Franco Bardi, 56 anni, di Portoscuso, è il nuovo segretario della Camera del Lavoro della Sardegna Sud Occidentale. E’ stato eletto con 48 voti su 51 votanti. Subentra ad Antonello Congiu, con il quale collaborava già da 4 anni come componente di segreteria, a sua volta era subentrato a Roberto Puddu che aveva concluso la sua esperienza durata 8 anni esattamente il 16 marzo 2018.
Tesserato Fiom dal 1984, Franco Bardi è stato segretario territoriale della stessa categoria per due mandati prima di passare all’esperienza confederale.
«E’ una responsabilità importante, soprattutto, per il difficile momento che il territorio sta attraversando», ha detto subito dopo l’elezione all’assemblea generale, riunita a Iglesias con la partecipazione del segretario Cgil Sardegna Samuele Piddiu e della segretaria regionale Caterina Cocco.
Nelle sue parole, il riferimento alle questioni energetiche ed industriali ma anche alla crisi sanitaria e ai suoi drammatici riflessi sociali ed economici. Fra i punti programmatici del suo mandato, «l’unità sindacale come valore aggiunto dell’azione sindacale da ricercare in tutti i modi», ha aggiunto Franco Bardi annunciando che, sin da subito, chiamerà i colleghi di Cisl e Uil per costruire un percorso unitario con l’obiettivo di affrontare le tante vertenze aperte.
Sul fronte interno invece, il neo eletto segretario dovrà portare a compimento l’unificazione, avviata dal suo predecessore, delle due Camere del Lavoro del Medio Campidano e del Sulcis Iglesiente.
Sono 2.589 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 12.518 tamponi eseguiti, 539 diagnosticati da molecolare, 2.050 da antigenico, 4 i decessi.
I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 19 (+1).
I pazienti ricoverati in area medica sono 334 (+6).
Sono 25.765 le persone in isolamento domiciliare (+450).
Si registrano 4 decessi: 1 donna di 79 anni, residente nella Città Metropolitana di Cagliari; 2 donne di 78 e 100 anni, residenti nella provincia di Sassari, e 1 donna di 93 anni, residente nella provincia di Oristano.
Sabato 19 marzo, a Iglesias, doppio appuntamento con l’autore Giovanni Follesa e la sua nuova pubblicazione “We are Family – storie di unioni civili in Sardegna” per Janus Editore.
Alle ore 17.00, dalle frequenze di Radio Arcobaleno, appuntamento con RadioFiera – in diretta radiofonica e web sui canali di Argonautilus.
Alle ore 18.00, in presenza presso Sede di Argonautilus (Piazza San Francesco, ex scuole maschili ultimo piano) e in diretta web sui Canali di Argonautilus.
In dialogo con l’autore: Francesca Spanu, co-direttrice artistica del Festival Letterario del Monreale.
“We are family” racconta la storia di dodici coppie che all’indomani dell’approvazione della legge hanno deciso di sposarsi. Testimonianze personali e intime del percorso familiare ed un approfondimento sulle dinamiche sociali nel nostro Paese.
L’evento, organizzato da Argonautilus, con il patrocinio del comune di Iglesias, in collaborazione con Argo Circolo Letterario, è parte della FieraOFF della Fiera del Libro di Argonautilus VII edizione 2022 (tema “La Meraviglia”) in programma dal 29 settembre al 4 ottobre prossimi.
Sogin ha trasmesso ieri al ministero della Transizione ecologica la proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) ad ospitare il Deposito nazionale per i
rifiuti radioattivi e Parco tecnologico, nel rispetto dei tempi previsti dall’art. 27, comma 5, del D. Lgs. 31/2010, ossia nei 60 giorni dalla chiusura della consultazione pubblica.
La CNAI è stata elaborata da Sogin sulla base degli esiti della più grande consultazione pubblica finora svolta in Italia su un’infrastruttura strategica per il Paese, avviata il 5 gennaio 2021 con la pubblicazione della proposta di Carta nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) e conclusa il 14 gennaio scorso.
La consultazione, gestita da Sogin nella massima trasparenza e completezza informativa, a cui hanno partecipato centinaia di soggetti direttamente interessati al progetto del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e Parco tecnologico, si è articolata in tre fasi.
Nella prima, durata sei mesi fino al 5 luglio 2021, Sogin ha raccolto oltre 300 osservazioni e proposte tecniche pervenute sulla CNAPI e sul progetto del Deposito nazionale, da parte dei diversi soggetti interessati.
A questa fase è seguito il Seminario nazionale, svolto dal 7 settembre al 24 novembre 2021e concluso il 15 dicembre 2021 con la pubblicazione degli atti conclusivi.
I lavori del Seminario si sono articolati in nove incontri, tutti trasmessi in diretta streaming.
Oltre alle sedute plenarie di apertura e chiusura si sono tenute sette sessioni di lavoro, una nazionale e sei territoriali, che hanno interessato le regioni coinvolte dalla CNAPI: Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia e Basilicata, Sicilia, Sardegna. Oltre 160 i partecipanti al Seminario, che ha visto gli interventi dei rappresentanti di Istituzioni ed Enti nazionali e locali, associazioni, comitati e singoli cittadini.
Concluso il Seminario si è, quindi, tenuta nei 30 giorni successivi, come previsto dal D. Lgs. 31/2010, una seconda fase di consultazione pubblica, durante la quale i soggetti portatori di interesse hanno potuto presentare ulteriori osservazioni e proposte tecniche anche alla luce dei lavori svolti durante il Seminario nazionale.
La proposta di CNAI che Sogin ha trasmesso al ministero della Transizione ecologica è stata dunque predisposta sulla base delle oltre 600 tra domande, osservazioni e proposte, per un totale di oltre 25.000 pagine costituite da atti, documenti, studi, relazioni tecniche e cartografie, complessivamente presentate nel corso di un anno a seguito della pubblicazione della CNAPI.
La norma prevede ora che il ministero della Transizione ecologica, acquisito il parere tecnico dell’Ispettorato nazionale per la Sicurezza nucleare e la Radioprotezione (ISIN), approvi con proprio decreto la Carta, di concerto con il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili. La mappa verrà, quindi, pubblicata sui siti internet di Sogin, dei due Ministeri e dell’ISIN.
La pubblicazione della CNAI avvierà quindi la fase di concertazione finalizzata a raccogliere le manifestazioni di interesse, non vincolanti, a proseguire il percorso partecipato da parte delle Regioni e degli Enti locali nei cui territori ricadono le aree idonee, con l’obiettivo di arrivare a una decisione condivisa del sito nel quale realizzare il Deposito nazionale.
Ieri, a Buggerru in via Roma, per cause in corso di accertamento, si è verificato un infortunio sul lavoro in cui è rimasto coinvolto un 27enne di Gonnosfanadiga, operaio, dipendente di una ditta del luogo. Questi, durante l’esecuzione di lavori di ristrutturazione di una civile abitazione, a causa del cedimento del balcone, è precipitato da un’altezza di circa 2,8 metri, riportando fratture e contusioni. Sul posto sono intervenuti personale della locale stazione dei carabinieri, sanitari del 118, e funzionari dello Spresal di Carbonia.
L’uomo, non in pericolo di vita, è stato elitrasportato presso il Pronto soccorso dell’Ospedale Brotzu di Cagliari, per accertamenti.
L’autorità giudiziaria è stata informata dalla Stazione di Buggerru che procede unitamente alla personale dello Spresal di Carbonia, ciascuno per gli aspetti di rispettiva competenza.
Al via la gara d’appalto per i lavori di “Manutenzione straordinaria, messa in sicurezza e adeguamento alle norme dell’edificio scolastico di via Lazio”, dove ha sede una delle due scuole cittadine dedicate all’infanzia. 240 mila euro di investimento per proseguire nel poderoso piano di ammodernamento, riqualificazione e messa in sicurezza dell’intero patrimonio scolastico di Sant’Antioco. Tutti gli immobili sono stati sottoposti ad interventi di varia natura, sfruttando le opportunità di Iscola prima, e del PNRR poi.
«Lo avevamo detto al nostro insediamento – commenta il sindaco, Ignazio Locci – che nessuna scuola di Sant’Antioco verrà lasciata indietro. E così è stato. Perché in questi cinque anni di attività amministrativa abbiamo messo mano su tutti gli edifici scolastici. Adesso è il turno dell’infanzia di “Via Lazio”. Cinque anni di programmazione, progettazione ed investimenti per le nostre scuole, per il futuro dei nostri ragazzi. Cinque anni di fatti, perché l’attività amministrativa si misura con i fatti. Ed è un fatto che, dopo i lavori realizzati in “Via Bologna”, “Via Manno”, “Via Virgilio”, Enrico Fermi”, non piova più all’interno delle scuole di Sant’Antioco.»
«Si tratta di un altro tassello posto nel grande mosaico di interventi realizzati negli immobili scolastici cittadini: il nostro è stato un piano straordinario, poderoso, che ha investito diversi milioni di euro in cinque anni – dice l’assessore dei Lavori pubblici, Francesco Garau -. Ora siamo arrivati alla scuola di via Lazio, nota come l’Acai”, nella quale già negli anni scorsi eravamo intervenuti con una serie di lavorazioni, tra le quali la creazione di un’area giochi a norma. Quanto all’intervento attuale, l’obiettivo che si intende perseguire è ristabilire le condizioni igienico sanitarie e di sicurezza degli ambienti scolastici risolvendo celermente le problematiche legate all’infiltrazione di acqua piovana nella copertura piana. Nel dettaglio, provvederemo alla realizzazione di una copertura inclinata con lastre autoportanti; alla sostituzione degli infissi; alla realizzazione di interventi di ripristino d’intonaco lungo tutti i cornicioni e lungo le due pareti esterne tra i due solai di copertura nonché la relativa ritinteggiatura; e ancora ripristino di intonaci e tinteggiatura all’interno dell’edificio e regimazione delle acque meteoriche di scolo.»