16 December, 2025
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Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco critica la sospensione della procedura per il bando di accesso al microcredito comunicata ieri sera dalla Sfirs, la società finanziaria che dipende dalla Regione. Una brutta notizia per centinaia di aziende isolane e diversi soggetti svantaggiati, compresi molti disoccupati, che avevano riposto nei finanziamenti una speranza di lavoro.

«Il bando – attacca Edoardo Tocco che al riguardo ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale – avrebbe dovuto concludersi il 30 dicembre, con opportunità uniche per l’universo dei senza lavoro. Ieri in tanti si sono collegati con il sistema, trovando la comunicazione sulla sospensione del bando. Una mazzata.»

«Non si comprende questa decisione improvvisa ed inopportuna – aggiunge Tocco – che mortifica le attese di molti disoccupati o inoccupati. Senza tralasciare le nuove imprese, che hanno riposto le speranze di rilancio in queste risorse provenienti dal fondo sociale europeo.»

Un tesoretto pari a 25mila euro a tasso zero, in grado di dare una boccata d’ossigeno all’universo delle attività che gravitano dal settore turistico all’artigianato sino alle nuove tecnologie.

«E’ necessario che la Giunta intervenga per ripristinare i tempi del bando sino al 30 dicembre – conclude Tocco – aumentando, nel caso sia necessario, il pacchetto di risorse disponibili per far ripartire l’economia.»

Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco ha presentato una proposta di legge tesa a sostenere le fattorie sociali per promuovere l’integrazione dell’attività agricola con la prestazione di servizi socio assistenziali e socio sanitari, con l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Un disegno che promuova le fattorie didattiche allo scopo di valorizzare territorio, tradizioni rurali, attività e prodotti agricoli.

«Si tratta di un’opportunità unica per l’Isola, con la possibilità di nuovi orizzonti lavorativi – spiega Tocco – si prevede che la Regione possa dare in concessione alle fattorie sociali beni facenti parte del proprio patrimonio e promuovere la concessione di beni di enti locali o altri soggetti pubblici. Prevista inoltre anche la concessione di beni a destinazione agricola o forestale confiscati alla criminalità organizzata e poi trasferiti al patrimonio della Regione.«

«In questo contesto – aggiunge Tocco – l’agricoltura sociale offre l’opportunità di conoscere l’attività rurale ed il ciclo degli alimenti, la vita animale e vegetale, i mestieri ed il ruolo sociale degli agricoltori, per educare al consumo consapevole ed al rispetto dell’ambiente.»

Nel provvedimento, che presto verrà portato all’attenzione del Consiglio regionale, si incrociano le attenzioni alla tutela dell’ambiente ed alla biodiversità che assumono un ruolo sempre più strategico, tanto da condizionare i finanziamenti dell’Unione Europea verso il mondo rurale.

«Ecco perché la nostra Isola si trova ancora indietro rispetto ad altre realtà. Occorre scommettere – conclude Tocco – su un’azienda agricola multifunzionale che sappia offrire un’offerta variegata, anche con l’intento di riscoprire le tradizionali attività rurali coniugandole alle iniziative sociali. La Sardegna vanta 168 fattorie didattiche che svolgono questa attività connessa all’agricoltura, con funzioni che potrebbero allargarsi alle scuole, alle famiglie e alle associazioni con nuove occasioni di lavoro. Le fattorie sociali punteranno invece sull’inclusione lavorativa dei soggetti svantaggiati.»

Il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) contesta il blocco alla legge sul golf. «E’ davvero assurdo pensare che uno dei settori strategici della nostra economia venga bloccato – sottolinea Tocco -. Si tratta di un durissimo colpo per le speranze di ripresa dell’Isola, con tantissimi investimenti che verranno impediti da una scelta senza logica». La chiusura netta alla proroga del Piano casa, con un provvedimento ormai dimenticato e tralasciato dalla Giunta Pigliaru, provocherà, infatti, la scomparsa anche della legge sul golf. «Una situazione che avrebbe dato uno spiraglio importante per tantissimi che intendevano investire risorse sul settore. Questa decisione – conclude Tocco – avrà invece effetti devastanti sul turismo, con riflessi negativi sull’edilizia ricettiva con finalità sportive».

«La Giunta deve trovare immediatamente le risorse utili per scongiurare che tantissime società sportive ai vertici dei campionati nazionali spariscano, dando un’immagine negativa della nostra Isola». L’ennesimo grido d’allarme sullo stato comatoso dello sport isolano, che attende di avere i contributi agognati per lo svolgimento dei tornei, è stato lanciato oggi dal consigliere regionale Edoardo Tocco (Forza Italia). Gli appelli degli ultimi giorni arrivati da società blasonate come il Cagliari Calcio – simbolo dell’Isola negli stadi italiani – ed il Cus Cagliari (unica compagine sarda impegnata nella serie A1 di basket femminile), Città di Sestu – che con successo sta conducendo la sua prima stagione nella serie A del futsal – Cagliari calcetto (che milita nella serie A2), Elmas ed Asso Arredamenti – nel pattuglione isolano della cadetteria – non lasciano spazio a dubbi.

«Proprio così – aggiunge Tocco – queste squadre, protagoniste nei rispettivi campionati nazionali, sono allo stremo delle forze e stanno boccheggiando a causa del mancato sostegno della Regione, che non ha ancora saldato i contributi della scorsa stagione e non ha proceduto agli stanziamenti per i campionati in corso. Così non si può andare avanti. E sin dalle prossime giornate tantissime compagini rischiano di rinunciare alle trasferte nella PenisolaE’ assolutamente necessario trovare dei finanziamenti utili ad evitare la mortificazione dello sport isolano, con una rovina del lavoro fatto in tanti anni da dirigenti e professionisti del settore».

Il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) critica il piano di trasferimento dei detenuti al carcere di Uta. Tocco, in una nota, sottolinea l’esodo massiccio, con circa trecento detenuti che dal carcere di Buoncammino sono stati trasferiti nel nuovo presidio penitenziario che si estende sugli sterrati di Macchiareddu in territorio di Uta. I reclusi sono stati trasportati a bordo di sei autobus della polizia penitenziaria, utilizzati per il trasloco, con il controllo sul percorso delle forze dell’ordine con l’ausilio di alcuni elicotteri. Il tratto di viale Buoncammino, nei dintorni del carcere, è stato chiuso al traffico. Un esilio che non è stato per nulla semplice.

Il consigliere regionale di Forza Italia mette l’accento sulle criticità emerse, soprattutto le carenze riguardanti i familiari dei carcerati. Sulla questione sarà presentata un’interrogazione urgente al Presidente della Regione. Francesco Pigliaru ed al sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. «Il trasferimento dei detenuti da Buoncammino al nuovo complesso penitenziario di Uta, purtroppo, sta creando non pochi problemi ai congiunti degli stessi reclusi – commenta Tocco – Il nuovo presidio è molto distante da Cagliari. Per questo non è per nulla facile raggiungere il caseggiato di Macchiareddu per i tanti parenti». Una grande fetta dei familiari dei detenuti giungono da altri centri dell’Isola. «In tanti tra l’altro senza un mezzo di trasporto – aggiunge l’esponente di Forza Italia -. Purtroppo, il trasferimento è stato effettuati senza un piano adeguato da parte della Regione e del Comune, con tanti familiari che hanno assistito al trasporto dei loro congiunti sui pullman per Uta sostando davanti al carcere cagliaritano. Una pagina davvero dolorosa e difficile da dimenticare, con l’impossibilità per tanti di raggiungere il nuovo caseggiato».

E’ mancato un piano appropriato, dunque. «L’amministrazione penitenziaria, ed in particolare il direttore del carcere cagliaritano, Gianfranco Pala – continua Tocco – è stato lasciato da solo nell’organizzazione del trasloco». Il forzista si proietta sul futuro, evidenziando la necessità di un intervento immediato. «Penso sia opportuno dare la possibilità ai parenti dei detenuti, ormai da oggi ospitati nel nuovo carcere di Uta, di poter arrivare per i colloqui settimanali nel sito. E’ necessario attivare da subito un bus che venga messo a disposizione dei familiari nei giorni previsti per gli incontri, Una corsa che parta dalla vecchia sede del carcere di Buoncammino, per poi raggiungere l’area di Macchiareddu in modo semplice ed agevole. I parenti e gli amici potranno pagare un biglietto a costo minimo, ma si garantirà loro un servizio utilissimo. Auspico per questo – conclude Tocco – che la Regione trovi le risorse per colmare i costi di trasporto. E’ un servizio fondamentale sotto il punto di vista sociale, poiché permette alle famiglie di stare vicino ai detenuti che vivono una non facile situazione psicologica».

«E’ nostro dovere tutelare i giovani sardi nell’accesso alle Scuole di specializzazione in Medicina». Lo ha affermato Edoardo Tocco, consigliere regionale di Forza Italia, al termine della seduta della commissione Salute, durante la quale è stato sospeso, su sua richiesta, il P/26 sulla delibera che istituisce 102 borse di studio regionali per le Scuole di specializzazione delle Facoltà di Medicina e Chirurgia di Cagliari e Sassari.

«Dobbiamo evitare che i nostri giovani medici debbano “fuggire” all’estero per avere la possibilità di formarsi. I laureati sardi in Medicina e Chirurgia sono, e devono essere, una risorsa professionale per la nostra regione e devono avere l’opportunità di specializzarsi nell’Isola. Noi siamo pronti a stanziare 2 milioni e mezzo di euro per 3 anni, e rischiamo che accedano alle nostre risorse giovani di altre regioni. Dobbiamo assolutamente evitare – conclude Tocco – che questo accada come hanno già fatto il Veneto, il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta.»

Edoardo Tocco copia

Il consigliere regionale Edoardo Tocco (Forza Italia) ha presentato un’interrogazione «sulla condizione spaventosa di tantissime aziende impossibilitate al pagamento dei tributi richiesto da Equitalia».

«Equitalia è un ente da revisionare profondamente – dice Tocco -, con sistemi che vengano incontro alle esigenze delle imprese e delle famiglie. Il livello di tassazione è sempre più esorbitante, con cifre da capogiro per una grande fetta di famiglie, che si trovano in un attimo nel tunnel della sofferenza».

«Equitalia è una società che si contraddistingue per l’abnorme peso (spesso superiore al 50 per cento del debito originario) delle sanzioni accessorie, degli interessi e degli altri costi – aggiunge Tocco – e questo fattore pare costituire un’autentica prevaricazione, che sfugge ad ogni controllo di legalità e di legittimità, riservando solo all’esito di un giudizio (non breve) la soddisfazione delle ragioni del debitore escusso, che spesso nel frattempo esaurisce la possibilità di saldare il debito dovuto».

Viste le condizioni della Sardegna, sempre più immersa in un baratro economico senza via d’uscita, l’esponente degli azzurri sollecita con forza un intervento urgente per bloccare temporaneamente le cartelle inviate da Equitalia: «Perché l’Isola – conclude Tocco – si trova in uno stato di impotenza di fronte a procedure esattive così estreme, che portano anche al blocco dei beni immobili e delle poche risorse in mano alle famiglie. Una situazione davvero assurda, da rigettare senza mezzi termini. Ecco perché è opportuno che il presidente della Regione Pigliaru si attivi per trovare soluzioni nei confronti di questa piaga, con tantissime famiglie esasperate dalle richieste inarrivabili di Equitalia».

Edoardo Tocco copia


«I commissariamenti delle Aziende sanitarie locali non risolveranno certo i problemi della macchina regionale. Anzi. Serviranno solo a prolungare l’agonia del sistema sanitario e spartire nuovi posti di potere».
Lo ha detto questa sera il consigliere regionale di Forza Italia, Edoardo Tocco, sull’approvazione della riforma sanitaria. Per Tocco sono ben altre le aspettative del comparto: «Per un vero salto di qualità, occorrerebbe incrementare i servizi i territori più periferici, che stanno già soffrendo per la carenza delle prestazioni mediche specialistiche. Ci sarebbe da attuare la rivisitazione dell’offerta destinata alle fasce deboli della popolazione come gli anziani e la porzione di cittadini svantaggiati».
«Il disegno prevede il taglio delle Asl e il commissariamento delle aziende. Una riforma – 
ha concluso Tocco – che fa precipitare la sanità sarda nel baratro».

Ospedale Brotzu Cagliari 3

Ospedale Microcitemico copia

Il Consiglio regionale ha approvato, con 32 voti favorevoli, la proposta di legge 71/A “Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale”. 

L’Assemblea ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno, con la discussione degli emendamenti relativi all’art. 6. Il presidente, Gianfranco Ganau, ha poi comunicato che gli emendamenti relativi al numero delle Asl ed al commissariamento delle aziende saranno esaminati e votati in modo organico secondo un ordine che sarà comunicato a tutti i consiglieri.

Il relatore del provvedimento Luigi Ruggeri (Pd) ha espresso il parare negativo su tutti gli emendamenti presentati all’art. 6, fatta eccezione per il n. 89 “condizionato”, il n. 370, il n.368 ed il n. 373.

La Giunta, con l’assessore della Sanità Luigi Arru, ha espresso parere conforme. Il presidente Ganau ha aperto il dibattito generale sull’articolo 6. Non essendoci iscritti, ha messo in votazione l’articolo e gli emendamenti.

Sull’articolo 6 e sugli emendamenti, per dichiarazione di voto, sono intervenuti anche più volte: Alessandra Zedda (Forza Italia Sardegna) che ha detto che non si tratta di una riforma compiuta delle Asl ma solo  di  un “assalto alla diligenza”. Questa legge è una legge dei rinvii. Michele Cossa (Riformatori sardi) ha annunciato il voto favorevole agli emendamenti soppressivi all’articolo 6. Anche per Cossa non si tratta di una vera riforma sanitaria ma si tratta di un provvedimento frammentario che introduce solo elementi di confusione. Sull’emendamento 203 (Liste d’attesa) Cossa ha chiesto un intervento immediato da parte della giunta e della maggioranza. Edoardo Tocco (Forza Italia Sardegna) ha parlato di fretta incredibile nel voler commissariare le Asl. Sarebbe opportuno, invece,  evitare il commissariamento e allentare la fretta sui commissariamenti. Ignazio Locci (Forza Italia Sardegna) ha detto che le Asl in realtà sono state commissariate già da tempo, di fatto nel marzo 2014, con una delibera dell’assessore che ha legato le mani alle aziende sanitarie locali. Questo articolo 6 è una “ricetta confusa” che getterà la sanità sarda nel caos.

Sull’emendamento 370 Locci ha detto che con l’approvazione di questa legge si trasformeranno le strutture ospedaliere in un “non si sa cosa” con inevitabile perdita di posti di lavoro.    Marco Tedde (Forza Italia Sardegna) ha detto che questo articolo 6 è un “mostro”. Ha contestato la tecnica legislativa secondo la quale  in aula snatura totalmente, con gli emendamenti, il testo approvato in commissione. Anche per Tedde con il testo in esame si attua un secondo commissariamento. «Vogliamo – ha chiesto – riqualificare la sanità o nominare commissari?» L’esponente di Forza Italia sull’emendamento 370 ha chiesto di rivederlo perché genera solo errori. Giorgio Oppi (Udc)  ha chiesto maggiore chiarezza sul numero dei posti letto. Oscar Cherchi (Forza Italia Sardegna) ha chiesto quanti saranno gli ospedali di comunità. Attilio Dedoni (Riformatori sardi) ha detto che per una riforma seria bisogna dare efficienza ed efficacia all’azione amministrativa per dare risposte ai cittadini.

E’ stato approvato l’emendamento 370  (organizzazione degli ospedali di comunità) e il testo dell’articolo 6.

Il presidente ha dato la parola ad Alessandra Zedda (FI) per dichiarazioni di voto sull’emendamento 40 (Zedda A. e più) sulla riduzione delle Asl a tre: Nord Sardegna, Centro Sardegna, Sud Sardegna. Zedda ha esortato la maggioranza a fare un’ampia riflessione per fare una riforma compiuta. Oscar Cherchi (Fi), dichiarando il voto favorevole, ha ricordato le vittime di Nassirya e ha chiesto al presidente Ganau a fine seduta un minuto di silenzio per commemorare i caduti. Per Michele Cossa (Riformatori sardi) è fondamentale ridurre il numero delle Asl a una unica. Marco Tedde (Fi) ha evidenziato come questo emendamento sia una proposta concreta di razionalizzazione del sistema sanitario regionale e non ostruzionismo. Il leader dell’Udc, Giorgio Oppi, ha annunciato, invece, l’astensione del suo gruppo su tutti questi emendamenti, in attesa di un chiarimento da parte della maggioranza e della Giunta sulla riduzione delle aziende sanitarie. Per Attilio Dedoni (capogruppo Riformatori sardi) «a situazione di crisi che vive la Sardegna impone di trovare soluzioni di risparmio». Il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Fasolino, ha dichiarato di non aver firmato l’emendamento perché non è d’accordo che la riduzioni delle Asl sia fondamentale per ridurre la spesa. Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha affermato che con questo emendamento hanno voluto portare la maggioranza a parlare di un argomento importante e concreto. Alle parole devono seguire i fatti. Pittalis ha duramente criticato la maggioranza perché vuole, oltre che commissariare le Asl, nominare contestualmente i direttori sanitari e amministrativi. Prima che il presidente mettesse in votazione l’emendamento Pittalis ha chiesto cinque minuti di sospensione.

Al rientro in aula, Pietro Pittalis ha annunciato il ritiro degli emendamenti dal 40 in poi sulla riorganizzazione delle aziende sanitarie. Michele Cossa (Riformatori sardi) ha annunciato il ritiro degli emendamenti tranne il 136.

Il presidente Ganau ha messo, quindi in votazione l’emendamento 136 (Dedoni e più). E’ intervenuto il consigliere Cossa il quale ha ribadito la volontà del suo gruppo di proporre un’unica Asl che si occupi delle problematiche amministrative, tecniche, patrimoniali e contabili, a cui affiancare otto circoscrizioni individuate negli otto collegi provinciali, che si occupino dei soli aspetti sanitari. «Con il vantaggio – ha affermato – di ridurre i costi ed evitare le preoccupazioni delle comunità locali». L’emendamento è stato respinto. (eln)

Il presidente ha messo in votazione l’emendamento della maggioranza (Pietro Cocco e più) n. 368 che aggiunge l’art. 6 bis.

L’emendamento n. 368 apre la strada al processo di riforma che, nella prima fase, dovrà definire il numero delle Asl ed i rispettivi ambiti territoriali nell’ambito del riordino del sistema degli Enti Locali sul territorio regionale. Nel dettaglio si prevede, a Sassari, l’incorporazione dell’Aou di Sassari con l’ospedale SS. Annunziata  e, a Cagliari, l’incorporazione dell’ospedale Brotzu con il Microcitemico e l’Oncologico. Quest’ultimo accorpamento potrebbe portare alla nascita di un nuovo polo ospedaliero-universitario specializzato nella ricerca (Istituto di Ricovero e Cura di carattere Scientifico – IRCCS).

Il terzo comma dell’emendamento impegna la Giunta ad approvare una deliberazione, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, per dettare le linee di indirizzo necessarie per la definizione dei rapporti giuridici ed amministrativi delle aziende sanitarie interessate da operazioni di accorpamento.

Per quanto riguarda la tempistica, la norma prevede che sempre entro 30 giorni siano nominati i nuovi commissari delle Aziende ospedaliero-universitarie; resteranno in carica per 4 mesi rinnovabili una sola volta e saranno affiancati da due dirigenti, nei settori sanitario ed amministrativo. Entro 4 mesi i commissari dovranno predisporre un piano di riorganizzazione e riqualificazione del servizi sanitari nei loro ambiti di riferimento individuando, fra l’altro, le attività da trasferire alle strutture territoriali, agli ospedali di comunità ed alla nuova Azienda di emergenza-urgenza Areu. La pianificazione dei commissari sarà poi approvata dalla Giunta entro 30 giorni.

Sull’emendamento è intervenuta per dichiarazioni di voto Alessandra Zedda (FI), la quale ha accusato la maggioranza di aver fatto questa legge soltanto per arrivare al commissariamento delle Asl. Dello stesso parere anche il collega di partito, Ignazio Locci il quale ha annunciato il voto contrario. D’accordo anche Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia): «Avete raggiunto il risultato, ossia commissariare le Asl, ma non c’era bisogno di impegnarci inutilmente con questa legge». Per Marco Tedde (Fi) questo emendamento costituisce il fine della legge: il commissariamento. Oscar Cherchi (Fi) ha affermato: «Questo emendamento è la legge, il vero disegno di legge. Voterò contro». D’accordo anche il capogruppo de Riformatori sardi, Attilio Dedoni. Il capogruppo del Centro democratico, Roberto Desini, invece, ha annunciato il voto favorevole, dichiarando che la maggioranza ha tardato troppo nel commissariare le Asl. Parere positivo quello di Edoardo Tocco (Fi) sull’accorpamento del Brotzu con Microcitemico e Oncologico, ma contrario a far gestire questo delicato compito da un commissario. Anche Michele Cossa (Riformatori sardi) ha affermato che questo emendamento è il cuore della legge. «Alcuni aspetti sono condivisibili», ha affermato, condannando però l’utilizzo di un emendamento per commissariare le Asl. Ancora critico il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, sulla nomina contestuale, all’insediamento dei commissari, del direttore sanitario e amministrativo. Per Giorgio Oppi (Udc) è normale che il commissario venga affiancato da figure tecniche, come un direttore sanitario e amministrativo, che possano evitare le possibilità di errori. Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha chiesto di eliminare un errore nel testo: al comma 6 è stata cancellata la parola “consolida”.

Il presidente ha messo l’emendamento 368 in votazione che è stato approvato con 33 voti favorevoli e 22 astenuti. Successivamente il presidente Ganau ha avviato l’esame dell’art. 7 della legge dando lettura degli emendamenti presentati.

Il relatore Luigi Ruggeri (Pd) ha chiesto una breve sospensione della seduta che è stata accolta.

Alla ripresa dei lavori, il consigliere Ruggeri ha espresso il parere sugli emendamenti: negativo su tutti fatta eccezione per il n. 373.

La Giunta, con l’assessore della Sanità Luigi Arru, ha espresso parere conforme.

Il presidente Ganau ha quindi aperto la discussione generale sull’art. 7 e gli emendamenti, dando la parola al primo degli iscritti a parlare, il consigliere Alessandra Zedda.

Il consigliere di Forza italia ha detto che, a suo avviso, «con questa legge si sta rendendo un pessimo servizio ai sardi, siamo di fronte ad un articolo che ribalta completamente il testo e probabilmente introduce norme giuridiche viziate, e ad una specie di maxi emendamento della maggioranza che contiene una norma intrusa sull’Istituto Zooprofilattico». «Nel complesso – ha proseguito – è una legge che non incide positivamente sulla razionalizzazione degli Enti della Regione, non fa spending review, nè riorganizzazione efficiente del sistema sanitario, contrasta col Patto della salute sottoscritto a livello nazionale e con lo stato dei conti della Regione». «Tanto è vero che le altre Regioni a Statuto speciale -ha concluso Zedda – hanno chiesto con un documento unitario di rivedere la procedura di pareggio di bilancio e spostarla al 2016, cosa che la Sardegna colpevolmente non ha fatto».

Il consigliere Peppino Pinna (Udc) ha dichiarato la sua delusione perché sperava che dalla discussione «scaturisse qualcosa di nuovo ed importante ma così non è stato». Questa legge, ha aggiungo con una espressione dialettale sassarese, non è altro che «un foggu di pimpisa, quello delle ramaglie di ulivo che fanno molto fuoco e lasciano soltanto cenere: la legge è attraversata da un continuo ricorso alla Giunta che la svuota di ogni contenuto concreto».

Il consigliere Michele Cossa (Riformatori sardi) ha dichiarato che, anche secondo la sua opinione, il passaggio sul commissariamento dell’Istituto Zoo profilattico è una norma intrusa.

Il consigliere Paolo Truzzu (Fdi) ha osservato che «di solito non si interviene sulle norme finali ma in questo caso occorre una eccezione, perché la maggioranza ha infilato proprio qui il commissariamento della Zoo profilattico stravolgendo il testo della legge per l’ennesima volta; molto peggio dell’ordinaria confusione».

Il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni ha osservato che «non abbiamo fatto cosa meritoria davanti al popolo sardo né per il sistema sanitario; la maggioranza si è arroccata nel suo fortino, non comprendendo le vere esigenze dei sardi in materia sanitaria». «Su questa legge bisognerà tornarci quanto prima – ha concluso – per fare una vera riforma, perché questo testo è solo un concentrato di contorcimenti politici, tecnici ed amministrativi»

Il capogruppo di Forza italia Pietro Pittalis, intervenendo sull’ordine dei lavori, ha richiamato l’attenzione del presidente sul fatto che il testo dell’emendamento 368 deve mantenere la stesura votata dall’Assemblea.

Il presidente Ganau ha precisato che gli uffici hanno corretto solamente un errore materiale laddove nel passaggio relativo al commissariamento non si citavano le Aziende sanitarie delle quali invece si parla in tutte le altre parti della legge.

Il consigliere Michele Cossa (Riformatori sardi), parlando sull’ordine dei lavori, ha invitato il presidente «a non rendersi responsabile di un abuso di questo genere, non creiamo precedenti che sarebbero disastrosi per il Consiglio regionale»

Il presidente Ganau ha quindi sospeso la seduta, convocando la conferenza dei capigruppo.

Alla ripresa, il presidente ha comunicato che nel caso oggetto dei rilievi di alcuni consiglieri, è stato applicato l’art. 89 del Regolamento secondo il quale, prima della votazione finale, si possono effettuare correzioni di errori materiali.

Lo stesso presidente ha poi chiesto il parere del relatore della legge sulla correzione.

Il consigliere Ruggeri si è dichiarato favorevole, precisando che nel testo occorre anche inserire il riferimento all’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari.

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco, presentatore dell’emendamento, ha espresso parere conforme, così come la Giunta, con l’assessore della Sanità Luigi Arru.

Sull’ordine dei lavori, il vice capogruppo di Forza italia Alessandra Zedda ha osservato che «siamo in presenza di un abuso conclamato perchè se gli uffici rilevano un errore l’Aula ne deve essere informata; dobbiamo sapere ciò che votiamo, questo è un modus operandi inammissibile e la correzione è un abuso che denunciamo».

Il presidente Ganau ha ribadito che la natura materiale dell’errore si evince anche dal titolo dell’articolo in cui si fa riferimento alle Aziende sanitarie, precisando che l’art. 89 del Regolamento non prevede discussione.

L’Assemblea ha quindi approvato la correzione dell’errore materiale.

Il presidente ha successivamente avviato la discussione sull’art. 7 e gli emendamenti dando la parola al relatore Luigi Ruggeri (Pd) per il parere.

Ruggeri ha espresso parere negativo su tutti, fatta eccezione per il n. 373 “Norme finali”, parzialmente modificato dal n. 390.

Per la Giunta l’assessore della Sanità Luigi Arru ha espresso parere conforme.

L’Aula ha poi respinto gli emendamenti n. 96, 208, 273 e 358 ed approvato il n. 373 (che sostituisce integralmente l’ar. 7) modificato dal n. 390 al sesto comma che, col recepimento della legge nazionale n. 189 del 2012 – Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute – modifica in alcune parti la governance delle Aziende sanitarie e, di conseguenza, determina il cambiamento della legge regionale n. 10 del 2006 stabilendo che: «Sono organi delle Asl il direttore generale, il collegio di direzione e il collegio sindacale. Il direttore generale è coadiuvato, nell’esercizio delle proprie funzioni, dal direttore sanitario e dal direttore amministrativo». Inoltre, la dizione: “Conferenza provinciale e socio-sanitaria” è sostituita con “Conferenza territoriale socio – sanitaria”. Per effetto della modifica introdotta al comma 6 dall’emendamento 390 viene stabilito che «Il Presidente della Regione provvede, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, alla nomina dei nuovi organi dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sardegna Giuseppe Pegreffi».

L’Aula ha quindi affrontato l’esame degli emendamenti soppressivi parziali e, dopo il parere negativo espresso dal relatore e dalla Giunta, ha respinto gli emendamenti n. 357, 99, 211, 262, 100, 212, 282, 101, 213, 281 e 360, ed ha approvato il testo finale dell’art. 7/bis.

Passando all’esame dell’art. 7/ter, col parere negativo del relatore e della Giunta, sono stati respinti gli emendamenti n. 102, 103, 214, 262 e 280, ed è stato approvato il testo dell’articolo.

Al termine di quest’ultimo scrutinio, l’Aula ha ripreso l’esame dell’emendamento n. 248 (Truzzu-Fenu) accantonato dalle sedute precedenti e poi trasformato in ordine del giorno unitario. Il documento impegna l’assessore della Sanità «a costituire in capo al medesimo assessorato un coordinamento della sanità penitenziaria preposto ad organizzare l’assistenza presso le carceri garantendo livelli essenziali di assistenza pari a quelli del cittadino libero». L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

Il Consiglio, infine, ha proceduto al voto finale della legge, che è stata approvata con 32 voti favorevoli.

Municipio di Cagliari 890 copia

«A Cagliari manca una strategia sulla raccolta dei rifiuti». A dirlo è Edoardo Tocco, consigliere regionale e consigliere comunale di Forza Italia.

«La verità è che si brancola nel buio. Non c’è un servizio definito. L’azienda, ancora precaria sull’appalto, non ha ancora una strategia chiara sulla strada da seguire. Verissimo. E’ un appaltone, ma i tempi per l’assegnazione del servizio sono troppo lunghi. Quasi scontato che la situazione vada peggiorando. Occorre incrociare le esigenze dei cittadini, che attendono una gestione più dinamica e meno costosa, e delle aziende che da anni aspettano il nuovo piano per i rifiuti. E, soprattutto, azzerare la burocrazia che ancora ostacola un adeguato servizio di ritiro della spazzatura.»

Edoardo Tocco, vicepresidente della commissione comunale Servizi tecnologici, non cerca alibi sul quadro attuale del porta a porta in città, con una gestione che si porta via quasi 45 milioni di euro all’anno. «Praticamente un salasso per i cittadini con imposte altissime e costi ormai esorbitanti che gravano sulle spalle dei cittadini». E la fotografia della città che non è certo bella da vedere, con cassonetti stracolmi e rifiuti abbandonati, soprattutto in alcune strade della periferia. «All’interno della commissione stiamo cercando di accelerare – conclude il consigliere regionale e comunale Tocco – per dare un progetto in grado di rendere il servizio più efficiente e meno oneroso per i cittadini».