16 May, 2024
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La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, le procedure di verifica di assoggettabilità a VIA per il trattamento di rifiuti solidi urbani e assimilati non pericolosi, e per le opere di difesa delle sponde con l’adeguamento delle opere di attraversamento a Rio S’Arraxiu nel comune di Sant’Antioco.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu, ha approvato lo stanziamento delle risorse per la redazione degli strumenti urbanistici generali e attuativi. Per il triennio 2018-2020 saranno disponibili 5 milioni 461mila euro a favore degli enti locali che non siano ancora stati beneficiari di contributi regionali a tale scopo. Il contributo da assegnare a ciascun Comune non potrà essere superiore al 90% delle spese ammissibili, e costituirà per i beneficiari un’entrata con destinazione specifica e vincolata.

«Come annunciato da tempo – spiega l’assessore Cristiano Erriu – la Regione intende facilitare in tutti i modi la redazione dei Piani urbanistici da parte degli enti locali. Ai sensi della normativa vigente in materia urbanistica e paesaggistica, i Comuni il cui territorio ricade interamente negli ambiti di paesaggio di cui all’articolo 14 delle norme tecniche di attuazione del Piano Paesaggistico Regionale, sono tenuti ad adeguare i propri strumenti urbanistici generali ai piani sovraordinati, con particolare riferimento proprio al PPR e al Piano di assetto idrogeologico.»

«I Comuni, per poter dare corso ad una corretta pianificazione territoriale, propedeutica ad un corretto utilizzo del territorio, devono dotarsi al più presto di tutti i Piani urbanistici necessari. Due milioni di euro saranno destinati ai Comuni costieri, purché ancora non siano stati beneficiari di tali contributi dal 2006 ad oggi, e comunque soltanto per la redazione del Piano particolareggiato del centro di antica e prima formazione, fino al 90% della spesa ammissibile. I restanti 3 milioni 461mila euro – conclude Cristiano Erriu – andranno invece ai Comuni delle zone interne, con una quota fissa uguale per tutti e una quota che terrà conto della superficie del territorio comunale.»  

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I carabinieri della stazione di Cagliari Sant’Avendrace, nel corso di un apposito servizio di pattuglia volto al contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacenti nonché dei reati predatori, nel corso della serata di ieri hanno denunciato per i reati di ricettazione, porto di armi ed oggetti atti ad offendere e guida con patente mai conseguita, un pregiudicato classe 1982 di Capoterra, già sottoposto al provvedimento della “messa in prova” emesso dal tribunale di Cagliari. L’uomo, infatti, intorno alle 21.00 di ieri sera, si trovava alla guida della propria autovettura in via Is Mirrionis, ma notato dai militari della stazione con fare assolutamente sospetto, è stato sottoposto a controllo ed appurato che era sprovvisto del titolo di guida, che non risulta mai essere stato conseguito dallo stesso. L’attività dei militari è proseguita con la perquisizione personale e veicolare, a seguito della quale sono stati rinvenuti un machete della lunghezza di quasi 1 metro, un fucile per pesca subacquea, diversi capi di abbigliamento completi delle relative etichette di vendita, dei quali il soggetto non è riuscito a fornire notizie circa la provenienza, nonché una bottiglietta in plastica che, artigianalmente modificata, consentiva di occultare oggetti o sostanze stupefacenti al suo interno. I militari hanno sottoposto a sequestro quanto ritrovato.

 

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I carabinieri della stazione di Cagliari Stampace della compagnia di Cagliari, al termine di un’impegnativa attività info-investigativa, hanno denunciato per il reato di furto aggravato una cagliaritana classe 1994 pregiudicata. I carabinieri sono giunti all’individuazione della giovane donna, resasi responsabile del reato di furto all’interno dell’attività commerciale “Il piccolo ristoro” lo scorso 23 marzo, grazie al repertamento, in sede di sopralluogo effettuato subito dopo il furto, delle impronte papillari che, analizzate dal RIS di Cagliari, hanno permesso il rintraccio della giovane pregiudicata. La donna, infatti, si era impossessata di circa 600 € di generi alimentari, asportandoli dal piccolo negozio, dal quale poi si era allontanata facendo perdere le proprie tracce.

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Il Parlamento europeo ha adottato oggi la sua posizione negoziale sulla riforma del diritto d’autore, che include norme specifiche per proteggere le piccole imprese e la libertà di espressione.

Il mandato negoziale del Parlamento per i colloqui con i Ministri UE al fine di giungere ad un testo definitivo è stata approvato con 438 voti a 226, con 39 astensioni. Il testo apporta alcune modifiche importanti alla proposta della commissione affari giuridici di giugno.

Le grandi compagnie web dovrebbero condividere i loro ricavi con artisti e giornalisti 

Molte delle modifiche apportate dal Parlamento alla proposta originaria della Commissione europea mirano a garantire che i creativi, in particolare musicisti, artisti, interpreti e sceneggiatori, nonché editori e giornalisti, siano remunerati per il loro lavoro quando questo è utilizzato da piattaforme di condivisione come YouTube o Facebook ed aggregatori di notizie come Google News.

Dopo la votazione, il relatore Axel Voss (PPE, DE), ha dichiarato: «Sono molto lieto che, nonostante il forte lobbying dei giganti di Internet, la maggioranza dei deputati al Parlamento europeo sia ora a favore della necessità di tutelare il principio di una retribuzione equa per i creativi europei. 

Il dibattito su questa direttiva è stato molto acceso e credo che il Parlamento abbia ascoltato con attenzione le preoccupazioni espresse. Abbiamo quindi affrontato le preoccupazioni sollevate in merito all’innovazione escludendo dal campo di applicazione i piccoli e micro aggregatori o piattaforme.

Sono convinto che, una volta che le acque si saranno calmate, Internet sarà libera come lo è oggi, i creatori e i giornalisti guadagneranno una parte più equa degli introiti generati dalle loro opere, e ci chiederemo per quale motivo tutto questo clamore».

Pagamento equo per gli artisti e i giornalisti, incoraggiando al tempo stesso le nuove imprese

La posizione del Parlamento rafforza la proposta della Commissione europea in materia di responsabilità delle piattaforme e degli aggregatori riguardo le violazioni del diritto d’autore. Questo vale anche per i cosiddetti snippet, dove viene visualizzata solo una piccola parte del testo di un editore di notizie. In pratica, tale responsabilità imporrebbe a tali soggetti di remunerare chi detiene i diritti sul materiale, protetto da copyright, che mettono a disposizione. Il testo richiede inoltre espressamente che siano i giornalisti stessi, e non solo le loro case editrici, a beneficiare della remunerazione derivante da tale obbligo di responsabilità.

Allo stesso tempo, nel tentativo di incoraggiare le start-up e l’innovazione, il testo esclude esplicitamente dalla legislazione le piccole e micro imprese del web.

Tutela della libertà di espressione

I deputati hanno introdotto nuove disposizioni che hanno lo scopo di non ostacolare ingiustamente la libertà di espressione che caratterizza Internet. Pertanto, la semplice condivisione di collegamenti ipertestuali (hyperlink) agli articoli, insieme a “parole individuali” come descrizione, sarà libera dai vincoli del copyright.

Qualsiasi misura adottata dalle piattaforme per verificare che i contenuti caricati non violino le norme sul diritto d’autore dovrebbe essere concepita in modo da evitare che colpisca anche le opere che non violano il copyright. Le stesse piattaforme dovranno inoltre istituire dei meccanismi rapidi di reclamo (gestiti dal personale della piattaforma e non da algoritmi) che consentano di presentare ricorsi contro una ingiusta eliminazione di un contenuto.

Wikipedia e software open source esclusi

Il testo specifica che il caricamento di contenuti su enciclopedie online che non hanno fini commerciali, come Wikipedia, o su piattaforme per la condivisione di software open source, come GitHub, sarà automaticamente escluso dall’obbligo di rispettare le nuove regole sul copyright.

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A Is Canaleddus Beach Club (Quartu Sant’Elena) l’estate non è ancora finita: nel fantastico scenario di Is Canaleddus c’è ancora tempo tutto settembre per godere delle bellissime giornate di sole in compagnia dei nostri amici a quattro zampe. La Bau Beach di Is Canaleddus, attrezzata ed autorizzata ad accogliere nel modo migliore cani e padroni, un vero angolo di paradiso per i nostri amici pelosi, organizza una giornata che darà ai quattro zampe e ai proprietari, la possibilità di trascorrere un sabato diverso dal solito e nello stesso tempo aiutare quelli meno fortunati. 

Sabato 15 settembre, a partire dalle 10.00, si terrà un defilè in cui potranno sfilare gli amici pelosi: meticci, di razza, imperfetti o con pedigree, tutti saranno i benvenuti. Il ricavato della piccola quota di iscrizione (2 euro) verrà devoluto, insieme a parte del ricavato della serata, all’associazione di volontariato “La strada verso casa” che opera in Sardegna per contrastare il randagismo, gli abbandoni e si prende cura dei randagi e dei bisognosi. Il defilè terminerà con una premiazione: primo premio un voucher da 50 euro spendibile nel punto vendita Conad Pet Store di Cagliari. Durante la manifestazione verrà offerta una dimostrazione di utilità e difesa grazie al prezioso operato di cani da lavoro. 

Ma la giornata è appena iniziata perché dalle 15.30 si terrà il “Barman & Flair Contest” in cui alcuni dei migliori barman della Sardegna si sfideranno in una gara acrobatica all’ultimo drink. Seguirà, dalle ore 19.30 in poi, l’Aperol Spritz Psrty, una grande festa davanti a uno dei tramonti più belli del cagliaritano, in una delle terrazze affacciate sul mare, con drink e musica fino a tarda notte con Matteo Spedicati, Andrea Laddo, Riccardo Cau e Alfrenk.  

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Da quasi due mesi la prima Commissione consiliare ha in corso un’istruttoria sul personale e attende dalla Giunta dati e informazioni che, in ultima sede, serviranno ai dipendenti della Regione, del Corpo forestale e delle Agenzie, per accedere a progressioni di carriera attese da anni.

Il tema è stato affrontato nella seduta odierna della Prima commissione, presieduta dall’on. Francesco Agus, che ha così commentato il ritardo della Giunta: «Queste inadempienze, anche nella trasmissione di atti interni in possesso della struttura, rendono impossibile il lavoro del Consiglio e non sono imputabili a mancanza di tempo. Un mese fa mi sono rivolto al presidente Francesco Pigliaru per sollecitare l’invio dei dati. Purtroppo, non ho ancora avuto risposta ed è persino superfluo ribadire che serve più collegialità tra Giunta e organi di Consiglio, anche e in particolare in questi ultimi mesi di legislatura. Quella stessa collegialità che è stata discontinua in questi cinque anni».

 «La tortuosa vicenda amministrativa evidenziata in Commissione risale ad agosto scorso – prosegue il presidente Agus – quando la stessa direzione della assessorato, inadempiente nel trasmettere i dati al Consiglio, ha elaborato invece un bando per la selezione a tempo determinato di sei dirigenti esterni all’amministrazione regionale. Un concorso iperselettivo, che potrebbe persino apparire ritagliato a misura di poche persone. Un concorso che dunque, alla fine della legislatura, è quanto mai inopportuno. Tra l’altro, i profili individuati per la selezione dei sei dirigenti esterni non sembrano tutti  indispensabili per soddisfare esigenze urgenti e fondamentali dell’Amministrazione regionale o per migliorare la performance della Regione: è talmente poco il tempo a disposizione per portare avanti gli indirizzi politici di questa Legislatura da rendere pressoché inutile l’apporto di questi professionisti. Non faranno a tempo a entrare a regime nell’amministrazione che già saluteranno un nuovo presidente della Regione ed una nuova Giunta.»

«Tutto ciò a poche settimane dalla probabile pubblicazione del bando del corso-concorso annunciata quest’estate dall’assessore del Personale per l’assunzione di dirigenti a tempo indeterminato, da tempo attesa da migliaia di giovani, laureati e professionalizzati, che non potranno però partecipare a questa selezione estiva – aggiunge Francesco Agus -. Ho affermato e ribadito in questi anni che la via maestra di accesso alla pubblica amministrazione, anche quella regionale, e specialmente per i ruoli apicali, deve essere il concorso pubblico. Trasparente, approfondito e capace di richiamare quei bravi laureati sardi che altrimenti, non inspiegabilmente, scelgono a frotte di lasciare la Sardegna.»

«Ci attendiamo dalla Giunta la trasmissione dei dati necessari al lavoro della commissione e dal presidente Francesco Pigliaru – conclude Francesco Agus – un intervento che blocchi il bando di selezione per pochi e che sblocchi il bando di selezione per tutti, meglio se sconosciuti.»

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Continua la serie di incontri organizzati dall’Amministrazione comunale di Carbonia con professionisti, artigiani, commercianti e attività produttive al fine di dialogare sui principali temi concernenti il settore terziario cittadino. 

Domani, giovedì 13 settembre, alle ore 15.pp, nella sala polifunzionale di piazza Roma, l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca, incontrerà le partite Iva per raccogliere le loro impressioni e segnalazioni in merito alle principali questioni riguardanti il tessuto economico commerciale della città.
«Un tessuto economico che l’Amministrazione comunale intende rilanciare con un nuovo strumento, che ci auguriamo possa unire commercianti, artigiani e partite Iva, attraverso la condivisione di politiche di marketing, pubblicità e comunicazione. Si tratta del Centro Commerciale Naturale che, dopo un lungo percorso di negoziazione e collaborazione tra gli aderenti e il socio onorario, il Comune di Carbonia, è ormai prossimo alla costituzione», ha spiegato l’assessore Mauro Manca.
Nel corso della riunione, coloro che hanno aderito al Centro Commerciale Naturale, voteranno lo statuto costitutivo della nuova entità, di cui eleggeranno anche il presidente ed il tesoriere.

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Per la prima volta il Parlamento europeo invita il Consiglio dell’UE ad agire contro uno Stato membro – l’Ungheria – per prevenire una minaccia sistemica ai valori fondanti dell’Unione. Questi valori, sanciti dall’articolo 2 del Trattato UE e ripresi nella Carta dei diritti fondamentali dell’UE, comprendono il rispetto per la democrazia, l’uguaglianza, lo Stato di diritto e i diritti umani.

I deputati europei chiedono ai paesi dell’UE di avviare la procedura prevista all’articolo 7, paragrafo 1 del trattato UE, sottolineando che, nonostante la disponibilità delle autorità ungheresi a discutere la legalità delle misure approvate, «la situazione non è stata affrontata e permangono molte preoccupazioni».

Questa è la fase preventiva della procedura, che prevede un dialogo con il paese interessato e «mira a evitare eventuali sanzioni». La decisione è stata approvata con 448 voti favorevoli, 197 contrari e 48 astensioni. Era necessaria una maggioranza dei due terzi sui voti espressi e un minimo di 376 voti a favore.

Il Parlamento ricorda che l’adesione dell’Ungheria all’UE è stato un atto volontario basato su una decisione sovrana, con un ampio consenso tra tutti gli schieramenti politici e sottolinea che qualsiasi governo ungherese ha il dovere di eliminare il rischio di una grave violazione dei valori dell’UE. 

Le preoccupazioni del Parlamento si riferiscono alle seguenti questioni:

1) il funzionamento del sistema costituzionale e del sistema elettorale;

2) l’indipendenza della magistratura e di altre istituzioni e i diritti dei giudici;

3) la corruzione e i conflitti di interesse;

4) la tutela della vita privata e la protezione dei dati;

5) la libertà di espressione;

6) la libertà accademica;

7) la libertà di religione;

8) la libertà di associazione;

9) il diritto alla parità di trattamento;

10) i diritti delle persone appartenenti a minoranze, compresi i rom e gli ebrei, e la protezione dalle dichiarazioni di odio contro tali minoranze;

11) i diritti fondamentali dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati;

12) i diritti economici e sociali.

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Si chiama Alopecia Areata ed è una malattia autoimmune che attacca i follicoli piliferi e provoca la caduta parziale o totale dei capelli o peli. Un problema serio, soprattutto per il disagio psicologico provocato da questa patologia, soprattutto se a esserne colpiti sono i giovani. Ecco perché domenica 16 settembre si svolgerà in tre città italiane (Cagliari, Roma e Bologna) l’Alopecia Areata Day con consulti e momenti informativi.

A Cagliari l’evento viene organizzato nel reparto di Dermatologia al pian terreno San Giovanni di Dio, dove dalle 9.00 alle 13.00 sarà allestito un punto di consulto e informazioni sulla malattia coordinato dal professor Franco Rongioletti, direttore della Dermatologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, e dal suo team, con in testa la dottoressa Laura Atzori.

La giornata sarà, per malati e non, un’occasione per confrontarsi, raccontare le proprie esperienze e ascoltare i pareri degli esperti. 

Lo scopo dell’Alopecia Areata Day è quello di far conoscere i disagi che questa patologia comporta. Riconoscere l’Alopecia Areata come una malattia significherebbe migliorare la vita dei malati, i quali potrebbero godere di benefici come esenzioni e facilitazioni per le cure e per l’acquisto di protesi e parrucche, che allevierebbero il loro disagio.

La malattia colpisce circa il 2-3% della popolazione mondiale e riguarda individui geneticamente predisposti. Interessa inizialmente piccole zone del corpo prive di peli e asintomatiche,  ma più tardi si manifesta espandendosi in vaste zone del capo o in tutta la testa. Può insorgere ad ogni età ma generalmente si manifesta nell’infanzia. È compito del dermatologo prescrivere esami specifici per la diagnosi della malattia, a cui la ricerca sta dedicando sempre più attenzione.