23 December, 2025

Maria Antonietta Mongiu 1 copia

La presidente regionale del FAI Sardegna, Maria Antonietta Mongiu, ringrazia i capi delegazione di Sassari, Nuoro, Cagliari e tramite loro le delegazioni ed i volontari impegnati nei percorsi e nelle piazze di Cagliari, Sassari, Nuoro, Ozieri per l’impegno profuso per la riuscita della FAIMARATHON 2014. Grazie ai cittadini ed alle cittadine che si sono iscritti alla FAIMARATHON e a chi ha deciso ieri di diventare socio/a del FAI. BENVENUTI e BENVENUTE.

Maria Antonietta Mongiu ha rivolto un particolare ringraziamento ai “ciceroni speciali” che hanno animato le piazze sarde, ad intellettuali, professionisti, accademici, artisti, imprenditori che hanno animato le piazze cagliaritane contribuendo al successo dell’iniziativa.

Giuseppe Casti 34 copia

Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, in una nota diffusa stamane esprime «pieno sostegno e solidarietà ai lavoratori ex mobilità in deroga, dal 1 settembre 2014 passati al regime di sussidio straordinario una tantum, e ai lavoratori provenienti dalle Agenzie Formative in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS), impiegati presso il Comune di Carbonia, che, da circa tre mesi, non ricevono quanto dovuto per il lavoro svolto». 

«Il rimbalzo di responsabilità tra gli uffici della Regione e quelli dell’INPS – aggiunge Casti – non fa altro che contribuire a peggiorare la situazione economica dei lavoratori che prestano il loro prezioso servizio presso gli uffici comunali. Chiediamo, quindi, che si provveda subito a erogare le somme dovute e, per i prossimi mesi, si applichino gli strumenti necessari per effettuare i pagamenti con regolarità. Chiediamo, inoltre, di conoscere quali siano i propositi della Regione per il futuro di questi lavoratori che vivono una situazione di estrema incertezza.»

«Nella consapevolezza delle difficoltà del momento – conclude il sindaco di Carbonia – chiediamo, infine, il massimo impegno perché si garantisca un futuro occupazionale a questi lavoratori che altrimenti precipiterebbero nel già troppo affollato baratro della disoccupazione.»

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Il gruppo dei Riformatori Sardi in Consiglio regionale, questa mattina ha presentato una proposta di legge, primo firmatario l’ex assessore al Turismo e al Commercio, Luigi Crisponi, che prevede lo stanziamento di un milione e mezzo di euro da inserire in un apposito capitolo di bilancio a copertura dei danni causati a commercianti e artigiani dai ritardi dei lavori pubblici.

«L’obiettivo della legge – ha detto Luigi Crisponi – è assicurare un minimo ristoro economico ai commercianti e agli artigiani che operano in vie o piazze in cui si apre un cantiere pubblico finanziato o co-finanziato dalla Regione. I ritardi nell’esecuzione delle opere e i disagi causati dalla chiusura delle strade comportano una riduzione anche dell’80% del fatturato. Un colpo mortale per le imprese già provate dalla crisi.»

La proposta di legge, condivisa dalla Confesercenti, impone alle amministrazioni comunali di presentare, entro il 30 settembre di ogni anno, un report con l’individuazione delle vie, piazze e aree dove interessate da lavori pubblici e l’indicazione della zone in cui la durata dei lavori abbia superato i cinque mesi. Sarà poi compito della Giunta regionale, entro il 30 novembre, approvare l’elenco dei Comuni in cui l’apertura dei cantieri pubblici abbia provocato dei disagi agli operatori economici.

«Questa proposta di legge copre un vuoto – ha detto il consigliere regionale Michele Cossa – nei costi delle opere pubbliche non viene mai conteggiato il danno economico alle imprese. La durata dei lavori è sempre un’incognita. Commercianti e artigiani non possono continuare a subire pesanti contrazioni dei fatturati per colpe non loro.»

«Questa proposta restituisce speranza ad un comparto ormai in abbandono – ha commentato Marco Sulis, presidente regionale della Confesercenti – le leggi n. 9 e n. 51 sul commercio e l’artigianato sono state dimenticate dalla politica. La speranza adesso è che il consiglio voti all’unanimità questa proposta di buon senso.»

L’Agenzia Laore Sardegna, nell’ambito del progetto Idooc finanziato nell’ambito della misura 111 del Psr 2007/2013, organizza tre viaggi studio per operatori del comparto nei territori della razza suina Cinta Senese in provincia di Siena, per conoscere la filiera produttiva di quella razza, dalle fasi di produzione fino alla trasformazione dei prodotti e alla loro valorizzazione. L’obiettivo è favorire la crescita professionale degli operatori del settore suinicolo.
L’iniziativa, rappresenta un’opportunità di confronto e di scambio di esperienze, con il pieno coinvolgimento degli operatori nella conoscenza/gestione delle problematiche connesse con l’allevamento di una razza tipica locale. 
Possono partecipare gli imprenditori agricoli, regolarmente iscritti alla Camera di Commercio e all’INPS, titolari di un allevamento suinicolo in regola con gli obblighi sanitari e di legge, che abbiano preso parte alle giornate informative e di approfondimento specialistico nel comparto suinicolo, organizzate dall’Agenzia Laore nel corso degli anni 2013/2014. 
Ad ogni viaggio studio potrà partecipare un numero massimo di 20 operatori. Due tecnici dell’Agenzia Laore, in veste di accompagnatori parteciperanno ai viaggi che si svolgeranno a partire dal mese di novembre 2014. 
Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire entro le ore 13.00 del 20 ottobre con le seguenti modalità: 
– tramite fax al numero 070/60262222 o posta al Servizio produzioni zootecniche dell’Agenzia regionale Laore Sardegna, Via Caprera, 8 – 09123 Cagliari; 
– consegnata a mano all’Ufficio Protocollo dell’Agenzia – Via Caprera 8 Cagliari o nelle sedi territoriali dei Sportelli unici territoriali, dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle 14 e tutti i martedì pomeriggio dalle ore 16.00 alle 18.00
– inviata per posta elettronica certificata all’indirizzo: protocollo.agenzia.laore@legalmail.it 

L’Agenzia Laore seleziona tre docenti che collaboreranno per l’esecuzione di un progetto relativo all’attuazione delle attività informative/divulgative del progetto Idocc finanziato nell’ambito della misura 111 del Psr
L’attività di informazione, rivolta agli imprenditori agricoli e finalizzata al miglioramento e all’accrescimento professionale degli imprenditori zootecnici e degli operatori del settore della macellazione e trasformazione dei prodotti della carne suina, beneficiari della misura 214 del Psrsi svolgerà nel corso del 2014 con termine nel mese di giugno 2015 e si avvarrà della collaborazione di docenti esperti nelle seguenti materie: 
– tecniche e metodologie per la trasformazione, valorizzazione e commercializzazione dei prodotti ecocompatibili e biologici; 
– mercato – promozione e valorizzazione nel settore suinicolo, dei prodotti tipici locali e ottenuti con tecniche ecocompatibili e/o biologiche. Progettare la qualità dei prodotti tipici; 
– selezione genetica in suinicoltura. indici genetici – Scelta dei riproduttori. genomica. 
I docenti interessati dovranno far pervenire le candidature entro le ore 13.00 del 24 ottobre con le seguenti modalità: 
– tramite posta al Servizio produzioni zootecniche dell’Agenzia regionale Laore Sardegna, Via Caprera, 8 – 09123 Cagliari; 
– consegnata a mano all’Ufficio Protocollo dell’Agenzia – Via Caprera 8 Cagliari dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle 14.00 e tutti i martedì pomeriggio dalle ore 16.00 alle 18.00; 
– inviata per posta elettronica certificata all’indirizzo: protocollo.agenzia.laore@legalmail.it 
Ogni ulteriore informazione potrà essere richiesta al responsabile del procedimento tramite e- mail all’indirizzo domenicousai@agenzialaore.it, o contattando i numeri telefonici: 070 60262291 o 348 2363271. 

Il Canadair in azione a Carbonia
Fa ancora caldo e la Regione posticipa il periodo di elevato rischio di incendio. Considerate le attuali condizioni meteorologiche stagionali, la Direzione generale della protezione civile informa che, la fine del periodo in cui vige lo “stato di elevato pericolo di incendi boschivi”, individuato nel giorno del 15 ottobre dalle prescrizioni antincendio, è stato posticipato al 22 ottobre 2014.

L’assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato l’avviso di selezione delle agenzie formative alle quali affidare l’organizzazione e la gestione di corsi per il conseguimento della qualifica di “Operatore socio sanitario” (OSS). 
Potranno candidarsi le agenzie formative singole o in raggruppamento temporaneo iscritte nell’elenco regionale dei “Soggetti abilitati a proporre e realizzare interventi di formazione professionale macrotipologia B e C”
Inoltre, dovranno: 
– dimostrare, con idoneo titolo (atto comprovante la proprietà o altro diritto reale, contratto di locazione o di comodato), la disponibilità in uso esclusivo e non condiviso di una sede operativa stabile in Sardegna per almeno tre anni; 
– dimostrare, con idoneo titolo (atto comprovante la proprietà o altro diritto reale comodato), la disponibilità di una sede formativa con aula sanitaria attrezzata; 
– essere state affidatarie di almeno tre interventi di formazione con finanziamento pubblico per operatore socio sanitario destinati a persone prive di esperienza pregressa riconoscibile (1.000 ore) nell’ultimo quinquennio; 
– non trovarsi nelle condizioni previste dall’art. 38, comma 1, del D.lgs. 163 del 2006 (Codice degli appalti); 
– essere in regola con le assunzioni obbligatorie dei lavoratori disabili ai sensi della Legge 68/99; 
– osservare ed applicare integralmente il trattamento economico e normativo previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro e rispettino tutti gli adempimenti assicurativi, previdenziali e fiscali derivanti dalle leggi in vigore, nella piena osservanza dei termini e delle modalità previste dalle stesse; 
– aver preso visione dell’ avviso e devono accettarne, senza riserva alcuna, tutte le condizioni; 
– essere a conoscenza, che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento previsto dall’avviso. 
Le agenzie potranno avviare un massimo di 10 corsi da realizzarsi in una o più province del territorio regionale. 
Il numero di corsi definito per provincia vedrà il coinvolgimento di un numero massimo di 1.500 allievi suddiviso in quattro tipologie di utenza: 
– disoccupati e inoccupati di età non inferiore a 18 anni; 
– giovani disoccupati e inoccupati da 18 a 29 anni; 
– lavoratori che nel 2012/2013/2014 sono stati destinatari di ammortizzatori sociali 
– occupati con esperienza lavorativa nei servizi socio assistenziali e socio-sanitari nell’ambito dell’assistenza diretta alla persona. 
I corsi dovranno improrogabilmente avere inizio entro il 1° febbraio 2015 e l’80% delle ore di formazione dovrà essere effettuato entro il 31 ottobre 2015. 
Le candidature dovranno pervenire entro le ore 13.00 del 10 novembre all’indirizzo: 
Regione Autonoma della Sardegna, 
Assessorato del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale 
Servizio della governance della formazione professionale 
Settore programmazione 
Via XXVIII Febbraio, 1 – 09131 Cagliari
Quesiti di carattere generale attinenti alle disposizioni dell’avviso potranno essere presentati esclusivamente al Direttore del Servizio della governance della formazione professionale dell’Assessorato mediante e-mail all’indirizzo: lav.contratti@regione.sardegna.it. 

Ignazio Locci 7 copia

Nuovo attacco del consigliere regionale Ignazio Locci (FI) alla Giunta regionale, sulla gestione del sistema sanitario.

«La Giunta regionale – attacca Ignazio Locci – prosegue nel suo perverso piano di smantellamento dei servizi sanitari del Sulcis Iglesiente. Tra qualche giorno, la Asl 7 di Carbonia dovrà fare i conti con la cancellazione del servizio di Aferesi terapeutica (utilizzata per il trattamento della miastenia grave e il Morbo di Moskowitz), così come disposto dalla delibera regionale N° 35/21 del 12.9.2014 (assetto organizzativo temporaneo della Rete Trasfusionale regionale). Un altro tassello del progetto di razionalizzazione della sanità isolana, che nella versione Luigi Arru significa semplicemente tagli indiscriminati specie ai presidi di periferia, operati senza tenere in considerazione le esigenze dei cittadini. Presidi che di questo passo verranno definitivamente cancellati dal sistema sanitario sardo, costringendo i cittadini del Sulcis Iglesiente a recarsi nelle strutture del capoluogo.»

«È doveroso che il direttore generale della Asl 7, Maurizio Calamida, impugni la delibera N° 35/21 al fine di difendere la sanità del territorio – aggiunge Locci -. Non si può accettare passivamente l’abbattimento dei servizi. Ma, soprattutto, mi chiedo quale sia la posizione degli onorevoli eletti nel Sulcis Iglesiente, il capogruppo del Pd Pietro Cocco ed il segretario regionale di Sel Luca Pizzuto, che a testa bassa stanno accettando la distruzione del nostro sistema sanitario. Mi auguro – conclude il consigliere regionale di Forza Italia – abbiano un guizzo di schiena dritta e si ribellino agli insani progetti che la maggioranza cui appartengono sta attuando.»

Maurizio Calamida 9 copiaCentro direzionale ASL 7

Nuova tappa nella vertenza tra le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL e la direzione generale della Asl 7 guidata da Maurizio Calamida, in merito alla vicenda del recupero delle quote percepite a titolo di fasce in attuazione della contrattazione sindacati-Asl 7 degli anni 2005 e 2008. Il direttore generale della Asl 7, Maurizio Maurizio Calamida, ha diffuso una nota nella quale scrive che «martedì 7 ottobre, i sindacati CGIL, CISL e UIL, al termine di una nuova assemblea del personale, hanno proclamato lo stato di agitazione finalizzata ad una giornata di sciopero in relazione alla ormai nota vicenda legata al recupero presso i dipendenti delle quote percepite a titolo di fasce in seguito alla contrattazione Sindacati-ASL degli anni passati. Lo sciopero è stato indetto, come si legge testualmente nel relativo documento sindacale, perché “persistono le indebite ed illegittime decurtazioni dello stipendio al personale”. I Sindacati continuano ad ignorare – aggiunge Maurizio Calamida – trascinando purtroppo gli incolpevoli Lavoratori, le due ordinanze del Tribunale di Cagliari con le quali nei mesi scorsi sono state rigettate le domande cautelari presentate da decine di dipendenti, mirate ad ottenere la sospensione delle trattenute a carico dei Lavoratori, e gli importanti provvedimenti della Corte dei Conti sul procedimento aperto per danno erariale a carico di diversi Amministratori e Dirigenti ASL relativamente alla pratica “fasce”».

Il direttore generale della Asl 7 evidenzia che «la vicenda si arricchisce oggi di un fatto nuovo e molto importante. Lo stesso Tribunale di Cagliari, infatti, nei giorni scorsi (sentenza n° 777/014 del R.A.C.L. 2011) ha emesso una prima sentenza nel merito della questione e si è pronunciato definitivamente, rigettando le domande di circa 50 ricorrenti, dichiarando la nullità degli accordi sindacali del 2005 e del 2008 – per violazione delle norme di legge e delle norme del Contratto Collettivo Nazionale – a seguito delle quali vennero erogate le indennità ai dipendenti ASL del Comparto, sottolineando nel contempo la doverosità dell’azione dell’Amministrazione. Il Tribunale ha anche dichiarato irrilevante l’affidamento incolpevole dei dipendenti sugli accordi, negando loro anche il diritto al risarcimento dei danni. Non solo: il Giudice ha anche condannato i ricorrenti al rimborso delle spese giudiziali che comporterà l’esborso, per ognuno di essi, di una somma intorno ai 260 euro».

Maurizio Calamida formula l’auspicio «che ora i Sindacati, di fronte ad una sentenza di merito di un Tribunale desistano dal ritenere “indebite e illegittime” le azioni della ASL. Al di là degli aspetti strettamente giuridici della controversia che ha visto, purtroppo, contrapposti i Lavoratori e la ASL 7, l’Amministrazione esprime il proprio rammarico sugli aspetti umani della vicenda e dei risvolti finanziari che si riflettono sui dipendenti stessi che, ovviamente, non hanno avuto parte attiva nella questione. Allo stesso tempo – scrive ancora Maurizio Calamida – l’Amministrazione, di fronte alle ossessive e ripetute richieste degli ultimi anni dei Sindacati CGIL, CISL e UIL di dimissioni, licenziamento e decadenza del Management Aziendale della ASL 7, si permette di fare una riflessione. Serena e pacata. Ma non sarà il caso – una volta tanto – che siano i Rappresentanti Sindacali a dimettersi dal loro ruolo, viste le responsabilità che hanno avuto nella vicenda e i risultati ottenuti con le loro azioni di questi ultimi anni che, purtroppo, i Lavoratori debbono subire? Ora chiedono ancora altri sacrifici con una nuova giornata di sciopero. Ma contro cosa, contro una sentenza? Ma loro non “pagano” mai?».

Carbosulcis 2Roberto Puddu 4 copia

La Commissione europea ha chiuso la procedura d’indagine sul caso Carbosulcis, sentenziando che la Miniera può usufruire ancora di un sostegno pubblico finalizzato alla sua dismissione, come previsto dalle norme europee (decisione 787/2010/UE) per accompagnare la graduale cessazione della produzione, con “tutela ambientale, ricerca e innovazione tecnologica, riqualificazione del personale”.

Ora, come nel più grottesco schema pirandelliano  fioccano le dichiarazioni entusiastiche dell’A.U. (in coro con vari ex assessori e politici), il quale come il “Gengè dell’Uno, Nessuno e Centomila”, provando ad estraniarsi da se stesso, parla di “un risultato positivo per un nuovo corso”, anziché della grave responsabilità di quella classe politica, della quale egli stesso è diretta emanazione, che ha impedito la possibilità concreta di valorizzazione dell’unica risorsa energetica nazionale.

Non si illuda, quelle “maschere”, così come nel romanzo, resteranno tali. La realtà, che rimarrà nella storia, è che “Lorsignori” hanno portato la Miniera, e quello che rappresenta nel territorio,  al disastro totale: da una parte per l’incapacità, la specifica incompetenza e la superficialità (certificate anche dal Consiglio regionale); e dall’altra mortificando chi ha operato nelle gallerie come nella ricerca di soluzioni tecnologiche che avrebbero permesso ben altra opportunità e sorte alla Carbosulcis.

Il tutto condito dal peggior esercizio clientelare del potere e senza alcuna remora nei riguardi del patrimonio  umano, professionale, tecnologico, operativo e culturale, verso il quale è in atto anche il peggior sciacallaggio industriale. E’, infatti, di questi giorni, la notizia della decisione di Carbosulcis  per la cessione, per qualche spicciolo, a Sotacarbo (della quale è presidente il D.G. della Carbosulcis), del Lavoro e dell’attività di ricerca costati impegno e circa 5 milioni di euro. Situazione, se ce ne fosse bisogno, che evidenzia ancora più chiaramente il conflitto di interessi di chi, nel tempo, avrebbe dovuto gestire le competenze tecniche e professionali della Carbosulcis, miranti ad attuare RICERCA E INNOVAZIONE a favore della miniera e della propria produzione, mentre invece ne ha eliminato attività e reparti.

Come è decisamente gattopardiano quanto dicono vada apertamente affermando l’A.U. rispetto alla sua sicurezza di restare alla guida di Carbosulcis: per la sua vicinanza all’attuale assessore dell’Industria e per il suo sostegno verso il deputato europeo e candidato alla leadership del PD sardo.

Infine, a conferma dell’assenza di gestione industriale, a favore di quella politica e clientelare, con la moltiplicazione della comunicazione interna ed esterna all’azienda, sulla disponibilità di milioni di euro per buonuscite e incentivazioni all’esodo, sui quali avrebbe ampia gestione e discrezionalità.

Noi continuiamo a pensare che sia perlomeno paradossale che i responsabili del disastro gestionale della realtà produttiva (ed emanazione del Governo regionale peggiore e deleterio della Storia dell’Autonomia della Sardegna), possano essere anche i gestori della fase, che deve accompagnare la Società alla dismissione, attraverso le linee fondamentali della ricerca, riconversione, riqualificazione e rioccupazione!

Da marzo proponiamo questo quesito alla Regione nella sua qualità di Azionista Unico, che ha sempre spostato la risposta all’esito della determinazione della Commissione europea. Ora che è arrivata vorremmo vedere l’atteso nuovo corso di gestione, di competenza, di serietà, passione e moralità per evitare che si passi dalla commedia al melodramma, e che al conclamato danno si aggiunga altra beffa!

Roberto Puddu

Segretario Generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente