13 May, 2024
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Domani 28 aprile, a partire dalle ore 18,00, nella Sala Remo Branca, inizierà l’evento conclusivo del progetto “Garbage Art” che prevede una mostra di tutti i manufatti. L’evento si concluderà il 1 maggio, dalle ore 18.00 alle ore 20.00.

Il progetto ambientale “Garbage Art” è stato promosso dall’assessorato regionale dell’Ambiente, in collaborazione con le idee di Formazione San Germano Derichebourg.

L’obiettivo quello di insegnare a riciclare con attenzione plastica ed imballaggi per adoperarli successivamente. Si sono svolte diverse fasi laboratoriali e di assemblaggio, con distinti gruppi di lavoro che hanno adoperato con mano i materiali.

Hanno risposto al progetto, partendo dalla sensibilizzazione e dalla regola delle 4R, le classi 4ª ( A B C D E ) e 5ª E dell’Istituto Comprensivo Nivola di Serra Perdosa e Campo Romano.

Da mesi si parla dell’impianto per la produzione di biofuel proposto dalla ditta Mossi&Ghisolfi e inserito nel Piano Sulcis, con una forte contrapposizione tra favorevoli e contrari. Il progetto che nei piani dei proponenti dovrebbe rappresentare una grande occasione di sviluppo per il territorio, con un minimo impatto ambientale e, soprattutto, grandi riflessi sull’occupazione, non è ancora conosciuto dalla comunità locale e dagli stessi amministratori che ora cercano di superare questa carenza. Alcune settimane fa il segretario generale della CGIL Roberto Puddu ha fatto visita agli impianti di Crescentino, dove la Mossi&Ghisolfi ha realizzato il primo impianto al mondo per la produzione di biofuel, e faranno altrettanto oggi i sindaci di Villamassargia Franco Porcu, di Buggerru Silvano Farris, di Masainas Ivo Melis e, infine, di Villaperuccio Antonello Pirosu.

Canneto 3

L’inclusione sociale è l’arma vincente per aiutare i malati psichiatrici e imboccare una nuova strada di approccio e di cura. L’assessore della Sanità Luigi Arru ha lanciato dalla Fiera Campionaria della Sardegna, inaugurata sabato, un messaggio preciso: fondamentale, al di là delle cure e della tecnologia, è la solidarietà ovvero la capacità di dare una mano a chi sta male.

L’assessore Arru ha partecipato ieri sera, a Cagliari, all’incontro organizzato nello stand della Regione sulla rivoluzione digitale della medicina illustrata ai cittadini con una serie di relazioni: dal web cup, ovvero le prenotazioni delle visite mediche on-line, alla tessera sanitaria elettronica fino al fascicolo sanitario elettronico e alla ricetta dematerializzata.

«Sono strumenti nuovi, importanti, fondamentali per migliorare la vita dei cittadini e che stanno entrando pian piano nella vita di tutti i sardi – ha detto l’assessore della Sanità -. Oggi con la nostra presenza in Fiera vogliamo dimostrare che questa Giunta è davvero vicina ai cittadini, vuole ascoltarli, dialogare con loro anche per cogliere spunti importanti per migliorare costantemente i nostri servizi. Noi siamo sempre in ascolto e sempre pronti ad accogliere suggerimenti utili.»

A conclusione delle relazioni, l’assessore Arru ha incontrato un gruppo di pazienti di Villacidro, seguiti da Alessandro Coni del Centro di salute mentale di San Gavino Monreale, che hanno realizzato un video, proiettato in anteprima, per raccontare la loro esperienza.

«Portare in giro tantissimi ragazzi con gravi malattie psichiche, farli camminare in mezzo a tante persone, combattere il pregiudizio che le persone malate di mente possano essere pericolose: questa è la strada – conclude l’assessore Arru – e questo hanno fatto gli operatori che li seguono e che ringrazio moltissimo, perché hanno aperto un percorso importante di cambiamento e di inclusione.»

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«La battaglia fatta per portare il porcetto sardo termizzato a Expo, e più in generale quindi per permettere a tutte le nostre carni suine sane di poter iniziare a varcare il Tirreno, fa parte del grande lavoro che stiamo portando avanti per valorizzare le carni di eccellenza e in particolare la nostra punta di diamante isolana: l’agnello IGP di Sardegna. Una valorizzazione che punta alla conquista dei mercati internazionali.»
Lo ha detto sabato l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, a margine del convegno “Tradizione e Innovazione” nel comparto ovino, organizzato a Macomer dall’Associazione regionale degli allevatori (Ara) e dall’Associazione nazionale della pastorizia (Assonapa), nell’ambito della 9ª edizione della Fiera Nazionale Ovini razza sarda. Ad animare buona parte dei lavori sono state le relazioni tecniche su allevamento e selezione degli animali, ma anche sulle caratteristiche nutrizionali dei prodotti di allevamento, con particolare attenzione verso le eccellenze alimentari certificate come i formaggi DOP e l’agnello IGP.
Sulla scorta delle ricerche commissionate all’Agenzia regionale Agris, il Consorzio di Tutela della IGP agnello di Sardegna ha dato risalto, nel suo stand espositivo in fiera, alle caratteristiche nutrizionali e curative della carne di agnello: risultato della cultura millenaria legata all’allevamento della razza autoctona e allo stretto legame con l’ambiente naturale in cui si svolge.
«Origine, luogo, modalità di allevamento e quindi sostenibilità ambientale – ha spiegato la direttrice del Consorzio di tutela, Patrizia Pitzalis – sono le parole d’ordine che forniscono un valido supporto alla valorizzazione economica del prodotto a favore della filiera produttiva. Il Consorzio ha infatti richiesto e ottenuto dall’Unione europea alcune modifiche al disciplinare di produzione per meglio rispondere alle nuove esigenze dei mercati.»
Secondo uno studio dell’Ara, i consumatori apprezzano sempre di più la carne di agnellone, ovvero la categoria IGP da taglio da 10 a 13 kg, che permette di sperimentare ricette innovative che, accanto a quelle tradizionali, permettono di soddisfare il gusto di una platea sempre più numerosa e la fantasia di vari chef, con cui il Consorzio ha iniziato a collaborare. L’obiettivo è quello di incrementare il consumo di carni d’agnello, attualmente il 2% delle carni consumate in Italia, e far conoscere la qualità del prodotto anche all’estero approfittando di Expo Milano 2015.

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Proseguono, a Iglesias, gli appuntamenti dell’itinerario 2015 dell’associazione “S.O.S. Famiglia – Aiutiamoci a educare”. Il prossimo incontro è in programma presso il Cuore Immacolato, sul tema “Famiglia e sessualità: educazione alle differenze e cultura gender”, con relazione di Stefano Pilia, docente di scuola secondaria. Gli ultimi due appuntamenti si terranno in data da definire: “Sessualità ed affettività tra i 12 e i 15 anni nell’era di internet”, a cura dello psicologo dell’età evolutiva Ezio Aceti e “Famiglia tra crisi economica, consumismo e sobrietà”, a cura di Vittorio Pelligra, economista dell’Università di Cagliari.

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Circa 3.000 persone hanno partecipato oggi alla Festa della Montagna 2015, sui monti di Vallermosa. La manifestazione, denominata “Incontriamoci a is Prunixeddas”, è organizzata dalle Pro loco di Vallermosa, Villacidro, Domusnovas e Iglesias che hanno preparato 800 pasti a base di malloreddus, carne di maiale e un bicchiere di vino, al costo di 8 euro, ma sono stati tantissimi coloro che hanno raggiunto le splendide montagne della zona compresa tra Villacidro, Iglesias, Domusnovas e Vallermosa, ed hanno organizzato il pranzo in piena autonomia.

Caratteristica principale della festa è la passeggiata di quattro chilometri che al mattino consente di visitare il Santuario nuragico di Matzanni, l’unico in Sardegna a poter vantare la presenza di ben tre pozzi sacri, a pochissimi metri l’uno dall’altro. Il sito ha un grande fascino, con tracce di costruzioni nuragiche per tutta la vallata.

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Grande impresa della VBA/Olimpia a Torino, 3 a 2 sul campo del Volley Parella, in quello che si presentava come un vero e proprio spareggio per la conquista del terzo posto, e il sogno play-off continua a due giornate dalla fine della regular season. La squadra di Adrian Pablo Pasquali ha confermato di attraversare uno splendido periodo di forma e di aver raggiunto la piena maturità, violando il campo della squadra piemontese, già battuta il 10 gennaio scorso a Sant’Antioco, con l’identico punteggio di 3 a 2.

La VBA/Olimpia ha combattuto punto su punto nel primo set, riuscendo ad aggiudicarselo ai vantaggi sul 30 a 28, ma ha poi subito la reazione della squadra di casa che è stata capace di fare propri il secondo e il terzo set, con l’identico punteggio di 25 a 19. Quando tutto sembrava volgere a favore del Volley Parella per una rapida conclusione del match sul 3 a 1, la squadra lagunare ha reagito da grande, impattando sul 2 a 2 con un nettissimo 25 a 18. E sull’onda dell’entusiasmo i ragazzi di Pasquali sono partiti di slancio nel terzo set, andando al cambio di campo sull’8 a 4 e sono stati capaci di resistere al ritorno d’orgoglio dei padroni di casa che alla fine si sono arresi sul 15 a 11.

La Caloni Agnelli Bergamo ha vinto sul campo del Volley Cagliari, faticando più del previsto (3 a 0, con parziali di 27 a 25, 25 a 22 e 26 a 214), isolandosi così al terzo posto con 36 punti, davanti alla VBA/Olimpia con 35 e al Volley Parella con 34, ma per completare il quadro della giornata manca un altro scontro diretto tra due pretendenti al terzo posto che vale l’accesso ai play-off, quello tra Lupi Santa Croce e Volley Segrate, oggi entrambe a 33 punti, in programma domenica pomeriggio alle 17.00.

La giornata ha fatto registrare la netta vittoria della capolista Emma Villas Chiusi sul campo della sua prima inseguitrice, la Bruno Rent Mondovì, per 3 a 1 (22-25, 25-22, 25-12, 25-23). I toscani hanno ora quattro punti di vantaggio e sono virtualmente promossi in A2, mentre quasi certamente i piemontesi dovranno disputare i play-off promozione. Per la VBA/Olimpia si tratta di una buona notizia, perché sabato prossimo la Bruno Rent sarà di scena al Palasport di Sant’Antioco e senza l’assillo di dover vincere ad ogni costo per tentare ancora l’assalto al primo posto, potrebbe giocare con minore concentrazione e risultare più abbordabile per una VBA/Olimpia comunque in splendida forma e in grado di giocare alla pari e anche di vincere.

Il Volley Iglesias, infine, ha perso oggi l’ennesima partita per 3 a 0, la 20 su 20 disputate, in casa contro il Sant’Anna Tomcar Torino, impostosi per 25-13, 25-18, 25-15.

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Sa die de sa Sardigna (28 aprile) congiunge ogni anno la festa della liberazione dalla dittatura nazi-fascista (25 aprile) alla festa del lavoro (1 maggio) che in Sardegna è pure festa del martire testimone della fede cristiana, Sant’Efisio.

Nel loro svolgersi i sardi sono chiamati a percorrere le strade delle città e dei paesi portando i segni che richiamano i significati dei propri valori: la libertà da ogni oppressione, l’affermazione della propria identità, la fede in valori metastorici.

Sa die de sa Sardigna, memoria del triennio rivoluzionario (1793- 96) e della cacciata dei Piemontesi il 28 aprile 1794, rappresenta la data d’inizio della Sardegna contemporanea per tre ragioni: la contestazione dell’ancien regime, comune alle rivoluzioni europee della fine del Settecento; la rivolta del popolo e della classe dirigente sarda per la riaffermazione della propria costituzione esprimentesi nel Parlamento stamentario; la volontà di dirigere l’economia, la società, la cultura.

Procurade de moderare, barones, sa tirannia… rappresenta il perenne grido dei diritti storici del Popolo sardo.

Martedì  prossimo, festa nazionale del Popolo sardo, a partire dalle ore 9,00, le associazioni culturali si riuniscono nel Salone del Palazzo Regio in Cagliari, il palazzo del potere conquistato allora dal popolo cagliaritano in rivolta in sa die de ‘acciappa.

Per le ore 10,30 il Comitato invita i cittadini a partecipare alla Santa Messa celebrata in duomo dall’arcivescovo mons. Arrigo Miglio.

I sardi di oggi vogliono essere i continuatori di quei valori di libertà, uguaglianza e fraternità, nell’impegno per l’affermazione della propria identità, di orgoglio del proprio passato e di coraggioso impegno per il futuro.

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