20 May, 2024
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Palazzo della Regione 2 copia

Ieri, a quattro giorni dalla promulgazione della Finanziaria che nella programmazione unitaria ha il suo asse portante e a sei dal via libera in Giunta alla delibera che la istituisce, si è riunita per la prima volta la cabina di regia della Programmazione Unitaria. La programmazione unitaria dei fondi europei, nazionali e regionali per spendere presto e bene le risorse disponibili e attuare nei tempi previsti priorità e strategie di governo è la scommessa della Giunta guidata da Francesco Pigliaru.
L’obiettivo è agire velocemente per essere immediatamente operativi: il presidente Pigliaru e gli assessori della Programmazione Raffaele Paci, del Lavoro Virginia Mura e dell’Agricoltura Elisabetta Falchi hanno ufficialmente avviato i lavori della cabina di regia che dovrà coordinare tutti i processi della programmazione unitaria, proporre le priorità nell’azione amministrativa, verificare coerenza o discrasie con il Programma regionale di sviluppo e dei programmi di spesa in riferimento a obiettivi e risultati attesi, coordinare negoziazioni e attività con le autorità comunitarie nazionali.

«Dobbiamo fare in fretta e non perdere neanche un minuto – ha detto il presidente Pigliaru –. I bandi devono partire per riuscire a spendere i fondi in fretta e soprattutto bene, potenziando la loro efficacia già in fase di programmazione e rendendo così il loro utilizzo più incisivo per il territorio.»

«Abbiamo creato un database in cui monitoriamo contemporaneamente risorse e fondi, una sorta di pannello di controllo che ci dia immediatamente l’idea precisa di quante risorse abbiamo – ha detto l’assessore Paci -. Ora si tratta di individuare le priorità e poi entrare nel merito di ciascun argomento, da subito: infatti venerdì la Cabina di regia si riunirà con l’Unità di progetto di Coordinamento tecnico per discutere di istruzione, dalle infrastrutture agli interventi contro la dispersione scolastica. Lunedì nuovo incontro dei due gruppi di lavoro che parleranno di lavoro e di strategia smart specialization che guida la specializzazione produttiva delle imprese.»

L’Unità di progetto di Coordinamento Tecnico aiuterà ad affrontare e risolvere da subito i problemi connessi alla fase di attuazione dei Programmi (PO FESR, PO FSE, PO FEASR, PO FEAMP, PAC, PON, APQ), garantendo il rispetto degli impegni assunti, la realizzazione delle integrazioni tra Fondi e il conseguimento degli obiettivi.

Con la Programmazione integrata vengono individuate le strategie di governo (istruzione, lavoro, imprese, agricoltura, turismo, sanità, inclusione sociale, protezione dell’ambiente, infrastrutture, mobilità, semplificazione e qualità istituzionale, territorio, istituzioni e enti locali), definiti gli obiettivi per il 2015, quantificate le risorse e definita la copertura finanziaria. Gli obiettivi dei programmi 2014-2020 sono la Crescita intelligente (Ricerca e innovazione, Agenda digitale, Competitività dei sistemi produttivi), la Crescita sostenibile (Energia sostenibile e qualità della vita, Clima è rischi ambientali, tutela dell’ambiente) e la Crescita inclusiva (Occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione).
I fondi comunitari del ciclo 2014-2020 sono già disponibili, dunque nel Bilancio sono incluse le annualità 2014-2015 per Fse e Fesr e 2015 per il Feasr, per un totale di 562 milioni. In aggiunta bisogna considerare circa 80 milioni di Fondi Pon e 600 di residui da spendere del ciclo 2007-2013 nei tre fondi.

Ieri mattina, all’ex Cisapi di Cagliari, si è svolto un seminario sui temi legati alla riforma della Regione, con specifico riferimento al nuovo sistema di valutazione dei dirigenti di Amministrazione regionale, enti e agenzie. e all’apprendimento di ciò che è stato fatto in altre realtà, a cominciare dalla Regione Puglia, una delle prime pubbliche amministrazioni in Italia che abbia trovato un metodo per migliorare le performance di direttori generali e direttori di servizio, e a cascata di tutto il personale. I lavori, coordinati dal professor Pietro Ciarlo (ordinario di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari), sono stati seguiti da circa 200 dirigenti del sistema Regione e hanno visto gli interventi dell’assessore regionale del Personale, Gianmario Demuro, del professor Gianfranco Rebora dell’università Carlo Cattaneo – Castellanza, del professor Luciano Hinna dell’università di Roma Tor Vergata (in passato componente della CIVIT) e del professor Bruno Carapella dell’Oiv (organismo indipendente di valutazione) della Regione Puglia, tra i massimi esperti a livello nazionale. E proprio loro, che hanno introdotto questo sistema di valutazione in ambito statale, hanno espresso pareri lusinghieri sulla legge 24 del 2014 (Riorganizzazione della Regione).

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha concluso sottolineando come l’incontro sia stato «il primo passo di un dialogo che deve divenire continuo», annunciando l’apertura di uno spazio virtuale che sia luogo di confronto costante. «La condivisione è il primo tassello, poi viene la valutazione, che non va utilizzata per sanzionare, bensì per restituire a chi lavora motivazione e fiducia nelle proprie capacitàLa valutazione non deve essere discrezionale né autoreferenziale, ma anzi ancorata a parametri certi e attenta alla voce dei cittadini. Nello stesso modo, valutabili devono essere gli obiettivi: il nostro ruolo è avere il coraggio di definire delle priorità e indirizzare il lavoro in quelle direzioni, sia dal punto di vista delle risorse che dell’organizzazione – ha concluso il presidente Pigliaru -, non sottovalutando nessun passaggio e tenendo sempre conto della complessità».

L’assessore Demuro ha ricordato che «il seminario è servito per condividere i temi posti dalla legge 24 sulla riorganizzazione e iniziare il percorso di ridefinizione dell’organizzazione della Regione e dell’impatto che produce la valutazione delle performance dei dirigenti e, in prospettiva, dei dipendenti. Uno dei temi che abbiamo voluto affrontare è quello di aumentare l’efficienza dell’organizzazione amministrativa nell’azione della pubblica amministrazione, utilizzando strumenti di incentivo per realizzare la meritocrazia all’interno della Regione. È stato, soprattutto, un seminario di confronto e di ascolto di altre esperienze. Sono convinto che il personale della Regione abbia la capacità, la forza e la voglia di accettare la sfida. La meritocrazia è la garanzia per loro stessi di poter vedere valorizzato il lavoro che fanno».

 Presentazione visita Laura Boldrini 3Presentazione visita Laura BoldriniPresentazione visita Laura Boldrini 2
E’ stato presentato stamane il programma della visita in Sardegna della presidente della Camera Laura Boldrini, in programma da venerdì 20 a domenica 22 marzo.
«Un momento di confronto unico per rivendicare il ruolo del parlamento, affrontare il tema legato alle regioni e in particolare quelle a Statuto speciale per rivendicare con forza l’autonomia e la specificità della nostra isola». È questo il filo conduttore che il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, ha spiegato ai giornalisti questa mattina in conferenza stampa relativamente alla visita in Sardegna e in particolare all’incontro con l’Assemblea sarda della presidente della Camera, Laura Boldrini. Ad illustrare i dettagli del programma della tre giorni nell’Isola insieme al presidente Ganau , il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda e la deputata del PD e segretaria di presidenza della Camera, Caterina Pes.

La presidente Boldrini arriverà venerdì 20 marzo e si tratterà in Sardegna per tre giorni seguendo un itinerario «costruito come un percorso di voci di donne – ha sottolineato l’onorevole Pes – un’importante occasione per la nostra isola di raccontarsi per quello che è la sua storia, la sua memoria e la sua narrazione».

La mattinata sarà dedicata alla città di Cagliari. «E’ un onore, oltre che un piacere, ospitare la presidente Boldrini – ha dichiarato il primo cittadino Massimo Zedda – il suo arrivo in città è per noi l’occasione di mostrare il nuovo volto di una Cagliari che sta cambiando. La visita al Lazzaretto, luogo simbolo di questa trasformazione, culturale prima ancora che urbanistica, sarà il miglior modo per raccontare i tanti cantieri che renderanno la vita degli cagliaritani più ecologica e sostenibile. Cantieri che regalano una boccata d’ossigeno ai molti disoccupati».

Nel pomeriggio, alle 16.00, è prevista la seduta del Consiglio alla quale interverranno i consiglieri regionali, i parlamentari e gli europarlamentari sardi. «La Boldrini si confronterà con noi sul futuro della Sardegna – ha spiegato il presidente Ganau – sul ruolo essenziale di controllo e sollecito che i parlamenti devono oggi poter continuare a svolgere anche in un momento di difficoltà come quello che stiamo affrontando, dove mantenere l’equilibrio tra esecutivo ed organo legislativo è sempre più difficile».

Anche il presidente della Regione, Francesco Pigliaru ha sottolineato, a nome di tutta la giunta, l’importanza della visita della presidente della Camera, «con cui avremo l’opportunità di affrontare, tra l’altro, alcuni temi che in questo momento sono di grande attualità e interesse. Il primo riguarda il rapporto tra gli organi esecutivi e quelli legislativi, quali siano realmente i poteri degli uni e degli altri. E su questo – ha proseguito – sono profondamente convinto che quanto più i Consigli hanno potere di controllo, tanto più è forte la democrazia. L’altro tema è il ruolo delle regioni, soprattutto quelle a statuto speciale: devono avere un’economia virtuosa – ha concluso Francesco Pigliaru – e dimostrare, attraverso le buone pratiche, quanto la loro autonomia sia utile non solo per le regioni stesse, ma per l’intero quadro nazionale».

Sabato 21, la presidente Boldrini sarà ad Oristano, per celebrare la prima delle tre donne sarde del filo rosso che l’accompagnerà nella sua visita in Sardegna: Eleonora d’Arborea, regina e prima giudicessa donna; in mattinata sarà a Cabras, per visitare il Museo che ospita i Giganti di Mont’e Prama ed inaugurare la nuova ala espositiva. Nel pomeriggio, ad Oristano, al teatro Garau, la Boldrini parteciperà ad una tavola rotonda «per conoscere le donne – ha dichiarato la deputata del PD – che con coraggio hanno scelto di lavorare e rimanere in Sardegna».

Domenica 22, infine, la presidente Boldrini visiterà i luoghi simbolo della vita di altre due donne sarde: in mattinata a Nuoro prima alla casa di Grazia Deledda, poi nella chiesa della Solitudine e infine al monumento dedicato all’autrice premio Nobel dall’artista Maria Lai, la terza donna del percorso che sarà invece celebrata nel pomeriggio ad Ulassai alla Stazione dell’arte.

 

Filippo Spanu 4 copia

Il capo di Gabinetto della Presidenza della Regione, Filippo Spanu, questa mattina ha incontrato una delegazione di quindici sindaci giunti da tutta la Sardegna per protestare contro il Piano di dimensionamento scolastico varato dalla Regione. Il presidente Francesco Pigliaru non era presente perché impegnato a Roma per incontri istituzionali. Filippo Spanu, accompagnato dal capo di Gabinetto dell’Assessorato alla Pubblica istruzione, Giuseppe Dessena, ha assicurato ai sindaci la «massima attenzione del presidente Pigliaru e dell’assessore Claudia Firino, sottolineando che la programmazione territoriale è alla base del rilancio degli enti locali, ed occorre un dialogo tra Comuni confinanti per trovare soluzioni condivise».
L’assessore Claudia Firino, che aveva già incontrato i sindaci in precedenti occasioni, nel pomeriggio ha sottolineato che «il Piano di dimensionamento non chiude le scuole ma le organizza per offrire un’istruzione di qualità. Mettiamo le scuole al centro del territorio, in un’ottica pluricomunale poiché abbiamo una visione concreta e globale delle problematiche che riguardano l’interno della Sardegna. Sappiamo che solo elevando il livello della scuola potremo creare lavoro e agire sullo spopolamento. Le pluriclassi saranno dunque gradualmente abolite, secondo criteri condivisi e con la creazione di alternative di qualità. Ci rendiamo conto che abbiamo fatto una scelta coraggiosa, sulla via del cambiamento. Ma la scuola sarda, ultima nelle graduatorie nazionali ed europee, richiede un intervento importante e ci impone di porre rimedio alla situazione disastrosa che abbiamo trovato».

Palazzo della Regione 4 copia

E’ ripreso questa mattina, in viale Trento, il confronto tra la Giunta regionale e le organizzazioni sindacali. Il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori della Programmazione e Bilancio e del Lavoro, Raffaele Paci e Virginia Mura, hanno incontrato i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil. Al centro del confronto i temi dello sviluppo e dell’occupazione.

La Giunta punta a coniugare le politiche di sviluppo con le politiche del lavoro e per questo ha deciso di cambiare il modello adottato finora, fatto prevalentemente di aiuto al reddito, da una parte, e formazione non mirata, dall’altro. Le nuove politiche del lavoro devono coniugare la continuità di reddito con la partecipazione attiva dei beneficiari del sostegno economico a percorsi di reinserimento nel mercato del lavoro. Per questo motivo il 2015 sarà l’anno della riforma e della riorganizzazione dei centri dei servizi per il lavoro.

La Giunta, intanto, sta incalzando il Governo nazionale per ottenere certezze sulle risorse del 2014 destinate ai lavoratori in regime di ammortizzatori sociali. L’esecutivo, su questo tema, non intende fare alcun passo indietro e vigilerà sui provvedimenti del ministero del Lavoro. Ai rappresentanti sindacali sono state poi illustrate tre delibere approvate nell’ultima seduta di Giunta regionale, quelle relative alla Programmazione unitaria (ovvero la costituzione di una cabina di regia per integrare i fondi europei, nazionali e regionali e spenderli in modo rapido e adeguato), la Programmazione territoriale (per valorizzare i territori assecondandone le peculiarità attraverso progetti di cui le stesse realtà locali si fanno promotori, con l’obiettivo di rilanciare sviluppo e occupazione) e gli indirizzi per la contrazione del mutuo infrastrutture da 700 milioni di euro approvato con la manovra finanziaria. Per i prossimi incontri è stato concordato di esaminare misure concrete che siano in grado di armonizzare le politiche di sviluppo con le politiche del lavoro.

La Corte Costituzionale ha accolto il ricorso del Governo contro l’articolo della Finanziaria nazionale che avrebbe garantito alla Sardegna di incamerare le accise sui carburanti prodotti nell’Isola.

«Noi non ci fermiamo – dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa – anche perché stiamo parlando di soldi dei sardi che devono restare in Sardegna. Tema ancora più importante nel momento in cui da quest’anno per la Sardegna viene meno il patto di stabilità e la Regione può spendere tutti i soldi di cui dispone. Peccato che, a conti fatti, si stava forse meglio quando c’era il patto e per riuscire a fare qualche infrastruttura la Regione ha deciso di contrarre un mutuo di 700 milioni di euro.»

«Ecco perché – aggiunge il coordinatore regionale dei Riformatori – i nostri legali hanno già predisposto il ricorso alla Corte Europea che sarà presentato nei prossimi giorni».

Michele Cossa (costituitosi in giudizio assieme ad Attilio Dedoni) ricorda che solo i Riformatori hanno provato, come estremo tentativo, a chiedere alla Consulta di essere loro a rappresentare i sardi al posto del presidente e del vicepresidente della Giunta. «Purtroppo il nostro tentativo non andato a buon fine ma – dice ancora Cossa – non c’era altra strada e abbiamo tentato il tutto per tutto».

«Francesco Pigliaru e Raffaele Paci – attacca Cossa – stanno definitivamente uccidendo l’economia della Sardegna, complici di un governo nazionale che sta dimostrando, nei fatti, di essere nemico della nostra Isola. Siamo pronti a una grande manifestazione a Lussemburgo, presso la sede della Corte, per difendere anche in Europa i diritti del popolo sardo.»

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha incontrato ieri il presidente dell’Inaf, l’Istituto Nazionale di Astrofisica Giovanni Bignami, il direttore generale Umberto Sacerdote e il componente del Cda Andrea Ferrara, per discutere dell’ipotesi di accorpamento dell’Osservatorio Astronomico della Sardegna con quello di Bologna.

«Vogliamo portare in Sardegna un pezzo importante dell’Astrofisica nazionale – ha detto Pigliaru -, non solo le strutture ma anche il capitale umano. Abbiamo investito moltissimo in questo progetto e siamo convinti di avere tutto il diritto di vedere gli sviluppi di una scommessa scientifica fatta con grande determinazione. Comprendiamo le vostre esigenze funzionali ma noi tuteliamo la nostra autonomia. Oggi abbiamo preso atto che la decisione non è immediatamente operativa e che ci sono spazi per arrivare a una soluzione condivisa.»

All’incontro hanno partecipato anche l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, e il capo di gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu.

Nell’Osservatorio Astronomico la Sardegna ha investito negli anni circa 20 milioni di euro. La realizzazione in Sardegna del grande radio telescopio SRT (Sardinia Radio Telescope), è stata finanziata nel 1997 dal Ministero nell’ambito dei Piani di potenziamento della rete scientifica e tecnologica nelle aree depresse, e la Regione ne ha fatto uno dei punti strategici dello sviluppo del sistema del sapere nell’Isola.

Radiotelescopio San Basilio 1

 

Confronto di oltre due ore, ieri mattina, fra il presidente della Regione Francesco Pigliaru e gli studenti delle quarte e quinte classi dell’Istituto Tecnico “Pietro Martini” di Cagliari, sui temi dell’istruzione isolana e sulle proposte della Regione.

Il presidente Pigliaru, dialogando con gli studenti, è partito da un dato di contesto che riguarda l’elevata dispersione scolastica nella nostra regione, ed è sceso nel dettaglio illustrando ai ragazzi i dati sul tasso di partecipazione all’università da parte degli studenti usciti dal loro istituto negli ultimi due anni, riferendo anche la media dei voti conseguiti. Si è quindi soffermato sulle azioni che la politica regionale sta portando avanti per contrastare la dispersione scolastica ed elevare le competenze degli studenti, così da permettere ai giovani sardi di confrontarsi alla pari con i coetanei in uno scenario globale come quello di oggi.

«Dopo i 30 milioni destinati all’edilizia scolastica e gli interventi messi in campo con il progetto Iscol@ – ha spiegato il presidente Pigliaru – stiamo predisponendo nuovi investimenti che saranno presentati nei prossimi giorni: una parte importante sarà destinata ai supporti didattici e all’aggiornamento degli insegnanti.»

Il presidente della Regione ha poi spiegato ai ragazzi le politiche regionali per l’orientamento nelle scelte scolastiche e ha spiegato il principio che sta alla base del dimensionamento, evidenziando come l’azione della Regione si sia incentrata «sul diritto alle pari opportunità per tutti gli studenti. Il modello della pluriclassi, su cui sono stati operati i tagli, non risponde alle esigenze di una didattica ottimale, un diritto questo che spetta in pari misura a tutti gli studenti della nostra isola. L’idea di scuola del futuro che la giunta vuole portare avanti è quella di una scuola più aperta e più moderna – ha concluso Pigliaru -, in cui il prolungamento dell’orario si traduce in attività nuove e creative, sia curricolari che extracurriculari, per dare a ogni studente tutti gli strumenti per assecondare il proprio talento».

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Gianluigi Mario Penco, ex presidente della commissione Trasporti del comune di Carloforte, ha inviato una lettera aperta, via mail, al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, sulla vertenza Saremar, che riportiamo integralmente.

«Esimio Presidente,

in virtù degli ultimi intendimenti della Regione Autonoma della Sardegna relativamente alla privatizzazione della società Saremar, si constata con grande delusione e amarezza, che tutte le richieste avanzate in questi anni da parte delle Amministrazioni locali, dalle Comunità, dalle Organizzazioni sindacali di categoria e in particolar modo dagli stessi marittimi, sono rimaste inascoltate.

Le esigenze manifestate, riguardano soprattutto la necessità di affidare la gestione della Saremar ad una società con un pacchetto di maggioranza pubblico, sulle garanzie inerenti il mantenimento dell’attuale livello occupativo, e la tanto richiesta ed attesa rimodulazione del sistema tariffario con l’introduzione nell’attuale impianto dei “Residenti in Sardegna”.

Il dialogo fra le parti è una scelta imprescindibile, obbligata; senza dialogo e condivisione rimarrebbe la marginalizzazione dei nostri territori. Necessita un percorso che invece dovrebbe garantire alle stesse Comunità isolane un servizio adeguato a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, ed il rispetto degli obblighi di servizio pubblico al fine di garantire il dovuto principio di continuità territoriale e un livello sufficiente di servizi regolari di trasporto  in modo da rilanciare lo sviluppo economico e sociale delle stesse Comunità.

Caro Presidente, i traghetti per tutti noi rappresentano la strada obbligata, e sono assolutamente determinanti per garantire alla stessa Comunità un’esistenza più serena e sicura, e per tanto sopra Le chiedo che venga rispettato:

  1. Il principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori che garantisce il soddisfacimento dei bisogni primari del cittadino (salute, istruzione, sicurezza e lavoro), nonché l’uguaglianza sostanziale di cui all’art. 3 della costituzione e del trattato di Amsterdam;
  2. il riconoscimento dei trasporti marittimi locali per le Isole minori, alla stregua dei Trasporti Pubblici Locali (TPL), e come tali non soggetti a gara, in quanto non rispondenti alle ferree leggi del mercato, ove valgono e incidono aspetti di carattere meramente commerciale;
  3. il mantenimento dell’attuale livello occupativo ed il riconoscimento dell’attuale assetto di corse, come “minimo garantito”, rigettando qualsiasi progetto di ridimensionamento;
  1. il blocco del processo di privatizzazione della Società Saremar in quanto in contrasto con quanto stabilito dal 4° comma dell’art. 57 del DL nr. 112/2008 che cita: «In deroga a gli art. 10, 17 e 18 del decreto legislativo nr. 422 del 1997, e sussistendo comprovate esigenze economiche , sociali e ambientali, anche al fine di assicurare il rispetto del principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini, le Regioni possono affidare, l’esercizio di servizi di cabotaggio a Società di capitale da esse interamente partecipate secondo le modalità stabilite dal diritto comunitario”;
  2. che la Regione Autonoma della Sardegna, nella questione dei trasporti marittimi assuma un ruolo attivo dichiarando immediatamente la propria disponibilità a entrare nella proprietà e nella gestione della Società di navigazione Regionale Saremar, a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni interessate, stanziando a tal fine risorse adeguate e il rigetto categorico alla svendita, sotto qualsiasi forma, della Saremar da parte della Regione Sardegna;

In conclusione, convinto che prevarrà ragionevolezza e buon senso mi appello a Lei Caro Presidente, affinché metta in atto tutte le azioni necessarie per soddisfare le suddette legittime richieste al fine di garantire alle nostre Comunità Isolane quanto dettato dalla Nostra Costituzione.»

Gianluigi Mario Penco

Traghetto

Palazzo della Regione 1 copia

La Sardegna è la prima regione italiana, insieme al Lazio, a rispettare il termine ultimo imposto dal Governo per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. La Giunta regionale ha approvato le disposizioni per il definitivo superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, impegnandosi a elaborare e attuare programmi personalizzati di dimissione e presa in carico dei pazienti da parte dei Dipartimenti di Salute Mentale.

«È un provvedimento di cui andiamo particolarmente orgogliosi – dice l’assessore Arru – ci sono 22 sardi ricoverati di cui la Regione deve d’ora in poi interamente farsi carico: di questi, 18 possono essere dimessi e seguiti con programmi personalizzati. Abbiamo individuato una struttura a Capoterra e stretto un accordo con la Asl di Sanluri. Adesso presenteremo tutta la documentazione al Ministero, il che consentirà di sbloccare risorse economiche e umane».

Sempre su proposta dell’assessore della Sanità, l’esecutivo ha approvato la proroga delle linee guida per i Piani locali unitari dei servizi alla persona, la modifica dei criteri di assegnazione del finanziamento indistinto della spesa sanitaria della parte corrente del 2013 e approvato definitivamente il riparto delle risorse destinate al finanziamento indistinto del Servizio Sanitario Regionale tra le Aziende Sanitarie.
Su proposta dell’assessore Raffaele Paci, la Giunta ha approvato gli atti di indirizzo per la contrazione del mutuo infrastrutture da 700 milioni di euro contenuto nella manovra finanziaria (in erogazioni non superiori a 150 milioni all’anno per 8 anni o, in subordine, per 5 anni, a un tasso d’interesse commisurato a quello applicato dalla Cassa Depositi e Prestiti e da estinguere in trent’anni). Sarà ora attivato un meccanismo di gara, con criterio di aggiudicazione del prezzo più basso e preferenza per il tasso fisso. Via libera anche alla rimodulazione dell’atto aggiuntivo dell’Accordo di programma al PIA 13-14 di Nuoro (Infrastrutture e Impianti Produttivi, Turismo e Ambiente).
La Giunta, su proposta dell’assessore Virginia Mura, ha approvato gli indirizzi per la programmazione regionale dell’offerta formativa pubblica. Gli indirizzi recepiscono le Linee Guida per la disciplina del contratto di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere. E’ stata approvata anche la delibera sul bilancio di previsione annuale 2015 e pluriennale 2015-2017 dell’Agenzia Regionale per il Lavoro.
Una delibera integra e modifica il Piano di dimensionamento scolastico 2015-2016. Il provvedimento corregge alcuni errori tecnici presenti nella stesura precedente del Piano. Sarà restaurata “Villa Laura”, la naturale porta di accesso al Parco archeologico urbano di Tuvixeddu a Cagliari. Lo prevede una delibera approvata su proposta dell’assessore Claudia Firino. L’intervento finanziario previsto è pari a 5 milioni di euro. A restauro concluso, alcuni spazi dell’edificio saranno utilizzati per eventi culturali e artistici.
Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, passano dalla Regione al Comune di Arborea, al prezzo simbolico di 1 euro, tre immobili in disuso che l’amministrazione comunale potrà utilizzare a scopi turistico-culturali con particolare riferimento alla storia della bonifica di Arborea. Sempre al prezzo simbolico di un 1 euro, passano dalla Regione al Comune di Pula alcune aree che l’amministrazione comunale utilizzerà per il miglioramento della rete stradale. Al prezzo simbolico di 51,65 euro, infine, la Regione trasferisce al comune di Cagliari alcuni terreni nella zona di San Bartolomeo. In quell’area sarà realizzato un ecocentro a supporto della raccolta differenziata dei rifiuti urbani.
Via libera allo schema del nuovo Accordo di Programma per la strada statale 554. Il testo del nuovo Accordo, approvato dalla Giunta su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda, è stato condiviso dai comuni di Cagliari, Selargius, Monserrato, Quartucciu e Quartu, dall’Anas e dalla Provincia di Cagliari. I progetti inseriti nel nuovo Accordo prevedono l’eliminazione dei semafori e degli incroci a raso. Sempre su proposta dell’assessore Maninchedda, l’esecutivo ha concesso il nulla osta al commissario dell’ENAS perché autorizzi l’esercizio provvisorio dell’Ente per altri due mesi, sino al 30 aprile 2015.
Non saranno sottoposti all’ulteriore procedure di Valutazione di Impatto Ambientale gli interventi per realizzare infrastrutture nella zona portuale di Calasetta e per un impianto di riciclaggio di rifiuti inerti a Torpè. Lo ha deciso l’esecutivo su proposta dell’assessore Donatella Spano. Approvate anche le disposizioni transitorie e gli indirizzi operativi in attesa che venga emanato il decreto del ministero dell’Ambiente con il quale saranno definiti i criteri e le soglie da applicare per l’assoggettamento alla procedura di verifica ambientale. Via libera, infine, al nulla osta che autorizza la proroga dell’esercizio provvisorio dell’Ente Foreste fino al 30 aprile 2015 e all’Intesa con l’Ufficio Circondariale Marittimo di Bosa sul Piano di gestione dei rifiuti del porto di Bosa.
Alla Direzione generale dell’assessorato è attribuita la responsabilità della linea di attività in materia di green economy e riduzione delle emissioni di gas serra. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras. Gli interventi per la promozione degli investimenti nel campo delle energie rinnovabili sono a valere sul PO FESR 2007/2013.
L’artigianato artistico sarà protagonista nelle strutture ricettive di qualità della Sardegna. Lo prevede una delibera proposta dall’assessore Francesco Morandi che approva le direttive di attuazione del bando “Incentivi per la realizzazione di postazioni per la promozione di prodotti espressione dell’identità locale” a valere sul PO FESR 2007-2013.