20 December, 2025

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Il calendario degli eventi inseriti nella rassegna estiva organizzata dal comune di Carbonia “Estiamoinsieme 2015” è stato integrato la scorsa settimana con due spettacoli di cabaret che vedranno protagonisti Gianfranco D’Angelo e Giobbe Covatta.

Gianfranco D’Angelo si esibirà questa sera, alle ore 21.30, presso l’Anfiteatro di Piazza Marmilla, mentre Giobbe Covatta terrà il suo spettacolo lunedì 31 agosto, sempre alle 21.30, in Piazza Marmilla

Gli spettacoli sono gratuiti

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Debora Diana

Verrà inaugurata lunedì 17 agosto, presso la saletta del Portico adiacente il Teatro Centrale, a Carbonia, nell’ambito la manifestazione artistica “12×12”, voluta dall’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, in collaborazione con gli artisti cittadini, la mostra “Immagini Sensibili”, di Debora Diana, che sarà inaugurata lunedì 17 agosto alle ore 20.00. La Mostra sarà visitabile sino al 23 agosto, tutti i giorni, dalle 20.00 alle 22.00.

Al centro dell’espressione artistica di Debora Diana (autrice dei murales di Serbariu) c’è l’amore per la sua terra d’origine, la Sardegna, rappresentata attraverso l’eleganza e il fascino misterioso delle sue donne, avvolte negli antichi costumi ed emergenti da sfondi spesso appena abbozzati. Sono visioni da sogno, con figure che si sovrappongono ad altre o a oggetti che riemergono dal passato ma che si presentano attraverso una matrice pittorica moderna, dove i colori seppiati sono capaci di mettere in risalto la componente emotiva e nostalgica di questa mostra da non perdere.

Le prossime Mostre in calendario coinvolgeranno gli artisti Luigi Angius, Barbara Cappella, Ruggero Soru e Nicola Obino.

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Un tripudio di sapori, gusti e profumi ha caratterizzato la “Festa del Gelato”, protagonista di Ferragosto a Expo Milano 2015. I visitatori hanno potuto assaporare  gelati dai gusti inusuali ed esotici, apprezzando vere e proprie prelibatezze al dattero, allo zafferano o al mango. Ma anche ai mirtilli, al mais, al fico o alla birra.

Il momento clou della giornata è stato il colorato carosello dei carretti gelato che ha attratto i visitatori all’inizio del Cardo sud. Qui, alla presenza del Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, è stata svelata la scritta “Expo 2015”, composta da centinaia tra cocomeri e meloni, dando così il via a una freschissima “maxi-cocomerata”, con ben tre tonnellate di frutta distribuite da Coldiretti, oltre ad un gustoso gelato al latte di capra.

«Gelato, angurie e meloni: non c’è dubbio, abbiamo dato vita ad una festa all’insegna della più classica tradizione ferragostana – ha detto Sala -. Ormai Expo Milano 2015 è sempre di più la casa di tutti gli italiani grazie ad un successo crescente, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto dal nostro Paese per organizzare un evento di tale portata.»

In mattinata spazio anche alla solidarietà, quando all’interno del carcere di Bollate, proprio a due passi dal sito espositivo, si è tenuta la cerimonia di consegna di oltre mille gelati offerti da Algida ai detenuti.

Tante le proposte golose che hanno potuto apprezzare i visitatori durante la giornata; a cominciare dai cornetti “Share the love” di Algida ad un prezzo vantaggioso oppure il gusto speciale studiato appositamente da Grom per la festa, a base di yogurt, lamponi e mandorle. Il Chiosco Oldani ha preparato un gelato al basilico, salsa di pomodorino crudo e mandorle tostate, mentre “Rigoletto”  ha deliziato con un gelato alla birra, in collaborazione con il birrificio Poretti. Grande festa anche nei cluster, con assaggi ai visitatori offerti da Pernigotti; al Cluster Cereali e Tuberi ecco il gelato alla vaniglia di Rigoletto abbinato al panettone, mentre al Biomed la Sicilia ha preparato granite al limone, anguria e frutta fresca. Notevole anche la partecipazione dei Paesi: dall’Austria, con delizie agli aromi del bosco e mirtilli rossi, all’Angola, con gusti esotici; dal gelato speciale al fico del Bahrain a quello allo zafferano dell’Iran. E poi le prelibatezze al mais e avocado del Messico, le creazioni ad hoc del mastro gelataio d’Israele, le degustazioni russe e la “Dame blanche” del Belgio, gelato con cioccolato nero e speciali praline.

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Numeri da record per gli arrivi nei tre aeroporti, presenze in deciso aumento nelle strutture ricettive di tutto il territorio, impennata dell’interesse per la Sardegna, forte appeal sul web, segnali di rilancio per le imprese di settore, crescente soddisfazione degli addetti ai lavori. Il quadro decisamente favorevole del turismo sardo alla vigilia di Ferragosto indica chiaramente – oltre a una forte ripresa dei mercati, nazionale compreso, rispetto alla crisi degli ultimi anni – che le linee strategiche scelte e attivate nel primo anno e mezzo di governo dalla Giunta raggiungono i risultati programmati e auspicati.
«La Sardegna è una delle mete non solo più ambite e ricercate dai turisti di tutto il mondo ma, come testimoniano i dati del 2015, anche scelta e ‘prenotata’ – ha commentato l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi -. Se l’anno passato il merito dell’inversione di tendenza era andato alla strenua capacità di resistere alla contingenza economica negativa degli operatori e dell’intero sistema, riguardo al 2015, possiamo affermare consapevolmente che ai risultati di grande valore hanno contribuito anche le azioni strategiche messe in campo dall’Assessorato.»

Si tratta di una crescita importante in termini di attrattività e di presenze, ottenuta nei primi sette mesi, che tendenzialmente si sta confermando ad agosto e sino alla fine dell’anno.
Le iniziative della Regione si sono concentrate in particolare nel rafforzamento della capacità di strutturazione dell’offerta, nella selezione dei prodotti proposti, condivisione con gli attori del sistema, marketing territoriale e co-marketing con le eccellenze sarde, nel presidio dei mercati internazionali in fiere ed eventi organizzati dall’Assessorato. Nonché, sulla scelta di canali e campagne promozionali mirate – su tutte quella dei Giganti di Mont’e Prama – sia tradizionali sia via internet e social, e sulla creazione di un calendario di eventi di grande richiamo. «È l’inizio di un percorso virtuoso e condiviso – ha concluso l’assessore – che avrà ulteriori riscontri positivi a settembre e proseguirà sino a fine ottobre. Sono già in programma nuove attività per consolidare e migliorare i risultati, tra le quali la settimana destinata alla Sardegna all’Expo dall’11 al 17 settembre, perfetta per rafforzare il posizionamento dell’isola nei mercati internazionali e nel contempo per allungare ulteriormente la stagione.»
I dati degli arrivi sono molto significativi: oltre un milione di passeggeri transiteranno nei tre aeroporti sardi ad agosto, dei quali circa 257mila nei giorni a cavallo di Ferragosto. Nella settimana in corso e sino a lunedì 17, tra arrivi e partenze, ad Alghero è previsto un traffico di 70mila persone, a Cagliari di 115mila persone in transito e a Olbia si stimano 72mila passeggeri. Al Costa Smeralda luglio era stato da record (456.417 passeggeri): 10,5% in più rispetto allo stesso mese del 2014. Dall’inizio dell’anno al 31 luglio c’è stata una crescita del 3,7% rispetto all’anno scorso. Il trend dei primi 10 giorni di agosto è persino superiore (+4,4%). A Cagliari agosto 2015 potrebbe essere superiore a quello dell’anno scorso, che già rappresentò un vero e proprio boom. Tra gennaio e luglio, i passeggeri in arrivo e partenza a Elmas sono stati poco più di due milioni (+2,41%). A proposito degli scali di Olbia e Cagliari, la conferma dell’appeal della Sardegna arriva da Meridiana: secondo la compagnia aerea, a luglio l’isola è stata meta preferita per le vacanze di quest’anno. A Fertilia le indicazioni del traffico presuppongono che si stabilirà il record agostano di sempre, con non meno di 240mila passeggeri. Complessivamente, nei primi sette mesi, nello scalo della Riviera del Corallo il traffico passeggeri è stato di 958.158 (+7,1% rispetto allo stesso periodo 2014). L’intensa attività dell’aeroporto catalano si traduce in numeri molto positivi per le strutture ricettive del territorio e trova conferma nella soddisfazione dei rappresentanti di categoria. Numeri positivi sul riempimento delle strutture alberghiere ed extra-alberghiere arrivano da tutti i territori: secondo Federalberghi, le località più importanti sono sostanzialmente al completo, anche grazie agli italiani che non rinunciano alle ferie. Ottime le previsioni: si registreranno buone presenze, soprattutto di stranieri, anche nei mesi successivi.
Altre conferme: secondo un’indagine dell’Osservatorio della stessa Federazione nazionale delle strutture ricettive, la Sardegna è al secondo posto tra le regioni più gettonate dagli italiani per le vacanze con il 10,4% delle preferenze di chi sceglie di trascorrere le ferie entro i confini nazionali. Sul fronte internazionale, l’attrazione non è soltanto consolidata ma persino in aumento: le ricerche on-line sugli aeroporti dell’isola sono aumentate del 57% nei primi sei mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2014. È quanto emerge dallo studio di Expedia, noto motore di ricerca di viaggi. Ai primi posti i ‘click’ di tedeschi (+176%), britannici (+152%) e svedesi (+108%). Fuori dal continente europeo, bene gli americani (+77%). Altro trend positivo: secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Confesercenti sulla nati-mortalità delle imprese della ricettività e del turismo, in tutta Italia, ma soprattutto nel Mezzogiorno, Sardegna compresa, nel secondo trimestre del 2015 ricominciano ad aumentare le imprese del settore. Tra aprile e giugno di quest’anno si registrano 8.199 alberghi, bar e ristoranti in più rispetto allo stesso periodo del 2014, crescita trainata da Sud e isole, con una media del +2,5%.

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Luigi Arru 2

La delibera sulla Riorganizzazione della rete ospedaliera adottata dalla Giunta regionale il 28 luglio scorso ha scatenato durissime reazioni nei territori, in particolare nel Sulcis Iglesiente. L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, principale obiettivo delle proteste, prima di Ferragosto ha aperto al confronto.
“L’organizzazione della rete ospedaliera non è affatto una proposta chiusa – ha detto l’assessore della Sanità – è iniziato, come previsto dalla delibera, un dibattito aperto, ampio e trasparente. In questi giorni sono state spedite dall’assessorato già più di venti convocazioni per incontri ufficiali sia a Cagliari che nei diversi territori della Sardegna, e altre saranno inviate nei prossimi giorni. Contestualmente tutti i cittadini, indistintamente, potranno partecipare rappresentando esigenze e contribuendo a fornire idee per migliorare questo progetto d’interesse collettivo.”
L’assessore ha inoltre ricordato che la proposta di riorganizzazione ha come obiettivo il miglioramento dei servizi sanitari offerti ai sardi, affinché siano di maggiore qualità ed efficienza. Si parte dalla circolarità delle cure con al centro il cittadino, sino alla specializzazione delle diverse strutture presenti nell’isola, rendendole operative sui vari livelli di assistenza.
«Solo alla fine di questo percorso – ha concluso l’assessore della Sanità – la proposta definita della Giunta verrà deliberata e inviata al Consiglio regionale per l’approvazione conclusiva della rete ospedaliera».

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Con il ripescaggio del Carloforte, saranno quattro le squadre sulcitane protagoniste del campionato di Promozione 2015/2016. Il ripescaggio del Tonara nel campionato di Eccellenza, la fusione del Tergu con il Ploaghe e la rinuncia del Pula, hanno liberato tre posti per il campionato di Promozione 2015/2016 che sono stati coperti con i ripescaggi della società tabarchina, dello Stintino e del Bosa.

Il girone A, nel quale sono inserite le quattro squadre sulcitane (Monteponi Iglesias, Carbonia, Atletico Narcao e Carloforte), risulta così composto: Arbus, Atletico Narcao, Bosa, Carbonia, Carloforte, Frassinetti Elmas, Girasole, Guspini Terralba, Monteponi Iglesias, Orrolese, Quartu 2000, Sant’Elena, Senorbì, Siliqua, Tharros e Villacidrese.

La notizia del ripescaggio tanto inseguito, ha creato nuovo entusiasmo intorno al Carloforte, anche se i tempi ormai avanzati della fase precampionato, rendono complicate le operazioni di adeguamento dell’organico alla categoria superiore. La società guidata dal giovane presidente Giuseppe Buzzo, ha confermato in panchina Massimo Comparetti, protagonista di un brillante finale nell’ultimo campionato di Prima categoria e sta ora cercando di inserire nella rosa alcuni elementi, per renderla competitiva nel nuovo campionato di Promozione, con un solo grande obiettivo: la salvezza. Quando ha assunto la guida della società il presidente Giuseppe Buzzo non ha nascosto l’ambizione di riportare il Carloforte in Eccellenza nell’arco di cinque anni, ma la stagione che sta per iniziare sarà necessariamente di assestamento, per poi puntare al vertice nella stagione 2016/2017.

«Siamo molto contenti di poter disputare il campionato di Promozione – conferma il tecnico Massimo Comparetti – ma è evidente che il mercato sia ormai in una fase molto avanzata e tutti i migliori elementi si sono già accasati. Lavoreremo per raggiungere la salvezza, far maturare i nostri migliori giovani e quindi programmare una crescita a partire dalla prossima stagione.»

La nuova stagione scatterà il 6 settembre con i sedicesimi di finale di Coppa Italia. Il Carloforte esordirà ospitando il Carbonia, mentre l’Atletico Narcao ospiterà la Monteponi Iglesias. Partite di ritorno il 13 settembre a campi invertiti.

Il campionato di Promozione avrà inizio il 20 settembre 2015.

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Gianluigi Rubiu 65 copia


La crisi dell’edilizia in Sardegna non si ferma. A certificare il declino inarrestabile del settore il rapporto delle associazioni di categoria. Numeri da far paura. Dal 2008 ad oggi sono stati persi 26mila occupati. Nel 2014 hanno cessato l’attività 500 imprese edili. Gli operai sono passati dai 63.005 del 2008 ai 36.521 del primo trimestre di quest’anno. La perdita è stata di 26.484 posti di lavoro (- 42 per cento) contro una media nazionale del – 24,1%, con punte ancora maggiori nel Sulcis Iglesiente.
“E’ un peggioramento incontenibile – denuncia il consigliere regionale Gianluigi Rubiu, capogruppo di Area popolare -, visto che la Sardegna è tra le regioni in cui si registrano i risultati più negativi”.
Neppure la legge sull’edilizia abitativa, approvata dal Consiglio regionale, è riuscita a invertire la tendenza.
«Un’operazione che, di fatto, è naufragata – conferma Gianluigi Rubiu -. La fotografia dimostra che il comparto è in fase di recessione. Sarebbero necessari, dunque, nuovi interventi per favorire la ripresa e la conquista di nuovi spazi di mercato per le imprese».
Gianluigi Rubiu auspica misure volte al reinserimento dei lavoratori e ad un’accelerata alla spesa. «I vincoli al patto di stabilità producono ancora dei cappi assurdi per le imprese, con una grande fetta del settore che attende ancora il pagamento dei debiti accumulati dalle pubbliche amministrazioni. Occorre inoltre un piano di opere infrastrutturali – conclude Rubiu – che possa dare ossigeno all’edilizia».

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Rettilineo finale per Time in Jazz, il festival diretto da Paolo Fresu nella sua Berchidda e in altri quattordici centri del nord Sardegna, che fra domani (sabato 15) e domenica (16 agosto) sfoglia le pagine conclusive della sua ventottesima edizione. Tiene banco la musica, ma sono diversi gli appuntamenti collaterali ai concerti.

Come da tradizione, la giornata di Ferragosto si apre nelle campagne intorno a Berchidda all’insegna de “Sas Chejas foranas”, una serie di eventi ospitati nelle suggestive chiese campestri dei dintorni del paese con il patrocinio del ministero dell’Ambiente. Si comincia alle 11.00 alla chiesetta di San Michele con la consueta conferenza sui temi dell’ambiente, momento immancabile tra le iniziative di Green Jazz, il settore del festival dedicato alla sensibilizzazione ambientale e alla riduzione dell’impatto del festival sul territorio. Interviene, quest’anno, il dottor Vincenzo Migaleddu, presidente dell’ISDE Sardegna (Associazione internazionale dei Medici per l’Ambiente) con una conferenza in linea con questa edizione del festival dedicata alle ali. Titolo, “Cosa ci vuole per volare?”. La conversazione affronterà, dunque, i temi del movimento nell’aria, delle soluzioni artistiche e tecnologiche che l’uomo ha messo in atto per superare l’imposizione fisica del solo movimento sul terreno, e del rapporto tra respiro e salute.

Al termine, spazio alla musica con uno degli ospiti più attesi quest’anno a Time in Jazz, Stefano Bollani. Reduce dal concerto della sera prima con il Danish Trio, il quarantaduenne pianista e compositore milanese (ma anche conduttore radiofonico e televisivo su Rai3) si presenta stavolta in solo. E sarà una bella occasione per apprezzare da vicino uno dei jazzisti italiani più popolari, ottimo musicista ma anche grande intrattenitore, capace di giocare col pubblico come gioca con le sue note. Pluripremiato nel corso della sua carriera, Stefano Bollani ha chiuso il 2014 con il disco d’oro per il suo album/progetto “Carioca” e ha aperto il 2015 vincendo il referendum della rivista Musica Jazz per il miglior disco dell’anno con “Joy in Spite of Everything”, registrato proprio con il Danish Trio.

Al termine del concerto, dopo un breve spostamento nella vicina chiesetta di Santa Caterina, si rinnova un altro momento tipico del Ferragosto a Time in Jazz: il pranzo campestre a base dei piatti della cucina tradizionale di Berchidda. Realizzato in collaborazione con Granarolo, Formaggi Podda e il Comitato Santa Caterina, prevede l’uso di stoviglie biodegradabili ed un’attenta raccolta differenziata dei rifiuti.

Sempre a Santa Caterina, alle 18.00, ritorna anche questo Ferragosto l’appuntamento con una delle forme più note della tradizione musicale sarda, il Canto a Chitarra, una competizione musicale in cui due cantadores si affrontano in un lungo ciclo di forme che metteranno a dura prova le loro abilità: tecnica, fiato, capacità di improvvisare e smuovere i sentimenti. Protagonisti della gara, a cura dell’etnomusicologo Fabio Calzia, i cantadores Carlo Crisponi e Gianmichele Lai, due interpreti tra i più noti e apprezzati sulla scena odierna del Canto a Chitarra, con l’accompagnamento eccezionale dell’organettista Carlo Boeddu.

Al rientro a Berchidda, alle 21.30, si accendono per l’ultima volta i riflettori sul palco centrale di Piazza del Popolo. Per consuetudine la serata di Ferragosto, a Time in Jazz, è divisa in due parti distinte: la prima, con ingresso a pagamento (biglietto intero in platea a 15 euro, ridotto a 13; in tribuna a 13 e 11 euro) propone “Liberetto II”, il progetto del contrabbassista e violoncellista svedese Lars Danielsson, in scena con il suo nuovo quartetto formato dal chitarrista inglese John Parricelli, dal pianista Gregory Privat e dal batterista Magnus Öström (ex Esbjorn Svensson Trio). Riconosciuto e apprezzato in tutta la scena jazzistica internazionale per il suono lirico e potente allo stesso tempo, Danielsson è un musicista eclettico, che sa spaziare dalla classica al jazz con grande naturalezza: con l’album “Liberetto II” (uscito giusto un anno fa in agosto e registrato con lo stesso organico di scena a Berchidda, eccezion fatta per il pianista, che nel disco è Tigran) prosegue il percorso intrapreso dall’acclamatissimo disco del 2012, “Liberetto”, per esplorare nuove dimensioni musicali ai confini tra musica da camera, jazz, e musica popolare europea.

Altre atmosfere caratterizzeranno la seconda parte della serata in Piazza del Popolo quando, sgomberata la platea da tutte le sedie e aperti i cancelli con ingresso gratuito, entreranno in scena The Rad Trads, la coinvolgente formazione newyorkese che nelle serate precedenti ha animato le vie del paese con le sue sortite musicali. Con quattro potenti fiati (Jared LaCasce e Michael Fatum alle trombe, Patrick Sargent al sax tenore, “Tall” Sam Crittenden al trombone) e una trascinante sezione ritmica (Alden Harris McCoy alla chitarra, Michael “Big Red” Harlen al basso e Johnny Fatum alla batteria), The Rad Trads cattureranno il pubblico per portarlo nel cuore della festa finale con le loro sonorità che spaziano dal primo jazz delle brass band di New Orleans al Rythm & Blues, al blues di Chicago e al Delta blues, spingendosi fino al Rock & Roll.

Poi, la festa continua al jazz club del Centro Laber, con la terza proposta selezionata attraverso il concorso Time Out, Tempi di Cris, ovvero Cristian Orsini aka dj Cris (consolle e elettronica), Matteo Cara (synth e tastiere), Raffaele Mele (chitarra), Mauro Dore (basso) e Paolo Succu (batteria e percussioni): cinque musicisti sardi uniti dalla passione per il funk e la black music delle origini, al debutto con l’album autoprodotto “Event Horizon”, uscito lo scorso anno. I quattro strumenti tradizionali, uniti alle sonorità elettroniche di un DJ, sono la cifra distintiva di questa formazione, che così disseziona e rimescola idee, temi e improvvisazioni, invertendo i ruoli tradizionali dei vari strumentisti e creando dinamiche inaspettate.

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Il fenomeno verificatosi negli ultimi giorni dell’improvviso afflusso in città di un elevato numero di migranti provenienti dai centri di accoglienza dislocati nelle diverse province della Sardegna, che gli stessi hanno liberamente abbandonato per concentrarsi nell’area di Piazza Matteotti e sotto i portici di Via Roma, improvvisando una forma di protesta davanti al porto in attesa di un imbarco verso la penisola, è stato oggetto dopo i ripetuti rinvii della partenza con il traghetto da Cagliari, di un primo interessamento in termini di assistenza da parte dei servizi sociali del comune di Cagliari e della Caritas diocesana, garantendo loro tre pasti al giorno presso il Centro comunale di solidarietà di Viale Fra Ignazio, l’assistenza in strada e quella sanitaria da parte della ASL e dell’Ambulatorio Caritas.

Il prolungarsi di questa situazione ha richiesto un intervento urgente di carattere umanitario anche in considerazione dell’elevato numero di minori, donne incinte e neonati, per trovare locali idonei in termini di capienza, di igiene e sicurezza.

Nei giorni scorsi, avvisati che la permanenza del gruppo di migranti si sarebbe protratta per alcuni giorni, il Comune di Cagliari e la Caritas, con la collaborazione della Questura e della Prefettura hanno ottenuto dalla Camera di Commercio e dall’Ente Fiera la disponibilità dei locali all’interno dell’area di Viale Diaz.

Inoltre, è stato coinvolto il CTM per assicurare l’ordinato spostamento tra l’Area della Fiera ed il Centro di Accoglienza di viale Sant’Ignazio.

Nella serata di Giovedì 13 agosto, il Sindaco, l’Arcivescovo, insieme al delegato reg.le ed agli operatori della Caritas Diocesana hanno comunicato ai migranti questa possibilità, i quali hanno accettato pur continuando a sottolineare i motivi della loro protesta e l’urgenza di raggiungere la penisola anche al fine di ricongiungersi con i rispettivi nuclei familiari.

Dalla giornata odierna sarà, pertanto, approntata l’accoglienza presso il Centro Fieristico continuando a fornire l’assistenza, la sicurezza ed il servizio mensa della Caritas.

Già venerdì 7 agosto, in Prefettura, dinnanzi al Prefetto Morcone, capo Dipartimento Settore Immigrazione del Ministero dell’Interno, durante la riunione regionale sui migranti, pur apprezzando la piena disponibilità dell’Italia a salvare migliaia di esseri umani nel Mediterraneo in un contesto in cui non si ha il necessario supporto da parte delle Istituzioni europee e degli altri Paesi membri, erano state sottolineate le problematiche che si sarebbero potute creare, così come verificatesi in questi giorni, nel portare in Sardegna gruppi di persone che non intendono sostarvi ma desiderano raggiungere famiglie e parenti presenti in altre Regioni Italiane o in altri Stati Europei.

Resta comunque confermata la piena disponibilità, come sempre avvenuto fin’ora, delle Istituzioni locali a garantire l’accoglienza secondo i programmi predisposti dal Governo.

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Chiusura all’insegna della festa, la notte di Ferragosto a Nureci, per la diciassettesima edizione di Dromos: nella terza e ultima serata di Mamma Blues arriva nel piccolo paesino dell’Alta Marmilla un concerto da non perdere. Insieme sul palco – ore 22.00, Arena Mamma Blues – il sassofonista Orlando Julius, autentico pioniere dell’afrobeat e gli Heliocentrics, la band con base a Londra già apprezzata per la sua collaborazione con un altro grande protagonista della musica africana, Mulatu Astatke.

Nigeriano, classe 1943, Orlando Julius – atteso alle 20 anche dal consueto incontro con il pubblico nella Corte Saba – è stato un artista cruciale per la nascita, lo sviluppo e la diffusione dell’afro-pop a partire dagli anni Sessanta, fondendo ritmi e sonorità tradizionali africane con quelli del pop, del soul e del rhytm & blues: una formula consegnata nel 1966 alle tracce dell’album “Super Afro Soul” che l’ha reso famoso in patria ma che ha anche contribuito a plasmare il movimento funk negli Stati Uniti. In questa occasione l’artista incrocia note e strumenti con il psychedelic-combo londinese guidato dal batterista Malcom Catto, coadiuvato da Jack Yglesias (percussioni) e da Latoya Ekemode (vocals e percussioni), Adrian Owusu (chitarra), Jamie Lawrence (basso), Tom Dennis (tromba) e Michael Underwood (sax baritono). Rielaborando e riarrangiando alcune sue composizioni degli anni ’60 e ’70, Julius insieme agli Heliocentrics spinge le sue sonorità verso nuove e progressive direzioni, aggiungendo tocchi psichedelici e nuovi imprevedibili arrangiamenti per una festa di Ferragosto tra ritmi e sonorità tradizionali africane, pop, soul e rhytm & blues.

Dopofestival nei Giardini del sottomonte – dalle 24.00 – con Livio Svenson Blues Experience (Livio “Svenson” Cherchi a chitarra elettrica, chitarra slide , voce e armonica, Cristiano Cherchi al Basso Elettrico e Enrico “Kikko” Cabras alla batteria). I biglietti per la serata finale di Mamma Blues costano dieci euro, i tagliandi si possono acquistare nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna.

La festa finale di Dromos, con il concerto di Orlando Julius, è il culmine di un’edizione particolarmente ricca e apprezzata del festival, che ha visto sfilare negli otto centri toccati dalla manifestazione (Oristano, Baratili San Pietro, Bauladu, Mogoro, Morgongiori, Nureci, San Vero Milis, Villa Verde) artisti e formazioni del calibro, tra gli altri, di Chucho Valdés, Baba Sissoko, Don Moye e Antonello Salis, Criolo, il duo OY, Erik Truffaz & Mauro Sigura, Valerio Corzani, Stefano Saletti, King Naat Veliov & the original Kočani Orkestar e che ha potuto accogliere la testimonianza di uno dei massimi esperti mondiali di non violenza come il sociologo e matematico norvegese Johan Galtung, animatore di una giornata-evento che, il 7 agosto, ha trasformato il piccolo paese di Baratili San Pietro in un laboratorio di ricerca sulla pace con al centro la tematica dello straniero.

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