23 December, 2025

L’Ufficio di Statistica della Regione ha pubblicato per il secondo anno consecutivo Sardegna in cifre, la raccolta di dati e indicatori provinciali sul contesto socioeconomico regionale. L’edizione 2015 offre ai cittadini e agli amministratori pubblici elementi di conoscenza e comprensione della realtà isolana, attraverso sintesi statistiche accompagnate da glossari e note metodologiche per favorire la fruibilità dell’informazione anche a un pubblico di non addetti ai lavori.
“Sardegna in cifre 2015” si arricchisce di un focus tematico sulla struttura e la dinamica demografica, con l’intento di approfondire alcuni temi di attualità legati al calo demografico, al progressivo invecchiamento della popolazione e alle recenti dinamiche dei flussi migratori in entrata e uscita.
Il lavoro ripercorre un arco temporale ampio, permettendo di cogliere l’impatto della crisi economica sulla nostra Regione. Attraverso la lettura delle grandezze statistico-informative considerate è possibile osservare come il sistema sociale ed economico della Sardegna abbia vissuto e viva questi difficili anni, sia all’interno dei suoi territori sia rispetto all’andamento nazionale.
La pubblicazione è organizzata in 5 sezioni tematiche, 25 capitoli e 286 tavole: la prima sezione riguarda gli aspetti ambientali e territoriali, la seconda quelli demografici, la terza quelli economici, la quarta è relativa agli aspetti sociali e, infine, una quinta sezione riporta i dati relativi agli ultimi Censimenti Istat (Agricoltura, Industria e servizi, Popolazione e abitazioni).

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, questo pomeriggio a Lione, davanti alla platea della seconda e ultima giornata del World Summit on Climate and Territories, il vertice mondiale del Clima e territori che precede e prepara la Conferenza di Parigi sul Clima (COP21) del prossimo dicembre.

Il summit, presieduto dal presidente francese François Hollande e dal ministro dell’Ambiente Ségolène Royal, ha riunito specialisti della materia e rappresentanti istituzionali di tutto il mondo. Chiamato a portare la voce dei 353 membri locali e regionali d’Europa riuniti nel Comitato delle Regioni (CdR), Francesco Pigliaru è intervenuto nell’assemblea plenaria.

«Il CdR è l’istituzione europea più ambiziosa – ha detto il presidente della Regione -. Mentre l’Unione Europea mira ad abbassare le emissioni di gas che provocano l’effetto serra del 40% per il 2030, rispetto ai livelli del 1990, noi abbiamo richiesto, in diverse occasioni e quasi all’unanimità, che la UE e i membri raggiungano il target del 50%. È, dunque, mio compito portare avanti questa posizione e organizzare la condivisione delle informazioni e delle migliori pratiche e azioni che tendono a questo obiettivo. I membri del Comitato hanno la responsabilità di dover fare la propria parte e suscitare l’azione a livello nazionale. Nell’Unione europea – ha aggiunto Francesco Pigliaru – abbiamo il Patto dei sindaci come iniziativa chiave per sviluppare impegni solidi e affidabili sul clima: a nome del CdR mi impegno a promuovere attivamente il Patto tra i nostri membri che rappresentano tutto il territorio dell’Unione, e mobilitarli affinché diventino promotori del Patto dei sindaci nei rispettivi Paesi. In questa sala sono presenti tutti i leader del clima, ma dobbiamo convincere sempre più regioni e città a diventare anch’essi leader del clima. In Europa, questo passa attraverso la comunicazione alle nostre controparti che non hanno familiarità con la politica dell’Unione, informandoli sulle iniziative di sostegno disponibili. Come presidente della Sardegna, con la sua particolarità di isola al centro del Mediterraneo, ho a cuore lo sviluppo di partenariati con il bacino euro-mediterraneo. Lavoriamo e lavoreremo sempre di più per promuovere la cooperazione decentrata – ha concluso Francesco Pigliaru – basata non solo sullo sviluppo economico, ma integrata con la dimensione climatica.»

Negli workshop della mattina, la Regione Sardegna è stata rappresentata dall’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, che ieri ha fatto il punto sul ruolo delle Regioni e delle autorità locali sul fronte dell’adattamento ai cambiamenti climatici e oggi ha partecipato al tavolo riservato al tema Agricoltura. Donatella Spano, nella sua relazione, ha messo in evidenza l’impatto dei cambiamenti climatici su uno dei settori produttivi più vulnerabili.

«L’accento va posto sull’interconnessione fra aree rurali e urbane – ha spiegato l’assessore dell’Ambiente – così come sul ruolo dell’attività agricola sostenibile nella tutela e protezione del territorio anche da calamità naturali, cioè eventi estremi, oltre che di natura antropica, e con questi intendo gli incendi. È necessario rafforzare la connessione con il settore scientifico e di innovazione tecnologica. Si tratta di un passaggio indispensabile per sviluppare nuove linee di gestione che favoriscano l’adattamento e la mitigazione ai cambiamenti climatici.»

«Per noi è fondamentale che la Sardegna sia inserita nelle principali reti internazionali che si occupano della connessione territoriale fra regioni in materia di contenimento del riscaldamento globale e di riduzione delle emissioni – ha concluso Donatella Spano – e stiamo lavorando per questo.»

L’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, ha annunciato oggi che ci sarà il 20,7% di posti in più sugli aerei da e per la Sardegna nel trimestre estivo: 185.500 biglietti aggiuntivi offerti che fanno slittare a oltre 1 milione il totale delle poltrone rese disponibili da Alitalia e Meridiana dal 15 giugno al 15 settembre.

«Rispetto a quanto previsto dal decreto sulla continuità territoriale, si tratta di un incremento considerevole», dice l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana. La nuova strategia del trasporto aereo non investe solo nella ‘continuità’: realizza anche un ponte di collegamento con i Paesi obiettivo del Continente europeo, tenendo conto delle esigenze di mobilità dei sardi e naturalmente di quelle dei mercati turistici.

«E poi la grande sfida – continua Deiana –. Chiediamo che lo Stato garantisca e finanzi un ‘main bridge’ virtuale con la penisola, un servizio continuativo di trasporto aereo con l’altra sponda del Tirreno a tariffa fissa, frequenza oraria cadenzata e a priorità di esecuzione.»

Nei tre mesi estivi del 2015, la compagnia di bandiera aggiunge 118.625 posti in più, ovvero +18,7% rispetto al contratto, così suddivisi: 65.660, cioè +25,1%, su Cagliari-Fiumicino; 16.772 (+ 8,4%), su Cagliari-Linate; 19.580 (+30,9%) su Alghero-Linate e 13.099 (+12%) su Alghero-Fiumicino. A questi si sommano altre 3.514 poltrone rese disponibili per l’utilizzo degli Airbus 330 nei week-end dal 25 luglio al 30 agosto. L’aereo più capiente della flotta Alitalia effettuerà due frequenze mattina e sera, il venerdì, il sabato e la domenica, sulla Cagliari-Roma-Cagliari. Le rotte Olbia-Fiumicino e Olbia-Linate gestite da Meridiana, sempre dal 15 giugno al 15 settembre, aumenteranno la disponibilità, rispettivamente, del 14,9%, con 18.954 posti in più, e del 35,7%, corrispondente a 47.921 poltrone. Il totale dell’aumento capienza di Meridiana arriva al 25,6% con 66.875 biglietti aggiuntivi messi in vendita.

«Difficilmente possono essere riscontrate condizioni di trasporto simili in altre regioni italiane, come è vero che l’insularità è certamente un fattore specifico svantaggioso – commenta Massimo Deiana -. Ecco perché la continuità territoriale, per cui la Regione investe 44 milioni di euro, è un impianto in continuo miglioramento». Oggi si propone un aumento importante di posti disponibili e «si richiede alle compagnie sempre maggiore impegno – aggiunge l’assessore – nella esclusiva salvaguardia delle esigenze dei Sardi e delle priorità dettate dalla Regione».

L’Assessorato ha effettuato un’analisi attenta sugli incrementi dei posti, sull’effettivo traffico passeggeri e sui coefficienti di riempimento dal 2012 a oggi. Emerge un quadro quasi sempre in crescita, sicuramente a partire dallo scorso anno, cioè dall’entrata in vigore della nuova ‘continuità’. Le compagnie hanno costantemente integrato le disponibilità e migliorato complessivamente la qualità del servizio. I posti offerti sulla Cagliari-Fiumicino-Cagliari sono aumentati del 7,16% nel 2014 rispetto al 2013, e continuano a crescere del 3,83% da gennaio a maggio 2015 rispetto al medesimo periodo dell’anno passato. Stessa dinamica si registra sulla Cagliari-Linate-Cagliari, con un incremento delle poltrone del 24,59% nel 2014 e dello 0,53% nei primi cinque mesi di quest’anno.

Cresce la capienza anche sull’Olbia-Linate-Olbia (+10,27% nel 2014 e +10,75% a gennaio-maggio 2015). I collegamenti per Fiumicino da Olbia e da Alghero e quello per Linate sempre dalla città catalana, infine, aumentano le capienze anche considerevolmente nel 2014 (+54,48% AHO-LIN-AHO) mentre non registrano ancora incrementi nel parziale di quest’anno sino a maggio. In base allo studio della struttura assessoriale, si rileva inoltre che i coefficienti di riempimento degli aerei sono in generale sotto controllo, non superano mai la media del 75% con punte massime del 78% nei periodi caldi. Anche in virtù di questi numeri si afferma che il progetto continuità non è statico, si adegua piuttosto allo sviluppo progressivo delle esigenze della collettività e punta a una sempre maggiore corrispondenza tra i parametri dettati dal mercato e quelli della pubblica utilità.

Saranno i collegamenti invernali l’altra vera novità della nuova strategia del trasporto aereo per l’Isola. Voli per le capitali dei Paesi obiettivo dei mercati europei di riferimento (Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Belgio e Svizzera) per fornire un servizio ai Sardi che si recano all’estero, ad esempio, per vacanza o per lavoro, e naturalmente per offrire un’opportunità al turista che vuole raggiungere la Sardegna con un trasporto affidabile e continuativo. Naturalmente questa scelta è in piena sintonia con le politiche dell’assessorato del Turismo, mirate alla destagionalizzazione e all’apertura a nuovi mercati.

«La navetta Sardegna-Continente è un obiettivo di legislatura, una delle richieste importanti che l’Isola avanza al Governo per superare il gap dell’insularità – spiega Deiana – un’operazione che vale 65 milioni di euro e che sarà all’ordine del giorno delle rivendicazioni della Regione a Palazzo Chigi». L’argomento è stato già sottoposto al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio durante la loro recente visita a Olbia. Sono state calcolate 14 frequenze giornaliere a cadenza oraria, con un biglietto da 25 euro, pari a un pedaggio autostradale per eguale distanza.

Altro fattore decisivo, contemplato nella visione della nuova mobilità interna isolana basata sul trasporto ferroviario, è il collegamento tra gli aeroporti attraverso le strade ferrate: «Anche questo è un obiettivo ambizioso al quale stiamo lavorando – conclude l’esponente della Giunta Pigliaru – ovvero mettere in connessione i tre scali isolani e creare una destinazione Sardegna riconoscibile e utilizzabile come sistema unico».

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La commissione sanità del Consiglio regionale completerà fra breve l’esame del testo unificato relativo al sostegno della Regione alle persone affette da dislessia, a seguito della decisione di riunire le proposte di legge presentate, come primi firmatari, dai consiglieri Edoardo Tocco (Forza Italia) e Lorenzo Cozzolino (Pd).

«Lavorare ad un testo unificato in una materia complessa e delicata come questa – ha sottolineato il consigliere di Forza Italia – è un risultato particolarmente significativo che fa ben sperare su un sollecito esame del provvedimento anche da parte del Consiglio. Stiamo intervenendo sia per colmare un vuoto normativo, sia soprattutto per attenuare il più possibile le difficoltà di tante persone che nella scuola, nei luoghi di lavoro e nella normale vita di relazione, sono esposte a causa di una diffusa sottovalutazione della dislessia a malattie, disturbi e disagi ancora più gravi.»

«Per il contrasto alla dislessia che non è solo un deficit di parola ma anche di scrittura e di calcolo – ha concluso Tocco – puntiamo molto sulla diagnosi precoce anche perché, se la malattia viene individuata in tempo, tutte le azioni di supporto in campo educativo, didattico e abilitativo diventano più efficaci.»

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«Il fenomeno dei “tenores” in Sardegna interessa molti più sardi di quanti non ne coinvolga l’Ente lirico di Cagliari, ma mentre l’ente di via Santa Alinexedda ha il potere di buttare giù anche una Giunta regionale, ai cantori in limba della tradizione orale dell’Isola, in Regione, per anni non se li è filati nessuno. O quasi». Così il capogruppo di Sardegna Vera, Efisio Arbau, ha salutato l’associazione dei tenores in audizione questa mattina nella commissione Cultura del Consiglio regionale, evidenziando come l’organizzazione non viva di contributi regionali ma col sostegno del volontariato e con alcuni aiuti sporadici offerti dagli Enti locali interessati alle loro iniziative nelle piazze e nelle scuole.

Il leader della Base, nel corso del suo intervento in commissione, ha ribadito inoltre l’urgenza di una legge per la lingua sarda ed ha dichiarato che «la sfida che attende il Consiglio regionale è quella di dimostrare di saper fare sintesi su un tema cruciale e qualificante l’intera legislatura».

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Giovedì prossimo la commissione dell’assessorato della Sanità che si occupa degli accreditamenti visiterà il centro raccolta sangue del presidio ospedaliero di Isili. Una buona notizia, ha commentato con soddisfazione il consigliere regionale di Sel Eugenio Lai, «che riconosce la qualità del lavoro svolto in questi anni e dà certezze agli oltre 400 donatori che fanno capo alla struttura».

«Nello stesso tempo – ha dichiarato Lai – l’assessore Luigi Arru si è impegnato ad attivare per le prossime settimane un tavolo di programmazione della sanità nel territorio cui parteciperanno il commissario straordinario, i Sindaci, gli operatori del settore e le parti sociali.»

«Sono profondamente convinto – ha proseguito il consigliere di Sel – che il modello di un nuovo sistema sanitario che parte dal basso e dalle proposte condivise dai territori sia quello migliore non solo per il Sarcidano-Barbagia di Seulo per il quale assicuro tutto il mio impegno, ma per tutta la Sardegna; credo anche che questa dovrà essere la strada maestra del nuovo piano sanitario regionale, che ancora non è stato approvato né della Giunta né dal Consiglio, se si vuole raggiungere l’obiettivo comune di una sanità d’eccellenza in grado di garantire ai cittadini sicurezze e garanzie sulla loro salute.»

«Spero, infine, che tutti convergano su questo traguardo – ha concluso La – senza cadere nella solita trappola della propaganda elettorale.»

Il ritmo coinvolgente dei tamburi africani ha scandito la giornata dedicata al National Day del Rwanda. Ad accogliere la delegazione del paese dell’Africa Orientale, guidata dal ministro agli Affari Esteri e Cooperazione, Louise Mushikiwabo, dal Ministro al Commercio e Industria, Francois Kanimba e dal Console onorario della Repubblica del Rwanda a Milano, Enrico Lalia Morra, sono stati il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, Benedetto Della Vedova e il Commissario Generale di Expo 2015 Bruno Pasquino.

«Expo Milano 2015 non è solo l’occasione per mostrare il Rwanda alla comunità internazionale – ha dichiarato il ministro Mushikiwabo nel discorso ufficiale – ma è anche un momento importante di dialogo tra i popoli e di scambi commerciali nel nostro Paese, che dopo vent’anni di guerra civile ha trovato ora un equilibrio e un percorso di prosperità.»

Il Sottosegretario Della Vedova ha sottolineato quanto sia simbolicamente importante aver celebrato il National Day del Rwanda durante le iniziative delle Women’s Weeks: «Le donne svolgono un ruolo significativo nella vita politica del Rwanda; il 64% di loro siede nel Parlamento dello stato africano e il 30% delle posizioni apicali in azienda sono occupate da donne».

Terminata la cerimonia ufficiale, sul palco dell’Expo Centre sono saliti gli artisti del Balletto Nazionale rwandese, che hanno coinvolto tutti i presenti in una spettacolare performance culturale, alla quale ha assistito anche il Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala. Successivamente ecco la parata lungo il Decumano, fino a raggiungere il Padiglione del Rwanda, situato nel Cluster del Caffè.

La giornata del National Day è proseguita nel pomeriggio con la conferenza “Le donne sulla rinascita di una nazione”: in occasione delle Women’s Weeks a Expo Milano 2015 si parla del ruolo femminile nella riaffermazione del Rwanda nel panorama internazionale. A seguire “Opportunità Economiche in Rwanda”, conferenza sulle grandi risorse del Rwanda, un invito per le aziende ad investire in Africa: con Francois Kanimba, ministro del Commercio e dell’Industria del Rwanda Yamina Karitanyl, Consiglio per lo Sviluppo del Turismo in Rwanda.

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Il Teatro delle Saline di Cagliari sabato 4 luglio, alle ore 21.00, ospiterà l’esibizione della danzatrice e coreografa di origine egiziana e marocchina Samara, nell’ambito del Gran Galà della Danza, organizzato dalla scuola Afrodanza di Donatella Padiglione e Carla Desogus  che vedrà numerose esibizioni di danza orientale tradizionale, bollywood, saidi, fan veils e per la prima volta la novità del tango orientale e  del thai-bollywood.

Musica, ballo e i colori dell’india ispirano il thai-bollywood chiamato anche “danza delle emozioni” perché trasmette gioia di vivere e sensualità e praticarla  è un modo divertente di stare in forma.  Il saidi invece è uno stile proveniente dall’Alto Egitto e si riconosce perché le  ballerine roteano un bastone in varie direzioni accompagnando la danza con una serie di movimenti del corpo in modo aggraziato e sinuoso.

La serata, presentata da Angelica Lai, sarà suggellata dall’esibizione della star internazionale Samara che si da bambina si è dedicata alla cultura della danza orientale, e sarà l’occasione per ricordare il prestigioso titolo che Afrodanza ha acquisito come scuola ufficialmente riconosciuta dall’Unesco dal Consiglio internazionale della danza Unesco.

Si proseguirà domenica 5 luglio, dalle 10.00 alle 13.00, nella sede della scuola in via Molise 2, con uno stage aperto a tutti tenuto da Samara.

Presa di posizione del coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa, sullo stato della riforma degli Enti locali in Consiglio regionale.

«La riformina di Cristiano Erriu – ha detto Cossa – si sta rivelando sempre di più una vera e propria legge truffa ai danni dei 525mila sardi che avevano votato per l’abolizione delle Province: con un colpo di mano il centrosinistra le resuscita, cambiandone forse il nome ma sostanzialmente lasciando tutto come era prima.»

«Cercando di mediare con le varie anime dello sgangherato centrosinistra – ha aggiunto Cossa – l’assessore degli Enti locali sta avvallando una legge che non solo non cancella le Province ma addirittura le resuscita. Un insulto per i sardi e per tutto il movimento referendario. A tutto questo noi reagiremo non solo in Consiglio regionale ma anche fuori dal Palazzo con una grande manifestazione. Scenderemo in piazza contro questa vera e propria truffa mascherata da riforma.»

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La Seconda commissione, a conclusione dell’audizione dell’assessore della Cultura, Claudia Firino, ha espresso, a maggioranza, parere favorevole alla delibera n. 29/3 del 12 giugno 2015, sulla nomina dei componenti per la consulta regionale per il cinema, e alla delibera n. 31/5 del 17 giugno 2015 contenente la ripartizione dei fondi disponibili per lo sviluppo delle attività musicali popolari.

Relativamente alla deliberazione di nomina della consulta per il cinema (è l’organo di consulenza tecnica della Regione per le questioni attinenti la materia ed è normata dall’articolo 22 della legge n. 15 del 20 settembre 2006) l’assessore Firino ha dichiarato che si è trattato di una proposta condivisa con gli operatori del settore.

Il presidente della commissione, Gavino Manca (Pd), ha quindi portato all’attenzione dell’assessore della Cultura le criticità emerse nel corso dell’audizione del 24 giugno con l’associazione “Moviementu – Rete cinema Sardegna” in ordine alla ripartizione delle risorse  (su cui pende anche un ricorso al Tar che sarà discusso il prossimo 8 luglio) ed alla scarsa pubblicità e trasparenza che caratterizzerebbe la gestione della “Sardegna Film commission”.

L’assessore Claudia Firino, nell’ammettere il perdurare di tensioni tra gli operatori del settore, ha garantito ai componenti la commissione che le risorse destinate al cinema saranno ripartite nel rispetto della normativa vigente ed ha evidenziato che tale determinazione non è ancora stata assunta dall’assessorato della Cultura. «Il ricorso al Tar – ha spiegato Firino – non è infatti indirizzato all’assessorato da me diretto ma all’assessorato della Programmazione perché riguarda stanziamenti contenuti nella legge finanziaria a favore della “Film commission” che superano la percentuale stabilita nella legge n. 15». L’assessore ha inoltre confermato la volontà di aprire un tavolo di confronto tra operatori, Film commission e assessorato dello Spettacolo e della Cultura.

Nell’illustrazione della delibera n. 31/5 per la ripartizione delle risorse alle attività musicali popolari, l’assessore Firino ha sottolineato l’equa ripartizione dei fondi disponibili (1.200.000 euro) per le annualità 2014 (600.000 euro) e 2015 (600.000) ed all’interno di esse tra le attività musicali istituzionali (300.000 euro) e le attività di formazione musicale (300.000 euro), così come da indirizzo politico fornito dal Consiglio regionale.

Sul punto è intervenuta la consigliera del Pd, Rossella Pinna, che ha ricordato l’impegno assunto dall’assessore della Programmazione per fare fronte agli impegni del 2014 con i cosiddetti residui di bilancio. Impegni che invece risultano “coperti” dallo stanziamento del 2015 ed alla luce di tale considerazione l’esponente del Pd, seguita dal suo collega di gruppo e di partito, Piero Comandini, e poi confortata dall’intervento dell’assessore, ha auspicato un incremento degli stanziamenti a favore dello sviluppo delle attività musicali popolari, in sede di assestamento di bilancio.

Il presidente della commissione, Gavino Manca, ha quindi sottoposto alla delegata alla Cultura della giunta Pigliaru, le problematiche denunciate dai rappresentanti delle fondazioni culturali a carattere scientifico, nel corso dell’audizione dello scorso 23 giugno. Dante Olianas (Iscandula) e Salvatore Cubeddu (Fondazione Sardinia), in rappresentanza delle fondazioni operanti nell’Isola, avevano, infatti, denunciato l’assenza di contributi per le attività svolte nel 2014 e l’esiguità dei fondi a disposizione per il 2015 (soltanto 70mila euro da ripartire tra tutte le associazioni) con alcune eccezioni, rappresentate da organizzazioni che beneficiano di norme ad hoc che garantiscono negli anni stanziamenti e contribuzione costante delle attività svolte.

L’assessore Firino non ha potuto che confermare quanto emerso nel corso dell’audizione con gli operatori culturali, spiegando che la dotazione di bilancio, ai sensi degli articoli 20 e 21 della legge 14 del 20 settembre 2006, pari per il 2015 a 390.000 euro, si riduce a 70.000 euro da ripartire tra tutte le fondazioni culturali a carattere scientifico, per effetto delle disposizioni contenute nella legge 3/2009 (articolo 9 comma 10 lettere “z” e “g”) che stanziano 190.000 euro all’anno alla Fondazione Giuseppe Dessì e 130.000 anno all’Isprom.

Il presidente della commissione, Gavino Manca, ha quindi dichiarato di assumere l’impegno politico di portare all’attenzione del presidente della Giunta e dell’assessore della Programmazione la situazione di difficoltà in cui versano le fondazioni culturali a carattere scientifico e di proporre uno stanziamento di ulteriori 350.000 euro, già in sede di assestamento di bilancio.

Conclusa l’audizione dell’assessore Firino e al termine della votazione dei pareri di competenza sulle due deliberazioni di Giunta, la commissione ha proceduto con l’audizione dell’associazione “Tenores di Sardegna”.

L’associazione costituitasi a seguito del riconoscimento dell’Unesco che nel 2006 ha inserito il canto a tenore dei pastori nella lista del “Patrimonio immateriale dell’umanità. Tra gli obbiettivi dichiarati dall’associazione, rappresentata dal suo presidente, Franco Davoli, il censimento dei gruppi a tenore (se ne contano circa 70 e sono in costante aumento), degli stili e delle aree di diffusione del canto, nonché la creazione di un albo dei tenores insieme con la salvaguardia e la trasmissione del patrimonio musicale attraverso l’istituzione di scuole di canto ed anche con borse di studio e ricerca.

Gli interventi del presidente Davoli e quelli dei componenti il cda dell’associazione (Sebastiano Pilosu, Peppino Cidda, Tore Ghisu e Ilario Fois) hanno offerto ai commissari il quadro dell’impegno dell’associazione dei cantori in limba per promuovere e divulgare il canto a tenore, la lingua e la cultura sarda ed in generale la tradizione orale dell’Isola. L’associazione, che non gode di contributi regionali è sostenuta con il volontariato e gli aiuti degli Enti locali e per alcuni progetti anche dal Banco di Sardegna, ha svolto iniziative nelle scuole e nei diversi centri della Sardegna ed ha richieste di partecipazione ad una serie di eventi organizzati dai circoli dalle federazioni degli emigrati sardi, sia in Italia che all’estero.

I tenores hanno ribadito la necessità di una legge regionale per la tutela e la valorizzazione della lingua sarda e dunque delle tradizioni orali ancora vive in Sardegna.

I consiglieri Paolo Zedda (Soberania e Indipendentzia) e Efisio Arbau (Sardegna Vera) hanno ricordato le due distinte proposte di legge per la limba presentate in Consiglio regionale ed il presidente della commissione, Gavino Manca, auspicandone l’ampia condivisione e la conseguente unificazione, ha ipotizzato per il prossimo settembre il termine per la discussione.