20 December, 2025

Nella giornata di ieri, 11 dicembre 2014, Forza Italia Giovani Sulcis Iglesiente ha partecipato al primo corso di formazione organizzato dal leader nazionale del movimento On. Annagrazia Costanza Calabria, presso la sede nazionale di Forza Italia, a Roma. Presenti il coordinatore provinciale Roberto Demurtas e il coordinatore regionale, Pierpaolo Cassoni. Sono saliti in cattedra nel corso della giornata Paolo Romani, presidente del Gruppo Forza Italia Senato, Renato Brunetta, presidente Gruppo Forza Italia Camera dei Deputati, Vittorio Macioce, capo redattore politico del quotidiano il Giornale, l’on. Maria Stella Gelmini e l’on. Deborah Bergamini, responsabile comunicazione Forza Italia.

«E’ stato un corso di formazione politica importantissimo per la formazione della classe dirigente del futuro – ha commentato il coordinatore provinciale Roberto Demurtas -. Mi congratulo con chiunque abbia collaborato alla realizzazione di questo primo dei cinque incontri che si svolgeranno nei prossimi mesi, in particolar modo con l’on. Annagrazia Costanza Calabria.»

Copagri Sardegna lancia l’allarme sui Consorzi di Bonifica e invita la Regione a dare attuazione alla riforma approvata sei anni fa. È, infatti, continua e giusta la protesta dei dei coltivatori: l’ultima riguarda il Consorzio di Oristano, e prima ancora quello del Basso Sulcis e della Nurra. Ora basta.

«Non si capisce perché debbano ancora esistere NOVE consorzi di bonifica con nove gestioni separate che determinano un costo dell’acqua non uniforme sul territorio regionale, e causano concorrenza sleale all’interno delle stesse colture», dichiara Ignazio Cirronis, presidente di Copagri Sardegna. «Le Organizzazioni agricole hanno in sostanza condiviso la scelta dell’assessorato di unificare il Consorzio della Sardegna Meridionale con quelli del Basso Sulcis e del Cixerri, ma non basta – aggiunge Pietro Tandeddu, coordinatore regionale di Copagri -. «La soluzione ottimale è rappresentata da un’unica Agenzia o struttura consortile, ma nel frattempo si provveda all’integrazione del consorzio dell’Ogliastra con Nuoro e all’unificazione dei tre consorzi del Nord Sardegna».

Per Copagri non sono bastati 6 anni per mettere a posto i bilanci dei consorzi in modo uniforme e trasparente, secondo lo schema del bilancio della Regione, in modo che si possa evincere una chiara situazione patrimoniale e un chiaro conto economico.

Per questo l’associazione suggerisce alcuni punti di immediata attuazione:

– si dovrebbero istituire servizi comuni tecnici, amministrativi e contabili a livello regionale, con dotazioni organiche definite per i consorzi,

– si dovrebbe ripristinare la norma del 2008 che fissava all’80% il contributo regionale per le spese di manutenzione, norma “furbescamente” modificata dalla precedente Giunta (che scrisse “sino all’90%”): un vero e proprio specchietto per le allodole, dato che lascia all’amministrazione la discrezionalità di decisione;

– si devono rivendicare e utilizzare al meglio le risorse irrigue che arriveranno dal Programma nazionale del PSR (anche per completare il piano di installazione dei contatori che possono consentire un risparmio idrico con il pagamento secondo i reali consumi);

– la Regione deve deliberare i criteri per la determinazione annuale del contributo irriguo da porre a carico dei produttori, e che premi i migliori consorzi in termini di economicità ed efficienza;

– bisogna dire basta all’assunzione di precari per 6 o 8 mesi nonostante un utilizzo di pochi mesi e pur senza copertura finanziaria per l’intero periodo

Copagri, infine, si rivolge all’assessore dell’Agricoltura affinché promuova a breve un incontro con le organizzazioni, i consorzi e la struttura dell’assessorato per fare il punto della situazione e condividere un piano di azione capace di determinare un giusto costo dell’acqua di irrigazione.

Era stata pubblicizzata, appena quattro anni fa, come una grande rivoluzione: quattro stazioni wireless per accedere gratuitamente a internet erano state riconosciute al comune di Quartu Sant’Elena nell’ambito del bando della Regione Sardegna “Surf In Sardinia”: in via Brigata Sassari (sala Michelangelo Pira), a Flumini (Santa Maria degli Angeli), a Pitz’e Serra (Piazza del Popolo Curdo) e al Margine Rosso (Centro d’informazioni turistiche). Invece dopo una breve sperimentazione, in particolare nel litorale, sono state disattivate.

Oggi i Riformatori sardi hanno fatto un blitz nelle zone dove era previsto il wi-fi. «Abbiamo verificato – spiega il vice coordinatore dei Riformatori sardi di Quartu Danilo Pillitu – che la rete non funziona in nessuno dei punti indicati.» «Per questo – aggiunge la coordinatrice Elena Secci – abbiamo chiesto lumi all’Urp del Comune e ci è stato detto che il servizio è stato sospeso perché non è stato pagato il canone.»

«I Riformatori sardi – aggiunge Pillitu – hanno predisposto un piano per il w-fi libero in tutto il comune di Quartu. Un sistema al passo con i tempi e con le più evolute città europee  che darà libero accesso e illimitato a tutti coloro che posseggono uno smartphone.»

Il progetto sarà presentato nei prossimi giorni in Comune per essere discusso dal Consiglio comunale. «Faremo una battaglia su questo – concludono Secci e Pillitu – Quartu può essere un modello di innovazione per tutta la Sardegna.»

 «I familiari dei detenuti in attesa di poter effettuare i colloqui o dell’autobus per fare rientro a casa non hanno alcun riparo all’esterno del nuovo carcere di Cagliari Uta. Sono costretti a sostare al freddo e sotto la pioggia talvolta per ore». Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, avendo ricevuto segnalazioni dai parenti delle persone private della libertà attualmente nel Villaggio Penitenziario ubicato nell’area industriale di Cagliari.

«Chi ha progettato la struttura – sottolinea Maria Grazia Caligaris – ha individuato solo un locale di identificazione e transito per i familiari, tralasciando di considerare che anche quando i turni sono a regime esistono tempi morti per gli effettivi accessi. Ciò ha determinato nei giorni scorsi gravi disagi, soprattutto per i bambini a causa della pioggia e del freddo. Il buon senso degli Agenti della Polizia Penitenziaria ha consentito di ridurre le difficoltà ma occorre risolvere il problema al più presto realizzando all’esterno un gazebo per accogliere le persone.»

«Nel piazzale antistante in Villaggio Penitenziario – ricorda la presidente di SDR – non è stata neppure realizzata una pensilina in prossimità della fermata dell’autobus del CTM, peraltro neppure delimitata da precise indicazioni ma solo con un cartello arancione. Permane inoltre la difficoltà di raggiungere il sito per la totale assenza di indicazioni stradali. Il servizio pubblico inoltre non è garantito durante i giorni festivi con la conseguenza che anche gli Agenti senza mezzi propri devono farsi accompagnare al lavoro o chiedere ferie.»

«E’ necessario inoltre considerare che quando i detenuti hanno terminato di scontare la pena o accedono a misure alternative, specialmente se sono stranieri e/o senza familiari in grado di accudirli, non possono essere lasciati fuori dal cancello della mega struttura senza alcuna indicazione sui mezzi di trasporto e/o i servizi. Appare insomma assurdo che avendo speso 94 milioni di euro sia stato del tutto ignorato il ruolo dei parenti e la funzione degli affetti familiari per il reintegro sociale e per limitare gli atti di autolesionismo dei ristretti. Occorre quindi che gli amministratori locali e la Regione unitamente al CTM, al Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria e alla direzione della Casa circondariale – conclude Maria Grazia Caligaris – affrontino unitariamente la questione per una soluzione rapida.»

Il Consiglio regionale si riunirà mercoledì 17 dicembre, alle ore 10,30. All’odg il DL N. 149/A ”Disposizioni urgenti per l’eradicazione della peste suina africana” (qualora perfezionato), la risoluzione n. 5 sul riconoscimento del profilo professionale di odontotecnico e la mozione 101 (Dedoni e più) procedure e modalità di gestione delle risorse destinate al settore agricolo.

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Quest’anno l’AVAS di Sant’Antioco, l’associazione di volontariato che si occupa di assistenza sanitaria e soccorso 118, compie il 25° anno di attività. I festeggiamenti prevedono, tra l’altro, per sabato 13 dicembre la manifestazione “Una passeggiata per il volontariato”, primo raduno cittadino delle associazioni di volontariato, aperta a tutti i cittadini di ogni età, nella quale i partecipanti si ritroveranno presso la sede dell’associazione, in via Bologna, alle 9.30, e da lì procederanno, in corteo, alle 11.00, attraverso le vie cittadine, verso piazza Italia, dove verrà situato il punto d’incontro.

In piazza, verrà allestito un rinfresco ed organizzato un piccolo spettacolo. Nel pomeriggio, alle 17.30, è in programma un incontro sul volontariato sul tema “La bellezza del volontariato”, nei locali dell’ex Dico di via Bologna, a fianco della sede sociale AVAS.

È stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso il Palazzo comunale di Carbonia, un vademecum rivolto alla cittadinanza, contenente una sintesi delle regole di comportamento da seguire in caso di allerta meteo e in caso di rischio idrogeologico.

Nel corso della conferenza stampa, alla quale hanno partecipato il Sindaco Giuseppe Casti e il responsabile della Polizia Locale di Carbonia, Andrea Usai, è stato spiegato come il vademecum è nato per informare tutta la cittadinanza circa le norme da adottare nel caso si verifichino stati di allerta. All’interno del documento sono spiegati i comportamenti da tenere prima durante e dopo lo stato di allarme.

Il vademecum, “buone regole di comportamento in caso di allerta meteo” si può consultare nel sito del comune di Carbonia (www.comune.carbonia.ci.it), nella sezione Protezione Civile.

Il comandante Usai e il sindaco Casti.

Il comandante Usai e il sindaco Casti.

Venerdì 12 e sabato 13 dicembre, Cagliari ospita un convegno internazionale promosso dal Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo nell’ambito del Semestre di presidenza europea. Riti sacri, cibo, artigianato, folclore, musica: Europa e Maghreb si confrontano sul patrimonio culturale immateriale nel Mediterraneo quale volano per il dialogo politico e lo sviluppo sostenibile. Aprirà i lavori il sottosegretario di Stato, Francesca Barracciu. Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, interviene sabato mattina.

Artigianato, musica di tradizione, folclore, dieta mediterranea e riti sacri. Nella conferenza internazionale di Cagliari, promossa dal MiBACT nell’ambito del Semestre di presidenza europea – in collaborazione con Regione Sardegna, Provincia e Comune di Cagliari – rappresentanti politici da Europa e Maghreb, tecnici dell’Unione Europea e personalità accademiche si incontrano per richiamare l’attenzione di istituzioni e società civile su quante e quali potenzialità il patrimonio culturale immateriale può offrire per garantire una crescita sociale ed economica sostenibile del Mediterraneo.

La conferenza ha inoltre l’obiettivo di favorire lo scambio e la diffusione di esperienze e best practices sulle eredità culturali intese come strumento di identità e dialogo tra popoli e prerogativa per un percorso di cooperazione e pace tra le due sponde del Mare Nostrum. Da segnalare, tra i vari interventi, la scrittrice marocchina Naima Lahbil e Rula Shahwan direttrice dell’Archivio audiovisivo della Palestinian Broadcasting Corporation.

Sabato, in particolare, sono stati inviati a partecipare i rappresentanti di tutti gli Stati dell’UE e di quattro paesi del Maghreb (Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto), al fine di condividere e rafforzare obiettivi, strumenti e programmi per la futura programmazione europea.

Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

La Quarta commissione (Governo del territorio) ha approvato oggi il DL 130 sull’edilizia. Il presidente Antonio Solinas (PD) ha ringraziato i consiglieri dell’opposizione per la sensibilità dimostrata «lavorando assieme per consentire una rapida approvazione della legge da parte del Consiglio regionale, così come ci è stato chiesto in tutte le audizioni dalle categorie produttive interessate, dai sindacati, dagli Ordini professionali; invito anche il Consiglio a tenere conto dell’esigenza comune espressa da larghi settori della società sarda di avere al più presto una nuova legge sull’edilizia».

Questi i punti qualificanti del testo licenziato dalla Commissione:

Incrementi volumetrici: saranno consentiti nei Comuni nella misura del 20% in presenza Piano particolareggiato e del 30% in presenza di Puc, più un ulteriore bonus del 15% finalizzato al miglioramento dell’efficienza energetica.

Zone F (entro i 300 metri): riqualificazione dell’esistente consentita fino al 25% a condizione che riguardi solo spazi di servizio alla clientela.

Sottotetti: l’altezza minima è di 2.40 mt  per i fabbricati esistenti e di 2.70 mt per le nuove costruzioni.

Demolizioni/ricostruzioni: il trasferimento di fabbricati dalle zone H a rischio idrogeologico in zone “sicure” prevede un bonus del 40%. Nelle zone F il trasferimento di fabbricati dalla fascia entro i 300 mt ad una zona al fuori di quella distanza prevede un bonus del 15%.

Zone E rurali: la possibilità edificatoria è limitata agli imprenditori agricoli a titolo principale. Per quanto riguarda gli incrementi volumetrici, la Commissione ha rinviato la disciplina di questo punto all’Aula, esprimendo però parere favorevole sugli interventi finalizzati al risanamento ambientale, paesaggistico ed energetico.

Sportello Unico per l’Edilizia: dal momento dell’entrata in vigore della legge sarà attivo in ogni Comune o presso le Unioni dei Comuni lo Sportello unico per l’edilizia.

Pubblicazione dei Puc: sparisce l’obbligo di pubblicazione dei Puc sugli organi di informazione. Saranno pubblicati sui siti istituzionali dei Comuni e delle Unioni di Comuni.

Norma transitoria: sono fatte salve le pratiche presentate in base alla legge regionale 4/2009 (Piano Casa) entro il 1° dicembre scorso.