21 December, 2025
HomePosts Tagged "Ignazio Locci" (Page 48)

[bing_translator]

  

Via tutte le piccole imbarcazioni che, senza alcun motivo, stazionano a terra in area demaniale, in prossimità del mare, precisamente nella zona del Lungomare Cristoforo Colombo e Silvio Olla.

Lo prevede un’ordinanza firmata oggi dal sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci.

A tutt’oggi se ne contano diciassette, alcune delle quali risultano abbandonate: si tratta in gran parte di veri e propri rottami con tavole rotte e chiodi in evidenza che costituiscono un pericolo per l’incolumità pubblica, oltre che un ricettacolo per rifiuti di ogni genere.

Con l’ordinanza n° 21 del 21/05/2018, il Sindaco ordina ai proprietari o ai possessori delle imbarcazioni in questione, di rimuoverle entro otto giorni dalla notifica della stessa ordinanza. Nell’ipotesi in cui, senza un giustificato motivo, le imbarcazioni non venissero rimosse, le operazioni saranno a cura del comune di Sant’Antioco, che addebiterà le spese a proprietari o possessori. La mancata rimozione entro i termini comporterà anche l’irrogazione delle sanzioni derivanti dalle norme vigenti.

«Questo provvedimento è stato concordato con le Forze dell’ordine locali – sottolinea il sindaco Ignazio Locci – dalla Capitaneria di Porto al Comando di Polizia Municipale, dal Corpo Forestale alla Guardia di Finanza. Non possiamo continuare a tollerare questa situazione di degrado: i nostri Uffici ripuliscono costantemente le aree dalle piccole discariche che si creano proprio in prossimità delle barche abbandonate. Auspichiamo – conclude Ignazio Locci – che i proprietari delle imbarcazioni si adoperino nell’immediato.» 

[bing_translator] 

L’EGAS, con la deliberazione del Comitato istituzionale d’ambito n° 15 del 16 maggio 2018, riprogramma le economie del POT «a favore di nuovi interventi finalizzati al superamento delle criticità locali» e, curiosamente, si scopre che le scelte di finanziamento ricadono tutte, o quasi, sui Comuni dall’Oristanese in su. Non si capisce, infatti, con quali criteri siano state ripartite le risorse. Legittimo chiedersi se sia presumibile che non vi siano Comuni del Sud Sardegna in cui insistano emergenze o criticità tali da giustificare un intervento finanziario dell’EGAS (Ente di Governo dell’ambito della Sardegna). Il comune di Sant’Antioco, dal canto suo, avrebbe vitale bisogno di risorse per portare a compimento alcuni interventi strutturali, come concludere l’impianto fognario della borgata di Maladroxia o per l’efficientamento dell’impianto cittadino. Invece siamo costretti a sottostare a questa assenza di regole che produce finanziamenti a pioggia sui Comuni evidentemente “amici” e ad attingere dal nostro bilancio, come nel caso delle opere fognarie per le case popolari di via Trilussa di prossima assegnazione.

Basta, infatti, guardare la lista dei centri isolani destinatari di finanziamenti (parliamo di circa 6 milioni di euro di economie riprogrammate) per farsi un’idea sulla totale assenza di criteri oggettivi. Di sicuro, i comuni di Maracalagonis, Nurachi, Sassari e Macomer, i cui sindaci, guarda caso, sono anche i quattro rappresentanti dei Comuni nell’ambito EGAS, ottengono una buona quantità di fondi per risolvere le “loro” emergenze. Sicuramente è solo un caso, ci mancherebbe. Ma tant’è: sta di fatto che le criticità da risolvere sembrerebbero essere concentrate tutte in alcune zone della Sardegna. Se la Regione, e nello specifico il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini, hanno intenzione di continuare ad avvallare questa tipologia di gestione delle somme a disposizione, ce lo dicano chiaramente. Noi, ovviamente, ci opponiamo.                                                                                                                                        

Ignazio Locci

Sindaco del comune di Sant’Antioco

[bing_translator]

«Nonostante le sollecitazioni dei residenti di via Baden Powell e del Comune, Area (Azienda regionale per l’edilizia abitativa) volta la faccia dall’altra parte e non si assume le sue responsabilità. Pretendiamo un intervento risolutivo e definitivo, al fine di mettere in sicurezza le palazzine e garantire l’incolumità dei residenti. L’intervento in corso, avviato a seguito dei cedimenti strutturali dei giorni scorsi che solo per puro caso non hanno provocato incidenti, non risolve il problema: si tratta, infatti, di opere di messa in sicurezza molto precarie che non risaneranno la struttura in maniera permanente.»

Lo sostiene, in una nota, Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco.

«Ciò che appare inaccettabile è che Area disponga di una dotazione finanziaria di oltre dieci milioni di euro per la manutenzione degli immobili e sarebbe utile capire come sono state suddivise le risorse tra i Comuni in cui compaiono strutture fatiscenti appartenenti al patrimonio Area – aggiunge il sindaco di Sant’Antioco -. E quelle di Sant’Antioco versano in uno stato di abbandono e degrado da anni. È una situazione inammissibile che non possiamo accettare, soprattutto perché sembrerebbero non essere in programma progetti Area destinati alle case di via Baden Powell. Pretendiamo che l’Azienda regionale per l’edilizia abitativa assolva ai suoi compiti e metta mano su quegli edifici che mostrano evidenti cedimenti strutturali. Purtroppo – conclude Ignazio Locci -, non basterà eliminare i pezzi di intonaco e muratura a rischio crollo, così come fatto oggi, per risolvere l’emergenza.»

[bing_translator]

Il gruppo di minoranza Genti Noa attacca il sindaco Ignazio Locci sulla «gestione degli spazi pubblici, della viabilità cittadina e, più in generale, le evidenti mancanze riguardo l’igiene ed il decoro urbano nel comune di Sant’Antioco».

«Ci chiediamo se possiamo considerare Ignazio Locci l’esempio lampante del classico politico che si dimentica di quello che dice non appena viene eletto – attacca Genti Noa –. In questi giorni abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di cittadini allarmati a causa di problemi legati alla sicurezza in via Rinascita e in via Baden-Powell.

Pare che, in via Rinascita, i residenti dei palazzi di proprietà del comune debbano convivere con pericolosi crolli di intonaci oltreché con un ponteggio installato da ormai un anno dall’amministrazione comunale che potrebbe determinare l’intrusione di male intenzionati o, ancora peggio, l’occupazione da parte di quanti vorrebbero impossessarsi degli appartamenti.»

«La situazione non è migliore in via Baden-Powell dove stamane una cittadina ha letteralmente rischiato la vita a causa del parziale crollo di un cornicione – aggiunge Genti Noa -. Pensando alle promesse fatte da Ignazio Locci in campagna elettorale durante i comizi tenuti in quei rioni e rileggendo i suoi comunicati stampa con i quali, quando era consigliere di opposizione, inveiva contro la mancata ristrutturazione di via Baden-Powell, ci domandiamo se l’attuale Sindaco si sia reso conto di essere al governo del Comune di Sant’Antioco visto che ora i problemi di quegli stessi quartieri non solo non sono stati risolti ma risultano addirittura peggiorati.»

«Ma forse da Ignazio Locci ci possiamo aspettare solo questo – conclude Genti Noa -: proclami e comunicati stampa….oltreché gli spettacoli e i concerti ovviamente!»

[bing_translator]

Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, sollecita un immediato intervento di Area per la messa in sicurezza e la ristrutturazione delle palazzine di via Baden Powell.

«Non sono più rinviabili interventi decisi e definitivi di messa in sicurezza e ristrutturazione – scrive in una nota Ignazio Locci -. Oggi sono crollati pezzi di cornicioni pericolanti e, per fortuna, non si sono verificati incidenti. Nonostante le numerose sollecitazioni, l’Azienda regionale per l’edilizia abitativa non ha ancora mosso un dito per portare avanti ristrutturazione e messa in sicurezza di quelle palazzine che sorgono in una traversa di via Torino. Sono ormai trascorsi anni dall’approvazione del progetto (la concessione edilizia risale all’estate del 2012) e dallo stanziamento dei fondi necessari per il ripristino delle abitazioni. Ma ad oggi Area non ha ancora provveduto ad avviare i lavori. E questo sebbene l’Agenzia regionale abbia ricevuto infinite richieste sia da parte del Comune, sia da parte dei cittadini interessati che in quelle case vivono temendo quotidianamente cedimenti e crolli.»

«Non possiamo tollerare che questa situazione si protragga a lungo. I segni di cedimento strutturale sono evidenti all’interno delle case quanto al loro esterno: pretendiamo che i tecnici di Area si attivino immediatamente – conclude Ignazio Locci -, sia per verificare lo stato in cui versano oggi le palazzine (senza dubbio indebolite ulteriormente da questa stagione di piogge incessanti), sia per avviare definitivamente le opere.»

 

[bing_translator]

Nuove critiche del gruppo di minoranza Genti Noa del Consiglio comunale di Sant’Antioco, alla Giunta Locci, sulla cura e la pulizia del verde pubblico.

«La tempestiva gestione di adempimenti ordinari, come la cura e la pulizia del verde pubblico e la disinfestazione da insetti e parassiti, serve a tutelare gli antiochensi – scrive in una nota Genti Noa -. Siamo oramai passati alla seconda decade di maggio e, a dispetto dei proclami sui social e sulla stampa, l’amministrazione Locci non ha provveduto al taglio delle erbe infestanti le quali hanno invaso località turistiche, cortili degli edifici scolastici ed aree archeologiche.»

«Da più parti giungono segnalazioni, soprattutto riferite alle aree sensibili come le scuole, circa lo stato in cui versano i cortili invasi da erbacce che costituiscono ricettacolo di pericolosi parassiti (zecche), presenti anche nelle aree verdi della città – aggiunge Genti Noa -. Non v’è alcun dubbio, allora: registriamo un significativo peggioramento della situazione pulizia e decoro rispetto alla gestione della precedente amministrazione. Riteniamo si tratti di un atteggiamento poco rispettoso nei confronti degli antiochensi, dei turisti, per la prima volta chiamati a pagare la tassa di soggiorno, e dei vistitatori dell’ultima edizione di monumenti aperti.»
«L’amministrazione di Ignazio Locci, notoriamente più incline a compiere azioni che producono consenso, come i concerti e le manifestazioni ludiche, trascura beni essenziali come la pulizia, il decoro e la sicurezza dei cittadini. Auspichiamo interventi tempestivi stavolta orientati non già a lamentare la presenza e l’attività dei consiglieri comunali di opposizione – conclude Genti Noa -, ma a risolvere concretamente i problemi, tacitando le lamentele dei cittadini con azioni concrete e non con le interviste su Facebook.»

[bing_translator]

«Nostro malgrado ci ritroviamo, per l’ennesima volta, a dover segnalare l’approccio dilettantistico della giunta Locci che, incredibilmente, ha messo una pietra tombale sulla possibilità di restaurare il glorioso cineteatro Savoia di Sant’Antioco.»

Lo scrive, in una nota, il gruppo consiliare di minoranza Genti Noa.

«L’incomprensibile scelta politica dell’amministrazione Locci è stata quella di rinunciare a valorizzare un’irriproducibile unicità (una struttura teatrale storica tra le più belle della Sardegna) per finanziare un progetto banale che si potrebbe realizzare da qualsiasi parte al mondo: un teatro “polifunzionale” uguale a tanti altri – aggiunge Genti Noa -. Tra l’altro, viste le pastoie burocratiche del caso, non siamo sicuri che un teatro al posto del mercato civico si realizzerà davvero, mentre abbiamo la certezza che verranno spesi tantissimi soldi in progetti.»

«Insomma: dopo che, per decenni, il ripristino del cineteatro Savoia ha rappresentato una delle promesse mai mantenute della campagna elettorale di turno, doveva arrivare Ignazio Locci per farci capire che per non mantenere una promessa si può sempre fare un’altra promessa! Si rassegnino gli esperti di marketing che ci dicono di valorizzare l’identità dei luoghi per incrementare il turismo, e si mettano il cuore in pace i registi cinematografici che, sulla poesia dei cinema storici, ci hanno vinto un oscar: Ignazio Locci e la sua maggioranza – conclude Genti Noa – hanno deciso di andare in direzione contraria alle scienze (turistiche), alla cultura e al buon senso.»

 

[bing_translator]

E’ dura la critica del consigliere di minoranza Massimo Melis (Sant’Antioco Attiva) al sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci e alla maggioranza che sostiene la sua Giunta, sulla gestione della seduta del Consiglio comunale di mercoledì 9 maggio, incentrata sull’esame del rendiconto di gestione 2017.

«Il punto è stato presentato, in modo molto tecnico, qualsiasi funzionario avrebbe potuto fare meglio, dal sindaco, quasi leggendo il dispositivo della delibera – attacca Massimo Melis -. Cinque minuti sono stati sufficienti. Ho subito contestato il modo di operare della maggioranza, teso a svilire l’importanza dell’argomento. Ho ricordato al Sindaco Ignazio Locci e a tutto il Consiglio, che negli ultimi 10 anni la Giunta ha sempre relazionato in tale occasione. Quindi, ho deciso, vista la mancata relazione, di fare un rendiconto di gestione, dei lavori della maggioranza, chiaramente dal mio punto di vista. Sono partito con l’avvio burrascoso della legislatura a causa dell’incompatibilità del Sindaco. Tale fatto ha distratto l’Amministrazione, portandola a perdere, nel primo mese di governo, un importante finanziamento per la sicurezza dei cittadini, circa 250.000,00 € per la pulizia dei corsi d’acqua. Nonostante da allora ad oggi l’Amministrazione abbia avuto altre quattro occasioni per recuperare a tale negligenza, non ultima la variazione di bilancio (secondo punto all’ordine del giorno), con l’utilizzo di 874.000,00 € circa di avanzo di amministrazione, il Sindaco non ha ritenuto di destinare risorse di bilancio per la sicurezza dei cittadini, puntando tutto sulla buona sorte. A tale proposito, fa specie, d’altra parte, la posizione dello stesso Sindaco, questa volta sulla stampa, che etichetta come “sciacalli politici” coloro che osano imputare all’Amministrazione il fatto che, buona parte dei disagi e dei danni alle colture, avuti con le piogge dei giorni scorsi, derivino dalla mancata esecuzione dei lavori oggetto della perdita del finanziamento.»

«Ho contestato al Sindaco, inoltre, di aver mentito per due volte al Consiglio comunale – aggiunge Massimo Melis -. La prima volta riguardo alla gestione degli impianti sportivi, a settembre, rispondendo ad una mia interrogazione, il Sindaco ha detto che avrebbe fatto fare la gara d’appalto per la gestione, quella attuale è scaduta/prorogata da diverso tempo e che le società sportive non avrebbero più pagato per utilizzare gli impianti. A oggi nulla di tutto ciò è successo. La seconda volta, che il Sindaco ha mentito al Consiglio, è stata a novembre, in occasione della discussione del piano economico finanziario della Tari. Ad ottobre la Giunta aveva approvato il progetto per il nuovo appalto, prevedendo maggiori costi per 140.000,00 € circa. Approvando il piano economico finanziario della Tari, a novembre, il Sindaco ha disconosciuto la delibera di Giunta di ottobre che approvava il nuovo progetto, a seguito delle mie osservazioni riguardo all’inutilità degli interventi che portavano i maggiori costi, impegnandosi a rimodulare in tal senso il progetto. Ad oggi, non solo la Giunta non ha rivisto il progetto ma addirittura è stata fatta la gara d’appalto, scaduta il 27 aprile scorso. Resta l’amaro in bocca riguardo alla irriverenza del Sindaco nei confronti del Consiglio comunale, riconosciuto dal TUEL come organo supremo dell’ente.»

«All’ultimo punto della seduta è stata discussa una mozione finalizzata ad impegnare l’amministrazione affinché i lavori del consiglio comunale vengano filmati e messi a disposizione della collettività attraverso i social media, il tutto al fine di riavvicinare la gente alla politica. In modo del tutto inspiegabile, senza darne motivazione al Consiglio, la maggioranza ha dichiarato di non partecipare alla votazione, facendo mancare il numero legale. Non è la prima volta che ciò accade, era già successo in occasione di un’altra mozione, presentata sempre dalle opposizioni, tesa ad impegnare l’amministrazione affinché i rappresentanti del Consiglio comunale, nell’assemblea della Pro Loco, relazionassero almeno una volta l’anno allo stesso Consiglio su quanto accade in Pro Loco. Anche in questa occasione la maggioranza, senza darne motivo, ha fatto mancare il numero legale non partecipando alla votazione. È chiaro che la conoscenza e la trasparenza, nei confronti della collettività, non sono importanti per questa amministrazione che però, d’altro lato, assume un addetto stampa e quotidianamente martella la popolazione con una comunicazione unilaterale, pagata dalla collettività. Tutto ciò – conclude Massimo Melis – non da l’immagine di una realtà attuale ed occidentale ma da l’immagine di realtà del passato lontane dall’Occidente.»

[bing_translator]

Il Consiglio comunale di Sant’Antioco, nella seduta di mercoledì 9 maggio, ha approvato la variazione di bilancio n° 5 con cui si registra un aumento di fondi a disposizione, riferito all’annualità 2018, di ben 1 milione e 960mila euro.

«Si tratta di risorse – spiega il sindaco Ignazio Locci che ha la delega al Bilancio – che ci consentiranno di mantenere fede agli impegni assunti e di stare all’interno del tracciato del nostro piano di lavoro. Di questi, mi preme sottolineare i 300mila euro ottenuti grazie a nuovi spazi finanziari concessi dalla Regione, che impiegheremo per asfaltare un buon numero di strade dissestate di Sant’Antioco. E ancora, non meno importanti, i 420 mila euro che saranno spesi per la concessione di contributi a privati cittadini per l’edilizia privata e i 400 mila stanziati per il completamento della scuola di via Bologna, anch’essi frutto della concessione di nuovi spazi finanziari.»

La variazione n° 5 è un documento ampio e articolato che mette a correre fondi per tutti i settori della macchina amministrativa. Tra le varie voci che arricchiscono il bilancio del 2018, sono presenti anche i 350mila euro per nuovi cantieri comunali e i 160mila euro aggiuntivi per l’organizzazione delle manifestazioni estive.

 

 

[bing_translator]

Sant’Antioco avrà il suo teatro e centro congressi, moderno, polifunzionale, dedicato alla cultura e alle varie espressioni artistiche. Nascerà nell’ex Mercato Civico, struttura parzialmente degradata, e si accompagnerà alla riqualificazione del Corso Vittorio Emanuele. Un progetto ambizioso e complesso che può contare su un finanziamento di ben 2 milioni di Euro derivanti dal Fondo di sviluppo delle isole minori – annualità 2008-2009. Nello specifico, si tratta delle risorse che la precedente Amministrazione comunale aveva ottenuto per la riqualificazione del Cine Teatro Savoia e che rischiavano di andare perdute, considerata l’impossibilità, per ragioni tecnico-giuridiche, di portare avanti l’acquisto del Savoia. Ma, allo scopo di non farsi sfuggire l’importante finanziamento, giacché la Presidenza del Consiglio dei ministri ne aveva annunciato la revoca, questa Amministrazione ha percorso un’altra strada: «Preso atto dell’assenza delle condizioni per l’acquisto del teatro Savoia e per la sua ristrutturazione – spiega il sindaco Ignazio Locci – abbiamo proposto alla Presidenza del Consiglio dei ministri un progetto alternativo ma sempre affine agli obiettivi legati al finanziamento. Proposta che è stata accolta. Adesso si tratta di dare il massimo e di portare avanti il cronoprogramma: immediato avvio della fattibilità progettuale e affidamento della progettazione entro il 2018 con lo scopo di andare in appalto per l’esecuzione dell’opera nel 2019».

«L’intervento – spiega l’assessore dei Lavori pubblici e della Pianificazione urbanistica Francesco Garau – prevede la realizzazione del Teatro Comunale e centro congressi dove è attualmente ubicato l’ex Mercato Civico. E dunque attraverso la demolizione del fabbricato, non appropriato alla funzione futura se non attraverso opere di adeguamento e recupero molto onerose. Il nuovo teatro avrà una superficie coperta di 500mq e, in prossimità dell’ingresso, sorgerà una piazza che lo collegherà con il corso Vittorio Emanuele, anche grazie a una copertura in acciaio e vetro che partirà dalla nuova piazza e andrà ad “avvolgere” tutto il Corso, creando così un elemento unico fino al Teatro. Attraverso queste opere, intendiamo riqualificare dal punto di vista urbanistico e funzionale tutta l’asse del Corso, al fine di ridarle nuova vita e far sì che ritorni a essere dinamica così come lo è stata in passato. Il nuovo Teatro – conclude Francesco Garau – sarà certamente polifunzionale: una struttura flessibile che si presterà alle diverse esigenze.»