20 December, 2025

Con l’avvicinarsi del Natale, fervono i preparativi per la tradizionale novena, che avrà inizio il 16 dicembre e si protrarrà ogni sera fino al 24 dicembre, vigilia di Natale. Seguendo una tradizione che si va consolidando, anche quest’anno in diverse parrocchie dell’isola, la novena verrà celebrata in lingua sarda, seguendo il rito gregoriano. Si tratta di un’iniziativa inaugurata orami da diversi anni nella chiesa di Sant’Eulalia, con grande partecipazione, e successivamente ripresa  in altri centri.

La novità di quest’anno è costituita dal fatto che la novena, a Cagliari, sarà celebrata nell’antica e suggestiva chiesa di San Lorenzo, in viale Buoncamino, a partire dalle ore 19,15, e sarà officiata da mons. Mario Ledda.

La novena in lingua sarda sarà celebrata anche in altri centri. Si ha notizia certa della celebrazione nelle seguenti parrocchie:

1. Serdiana, Parrocchia del SS.mo Salvatore, a partire dalle ore 18,45, celebrata dal parroco don Mario Cugusi.

2. Quartu – Pitz’e Serra, Parrocchia di San Giovanni Evangelista, a partire dalle ore 19,30, celebrata dal parroco don Gianfranco Falchi.

L’iniziativa, quest’anno, è particolarmente importante perché coincide con la grande apertura di Papa Bergoglio, che, proprio in questi giorni, dovrà decidere se accordare anche alla Sardegna, come già avviene per numerose altre lingue minoritarie in tutto il mondo, la possibilità di celebrare la Santa Messa interamente in lingua sarda.

Proprio domani a Roma, tra l’altro, il Sommo pontefice riceverà una delegazione di emigrati sardi che nei mesi scorsi aveva presentato al Santo Padre un appello per ottenere tale riconoscimento.

Le aspettative sono grandi, anche perché Papa Bergoglio, ha indirizzato  agli organizzatori di una iniziativa svoltasi a Oristano qualche settimana fa, dal titolo “pregare in Sardo dentro e fuori dall’isola”, un messaggio di vivo apprezzamento per una iniziativa che, secondo le parole del Pontefice, «è volta a riflettere sui valori tradizionali della cultura sarda».

La celebrazione della novena in sardo, quest’anno, a partire dalla chiesa di San Lorenzo in Buoncammino, avviene in questo clima di trepidante attesa che, si spera, darà finalmente una risposta positiva alle richieste presentate oramai da anni da parte di numerosi fedeli sardi.

Oltre ciò, rimane il fascino immutato di una tradizione che accompagna la preghiera con  il canto gregoriano e la esprime nella lingua materna di un popolo in attesa.

Franco Meloni 0 copiaMichele Cossa

Un vero e proprio processo “sulle entrate e le accise”, con una vera accusa e difesa e un vero giudice, i docenti e gli studenti di economia in una vera aula di tribunale: l’aula magna di quella Facoltà di cui l’assessore Paci è un autorevolissimo docente. La propongono i Riformatori sardi.

Il tema delle entrate è infatti il vero nodo della politica regionale, oggetto da sempre di un forte conflitto tra lo Stato italiano e la nostra Regione, sul quale si giocano l’effettività e i limiti della nostra autonomia. Per questo motivo le scelte e le strategie che concernono le entrate hanno necessità di essere studiate con estrema attenzione, perchè da esse dipende tutta la politica regionale: livello dei servizi (dalla sanità ai trasporti al sostegno alle imprese), potenziamento della infrastrutturazione, il taglio dell’IRAP. In una parola le prospettive di crescita e di occupazione della Sardegna.

E’ perciò necessario un confronto ampio e senza pregiudizi: solo così si potranno mettere in campo azioni adeguate ed evitare errori di valutazione.

Noi abbiamo detto da tempo come la pensiamo, esprimendo un giudizio fortemente negativo sull’accordo di luglio tra la Giunta Pigliaru e il Governo.

Inoltre, c’è un nodo di enorme importanza che tra un mese arriverà al pettine: quello delle accise sul quale a metà Gennaio la Corte Costituzionale si esprimerà in seguito al ricorso del governo contro la Finanziaria 2014, che prevedeva l’iscrizione nel bilancio regionale del miliardo di accise prodotto in Sardegna.

 E qui dobbiamo dire di avere troppa stima per l’assessore per pensare che voglia davvero trincerarsi dietro parole che, destinate ad una sintesi giornalistica, possono anche non essere state precise, quando invece la sostanza lo è senza alcun dubbio : il comma 1 dell’articolo 1 della L.R. n. 7/2014 è chiarissimo al riguardo e dice che le accise – TUTTE – spettano alla Sardegna.

Tanto è vero che il Governo, lungi dal discettare su finezze tecnico-amministrative come fa l’assessore, ha scelto l’accetta e ha presentato un bel ricorso contro la norma.

Ricorso sul quale la Regione ha scelto di essere contumace (la Giunta ha infatti deciso di non opporsi), ciò che ha costretto i Riformatori sardi a tentare il tutto per tutto chiedendo alla Consulta di ammettere la loro opposizione al ricorso del Governo.

Su queste cose riteniamo necessario uscire dalla polemichetta sterile di tutti i giorni, che non serve a nessuno e soprattutto non serve alla Sardegna, e proponiamo a Paci di confrontarci davanti a un giudice autorevole: gli studenti e i docenti della Facoltà di economia dell’Università di Cagliari. Davanti a loro, si potrebbe dire “fuori casa”, vogliamo esporre le nostre ragioni e ascoltare i suoi argomenti, lasciando alla “giuria” di trarre le conclusioni. In questo modo si farebbe un buon servizio alla politica e alle istituzioni, dando anche un contributo utile e interessante a sviscerare tutti gli aspetti della madre di tutte le battaglie con lo Stato.

Franco Meloni, Direttore Centro Studi

Michele Cossa, Coordinatore Regionale

I Riformatori sardi hanno elaborato un piano di emergenza del commercio per contrastare la crisi che sta travolgendo Cagliari e l’intera Sardegna, attraverso incentivazione dei flussi turistici, free zone, premialità e incentivi per il personale. Le proposte dei Riformatori sardi saranno presentate domani, mercoledì 10 dicembre, alle 10.30, nel locale Sax By Marcella, in via Mameli, angolo via Sassari, a Cagliari.

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

La II commissione (Pubblica istruzione) si riunirà giovedì 11 dicembre alle 10.00, per l’audizione dell’assessore regionale della Pubblica istruzione,Claudia Firino, sul Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche 2015-2016.

Questo pomeriggio alle 16.00 riprenderanno i lavori della III commissione (Finanze). All’ordine del giorno il parere sul disegno di legge n° 141 (interventi straordinari per la promozione e la diffusione della pratica sportiva a sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche per la partecipazione ai campionati nazionali ed europei) e sul Programma regionale di sviluppo 2014-2019.

Sempre questo pomeriggio alle 16.00 la IV commissione (governo del territorio) riprenderà l’esame del disegno di legge n° 130 (Norme per il miglioramento del patrimonio edilizio e per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia). Il calendario prevede altre riunioni, sullo stesso argomento, nella giornata di mercoledì 10, sia al mattino (ore 10.00) che al pomeriggio (ore16.00).

Ancora nel pomeriggio alle 16.00 è prevista la riunione della V commissione (attività produttive), che dovrà occuparsi del Testo unificato della proposte di legge nn. 58, 79, 107, 115, 121 e 122 in materia di multifunzionalità in agricoltura. A seguire, saranno esaminati il disegno di legge n° 98 (soppressione dell’agenzia governativa Sardegna promozione) e le proposte di legge nn. 6 e 12, sempre con oggetto la soppressione di Sardegna promozione, ed il testo unico delle proposte di legge nn. 45 e 61 in materia di apicoltura.

La VI commissione, infine, riprenderà i lavori questo pomeriggio alle 17.00 con l’esame della proposte di legge 141 (Interventi per la promozione e la diffusione della pratica sportiva a sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche per la partecipazione ai campionati nazionali ed europei), l’audizione del commissario straordinario di Sardegna promozione sulla revoca della delibera riguardante attività di co-marketing con società sportive e la proposta di legge n° 33 (norme sui controlli sulle merci in ingresso in Sardegna).

«Nel breve spazio di un mese, a novembre, sono aumentati in Sardegna i detenuti in attesa di giudizio, anche se si è ridotto il numero complessivo dei ristretti, forse soprattutto in seguito ai trasferimenti nella Penisola predisposti anche per alleggerire la casa circondariale di Cagliari in vista dell’apertura del Villaggio Penitenziario di Uta.» Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” con riferimento ai dati diffusi dal ministero della Giustizia che fotografano la realtà detentiva nell’isola al 30 novembre 2014.

«Il resoconto ministeriale – sottolinea Maria Grazia Caligaris – induce a riflettere. Vivono dietro le sbarre, benché non siano state ancora processate 165 persone (61 straniere) pari all’8,6 per cento della popolazione privata della libertà. A queste occorre però aggiungere altre 108 con una pena non ancora definitiva in quanto non sono stati completati i gradi di giudizio. Sono pertanto complessivamente 273 detenuti (14,5 per cento) coloro che non hanno terminato l’iter giudiziario. Erano 266 (58 stranieri) al 31 di ottobre.»

«I dati – evidenzia ancora la presidente di SDR – rivelano il permanere del sovraffollamento in cinque strutture. Si tratta della nuova casa di reclusione di Tempio-Nuchis con 191 presenze per 167 posti regolamentari; della casa circondariale di Oristano-Massama con 281 per 266; di Iglesias “Sa Stoia” 80 persone per 62 e del San Daniele di Lanusei 55 detenuti per 34 posti. Negli altri Istituti, e in particolare nelle colonie penali, gli spazi sono invece eccedenti.»

«La situazione è destinata però a cambiare molto presto con l’imminente chiusura della casa circondariale di Iglesias e il trasferimento dei ristretti suddivisi tra Cagliari-Uta e Sassari-Bancali. E’ inoltre previsto il rientro nella nuova struttura cagliaritana di molti dei cittadini privati della libertà che erano stati trasferiti a Sassari per le esigenze del Dipartimento. Prossimamente insomma il villaggio penitenziario ubicato nel territorio dell’area industriale sarà – conclude Maria Grazia Caligaris – al limite della capienza.»

Agris, Agenzia per la ricerca in agricoltura, ha pubblicato la graduatoria di merito della selezione per il conferimento di una borsa di ricerca per laureati da titolo “Caratterizzazione e conservazione della biodiversità orticola autoctona della Sardegna”.
La vincitrice della borsa svolgerà le attività, per una durata di 8 mesi, presso la sede di Cagliari e presso le aziende S’Appassiu di Uta e Palloni di Oristano del Dipartimento per la ricerca nelle produzioni vegetali.

L’assessorato regionale del Turismo ha pubblicato la circolare rivolta alle aziende concessionarie di trasporto pubblico di linea che stabilisce le modalità di richiesta di proroga delle concessioni per il 2015.
L’adempimento riguarda tutte le autolinee a contratto, Gran Turismo, servizi di linea per il trasporto di passeggeri mediante l’impiego di trenini gommati, scolastiche e stagionali non beneficiarie dei contributi previsti dalla legge regionale sul trasporto pubblico locale in Sardegna (Legge regionale 21/2005).
Le aziende interessate dovranno presentare la domanda entro il 31 dicembre 2014. La documentazione a corredo potrà essere trasmessa all’ufficio protocollo dell’assessorato dei Trasporti entro il 16 gennaio 2015.

Venerdì 5 dicembre si è tenuto a Iglesias il 1° Congresso provinciale del Centro Democratico Sardegna. L’assemblea  degli iscritti, presieduta dal commissario regionale del partito, il deputato Roberto Capelli, ha eletto per acclamazione primo segretario provinciale del Sulcis Iglesiente Pierpaolo Boi e, quali componenti del direttivo provinciale: Rita Melis, Patrick Pinna, Michele Pinna, Pietro Fenu, Roberto Floris e Bruna Moi.

Nel corso del dibattito sono intervenuti diversi ospiti, tra i quali il segretario cittadino di Sinistra Ecologia Libertà Gianluca Tocco, e iscritti che hanno rappresentato la drammatica situazione del Sulcis e dell’intera Sardegna, non limitandosi ad evidenziare le varie problematiche ma illustrando progetti e soluzioni. E’ stato particolarmente toccante il collegamento telefonico realizzato con le “donne dell’Igea” che presidiano la galleria della Miniera di Monteponi che hanno trasferito all’intera assemblea la determinazione con la quale combattono la difesa del lavoro e della dignità ad esso legata.

Il neo segretario, Pierpaolo Boi, ha ribadito, anche a nome dell’intero partito del Centro Democratico Sardegna, l’impegno a sostenere e proporre tutte le azioni utili per garantire un futuro al Sulcis, che passa prima di tutto nell’apertura del partito a tutte quelle energie che vorranno contribuire alla costruzione di un nuovo percorso politico nell’alveo dell’onestà, della trasparenza, della competenza e della valorizzazione del merito.

«Il Centro Democratico Sardegna si propone con una squadra aperta al dialogo – ha ribadito Pierpaolo Boi -, una squadra in cui tutti avranno voce e di cui tutti avranno la responsabilità diretta nel costruire un futuro libero, non condizionato dai padroni delle tessere spesso padroni anche delle nostre vite.»

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Mercoledì 10 dicembre, presso il Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, a Pula, si terrà il seminario “Stability and Fidelity of HIV-1 Reverse Transcriptases” (Stabilità e fedeltà di trascrittasi inversa di HIV-1), tenuto da Luis Menéndez-Arias, ricercatore del Centro di Biologia molecolare “Severo Ochoa” di Madrid. La sua ricerca sull’HIV‑1 è principalmente dedicata allo studio delle relazioni struttura-attività, a chiarire i meccanismi di resistenza ai farmaci antiretrovirali, e a comprendere la sua capacità di replica.

Le trascrittasi inverse (RTs) sono enzimi responsabili della replicazione del genoma virale. Attualmente, il trattamento dell’infezione da HIV è basato sull’uso di inibitori enzimatici di trascrittasi inversa del virus (RT) e di farmaci che impediscono l’ingresso del virus nella cellula ospite. Tali enzimi presentano un margine di errore relativamente elevato, circostanza questa che spiega in parte l’enorme variabilità genetica osservata in retrovirus quali l’HIV-1. Il relatore mostrerà come, attraverso differenti approcci, si sia pervenuti a varianti della RT di HIV-1 che presentano una maggiore efficienza catalitica ad alte temperature ed una migliore fedeltà di sintesi del DNA. Il discorso verterà inoltre sui determinanti molecolari coinvolti nella fedeltà della RT HIV-1.

Il seminario sarà introdotto dal prof. Enzo Tramontano, dell’Università di Cagliari, durerà circa un’ora e si svolgerà in lingua inglese.

L’evento, promosso da Sardegna Ricerche nell’ambito delle attività dell’Enterprise Europe Network, è l’ultimo di tre incontri rivolti a ricercatori, studenti e imprese interessati ai temi della biomedicina.

La partecipazione è libera e gratuita, previa registrazione online sul sito di Sardegna Ricerche, all’indirizzo www.sardegnaricerche.it

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I consiglieri d’opposizione Modesto Fenu (Zona Franca), Gianlugi Rubiu (Udc) e Angelo Carta (Psd’Az) hanno tenuto una conferenza stampa per contestare la scelta dell’Assemblea sarda di procedere alla modifica della legge su agro-biodiversità e marchio collettivo dei prodotti sardi, approvata lo scorso 7 agosto ed impugnata dal Governo davanti alla Corte Costituzionale.

«Il Consiglio regionale – sostengono i tre consiglieri – ha abdicato alle sue prerogative rinunciando ad esercitare le potestà espressamente previste dallo Statuto in materia di agricoltura.»

«Le correzioni introdotte snaturano il provvedimento – ha sottolineato Modesto Fenu – la maggioranza ha accettato le imposizioni dell’avvocatura dello Stato che impediranno di tutelare e valorizzare i nostri prodotti tipici.» Secondo Fenu, la normativa votata dal Consiglio nei giorni scorsi consentirà alle aziende non sarde di ottenere l’uso del marchio per la produzione di prodotti nostrani senza che la Sardegna possa opporsi. «L’Assemblea sarda aveva due strade alternative: applicare il regolamento comunitario 1169/2011 (che offre la possibilità di mettere in etichetta l’ingrediente principale dei prodotti anziché le materie prime) o creare un marchio di qualità da dare in uso a un soggetto privato. In questo modo si sarebbe scongiurata l’impugnativa dello Stato – ha rimarcato Fenu – purtroppo l’emendamento da noi proposto è stato respinto dall’Aula che ha deciso di accettare supinamente le imposizioni dello Stato italiano».

Il concetto è stato ribadito dal consigliere sardista Angelo Carta che ha ricordato il percorso della legge approvata all’unanimità dal Consiglio il 7 agosto scorso. «Quella legge è stato il primo esercizio di sovranità dell’Assemblea sarda in questa legislatura. Allora maggioranza e opposizione decisero insieme di approvare una legge per tutelare e valorizzare i propri prodotti tipici. Accettando del diktat romano la Sardegna si è inchinata all’avvocatura dello Stato con il silenzio delle forze indipendentiste e sovraniste presenti in Aula».

Secondo Gianluigi Rubiu, capogruppo Udc, le modifiche alla legge introdotte nei giorni scorsi non risolvono il problema. «La legge subirà ulteriori contestazioni perché incompleta ed inadatta – ha rimarcato Rubiu – la Regione doveva invece resistere davanti alla Corte Costituzionale facendo leva sull’art. 3 dello Statuto che riconosce alla Sardegna la potestà esclusiva in materia di agricoltura e foreste».