21 December, 2025

Urne chiuse alle 15.00, è iniziato lo spoglio delle schede nei 98 Comuni sardi in cui si è votato per l’elezione dei Sindaci e dei Consigli comunali.

L’affluenza definitiva nei Comuni del Sud Sardegna pubblicata nel sito della Prefettura di Cagliari:

Dati forniti dal D.A.I.T. – Servizi Informatici Elettorali, Contabilità e Contratti

Sono 23 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 1.523 test eseguiti (1.021 molecolari e 502 antigenici), 1,51%.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 13 ( +1 rispetto a ieri).

I pazienti ricoverati in area medica sono 77 ( lo stesso numero di ieri).

Sono 1.637 le persone in isolamento domiciliare (9 in meno rispetto a ieri).

N.B. Si segnala che nella rilevazione di ieri è stato erroneamente dichiarato il decesso di una donna di 80 anni residente nella Provincia di Sassari. La paziente è deceduta in ospedale covid per altre cause e già guarita dall’infezione da Sars-Cov2.

Il 10 ottobre 2021, è iniziata la consultazione elettorale per il rinnovo dei Consigli comunali di Carbonia, San Giovanni Suergiu, Masainas, Domusnovas, Buggerru, Gonnesa, Narcao, Perdaxius e Villaperuccio.
Si tratta di un fenomeno sociale estremamente complesso, dove entrano in gioco molti elementi, come: le strade, l’illuminazione, il commercio, i parcheggi, la rete idrica e fognaria, lo sport, la Sanità territoriale, le circoscrizioni, etc… Questi sono argomenti semplici che, però, diventano argomenti difficilissimi se cimentati in un sistema complicato e se li associamo alle aspettative della gente, alle speranze, al lavoro, al tempo che passa, al clima, alla pandemia, alla salute in generale, alla riduzione dei servizi locali come la Giustizia, la Scuola, gli Ospedali, per chi crede, all’assistenza religiosa, ai tossicodipendenti, alla distanza dei servizi della città capoluogo di Cagliari, alla lontananza percepita delle istituzioni, allo stato di periferia in Europa, al mare senza governo per la mancanza dell’Area Marina Protetta e al depauperamento della pesca, alla perdita della cultura mineraria, di quella industriale, di quella artigiana, di quella agricola, dell’allevamento, della cultura ospedaliera, dei trasporti su strada ferrata e su nave, alla crisi energetica incombente, all’alto numero di pensionati, alla prevalenza demografica di vecchi sui giovani, al problema dell’influenza del continente africano sulle nostre coste, alla sensazione di instabilità politica nel Mediterraneo e nel quadro internazionale.
Questo è solo l’inizio di una lunga serie di fattori che interferiscono fra di loro, si sommano, si escludono, confliggono, crescono o si annullano, complicando le cose.
Questa elencazione è utile per dare basi alla tesi, scientificamente accertata, che il Sistema del nostro territorio non è semplice, ma estremamente complesso. Per capirlo è necessario l’intervento di altri apporti intellettuali.

Vorrei richiamare l’attenzione sul fatto che questo giornale, fin dal 30 gennaio 2020, quando Vuhan annunciò al mondo l’inizio della pandemia, ebbe una particolare predilezione per i pareri dei Fisici-matematici su quelli dei Virologi. Il perché deriva dalla stessa motivazione che ha indotto la Commissione di Stoccolma ad assegnare il premio Nobel per la Fisica all’italiano Giorgio Parisi. Il professor Parisi ha un merito straordinario: ha dimostrato che è possibile esprimere con una formula i rapporti matematici che regolano i “Sistemi Complessi”. Giorgio Parisi stesso, per spiegare meglio che differenza ci sia far un “sistema semplice” e un “sistema complesso”, ha proposto questo esempio: “Un bicchiere d’acqua è un sistema semplice; esso è formato da un bicchiere di vetro, sempre simile a se stesso, e da acqua; cioè da molecole di H2O tutte uguali fra di loro e immutabili”. Quindi si tratta di una cosa semplice, stabilmente uguale a se stessa. Invece, diventa tutto più complesso se l’acqua è quella che riempie il bacino di uno stagno e si visi lancia una pietra per provocarvi delle onde. Le onde che si espandono circolarmente sono onde di energia che modificano il corpo liquido del laghetto, sia modificando la forma e la posizione del surnatante, sia del corpo acquoso sottostante la superficie, sia modificando il profilo della spiaggia sul litorale con l’arrivo dell’onda e della risacca, sia interferendo sulle correnti del plancton e le rotte dei pesci che se ne nutrono. E questo è solo l’inizio di una serie di cambiamenti per cui il sistema “laghetto” diventa un fenomeno matematicamente instabile con le sue variazioni di forme e di energie distribuite. Si tratta di un cambiamento apparentemente caotico, ma in realtà si tratta di fenomeni rispondenti a formule fisicomatematiche comprensibili e condivisibili. La formula della diffusione del moto ondoso è stata applicata dai Fisici per capire la “Primavera Araba” del 2010-2011. L’espressione venne usata per la prima volta dal giornalista-politologo americano Marc Lynch. La Primavera Araba fu una rivoluzione popolare provocata dalla povertà diffusa, dalla mancanza delle libertà individuali, dalla corruzione, dalla violazione dei diritti umani, etc., e si manifestò con sommosse, marce e cortei in cui avvennero fatti di autolesionismo e immolazione pubblica. Le sommosse iniziarono in Egitto, poi si diffusero in Siria, in Libia, in Tunisia, in Yemen, in Algeria, etc..
La diffusione della rivolta popolare avvenne, se riportata in un grafico, nello stesso modo in cui avviene la diffusione a cerchi concentrici delle onde provocate da un sasso lanciato nello stagno. I Fisici tradussero la diffusione dell’idea rivoluzionaria in un grafico fisico-statistico-matematico, basandosi sulle tracce lasciate nei social Facebook e Twitter. Si vide che i messaggi si diffondevano da uno smartphone all’altro dei rivoluzionari esattamente con gli stessi rapporti matematici trovati nella diffusione concentrica delle onde di un laghetto.
Si può capire l’importanza di questo dato. Infatti, messo nelle mani delle multinazionali che si interessano di pubblicità commerciale sono diventati uno strumento utilissimo per parametrare la diffusione dei messaggi pubblicitari efficace nell’indurre il desiderio all’acquisto e l’incremento delle vendite.
Con la Fisica statistica viene studiata la dinamica della diffusione delle emozioni popolari e di conseguenza il modo di provocarle e governarle. Le ultime elezioni americane, sfociate in una ondata incontenibile di aggressività, culminata nella presa paramilitare di Capitol Hill, sede del Congresso degli Stati Uniti a Washington , è stata una dimostrazione sul campo di come si possa indirizzare il sentimento popolare.
Utilizzando le stesse formule matematiche i Fisici si sono dedicati a tre studi.
1 – la previsione delle pandemie future originabili in ogni angolo del mondo,
2 – La previsione delle Pandemia “X” (quella incontrollabile che distruggerà l’Umanità).
3 – L’evoluzione e mutazioni delle varianti nel corso dell’attuale pandemia.
Che differenza c’è tra i Virologi e i Fisici-Statistici?
– I Virologi, tutto sommato, studiano un sistema abbastanza semplice: il virus, il contagio, le cure.
– I Fisici-statistici studiano l’evoluzione della pandemia e fanno proiezioni sul futuro. Il loro studio è molto più complicato perché si addentra nell’esame di un “Sistema Complesso” multifattoriale (il virus, le comunicazioni, le emozioni, la politica, i trasporti, l’economia. etc).
Fu sulla base di queste motivazioni che questo giornale si dedicò, fin dal 30 gennaio 2020, a riferire i dati provenienti dagli studi dei Fisici-Statistici. Ricordiamo il Fisico anglo-italiano prof Nicola Perra ed il Fisico Anglo-americano professor Alessandro Vespignani, e altri dell’Università di Torino e Zurigo.
I problemi di accettazione delle notizie da parte del pubblico (come si è visto dai movimenti popolari di protesta in questi giorni a Roma e Milano) emergono quando si cerca di descrivere un “Sistema Complesso” come se fosse un “Sistema Semplice”. Questo tentativo riduttivo, non è veritiero, ed offre il fianco alla contestazione. Ci ha dato una grande lezione sul tema dei sistemi complessi e i sistemi semplici è stato il professor Giorgio Parisi, che ha conquistato il Premio Nobel per la Fisica, per aver individuato il metodo di analisi matematica per l’interpretazione dei “Sistemi Complessi” in natura.
Naturalmente, egli ha fatto cose più difficili studiando i sistemi complessi del moto degli atomi e delle Galassie nell’Universo. Iniziò i suoi studi per elaborare i rapporti matematici che regolano gli effetti della collisione fra protoni, neutroni e altre particelle subatomiche quando, scontrandosi ad altissima velocità, per aver cambiato traiettoria, generano alte energie e si frammentano in particelle ancora più piccole. Si era accorto che il volo degli stormi di storni sul cielo di Roma, che si preparano alla migrazione in Africa, assume quegli aspetti sinuosi e rapidamente mutevoli, con spostamenti rapidi, e sincroni che, registrati e misurati, corrispondono a rapporti matematici simili a quelli che governano lo spostamento degli elettroni intorno al nucleo e la deriva delle galassie dal centro dell’Universo.
I “Sistemi Complessi” sono la nuova terra di conquista della Scienza. A questo punto, è chiaro che i “Sistemi Complessi” sono intorno a noi, che noi vi siamo immersi e che la “semplificazione” porta al fallimento della comprensione di tutti i fenomeni in generale.
Semplificare un “Sistema Complesso” è stato l’errore che ha portato alla distruzione della nostra Sanità.
Vi fu una legge formidabile, la 833 del 1978, che si proponeva di realizzare l’utopia di dare assistenza sanitaria a tutti “dalla culla alla tomba”. Come tutti i “sistemi complessi” appariva, a certi economisti del tempo, come una “utopia irrealizzabile” perché i contorni del progetto non erano ben definiti. In realtà il “Sistema Complesso” è un “divenire” di qualcosa che muta continuamente in funzione del tempo , dei cambiamenti sociali, delle variazioni dell’economia e della politica, pertanto, è fortemente instabile. La sua instabilità contrasta con la semplificazione di un contesto costretto a restare uguale a se stesso per sempre.
Chi non capì quale fosse l’essenza della instabilità evolutiva del “Sistema Complesso della Sanità”, la sottopose ad una procedura di semplificazione fino a distruggerla. Credeva che accentrando la Sanità nelle città capoluogo e chiudendo reparti ospedalieri qua e là nel territorio, avrebbe risolto il problema di bilancio e mantenuto le cose come prima. In realtà, togliendo una carta dal “castello di carte” tutto il castello è caduto. Togliendo dai territori di provincia sia la Giustizia che la Sanità, è mancato l’ossigeno proprio a quelle popolazioni che alimentano la ricchezza delle città. Il malcontento dei giovani si è trasformato in bassa natalità e emigrazione, mentre è cresciuto un grosso gap demografico con eccesso di anziani non produttivi. Adesso lo spopolamento e la bassa produttività sono assicurati.
Questo fenomeno politico-economico-sociale è stato descritto pochi giorni fa in un articolo a firma Antonello Cuccuru. All’inizio della sua esposizione egli ha citato una metafora che merita d’essere ripetuta: «I Direttori generali di un’Azienda sanitaria ricevette un invito per un grande Concerto; era in programma l’esecuzione dell’”Incompiuta di Schubert”. Il Direttore generale non poté accettare però, essendo amante della musica classica, regalò l’invito al suo direttore delle “Risorse Umane”, che accettò e vi andò. Il giorno dopo il Direttore Generale chiese al direttore delle risorse umane come fosse andata. Grande fu la sorpresa nel sentire la freddezza da parte del collaboratore che rispose:

Primo: – per un tempo troppo lungo gli oboe non fanno nulla, quindi potrebbero essere eliminati e distribuito il
loro lavoro al resto dell’orchestra -.

 – Secondo: – i dodici violini suonano le medesime note, quindi
l’organico dei violini potrebbe essere ridotto a uno -.

Terzo: – Non serve a nulla che gli ottoni ripetano i
suoni già eseguiti dagli altri -.

E concluse: Se tali passaggi ridondanti fossero eliminati, il concerto potrebbe essere ridotto di un quarto con evidente risparmio di spese e risorse. Se Schubert avesse tenuto conto di tali indicazioni avrebbe terminato la sinfonia prima di morire».

Ecco, la Sanità ad un certo punto è finita nelle mani di “pensatori” che hanno ragionato come il soggetto della metafora, ed è stata distrutta come sarebbe stata distrutta l’orchestra e rovinata la sinfonia di Schubert. Questa metafora si attaglia bene alla Sanità territoriale e ospedaliera di Carbonia e Iglesias.
Si sta ora delineando il parallelismo tra i “Sistemi Complessi”, la Sanità decaduta e le elezioni Comunali di questi giorni. Con la consultazione elettorale si stanno gettando le basi di un “sistema complesso” terribilmente complesso, in cui agiranno fattori, personaggi, popolazioni, sogni, necessità, problematiche dei territori intensamente interagenti fra di loro fino a generare altri sistemi complessi oggi difficilmente prevedibili, instabili e mutevoli. Per capirli sarà necessario seguire il filo d’Arianna dei valori civili e della creatività geniale, e non credere che basti asfaltare le strade o illuminare le città semplificando le esigenze del presente e del futuro.

Ora è ufficiale: Marcellino Piras è il nuovo sindaco di Villaperuccio. A votazioni ancora in corso, a fine mattinata, era stato già ampiamente superato il 50% dei votanti, quorum necessario per la validità della consultazione elettorale nel caso della presenza di una sola lista, nel caso di Villaperuccio “Sa Baronia in Comune”.

Marcellino Piras , 62 anni, vice sindaco uscente nella Giunta guidata da Antonello Pirosu, colonnello dell’Esercito in pensione, ha un passato di arbitro di calcio e, negli ultimi anni, ha ricoperto anche il ruolo di commissario AIA.

I 12 candidati alla carica di consigliere comunale sono stati tutti eletti: Nicola Uccheddu, Cristian Nonnis, Pancrazio Montei, Patrizia Secci, Samuele Lai, Mario Stera, Roberto Pinna, Simone Pilloni, Daniela Crobu, Maurizio Aresu, Gabriella Pintus, Dante Carta.

Giampaolo Cirronis

La cantante Elena Ledda si è aggiudicata il premio “La Sardegna è donna 2021”. Il convegno e la premiazione erano a cura della Società di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo si sono svolti nella cornice di Casa Frau, a Pula.
“Dobbiamo ancora lavorare affinché la donna sarda possa emanciparsi e possa avere parità di accesso alle cariche politiche, ai percorsi di carriera, nelle professioni perché la presenza della donna nella società, così come dicono le analisi Istat, è in grado di aumentare la produttività e il PIL italiano. Le donne sono portatrici di sensibilità ed esperienze diverse e la nostra società ha bisogno di questo patrimonio per crescere ed evolversi.”
Antonio Caria
 

Ieri, a Santadi, i carabinieri della locale Stazione, hanno denunciato a piede libero per attività di gestione di rifiuti non autorizzata, un sessantanovenne marocchino, residente a Narcao, disoccupato con precedenti denunce a carico.

L’uomo è stato fermato alla guida di un furgone mentre trasportava rifiuti consistenti in materiale ferroso di varia natura, senza essere in possesso della prescritta autorizzazione per la raccolta, per il trasporto, il recupero e lo smaltimento di tali rifiuti. 

Il veicolo ed il materiale ferroso sono stati sequestrati ed affidati a una ditta convenzionata per il deposito giudiziario.

I carabinieri di Narcao sono intervenuti in Piazza Marconi presso una lavanderia automatica di proprietà di una ventisettenne imprenditrice del luogo. I militari, dopo aver notato un soggetto che alla vista dell’automezzo di servizio si era dato a precipitosa fuga, sono intervenuti nelle adiacenze del locale dov’è stata rintracciata una seconda persona, identificata in una 31enne con precedenti denunce a carico, originaria di Carbonia. La donna è stata trovata in possesso di un piede di porco e di due martelli, non esattamente monili da donna. Nel successivo sopralluogo all’interno della lavanderia, sono stati rinvenuti un’asta di ferro lunga 133 cm, un cric per auto e diversi arnesi atti allo scasso. La donna è stata denunciata a piede libero per tentato furto aggravato dalla violenza sulle cose, in concorso con un uomo allo stato sconosciuto. Verranno eseguiti ulteriori accertamenti allo scopo di ricostruire l’identità del fuggitivo. Gli utensili rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro.

Affluenza in calo anche in Sardegna, con il 45,43%, alle Amministrative, che vedono coinvolti 98 Comuni. Una valutazione precisa rispetto a cinque anni fa non è possibile, perché allora si votava nella sola giornata di domenica, mentre domani i seggi verranno riaperti alle 7.00 e sarà possibile votare fino alle 15.00. Subito dopo inizierà lo spoglio delle schede.

Nei tre Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, l’affluenza si è fermata al di sotto della media regionale: al 41,60% a Carbonia, unico comune capoluogo di Provincia; al 44,51% ad Olbia, il Comune più popoloso, nel quale già domani si conoscerà il nuovo Sindaco, essendo soltanto due i candidati, l’uscente Settimo Nizzi sostenuto da 6 liste ed Augusto Navone, sostenuto da 8 liste; al 41,79% a Capoterra.

Negli altri Comuni del Sulcis Iglesiente l’affluenza è stata molto superiore alla media regionale: il 61,29% a Buggerru; 57,79% a Perdaxius; 55,89% a Narcao; 51,32% a Masainas; 50,92% a Domusnovas; 49,96% a Gonnesa; 49,89% a San Giovanni Suergiu.

A Villaperuccio è stato raggiunto il 41,09%, non ancora sufficiente a proclamare eletto l’unico candidato, Marcellino Piras, con la lista “Sa Baronia in Comune”, in quanto è necessario raggiungere la soglia del 50% dei votanti.

Marcellino Piras è ad un passo dall’elezione a nuovo sindaco di Villaperuccio. E’ l’unico candidato, con la lista “Sa Baronia in Comune”, ieri alle 23.00, alla chiusura dei seggi della prima giornata, è stato raggiunto il 41,09% dei votanti. Per l’ufficialità deve essere superato il 50% dei votanti

Marcellino Piras, 62 anni, vice sindaco uscente nella Giunta guidata da Antonello Pirosu, colonnello dell’Esercito in pensione, ha un passato di arbitro di calcio e, negli ultimi anni, ha ricoperto anche il ruolo di commissario AIA.

I 12 candidati alla carica di consigliere comunale con il candidato sindaco Marcellino Piras sono: Nicola Uccheddu, Cristian Nonnis, Pancrazio Montei, Patrizia Secci, Samuele Lai, Mario Stera, Roberto Pinna, Simone Pilloni, Daniela Crobu, Maurizio Aresu, Gabriella Pintus, Dante Carta.

Dopo l’amaro pareggio interno con l’Insieme Formia, il Carbonia ha subito questo pomeriggio un’amarissima sconfitta sul campo dell’Atletico Uri, nel derby della quarta giornata di andata del girone G del campionato di serie D. Concluso il primo tempo sullo 0 a 0, giocato meglio rispetto all’avversario, dopo aver mancato tre nitide occasioni per sbloccare il risultato, la squadra di David Suazo è riuscita a portarsi in vantaggio con Alessandro Murtas su assist di Ador Gjuci. Sull’onda dell’entusiasmo per il vantaggio acquisito, il Carbonia ha avuto una doppia possibilità per raddoppiare subito e, presumibilmente, chiudere i conti al 60′, prima con Ador Gjuci e poi con Alessio Murgia che ha colto una clamorosa traversa. Due minuti dopo l’Atletico Uri ha pareggiato con Luigi Scanu, autore di una conclusione spettacolare che ha spedito il pallone all’incrocio dei pali alle spalle di Adam Idrissi.

Il Carbonia ha reagito al goal subito con Ador Gjuci al 63′ ma due minuti dopo la squadra di Massimiliano Paba s’è portata in vantaggio con Simone Calaresu su assist di Abib Jah. La partita si è accesa, il Carbonia ha cercato di riportarsi in parità ma al 75′ è rimasto in dieci uomini per l’espulsione diretta di Andrea Porcheddu per un fallo su Antonio Di Paolo.

La squadra biancoblù non s’è data per vinta neanche in inferiorità numerica, David Suazo ha immesso forze fresche ma l’Atletico Uri è riuscito ad amministrare il vantaggio e in piena zona Cesarini, al 90′, ha incrementato il vantaggio, con un goal di Alessio Fadda, bravo a calciare una punizione perfetta che non ha lasciato scampo ad Adam Idrissi. E’ finita così 3 a 1, un risultato che premia la matricola di casa, alla seconda vittoria consecutiva ma severo per un bel Carbonia, bravo nella costruzione del gioco ma ancora non altrettanto nella gestione del risultato. Quella odierna è la terza partita consecutiva conclusa dal Carbonia con tre goal al passivo. Curiosamente è la terza volta consecutiva che i derby tra Atletico Uri e Carbonia terminano sul 3 a 1, il primo che premia la squadra di Massimiliano Paba, dopo le due sconfitte subite nel campionato di Eccellenza 2019/2020.

Atletico Uri: Pittalis, Ravot, Olmetto, Incerti, Fadda, Jah, Loru, Carboni (dal 57′ Di Paolo), Altolaguirre, Scanu, Calaresu. A disposizione: Camboni, Stechina, Pinna, Campus, Di Paolo, Delizos, Brizzi, Orro, Bah. Allenatore Massimiliano Paba.

Carbonia: Idrissi, Adamo, Suhs, Berman, Russu, Porcheddu, Serra, Murtas (dal 77′ Scanu), Murgia (dall’84’ Doratiotto), Gjuci, Sariang (dall’81’ Agostinelli). A disp. Bigotti, Ganzerli, Dellacasa, Doratiotto, Agostinelli, Basciu, Bellu, Scanu, Sanna. Allenatore David Suazo.

Arbitro: Sergio Palmieri di Conegliano.

Assistenti di linea: Mirko Librale di Roma ed Edoardo Salvatori di Tivoli.

Reti: 56′ Murtas (Carbonia), 62′ Scanu (Atletico Uri), 65′ Calaresu (Atletico Uri), 90′ Fadda (Atletico Uri).

Ammoniti: 11′ Russu (Carbonia), 17′ Suhs (Carbonia), 24′ Calaresu (Atletico Uri), 42′ (Atletico Uri), 53′ Loru (Atletico Uri), 89′ Berman (Carbonbia).

Espulsi: al 75′ Porcheddu (Carbonia).

Gli altri risultati

Giugliano – Arzachena 4 a 0
Insieme Formia – Muravera 1 a 2
Afragolese – Gladiator 3 a 1
Cassino – Ostiamare 1 a 3
Cynthialbalonga – Torres 1 a 2
Lanusei – Team Nuova Florida 0 a 1
Latte Dolce – Vis Artena 1 a 2
Monterotondo – Aprilia 1 a 3

Classifica

Giugliano 12

Aprilia 10

Afragolese 9

Muravera 9

Team Nuova Florida 9

Torres 7

Arzachena 7

Atletico Uri 6

Cassino 6

Ostia Mare 5

Gladiator 5

Latte Dolce 5

Vis Artena 3

Lanusei 2

Carbonia 2

Cynthialbalonga 1

Real Monterotondo Scalo 1

Insieme Formia 1