30 April, 2024
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Domani, venerdì 29, e sabato 30 giugno alle 21 negli spazi della Fondazione Siotto (a Cagliari, in via dei Genovesi 114) debutta “La sala del tempo. Racconti dell’attesa”, spettacolo, per la regia di Laura Fortuna, messo in scena dall’associazione Le Officine.

La pièce è l’esito scenico del corso di Dizione e lettura espressiva portato avanti dall’associazione nei mesi scorsi, e ruota attorno al tema dell’attesa.

Dentro una stanza dove il tempo si è fermato nove personaggi (interpretati da Danila Atzeni, Valeria Caschili, Elisabetta Cocco, Alice Deledda, Emanuele Incani, Chiara Ledda, Daniela Puddu, Bonaria Secci, Luca Vincis) vivono la loro attesa, portando ciascuno la propria esperienza di tempo.

Ecco allora lo stato interiore di chi vive in attesa di un ritorno, di un viaggio, di un appuntamento, di una lettera, di chi attraverso l’attesa mostra la sua resilienza.

Scrive Laura Fortuna nelle sue note di regia: «L’attesa è impotenza contro la mania di controllo, un limbo di incertezza, in cui il tempo soggettivo assume la temperatura del nostro sentire».

Cura l’allestimento scenico May Mask.

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Da martedì 26 giugno il sindaco di Carbonia Paola Massidda e l’assessore della Cultura e del Turismo Sabrina Sabiu si trovano in Germania, a Oberhausen, dove sono stati accolti dal sindaco Daniel Schranz, dall’assessore della Cultura Apostolos Tsalastras e dalla rappresentante dell’Ufficio Intercultura Desbina Kallinikidou. «Una visita finalizzata a consolidare sempre di più il gemellaggio che lega Carbonia ed Oberhausen da circa 15 anni. Una comunanza basata sulle radici minerarie dei due centri, sulla storia, la cultura, l’amicizia, la collaborazione e la fratellanza», ha affermato il sindaco Paola Massidda.
Nei diversi tavoli tecnici svoltisi in questi giorni, il primo cittadino di Carbonia e l’assessore Sabrina Sabiu hanno dialogato con gli amministratori del comune di Oberhausen al fine di individuare, oltre alle comuni radici minerarie, possibili elementi di convergenza tra Carbonia ed Oberhausen in tema di sviluppo economico, ambiente e turismo. Uno scambio di vedute costruttivo, nella piena consapevolezza che la contaminazione di saperi, valori ed esperienze diverse possa contribuire notevolmente al reciproco arricchimento culturale.
La visita a Oberhausen è stata anche l’occasione per riabbracciare centinaia di nostri concittadini e corregionali, emigrati in Germania fin dagli anni Sessanta. Per parlare di questi temi e dell’amore che gli emigrati provano ancora per la loro terra natia, il sindaco Paola Massidda e l’assessore Sabiu hanno incontrato Gianni Manca, Presidente della Federazione dei Circoli Sardi in Germania, e Franco Sogus, presidente del Circolo “Rinascita” di Oberhausen.
Il sindaco e l’assessore di Carbonia hanno ricevuto un’accoglienza calorosa da parte degli amministratori tedeschi, che li hanno guidati alla scoperta dei principali luoghi di interesse presenti ad Oberhausen, comune di oltre 200mila abitanti situato nella Renania Settentrionale-Vestfalia, a circa 30 km da Dusseldorf. Tra i principali siti visitati, si segnala un imponente Gasometro alto 117,5 metri e con un diametro di 67,6 metri, il Parlamento (Landtag) e la Torre della Televisione di Dusseldorf e il centro storico di Oberhausen.
Domani sera, venerdì 29 giugno, il sindaco e l’assessore faranno rientro a Carbonia.

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Si è parlato dei nuovi casi di Sla (sclerosi laterale amiotrofica), di distribuzione dei presidi per i malati assistiti a domicilio e delle risorse del Fondo Nazionale per la Non autosufficienza nel corso dell’incontro di questa mattina tra l’assessore della Sanità, Luigi Arru, e le rappresentanti delle associazioni Viva la Vita Sardegna e Comitato 16 Novembre, che proseguono l’attività a favore delle persone con Sla iniziata da Salvatore Usala.
La presidente Irma Ibba ha chiesto aggiornamenti sui nuovi piani per il programma regionale “Ritornare a Casa” e sul numero dei pazienti affetti da Sla in Sardegna, mentre la vice presidente Maria Paola Aureli ha segnalato la mancanza di erogazione di alcuni presidi indispensabili per la nutrizione dei malati. L’assessore ha spiegato che la Sardegna continua ad avere un Fondo per la Non autosufficienza maggiore di quello nazionale e che le risorse del Programma Ritornare a Casa sono state tutte utilizzate sia per dare continuità ai vecchi Piani che per finanziare i nuovi. Non ci risultano novità per quanto riguarda il Fondo nazionale, ha precisato in risposta alla domanda sui 500 milioni annunciati dal precedente Governo ed ha accolto la richiesta di un nuovo incontro nell’arco di quindici giorni con l’associazione, cui coinvolgere la direzione generale delle Politiche sociali, dell’Ats e l’Anci Sardegna.

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L’Associazione Mineraria Sarda, in collaborazione con l’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT), organismo indipendente dell’UE con sede a Budapest, organizza il quinto Simposio “Attività minerarie nel bacino del Mediterraneo. Mining activities, critical raw materials: issues and challenges for sustainable development”. I lavori si terranno presso l’aula magna dell’Istituto Minerario “Asproni – Fermi”, in via Roma 45 a Iglesias, dal 29 al 30 giugno.

Consolidando il lavoro di ricerca e confronto tecnico e scientifico di respiro internazionale maturato nelle precedenti edizioni ospitate nella palazzina Bellavista di Monteponi, il simposio si propone di coinvolgere tutti quei soggetti che hanno interessi o che operano nel campo delle risorse minerarie in ambito Mediterraneo. Questa tensione alla condivisione di temi e studi di interesse comune nel panorama estrattivo tra Europa, Asia e Africa, risiede nello stesso spirito dell’Associazione Mineraria Sarda, promotrice dell’evento, sorta nel 1896 con l’auspicio «che i nostri successori possano trovare nelle nostre memorie e nei nostri atti un corredo scientifico che faciliti loro altri studi ed altre ricerche», come disse il presidente Roux nel suo discorso inaugurale. Con questi presupposti il simposio nasce aperto a tutti i contributi e comprende volutamente una vasta gamma di argomenti: dagli aspetti legali, all’attività mineraria, dall’esplorazione alla produzione, dalla riabilitazione ambientale fino agli aspetti commerciali, legali e storici dell’attività estrattiva.

I lavori congressuali, distribuiti nell’arco di due giornate, sono articolati in tre sessioni tematiche che coinvolgeranno i grandi temi del recupero delle materie prime e dell’economia circolare, dell’esplorazione e delle attività minerarie, della caratterizzazione e del recupero ambientale:

1. SESSIONE CONGIUNTA EIT – AMS (lingua Inglese, sarà predisposto un servizio di traduzione simultanea): Sessione dedicata alla presentazione di progetti e programmi di ricerca orientati al riutilizzo di materie prime-seconde;

2. SESSIONE AMS – RM. Recupero patrimonio minerario: Sessione dedicata alla presentazione di esempi di recupero e riutilizzo di siti minerari e tecnologie innovative nel campo delle materie prime;

3. SESSIONE AMS. Giacimenti minerari, attività mineraria e ambiente: sessione dedicata a interventi su temi geologici, esplorazione e valutazione dei giacimenti metallici e minerali industriali, metallurgia e processi di trattamento.

Tra i partecipanti che hanno garantito la loro adesione le università di Cagliari, Milano, Napoli, Sassari e Torino, insieme ad aziende ed enti di ricerca, quali Alta Zinc ltd, ECOMIN, SVIMISA, Flyability e Carbosulcis, insieme a numerosi sponsor e patrocinatori industriali ed istituzionali.

Il simposio è organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Cagliari: agli ingegneri partecipanti al convegno saranno riconosciuti 3 CFP per la giornata del 29 e 3 CFP per quella del 30.

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Con il forte vento di maestrale, ieri Carbonia è stata chiamata a fronteggiare il primo incendio di stagione. Le fiamme si sono sviluppate all’ingresso della città, tra il quartiere popolare di via Dalmazia e la via del Minatore, dove un analogo incendio un anno fa impegnò per molte ore i mezzi aerei, i vigili del fuoco ed i volontari.

Ieri per spegnere le fiamme, che hanno interessato alcuni ettari di vegetazione, sono intervenuti un elicottero della Protezione civile, gli uomini della Forestale ed i volontari, il cui lavoro ha consentito di evitare che le fiamme raggiungessero le numerose abitazioni presenti nella zona.

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Uno scenario inconsueto e spettacolare, un evento in cui confluiscono musica, arti performative e visive esaltate dal fascino di un’area in disuso – la Cava di tufo a Sennori – ora trasformata in uno spazio di ispirazione, di ricerca e di rappresentazione. Uno spettacolo ricco di contaminazioni, pensato per un sito che per la sua fisionomia si presta a essere un palcoscenico naturale di grande potenza, ideale per accogliere concerti, proiezioni, allestimenti e suggestive reinterpretazioni del luogo.

In questa cornice e su questi presupposti nasce HABITAT IN IN BLUES – Arte in Strada Coast to Coast, evento che inaugura CAVART – EXTRAZIONI CULTURALI, progetto promosso dal comune di Sennori, assessorato della Cultura e affidato al Theatre en vol. La serata sarà anche l’occasione per la presentazione di tre importanti appuntamenti in programma durante l’estate: il Narcao Blues Festival a luglio, la manifestazione sennorese Calici di Stelle ad agosto e il Festival internazionale di Arte in Strada Girovagando a settembre. Habitat in Blues è inoltre la prima delle quattro serate di Aspettando Calici di Stelle, manifestazione del Comune di Sennori in collaborazione con la Pro Loco e le cantine del territorio che punteggerà l’estate sennorese fino alla serata clou di agosto. L’evento fa inoltre parte di ART EXPLOSION – cantiere internazionale ed interdisciplinare delle arti performative, frutto di un accordo tra il Progetto Evoluzione e il Theatre en vol.

La collaborazione fra il Theatre en vol, il Narcao Blues Festival, l’Amministrazione comunale e la Pro Loco di Sennori darà luogo, dunque, a un inedito e affascinante spettacolo. La Cava, situata in prossimità del centro abitato, in un punto panoramico sopra il Municipio, attraverso il tocco poetico di HABITAT IMMAGINARI – laboratorio permanente del Theatre en vol che da anni arreda e fa rivivere gli spazi urbani -, si trasforma in un variopinto salotto affacciato su un panorama mozzafiato, quello del Golfo dell’Asinara. Un’ambientazione che contempla un allestimento, urbano e paesaggistico in cui confluiscono e si fondono i linguaggi del teatro in strada, del videomapping, dell’installazione e dei paesaggi sonori. Qui interverranno gli artisti che presenteranno i tre importanti appuntamenti estivi e qui avrà luogo l’anteprima del Narcao Blues Festival con un coinvolgente Concerto Blues.

L’appuntamento è fissato per domenica 1 luglio 2018, presso la Cava di tufo a Sennori. Dalle ore 19.00 il pubblico potrà immergersi negli Habitat Immaginari e le Installazioni realizzate dal Theatre en vol, bevendo un Aperitivo accompagnato da assaggi di prodotti locali e fare correre l’immaginazione con le Videoproiezioni Paesaggi in Blues a cura del Theatre en vol.

Alle 21.30 è previsto l’inizio del Concerto Blues con Bayou Moonshiners Collective, anteprima del Narcao Blues Festival. I Bayou Moonshiners, sono un duo formato da Max Lazzarin e Stefania Ghizzoni, primo classificato all’Italian Blues Challenge e quindi delegato a rappresentare l’Italia alle finali dell’European Blues Union, contest del quale fanno parte ben 23 nazioni.

In occasione del 300esimo anniversario della fondazione di New Orleans il duo si tramuta in quintetto per rendere omaggio al sound più fresco e potente della scena musicale contemporanea della Big Easy. Un repertorio che spazia tra il New Orleans Funky, Soul e Traditional, che sarà sapientemente distillato al chiaro di luna attraverso le calde note di un trombone, un pianoforte indiavolato, una sezione ritmica travolgente e le cinque voci a colorare e impreziosire uno show festoso e magico.

Il Bayou Moonshiners Collective è formato da Stefania Ghizzoni – Vocals; Max Lazzarin – Piano + Vocals; Giacomo Scanavini – Trombone + Vocals; Alessandro Arcuri – Bass + Vocals; Corrado Battorti – Drums + Vocals.

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Con un’interrogazione al Presidente della Regione e agli assessori dell’Industria e Programmazione, presentata dalla consigliera regionale Rossella Pinna, prima firmataria e sottoscritta dall’intero gruppo democratico, si è posta l’attenzione sulla inaccessibilità di alcuni tratti del percorso del Cammino di Santa Barbara.

«Il Cammino minerario di Santa Barbara – occorre ricordare dice Rossella Pinna – è l’unico cammino religioso sardo ad essere incluso nell’Atlante dei Cammini del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, che si sviluppa  in un itinerario di circa 400 km, suddiviso in 24 tappe che toccano 21 comuni.

Un cammino originale, seguendo vie, mulattiere che un tempo muovevano minatori, carri con animali da soma per raggiungere i cantieri minerari, o piste armate da binari per facilitare il trasporto, con vagoni, dei minerali dai siti di estrazione ai porti di imbarco e agli impianti metallurgici.

Esso copre una larga fetta del Parco geominerario storico-ambientale della Sardegna, attraversa luoghi di culto e chiese dedicate alla Santa patrona dei minatori nel grande bacino minerario tra le magnifiche aree minerarie dismesse del Sulcis Iglesiente Guspinese.

Un percorso – aggiunge Rossella Pinna – che offre un’osservazione lenta, dettagliata e suggestiva insieme, coniugando la vocazione del turista di esplorare a piedi o in bicicletta un paesaggio avvolto dai profumi della macchia mediterranea con la possibilità di poter deviare verso la bellezza insospettabile di uno spazio fuori dall’ordinario che fa riemergere un contesto locale archeologico industriale minerario unico nel suo genere.»

«Si tratta di una proposta che negli ultimi anni sta richiamando l’interesse, sempre più crescente, di un turismo appassionato e legato alle testimonianze di un passato che riemerge dalle aree minerarie dismesse, attraverso la percorrenza di itinerari storici, archeologici, culturali, naturalistici e religiosi, che si traducono in esperienze inedite – sottolinea ancora Rossella Pinna -. La Fondazione Cammino di Santa Barbara, con un approccio di grande livello progettuale, rilevante sia sotto il profilo del riconoscimento del ruolo strategico del turismo, della promozione e valorizzazione del territorio, del miglioramento e ampliamento dell’offerta turistica destagionalizzata secondo un modello eco-sostenibile e dell’imperdibile occasione di prospettiva occupazionale, vuole offrire uno strumento concreto di vivificazione di questo spazio contemporaneo e antico.

Tuttavia, vi sono alcuni tratti, ad esempio quello tra Masua e Buggerru, la cui percorribilità è di fatto impedita da reti metalliche ed altri ostacoli fisici, da parte di privati, concessionari dei terreni della IGEA S.P.A.  e la stessa società in-house della Regione che soggetto giuridico deputato all’attività di ripristino ambientale e di bonifica delle aree minerarie dismesse, pregiudica – come recentemente accaduto ad un gruppo di pellegrini bresciani – la regolare fruizione da parte dei pellegrini/escursionisti che arrivano da ogni parte del mondo sempre più numerosi.»

«Occorre intervenire al più presto perché tali progetti che mettono al primo posto la salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale del nostro territorio e creano sviluppo di nuove economie sostenibili, non si fermino di fronte alla incomunicabilità di due soggetti.

Infatti, con l’interrogazione che nasce dal mancato riscontro da parte di IGEA SPA alle richieste inviate dalla Fondazione – conclude Rossella Pinna -, chiediamo l’intervento del presidente della Regione e degli assessori competenti per consentire alla “Fondazione” di poter disporre dei compendi immobiliari ex minerari al fine di poterne garantire la fruibilità gratuita e pubblica e per dare piena attuazione ad altri atti della G.R. che ha definito gli indirizzi per la valorizzazione e riqualificazione del “Cammino” per renderlo accessibile gratuitamente al pubblico.»

 

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Oggi, 28 giugno, Stephan Brinkmann, danzatore della compagnia del Tanztheater Pina Bausch apre la XI edizione del Festival Internazionale Cortoindanza. Insieme a Giorgia Maddamma porterà la creazione artistica “Try Zwei”.

Subito dopo il grande Stefano Mazzotta (Zerogrammi, Torino) con “Studio per A”. Overture spettacolare alla Manifattura Tabacchi, Cagliari.

Pura danza, quella danza che ha un marchio riconoscibile e che segna una tradizione importante, come quella del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch (Germania), la scuola di teatro-danza tra le più innovative diretta da una tra le più importanti e conosciute coreografe del mondo. Il 28 giugno l’overture della XI edizione del Festival Internazionale Cortoindanza vedrà sul palcoscenico della Manifattura Tabacchi (ore 20.00) Stephan Brinkmann, danzatore, autore, attore e autore nella compagnia della Bausch, nella quale ha interpretato fino al 2010 vari ruoli del suo vasto repertorio, e partecipato tra l’altro, ai film “Parla con lei” di Pedro Almodovar e “Pina” di Wim Wenders.

Insieme a Giorgia Maddamma (Folkwang Universität der Künste, Essen – Ballet Master per Tanztheater Wuppertal Pina Bausch) porterà la creazione “Try Zwei” (Compagnia Koreoproject, Lecce). Due danzatori, coreografi e interpreti (Essen/Germania e Italia), pochi movimenti. Ciò che conta è l’essenziale. Le braccia dipingono l’aria creando delle architetture invisibili mentre il resto del corpo vaga in uno spazio ben delineato. Due corpi in perfetta sintonia con sospensioni, ampi respiri, ritmi interiori di pura bellezza.

Monologo amletico invece per la seconda overture che segue alle 21.00: “Studio per A”, di e con Stefano Mazzotta (Zerogrammi, Torino) ricco di domande su domande. Una tragedia silenziosa, consumata nell’intimo. Lo spazio si raccoglie intorno a una partitura fisica che rimanda alla solitudine ed alla perdita, e a una condizione umana che riguarda tutti.

“In dissintonia con una realtà verso cui si sente, Amleto è espressione di una natura fatta di dubbio e incertezza, che lo proietta verso una condizione di domanda e attesa”, racconta l’autore e danzatore Mazzotta.

Cortoindanza vedrà anche in questa undicesima edizione una maratona di cinque giornate in cui l’idea creativa di una scrittura coreografica diventa protagonista nella sua forma embrionale di dieci minuti. Dopo l’apertura ufficiale di giovedì i corti finalisti in arrivo da diverse parti del mondo verranno esaminati dalla commissione artistica. Il 1° luglio, alle 21.00, porte aperte al pubblico al Teatro delle Saline di Cagliari per la rappresentazione finale delle dieci creazioni in forma breve.

Il 2 luglio, sempre alle 21.00, al Teatro delle Saline chiuderà la XI edizione di Cortoindanza la prima nazionale dello spettacolo “Boucle”, coreografia e interprete Xuan Le, finalista al Cortoindanza 2017.

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A distanza di 127 giorni dal disastroso risultato delle elezioni Politiche, il Partito democratico riunirà la sua assemblea regionale il 9 luglio, alle 16.30, all’Hotel Su Baione, sulla strada statale 131, nei pressi del Nuraghe Losa, per gli adempimenti conseguenti alle dimissioni del segretario regionale Giuseppe Luigi Cucca.

Secondo quanto riporta oggi un lancio dell’Agenzia Ansa, gli scenari possibili sono tre:

  1. l’assemblea vota un nuovo segretario;
  2. l’assemblea fissa un’altra data per l’elezione;
  3. l’assemblea decide di sciogliersi ed avvia la fase congressuale.

Nell’eventualità l’assemblea dovesse decidere di eleggere subito il successore di Giuseppe Luigi Cucca – riporta l’Ansa – «in pole per succedere a Cucca, seppur non ufficialmente, c’è l’ex deputato Emanuele Cani. A proporlo è stata la corrente dei popolari riformisti e sul suo nome ci sarebbe il via libera dei renziani. Restano da convincere i soriani, ancora orientati verso il congresso straordinario prima delle elezioni regionali del 2019». Qualche settimana fa tra i papabili era emerso il nome di Pietro Morittu, capogruppo in Consiglio comunale a Carbonia e Capo di Gabinetto dell’assessorato dell’Industria, esponente della stessa corrente dei Popolari Riformisti di Antonello Cabras e Paolo Fadda.