono impegnati per la pubblicazione di un bando internazionale e, in attesa dell’espletamento delle procedure di gara, per una proroga della convenzione con Ati Ifras.

Domani mattina, alle 11.00, la commissione Lavoro, presieduta da Gavino Manca (Pd), sentirà in audizione l’assessore del Lavoro, Virginia Mura. I capigruppo, nell’immediato, proporranno un intervento in sede di assestamento di bilancio.

I rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno ricordato che «ci sono a disposizione 28 milioni di euro ma ancora non c’è un progetto chiaro della Giunta su come utilizzare i lavoratori del Geoparco». I sindaci hanno sottolineato che «l’Ati Ifras ha lavorato in sintonia con i Comuni ed è impensabile disperdere le professionalità che operano al suo interno. In gioco non c’è solo il futuro di 525 famiglie ma la capacità delle comunità locali di operare a tutela del proprio territorio». «Siamo in ritardo ma c’è il tempo per rimediare – ha detto il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau – è importante che oggi sia emersa una volontà unanime delle forze politiche per arrivare rapidamente a una proroga e attivare le procedure per la gara internazionale».

«Si auspica una proroga dell’intesa con la Regione per altri dodici mesi, per  scongiurare che i lavoratori possano entrare nel tunnel della disoccupazione con il licenziamento collettivo – ha detto il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu -. Poi si pensi ad accelerare i tempi per il bando internazionale. Non vorremmo che con il bando si possa dare vita ad una cooperativa a danno dei lavoratori, venendo meno alle finalità del Geoparco. Non dimentichiamo che la maggior parte dei dipendenti è impegnata nei programmi di sviluppo dei territori del Parco Geominerario con professionalità che sono state utilizzate dai Comuni anche per la realizzazione ed il rifacimento di diverse opere pubbliche.»

«Occorre garantire la clausola sociale che consenta di mantenere livelli occupazionali e retributivi e la proroga dei servizi nelle more del nuovo appalto – ha sottolineato Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia -. Non dobbiamo rinunciare nemmeno a un posto di lavoro. Lo tengano a mente e si comportino di conseguenza. Di parole al vento i lavoratori ne hanno sentito fin troppe: si passi ai fatti senza tergiversare ulteriormente.»

dscn1415dscn1427 dscn1422dscn1419

[bing_translator]

Voli low cost: incontro tra i sindaci del Nord Ovest

e la conferenza dei capigruppo

La Giunta regionale esaminerà nei prossimi giorni un disegno di legge proposto dall’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, che prevede la ricapitalizzazione della Sogeaal (la società di gestione dell’aeroporto di Fertilia) ma attenderà, in ogni caso, la conclusione della procedura di privatizzazione, la cui ultima proroga scade il prossimo 28 novembre. Ma i sindaci del Nord Ovest, con in testa il primo cittadino di Alghero, Mario Bruno, chiedono l’annullamento del  bando per l’ingresso dei privati in Sogeaal e la procedura d’urgenza (articolo 102 del regolamento del Consiglio regionale) per una legge ad hoc che ricapitalizzi Sogeaal (servono circa undici milioni di euro) così da consentire l’immediata attivazione del sistema per garantire gli incentivi ai vettori aerei che operano collegamenti internazionali.

È questo, in sintesi, il punto di non accordo tra la Giunta regionale e gli amministratori locali sul cosiddetto “caso Alghero” che ha registrato, nel corso dell’incontro con la conferenza dei capigruppo, anche una sostanziale diversità di vedute tra l’assessore Massimo Deiana e il capogruppo del Pd, Pietro Cocco; il vice capogruppo di Forza Italia, Marco Tedde; il capogruppo del Psd’Az, Angelo Carta; quello dell’Udc, Gianluigi Rubiu e quello dei Riformatori, Attilio Dedoni; il presidente dell’Anci, Piersandro Scano e della Coldiretti, Battista Cualbu: tutti schierati sulle posizioni dei primi cittadini (stop alla privatizzazione, ricapitalizzazione di Sogeaal e incentivi alle compagnie sulla base del principio del “pubblico investitore in economia di mercato – Piem”).

Amministratori e sindaci arrivati, oltreché dal sassarese anche dalle province di Oristano e Nuoro, hanno ribadito le ragioni della protesta, sfociata oggi con una manifestazione sotto il palazzo del Consiglio regionale e nel rimarcare i danni milionari causati dalla fuga di Ryanair, hanno argomentato le loro proposte per il salvataggio immediato della società di gestione dell’aeroporto di Fertilia e dei collegamenti delle compagnie low cost. «È questo l’obiettivo anche della Giunta – ha dichiarato il vice presidente dell’esecutivo, Raffaele Paci – e per ottenerlo procediamo su piani paralleli: la privatizzazione  e il disegno di legge per la ricapitalizzazione della Sogeaal, così da poter incentivare le compagnie aeree, nel pieno rispetto delle normative statali e comunitarie».

A conclusione dell’incontro, il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, si è detto a favore della proposta per un ulteriore incontro, da tenersi la prossima settimana tra i capigruppo e la delegazione dei sindaci, per valutare i contenuti del disegno di legge proposto dalla Giunta, prima dell’eventuale esame in Aula con procedura d’urgenza, ed ha auspicato la definizione del “caso Alghero” in linea con le indicazioni degli amministratori locali e dei rispettivi territori.

Ryanair 1

[bing_translator]

Venerdì 21 ottobre a Macomer, Confartigianato Nuoro-Ogliastra incontra le imprese che vogliono crescere e svilupparsi. Si parlerà di incentivi agevolati e fondo perduto, di export, di credito e, soprattutto, di opportunità per le imprese che vogliono crescere e svilupparsi, nell’incontro pubblico di venerdì 21 ottobre a Macomer, presso la Sala Consiliare con inizio alle ore 17.30, organizzato da Confartigianato Nuoro Ogliastra.

L’appuntamento, dedicato alle imprese di Macomer e di tutto il Marghine, dal titolo “Incentivi per le imprese: i nuovi bandi regionali”, alle 18.00, verrà aperto dal vice sindaco di Macomer, Rossana Ledda, mentre l’introduzione agli argomenti sarà curata dal presidente Confartigianato Imprese Nuoro-Ogliastra, Giuseppe Pireddu. A seguire gli interventi del segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, Stefano Mameli (“Le ultime iniziative della Regione per il sostegno alle imprese e il ruolo di Confartigianato”), del segretario di Confartigianato Imprese Nuoro-Ogliastra, Pietro Mazzette (“Il nuovo bando regionale per gli incentivi alle imprese”) e dell’Export Specialist di Co.Mark, Elena Cuccu (“Il ruolo del Temporary Export Manager nell´internazionalizzazione delle Imprese”). Interverrà anche l’intervento del Capo di Gabinetto dell’assessore regionale della Programmazione, Anna Pireddu.

Il bando regionale per gli incentivi e il sostegno alle micro e piccole imprese sarà l’argomento principale. Questo, infatti, attraverso una procedura snella a sportello, è stato ideato per sostenere il rilancio delle piccole realtà produttive isolane, attraverso l’erogazione di contributi che sono concessi nella forma del contributo in conto impianti (fondo perduto), calcolato sulle spese ammissibili ad agevolazione che andranno dal 10 al 70% dell’investimento, e in ogni caso con piani aziendali che devono andare dai 15 ai 150mila euro.

«Sono tantissime le imprese che ci chiedono finanziamenti e supporto per la crescita – afferma Giuseppe Pireddu, presidente di Confartigianato Nuoro-Ogliastra – perché tra le piccole e medie aziende  è sempre più forte il desiderio svilupparsi e di competere con i mercati nazionali ed esteri». «Per questo – continua Pireddu – l’incontro di venerdì a Macomer è una occasione per tutti gli imprenditori che vogliono rilanciarsi, ottenere gli incentivi giusti e trovare nuovi sbocchi commerciali.»

«Noi affiancheremo le imprese che vorranno usufruire di questo nuovo bando – sottolinea Pietro Mazzette, segretario provinciale Confartigianato Nuoro-Ogliastra – sono opportunità imperdibili e per questo vogliamo supportarle in ogni fase». «Ma siamo anche al fianco delle aziende che vogliono esportare e per questo sosteniamo gli imprenditori nelle fasi di avvicinamento ai mercati internazionali – continua Mazzette – grazie alla collaborazione con Co.Mark parleremo a tutte le realtà imprenditoriali, grandi e piccole, perché siamo certi che gli spazi ci siano.»

La Co.Mark, società specializzata nella ricerca di clienti e distributori e nella creazione di reti commerciali all’estero, partner di riferimento di Confartigianato in Sardegna sui temi dell’internazionalizzazione delle imprese, presenterà un vero e proprio test per scoprire le potenzialità di ogni azienda nel vendere all’estero i propri prodotti. La società analizzerà le potenzialità dei mercati internazionali ma anche i requisiti che devono avere le imprese interessate a vendere all’estero, l’importanza della pianificazione, l’apertura e la gestione dei contatti commerciali con i potenziali clienti, e la presentazione dell’azienda e del prodotto agli operatori esteri.

[bing_translator]

Piazza d'Italia Sassari

Sabato 22 Ottobre 2016, alle ore 17,00 presso l’aula Magna dell’ Università degli Studi di Sassari, si terrà  la conferenza dal titolo: ”1988, LA STRAGE NASCOSTA: UNA VISIONE SUI DIRITTI UMANI  NEGATI IN IRAN”,  L’ evento è organizzato dall’Associazione Giovani Iraniani in Italia, con il patrocinio dell’Università di Sassari, fa parte di un ciclo di conferenze a livello internazionale e aderisce alla campagna Calling for Justice promossa dal Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana.

Nel 1979 in Iran viene fondata la Repubblica Islamica sotto la guida dell’Ayatollah Khomeynī. La costruzione del “nuovo” stato si è basata, oltre che sulla sistematica eliminazione fisica degli oppositori al regime, su una puntuale e precisa legalizzazione della misoginia più sfrenata. Quando, durante la rivoluzione del 1979, le folle scendono in strada per protestare contro la monarchia, migliaia di giovani inneggiano alle libertà. In quel momento Khomeini sembrava il grande liberatore del paese, prometteva benessere e libertà, d’altra parte il movimento dei Mojahedin del popolo auspicava una maggiore partecipazione del popolo alla politica nazionale, l’abbattimento delle severe regole riguardanti le donne e un accesso più ampio agli spazi della democrazia. Tuttavia, i diversi obiettivi tra Khomeini e i Mojahedin del popolo, uniti nel comune obiettivo di rovesciare lo Shah, non spaventavano, infatti, ci sarebbe stato un Parlamento con vari partiti, che avrebbero espresso le varie posizioni del popolo. Tutti fedeli alla stessa religione, ma pronti a far parte di un gioco democratico che avrebbe modernizzato il paese tenuto fi no ad allora nell’impotenza. Così non fu, appena Khomeini prende il potere, si rimangia la promessa della formazione e riscrive la Costituzione di uno stato teocratico e tiranno. Nel frattempo cambia il nome al Parlamento chiamandolo islamico, quindi a forte impronta religiosa. Coloro che venivano indicati come nemici, cioè tutti i partiti politici, ma soprattutto i Mojahedin del popolo, andavano annientati per legge.

Il regime integralista non voleva solo eliminare i corpi degli oppositori, ma ogni sogno di libertà in ogni angolo della società. Le carceri iraniane, da allora, si sono riempite a dismisura. Il numero delle vittime del regime dal 1979 ad oggi, si aggira intorno a 120000. Un dato certo, date anche le rivelazione di Montazeri, la seconda autorità più alta dell’epoca dopo Khomeini, e le testimonianze dei sopravvissuti, è che nell’estate del 1988 nelle carceri iraniane, in cui si trovavano detenuti gli oppositori del regime, sono state giustiziate, senza processo, più di 30000 persone, con il preciso intento di sterminare una generazione. L’ordine del massacro proveniva da un editto religioso di Khomeini (fatwa) che chiedeva l’esecuzione di tutti coloro che sarebbero rimasti fermi nel confermare la loro adesione alla resistenza, rappresentata in larga misura dai Mojahedin del popolo. Il lavoro fu affidato ad una commissione, i prigionieri venivano impiccati in gruppi, a volte di 10-15 persone per volta, e poi trasportati fuori dalla prigione con autocarri dai cassoni ribaltabili, e sepolti in fosse comuni senza nome. Lo sterminio non ha risparmiato donne incinte, bambini in carcere a seguito delle mamme, ragazzi e ragazze giovanissimi. Molti parenti hanno ricevuto tra gli effetti personali dei giustiziati anche la corda con cui è stato impiccato il proprio caro.

A partire dal 2008 Amnesty International ha portato avanti la richiesta che i responsabili di questo massacro, venissero incriminati per crimini contro l’umanità, ma niente è stato fatto. Dall’agosto di quest’anno, in seguito all’emersione di altre prove sui fatti dell’88, è partita l’iniziativa.

La conferenza “1988: la strage nascosta: una visione sui diritti umani negati in Iran” nasce nell’ambito della campagna Calling for Justice, promossa dal Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (NCRI) volta alla persecuzione, a livello internazionale per crimini contro l’umanità in Iran, di tutti i responsabili del massacro del 1988, che sono ancora al potere e ricoprono importanti incarichi di responsabilità governativa: Khamenei, Rafsanjani, Rouhani, Mostafa Pour-Mohammadi, Hossein-Ali Nayyeri, Morteza Eshraqi, Ebrahim Raeesi.

L’obiettivo è quello di informare l’opinione pubblica internazionale sulle perpetrate vessazioni e sui soprusi che il popolo iraniano ha subito durante la sua storia e che continua a subire.

Si rifletterà sulla strage del 1988 e, grazie al contributo di esperti in diritto internazionale e diritti umani, si cercherà di capire quali sono gli strumenti legali che si hanno disposizione per far giudicare gli attuali leader del regime che hanno preso parte all’eccidio di 28 anni fa.

[bing_translator]

massimo Zedda 2 copiaMunicipio Cagliari E

L’Ugl lancia un appello al sindaco di Cagliari sul problema del “caro rifiuti” per il 2016. Piergiorgio Piu, segretario generale dell’Ugl di Cagliari, raccogliendo le lamentele di numerose famiglie cagliaritane ha scritto al primo cittadino, Massimo Zedda, per rappresentagli le difficoltà quotidiane delle famiglie povere: «In più occasioni stiamo ricevendo sollecitazioni e proteste sulle bollette per acqua e luce e ultimamente per le cartelle del Comune di Cagliari per la Tari 2016. La lunga crisi economica che non offre ma toglie il lavoro, la cassa integrazione, gli ammortizzatori sociali, anch’essi in esaurimento e la mancanza di prospettive rassicuranti per il futuro pongono interrogativi ai quali non si trovano più risposte».

L’Ugl ha confrontato l’incidenza della tassa sui rifiuti urbani tra il comune di Cagliari e quello di Pula, nell’hinterland, scoprendo che a Cagliari nel 2006 la tassa per un’abitazione di circa 100metri quadri con un nucleo familiare di tre persone era di 201,24 euro, oggi è di 491 euro. Pula, nello stesso anno, tassava un’abitazione di 152 mq, con nucleo familiare di sei persone 242,43. Oggi, ridotto il nucleo familiare a tre persone, il Comune di Pula applica un tributo annuo di 186 euro. «Cagliari in 10 anni ha più che raddoppiato il tributo, mentre Pula ha mantenuto, nello stesso arco temporale, le tariffe invariate», commenta Piu.

L’Ugl chiede quindi a Zedda «un necessario suo autorevole intervento, una decisione, certi che – conclude Piu – vogliate garantire, assicurare e informare le famiglie cagliaritane che reclamano una tassazione più equa ed alleviare quella pressione tributaria diventata ormai insostenibile». 

[bing_translator]

Stravagante, irriverente, provocatorio, in alcuni momenti mistico. A centocinquant’anni dalla nascita il Conservatorio di Cagliari celebra il compositore e pianista Erik Satie con “Modernità, modernismo e avanguardie: le arti perfomative del ‘900 e Satie”. Dal 21 ottobre al 14 dicembre, cinque appuntamenti tra musica, teatro, conferenze, ricorderanno uno dei personaggi più controversi dell’inizio del secolo scorso, e aiuteranno anche a ripercorrere gli anni delle avanguardie, che segnarono la rottura col passato.

Ideata da Aurora Cogliando, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, la rassegna si apre venerdì 21 ottobre, alle 18.30, negli spazi dell’Auditorium (in piazza Porrino a Cagliari) con un concerto di docenti e studenti del Conservatorio, le cui note condurranno dal tardo Romanticismo sino agli anni in cui visse Satie. Saranno proposte in particolare musiche di Stravinsky, Villa Lobos, Rachmaninov, Debussy, Granados, che vedranno protagonisti i pianisti Francesca Ugas, Francesco Ghiglieri, Gabriele Carta, Stefano Figliola e il soprano Tiziana Capasso.

Il 28 ottobre, nell’aula magna del Conservatorio si prosegue con una conferenza-concerto dal titolo “Erik Satie e la Parigi della belle époque. Un racconto per suoni e immagini”. Relatore sarà il docente Mario Carraro, che eseguirà anche alcuni brani di Satie. Voce: Tatiana Shyhina.

Venerdì 11 novembre la rassegna entra ancor più nel cuore del ‘900: alle 20.00, nell’Auditorium del Conservatorio, Matteo Amat di Sanfilippo (violino), Antonio Luciani, Lorenzo Marilotti (pianoforte) e il soprano Paola Spissu si misureranno con partiture di Busoni, Ravel, Poulenc, Ligeti. Un concerto imperdibile, che vedrà eseguire per la prima volta a la Sonata per violino e pianoforte di Busoni.

Ancora una conferenza il 23 novembre quando, alle 20.00, nell’aula magna del Conservatorio, Laura Quattrini, docente di Storia della musica, parlerà di “Musica per il teatro e musica per il cinema nella Francia degli anni ’20”: sarà un’occasione per conoscere, ad esempio, costumi e scenografie ideati da Pablo Picasso per gli spettacoli del tempo, o le musiche per film scritte dallo stesso Satie su testi di Jean Cocteau, scrittore, drammaturgo, poeta la cui fama si sparse in tutto il mondo.

Il 14 dicembre, alle 20.00, nell’Auditorium del Conservatorio, gran finale con “Tout Satie”,  spettacolo teatrale  che vedrà protagonista l’attore Carlo Porru, che firma anche la regia.  Nato da un’idea di Aurora Cogliandro, “Tout Satie” vedrà in scena anche l’attrice Stefania Deiana. Le musiche saranno eseguite dal vivo dall’ensemble di fiati Palestrina, diretto da Mario Frezzato.

erik_satie_-_bnf1-cropped

carlo-porru

[bing_translator]

Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, scrive una lettera aperta ai cittadini, sulla tutela e l’incolumità della cittadinanza in caso di rischi da calamità naturali.

Di seguito, il testo integrale.

Care concittadine e cari concittadini,

vorrei darvi alcune informazioni su un tema che, da inizio mandato, mi sta molto a cuore: la tutela e l’incolumità della cittadinanza in caso di rischi da calamità naturali.  

Come sapete, in qualità di Sindaco, ricopro il ruolo di Autorità comunale di Protezione civile. Il compito che mi spetta è assumere la direzione dei servizi di emergenza che insistono sul territorio del nostro Comune e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione.

È necessario però avviare un percorso che dia effettivo significato e operatività al sistema di protezione civile coinvolgendo prima di tutto i cittadini.

Il nuovo concetto di protezione civile, infatti, mette al centro la collettività, tramite un sistema di auto-protezione che si costruisce dal basso, partendo innanzitutto dalla consapevolezza che i cittadini e le amministrazioni comunali maturano sui rischi del proprio territorio.

Il concetto chiave per intraprendere questo cammino è “la resilienza”. Un termine che nella prospettiva della protezione civile indica la capacità di una comunità di affrontare gli eventi calamitosi, di superarli e di uscirne rafforzata o addirittura trasformata.

In questa ottica abbiamo predisposto un opuscolo con alcuni suggerimenti utili in caso di allerta meteo con criticità elevata (codice rosso).

È molto importante, infatti, conoscere le fasi di allerta, contraddistinte per colori (verde, gialla, arancione e rosso) che corrispondono alle fasi di criticità (rispettivamente: assente, ordinaria, moderata ed elevata) e alle fasi operative (rispettivamente: pre-allerta, attenzione, preallarme, allarme).

Tali informative sono reperibili sul sito istituzionale www.comune.carbonia.ci.it nella parte dedicata alla Protezione civile.

L’opuscolo sulle buone regole di comportamento in caso di allerta meteo è disponibile nel sito istituzionale e sarà diffuso presso gli uffici comunali, nelle scuole e nei luoghi pubblici.

Vi ringrazio per la preziosa collaborazione e l’attenzione che vorrete dare a questa comunicazione.

Carbonia, 19 ottobre 2016

Il Sindaco

Paola Massidda

Paola Massidda 11

[bing_translator]

La Camera di Commercio di Nuoro, in collaborazione con la Camera di Commercio di Oristano e con il supporto dell’intero sistema camerale della Sardegna, organizza la quinta edizione del Concorso Enologico Nazionale B’nu, autorizzato dal ministero delle Politiche Alimentari, Agricole e Forestali.

L’obiettivo di B’NU è quello di promuovere con efficacia sempre maggiore la conoscenza e l’apprezzamento delle migliori produzioni vitivinicole. I vini saranno valutati da una giuria nazionale esperta e competente, per un confronto effettivo basato sulla qualità del prodotto. Il concorso ha alle spalle 4 edizioni di successo e il premio diventa a questo punto un riconoscimento importante.

Attraverso l’istituzione del concorso enologico BINU si intende valorizzare i vini qualitativamente migliori di ogni zona di produzione, sia stimolando le categorie interessate al miglioramento del prodotto che orientando il consumatore nella scelta dei vini, con preziosi suggerimenti sull’accostamento alla gastronomia nazionale.

Il concorso è dedicato ai vini IGT, DOC e DOCG prodotti in tutto il territorio italiano, suddivisi in IGP e DOP, bianchi, rossi e rosati, con due sezioni speciali per i vini da dessert e agli spumanti.

Possono partecipare i viticoltori vinificatori in proprio, le Cantine Sociali, gli industriali e i commercianti del settore vinicolo.

Le commissioni di degustazione che si occuperanno di valutare i vini in concorso sono composte da esperti delle associazioni più rappresentative e da tecnici del settore, che esprimeranno le loro valutazioni secondo il  metodo di analisi sensoriale “Union Internationale des Oenologues”.

Per partecipare al concorso è possibile scaricare il regolamento, la domanda di partecipazione e il verbale di prelievo dei campioni dal sito della CCIAA di Nuoro e inviare la documentazione richiesta entro il prossimo il 10 novembre.

L’importante novità di quest’anno riguarda il legame con il concorso internazionale “Grenaches du Monde“, che si terrà in Sardegna nel febbraio 2017: i produttori di Cannonau di Sardegna che partecipano al “Grenaches du Monde“, potranno concorrere gratuitamente a BINU.

La premiazione dei vini vincitori avverrà durante la manifestazione dedicata all’evento, il B’ Week, in programma il 2, 3, 4 dicembre a Nuoro. Una grande iniziativa di richiamo eno-turistico, con piacevoli momenti di intrattenimento studiati per esaltare la cultura dell’alta cucina ed in particolare dell’eccellenza vitivinicola; una vetrina importante per ogni produttore invitato a illustrare i vini migliori, raccontare la propria storia, i prodotti ed il proprio territorio.

Vigneti Is Solinas 26

[bing_translator]

E’ stata rinviata alla prossima settimana, con inizio martedì 25 ottobre, alle ore 10.30, la seduta del Consiglio regionale, che dovrà esaminare gli articoli e gli emendamenti al Testo unico istitutivo dell’Agenzia sarda delle entrate.

All’ordine del giorno dei lavori, anche l’elezione dei nuovi vertici dell’Assemblea (due vice presidenti, tre questori ed un segretario) e dei componenti della commissione regionale per le Pari Opportunità.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

[bing_translator]

L’assessorato del Lavoro intende acquisire una manifestazione di interesse per la nomina del Direttore Generale dell’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (Aspal).
L’avviso è rivolto a persone in possesso di comprovata esperienza e competenza in materia di servizi per il lavoro e politiche attive che abbiano svolto, per almeno cinque anni, funzioni dirigenziali in strutture pubbliche o private.
La domanda dovrà pervenire entro il 3 novembre 2016 attraverso una delle seguenti modalità:
– tramite consegna a mano e/o raccomandata A/R all’Ufficio protocollo dell’Assessorato Regionale del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale – Direzione Generale – via San Simone 60, 09122 Cagliari;
– tramite Pec all’indirizzo: lavoro@pec.regione.sardegna.it .