18 December, 2025

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Il Cagliari non si ferma più, dopo le due vittorie consecutive con Sampdoria e Crotone (seguite alla netta sconfitta subita dalla capolista Juventus), ha espugnato San Siro ed ora è sesto in classifica in condominio con il Chievo, in Zona Europa.

La squadra di Massimo Rastelli ha sofferto nel primo tempo, forse frenato dal nome degli avversari che hanno sciupato un rigore concesso generosamente dal direttore di gara Paolo Valeri, con il capocannoniere Mauro Icardi, evidentemente nervoso per la contestazione subita dai tifosi per le cose scritte nella sua autobiografia, ma nella ripresa si è scatenato proprio quando la squadra nerazzurra è riuscita a sbloccare il risultato con un goal del portoghese Joao Mario, all’11’. Qualche minuto prima il Cagliari aveva sfiorato il goal del vantaggio con Federico Melchiorri e Marco Sau, sui quali aveva compiuto due autentici miracoli Samir Handanovic.

Il portiere dell’Inter ha compiuto un altro miracolo su una splendida conclusione di Davide Di Gennaro, poi Frank De Boer ha sostituito Éver Banega con Assane Gnoukouri, e Massimo Rastelli ha risposto con Marco Borriello al posto di Marco Sau. Al 23′ Mauro Icardi ha sprecato l’occasione per chiudere la partita, ultimo squillo dell’Inter, da lì in avanti surclassato dal Cagliari che ha pareggiato al 26′ con Federico Melchiorri ed ha poi avuto altre due opportunità per portare il Cagliari in vantaggio. Ma l’attaccante rossoblu ha impiegato poco per mettere la firma sulla sua prima doppietta in serie A (a 29 anni), con la collaborazione di Samir Handanovic, uscito a vuoto al 40′ sugli sviluppi di un corner.

L’uno-due del Cagliari è risultato una botta terribile per un’Inter allo sbando e la partita nei minuti finali non ha avuto storia. Il Cagliari ha centrato la terza vittoria consecutiva ed ora i tifosi sognano ad occhi aperti. Tra sei giorni al Sant’Elia arriverà la Fiorentina, il mercoledì successivo la squadra rossoblu giocherà all’Olimpico con la Lazio. Il Cagliari ha già messo insieme tanti punti preziosi per la salvezza ma la squadra vista nelle ultime tre giornate può puntare a traguardi sicuramente più ambiziosi.

Massimo Rastelli 2 bisFederico Melchiorri 2

 

 

 

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Grande esordio casalingo per la VBA/Olimpia Sant’Antioco nella B1 di volley maschile 2016/2017, impostasi con il netto punteggio di 3 set a 0 sulla matricola Granaio Concorezzo (25-19, 25-22, 25-22).

La squadra di coach Graziano Longu, debuttante in B1, ha dominato la partita dall’inizio alla fine, con una prestazione brillante che fa ben sperare per una stagione che deve riscattare le tante amarezze di quella appena passata, “salvata” dalla formula del campionato che non prevedeva retrocessioni.

La VBA/Olimpia è scesa in campo con un sestetto formato dal palleggiatore Riccardo Muccione e Mirco Dalmonte, Nicola Muccione e Michele Crusca in ricezione, i centrali Michele Deserio e Valeriano Usai e il libero Simone Mocci. Graziano Longu non ha rischiato Luca Genna, non ancora recuperato al 100%.

La VBA/Olimpia è scattata subito avanti ed ha respinto tutti i primi tentativi di reazione della squadra ospite, alla quale non sono bastate l’esperienza di Vecchiato e le ottime prestazioni a muro dei centrali.

Nella VBA/Olimpia hanno brillato Michele Crusca (ottimo in tutti i fondamentali), Mirco Dalmonte (top scorer dell’incontro con 16 punti) e il giovanissimo libero Mocci. Una delle armi vincenti si è rivelata la battuta, con 10 ace, arrivati a segnare il solco decisivo tra le due squadre in tutti e tre i set.

La squadra avrà modo di festaggiare l’esordio vincente fino a domani, quando riprenderà la preparazione in vista della prima trasferta, in programma domenica prossima sul campo della Bocconi Sporteam, battuta solo al tie break sul campo del Cus Insubria Volley Varese (25-22 23-25 23-25 28-26 15-12).

VBA Olimpia Sant’Antioco: Dalmonte 16, Crusca 14, Usai 10, Deserio 6, Muccione Nicola 4), Muccione Riccardo 4, Mocci L, Genna. n.e.: Longu F., Longu A., Granara, Meleddu, Puggioni. Coach: Graziano Longu.

Granaio Concorezzo: Cremona 11, Milani 9, Vecchiato 8, Fumagalli 7, Ravasi 4, Devincenzo 3, Porta (L), Speziale, Costa, Asnaghi, Schmidt, Fracasso, Demaria. Coach: Claudio Gervasoni.

Sugli altri campi, la Meridiana Olbia ha superato lo Yaka Volley Malnate Varese per 3 set a 1 (25-20 20-25 25-15 25-23) e la Pallavolo Sarroch ha espugnato il campo del Volley Segrate al tie-break (15-25 19-25 25-22 25-22 6-15), mentre la Silvio Pellico Sassari è stata travolta sul campo dei Diavoli Rosa Brugherio per 3 a 0 (25-15 25-15 25-14).

VBA:Olimpia 2016-2017

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Il Carbonia difende il primato solitario ospitando il Selargius, alle 16.00, al Comunale “Carlo Z0boli” (dirige Luca Mocci di Oristano), per la terza giornata di andata del girone A del campionato di Promozione regionale. La squadra di Andrea Marongiu ha iniziato la stagione col piede giusto sia in campionato sia in Coppa Italia e intende confermarsi ma il Selargius è avversario da rispettare.

La Monteponi, reduce dalla pesante sconfitta di Arbus, 

cerca il riscatto sul proprio campo contro la Tharros (dirige Marco Ambu di Cagliari) mentre il Carloforte, ancora a secco di punti, rende visita alla matricola San Marco Assemini ’80 (dirige Alessio Pusceddu di Oristano).

Completano il programma le seguenti partite: Guspini Terralba – Villacidrese, Quartu 2000 – Frassinetti Elmas, Samassi – Barisardo, Seul 2010 – Arbus e Siliqua – Sant’Elena.

Stefano Demontis D

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Si è concluso con grandi emozioni il Premio Andrea Parodi 2016. A vincere sono stati i Pupi di Surfaro, mentre il Premio della critica è andato a Domo emigrantes e Mau Mau a pari merito.

Ai Domo emigrantes anche la miglior musica e il miglior arrangiamento, ai Pupi di Surfaro la miglior interpretazione. Ex aequo il miglior testo per Claudia Crabuzza e Mau Mau.

La menzione della giuria critica internazionale va ai Parafonè, quella della Fondazione Parodi per la miglior interpretazione dei brani di Andrea Parodi ai Mau Mau. Il Premio dei concorrenti, infine, ai Pupi di Surfaro, così come quello della giuria dei bambini in sala.

Erano in garà nell’unico Premio italiano dedicato alla world music: Paolo Carrus & Manuela Mameli Quartet (brano “Sa stella”, lingua sarda), Claudia Crabuzza (brano “L’altra Frida”, lingua algherese), Domo Emigrantes (brano “Leucade”, lingua salentina), Lamorivostri (brano “Lamorivostri”, lingua calabrese), Mau Mau (brano “8.000 km”, lingua piemontese), Parafone’ (brano “Amistà”, lingua calabrese, arabo-egiziana), Pupi di Surfaro (brano “Li me paroli”, lingua siciliana, italiana, inglese), Il tempo e la voce (brano “Meravigliusa-menti”, lingua siciliana medievale), Vesevo (brano “O ‘ Rre Rre“, lingua napoletana). 

Un cast di altissimo livello ha animato la nona edizione della manifestazione, dal 13 al 15 ottobre a Cagliari al Teatro Auditorium Comunale di Piazza Dettori, con la direzione artistica di Elena Ledda e, alla conduzione, Ottavio Nieddu.

Ospite d’onore della serata finale è stata un nome leggendario della musica di oggi come Al Di Meola, che ha ricevuto il Premio Albo d’oro. Non ha voluto mancare alla manifestazione che ogni anno ricorda Andrea Parodi, dopo l’avventura con i Tazenda, era diventato un personaggio di rilievo nella scena world music internazionale. Di Andrea Parodi ricorre lunedì il 17 ottobre il 10° anniversario della scomparsa.

Con lui, Di Meola aveva intrecciato una intensa collaborazione, con molti concerti e con il disco “Midsummer Night in Sardinia” del 2005. I quell’occasione aveva dichiarato: «La voce di Andrea Parodi, unica, genera emozioni che toccano le più nascoste profondità dell’animo. Penso che Andrea sia una delle voci più importanti e originali del nostro tempo!». Al Di Meola è salito sul palco di Cagliari con il chitarrista Peo Alfonsi, che suonava all’epoca con Parodi ed ora è in tour con lui da diversi anni. I due hanno stregato il pubblico, ma non da meno sono stati gli altri ospiti della serata: il Trio Correnteza (Cristina Renzetti alla voce, Gabriele Mirabassi al clarinetto e Roberto Taufic alla chitarra) e Alessia Tondo con Massimo Donno.

Grandi emozioni anche per la jam session finale, che ha visto coinvolti i musicisti ospiti insieme a quelli in giuria, come Elena Ledda, Riccardo Tesi, Mauro Palmas, Silvano Lobina, Andrea Ruggeri.

Il vincitore del concorso avrà diritto ad una bonus di 2.500 euro per spese musicali, che sarà erogato a copertura di costi di masterclass, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, entro un anno dallo svolgimento del festival. Il vincitore inoltre avrà la possibilità di esibirsi nella prossima edizione del Premio Andrea Parodi, al Festival European Jazz Expo di Cagliari, al Negro Festival delle Grotte di Pertosa (Campania) e a Folkest in Friuli.

Al vincitore del Premio della Critica sarà invece offerta la produzione di un videoclip professionale.

Gli oggetti d’arte del Premio Andrea Parodi 2016 saranno realizzati per l’occasione da Maria Conte.

Durante le serate non solo i concorrenti ma anche tutti gli ospiti hanno cantato un brano di Andrea Parodi. 

Le precedenti edizioni del Premio Andrea Parodi sono state vinte nel 2015 da Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 da Flo (Campania), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).

Lunedì pubblicheremo l’album completo della serata finale del 9° Premio Andrea Parodi.

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La Dinamo travolge la matricola Brescia (96 a 73, primo tempo 51 a 37) nella terza giornata della regular season e riscatta subito la battuta d’arresto subita la scorsa settimana sul campo di Reggio Emilia.

La squadra lombarda, guidata da coach Andrea Diana, reggono il confronto solo nel primo quarto, chiuso avanti di un punto, 22 a 21, ma già nel secondo quarto la squadra di coach Federico Pasquini ha cambiato marcia, e con un parziale di 31 a 15 è andata al riposo sul 51 a 37. Al rientro dall’intervallo lungo Brescia ha provato a colmare il ritardo ma la risposta della Dinamo è stata immediata. Nell’ultima frazione la Dinamo dilaga, condotta dalle triple di Stipcevic e Darius Johnson Odom e dalle giocate di un ottimo Savanovic che chiude con 19 punti, 5/6 da due, 3 rimbalzi e 21 di valutazione. Grande prestazione anche per Brian Sacchetti, a referto con 7 punti, 9 assist e 8 rimbalzi, cifre che lo eleggono assistman del match e top per valutazione (25). Sfiora la doppia doppia Gabe Olaseni, per lui 11 punti e 8 rimbalzi in 22 minuti; 12 punti per Josh Carter e 13 per Trevor Lacey. Fondamentale l’apporto dalla panchina di Lollo D’Ercole e Diego Monaldi.

La Dinamo chiude il terzo quarto avanti di 13 punti, 71 a 58, e allunga ancora nell’ultimo quarto con un + 10 e chiude sul 96 a 73.

«Abbiamo fatto un’ottima partita, sono molto soddisfatto – ha commentato Federico Pasquini -. Siamo stati bravi a trovare energia offensiva nel secondo quarto e quindi a costruire anche una migliore difesa. Abbiamo fatto tre partite molto solide prima del triplice impegno che comincerà martedì, dobbiamo continuare su questa strada e i  segnali arrivati anche dalla panchina, da uomini come Lollo, Monaldi e Olaseni, che hanno fatto un’ottima gara, mi danno serenità. C’è da lavorare duro, è chiaro che ancora dobbiamo crescere su certi automatismi di squadra. Sappiamo che per fare la Coppa dobbiamo giocare in media ogni tre giorni – ha concluso il coach sassarese -, sono curioso di testare la reazione a questo tipo di impegno e di lavoro senza pause.»

La squadra biancoblu già domani si ritroverà in palestra per lavorare in vista del debutto in Basketball Champions League in agenda martedì al PalaSerradimigni, contro i polacchi dello Stelmet Zielona Gora.

Darius Johnson-Odom 4

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E’ stato pubblicato il bando per gli incentivi alle micro e piccole imprese della Sardegna di tutti i settori produttivi. La Regione agevola gli investimenti materiali (impianti e attrezzature) e gli investimenti immateriali (Consulenze e formazione) mediante la concessione di contributi a fondo perduto fino al 70%. Mameli (Confartigianato): “Aperta una nuova fase per lo sviluppo delle imprese sarde”. Ora l’attesa è anche per i microfinanziamenti. Confartigianato apre gli uffici in tutte le province per supportare gli imprenditori

Lo annuncia Confartigianato Imprese Sardegna informando gli imprenditori che la Regione nel proprio sito ha pubblicato il bando, operativo dalle ore 12,00 del 4.11.2016, per accedere agli incentivi all’investimento destinati alle micro e piccole imprese. Le domande possono essere presentate fino al prossimo 31 dicembre.

Il bando, con procedura a sportello, è ideato per sostenere il rilancio delle piccole realtà produttive isolane, attraverso l’erogazione di contributi che sono concessi nella forma del contributo in conto impianti (fondo perduto), calcolato sulle spese ammissibili ad agevolazione che andranno dal 10 al 70% dell’investimento, e in ogni caso con piani aziendali che devono andare dai 15 ai 150mila euro. Il piano può comprendere Investimenti produttivi, Servizi e Partecipazione a fiere, Formazione e Capitale circolante. È rivolto a imprese già attive.

L’intervento per le microimprese, denominato T1, riguarda “l’Aumento della competitività delle MPMI operative attraverso il sostegno agli investimenti materiali e immateriali, servizi di consulenza e formazione” ed è applicabile a tutti i settori produttivi e ricade tra gli obiettivi della Programmazione Unitaria 2014-2020. Strategia 2 “Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese”.

Le spese ammissibili riguardano le opere murarie e assimilate per interventi di ristrutturazione, ammodernamento e/o ampliamento, le Spese per progettazioni ingegneristiche, direzione dei lavori, valutazione di impatto ambientale, oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge, connesse alle opere murarie, le infrastrutture specifiche aziendali, l’efficientamento energetico e produzione di energia rinnovabile, i macchinari e attrezzature per la produzione, i mezzi mobili, i programmi informatici, i brevetti, licenze e know-how e conoscenze tecniche non brevettate.

Agevolata anche la Formazione (fino al 70 % di contributo a fondo perduto) con le spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione; i costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione.

Per consentire alle piccole imprese di cogliere queste opportunità, le sedi territoriali di Confartigianato in tutta la Sardegna sono a disposizione per agevolare gli imprenditori nell’utilizzo di questo importante strumento.

«E’ stata una lunga gestazione, speriamo che l’attesa sia ripagata da una facilità di accesso a questo nuovo sistema di incentivi – sottolinea Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato – e, soprattutto, da una rapidità di istruttoria ed erogazione delle risorse». «La Confartigianato – prosegue Mameli – sarà al fianco delle imprese che hanno interesse a sfruttare queste opportunità”.

«L’auspicio – conclude Mameli – è che anche i bandi del T0, i voucher destinati agli investimenti fino a 15mila euro, possano venire pubblicati quanto prima per consentire alle imprese di accedere agli incentivi nel minor tempo possibile.»

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Si è concluso il Convegno regionale dei sacerdoti tenutosi dal 12 al 14 ottobre a Orosei. «La Chiesa di Sardegna ha bisogno di questi momenti unitari – ha detto monsignor Arrigo Miglio, presidente dei vescovi isolani – per programmare e realizzare una pastorale più incisiva anche a livello locale». Questa esperienza è stata l’occasione far ripartire un percorso interdiocesano su alcuni fondamentali obiettivi: la formazione al sacerdozio, l’attenzione al sociale e soprattutto alle nuove povertà, la pastorale giovanile, il coinvolgimento del laicato.

Le ultime battute della tre giorni hanno avuto come protagonista don Mario Simula, vicario generale della diocesi di Sassari, che ha messo in evidenza le problematiche riguardanti gli stili di amministrazione dei beni personali dei singoli preti e di quelli che, invece, appartengono alle comunità loro affidate. Alcune ore di lavoro sono state dedicate alla discussione in gruppi di studio sulle tre relazioni principali e alla condivisione in assemblea.

Monsignor Morfino, nel concludere i lavori, ha rimarcato, in modo particolare, la necessità di procedere a una effettiva adesione ai valori fondanti la vita sacerdotale emersi in questi giorni. Il vescovo di Alghero-Bosa ha, inoltre, sottolineato la necessità per il prete di vivere ogni azione della vita sacerdotale, sia i più semplici incontri sia quelli più impegnativi, come un’occasione di crescita nel cammino spirituale proprio e di coloro che gli sono affidati. «Il sacerdote – ha ricordato Morfino – è “full time” e non “part time”, quindi deve vivere il proprio tempo, anche quello “libero”, nel continuo orientamento verso l’eternità. Dio ci visita e ci edifica attraverso l’incontro con tutte le persone, anche quando, con alcune, si presentano difficoltà di comunicazione e di relazione».

Al termine dei lavori è emersa la proposta di fissare i prossimi “stati generali” dei preti isolani entro un triennio per discutere, tra l’altro, su alcune tematiche sviluppate dal Concilio plenario sardo e sulla sinodalità.

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Si è svolto ieri all’assessorato dell’Ambiente un incontro tra le segreterie regionali e provinciali del Sulcis-Iglesiente Filctem-CGIL, Femca-CISL, Uiltec-UIL, la RSU Portovesme srl ed i rappresentanti dell’Assessorato e della Presidenza della Giunta Regionale, il dott.Corosu e la dott.ssa Mura., sulla Portovesme srl.

Le organizzazioni sindacali – si legge in una nota – hanno rivendicato l’attuazione degli impegni assunti dall’assessorato dell’Ambiente nel corso del precedente incontro sulla situazione della Portovesme srl che si è tenuto il 13settembre scorso., a conclusione del quale l’Assessorato aveva comunicato che in tempi brevi si sarebbe svolta la Conferenza dei Servizi per l’approvazione definitiva e finale dei 2 procedimenti autorizzativi in itinere, uno relativo al completamento del nono argine della discarica attualmente utilizzata dall’Azienda e un altro relativo alla realizzazione della nuova discarica di Genna Luas.

Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato come la mancata attuazione degli impegni assunti avrebbe messo a serio rischio la continuità produttiva degli impianti, e di conseguenza i livelli occupazionali, in quanto dal prossimo mese di Dicembre i residui di lavorazione non potrebbero più allocati nell’attuale discarica, essendo prevista per quel periodo la fine della sua capacità di accoglimento.

Inoltre le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto per quali motivi, il 10 ottobre l’assessorato dell’Ambiente ha intimato alla Portovesme srl di ripresentare un nuovo progetto in modo irrevocabile entro 10 giorni.

L’assessorato dell’Ambiente ha dato le seguenti risposte:

– l’autorizzazione del IX argine della discarica di Genna Luas di fatto è stata completata, infatti gli uffici preposti sono in procinto di terminare l’esame della documentazione prodotta e delle relative verifiche, per cui entro la settimana prossima l’approvazione dovrebbe essere trasmessa alla Giunta regionale che a quel punto provvederà alla definizione dell’apposita delibera.

– l’autorizzazione per la nuova discarica di Genna Luas invece presenta dei problemi normativi che non sono originati dall’Assessorato all’Ambiente (o comunque non soltanto da esso) ma anche da altri soggetti come per esempio i comuni e altri Assessorati.

Per questa ragione martedì prossimo 18 ottobre l’Azienda è convocata congiuntamente alla Confindustria presso l’assessorato dell’Ambiente, con l’intento di risolvere positivamente i problemi normativi esistenti, ma in ogni caso è stato chiarito dall’Assessorato che non esiste alcun termine temporale irrevocabile di 10 giorni.

Considerate le dichiarazione rese dai rappresentanti della Regione Sarda, le organizzazioni sindacali Filctem-CGIL, Femca-CISL, Uiltec-UIL, hanno considerato molto utili e costruttive le informazioni fornite nel corso dell’incontro e si sono riservate di chiedere un ulteriore incontro dopo la riunione di carattere tecnico che si terrà il 18 ottobre.

Genna Luas 8

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Barchino migranti 24 settembre 2016 1

Il sindacato Silp Cgil interviene sulle problematiche di polizia nella gestione degli sbarchi di migranti. Pubblichiamo l’intervento integrale.

Ultimo sbarco: Milleduecentocinquattotto nuovi profughi sono stati soccorsi e con fatica stipati nelle improvvisate strutture di prima accoglienza sarde. Quanti giorni alla prossima emergenza?

Non è dato sapere quanti, ma sappiamo che saranno pochi. Il primo soccorso, l’identificazione e il fotos-egnalamento, sono stati drammatici per la dilatazione dei tempi dello sbarco. L’utilizzo del padiglione Crociere del Molo Ichnusa ha innegabilmente concesso un minimo di protezione ai migranti ed al personale operante ma il sistema, per causa dei numeri crescenti e degli arrivi improvvisi è al collasso. Sono passati i tempi delle recite in cui i tanti responsabili operativi, forse nell’illusione della temporaneità del fenomeno, ripetevano la litania «… nell’emergenza la ben oliata macchina della solidarietà e dell’accoglienza dei migranti funziona a dovere… etc …».

Noi vorremmo che la parola “emergenza” fosse meno abusata. Se utilizzata nella quotidiana attività di polizia la parola “emergenza” determina un’immediata contrazione dei diritti dei poliziotti. Le alluvioni e i terremoti sono sicuramente delle emergenze. Quale folle sindacalista contesterebbe nelle giornate che seguono un terremoto, gli orari di lavoro massacranti e le difficili condizioni degli operatori. Per questo la parola “emergenza” è sgradita e inadeguata. L’emergenza è salvare i profughi dall’annegamento, sfamarli, dissetarli, medicare le loro ferite, proteggere i più deboli, come i bambini e seppellire le vittime con dignità. Come poliziotti ed esperti del settore sicurezza crediamo che sia urgente organizzare meglio la gestione di queste persone nel territorio prima che, con numeri sempre crescenti, i problemi sull’ordine pubblico diventino difficilmente risolvibili. E’ bene chiarire a chi parla di noi e per noi che la cosiddetta «…macchina oliata…», è un termine fastidioso se accostato all’opera di donne e uomini sempre più stanchi, che accettano in silenzio e per dovere il rischio di contrarre malattie epidemiche, spesso operando a testa bassa, persi nella disperazione umana e nell’odore di morte. Rischi aggravati dalle inevitabili insufficienze strutturali. Abbozzi di campi profughi tipo usa e getta, dove non vi è possibilità di lavarsi e di nutrirsi in sicurezza, dove anche l’utilizzo dei bagni chimici e lo smaltimento dei rifiuti è un problema. Da evidenziare a chi anche sulla stampa, finalmente, comincia a fare i conti dei costi reali dell’accoglienza, che chi (come noi poliziotti) presta servizio durante gli sbarchi e nelle laboriose e lunghissime fasi successive è assente per giorni dal proprio posto di lavoro, determinando disagio nella popolazione residente. Quello che viviamo in ogni sbarco è la consapevolezza dell’indispensabile utilità e umanità del nostro lavoro, sensazione sempre più logorata dalla stanchezza e da un senso d’impotenza crescente. Poliziotti servitori dello Stato, chiamati a difendere la società dall’aggressività criminale che nell’emergenza continua sono costretti ad abbandonare il territorio a se stesso. Dopo anni di crisi e di tagli alle risorse, con personale ridotto ai minimi storici e avanti negli anni, dobbiamo necessariamente farci sentire: «.. abbiamo bisogno di uomini, risorse e strumenti adatti per poter far bene il nostro lavoro».

Non è nostra intenzione toccare temi propri della grande politica, e del perché un problema mondiale debba essere scaricato dal governo prevalentemente sulla Sardegna e in generale sul Sud dell’Italia, anche se nel merito come cittadini avremo da dire la nostra. Premesso che l’unica “colpa” di noi Sardi è di vivere in un’isola collocata nel mezzo del Mare Mediterraneo e che con questa colpa ci andiamo avanti dalla preistoria, nel pur difficile contesto siamo orgogliosidel nostro lavoro. Il Sindacato Italiano Lavoratori Polizia Cgil, ha nel suo DNA saldissimi principi di giustizia, tolleranza, tutela dei più deboli, rispetto delle diversità e delle minoranze, di eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, nonché l’obbligo statutario di tutelare i diritti dei lavoratori della Polizia di Stato. Tutti oramai hanno capito che l’ospitalità coinvolge e foraggia alcune economie o per alcuni diseconomie. Si comincia a leggere del costo degli sbarchi e del peso che deve essere sopportato dalla collettività. Si tratta di un argomento pericoloso in cui basta utilizzare una parola sbagliata per essere considerati razzisti e suscitare reazioni, figlie dell’intolleranza di ritorno. La gestione della sicurezza di donne, minori, bambini creano problematiche di difficile risoluzione, in cui spesso si rende necessaria una stretta vigilanza di polizia oltre che sanitaria. Fra le problematiche irrisolte l’assenza di un CIE nella regione, fatto grave che determina che gli stranieri in attesa di espulsione non possono essere vigilati in modo sicuro. Ci chiediamo, inoltre, perché tali attività siano ricadute quasi unicamente sul personale della Polizia di Stato. Solo ora nel pieno della crisi, con le nostre donne ed i nostri uomini allo stremo delle forze, si inizia timidamente a coinvolgere le altre FF. OO.

Lamberto Mereu

Cesare Acca

Segreteria provinciale Silp Cgil