26 April, 2024
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Questa mattina oltre 2.500 ragazzi dai 12 ai 18 anni, provenienti da ogni parte d’Italia e che partecipano al “Torneo delle Regioni” di calcio, si sono dati appuntamento a Cascina Triulza, per poi passare una giornata all’insegna dell’allegria e della scoperta dei padiglioni all’interno del sito espositivo.

Ad accoglierli il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, il vice presidente vicario della Federazione Italiana Gioco Calcio-Lega Nazionale Dilettanti, Antonio Cosentino, l’Assessore al Benessere, Qualità della Vita e Sport del comune di Milano, Chiara Bisconti, e l’ex calciatore Evaristo Beccalossi.

«Spero che possiate apprezzare la vostra visita all’Esposizione Universale – ha detto il Ministro Martina ai ragazzi – e che riusciate a soffermarvi sulle tematiche che interpreta, dalla corretta alimentazione ad un equilibrato rapporto con il cibo. Tutte questioni che si legano allo sport e ad uno stile di vita sano.» 

Expo Torneo delle Regioni

Una pizza lunga 1,5 chilometri. E’ con una “margherita” da Guinness dei primati che, sabato 20 giugno, Expo Milano 2015 celebrerà la Festa della Pizza. Preparata con prodotti “Made in Italy”, la pizza dei record peserà 5 tonnellate e sarà distribuita gratuitamente a tutti i visitatori. La prepareranno oltre 60 pizzaioli provenienti da ogni regione d’Italia e selezionati da Nip (Nazionale Italiana pizzaioli), all’opera per circa 18 ore consecutive.

L’iniziativa è stata presentata questo pomeriggio dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, dal Sottosegretario del Ministero dell’Economia e Presidente dell’Associazione “Settimana mondiale del Pomodoro” Paola De Micheli e dal Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala.

La Festa della Pizza costituirà il momento clou della “Settimana mondiale del pomodoro”, che si terrà sul sito espositivo dal 15 al 21 giugno. All’inizio della stessa settimana, i Paesi partecipanti e le Organizzazioni della società civile saranno protagonisti di un’altra importante Festa: quella del Pane, in programma lunedì 15 giugno.

«Le feste di Expo Milano 2015 – ha dichiarato Giuseppe Sala – rappresentano la sintesi tra divertimento, degustazioni e dibattito. Abbiamo sempre creduto che questo dovesse essere l’elemento fondante degli eventi organizzati all’interno del sito espositivo. Coinvolgere Paesi e visitatori in appuntamenti di gioia e condivisione di conoscenze ed esperienze rende l’Expo ancora più viva e il suo messaggio ancora più importante.»

«Dopo la bella apertura della Festa del Latte di ieri – ha aggiunto Maurizio Martina -, il prossimo 20 giugno celebreremo un grande simbolo dell’Italia e del saper fare italiano: la pizza. Sarà l’occasione per esaltare il pomodoro, un altro importantissimo prodotto italiano.»

«Durante la settimana mondiale del pomodoro – ha raccontato Paola De Micheli -, faremo scoprire la filiera del pomodoro italiano e tenteremo di battere il record della pizza più lunga del mondo. Per tutta la giornata pizzaioli provenienti da tutto il paese saranno impegnati a preparare, con soli prodotti Made in Italy, lungo il Decumano, una pizza lunga più di 1,5 chilometri.»

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 Padiglione del vino a Expo 2015 2Padiglione del vino a Expo 2015 1 Padiglione del vino a Expo 2015 3

Aperto dal 1 maggio, diventato già un luogo cult dell’Expo 2015, il Padiglione “VINO – A Taste of Italy”, il primo dedicato alla produzione vitivinicola nella storia dell’Esposizione Universale, inaugura oggi ufficialmente con l’opening day alla presenza del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina.

«Siamo la patria della biodiversità anche a livello vitivinicolo con quasi 500 varietà di uve registrate e proprio per questo abbiamo voluto un padiglione dedicato al vino italiano in Expo – ha detto il ministro Maurizio Martina -. Questo prodotto rappresenta una metafora perfetta della capacità italiana di reagire alla crisi e di vincere la sfida globale. Se pensiamo al percorso fatto dagli anni ‘80 ad oggi capiamo appieno la potenza dell’esperienza vitivinicola italiana, che oggi vale oltre 14 miliardi di euro con più di 5 miliardi di export. Basta ascoltare le reazioni affascinate dei visitatori che scoprono dentro “Vino – A taste of Italy” storia, tradizione, innovazione di questo mondo attraverso i cinque sensi. C’è in mostra tutta la forza del vino, il legame tra saper fare e bellezza dei paesaggi viticoli, tra innovazione e sguardo al futuro. C’è in mostra l’Italia».

Il Padiglione, realizzato dal Mipaaf con Veronafiere-Vinitaly seguendo le linee di un Comitato Scientifico nominato appositamente, è una installazione dell’architetto Italo Rota e racconta la storia del vino italiano, di Enotria, le radici e la profonda cultura che caratterizza questo prodotto di eccellenza dell’agricoltura italiana.

Una storia fatta di conoscenza, di coraggio, di sapienza e duro lavoro; una storia, in primis, di amore per la terra, curata, alimentata, nei secoli protetta e custodita e che il Museo del Vino Lungarotti a Torgiano ha contribuito con il proprio prestito a raccontare, attraverso reperti archeologici di recipienti per bere il vino, appartenenti a tutte le epoche: da brocche e contenitori di oltre duemila anni fa, passando per esemplari rinascimentale settecenteschi, fino alle libere interpretazioni di artisti e designer novecenteschi e contemporanei.

Rispondendo a EXPO2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, il Padiglione del Vino mette in mostra davanti al mondo l’unicità e l’ineguagliabile biodiversità vitivinicola italiana da preservare, su cui costantemente lavora l’intero comparto con impegno. A testimonianza di tale missione comune il Padiglione ospita l’esposizione del progetto VIVA, The Italian style to measure and to improve the sustainability performance in vineyard and wine production realizzato dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con importanti produttori provenienti da tutta Italia.

Il padiglione VINO – A Taste of Italy, attraverso le 1.400 etichette esposte nell’Enoteca del Futuro racconta così un patrimonio unico di 594 vitigni, di cui ben 544 autoctoni.

Dietro ad ognuno di questi esiste una storia che va conosciuta per comprendere e apprezzare ogni singolo vino, ed è questa cultura che la Vinitaly International Academy con le sue attività formative porta nel mondo da tempo, e che ora che il mondo si riunisce a EXPO2015 condivide con i visitatori tra iniziative e eventi speciali.

Con l’inaugurazione di oggi si intensifica anche il programma ufficiale dei numerosi appuntamenti che animeranno il padiglione.

“Il vino nella tradizione gastronomica italiana” ha aperto questa mattina il ciclo “Sei Viaggi nell’Italia del Vino”, curato dal Comitato Scientifico, presieduto da Riccardo Cotarella, per approfondire le principali tematiche legate al comparto, dalla produzione alla scienza, dalla salute alla sostenibilità, fino alle prospettive per il futuro.

A condurre l’evento importanti critici, esperti e editori accompagnati dagli chef stellati Heinz Beck e Niko Romito. I numerosi ospiti hanno brindato con gli spumanti Trentodoc accompagnati da una degustazione di prodotti di Casa Ferrarini.

Il calendario proseguirà già da lunedì 25 maggio con la presenza ufficiale della Regione del Veneto che inaugurerà il proprio spazio nell’Enoteca del Futuro e l’inizio di un altro interessante ciclo, curato da Paolo Massobrio e Marco Gatti: “La Giostra dei Wine Bar” che ha l’obiettivo di far comprendere l’importanza anche per il business di far leva su conoscenza e cultura. Venti appuntamenti che ogni lunedì presenteranno con le degustazioni in terrazza i migliori wine bar italiani selezionati dal Golosario, dagli intramontabili ai più innovativi.

In programma anche numerosi appuntamenti realizzati con il supporto di Civiltà del Bere e Gambero Rosso, che verranno segnalati nel corso della manifestazione attraverso il sito www.vino2015.it.

«Il Padiglione “Vino – A Taste of Italy” è un progetto che Vinitaly ha potuto realizzare su commissione del MIPAAF grazie ai suoi cinquant’anni di storia – afferma Ettore Riello, presidente di Veronafiere. -. È il punto di arrivo di decenni di esperienza maturata nel raccontare al mondo l’unicità del nostro comparto, sia a Verona che nei Paesi che costantemente tocchiamo con le nostre attività internazionali. Lo abbiamo però vissuto anche come un punto di partenza perché ci ha permesso in questi ultimi mesi, durante la promozione del padiglione stesso nell’ambito delle tappe di Vinitaly International, di rafforzare il messaggio e l’immagine di un’Italia che funziona e che ha prodotti, conoscenze e competenze esclusive da offrire al mondo. Un messaggio che continueremo a portare in modo incisivo oltre confine durante tutto il periodo dell’Esposizione Universale, a partire dal prossimo giugno a New York e subito dopo a Chicago.»

«Il Padiglione è stato pensato proprio per parlare al pubblico che poco conosce questo meraviglioso mondo, soprattutto straniero, più lontano da noi non solo geograficamente ma anche come approccio e cultura. E se, come più volte abbiamo detto e condiviso, la conoscenza è elemento fondante anche per la crescita corretta e sostenibile del comparto in termini di business – conclude il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani -, metteremo a frutto nel corso di EXPO2015 anche tutte le importanti attività che abbiamo svolto nel tempo per portare delegazioni di operatori straniere in visita, così che quello stesso messaggio di biodiversità e qualità che portiamo loro costantemente possa passare anche attraverso la più che mai scenografica e incisiva cornice di “Vino – A Taste of Italy”.»

Anche oggi, intanto, Expo Milano 2015 ha attirato la curiosità di diversi personaggi noti. Grande simpatia ha suscitato la visita di Alessandro Siani, attore e regista napoletano, letteralmente assalito dai fan per farsi scattare una fotografia. «Dall’Esposizione Universale mi aspetto tante sorprese – ha dichiarato il comico, appena arrivato da Cannes -. Questo evento è la conferma che il nostro è un paese vivo e che riesce a fare cose importanti».

Particolarmente gradito anche il saluto di Massimo Moratti, presidente dell’Inter del Triplete, che si è intrattenuto con il Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, ed è intervenuto ad un dibattito organizzato all’interno del padiglione del Corriere della Sera, moderato dal giornalista Fabio Monti.

Infine, in mattinata ecco la visita dell’Ambassador di Expo Milano 2015 Samya Abbary, attrice italiana di origine marocchina, che ha colto l’occasione del National Day del Marocco per fare tappa all’Esposizione Universale.

Expo 2015 23 maggio 1 Expo 2015 23 maggio 2 Massimo Moratti a Expo 2015

Al via, da oggi, la produzione del Grana Padano “made in Expo 2015”. Ogni giorno, a Cascina Triulza, saranno lavorati mille litri di latte per produrre due forme di formaggio che saranno messe all’asta per beneficenza, al termine della stagionatura. Il ricavato andrà a favore dei bambini di Haiti.

A dare inizio alla lavorazione della prima forma del formaggio Dop – nello spazio del Consorzio dove è collocato il caseificio “MI 2015” – è stato Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali. «Questa iniziativa mostra la centralità e l’importanza del saper fare italiano, abbinato alla nostra grande produzione nazionale – ha sottolineato il Ministro -. È importante che sia proprio la piazza del sociale ad ospitare un racconto come quello del Grana Padano, fatto di piccole e medie. Rappresentare questa realtà in Expo 2015 credo sia il miglior modo per lavorare su contenuti della manifestazione».

Le due forme che saranno prodotte ogni giorno – una alle ore 12.00 l’altra alle ore 16.00 – saranno messe nelle classiche fascere per 48 ore e poi nella cosiddetta ‘salina’, per finire la salatura in un caseificio lombardo dove sosteranno dai 14 ai 30 giorni, prima di passare nei magazzini di stagionatura. Il progetto del Consorzio Tutela Grana Padano, realizzato a Cascina Triulza, nasce con l’idea di coinvolgere attivamente i visitatori in un percorso pedagogico, rendendo adulti e bambini partecipi concretamente del processo di lavorazione del formaggio.

«Questa iniziativa è parte di una riflessione più ampia che stiamo affrontando nelle sale di Cascina Triulza – ha spiegato il consigliere di Fondazione Triulza, Massimo Minelli -: prende avvio dalla consapevolezza che l’economia non può essere svincolata da tutto, ma deve occuparsi sia del ‘bene’ dei lavoratori sia di quello delle imprese.»

Il caseificio di Cascina Triulza sarà operativo per tutta la durata di Expo Milano 2015.

Le forme prodotte saranno vendute all’asta e il ricavato devoluto in beneficenza a favore dei bambini dell’Ospedale Pediatrico di Haiti. «Si tratta di un atto concreto di solidarietà – ha concluso Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio di Tutela del Grana Padano che darà un contributo alla lotta alla malnutrizione».

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Sette preghiere per benedire, secondo sette differenti riti religiosi, un pasto comune. Si è concluso con questo gesto altamente simbolico l’incontro “Il cibo dello spirito nella Carta di Milano”, che si è tenuto questa mattina al Teatro della Terra, al Parco della Biodiversità di Expo Milano 2015. Un appuntamento all’insegna del dialogo e della condivisione, che ha visto protagonisti i rappresentanti delle maggiori tradizioni religiose del mondo.

Sono intervenuti il vicario episcopale della Chiesa Cattolica Ambrosiana mons. Luca Bressan, l’Imam Hamid Abd al-Qadir Distefano della Coreis (Comunità Religiosa Islamica Italiana), il pastore Giuseppe Platone della Chiesa Evangelica Valdese, il rabbino Elia Richetti, la cappellana della Chiesa Anglicana Vickie Sims, il vice presidente dell’Unione Induista Svamini Hamsananda Ghiri, e il monaco buddhista tibetano Tenzin Khenze. Ha partecipato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina.

Sostenibilità nella produzione alimentare e rispetto dell’ambiente sono stati i temi al centro del dibattito, organizzato in occasione della Giornata ONU dedicata alla Diversità culturale per il Dialogo e lo Sviluppo. Ogni ospite ha portato la propria testimonianza e la propria esperienza per dare un contributo spirituale alla grande sfida aperta dal tema dell’Esposizione Universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, partendo dall’assunto condiviso del cibo come valore da non sprecare perché sostentamento per il corpo e per l’anima.

L’incontro di oggi rappresenta un momento importante nel percorso di costruzione della Carta di Milano, che proprio al dialogo interreligioso ha dedicato uno dei 42 tavoli che hanno animato il grande appuntamento delle “Idee di Expo”, che si è tenuto all’Hangar Bicocca di Milano nel mese di febbraio.

L’iniziativa è stata promossa da ExpoNet, il magazine ufficiale di Expo Milano 2015, che negli scorsi mesi ha coinvolto i rappresentanti presenti oggi e quelli di altre confessioni religiose – tra cui il parroco della Chiesa Ortodossa Greca Vitsos Theophilaktos, e il parroco della Chiesa Armena Tovma Khachatryan – per approfondire i temi della sicurezza alimentare e dello spreco.

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La Carta di Milano si arricchisce di una nuova firma di assoluto prestigio. Il Premio Nobel per l’Economia Amartya Sen ha sottoscritto il documento contenente la proposta del Governo italiano sul tema di Expo Milano 2015. Lo ha fatto questa mattina, in apertura del convegno su agricoltura sostenibile, nutrizione e sicurezza alimentare organizzato dalla Direzione Cooperazione allo Sviluppo del ministero degli Affari esteri.

«È un grande piacere per me essere qui e firmare questo documento dai contenuti così importanti», ha detto l’economista indiano con cattedra a Harvard, prima di concentrarsi sui problemi della fame e delle carestie nel mondo.

Per Sen tali emergenze «non derivano solo dalla mancanza di cibo, ma sono soprattutto un problema economico, politico, culturale e sanitario. Occorre avere una visione più ampia del problema del diritto al cibo. E questo dovrebbe essere uno dei punti fondamentali della nuova Agenda per lo sviluppo con cui l’Onu definirà gli obiettivi del millennio».

Alla conferenza moderata dal direttore de La Stampa, Mario Calabresi, anche il viceministro degli Esteri Lapo Pistelli si è detto portatore di un approccio largo al tema della nutrizione: «Diritto al cibo significa società, famiglia, democrazia, accesso a acqua e energia: tutto si tiene. Attraverso il cibo passano le opportunità che ogni essere umano ha dentro di sé».

La firma viene commentata positivamente dal ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina: «La scelta di Amartya Sen di condividere la Carta di Milano ci onora e ci carica ancora di più di responsabilità per fare in modo che i sei mesi di Expo sviluppino fino in fondo i grandi temi della sfida globale alimentare, della lotta alla fame e della grande frontiera della sostenibilità dei modelli di sviluppo».

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Ieri pomeriggio è stato inaugurato il Cluster del Riso, uno dei nove “villaggi” che Expo Milano 2015 dedica alle filiere alimentari. Bangladesh, Cambogia, Myanmar, Laos, Sierra Leone e India – attraverso il Padiglione Basmati – sono stati protagonisti della cerimonia con danze e balli in abiti tradizionali.

Ogni giorno quasi 3 miliardi di persone si nutrono con una ciotola di questo prezioso alimento. Il Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala ha dichiarato: «Siamo pronti a presentare i contenuti, le tradizioni, la qualità e la voglia di futuro e partecipazione dei Paesi che hanno aderito al Progetto Cluster».

Prima del taglio del nastro, sono intervenuti i rappresentanti delle nazioni che hanno ringraziato il Governo Italiano per il sostegno dato alla loro partecipazione alla manifestazione. Il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali Maurizio Martina ha ricambiato con queste parole: «I Cluster, e in particolare quello del riso, sono emblematici del lavoro di collaborazione che possiamo sviluppare tra Paesi e aree del mondo, ciascuna con la propria specificità e originalità. Il riso è la produzione più diffusa e quindi potenzialmente può raccontarci il mondo intero».

A conclusione della cerimonia coordinata da Stefano Gatti, Direttore Generale del Padiglione Italia, Valentina Scotti in rappresentanza di Riso Scotti, Official Sponsor del Cluster del Riso. Uno dei simboli della tradizione gastronomica italiana, fatta di qualità e sicurezza della materia prima, sarà il piatto “Zafferano e Riso alla milanese D’O”, realizzato in esclusiva per Expo Milano 2015 con una speciale selezione di riso Carnaroli Scotti invecchiato, firmato da Davide Oldani, Chef Ambassador dell’Esposizione Universale.

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«L’inaugurazione dell’Esposizione Universale è stata molto positiva: ieri ho visto persone entusiaste dei padiglioni. Sono certo che tale interesse crescerà nei prossimi mesi come testimonia anche il numero dei biglietti venduti: ad oggi sono 11 milioni». Questo il commento alla prima giornata di Giuseppe Sala, Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta oggi al Media Centre.

All’incontro ha partecipato Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali: «Expo ha vinto la sua sfida iniziale: aprire bene e far capire la potenza straordinaria del messaggio racchiuso nel tema ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’. Visitare Expo è quindi un importante momento di dibattito e consapevolezza».

A confermare la curiosità suscitata dall’Esposizione Universale, anche i dati sugli ascolti televisivi. Il 30 aprile, la diretta del concerto di Andrea Bocelli in Piazza Duomo ha registrato più di 6 milioni di telespettatori, con il 27% di share, mentre la giornata inaugurale è stata seguita da oltre 4 milioni di persone, con il 32% di share.

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In Parlamento il dibattito sul comparto del latte vaccino che vive un periodo di crisi, cresce, e Copagri Sardegna – su richiesta dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi – interviene sulla questione. A Montecitorio, ora intervengono alcuni parlamentari che hanno presentato tre distinte risoluzioni con contenuti che Copagri ritiene condivisibili, i quali  sottolineano, tra l’altro, l’esigenza di un’equa ripartizione del valore lungo la filiera mediante il monitoraggio dei costi di produzione affinché il prezzo riesca a coprirli, l’indicazione obbligatoria in etichetta del luogo di origine del latte e dello stabilimento di lavorazione, il pieno rispetto dell’art. 62 della legge 27 del 2012 che impone contratti scritti tra le parti, chiari e trasparenti. Si indica inoltre al Governo di promuovere le produzioni di qualità del settore e di promuovere il consumo del latte e formaggi nelle scuole e mense pubbliche.

Secondo Ignazio Cirronis, presidente regionale di Copagri, «sono senz’altro utili anche le indicazioni di “promuovere iniziative affinché alle imprese agricole siano garantiti prezzi di favore per l’acquisto del gas, dell’energia elettrica, del gasolio e dei mangimi per l’allevamento degli animali nonché dei medicinali”, ma gli sforzi andrebbero concentrati verso la cancellazione degli oneri Imu e il ripristino delle agevolazioni per il gasolio agricolo».
Sull’attuazione della legge 27 del 2012, inoltre, per Copagri Sardegna, il Governo deve elaborare, sentite le parti, un contratto-tipo che regoli i rapporti tra venditori e acquirenti, trasparente e omogeneo sull’intero territorio nazionale. Copagri Sardegna ha anche trasmesso alla Regione lo schema di un contratto tipo stilato negli anni scorsi per il comparto ovicaprino.
Per dare più forza al potere contrattuale dei produttori, basterebbe poi dare applicazione al decreto all’articolo 17 del decreto legislativo n. 228 del 2001 che prevede il trasferimento di adeguato vantaggio economico ai produttori agricoli da parte delle industrie che ottengano benefici pubblici.

In Italia il comparto bovino da latte è rappresentato da 1.862.000 vacche allevate da 35.544 aziende che producono 11 milioni di tonnellate di latte per un valore di 4,5 milioni di euro. Mentre in Sardegna, nell’ultimo censimento del 2010, erano registrate 1.245 aziende con vacche da latte e 33.348 capi. A seguito della convocazione di due tavoli di filiera sul comparto, il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, ha dichiarato di volersi muovere verso il miglioramento e difesa della qualità, lo sviluppo di campagne di educazione alimentare, la promozione dei formaggi, una più chiara etichettatura che rilevi il luogo di mungitura e la sede dello stabilimento di lavorazione. Per il triennio 2015-2017 è prevista dal Governo la spesa di 110 milioni di euro.

In Sardegna, però, le regole contrattuali in materia di latte vaccino hanno un rilievo minore rispetto ad altre regioni: il latte bovino è, per circa il 90%, controllato dalla 3A di Arborea che lo remunera a un prezzo tra i più alti d’Italia. Per questo motivo lo Stato dovrebbe riconoscere un aiuto ai programmi di attività delle OP che, quando ben organizzate (come la 3A),  sono in grado di soddisfare al meglio le aspettative dei produttori.

«L’attenzione del Governo, e dei parlamentari, però – sostiene Pietro Tandeddu – coordinatore regionale di Copagri – non deve limitarsi al latte bovino ma occorre estendere le indicazioni e le  soluzioni trovate per il comparto bovino al settore ovicaprino, che non interessa solo la Sardegna ma il Lazio, Toscana, l’Abruzzo, Piemonte, Basilicata e l’intero Appennino italiano. Deve quindi essere riaperto dal Governo il Tavolo di Filiera Ovicaprino, istituito, dopo le insistenze della Regione sarda, nel 2008».

«Non possiamo abbassare la guardia per il comparto ovino solo perché il prezzo del pecorino romano ha raggiunto i 9 euro al chilo, superando la quotazione del parmigiano reggiano a 12 mesi e più (oggi a 7,80 €/Kg) – aggiunge Pietro Tandeddu -. Sembra che qualche caseificio sardo stia incrementando la produzione di pecorino romano il che contrasta palesemente con la volontà espressa di provvedere alla regolazione dell’offerta per il prossimo anno. Copagri Sardegna rivolge quindi «un pressante appello agli industriali privati e alle cooperative perché prevalga il buon senso e non si comprometta un momento “felice” del mercato, anche se la ripartizione del valore nella filiera non è del tutto equo».

Maurizio Zanella

Maurizio Zanella, Presidente del Consorzio Franciacorta, e Giuseppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A. e Commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, annunciano la partnership tra Franciacorta ed Expo Milano 2015, presentando l’accordo siglato dopo che il Consorzio Franciacorta si è aggiudicato la gara a fine 2014.

Franciacorta sarà l’Official Sparkling Wine dell’Esposizione Universale diventando protagonista di ogni evento ufficiale e non solo. Sarà infatti realizzata una serie di attività ed eventi, sia a Milano che in Franciacorta, per far conoscere ai visitatori il vino e il territorio. Incentivare il turismo in Franciacorta e promuovere una terra ricca di storia, tradizioni ed eccellenze enogastronomiche saranno gli obiettivi principali di Franciacorta per il semestre della manifestazione.

1In qualità di presidente del Consorzio Franciacorta esprimo, a nome di tutti i soci, la nostra soddisfazione per l’opportunità che Expo 2015 offre a Franciacorta” dichiara Maurizio Zanella “Expo Milano 2015 è una vetrina internazionale, oltre che nazionale, per il nostro prodotto che proprio negli ultimi anni sta raccogliendo importanti successi commerciali e di critica oltre frontiera. Expo 2015” prosegue Maurizio Zanella “è anche un’eccezionale occasione per invitare i visitatori a conoscere il nostro territorio. In questi sei mesi ci impegneremo per trasmettere agli ospiti la passione e l’impegno, da cui nasce il nostro vino, e per conquistarli con il fascino della Franciacorta.

«E’ con particolare piacere che annunciamo la collaborazione con il Consorzio Franciacorta – dice Giuseppe Sala -. L’obiettivo di Expo Milano 2015 è di presentare e valorizzare le eccellenze italiane e sicuramente il Franciacorta rappresenta un prodotto di alto livello qualitativo che sta ottenendo da tempo un grande successo in tutto il mondo. Avere al nostro fianco il Consorzio Franciacorta non può che dare ulteriore lustro all’Esposizione Universale, regalando ai milioni di visitatori che per sei mesi visiteranno gli spazi espositivi, l’ennesima dimostrazione del notevole valore e del prestigio dell’enogastronomia italiana”.

«Expo è un’occasione unica – dichiara il Ministro delle politiche agricole con delega all’Expo Maurizio Martina – per mostrare al mondo la forza delle nostre esperienze agroalimentari e proprio il vino è uno dei protagonisti fondamentali di questo racconto. Non potrebbe essere diversamente. Franciacorta senza dubbio sa rappresentare al meglio questo intreccio unico al mondo tra territori, vitigni, tradizioni, slancio innovativo e abilità umane che ha reso l’Italia una potenza del settore. Dobbiamo esserne orgogliosi e con passione raccontare tutto questo. Perché il vino italiano esprime a pieno titolo le nostre ‘potenze dolci’: la bellezza, il saper fare, il futuro”.

Un primo segnale delle attività che Franciacorta realizzerà per il grande evento espositivo è il sostegno, in qualità di partner ufficiale, della mostra “Il Cibo nell’Arte” curata da Davide Dotti, in programma a Palazzo Martinengo a Brescia dal 24 gennaio al 14 giugno 2015. Per la prima volta, si sottolinea il forte legame esistente tra cibo, vino e arti figurative, un rapporto intenso che Franciacorta condivide e promuove. Inoltre durante Expo 2015 saranno confermate le collaborazioni già in essere con partner che affiancano da anni Franciacorta, come AIS – Associazione Italiana Sommelier, Alitalia, Camera Nazionale della Moda e Slow Food.

Il 2014 si è concluso con segno positivo, +10% rispetto al 2013. Franciacorta ha venduto 15.475.977 bottiglie, di cui 1.428.993 all’estero. Ad oggi il mercato estero rappresenta il 9,2% ed è cresciuto del 12,8 % rispetto al 2013, l’Italia cresce nel 2014 del 9,7%. Inoltre si registra anche un leggero aumento del prezzo medio di vendita.

In concomitanza con Expo Milano 2015, Franciacorta riconferma in ambito digital, il suo spiccato orientamento all’innovazione con il lancio del nuovo sito web www.franciacorta.net. Un portale totalmente rinnovato nella veste grafica, in cui trovano ampio spazio sia la valorizzazione delle eccellenze del Franciacorta, sia la promozione del territorio. Il sito, frutto di un accurato studio di usability, garantisce ai visitatori un’esperienza ottimale di navigazione e una maggiore velocità di utilizzo. Uno strumento web all’avanguardia che si integra con i social network ed è fruibile da ogni tipo di device (smartphone e tablet) grazie all’applicazione del responsive design, inoltre una bacheca che permette l’interazione tra il consumatore e Franciacorta attraverso i canali social. Il progetto del nuovo sito web è opera dell’agenzia NT Next, partner per le attività di comunicazione digitale.

Franciacorta, infine, sosterrà la propria presenza durante l’Esposizione Universale con una campagna di comunicazione sviluppata su più canali, dalla stampa all’Out of Home, al web e radio sempre con l’obiettivo di promuovere un marchio che rappresenta il solido rapporto tra il vino e la terra da cui proviene.

Il Consorzio per la tutela del Franciacorta è l’organismo che garantisce e controlla il rispetto della disciplina di produzione del Franciacorta, primo vino italiano prodotto esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia ad avere ottenuto nel 1995 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Il lavoro del Consorzio si articola in diverse attività: dalla tutela del marchio e del territorio, alla valorizzazione del prodotto attraverso un continuo lavoro sul disciplinare e sul regolamento di produzione; dall’informazione al consumatore fino alla promozione del Franciacorta quale espressione di un territorio, di un vino e di un metodo di produzione. Fondato il 5 marzo del 1990 ha sede a Erbusco, nel cuore della Franciacorta. Il Consorzio è presieduto da Maurizio Zanella e conta 109 cantine.

Expo 2015 S.p.A. è la società che organizza a gestisce l’Esposizione Universale che si terrà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015. La società, con sede a Milano, si occupa di realizzare le opere di preparazione e costruzione del sito espositivo e le opere di natura tecnologica che lo riguardano. Oltre 140 Paesi del mondo hanno confermato la propria presenza alla manifestazione. Informazioni e aggiornamenti sul tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” e sulle attività di Expo 2015 S.p.A. sono disponibili sul sito www.expo2015.org.