28 April, 2024
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arbitro

L’Asd Gong Fu Tao School e l’Asd Bushido, con la collaborazione del comitato provinciale CSEN Carbonia Iglesias guidata dal delegato provinciale Antonio Medda, hanno organizzato uno stage a carattere regionale che si svolgerà nei giorni 7 e 8 giugno, presso la palestra delle scuole medie di Portoscuso.

Come docente è stato invitato il maestro Giuliano Spadoni c.n. 6° dan, responsabile nazionale CSEN del settore ju jitsu. Al temine dello stage, si svolgeranno gli esami di 1° e 2° dan di ju jitsu.

La manifestazione chiuderà l’anno sportivo 2013-2014, dopo la gara organizzata dalla Asd Bushido nel mese di dicembre, il corso per ufficiali di gara nel mese di febbraio, la gara organizzata dalla Asd Ronin ju jitsu e, infine. il memorial Antonella Piredda di ju jitsu organizzato dalla Asd Gong fu Tao school di Carbonia.

Per l’organizzazione dello stage di questo fine settimana, è stata preziosa la collaborazione del delegato provinciale CSEN Antonio Medda, che ha contribuito, stimolato ed incentivato i maestri e i tanti atleti che praticano il ju jitsu nel Sulcis Iglesiente.

Drake Diener 2 bis

L’Armani Jeans Milano ha espugnato nuovamente il PalaSerradimigni (63 a 56) ed ora “vede” lo scudetto 2014. Ieri sera la Dinamo Banco di Sardegna ha gettato sul parquet tutto il suo orgoglio, per non deludere lo straordinario pubblico che la segue con passione ormai da anni, ma non è bastato per avere la meglio sulla grande favorita per la vittoria finale e riportare quindi la sfida sulla parità. Ora alla squadra di Luca Banchi basterà un’altra vittoria per staccare il biglietto per la finale, nella quale con ogni probabilità incontrerà i campioni di Siena che potrebbero chiudere i conti della sfida con Acea Roma già stasera, sul 4 a 0.

Il punteggio molto basso è la fotografia della partita di ieri sera. La Dinamo è squadra abituata ad ampi punteggi e quando non riesce a trovare buone percentuali al tiro, soprattutto dalla lunga distanza, trova grandi difficoltà a tenere testa ad avversarie forti come Milano. La sfida è rimasta in quasi perfetto equilibrio nel primo quarto, chiuso sul 21 a 20 per Milano, ma da lì in avanti la squadra ospite ha guadagnato un margine di vantaggio variabile tra i 6 e i 10 punti, che praticamente non è più variato fino alla fine.

Le difficoltà maggiori dei ragazzi di Meo Sacchetti è emersa nel secondo quarto, chiuso con soli 8 punti all’attivo (36 a 20 per Milano all’intervallo lungo)! La Dinamo è rimasta in partita solo grazie ad una discreta difesa ma nei rari momenti in cui avrebbe potuto riaprire i giochi, gli errori al tiro sono risultati ancora decisivi in negativo. Il punteggio è rimasto ancora basso sia nel terzo set, con un parziale di 14 a 12 per Milano, sia nel quarto, 15 a 14 ancora per Milano.

Le percentuali al tiro finali sono estremamente significative: 19 su 36 (52,8%) da 2 punti, 5 su 23 (21,7%) da 3 punti e 10 su 14 (71,4%) ai tiri liberi per Milano; 18 su 42 (42,9%) da 2 punti, 4 su 26 (15,4%) da 3 punti e 8 su 10 (80%) ai tiri liberi per Sassari. La squadra di Sacchetti è mancata nella sua specialità principale, il tiro da 3 punti, che a Milano, sia nella prima sfida (persa nel finale dopo aver sempre condotto il punteggio), sia nella seconda vinta alla grande, aveva fatto una grande differenza. E’ apparso evidente che rispetto alle due sfide del Forum, giocate senza paura e senza grandi responsabilità, visto il ruolo di favorita di Milano, sia ieri sera sia martedì, Sassari ha pagato anche sul piano emotivo e in parte anche su quello di un’esperienza ancora limitata a grandissimi livelli, davanti al suo straordinario pubblico.

A livello individuale, il miglior realizzatore dell’incontro è risultato Keith Langford con 17 punti, davanti ad Alessandro Gentile (il prossimo anno raggiungerà quasi certamente Marco Belinelli, Danilo Gallinari ed Andrea Bargnani nel regno dorato della NBA) con 15 punti; nella Dinamo 12 punti per Benjamin Eze e 10 per Drake Diener e Caleb Green.

Ora la sfida torna a Milano, dove già domani l’Armani Jeans cercherà di mettere a segno il match point e, in caso di impennata d’orgoglio del Banco di Sardegna, ci sarà una seconda chance lunedì sera.

Comunque vada a finire, la Dinamo merita solo elogi per una stagione strepitosa, coronata dalla conquista dello storico traguardo della Coppa Italia, proprio al Forum, dove nei quarti di finale ha eliminato proprio la favoritissima Milano, il titolo di miglior giocatore del campionato conquistato da Drake Diener e la semifinale scudetto.

Piras-Pigliaru 1 copia

Il #Piano energetico regionale arriverà in Consiglio regionale entro la fine settembre: come base di partenza sarà utilizzato quello esistente. Lo ha assicurato l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, durante l’audizione che si è svolta stamattina in commissione Attività produttive, presieduta da Luigi Lotto (Pd).

L’esponente della Giunta regionale ha informato i commissari di quali siano le priorità dell’assessorato e di quali siano le criticità. L’attenzione massima è riservata a far arrivare il metano in Sardegna per abbattere i costi energetici e rendere le aziende competitive, dopo la decisione di uscire dal Galsi. Strada che la Giunta sta percorrendo e che per questo chiederà al Governo di prorogare le agevolazioni sull’energia, che scadono nel 2015, fino al completamento del progetto.

Attenzione particolare, ha continuato, sul Piano Sulcis  per il quale è stata costituita una task force in assessorato per velocizzare la progettazione.

Tra le criticità maggiori ci sono le società partecipate della Regione, come Igea e Carbosulcis. In particolare per la prima, Piras ha  spiegato che nell’immediato bisognerà trovare il modo di pagare gli ultimi tre stipendi ai 270 lavoratori e poi prevedere il modo di renderla autonoma con funzioni positive nel settore delle bonifiche. Nel 2015 circa 100 dipendenti di Igea potrebbero andare in pensione, alleggerendo così la struttura, sempre che si trovino le risorse. Per quanto riguarda la Carbosulcis l’assessore ha proposto un piano di dismissione che finirà nel 2027 e per il quale serviranno circa 240 milioni, ma così forse si riuscirà a evitare di pagare i 400 milioni per la procedura di infrazione decisa dall’Unione europea per aver ricevuto aiuti di Stato illegittimi.

Un altro dei temi affrontati tra le criticità da affrontare c’è stato quello dei Consorzi industriali, per i quali bisogna andare avanti con una politica di semplificazione.

Per quanto riguarda le grandi imprese in crisi, l’assessore Piras ha detto che c’è qualche spiraglio di luce per risolvere la situazione dell’Alcoa e tutelare così 800 famiglie.

L’esponente della Giunta ha garantito che c’è una grande attenzione verso il settore delle imprese, tanto che tra le priorità c’è quella di accelerare l’iter delle autorizzazioni «che sono troppo lente», ma ha anche garantito massima sorveglianza sui tipi di investimenti che non devono depauperare e inquinare la Sardegna.

Argea, l’Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura, ha pubblicato la graduatoria cronologica del primo bando per l’erogazione di un contributo per la messa in sicurezza delle trattrici agricole.

Argea, inoltre, ha riaperto i termini per la presentazione delle domande di contributo.

Le imprese agricole interessate dovranno compilare la domanda di partecipazione esclusivamente on-line dalle ore 9 del 16 giugno fino alle ore 13.00 del 15 luglio attraverso l’applicativo dedicato all’intervento, all’indirizzo http://www.sardegnaagricoltura.it/finanziamenti/gestione

La domanda cartacea dovrà essere presentata entro le ore 13.00 del 25 luglio al Servizio territoriale di Argea Sardegna che ha in carico l’azienda per la gestione del carburante agricolo agevolato (UMA).

Le domande presentate a seguito della riapertura dei termini seguiranno nella graduatoria cronologica alle domande già presentate.

Possono presentare domanda le imprese agricole i cui terreni ricadono nel territorio regionale, regolarmente iscritte alla Camera di commercio nell’elenco speciale delle imprese agricole. I richiedenti devono essere iscritti all’Anagrafe delle aziende agricole. Le trattrici per le quali si richiede il finanziamento devono risultare di proprietà dell’impresa richiedente e in suo possesso ai fini dell’assegnazione del carburante agricolo agevolato (ex UMA) per l’anno fiscale in cui è presentata la domanda.

Per qualsiasi informazione e chiarimenti potranno contattare l’Ufficio relazioni con il pubblico dell’Agenzia Argea Sardegna. 

Francesco Pigliaru 1 copia

Visita della delegazione di Qatar Foundation Endowment questa mattina a Villa Devoto. Il Presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore della Sanità Luigi Arru hanno incontrato Sheik Faisal Bin Thani Al Thani, CIO di QFE, accompagnato da Tidu Maini, (Executive Committee Member QFI & QFE, Advisor HrH Sheika Moza Bint Nasser). Hanno partecipato all’incontro Sultan Alflasi, (Head Of Cabinet Sheik Faisal Bin Thani Al Thani) e Lucio Rispo, (Investment Project Manager QFE). L’attività di ricerca della QFE e gli investimenti nell’ambito dell’economia della conoscenza sono stati gli argomenti affrontati, con particolare riferimento all’ex ospedale San Raffaele di Olbia.

«Con Faisal Bin Thani Al Thani e Tidu Maini abbiamo fatto il punto sul progetto dell’ex ospedale San Raffaele di Olbia – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru al termine della visita -. Come ho già avuto modo di dire, nella nostra proposta di governo ci siamo impegnati a dare risposte rapide e in tempi certi a investitori importanti e quindi anche in questo caso stiamo mantenendo l’impegno. Oggi abbiamo ribadito quanto sia importante definire con la QFE, come stiamo facendo e come abbiamo concordato nella nostra intesa, un percorso armonico con il processo di riorganizzazione e razionalizzazione della rete ospedaliera della Sardegna. È stata un’altra tappa del nostro lavoro per portare all’attenzione del Consiglio regionale, che nei tempi dati prenderà la decisione finale, una proposta soddisfacente per tutto il sistema regionale e di cui siano visibili i vantaggi per l’intera Sardegna – ha proseguito Francesco Pigliaru -. La QFE investe 6 miliardi di dollari l’anno in ricerca. La visita di questa mattina a Villa Devoto dei vertici di un investitore internazionale di questo livello per la Sardegna e per l’Italia, dimostra che qualcosa sta finalmente cambiando. Uno degli indicatori fondamentali dell’andamento di un’economia, infatti, è attrarre investimenti esteri di qualità, e l’Italia, tra i paesi sviluppati è notoriamente in fondo alla classifica per quanto riguarda l’attrazione di investimenti di questo tipo. Per la Sardegna, in particolare, è una grande opportunità e stiamo lavorando perché questa opportunità possa essere colta nella piena condivisione di tutti. Significa creare centinaia di posti di lavoro in più, contribuire a migliorare l’offerta e i livelli di assistenza sanitaria per i sardi, ridurre i flussi di emigrazione sanitaria passiva, attrarre i flussi dal resto dell’Italia e dall’Europa. Stiamo parlando di creare un hub sanitaria di livello internazionale – ha concluso il presidente della Regione -, un punto di ricerca di eccellenza nel quale i centri di ricerca e le università del nostro sistema regionale potranno essere protagonisti».

Al termine dell’incontro gli ospiti hanno visitato la mostra dedicata alle statue di Mont’e Prama nelle sale del Museo Archeologico.

A proposito dell’incontro tenutosi stamane a Villa Devoto tra il presidente Pigliaru e una delegazione del Qatar, il capogruppo del PD Pietro Cocco, nel ribadire la massima fiducia nell’azione del Presidente per la trattativa sul progetto di realizzazione del nuovo ospedale di Olbia, lo incoraggia a proseguire nella complessa operazione che richiede particolare impegno, nonché particolari capacità strategiche e progettuali, e che contribuisce al raggiungimento di un processo di  risanamento economico e sociale della nostra Isola appena iniziato da questa nuova Giunta.

Questo progetto, infatti, oltre che  un polo di eccellenza che migliorerà i livelli di assistenza sanitaria per i sardi – secondo Pietro Cocco -, mira anche ad  attrarre notevoli risorse economiche che rappresenterà un’opportunità di creazione di nuovi posti di lavoro.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Vanno avanti le audizioni della Prima Commissione sul tema delle riforme. Il parlamentino dell’Autonomia ha sentito questa mattina gli ex presidenti di Regione e Consiglio Antonello Cabras, Italo Masala, Giacomo Spissu e Felicetto Contu.

Antonello Cabras, presidente della Giunta regionale dal novembre del ’91 al giugno del ’94, ha ricordato i numerosi tentativi di riforma dello Statuto portati avanti negli ultimi vent’anni. Tentativi che però non hanno prodotto risultati, se non alcune modifiche parziali della Carta in materia di entrate e forma di governo. «Oggi – ha sottolineato Cabras – è ancora più difficile pensare ad una revisione dello Statuto. Al centro delle riforme nazionali non ci sono più le regioni ma i comuni. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi incarna questa idea. Il rischio è aprire un dibattito sulle riforme con chi non è disposto ad ascoltare». Per questo, secondo l’ex presidente della Regione, «ogni progetto di revisione dello Statuto deve essere realista, altrimenti si corre il pericolo di un arretramento della nostra autonomia». «La Regione sarda può comunque esercitare le sue potestà esclusive in alcune materie – ha aggiunto Cabras – se non lo fa è perché non vuole farlo». E’ ciò che è successo con la forma di governo: l’elezione diretta del Presidente è una conseguenza della modifica del Titolo V della Costituzione, ma il Consiglio poteva anche puntare sul presidenzialismo puro, soluzione – secondo Cabras – più efficace per il governo di una regione come la Sardegna.

L’ex presidente della Giunta ha poi affrontato il tema del riordino degli Enti Locali. «Le proiezioni demografiche parlano chiaro. La Sardegna, nei prossimi decenni, scenderà sotto il milione di abitanti. L’attuale sistema non reggerà: occorre mettere insieme i comuni e studiare nuovi modelli di governance per il livello intermedio». Un accenno, infine, alle questione economica: «La Sardegna deve difendere la sua autonomia fiscale – ha detto Cabras – e prevedere un prelievo totale sulle attività svolte nel territorio della Regione. La riforma non può, inoltre, non tenere conto dei vincoli europei sempre più condizionanti. Il patto di stabilità non può applicarsi allo stesso modo in tutti i territori. Chi vive a Cuneo ha più opportunità di un abitante della provincia di Nuoro».

Italo Masala, presidente della Regione dall’agosto del 2003 al giugno del 2004, ha suggerito alla Commissione di guardare con attenzione ai progetti di riforma portati avanti a livello nazionale. «Saranno più veloci di noi – ha detto Masala – da soli si rischia di non andare da nessuna parte. Bisogna ottenere la giusta considerazione da parte del Governo». Masala ha poi ricordato il tentativo, fallito, di dotare gli esecutivi regionali di un potere più forte in situazioni di urgenza. «Nel  2001 si provò ad inserire nella riforma del Titolo V della Costituzione la previsione per le regioni a Statuto Speciale di intervenire, per casi particolari, con decreti legge. Il governo si oppose». Ecco perché è urgente, secondo l’ex presidente della Giunta, entrare nel dibattito sulla riforma del Senato che «deve essere, necessariamente, una sede di confronto tra lo Stato e le autonomie locali».

Sulla forma di governo, Masala ha suggerito una via che garantisca più equilibrio di poteri tra Giunta e Consiglio. «La potestà di indirizzo politico in capo al presidente della Regione è oggi più forte con il sistema di elezione diretta. Il quadro è sbilanciato. Forse sarebbe il caso di prevedere anche l’elezione diretta di un vicepresidente per evitare che il corso di una legislatura venga condizionato dalla volontà del capo dell’esecutivo». 

Sul riordinamento degli enti locali, Masala ha sottolineato la necessità, oggi ancora più marcata dopo l’abolizione delle province, di garantire una rappresentanza ai territori. «Difficile pensare che una sola città metropolitana come Cagliari possa rappresentare tutta l’Isola. Occorre trovare soluzioni alternative». Nel suo intervento, l’ex presidente ha toccato per ultimo il tema della riorganizzazione della macchina regionale. «La legge 31/98 ha avuto il merito di separare funzioni politiche e amministrative. Abbiamo assistito però ad  una proliferazione di servizi – ha detto Masala – che ha creato problemi nel funzionamento della struttura pubblica».

Giacomo Spissu, presidente del Consiglio nella XIII legislatura, ha sottolineato la necessità di inquadrare ogni proposta di riforma in un contesto più ampio. «Affrontare questo tema – ha detto Spissu – senza considerare ciò che succede a livello nazionale e internazionale ci espone a grandi rischi». In Italia, ha ricordato l’ex presidente dell’Assemblea, si è passati dall’autonomismo al regionalismo diffuso per arrivare poi al federalismo. «Ora c’è una spinta neocentralista che rimette in discussione non solo il rapporto Stato-Regione ma anche quello tra Regione ed enti locali. I progetti di revisione dello Statuto devono muoversi in contesti favorevoli altrimenti rischiano di fallire. Questo aspetto deve essere vagliato attentamente dal Consiglio. Attenzione a toccare lo Statuto perché c’è il rischio di peggiorarlo». Spissu si è poi soffermato sul metodo da adottare per le riforme bocciando senza mezzi termini l’ipotesi dell’Assemblea Costituente. «Sarebbe una soluzione velleitaria – ha detto Spissu -. A un soggetto costituente si ricorre dopo le guerre o in situazioni di emergenza democratica. Ogni proposta dell’Assemblea andrebbe comunque vagliata dal parlamento». Meglio, dunque, affidare il compito ad un altro organo. «Nel 2006 – ha ricordato Spissu – venne approvata la proposta per l’Istituzione di una Consulta che nella fase istruttoria affiancasse il Consiglio lasciando a quest’ultimo la potestà legislativa. Questa può essere ancora oggi una buona soluzione». Secondo Spissu l’aula può comunque procedere in piena autonomia all’approvazione della legge Statutaria e alla modifica delle storture dell’attuale legge elettorale.

Sul fronte della riorganizzazione della macchina amministrativa, l’ex presidente del Consiglio ha evidenziato la mancanza di un’idea chiara. «Serve una riforma complessiva degli enti locali che preveda una nuova allocazione dei poteri e una ridefinizione del sistema dei controlli».

Felicetto Contu, presidente del Consiglio nella VI e nella VII legislatura, ha rivendicato i risultati ottenuti dalla Sardegna in termini di progresso economico e sociale nella stagione dell’Autonomia. «Oggi è indubbio – ha detto Contu – che lo Statuto debba essere rivisitato, ma il compito è arduo. La riforma nazionale va verso uno Stato centralista. Compito dei legislatori sardi è, non solo la difesa delle nostre prerogative, ma anche l’accrescimento degli spazi di sovranità». Secondo il decano della politica sarda, è necessario darsi un obiettivo, anche il più ambizioso come l’indipendenza, ma occorre ragionare per gradi. «Gli esempi sono tanti: in alcune regioni d’Europa, come i Paesi Baschi, la Catalogna e le Canarie – ha detto Contu – si esercitano poteri statuali su alcune materie. La Sardegna potrebbe far tesoro di queste esperienze e mutuarle nel proprio ordinamento». 

L’ex presidente del Consiglio dopo aver  evidenziato la mancata attuazione di alcune disposizioni dello Statuto, in particolare quelle sul Piano di Rinascita e sui punti franchi, si è poi soffermato sulle modalità con le quali procedere alla riforma. «Sono tendenzialmente favorevole all’Assemblea Costituente – ha detto Contu – ma non è una posizione ideologica. In ogni caso – ha concluso l’ex presidente – qualsiasi proposta di modifica dovrà essere sottoposta ad un referendum consultivo».

Le audizioni della Commissione proseguiranno domani, venerdì 6 giugno, con l’intervento dei  parlamentari sardi.

Consiglio regionale 1 copia

L’assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato assieme con quello dell’Agricoltura sono gli unici che possono e devono fare investimenti a sostengo di quelle tante imprese che rappresentano il mondo produttivo sardo. Lo ha detto questa mattina l’assessore Francesco Morandi durante l’audizione in commissione Attività produttive, presieduta da Luigi Lotto (Pd). L’esponente dell’Esecutivo ha annunciato che parlerà con il presidente Pigliaru e gli altri componenti della Giunta di un’eventuale rimodulazione dei fondi. Alla base di questa affermazione i dati illustrati ai commissari: le imprese che fanno capo all’assessorato del Turismo rappresentano il 77 per cento circa dell’economia della Sardegna.

Poi i numeri: il settore dei servizi comprende 30mila imprese, quello del turismo 13mila, ed è quello che ha sofferto meno in questi anni di crisi, 43mila quello del commercio, mentre quasi 39mila sono le aziende del settore dell’artigianato. Quest’ultimo, rappresenta da solo il 12 per cento del Pil regionale, anche se ha sofferto molto negli ultimi cinque anni perdendo 6mila aziende e 30mila lavoratori, che oggi sono circa 80mila. Del settore dell’artigianato fanno parte anche le micro imprese edili, che rappresentano il 62,5 per cento dell’intero comparto dell’edilizia.

Tra le priorità dell’assessorato il sostegno e gli incentivi alle aziende e i Confidi, ma anche, per quanto attiene al turismo, sviluppare i servizi e non soffermarsi soltanto sulla ricettività, continuare a sviluppare l’Osservatorio turistico regionale per delineare le esigenze del mercato, e destagionalizzare attraverso eventi, turismo a tema e la promozione delle zone interne.

Per dare gambe a questi progetti serve però, secondo l’assessore Morandi, una riforma legislativa per tutti i settori, rivedere il sistema dei trasporti, creare un brand Sardegna spendibile a livello internazionale, e creare maggiore organizzazione sul territorio con sinergie tra  le diverse comunità locali.

Tra le priorità dell’assessorato del Turismo anche l’agenda digitale per offrire ai visitatori una terra incontaminata ma digitalmente avanzata.

Per quanto riguarda la promozione, Morandi ha evidenziato che c’è stata una crescita di presenze degli stranieri e una diminuzione degli italiani e la Regione punterà, con i pochi fondi a disposizione, ha consolidare i mercati che stanno rispondendo meglio.

Dall’audizione di oggi è emersa la necessità, espressa dalla commissione, di puntare sull’Expo 2015 con due filoni principali: food e qualità della vita, con un’attenzione particolare alla longevità dei sardi. L’assessore ha ricordato che allo stato attuale ci sono soltanto i fondi per acquistare lo spazio per una settimana, circa 300mila euro, e che di tutta l’organizzazione se ne occuperà la Programmazione, perché nella prossima riunione di Giunta saranno trasferite le competenze sull’Expo da Sardegna Promozione alla Programmazione. Una decisione sollecitata dallo stesso direttore dell’agenzia, Mariano Mariani.

L’assessore ha anche ribadito l’importanza di altre iniziative come Bitas, Milano in Fiera e quelle del settore ippico e nautico, ma ha anche sottolineato che, in questo momento, non ci sono i fondi necessari.

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Successo per l’edizione 2014 di Monumenti aperti a Iglesias. Tra sabato 31 maggio e domenica 1 giugno sono state registrate ben 15.189 firme di visitatori. Erano state 13.818 quelle registrate lo scorso anno.

Nel dettaglio le firme raccolte nei singoli siti:

ACQUEDOTTO PISANO LOCALITA’ CAMPERA  158

ARCHIVIO STORICO COMUNALE 145

CASA RODRIGUEZ 1.000

CASTELLO SALVATERRA 467

CATTEDRALE SANTA CHIARA 1.626

CHIESA DELLA PURISSIMA 360

CHIESA SANT’ANTONIO ABATE 122

CHIESA SAN GIUSEPPE 153

CHIESA SAN SEVERINO 228

CHIESA NOSTRA SIGNORA DI VALVERDE 302

CHIESA ORATORIO SAN MICHELE 186

CHIESA SAN FRANCESCO 410

CHIESA SANTO SALVATORE 330

CHIESA SAN DOMENICO 394

SAN FRANCESCO – ASSOCIAZIONE BALESTRIERI 114

CHIOSTRO SAN FRANCESCO 96

CIMITERO MONUMENTALE 69

CINEMA TEATRO ELECTRA 208

EX MATTATOIO 294

EX SCUOLA ELEMENTARE MONTEPONI 219

EX SCUOLE MASCHILI 66

FORESTERIA IMPIEGATI 122

FRANTOIO ORRU’ 387

ISTITUTO MINERARIO 300

ITINERARIO LIBERTY 144

MURA PISANE 264

MUSEO DELL’ARTE MINERARIA 765

MUSEO DEL COMBATENTE 15

MUSEO DIOCESANO               548

MUSEO ETNOGRAFICO       82

NEBIDA ITINERARI MINERARI 180

PALAZZINA ASSOCIAZIONE MINERARIA SARDA 280

PALAZZINA BELLAVISTA 176

PARCO DI VILLA BOLDETTI 309

PIAZZA LAMARMORA 624

PIAZZA MUNICIPIO E PALAZZO CIVICO 816

PIAZZA OBERDAN 478

PIAZZA SELLA 706

SANTUARIO MADONNA DELLE GRAZIE 200

SITO ARCHEOLOGICO CORONGIU ‘E MARI 58

TORRE GUELFA 1.136

VISITE GUIDATE SA COSTERA 302

COLLEZIONE PISTIS CORSI 350

TOTALE 15.189

Quest’anno, per la prima volta, durante Monumenti aperti, grazie ad un euro per la cultura, tutti i partecipanti hanno potuto sostenere la riqualificazione de “Is Grifoneddus”. Sono stati raccolti 1.360 Euro.

Breve Villa di chiesa 0 bozza locandina Giugno ... in Breve

L’8 giugno 1327 l’Infante Alfonso d’Aragona, all’indomani della conquista di Villa di Chiesa, ratificava il Breve di Villa di Chiesa.

Ma la storia del Breve comincia diversi anni prima ed intreccia le sue sorti con la città di Iglesias per moltissimo tempo.

Per presentare i diversi aspetti di questo documento, che costituisce un unicum di inestimabile valore, l’Amministrazione comunale di Iglesias, in collaborazione con La Memoria Storica soc. coop., propone una serie di 4 incontri nei sabato del mese di giugno 2014, alle ore 17.30, presso la sala conferenze dell’Archivio Storico Comunale.

Saranno diversi gli approfondimenti offerti, come elencato nella locandina allegata, alla curiosità di chi vorrà avvicinarsi per scoprire o riscoprire questo nostro formidabile patrimonio culturale.

Per l’occasione ogni sabato, durante la manifestazione, sarà esposto il documento originale.

Ecco il calendario degli incontri e i relativi argomenti che si terranno nella sala conferenze dell’Archivio Storico Comunale, in Via delle Carceri, tutti i sabati del mese di giugno:

1) 7 giugno, dalle 17.30 alle 19.30, notizie generali sul Breve;
2) 14 giugno dalle 17.30 alle 19.30, approfondimenti relativi al sistema della punizione dei reati;
3) 21 giugno, dalle 17.30 alle 19.30, approfondimenti relativi al cibo ed alle disposizioni di igiene;
4) 28 giugno, dalle 17.30 alle 19.30, approfondimenti sul IV libro, relativo all’attività mineraria.

Per l’occasione sarà esposto il Breve di Villa di Chiesa.

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Il Consiglio regionale è stato convocato per mercoledì 11 giugno, alle ore 10.00. Sono previste sedute fino a venerdì mattina.

L’ha deciso questa mattina la Conferenza dei Capigruppo presieduta dal presidente del Consiglio Gianfranco Ganau.

All’ordine del giorno tre disegni di legge e sei mozioni.

Il primo punto all’ordine del giorno è il disegno di legge n. 9 Disposizioni urgenti in materia di edilizia scolastica e semplificazione amministrativa”.