14 December, 2025

«Il dibattito odierno ci consegna una posizione ormai consolidata nel comune sentire di tutti i sardi: la nostra terra non può essere considerata una risorsa illimitata. Noi abbiamo pagato da più parti prezzi altissimi al concetto di solidarietà nazionale: su questo non accettiamo lezioni da nessuno né sono ammesse discussioni su qualsivoglia forma di compensazione.»

Lo ha affermato il presidente della Regione, Christian Solinas, intervenendo in Consiglio Regionale agli Stati generali per il NO allo stoccaggio di rifiuti radioattivi in Sardegna.

La seduta è stata aperta con i saluti istituzionali del presidente dei Consiglio regionale, Michele Pais, che ha annunciato che dopo l’assemblea odierna, le parti coinvolte provvederanno insieme a creare un documento politico di sintesi della comune posizione dell’assemblea sarda e dei rappresentanti del tessuto sociale della stessa, degli enti locali e delle parti sociali. Al dibattito in aula sono intervenuti, esprimendo un NO unanime ai depositi di rifiuti radioattivi, la presidente del CAL Paola Secci, il presidente dell’ANCI Emiliano Deiana, i capigruppo del Consiglio, i rappresentanti dei sindacati e i primi cittadini dei comuni di Albagiara, Assolo, Guasila, Mandas, Nurri, Ortacesus, Segariu, Setzu, Siurgus Donigala, Tuili, Turri, Usellus, Ussaramanna, Villamar.

«La Sardegna – ha detto ancora il presidente Christian Solinas nel suo interventopur senza realizzare le proprie reti di telecomunicazione ha visto fin dall’800 disboscati i 4/5 dell’Isola in maniera permanente per sviluppare le reti ferroviarie del resto del paese. Siamo una terra che ha visto le concessioni minerarie date in tempi andati a chiunque volesse saccheggiarla. Abbiamo dato un contributo di sangue come nessun altro popolo durante la sciagura del primo conflitto mondiale. Abbiamo pagato le servitù militari e quelle industriali. Siamo sotto assedio per pagare, ancor una volta in maniera spropositata, gli accordi di Parigi: che riteniamo assolutamente importanti in quanto una società evoluta e avanzata deve mirare alla decarbonizzazione  e alla riduzione della produzione di energia da fonti fossili, ma non è pensabile che ci sia un ribaltamento continuo delle utilità e dei costi: ovvero c’è una parte del paese che beneficia di questa energia e un’altra parte del paese che la produce senza ottenerne un ristoro ma anzi, pagandone il peso in maniera più forte degli altri.»

«Sulle scorie ha proseguito il presidente della Regione c’è un piano politico preciso, che si fonda oltre che sui pronunciamenti del Consiglio, su quel Referendum del 2011 in cui il 97% dei sardi espresse un fermo no alla possibilità di depositi di rifiuti radioattivi nell’Isola. E c’è il lavoro di questa Giunta, che fin dal principio ha adottato un approccio scientifico oltre che politico al tema, costituendo un comitato tecnico ad hoc che ha coinvolto tutte le parti in gioco e prodotto una relazione, recepita con una deliberazione della Giunta e prodotta sotto forma di osservazione, al fine di mettere un punto fermo, inclusivo di tutte le ragioni di carattere tecnico, scientifico, economico, politico, del patrimonio storico e culturale, del turismo, e quelle relative al sistema idrico, che dicono e militano in maniera chiara per il NO alle scorie nucleari in Sardegna. Al di là delle ragioni geomorfologiche in prossimità di questi siti troviamo infatti una parte considerevole delle radici e dell’identità di questo popolo, una parte che non può essere messa in discussione perché riguarda il nostro modo di essere sardi, la nostra capacità di identificarci in un passato nobilitante che ci proietta in un futuro nobilitante. Davanti alla possibilità, fosse anche solo provocatoria di una compensazione, noi diciamo oggi qui con chiarezza un fermo ‘no’ a qualsiasi discussione sul tema. Così come fecero i sardi nel giugno del 1969 a Pratobello, riuscendo a portare a casa un risultato che sicuramente non si sarebbe riusciti ad ottenere con i cavilli della burocrazia.»

«Sotto il profilo giuridico, ho già dato mandato all’avvocatura della Regione di fare un accesso agli atti per formare un fascicolo utile per impugnare, se risulterà impugnabile, anche solo la pubblicazione dell’elenco della Sogin. Faremo tutto ciò che è nelle nostre forze e competenze e tutte le argomentazioni giuridiche utili verranno introdotte nel ricorso che la Regione presenterà. Sarà anche fondamentale, però, coinvolgere le altre isole del Mediterraneo, Corsica, Sicilia e Malta, in cui navigheranno le navi con i rifiuti radioattivi. È un tema che riguarda tutta la Sardegna e tutte le isole che si affacciano sul nostro mare Mediterraneo, che talvolta è visto come limite ma rappresenta, invece, un nostro grande valore aggiunto. È questaconclude il presidente della Regione una battaglia da combattere al di là delle bandiere e dei colori politici, perché l’unica bandiera da difendere è quella della nostra Sardegna.»

Torna il “Premio Tesi di Laurea e di Dottorato Parco Geominerario”, il prestigioso Concorso Nazionale curato dal Parco Geominerario. Giunto alla 11ª edizione, ha visto la partecipazione di oltre 180 tesi di Laurea e di Dottorato di Ricerca discusse negli Atenei della Sardegna e tra i più importanti della Penisola.

Possono partecipare al concorso candidati che abbiano conseguito la Laurea o il Diploma di Dottorato di Ricerca presso Università italiane con una tesi su tematiche riguardanti la storia, la cultura e le finalità del Parco.

La valutazione dei lavori

Per la puntuale valutazione dei lavori sarà costituita una Commissione composta da studiosi di livello accademico e professionisti della Comunicazione culturale e ambientale.

Le Borse di Studio

Per i vincitori è prevista l’assegnazione di due borse di studio dell’importo di 3.800 euro ciascuna per tesi di Laurea triennale di primo livello, di due borse dell’importo di 4800 euro ciascuna per tesi di Laurea specialistica successiva alla Laurea triennale di primo livello, una borsa dell’importo di 2900 euro per una tesi di Dottorato di Ricerca.

Il Bando

Il Bando di Concorso con il modulo di partecipazione sarà reperibile sul Sito istituzionale del Parco: https://parcogeominerario.sardegna.it. La domanda dovrà pervenire entro il 31 gennaio 2024.

 

La Fondazione di Sardegna ha pubblicato l’elenco dei beneficiari del Bando Scuola 2023 – “Educazione al digitale – Tech Education”. Sono stati selezionati 175 progetti che coinvolgono 307 Istituti scolastici distribuiti su tutto il territorio regionale. In particolare, 137 sono stati proposti da Istituti Scolastici, da reti di Istituti Scolastici e da altri soggetti pubblici mentre 38 sono stati presentati da soggetti privati non profit.  Per le iniziative programmate sono stati stanziati 1,585 milioni di euro.

La sesta edizione del Bando Scuola è rivolta alle scuole secondarie di primo e secondo grado della Sardegna e ha l’obiettivo di contribuire all’innovazione didattica, sviluppare percorsi di educazione al digitale e di accrescimento delle competenze scientifico-tecnologiche, rafforzare i percorsi pratico-applicativi e di integrazione con il mondo del lavoro e favorire la competenza comunicativa interculturale mediante l’apprendimento e il potenziamento delle lingue straniere.

In linea con quanto previsto nelle passate edizioni, la Fondazione ha posto particolare attenzione alle domande provenienti da Istituti situati in territori periferici, in comuni di piccole dimensioni o in quartieri svantaggiati in cui si registrano tassi di dispersione scolastica superiori alla media regionale e nazionale.

Con la pubblicazione dell’elenco dei beneficiari del Bando Scuola si conclude il primo intervento a sostegno del settore dell’educazione. A partire dai primi mesi del 2024, infatti, si aprirà la seconda linea di intervento relativa ai patti educativi di Comunità che, in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale, avrà l’obiettivo di ampliare l’offerta formativa oltre l’orario curricolare, ed è destinata, in particolare, al sostegno di attività extrascolastiche da portare avanti durante il periodo di sospensione delle lezioni (giugno, luglio, agosto, dicembre) o durante l’anno scolastico.

La misura, di carattere sperimentale, sarà dedicata alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria (non coinvolta nella prima parte del Bando Scuola) e saranno attivate azioni di partenariato tra la Scuola e gli Enti Pubblici (Comuni e/o Unioni di Comuni), il Terzo Settore e il mondo dell’associazionismo sportivo e culturale.

Consulta l’elenco progetti ammessi

La compagnia di navigazione marittima Delcomar srl, si è aggiudicata, con una procedura di affidamento in emergenza del servizio, i collegamenti con le isole minori di La Maddalena e San Pietro ed anche quelli con l’isola dell’Asinara. La determinazione di aggiudicazione, con contestuale richiesta di esecuzione anticipata di servizi, stabilisce la durata in sei mesi, dal 1 gennaio 2024 al 30 giugno 2024.

Il lotto 1, collegamenti con le due isole minori, sono stati aggiudicati con un ribasso dello 0,30% rispetto alla base d’asta, fissata in euro 14.750.000 (iva esclusa), mentre i collegamenti tra Porto Torres e l’isola parco dell’Asinara (lotto 2), sono stati aggiudicati con un ribasso dello 0.10% rispetto alla base d’asta, determinata in euro 1.250.000 (iva esclusa).

«Esprimo soddisfazione per l’aggiudicazione delle tratte marittime con le isole minoriha detto l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moroche restituisce alle comunità di Carloforte e La Maddalena la certezza dei collegamenti in continuità territoriale e consente la prosecuzione di servizi stabili con l’isola parco dell’Asinara.»

«Siamo soddisfatti per lo sblocco della garanzia Sace che consentirà di completare il revamping dello stabilimento Sider Alloys di Portovesme. Una boccata d’ossigeno che aspettavamo da tempo e che proietta il territorio del Sulcis, uno dei nostri principali poli industriali, come protagonista di un futuro sempre più orientato alla transizione verde.»

Lo afferma il presidente della Regione, Christian Solinas, dopo la notizia dello sblocco della garanzia per circa l’80% del finanziamento da richiedere alle banche per completare il revamping dello stabilimento di Portovesme. Attualmente la fabbrica si trova in una fase di mantenimento.

«Con le tempistiche prospettate dallo sblocco della garanziaconclude il presidente della Regionegià alla fine del 2024 la fabbrica potrebbe vedere un riavvio della produttività consistente. Questo consentirà non solo un rilancio del sito industriale ma soprattutto un sollievo per tutti i lavoratori diretti e dell’indotto che attualmente si trovano in stato di Cig in deroga e che speriamo possano riprendere al più presto la propria occupazione.»

«Un risultato frutto dell’attenzione costante alla vertenza e del lavoro congiunto tra Regione e Ministero, e che è stato possibile grazie alla proroga degli investimenti al 2026 concessa anche dall’assessorato dell’Industriadice l’assessore dell’Industria, Anita Pili -. Questo consentirà alla proprietà di terminare la ristrutturazione generale ancora in corso, al fine di garantire la ripartenza a pieno ritmo delle attività.»

 

A causa dell’attacco hacker che ha colpito per diversi giorni il sistema informatico di centinaia di Comuni d’Italia, tra cui il comune di Carbonia, l’Amministrazione della città mineraria comunica che occorrerà attendere il ripristino dell’attivazione della sezione “Servizi on line” prima di poter caricare la documentazione relativa alla legge 162/1998. I cittadini son o invitare di evitare di consegnare la documentazione a mano e di attendere la riattivazione del servizio on line, che ci si augura possa avvenire in tempi brevissimi. In ogni caso, a prescindere dai tempi di caricamento delle pratiche, non si verificherà alcun ritardo nella liquidazione dei contributi.
Sono stati già trasmessi al Tesoriere i mandati di pagamento per la liquidazione dei contributi Reis (Reddito di inclusione sociale) e che gli uffici dei Servizi sociali stanno lavorando alacremente al fine di fare tutto quanto è possibile per accelerare l’evasione delle pratiche e il conseguente accredito dell’indennità relativa alla fibromialgia e ai contributi legati al progetto “Ritornare a casa”, con l’auspicio che tali sussidi possano essere liquidati quanto prima.

In vista della prevedibile corsa agli ultimi acquisti per il cenone di Natale e per quello di Capodanno, il Mercato civico di Carbonia sarà aperto eccezionalmente nelle mattinate di domenica 24 e domenica 31 dicembre. Si tratta di una buona occasione per i cittadini per acquisire prodotti freschi e di qualità, a prezzi convenienti, in una struttura, quella del Mercato Civico, che rappresenta da sempre il cuore del commercio del centro cittadino.

«Esprimo soddisfazione per il parere favorevole alla società Sider Alloys per una garanzia Green con cui coprire l’80% degli investimenti necessari per il rilancio industriale del sito di Portovesme.»

A dirlo è il consigliere regionale della Lega Sardegna, Michele Ennas.

«Una vicenda che ho seguito in prima linea e per cui ringrazio la Lega per il supporto e l’impegno in primis con il nostro segretario Matteo Salvini e il ministro Giancarlo Giorgetti – prosegue il consigliere Michele Ennas -. Questo è un ulteriore passo che consentirà il ritorno alla produzione di alluminio primario. Un passo avanti che da speranza al territorio e a tutti quei lavoratori che potranno trascorrere le festività natalizie con più serenità. Ora si pongano rapidamente in campo tutte le azioni per la ripartenza degli impianti e per tutelare tutti i lavoratori coinvolgendoli al più presto nel ciclo produttivo.»

 

A causa delle condizioni meteo avverse, il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, ha adottato, in via prudenziale, un provvedimento contingibile ed urgente a tutela dell’integrità fisica della popolazione cittadina e con ordinanza n. 118 del 21 dicembre 2023, ha disposto la chiusura ai visitatori delle aree cimiteriali e il divieto di accesso dei parchi fruibili sul territorio comunale da venerdì 22 dicembre e fino alle ore 12.00 di sabato 23 dicembre.

Nel calendario 2024 dell’Extreme E, serie internazionale Fia riservata ai Suv elettrici, spicca la conferma della doppia data italiana, in programma in Sardegna nei weekend del 14-15 e del 21-22 settembre. Protagonista nell’innovativa competizione offroad fin dalla prima stagione, quella 2021, la tappa sarda resta imprescindibile grazie alla lunga e fruttuosa collaborazione con l’Automobile Club d’Italia, che co-organizza e coordina la manifestazione, e al supporto della Regione Sardegna.

Le date in Sardegna ospiteranno anche l’atteso debutto delle avveniristiche auto a idrogeno dell’Extreme H, un’anteprima mondiale sul tracciato sardo delle vetture che saranno protagoniste della serie che esordirà nel 2025.

La stagione 2024 dell’Extreme E si aprirà nel deserto dell’Arabia Saudita, in una nuova location nei pressi di Jeddah, con i Round 1 e 2 del 17-18 febbraio. Poi, il circus elettrico si sposterà in Europa per i successivi tre X Prix. Il Vecchio Continente sarà prima teatro dei Round 3 e 4 del 13-14 luglio, in una località che Extreme E svelerà a breve, seguito dall’attesissimo doppio appuntamento in Sardegna: i Round 5 e 6 del campionato verranno disputati il 14-15 settembre e, nel weekend successivo, il 21-22 settembre, piloti e team si rimetteranno all’opera per aggiudicarsi i Round 7 e 8. Il gran finale sarà, per la prima volta, a stelle e strisce, poiché le ultime due prove si correranno a Phoenix, in Arizona, il 23-24 novembre.

Alejandro Agag, fondatore e Ceo di Extreme E, ha dichiarato: «Siamo lieti di svelare il calendario della quarta stagione di Extreme E, vogliamo regalare ai nostri fan qualcosa di speciale. Siamo felicissimi di tornare in Sardegna, dove abbiamo  corso in tutte le stagioni precedenti, per un’altra avvincente doppia tappa. Ringrazio l’Automobile Club d’Italia e la Regione Sardegna per il supporto significativo dato alla nostra serie – l’Isola ci ha regalato negli anni gare entusiasmanti e ci aspettiamo lo stesso nel 2024. Inoltre, la Sardegna ospiterà il primo showcase delle auto Extreme H, una prima volta assoluta per le offroad a idrogeno. Lo sviluppo delle vetture procede con un intenso e completo programma di test e il debutto delle Extreme H sul tracciato sardo sarà un momento storico per il motorsport in vista della prima serie a idrogeno al mondo, che si correrà dal 2025».

Il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, ha dichiarato: «Una grande soddisfazione aver visto l’Italia e la Sardegna confermate, con una doppia data, nel calendario 2024 dell’Extreme E. È una serie giovane ma particolarmente significativa e rilevante poiché rappresenta il futuro, in quanto si impegna a testare le macchine del domani in condizioni che, come dice il nome stesso, sono estreme. Poter contribuire alla ricerca e allo sviluppo di automobili con motorizzazione elettrica e, adesso anche a idrogeno, è un passo avanti anche nella lotta all’inquinamento. La presenza della Sardegna nell’Extreme E 2024 è inoltre motivo d’orgoglio perché si somma alle altre conferme tricolori nel calendario della Fia – il mondiale Wrc con il Rally Italia Sardegna, le due date della Formula 1 a Monza e Imola e il Wec, che il prossimo anno si terrà a Imola – rendendo di fatto quella italiana la Federazione con il maggior numero di titolazioni mondiali. Si tratta di manifestazioni che garantiscono un ritorno diretto in termini economici e di promozione del territorio, in particolare di quelli bellissimi della Sardegna. Il nostro obiettivo, al di là dello sport e della passione, è anche dare valore e risalto ai luoghi che ci ospitano».