30 April, 2024
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«Il 18 settembre gli uomini di coach Esposito affronteranno in amichevole Gigi Datome e il Fenerbahce di coach Obradovic, reduce dal terzo titolo turco consecutivo, in una location ancora da definire.»

E’ un passaggio integrale del comunicato stampa con il quale la Dinamo Banco di Sardegna ha annunciato ieri il calendario delle amichevoli estive in preparazione della nuova stagione agonistica che vedrà la squadra di Vincenzo Esposito protagonista in Campionato e in Coppa.

La «location ancora da definire» sarà con ogni probabilità il Palazzetto dello sport di via delle Cernitrici, a Carbonia. Al momento non ci sono certezze ma è questa la location per la quale si sta lavorando…

Per Carbonia sarebbe una seconda giornata di grande basket, dopo quella vissuta il 21 settembre 2015, tra la Dinamo campione d’Italia di Meo Sacchetti ed il Galatasaray, impostosi 76 a 75, in un Palazzetto dello sport gremito.

Questa volta ci sarebbe anche un elemento di grande interesse in più, determinato dalla presenza nelle fila del Fenerbahçe Spor Kulübü, campione di Turchia, vicecampione d’Europa (e campione d’Europa un anno fa), di due grandi campioni italiani, il sardo Gigi Datome e Nicolò Melli.

Allegato l’album fotografico di Dinamo – Galatasaray del 21 settembre 2015.

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La Dinamo ha presentato ieri il ricco programma di amichevoli in preparazione della nuova stagione che la vedrà opposta a Fenerbahce, Monaco, Olimpia, Efes.

La Dinamo Banco di Sardegna anche quest’anno debutterà sul campo del Geovillage, a Olbia: al primo torneo, 1 e 2 settembre, saranno protagoniste la Scandone Avellino, Virtus Bologna e Ludwigsburg. Al secondo, 8 e 9 settembre, l’Efes Istanbul, Ucam Murcia e As Monaco.

A Padru, il 4 settembre, amichevole con la Scandone Avellino; l’11 settembre, al PalaDonBosco di Nuoro, la Dinamo ritroverà l’Efes Istanbul; il 15 e 16 settembre al PalaRockefeller, l’VIII edizione del Torneo Internazionale “City of Cagliari” cui prenderanno parte i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano, i vicecampioni d’Europa e campioni di Turchia del Fenerbahce e la formazione francese del Limoges. Il 18 settembre gli uomini di coach Esposito affronteranno Gigi Datome ed il Fenerbahce di coach Obradovic, reduce dal terzo titolo turco consecutivo, in una location ancora da definire. Ultimo appuntamento, il Città di Sassari “Mimì Anselmi”, 28 e 29 settembre, con Reyer Venezia, Cagliari Dinamo Academy e la matricola neopromossa nella massima serie Trieste.

Il calendario.

1-2 settembre Torneo Geovillage – GeoPalace

Dinamo Banco di Sardegna, Scandone Avellino, Virtus Bologna, Ludwigsburg

4 settembre Amichevole a Padru

Dinamo Banco di Sardegna – Scandone Avellino

8-9 settembre Torneo Internazionale al Geovillage – GeoPalace

Dinamo Banco di Sardegna, Efes Istanbul, Ucam Murcia, As Monaco

11 settembre Amichevole a Nuoro

Dinamo Banco di Sardegna – Efes Istanbul

15-16 settembre VIII International Tournament “City of Cagliari”

Dinamo Banco di Sardegna, Olimpia Milano, Limoges, Fenerbahce

18 settembre Amichevole Dinamo Banco di Sardegna – Fenerbahce

28 -29 settembre Torneo Città di Sassari – Mimì Anselmi

Dinamo Banco di Sardegna, Reyer Venezia, Cagliari Dinamo Academy, Trieste.

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Pubblico qui una testimonianza fotografica del mio ultimo incontro con il Professor Manlio Brigaglia. All’ora di pranzo di giovedì 26 aprile ci aveva raggiunto in un bar-tavola calda di Sassari. Con me e mia moglie Marinella erano gli amici sassaresi Salvatore Tola, Sandro Ruju, Bruno Paba e Teresa e i presidenti dei Circoli sardi di Bareggio-Cornaredo (Franco Saddi con Rosa) e di Lecco  (Giuseppe Tiana con Patrizia).

Prima che il Professore  (per noi – nonostante la confidenza accordataci – era sempre il Professore con l’iniziale maiuscola) arrivasse,  Tola e Ruju mi avevano informato che aveva appena provveduto alla definitiva revisione del  libro con la lunga intervista che Gli avevano fatto nell’arco di diversi mesi sul suo infaticabile impegno come “facitore di libri”. I due intervistatori e l’Intervistato erano palesemente soddisfatti di avere finito il lavoro e così mi fu spontaneo chiedere al Professore qualche anticipazione su qualche personaggio che aveva incontrato  nel corso della sua sessantennale esperienza in campo editoriale. Per il Professore fu un invito a nozze: ricordò alcuni aneddoti spassosi con i quali era solito ravvivare i conversari con gli amici e le sue seguitissime conferenze pubbliche.

Tola e Ruju, che rientravano nella larga cerchia dei suoi amici, allievi e collaboratori, avevano pensato negli ultimi tempi a questa intervista (naturalmente – data l’abbondanza degli anni e delle realizzazioni – da svolgersi in diverse tappe), perché con il metodo del dialogo erano fiduciosi che avrebbero convinto il Professore, vicino alla soglia dei novant’anni ma sempre poco incline a scrivere di sé, a raccontare un aspetto poco conosciuto della sua inesausta attività di divulgatore culturale attraverso la carta stampata: cioè il  lavoro che sin da giovane aveva fatto, e che ha poi continuato sino agli ultimi giorni, per la “fabbricazione” dei libri: dalla revisione dei testi alla progettazione del singolo volume, dalla correzione delle bozze all’impaginazione delle fotografie, dalla scelta dei caratteri alla ideazione ed elaborazione grafica della copertina.

Nei giorni successivi alla morte improvvisa del Professore (10 maggio, a 89 anni), il discorso con Tola e Ruju non poteva non cadere su quale sarebbe stato il “futuro” di questo libro, manifestamente molto importante. I due amici intervistatori non solo  mi confermarono che il Professore aveva avuto il modo di rivederlo e di integrarlo ne varietur, ma mi informarono anche che lo aveva già consegnato a una casa editrice sassarese, Mediando, di Simonetta Castia.

Ho ricevuto una copia del volume, che la casa editrice  è riuscita a far uscire per il convegno in memoria del Professore che si è tenuto al teatro Civico di Sassari il 23 giugno: si intitola Tutti i libri che ho fatto e ha in copertina una foto che lo ritrae nel suo studio, in mezzo ai suoi tanti libri (conta 206 pagine e costa 20 euro).

L’intento di Tola e Ruju era quello di mettere in luce tutta l’attività che il Professore aveva svolto nei laboratori di stampa, fianco a fianco con gli amati tipografi vecchio stampo (risulta che aveva simpatia soprattutto per quelli sassaresi…); e visto che questa aveva avuto inizio con il periodico “Voce universitaria” e con il quotidiano “Corriere dell’Isola”, il racconto si sofferma molto, specie nella prima parte, sulle sue collaborazioni e le sue iniziative nel campo dei giornali e delle riviste; per lasciare poi gradatamente spazio ai libri.

I due intervistatori si dichiarano giustamente orgogliosi di essere riusciti  a portare a termine  il complesso lavoro (registrazione  del parlato, sbobinatura, digitazione dei testi, inserimento delle variazioni e delle aggiunte manoscritte dal revisore, scannerizzazione delle copertine) per il fatto che, nel corso della lunga e laboriosa gestazione del testo, il Professore  aveva avuto qualche momento di scetticismo, nell’incertezza se continuare o lasciar perdere. Poi però si era persuaso della necessità di portare a compimento l’opera, e si era messo a rivedere la prima stesura per correggerla, migliorarla e soprattutto integrarla, man mano che gli venivano alla mente altre iniziative, altri episodi, altri aneddoti: finalmente, dopo aver lavorato a tanti libri di altri, si dedicava a un libro suo. L’editrice ha poi aggiunto, a chiusura del volume, la riproduzione delle copertine delle riviste e dei libri ai quali era più affezionato.

Il metodo dell’intervista per un verso, il modo garbato e allo stesso tempo vivace di raccontare del Professore per l’altro rendono le pagine facili da leggere e a tratti anche avvincenti. Emerge così la figura di un intellettuale che non si accontentava di approfondire le proprie conoscenze, ma si preoccupava soprattutto di come allargare – e poi magari anche coltivare – il campo degli studiosi e dei lettori.

Il Professor Manlio Brigaglia era noto come docente per aver insegnato al mitico liceo “Azuni” di Sassari (Italiano e Latino), e poi all’Università; come storico, era grande conoscitore della storia della Sardegna e appassionato studioso di Emilio Lussu; come conferenziere, era “uno spettacolo” starlo a sentire: sempre in forma (informato, brillante e avvincente); come collaboratore di giornali, prima per il quotidiano di Cagliari “L’Unione Sarda” e negli ultimi decenni per il quotidiano di Sassari “La Nuova Sardegna”, era una firma che equivaleva a un brand, a una marca di successo: il lettore era sempre sicuro di vedersi proposti testi chiari, di agevole e spesso divertente lettura, anche quando riguardavano eventi e personaggi della storia sarda, di cui il Professore conosceva ogni dettaglio e ogni correlato aneddoto. Le sue rubriche sulla “Nuova Sardegna” di “Memorie sassaresi” e di corrispondenza con i lettori erano meritatamente popolarissime.

Leggendo le pagine di questo libro postumo, mi è venuta voglia di dire – per diversi fatti e giornali e libri evocati dal Professore -: “Io c’ero”. Mi limito a qualche minima notazione. Dice il Professore  a proposito della “Gazzetta Sarda”, settimanale del lunedì: «C’erano dei giovani, alcuni ancora studenti, e magari miei studenti del liceo, che poi hanno  fatto strada e lì alla “Gazzetta” hanno fatto pratica di giornalismo e di scrittura»: io molto modestamente dettavo dal telefono di casa di mia cugina maestra le cronache delle partite della Plubium, la squadra di calcio di Ploaghe, e quell’esercizio di velocizzazione della scrittura (dovevo essere pronto alla chiamata “a carico del destinatario” che arrivava non molto più tardi di un’ora dalla fine delle partite) mi è stato sicuramente utile…

Dice il Professore rispondendo a una domanda su un mio  aggio, presentato al Premio “Ozieri” intitolato La poesia dialettale  in Sardegna negli anni 1963-1965 (poi pubblicato nel 1982: la copertina fa bella mostra di sé nella appendice iconografica del libro): «Sì, Paolo lo scrisse nelle vacanze estive tra prima e seconda liceo o tra la seconda e la terza». Era l’estate del 1966, quindi nelle vacanze tra la seconda e la terza liceo: il Professore mi concesse di consultare a casa sua (allora abitava in via Marsiglia) della documentazione che si guardava bene dal “lasciare in giro”: la raccolta rilegata de “Il Democratico” e i testi dattiloscritti per le «trasmissioni settimanali (il venerdì) a Radio Cagliari, intitolata La  grande poesia in lingua sarda» (che poi ritrovai, con molto piacere, “riversati” nel volume Il meglio della poesia in lingua sarda, primo della fortunata collana “I grandi poeti in lingua sarda”).

Confermo che il librino Tempo d’esami, come ben ricorda Ruju nel libro (pagina 68), uscì presso Chiarella nel giugno del 1967 (in realtà gli articoli erano stati pubblicati sull’“Informatore del lunedì” nel giugno dell’anno precedente). I testi sono «dedicati agli alunni della mia “terza” di quest’anno e a tutti quelli che avrò (fin tanto che ci saranno “esami di maturità”)»: di quella “sua” terza facevamo parte anche Sandro ed io e non potevamo certo dimenticarcene…

Dati i debiti culturali contratti con Lui (a partire dai tempi del Liceo “Azuni”; per le Sue prefazioni ai miei libri su Ploaghe, compreso il volume che ho curato con Salvatore Tola sul canonico Giovanni Spano; per le Sue risposte positive a tenere conferenze presso i Circoli degli emigrati nell’Italia continentale), la mia soddisfazione era poterGli dimostrare riconoscenza facendoGli ben volentieri delle correzioni di bozze, qualche indice dei nomi, qualche ricerca bibliografica, scrivendo qualche cosa per le Sue riviste (“Autonomia cronache”; “Ichnusa”, ultima serie) e per i Suoi libri a più voci (Tutti i libri della Sardegna; Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna; La grande Enciclopedia della Sardegna per il quotidiano “La Nuova Sardegna”).

Non era proprio il caso che Lui mi chiedesse queste collaborazioni quasi scusandosi per il disturbo. Ma era fatto così: il Professor Brigaglia in qualsiasi ambito era lo stile in persona.

Paolo Pulina

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Su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, la Giunta regionale ha approvato le nuove linee di indirizzo sui profili assistenziali delle Cure domiciliari integrate e delle Cure palliative domiciliari ai malati terminali. Approvato anche l’Accordo integrativo regionale stralcio per la gestione della corretta erogazione delle prestazioni di particolare impegno professionale sottoscritto, lo scorso 22 giugno, dall’assessore e dalle organizzazioni sindacali dei Pediatri di Libera Scelta (FIMP e SISPE). La Giunta ha dato inoltre il via libera alla valutazione dei risultati conseguiti dai Direttori generali delle Aziende Sanitarie sarde nell’anno 2014 così come proposta dall’apposita commissione regionale. Via libera anche alla rete regionale dei servizi di Genetica Medica.

 

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Inclusione e innovazione sociale hanno caratterizzato i lavori della seconda e ultima giornata dell’evento annuale del POR FSE Sardegna 2014-2020, che si è svolta questa mattina all’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari, su iniziativa dell’Autorità di Gestione del Programma. Sono intervenuti l’assessore del Lavoro Virginia Mura, il capo unità della Direzione generale Occupazione della Commissione Europea, la portoghese Adelina Dos Reis, l’Autorità di gestione Luca Galassi, il direttore generale delle Politiche sociali Stefania Manca, il delegato regionale della Caritas Sardegna Raffaele Callia ed il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Sardegna, Claudio Atzori. A proposito di inclusione, tutti i relatori sono stati affiancati nei loro interventi da un’interprete della lingua dei segni.
«La Regione Sardegna – ha spiegato l’assessore Virginia Mura – nel corso di questa legislatura ha realizzato una serie di azioni, cito su tutte il REIS, per le quali siamo considerati all’avanguardia in Italia. Intendiamo impiegare sino all’ultimo euro disponibile per dare risposte alle tante domande di aiuto. Abbiamo dedicato 16 milioni 500mila euro per le famiglie in difficoltà, con misure che ci consentono di accompagnarle in un percorso virtuoso. Gli Avvisi “Cumentzu”, “CARPEDIEM” e “Diamante Impresa” sono rivolti a figure che desiderano affacciarsi nel mondo del lavoro oppure richiedono particolari tutele. Le misure saranno seguite da una équipe multidisciplinare che accompagnerà coloro che beneficiano del Reddito d’inclusione sociale (REIS), di cui fanno parte anche gli operatori dei Centri per l’impiego. La parte formativa è invece inserita nel programma LavoRAS.»
«L’Europa è un continente complesso, caratterizzato da differenze enormi tra un’area e un’altra, ma l’Unione Europea esiste proprio per aiutare i Paesi maggiormente in difficoltà – ha dichiarato la rappresentante della Commissione Europea, Dos Reis -. Le statistiche ci dicono che il livello di povertà in Italia è tra i più alti d’Europa. Occorre una risposta delle istituzioni, e credo che la Sardegna stia facendo di tutto per contrastarla, in linea con il programma e le direttive UE.»
«Dopo la crisi del 2008-2009 la platea di poveri in Sardegna è aumentata, mentre le risorse europee rivolte all’attivazione delle persone sono diminuite – ha detto Luca Galassi  – Autorità di gestione -. Noi stiamo cercando di aumentare le occasioni di inclusione sociale e lavorativa. CARPEDIEM (Catalogo regionale dei progetti eleggibili di inclusione ed empowerment) è uno strumento a carattere sperimentale ma ha messo in campo 8 milioni 500mila euro a cui si può partecipare sino al prossimo 3 settembre. Il POR FSE sta camminando, la spesa sta andando bene: siamo già al 50%. Sinora abbiamo rispettato gli obiettivi che ci ha dato l’UE, però ora l’asticella si è alzata e dobbiamo raddoppiare l’impegno.»
«La Regione – ha sottolineato il DG delle Politiche sociali, Stefania Manca – in questi anni ha lavorato duramente per costruire una governance unica sulle politiche sociali, per esempio con l’istituzione del Tavolo delle povertà al quale siedono tutte le realtà del terzo settore, che svolge un ruolo fondamentale ed è chiamato a fare rete con le istituzioni.»

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A 48 ore dall’insediamento del Consiglio comunale eletto il 10 e 24 giugno, è stata ufficializzata la composizione della nuova Giunta comunale di Iglesias.

Sono sei gli assessori che affiancheranno il nuovo sindaco Mauro Usai, 4 uomini e 2 donne.

Vicesindaco e assessore dello Sport, Cultura, Spettacolo, Grandi eventi e Politiche sociali: Claudia Sanna;

Assessore dell’Ambiente, Protezione civile, Bonifiche, Agricoltura, Polizia locale, Viabilità, Decentramento, Informatizzazione: Francesco Melis;

Assessore dei Lavori pubblici e Opere pubbliche: Vito Didaci;

Assessore dell’Urbanistica e Paesaggio, Pianificazione e Verde pubblico: Giorgiana Cherchi;

Assessore delle Attività produttive, Bilancio e Partecipate, Arredo urbano: Ubaldo Scanu;

Assessore della Pubblica istruzione: Alessandro Lorefice.

Mauro Usai, 29 anni, ha tenuto a sé la delega del Turismo e a breve, secondo indiscrezioni trapelate nelle ultime ore, dovrebbe completare la composizione della Giunta con la nomina di un settimo assessore.

Quattro dei sei assessori sono consiglieri eletti e, conseguentemente, per l’incompatibilità delle due cariche prevista dal Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali, si dimetteranno dal Consiglio, lasciando spazio ai primi dei non eletti.

Claudia Sanna, 42 anni, è la seconda più votata (165 preferenze) della lista “Rinnova Iglesias con Mauro Usai”, al suo posto entrerà in Consiglio per surroga fin dalla seduta d’insediamento di giovedì 12 luglio, Federico Marras, primo dei non eletti (116 preferenze).

Francesco Melis, 45 anni, capolista del Partito democratico, è il più votato in assoluto con 468 preferenze, al suo posto entrerà in Consiglio Diego Rosas, 37 anni (110 preferenze).

Vito Didaci, 77 anni, è il terzo dei più votati della lista “Piazza Sella” (153 preferenze), al suo posto entrerà in Consiglio Federico Casti, 34 anni (97 preferenze).

Giorgiana Cherchi, 38 anni, era candidata nella lista “Il tuo segno per Iglesias”, seconda dei non eletti.

Ubaldo Scanu, 65 anni, è il settimo consigliere eletto nella lista del Partito democratico (136 preferenze), al suo posto entrerà in Consiglio il secondo dei non eletti, Gianni Medda, 56 anni (106 preferenze).

Alessandro Lorefice, 35 anni, è un ex consigliere comunale di Forza Italia e per due settimane, tra fine maggio e inizio giugno 40 anni, 2012, è stato presidente della Carbosulcis.

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Una rassegna che mette a confronto generi performativi diversi, dal teatro di prosa al cinema, passando per la musica, il teatro di etnia, la danza, il canto e il musical. EstaTheatrOn-Offcina mental-dinamica è un progetto che l’associazione MAB Teatro propone in quattro centri dell’isola: Sassari, Alghero, Olbia e Nuoro nei mesi di luglio ed agosto. Dieci appuntamenti con i quali si vuole proporre la creazione di nuovi scenari per le attività di spettacolo dal vivo legati ad un’idea di turismo culturale e ad uno sviluppo del sistema turistico locale della nostra isola.

Il progetto nasce da una idea del direttore artistico Daniele Monachella e del collettivo formato da attori, musicisti, scrittori, film-maker, registi, doppiatori, grafic-designer, operatori sociali e culturali del territorio.

Dopo l’apertura affidata allo spettacolo “Era l’allodola?”, lo scorso 6 luglio in Piazza Santa Caterina a Sassari si ritorna in scena il 14 luglio nel cortile di Palazzo Ducale, a Sassari, con “Edith”, dedicato alla grande voce di Edith Piaff con la partecipazione del soprano Lucia Simula, la voce di Giampaolo Sanna, gli arrangiamenti musicali di Pietro Corda.

I particolari della rassegna, realizzata grazie al contributo della Fondazione di Sardegna ed il patrocinio dei comuni di Sassari, Olbia, Nuoro ed Alghero, saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa convocata per giovedì 12 luglio, alle 10,30, nelle sale della sede della Fondazione di Sardegna, in via Carlo Albero, 7 a Sassari.

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Doveva essere semplicemente la presentazione di Is Maistus Beer 2018 – Summer Festival ma col tempo è diventato un vero e proprio evento. Sabato 14 luglio lo stabilimento balneare Sun, a Porto Pino, ospita Is Maistus Beer – Beach Edition. Una manifestazione in cui i sapori della birra artigianale incontrano i profumi del mare e dell’estate di Sardegna, il tutto a suon di musica.

Sono queste le caratteristiche su cui si basa la forza del beach party a firma di Is Maistus, la qualità di due pietre miliari del mondo brassicolo sardo e tedesco, la musica dei migliori djs e selecter del sud dell’Isola e il meraviglioso scenario delle dune di Porto Pino, uno dei luoghi di mare più incantevoli di tutta terra dei quattro mori.

I due birrifici presenti sono ‘Nora di Oliena’ e gli italotedeschi di Kühbacher. Il primo è uno dei produttori storici sardi, nato nel 2013 e capace in questi anni di farsi strada tanto da essere uno dei più apprezzarti fuori dall’Isola, il secondo invece è il produttore della birra bavarese dal cuore italiano, un’azienda con più di 150 anni di storia e cultura birraia alle spalle e che supporta l’evento anche in veste di main sponsor.

L’apertura dei fusti e l’inizio della musica sono previsti per le ore 16.30. Ad alternarsi in consolle stimati djs e progetti musicali del calibro di Riccardo Maiocchetti, Dario Prefumo, El Barrio Salsero Project di Alessandro Matta e Viviana Massa, Canapa Sound, Shardana, NotaSelecta e gli artisti di invitati da Sayo DiscoClub. Proprio nell’importante locale di Sant’Anna Arresi si svolgerà poi l’after party. I generi musicali proposti sono diversi, dall’house al commercial, dal reggaeton al revival fino al reggae, insomma sicuramente happy music.

Il giorno precedente, venerdì 13 luglio si terrà una sorta di “aspettando Is Maistus Beach”, un circuito volto ad accogliere i partecipanti costruito con il sostegno di Birra Kühbacher e alcune attività tra Porto Pino e Sant’Anna Arresi. Si parte alle 18.30 al Bel Caffè per l’aperitivo in musica, si continua a cena nella pizzeria Pecora Nera, poi la serata di trasferisce al Soul Bar con il concerto dei Tasinantska e, infine, si conclude alla struttura extra-alberghiera Sardinia Camping.

Is Maistus Beer 2018 – Summer Festival si terrà invece come da tradizione nel proprio luogo natio, il Borgo Medioevale di Tratalias il 3 e il 4 agosto. I numeri di questa edizione estiva del festival suscitano delle birre artigianali si prevedono particolarmente suggestivi. Gli organizzatori infatti stanno lavorando ad una manifestazione il cui sguardo sia sempre più internazionale grazie alla partecipazione di alcuni produttori alla Spagna e dall’Italia.

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Questa mattina la Traffic Srl, concessionaria del servizio dei parcheggi a pagamento, ha installato i due nuovi parcometri che hanno sostituito le colonnine manomesse il 28 aprile scorso rispettivamente in via Gramsci e tra via delle Poste e piazza Rinascita. «I parcometri sono stati riposizionati e risultano perfettamente funzionanti, ponendo fine ai disagi arrecati nell’ultimo periodo ai cittadini che sono soliti parcheggiare in quelle zone», ha affermato il sindaco Paola Massidda.
«Il lavoro di manutenzione eseguito dalla Traffic Srl sulle colonnine danneggiate è soltanto uno dei tanti interventi ad ampio raggio che sono stati perfezionati dall’azienda concessionaria del servizio dei parcheggi a pagamento», ha spiegato il vicesindaco Gian Luca Lai. «Tra questi si segnala la predisposizione dei parcometri di via Gramsci (parcometro centrale), di piazza Matteotti (presso Dinokebab), piazza Ciusa e via delle Poste all’accettazione di varie modalità di pagamento: via Bancomat, via monete – erogando anche il resto – e via cellulare attraverso un’apposita App, denominata NFC, con un contratto telefonico che preveda pagamenti online. È sufficiente avvicinare il telefono al parcometro utilizzando il tasto “+” o “-” per stabilire la tariffa ed effettuare il pagamento. L’obiettivo è garantire una modalità aggiuntiva al pagamento tradizionale della sosta, con strumenti innovativi e tecnologici».

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Nella seduta odierna, la Giunta regionale ha approvato le linee guida del nuovo sistema di continuità territoriale aerea e la proroga dell’attuale regime sino al 30 marzo prossimo. Su proposta dell’assessore Carlo Careddu, l’esecutivo ha adottato i contenuti dello studio del Cirem (Centro di ricerche economiche e mobilità delle Università di Cagliari e di Sassari) che saranno inviati come base conoscitiva e discussi durante la conferenza dei servizi che si terrà giovedì prossimo a Roma. «Dopodomani in quella sede – dice l’assessore Carlo Careddu -, alla presenza di Ministero, Regione ed Enac, saranno quindi esaminate le proposte varate oggi e definitivamente determinati i nuovi oneri di servizio pubblico che dovranno garantire il diritto alla mobilità dei residenti e l’accessibilità all’isola. Raggiungeremo questo obiettivo, come impongono le norme, attraverso collegamenti aerei di linea minimi rispondenti a determinati criteri di continuità, regolarità, tariffazione e capacità, su rotte essenziali per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna.»
Il cronoprogramma stabilito dai tempi tecnici del bando europeo, prevede l’inizio del nuovo sistema di continuità territoriale il 31 marzo 2019, pertanto, l’assessorato dei Trasporti disporrà la proroga degli attuali servizi aerei onerati fino al 30 marzo del prossimo anno, in base al decreto ministeriale 25 ottobre 2017 numero 468.
«In questo modo evitiamo l’interruzione dei voli a tariffa agevolata – aggiunge Carlo Careddu – fornendo necessarie e ulteriori garanzie ai viaggiatori e a tutti gli operatori economici interessati.»
Lo studio Cirem ha tenuto conto che in alcune situazioni particolari, come quella del periodo estivo, si rende necessario incrementare le frequenze e i posti offerti per soddisfare la domanda dei residenti che hanno comportamenti di viaggio obbligatori e sistematici per motivi di lavoro, studio e di salute. In caso contrario i sardi si troverebbero impossibilitati a viaggiare a causa della forte domanda dei passeggeri non residenti. Pertanto, nei mesi in cui si verifica questa situazione, il dimensionamento dell’offerta si è basato non solo sulla domanda totale di passeggeri che si stima abbia necessità di utilizzare i servizi onerati, ma anche e soprattutto sulla necessità di garantire continuità e certezza degli spostamenti ai residenti in Sardegna. In tal modo si dimostra che il dimensionamento dell’offerta proposto garantisce l’esistenza di un livello minimo di servizio, specie ai residenti, ovvero l’accesso ai cosiddetti servizi “di cittadinanza” nazionale, istruzione, sanità, lavoro, mobilità, in tutti i mesi dell’anno, con la stessa qualità, specie nei periodi di punta.
Riguardo al sistema tariffario, viste le indicazioni della Commissione europea contenute nella lettera dell’11 ottobre 2017, la Regione suggerisce una netta differenziazione tra residenti e non residenti. Inoltre, l’effetto combinato della modifica del sistema tariffario e della riduzione delle frequenze, ha comportato una sensibile riduzione del finanziamento pubblico così come auspicato dalla stessa Commissione.
La riserva di due posti per motivi sanitari fino alle 48 ore precedenti la partenza del volo e solamente sul primo volo in uscita e ultimo volo in rientro, sebbene fortemente contestata dalla Commissione europea, risponde alla importante e sempre crescente domanda di mobilità sanitaria proveniente dalla popolazione; si ritiene perciò che non sia sproporzionata né sia d’altronde suscettibile di influenzare il mercato.
Le rotte ritenute essenziali sono quelle verso gli aeroporti di Roma Fiumicino e di Milano Linate. Nel primo caso perché si tratta del principale hub nazionale e internazionale italiano, in cui sono transitati nel 2017 quasi 41 milioni di passeggeri, di cui il 28% verso destinazioni nazionali ed il resto verso destinazioni internazionali. Qui si attestano il maggior numero e la più diversificata tipologia di compagnie aeree. Inoltre, l’aeroporto di Fiumicino risulta di gran lunga quello che offre i migliori servizi di trasporto diretti, frequenti, continui, capillari e connessi per l’accesso non solo al centro città ed alla stazione centrale Termini ma anche ad altri luoghi di interesse e del sistema ferroviario del contesto urbano e metropolitano, sia in treno sia in autobus. Linate, invece, risulta anche in questo caso lo scalo più funzionale per accedere alla città e alla stazione Centrale di Milano, da cui, attraverso i servizi ferroviari ad alta velocità, è possibile raggiungere rapidamente i principali capoluoghi del nord Italia.