20 May, 2024
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«Una Regione totalmente assente, prona di fronte alla rigida disciplina comunitaria e nazionale, sta mettendo in ginocchio il comparto della pesca. Il grido d’allarme lanciato dagli operatori del settore a Cagliari deve indurre la Giunta di Francesco Pigliaru a cambiare registro e sostenere la categoria: uomini che chiedono soltanto di lavorare senza doversi confrontare con leggi ingiuste e burocrazia snervante.»

Il consigliere regionale Ignazio Locci, esponente del gruppo Forza Italia Sardegna, non è mai stato tenero nei confronti della Giunta Pigliaru e della sua maggioranza ed ancora una volta ne denuncia i ritardi nell’affrontare i problemi dell’apparato produttivo, questa volta nel settore della pesca.

«Un esempio tra tutti della scarsa attenzione che la Giunta riserva al settore della pesca – sottolinea Ignazio Locci – è dato dall’atteggiamento assunto di fronte alle modalità di regolamentazione del fermo biologico. La Regione ha subito senza fiatare la normativa nazionale, dimenticando di proteggere le nostre specificità: mentre nelle altre regioni era ancora facoltativo il fermo biologico oltre le 12 miglia, in Sardegna la nostra flotta è stata letteralmente bloccata in banchina senza avere opportunità di scelta, contrariamente a quanto avvenuto lo scorso anno. Il tutto è corrisposto a gravi disagi e minori guadagni per una categoria già abbondantemente stremata. L’assessore dell’Agricoltura e pesca Elisabetta Falchi, arenata sulle solite e stucchevoli dichiarazioni sovraniste, non è stata in grado di offrire garanzie ai lavoratori del mare. Anzi, ciò che è emerso stamane è la figura di un assessore con le mani alzate di fronte alla disciplina comunitaria che regola il settore. E noi non vogliamo e non meritiamo una Giunta incapace di raddrizzare la schiena in difesa dei sardi e contro un’Europa sempre più distante dai problemi della gente comune.»

I pescatori non possono rimanere sepolti da montagne di burocrazia senza poter contare sul sostegno della Regione. L’assessore Falchi – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco – deve alzare la testa e impegnarsi in difesa dei pescatori, abbandonati e non rappresentati. Ed è inaccettabile per una categoria che conta 1.355 imbarcazioni regolarmente registrate e 9.000 imbarcati.»

Elisabetta Giuseppina Falchi 3 copia

L’applicazione del refresh sull’uso del suolo a pascolo e gli indennizzi agli agricoltori per i danni causati da eventi calamitosi sono stati al centro dell’audizione dell’assessore all’agricoltura Elisabetta Falchi nella Quinta Commissione del Consiglio regionale.

Sul primo punto, l’assessore Falchi ha chiarito che mancano ancora i dati ufficiali sulla ricognizione aerea effettuata su tutto il territorio sardo per il ricalcolo delle aree da adibire a pascolo. Le stime ufficiose, ma su questo Falchi ha preferito non sbilanciarsi, potrebbero consentire alla Sardegna di avere una superficie maggiore a disposizione. L’assessore ha poi illustrato i dati ufficiali forniti da Agea sulle domande presentate dagli agricoltori per i fondi sullo sviluppo rurale. Secondo il monitoraggio effettuato dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura la situazione è la seguente: per il premio unico PAC 2013 le domande presentate sono 193 per una somma complessiva di 850mila euro,  quelle sui fondi PSR 2013 sono invece 651, per un importo di 2,8 milioni di euro. Secondo Agea, le situazioni non sanabili sarebbero di soli 150mila euro per la PAC e di 683mila euro per il PSR. Falchi ha poi parlato delle interlocuzioni avute con il ministero delle Politiche agricole: nelle prossime settimane sarà attivato un tavolo Governo-Regione per approfondire la situazione e fugare tutti i dubbi.

Sugli indennizzi agli agricoltori per i danni dell’alluvione, l’assessore Falchi ha annunciato alla Commissione l’approvazione di una delibera, licenziata nella seduta odierna dalla Giunta regionale, che consentirà di risarcire le aziende agricole per i danni alle colture in campo.  Per questo capitolo erano stati stanziati in finanziaria circa 20 milioni di euro, risorse poi dimezzate con l’assestamento di bilancio. «La delibera di oggi – ha detto l’assessore – consentirà di dare pieno ristoro a tutte le imprese agricole colpite dall’alluvione del novembre 2013». Diversa la situazione per i danni causati dall’alluvione di giugno. In questo caso, ha spiegato Falchi, non potranno essere utilizzati i fondi del 2013. La Giunta provvederà ad inserire un apposito capitolo di bilancio nella prossima manovra finanziaria.

Palazzo della Regione 1 copia

La Giunta regionale ha approvato oggi numerose delibere in tema di sanità, proposte dall’assessore Luigi Arru. A favore delle disabilità gravissime, attingendo dal Fondo nazionale per le non autosufficienze, è stato potenziato il programma “Ritornare a casa”, cui va l’assegnazione di 9.214.000 euro. In base a un protocollo di intesa tra Regione e il ministero del Lavoro e politiche sociali, è stata inoltre approvata l’adesione alla sperimentazione di progetti di vita indipendente e inclusione nella società delle persone con disabilità per un valore di 200mila euro, di cui 160 mila euro di risorse statali.
Approvato l’adeguamento degli obiettivi, assistenziali ed organizzativi ed economici, dei Direttori generali delle Aziende sanitarie regionali. A favore della ASL n. 7 di Carbonia sono stati rimodulati alcuni interventi di ammodernamento tecnologico.
E’ stato inoltre recepito l’Accordo sul protocollo d’intesa tra il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, ministero della Salute, Regioni e Province autonome e Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) per favorire le procedure di trasmissione al ministero delle Politiche agricole e ad AGEA degli esiti dei controlli dei requisiti comunitari di protezione ambientale, sanità pubblica, igiene e benessere animale effettuati dai Servizi veterinari regionali.
Mette ordine e circoscrive gli sprechi, la delibera sul contenimento della spesa per l’acquisto di ausili e protesi che trasferisce il ruolo di ASL capofila dalla ASL 8 di Cagliari alla ASL 1 di Sassari per l’indizione della gara di acquisto per la fornitura di ausili e protesi. Approvazione definitiva per i 232.069,80 euro destinati a borse di studio in favore dei laureati medici e non medici per la frequenza delle Scuole di specializzazione in discipline non mediche delle Facoltà di medicina e chirurgia e della Scuola di specializzazione in farmacia ospedaliera. Ulteriori 174.052,35 euro sono stati stanziati per la frequenza delle Scuole di specializzazione della Facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Sassari.
La Giunta ha poi deliberato la soppressione dell’Agenzia regionale della Sanità, nominando commissario liquidatore, per un periodo non superiore ai sei mesi, l’avvocato Tiziana Ledda. Previsti infine 250mila euro per il campo nomadi di Alghero.
Su proposta dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, è stato approvato il disegno di legge che rende applicabili sanzioni amministrative sui servizi di trasporto pubblico regionale e locale per gli utenti.
Positive le procedure di verifica, presentate dall’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, per gli interventi di salvaguardia della fascia costiera e delle infrastrutture nel comune di Porto Torres e per l’esercizio delle operazioni di recupero di inerti non pericolosi a Olbia, in località Paule e Lada. Approvato anche, col giudizio di compatibilità ambientale del Savi, l’intervento di recupero e bonifica dell’area ex FAS di Elmas.
In materia di agricoltura, via libera al Fondo speciale per il ristoro dei danni nelle colture nei campi subiti dagli imprenditori agricoli a causa degli eventi alluvionali del 18 – 19 novembre 2013. L’assessore Elisabetta Falchi ha proposto la somma di 10 milioni da trasferire tramite Argea. Approvata inoltre la prima variazione al bilancio di previsione 2014-2016 dell’Agenzia regionale per ricerca in agricoltura (AGRIS Sardegna) con un aumento delle risorse regionali.
E’ stata nominata, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, la Commissione del Paesaggio, prevista dal Codice Urbani con il compito di valutare il miglioramento della qualità architettonica per i progetti sottoposti a vincolo paesaggistico. Secondo le designazioni pervenute sono stati nominati Corrado Zoppi, Giovanni Macciocco, Enrico Corti e Felice Di Gregorio.
Su proposta dell’assessore Francesco Morandi, sono stati rimodulati gli interventi sui Sistemi Turistici Locali impegnando 400mila euro di fondi nazionali (fondi Cipe). Per permettere alle associazioni Pro Loco di beneficiare delle provvidenze della L. 383 del 2000, in attesa del riordino e dell’attribuzione delle competenze ai Comuni, sono state previste le modifiche delle direttive e del modello di statuto.
È stata individuata la rosa dei sette funzionari candidati a divenire membri del Comitato consultivo del Fondo immobiliare regionale – housing sociale, che si esprime, tra l’altro, a proposito del business plan. Aprono la lista il direttore generali dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini e il direttore di servizio Giulio Capobianco. L’assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, rappresenterà la Regione in sede di Assemblea dei partecipanti.
Per la realizzazione dei Piani per insediamenti produttivi (PIP), sono state approvate le direttive proposte dall’assessore Maria Grazia Piras sulle sovvenzioni a favore degli Enti locali. Si tratta di due milioni, in parte già erogati a titolo di anticipazioni. Approvazione definitiva, infine, per le direttive di attuazione sulle risorse per la partecipazione all’Expo 2015.

La Giunta regionale ha approvato oggi un disegno di legge che dispone misure urgenti per l’eradicazione della malattia e prevede un Piano d’azione straordinario che sarà messo in atto da un Comitato ristretto d’indirizzo che opererà attraverso una Unità di progetto. Gli interventi costeranno circa 4 milioni di euro all’anno e, oltre all’azzeramento dell’epidemia, hanno come obiettivo il rilancio della produzione agroalimentare sarda garantendone qualità e sicurezza.
Prima di formalizzare la legge, sono stati avviati contatti con l’Unione Europea e il Ministero della Salute per costruire i presupposti di una azione condivisa. Uno dei risultati incassati è stato quello di ottenere dalla Direzione Generale della Sanità della Commissione europea il distacco, dal 1 dicembre per sei mesi con costi a carico della stessa Unione Europea, di Alberto Laddomada, vice capo unità della direzione generale Salute e tutela dei consumatori ed esperto riconosciuto in materia di peste suina africana. Viene ufficialmente avviata anche la collaborazione con Josè Manuel Sanchez-Vizcaino del Centro de Investigacion Visavet di Madrid considerato il massimo esperto di peste suina africana e di piani per eradicarla, ingaggiato attraverso una convenzione triennale da 100mila euro con l’Universita di Madrid. «L’Europa ci chiede di interrompere il ciclo biologico della peste suina africana e su questo lavoriamo dal primo giorno – dice l’assessore della Salute Luigi Arru –. Stiamo già ottenendo ottimi risultati sulla lingua blu, abbiamo fatto talmente bene rendendo obbligatoria la vaccinazione che l’Europa ci rimborserà metà dei costi sostenuti, circa 1 milione e 250mila euro dei 2,5 spesi. Non solo: una delegazione di Taiwan ci ha attribuito un punteggio di 9,5 su 10 per la politica sulla blu tongue. Nello stesso solco – aggiunge Arru – dobbiamo muoverci per la peste suina, facendo capire agli allevatori che eradicarla significa creare ricchezza per loro. Anche per i soldi messi in campo per la peste suina contiamo di ottenere il rimborso di metà della cifra dall’Europa, mettendo in atto un percorso virtuoso che ci venga ufficialmente riconosciuto».
Oltre a Laddomada e Vizcaino ne faranno parte il direttore generale della Presidenza Alessandro De Martini, che sarà il coordinatore, il consulente dell’assessorato della Salute Gianni Salis, il direttore generale dell’Agricoltura Sebastiano Piredda, il delegato dell’Assessorato dell’Ambiente Davide Brugnone, il delegato del direttore generale del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale Carlo Masnata e il commissario straordinario dell’Ente regionale Foreste Giuseppe Pulina. Entro 20 giorni dalla pubblicazione della delibera L’Unità dovrà predisporre un Piano d’azione straordinario per lotta ed eradicazione alla peste suina da sottoporre all’approvazione della Giunta regionale che individui priorità e strategie d’azione, compresi tempi e risorse messi in campo. Il responsabile dell’Unità di progetto può attivare collaborazioni e convenzioni con Università, Enti e Centri di ricerca o singoli esperti, necessarie per fornire supporto scientifico, e con esperti esterni per la fornitura di servizi ritenuti necessari per l’eradicazione. Secondo l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi «il momento per imprimere una svolta alla lotta alla peste suina africana è favorevole, la mentalità sta cambiando. Dunque non ha più senso e non dà più risultati avere soltanto un atteggiamento di tipo repressivo: bisogna invece – conclude l’assessore Falchi – accompagnare gli allevatori in un percorso che li faccia definitivamente uscire dall’illegalità. Dobbiamo essere tempestivi per bloccare una volta per tutte la diffusione dell’epidemia». Secondo l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano per combattere l’epidemia «sono fondamentali la tutela ambientale e la vigilanza, per essere certi che le regole vengano rispettate».

 

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Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, la Giunta regionale ha avviato il procedimento di fusione dei Consorzi di bonifica del Basso Sulcis, Cixerri e Sardegna Meridionale. Contestualmente, è stato sospeso il procedimento elettorale ed è stata prorogata la gestione commissariale del Consorzio di Bonifica del Cixerri.

«Basta con gli allarmismi che da tempo stanno raccontando una situazione sul refresh, per la nuova destinazione d’uso del territorio agricolo sardo, inesistente e che tira in ballo numeri di dubbia provenienza. Dal mese di giugno le strutture dell’assessorato stanno lavorando costantemente a stretto contatto con gli uffici dell’Agenzia delle Erogazioni in Agricoltura (AGEA) di Roma e il quadro che si sta definendo, settimana dopo settimana, ha poco a che vedere con quello rilanciato sulla stampa regionale o sulla rete.»
Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, cercando di far chiarezza sul tema degli aggiornamenti della Banca dati grafica, voluti dall’Unione europea, che definisce l’uso del suolo in Sardegna. Un uso che nella ridefinizione di quest’anno ha creato problemi per diversi operatori del settore agricolo per il passaggio di diverse aree da pascolo magro a zona boschiva, rischiando di far perdere aiuti dell’Unione europea per le annualità 2013-2014.

«Condividendo le preoccupazioni del mondo agricolo sugli effetti del nuovo ciclo di refresh – ha osservato l’esponente della Giunta Pigliaru – abbiamo subito chiesto, come assessorato, agli organismi competenti (AGEA e ministero delle Politiche agricole) di essere messi nelle condizioni di poter valutare il reale impatto sul territorio regionale del refresh, che tanta preoccupazione sta generando nel mondo delle campagne per le possibili riduzioni degli aiuti, conseguenti all’incremento delle superfici considerate non agricole (boschi) e non soggette ad aiuto. Lo abbiamo chiesto affinché si intervenisse tempestivamente.»

Nel seguire i lavori con Roma, il 19 giugno si è svolto presso la sede di AGEA un incontro tra l’assessore Falchi e i maggiori dirigenti dell’Agenzia per discutere gli effetti generati dall’ultimo refresh sulla gestione delle pratiche che beneficiano delle risorse del “Primo” e “Secondo” pilastro della Politica Agricola Comunitaria (PAC). «Nel corso dell’incontro – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – sono state concordate due diverse linee d’azione finalizzate, da un lato, a limitare al minimo gli effetti del nuovo ciclo di refresh sulle risorse destinata dalla Programmazione 2007-2013 che restano ancora da erogare, dall’altro, a ridefinire per il nuovo periodo di Programmazione 2014-2020 il concetto di pascolo in regioni come la Sardegna».

Sul primo punto AGEA si è impegnata a verificare in tempo utile tutte le aree che nel nuovo refresh hanno modificato il loro uso, diventando superfice “non agricola”. Questa verifica è finalizzata proprio a distinguere le aree già oggetto di controllo nel passato da quelle che non sono mai state controllate, riammettendo agli aiuti comunitari le prime e impegnandosi ad operare i controlli in loco per le altre, anche con l’ausilio di tecnici della Regione Sardegna.

«Nella riunione con AGEA dello scorso 10 novembre – ha proseguito Falchi – abbiamo avuto conferma che erano stai avviati i controlli in loco per le aree riscontrate a bosco nelle domande di finanziamento relative al 2013 e che erano state individuate anomalie su 9433 “isole” (le aree di suolo). Tali anomalie hanno interessato 651 domande per lo Sviluppo rurale e 193 per il Premio Unico.»

In attesa dei dati definitivi che nei prossimi giorni AGEA finirà di elaborare e che in molti casi stanno dando soluzione positiva sulle anomalie, gli uffici dell’assessorato hanno stimato (sulla base degli elementi inviati dall’Agenzia romana) fra i tre e i quattro milioni di euro il rischio di perdita sullo Sviluppo rurale per le annualità 2013-2014. A oggi, le pratiche già verificate da AGEA hanno avuto riscontro positivo in oltre il 60% dei casi.

Per il futuro, un modo per superare lo scoglio del refresh sta nel nuovo decreto di attuazione ministeriale della nuova PAC (dello scorso 18 novembre), dove viene evidenziata la possibilità di inserire tra le superfici ammissibili a finanziamento quelle sulle quali sono svolte le pratiche locali tradizionali.

«Sulla base di questo elemento, fortemente voluto dalla Regione Sardegna – ha detto l’assessore – siamo in costante contatto con il Ministero e AGEA per avviare l’iter che consentirà di individuare le superfici sulle quali si svolgono tali pratiche, finora non considerate ammissibili per i premi del Primo Pilastro della PAC. Così da incrementare le superfici premiabili dalle norme comunitarie.»

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L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi ha commentato l’aggiornamento dei dati (il refresh) sulla distribuzione dei pascoli e delle aree boschive, valutato dall’Unione europea con una serie di fotorilevazioni.

«Il problema del refresh – ha detto Elisabetta Falchi – è seguito costantemente dall’assessorato dell’Agricoltura già dal mese di giugno, quando si sono evidenziate le prime anomalie in fase di presentazione delle domande dei premi PAC (Politica Agricola Comunitaria). La situazione è costantemente monitorata anche dai tecnici dell’agenzia regionale Argea, in continuo contatto con gli uffici di Roma dell’Agenzia delle Erogazioni in Agricoltura e che proprio la settimana scorsa, durante un incontro con le organizzazioni di categoria, hanno presentato gli ultimi dati elaborati da AGEA: le domande con anomalie dovute al refresh sono circa 651 per lo sviluppo rurale e 193 sul premio unico».

«Una parte delle domande in anomalia sono in fase di rielaborazione – ha osservato l’assessore dell’Agricoltura – mentre altre si possono risolvere solo con una serie di verifiche in loco che opererà AGEA, entro novembre, verificando l’effettiva presenza dei pascoli nelle aree riclassificate a bosco».

«Si è lavorato tanto affinché per il futuro non si ripresentasse di nuovo questo annoso problema. Lo abbiamo fatto attraverso una trattativa che ha definito i nuovi accordi della PAC, stipulati dal nostro governo la scorsa estate. Nel nuovo decreto attuativo – ha concluso Elisabetta Falchi – viene data la possibilità alle Regioni di individuare i terreni pascolabili che rientrano negli ambiti delle prassi locali consolidate, riconosciute dall’UE. Quindi ci stiamo attivando con il ministero per avviare l’iter che porterà finalmente a far definitivamente considerare i nostri pascoli magri e arbustivi a tutti gli effetti superfici ammissibili».

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Numerose le delibere approvate oggi dalla Giunta regionale presieduta da Francesco Pigliaru.
La prima riguarda l’istituzione del tavolo regionale per la riqualificazione e il rafforzamento delle cure primarie. La delibera, proposta dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, richiama in particolare l’articolo 5 del Patto della Salute 2014-2016, in merito alla programmazione sanitaria nazionale per la definizione dei livelli essenziali di assistenza (Lea) necessari per garantire equità e universalità del Sistema Sanitario Nazionale, attraverso l’istitruzione di UCCP (Unità complesse di cure primarie) e AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) per l’erogazione delle cure primarie nell’ambito dell’organizzazione dei distretti socio-sanitari.

Su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, è stata approvata la delibera con la quale si istituisce l’elenco regionale dei lavoratori socialmente utili (Lsu), la pubblicazione sul sito istituzionale e la divulgazione agli enti territoriali interessati e che necessitano di organico. E’ stato stanziato un milione di euro, cofinanziamento Regione e Governo centrale, per l’assunzione a tempo determinato di 72 persone verso 25 enti.

Quasi 700 mila euro del Bilancio 2014 sono stati destinati, su proposta dell’assessore del Turismo, Francesco Morandi, alle Confederazioni delle imprese artigiane per favorire le attività sui problemi dello sviluppo economico sociale. I contributi saranno assegnati per la formazione di quadri dirigenti di imprese singole o associate, per lo studio, ricerca, divulgazione e propaganda e l’erogazione di servizi di assistenza e consulenza. I programmi delle attività e iniziative 2014 sono stati presentati dal CNA, CLAAI, Confartigianato e Casartigiani e i contributi saranno erogati in base al numero dei soci iscritti e certificati dalle Confederazioni, che sono tenute a trasmettere all’assessorato l’articolazione dei programmi delle iniziative specificando singole azioni e voci di spesa.

Circa 22mila euro del bilancio 2014 e uno stanziamento di 250 mila euro del bilancio 2015 saranno destinati al funzionamento dello Sportello linguistico regionale per la promozione e la valorizzazione della lingua sarda. Viene inoltre confermata la costituzione dell’Istituto tecnico superiore (ITS) per la mobilità sostenibile finanziato con le risorse statali previste per il 2014 pari a 243 mila euro, e 250 mila euro come compartecipazione regionale.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sono state rimodulate le risorse per gli interventi del Fep, Fondo europeo per la pesca, per un totale di 5 milioni e 405 mila euro.

Al prezzo simbolico di un euro, l’assessore dell’Urbanistica ed Enti locali, Cristiano Erriu, ha proposto l’istituzione dell’elenco dei beni immobili regionali da destinare agli enti locali territoriali e l’alienazione dei terreni della condotta idrica dismessa “ex Casmez” del comune di Tortolì.

Approvate su proposta dell’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, le procedure di valutazione di impatto ambientale relative al progetto “Lavori di realizzazione della strada di collegamento Tempio-Strada Provinciale per Aglientu“. E ancora, la richiesta di permesso di ricerca mineraria denominato “Monte Reposu” per argille bentonitiche e smettiche. Per quanto concerne la Conservatoria delle Coste della Sardegna è stata approvata invece la determinazione del Commissario straordinario dell’Agenzia n° 218 del 15 settembre 2014 che riguarda la proposta di bilancio consuntivo per l’anno 2013, con la documentazione contabile e il parere del collegio dei Revisori dell’11 settembre 2014.

E’ stata approvata su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda, nell’ambito del “Piano straordinario per il Sulcis” la riprogrammazione di 19 milioni di euro all’interno dell’accordo di programma quadro per l’interconnessione dei sistemi idrici di collegamento Tirso Flumendosa.

Sono state approvate, infine, le direttive regionali sulle sovvenzioni a favore degli Enti locali per la realizzazione dei piani per insediamenti produttivi (Pip), su proposta di delibera dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras. Le direttive definiscono criteri e modalità di individuazione degli enti beneficiari delle sovvenzioni. I lavori a carico degli enti devono essere appaltati entro 6 mesi per interventi immediatamente cantierabili, entro 12 per gli altri interventi dal momento della prima quota erogata.

Augusto Cherchi.

Augusto Cherchi.

I consiglieri regionali del Partito dei Sardi Augusto Cherchi e Piermario Manca, lanciano l’allarme per la drammatica situazione in cui si trova il comparto agricolo in Sardegna sollecitando l’assessore Elisabetta Falchi a un intervento tempestivo.

«L’assessore regionale dell’Agricoltura – dicono Cherchi e Manca – deve accelerare le procedure per far arrivare in Sardegna i 70 milioni di euro del Programma di sviluppo rurale entro la prima metà di novembre e allo stesso tempo deve chiedere la deroga per poter incassare i fondi europei del premio Agricola 2014, un miliardo e 400 milioni da dividere con le altre regioni.»

«Viviamo una crisi senza precedenti, sono 4 mesi e mezzo che non piove, gli agricoltori sono piegati dalle enormi spese che devono sostenere, in primis quelle per i mangimi – dicono i due consiglieri autonomisti – Allora bisogna accelerare tutte le procedure  per incassare immediatamente i finanziamenti del Psr per i pagamenti diretti previsti entro dicembre e allo stesso tempo sollecitare Agea per il pagamento del premio unico, cosa che si può fare in deroga se la Regione anticipa i soldi che l’Europa poi le risarcisce. Non c’è più tempo da perdere – concludono Cherchi e Manca -. La situazione è davvero drammatica e dunque ci appelliamo alla sensibilità dell’assessore Falchi affinché metta in campo ogni intervento utile a salvare le sorti dell’agricoltura in Sardegna.»

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«Stiamo affrontando malattie infettive animali di diffusione internazionale. Per sconfiggerle dobbiamo evitare l’egoismo e guardare con attenzione al nord Africa, collaborando attivamente con quei territori. Non dobbiamo ripetere l’errore fatto con la gestione dell’epidemia Ebola, di cui ci siamo interessati solo quando sono stati infettati quattro occidentali». Così l’assessore della Sanità, Luigi Arru, nel suo intervento alla conferenza “Limbablu, la febbre catarrale degli ovini”, organizzata questa mattina a Cagliari dall’agenzia regionale Laore. All’incontro erano presenti anche l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, e numerosi studiosi universitari sardi e internazionali.

«Con quasi l’80 per cento dei capi ovini vaccinati – ha aggiunto l’assessore della Sanità – l’ultima stagione della lotta alla Blue tongue presenta dati rassicuranti: appena 8 focolai e 15 capi morti nel 2014. Niente a che vedere con la catastrofe del 2013, dove morirono 113.769 capi ovini in 5.777 focolai».

Collaborazione e unità sono state le parole d’ordine condivise dai due assessori della Giunta Pigliaru, che hanno ricordato come sia fondamentale, per migliorare le condizioni della pastorizia e dell’agricoltura sarde, aprire a tutti i portatori di interesse: pubblici o privati. «Si impara dagli errori del passato e quello che è accaduto nel 2013 non doveva e non dovrà più accadere», hanno affermato Falchi e Arru.

«Concordo con il collega della Sanità – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi – sulla Lingua blu i vaccini sono la via obbligata, senza pregiudizi o preconcetti, a cui si devono affiancare le altre metodologie di contrasto come le catture dell’insetto vettore, ma anche gli studi sui movimenti del vettore stesso e sui sierotipi che circolano in una determinata stagione». Elisabetta Falchi ha inoltre ricordato i 28milioni di euro destinati dalla Giunta per risarcire le aziende agricole danneggiate nel 2013 dal virus. «Abbiamo stanziato queste risorse in un momento assai difficile per le casse regionali sarde – ha detto l’assessore Falchi – e lo abbiamo fatto in collaborazione con il Consiglio regionale, la commissione Agricoltura e in particolare con il consigliere Efisio Arbau».