23 December, 2025

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Moby 9 copiaNave Tirrenia Janas

Moby e Tirrenia sostengono ancora una volta le manifestazioni sportive in Sardegna. Le due Compagnie del Gruppo Onorato Armatori sono sponsor del 5° Rally Terra Sarda, che si terrà dal 16 al 18 settembre prossimi e che toccherà importanti centri del nord dell’Isola come Aggius, Aglientu, Arzachena, Calangianus, Luogosanto, Luras, OIbia, Sant’Antonio di Gallura e Tempio Pausania.

Moby e Tirrenia offrono tariffe vantaggiose per chi partecipa a questa competizione,applicando sconti sulle tariffe passeggeri con relativi veicoli al seguito.

Le due Compagnie confermano il loro supporto agli eventi sportivi che si svolgono nella splendida cornice delle strade isolane, sponsorizzando una manifestazione che riveste un ruolo strategico per la Sardegna e che contribuisce a divulgare le immagini delle sue affascinanti location in tutto il mondo.

Le agevolazioni sono valide per le seguenti tratte:

MOBY:

da Livorno e Genova per Olbia: il 15 e il 16 settembre

da Olbia per Livorno e Piombino: il 18 settembre

– Sconto del 30% per 2 passeggeri adulti (tasse, diritti, oneri ed altri costi esclusi)

– Sconto del 30% per il trasporto di auto o furgone (oppure motrice con auto all’interno) e

carrello per il trasporto dell’auto (tasse, diritti, oneri ed altri costi esclusi).

TIRRENIA

da Civitavecchia per Olbia: il 15 e il 16 settembre

da Genova per Olbia: il 16 settembre

da Olbia per Civitavecchia: il 18 settembre

– Sconto del 25% per 2 passeggeri adulti (tasse, diritti, oneri ed altri costi esclusi);

– Sconto del 25% per il trasporto di auto o furgone (oppure motrice con auto all’interno) e

carrello per il trasporto dell’auto (tasse, diritti, oneri ed altri costi esclusi).

 

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Seminari Nuoro Jazz 2015 - lezione (3)Seminari Nuoro Jazz 2015 - lezione Maria Pia De Vito e Huw Warren

Prima giornata di lezioni, oggi a Nuoro, per il XXVIII Seminario Jazz: allievi e docenti si trovano alle 10.00 alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” (in via Mughina), per formare le classi e cominciare il percorso didattico che si completerà venerdì 2 settembre con il tradizionale saggio-concerto finale, quest’anno in programma a Oliena, il paese alle pendici del Monte Corrasi, a un decina di chilometri dal capoluogo barbaricino.

Sono centosette gli iscritti a questa edizione dei corsi organizzati dall’Ente Musicale di Nuoro e coordinati dal pianista Roberto Cipelli, da tre anni al timone del seminario ideato nel 1989 (e diretto per cinque lustri) da Paolo Fresu: in larga parte provengono dalla penisola (ma anche da Austria, Norvegia, Turchia, Egitto e Palestina), a conferma del consolidato apprezzamento dell’iniziativa nel panorama nazionale della didattica jazzistica.

A tenere lezioni, insieme allo stesso Cipelli, il corpo docente in cattedra dalle scorse due edizioni: ne fanno parte Emanuele Cisi (titolare della classe di sassofono), Marcella Carboni (arpa jazz), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (storia del jazz), Francesca Corrias (canto), Salvatore Maltana (propedeutica e musica d’insieme), Giovanni Agostino Frassetto (tecnica dell’improvvisazione), Fulvio Sigurtà (tromba e flicorno, subentrato nella passata edizione a Marco Tamburini, tragicamente scomparso pochi mesi prima dell’inizio del seminario) e il volto nuovo di questa edizione, Max De Aloe (per il corso di armonica cromatica). Altra “new entry” recentissima, Salvatore Spano, “in prestito” dai corsi invernali di Nuoro jazz per affiancare Dado Moroni nella classe di pianoforte, la più affollata, quest’anno, con ben ventuno iscritti.

La giornata tipo prevede lezioni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, concentrando nel pomeriggio, oltre alle classi strumentali e teoriche, le prove aperte di gruppo e le classi di musica d’insieme che prepareranno gli allievi al saggio finale. Ci sono poi le masterclass: quella internazionale tenuta da venerdì 26 a martedì 30 agosto dal sassofonista Joe Lovano, e quella dedicata invece alla musica tradizionale, curata quest’anno dalla cantante algherese Franca Masu, in programma mercoledì 31. Intanto, già domani (martedì 23, e fino a domenica 28) prende il via il corso per fonici dell’ingegnere del suono Marti Jane Robertson che, mercoledì 24 e giovedì 25, terrà anche quello riservato ai musicisti allievi del seminario.

Con l’avvio dei corsi entra nel vivo anche la rassegna di concerti che fa come sempre da pendant al seminario: domani (martedì 23) alle 21.15 si accendono microfoni e riflettori al Museo del Costume, palco principale dei concerti in programma a Nuoro. Di scena Maria Pia De Vito, uno dei capisaldi del corpo docente “storico” dei seminari nuoresi che tre estati fa ha passato il testimone a quello attuale. La cantante napoletana, tra le voci più rappresentative del jazz italiano d’oggi, ritorna nel capoluogo barbaricino in duo con il pianista gallese Huw Warren, col quale condivide da tempo una riuscita collaborazione testimoniata anche da dischi come “Dialektos” (2008) e “‘O pata pata” (2011). Attratta dalle infinite possibilità sonore della voce, Maria Pia De Vito si è distinta per la sua capacità di sperimentare tra canto classico, jazz, musica etnica, e per l’approfondito studio sulla vocalità. Entrata presto nel circuito del jazz italiano e internazionale, conta esperienze al fianco di artisti come John Taylor, Ralph Towner, Rita Marcotulli, Ernst Rejiseger, Paolo Fresu, Steve Swallow, Gianluigi Trovesi, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Joe Zawinul, Kenny Wheeler, Michael Brecker, Art Ensemble of Chicago, Nguyên Lê, Uri Caine, Miroslav Vitous, Bobby Previte, giusto per citarne alcuni. Più volte premiata come migliore cantante jazz italiana ai referendum delle riviste Musica Jazz e JazzIt, nel suo palmarès conta tra gli altri riconoscimenti un Grand prix du jazz dall’accademia Charles Cros, e il Prix du musicien européen de L’Académie du Jazz per Il disco del progetto “One Heart three voices” (2005).

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Crescono le tensioni intorno al futuro dello stabilimento Alcoa di Portovesme, dopo l’annuncio dato ieri con un comunicato da Rob Bear, vice presidente delle attività di Transformation, dell’avvio dello smantellamento degli impianti e della riqualificazione del sito.

Il ministero dello Sviluppo economico, in una nota, precisa che «il ministro Carlo Calenda ha convocato già nelle scorse settimane un incontro con i vertici della società americana. L’incontro, che servirà a fare  il punto della situazione, è previsto nella prima settimana di settembre».

«Risulta pertanto inatteso ed è considerato quantomeno inopportuno – aggiunge la nota del Mise – l’annuncio diramato dall’Azienda relativo ad un piano di attività per il sito di Portovesme, la cui realizzazione sarà, dunque, oggetto dell’incontro in questione.»

Alcoa 22 marzo 2016 C

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Il ministero dello Sviluppo economico ha emanato un avviso pubblico per l’assegnazione di frequenze radio in onde medie, in applicazione di quanto previsto dall’articolo 4 della legge 29 luglio 2015, n. 115.

Nel rispetto delle risorse di frequenze e delle connesse aree di servizio attribuite all’Italia, coordinate secondo le regole stabilite dall’Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT) in base al Piano di radiodiffusione Ginevra 1975, sono messe a gara un totale di 148 frequenze, di cui 88 frequenze asincrone, assegnabili singolarmente, e 60 frequenze che costituiscono 11 reti sincrone. Ogni rete sincrona, costituita da frequenze isocanale, costituirà l’oggetto del diritto d’uso rilasciato dal Ministero.

La procedura è finalizzata a concludere il Pilot 3473/12/INSO aperto dalla Commissione europea nei confronti dello Stato italiano.

Le domande di partecipazione al ministero dello Sviluppo economico potranno essere presentate fino al 30 settembre 2016.

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L’ assessorato regionale della Pubblica Istruzione ha aperto i termini per la presentazione delle domande per accedere ai contributi a sostegno del funzionamento e miglioramento del servizio delle testate quotidiane e periodiche on line.
Possono presentare domanda di contributo le testate quotidiane e periodiche on line, costituite in qualsiasi forma giuridica, che forniscano informazione locale autoprodotta e che operino nel territorio della Sardegna, nel quale realizzino almeno il 90 per cento del fatturato.

Il contributo si riferisce alle spese sostenute dalla testata nell’anno precedente alla richiesta, e sono ammissibili le seguenti spese:
– costo del personale (giornalisti professionistie/o pubblicisti, web master e tecnici addetti alla redazione web);
– costo per gli abbonamenti ai notiziari delle agenzie di stampa escluso l’acquisto di servizi editoriali utili alla predisposizione di pagine del giornale;
– spese per la manutenzione ordinaria ed evolutiva della rete e del sito web;
– spese generali, in misura non superiore al 10% del costo totale delle attività (affitto, telefono, luce, materiali di consumo).

Le domande di contributo dovranno pervenire entro il 21 settembre 2016 tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo: pi.dgbeniculturali@pec.regione.sardegna.it o in alternativa tramite raccomandata con ricevuta di ritorno al seguente indirizzo:
Regione Autonoma della Sardegna
Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport
Servizio lingua e cultura sarda editoria e informazione
viale Trieste n. 186
09123 Cagliari

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Sbarco - Porto Botte

Gianluigi Rubiu (Udc) sollecita maggiori controlli sulle coste contro gli sbarchi di migranti irregolari. «La situazione nel Sulcis Iglesiente si sta trasformando in un vero e proprio allarme, vista la difficoltà di gestione dei profughi sul territorio – spiega Gianluigi Rubiu, che ha presentato un’interpellanza urgente al presidente Pigliaru -. Si tenga conto che in pochi mesi sono arrivati nei litorali del Sulcis quasi 400 migranti».

«E’ un dato di fatto – osserva ancora Gianluigi Rubiu –  che le coste del Sulcis, da Porto Pino a Cala Cipolla sino ai litorali attorno a Teulada e Maladroxia, non siano controllati, con gli sbarchi di disperati che avvengono senza difficoltà. Occorre attrezzare il territorio sotto l’ottica della prima ricezione dei migranti ma non si può certo pensare che il Sulcis Iglesiente possa trasformarsi in un territorio ripopolato dai profughi. Il territorio soffre già di drammi sociali e economici, considerato il declino del tessuto socio economico. Le strutture ricettive sono ormai al collasso con l’ospitalità di centinaia di migranti. La condizione sta diventando insostenibile, con il rischio connesso all’ordine pubblico. Sarebbe necessario l’intervento della Regione – conclude Gianluigi Rubiu – per evitare un’invasione senza controllo di disperati in cerca di un approdo, con un vertice con il Governo finalizzato al trasferimento dei profughi.»

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E’ durissimo il giudizio del deputato di Unidos Mauro Pili sugli sviluppi negativi della vertenza Alcoa, con l’annuncio dell’avvio dello smantellamento degli impianti e della riqualificazione del sito fatto oggi da Rob Bear, vice presidente delle attività di Transformation di Alcoa.

«Alcoa cala vergognosamente la maschera – ha detto questa sera Mauro Pili -. La decisione di smantellare gli impianti è l’ultimo risultato di una farsa durata 4 anni che ha
visto Governo e Regione responsabili e protagonisti di un imbroglio senza precedenti ai danni dei lavoratori e di un intero territorio. Si tratta di una mazzata finale costruita in ogni singola mossa dal governo di Matteo Renzi e Claudio De Vincenti, il governo delle promesse, dei rinvii, delle procedure europee inventate. Un governo che ha trovato una regione complice, inutile e incapace che ha avvallato questa ciclopica presa in giro.»

«Si tratta di un piano drammatico per il Sulcis – ha aggiunto Mauro Pili -. Occorre reagire con forza e determinazione senza accettare una  sconfitta grave e letale per l’intero territorio. Questa conclusione sarebbe una pietra tombale sul futuro economico e produttivo del  Sulcis. Per questa ragione – ha concluso Pili – serve un decreto Sulcis alla pari di quello dell’Ilva per reagire e non morire di stenti dinanzi alla negligenza di Stato e Regione.»

Mauro Pili copia

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Il Tar della Sardegna ha respinto il ricorso di Sardafidi sulla ripartizione del Fondo Unico per i Confidi. Il Fondo era stato istituito a giugno 2015 all’interno dell’attesa legge di riforma del comparto, mentre il disciplinare con i criteri che ne stabiliscono la suddivisione era stato approvato a novembre successivo dalla Giunta. «Siamo molto soddisfatti – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci -, abbiamo atteso la sentenza con serenità perché consapevoli di aver lavorato in modo corretto. La ripartizione del fondo unico per i Confidi segue criteri assolutamente oggettivi ed estremamente trasparenti, e l’intero modello è calibrato su dati e informazioni statistiche del comparto dei Confidi, in modo da renderlo oggettivo e ancorato alla realtà.»

«Oggi i giudici amministrativi ci danno ragione, e questo è un passaggio decisivo perché ci consente di proseguire con assoluta certezza nel percorso avviato insieme ai Confidi stessi. La costituzione del Fondo unico, così come la realizzazione della riforma del sistema dei Confidi, è stata decisa per avviare un processo di razionalizzazione, atteso da moltissimi anni, e garantire così un miglior funzionamento dell’intero comparto a vantaggio delle imprese sarde. Voglio poi ricordare – aggiunge Raffaele Paci – che la Sardegna, con questa riforma innovativa, gioca il ruolo di apripista nazionale.»

Raffaele Paci 2

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Palazzo della Regione 2 copia

Altri 900mila euro, dopo i primi 600mila di giugno, sono stati programmati dalla Regione per interventi di ripristino di opere pubbliche danneggiate da calamità naturali ovvero alluvioni, frane, piene o mareggiate. Complessivamente, infatti, nel bilancio 2016 era previsto lo stanziamento di un milione e mezzo di euro. «Molti Comuni della Sardegna ci hanno rappresentato situazioni di diffuso pericolo e danni a opere pubbliche come conseguenza di alluvioni o frane ma anche del dissesto idrogeologico spesso causato dalle eccezionali avversità atmosferiche – dice l’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda -. La Regione sta intervenendo con scelte mirate, basandosi su precisi criteri per individuare i Comuni che hanno più urgenza, dando la precedenza laddove ci sono seri rischi per l’incolumità dei cittadini. Altri interventi saranno programmati e finanziati nei prossimi mesi».
I Comuni interessati agli stanziamenti della Giunta sono Esterzili (100mila euro per la messa in sicurezza di via Roma), Giave (80mila euro per la frana nel versante di Su Pittu), Ulassai (100mila euro per la messa in sicurezza dalla caduta massi in prossimità del centro abitato), Villacidro (75mila euro per via della Pineta), Gairo (22mila euro per messa in sicurezza della località Su Sirboni), Tortolì (40mila euro per il ripristino della strada di collegamento Orrì con la Statale 125), Bono (180mila euro per la messa in sicurezza e il ripristino delle condizioni di stabilità del muro di contenimento sottostante Viale della Libertà), Provincia di Sassari (50mila euro per la messa in sicurezza degli argini del Riu Padrongianus presso il Parco Fluviale) e Posada (20mila euro per Riu Paule Pedru). Ci sono anche altri 233mila euro per completare la messa in sicurezza della Provinciale 7 Desulo-Fonni, in modo da consentire agli studenti pendolari di cominciare e proseguire regolarmente l’anno scolastico, scongiurando così i disservizi della passata stagione. I primi 600mila euro erano stati destinati a Sassari per l’intervento di messa in sicurezza del muro crollato alla Marina di Platamona, e a Macomer per il ripristino del collegamento con la 131 interrotto a causa di una frana.

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«Il Partito Democratico del Sulcis Iglesiente segue con la massima attenzione la vertenza relativa al futuro dello stabilimento Alcoa di Portovesme. Sin da questo momento il nostro partito si schiera a sostegno delle iniziative che saranno portate in campo dai lavoratori e dai sindacati. La fabbrica non solo non deve chiudere ma si devono seguire tutte le strade percorribili per una sua rapida riapertura.»

Lo scrive, in una nota, Daniele Reginali, segretario provinciale del Partito Democratico di Carbonia Iglesias.

Alcoa 22 marzo 2016 B