29 April, 2024
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Parte da Quartu Sant’Elena il nuovo ed importante progetto di STARTER Cooperativa Sociale. Fino al 26 agosto sarà possibile partecipare al crowdfunding per la nascita di “My Open Sardinia” un portale interattivo e accessibile che permetterà agli utenti di poter programmare la propria visita, associando all’esperienza turistica in senso stretto (monumento, spiaggia, open air.), la possibilità di scoprire e conoscere l’essenza della Sardegna: le persone che la vivono.

“My Open Sardinia” è un progetto che vuole mettere insieme tanti attori della comunicazione per creare un mezzo che metta insieme la facilità d’accesso all’informazione, al luogo, all’esperienza e alla socialità.

«Vogliamo proporre al visitatore non solo la meta turistica, ma anche ciò che sta accanto e che non ha le forze per promuoversi: il piccolo ostello gestito dalla cooperativa sociale, l’agriturismo degli antichi pastori, il percorso trekking delle giovani guide naturalistiche solo per fare alcuni esempi», racconta Nicola Cabras, presidente della cooperativa.

«Il nostro intento è quello di mettere le nostre competenze e professionalità a disposizione di ogni persona di qualsiasi paese che voglia venire a visitare la Sardegna – aggiunge il presidente -. Vogliamo perciò censire i luoghi d’interesse e le mete turistiche spesso poco conosciute nei comuni che, per qualsiasi ragione, faticano ad investire nel turismo. Vorremmo attuare una rivoluzione permanente che negli anni, attraverso la manutenzione, porterà lavoro e presenza fisica anche nei territori più svantaggiati.»

Il progetto verrà realizzato mettendo in gioco le professionalità dei soci e dipendenti della STARTER Cooperativa Sociale, esperti da anni nel settore della comunicazione sociale e nella realizzazione di contenuti audio/video. Per ogni meta e luogo d’interesse, STARTER realizzerà un’audio/video guida multilingua disponibile in remoto o attivabile nel proprio smartphone attraverso un QR CODE posizionato vicino al monumento o in un punto non invasivo del sito. Non solo audio/video guida ma un portale interattivo e accessibile che darà l’opportunità di creare il proprio percorso turistico all’interno dei paesi e delle città sarde ancor prima di essere giunti sul luogo.

Ogni audio/video guida verrà realizzata attraverso foto e video del sito da promuovere; video girati col drone da un pilota certificato; la scrittura dei testi attraverso ricerche e documenti con traduzione in nove lingue (tra cui il sardo) e la registrazione delle tracce audio in uno studio professionale; la consulenza artistico/architettonica da parte di un professionista che verificherà la veridicità dei testi.

L’investimento iniziale è di 7.000 euro che coprirà i costi di creazione e lancio del portale “My Open Sardinia” e il posizionamento e la realizzazione delle prime audio/video guide nei luoghi d’interesse della città di Quartu Sant’Elena a partire dalla Basilica di Sant’Elena Imperatrice.

 

 

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Lunedì prossimo 3 giugno, alle 11.00, la commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Misto), effettuerà un sopralluogo al Mater Olbia.

La visita sarà divisa i due fasi: la prima riguarderà reparti, laboratori ed attrezzature mentre la seconda, nella sala riunioni dell’ospedale, sarà dedicata al confronto istituzionale fra la commissione ed i responsabili della struttura.

Al sopralluogo, oltre ai componenti della commissione. parteciperanno anche i consiglieri regionali eletti nel territorio ed il Sindaco di Olbia Settimo Nizzi. Il Mater Olbia sarà rappresentato dal direttore generale Maurizio Guizzardi e dal presidente della Fondazione Policlinico Gemelli Giovanni Raimondi.

 

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«Ho dato mandato alla nostra struttura di fare quanto necessario per l’attivazione del Percorso diagnostico-terapeutico, assistenziale (PDTA), per la presa in carico delle persone affette da sclerosi multipla.»

Lo ha annunciato l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, nel corso del convegno organizzato a Cagliari dall’Aism (associazione italiana sclerosi multipla). Un documento, il PDTA, nato dal tavolo tecnico permanente di cui fanno parte l’assessorato, gli specialisti dei presidi dei centri regionali per la sclerosi multipla, Ats, le Assl e le associazioni, con l’obiettivo di stabilire percorsi omogenei per la presa in carico e il trattamento delle persone affette dalla patologia che in Sardegna registra un’alta incidenza (oltre 6.000 malati, il doppio della media nazionale). «Un percorso, quello del Pdta, – ha aggiunto l’assessore della Sanità – frutto di un lavoro puntuale che tiene conto non solo di aspetti sanitari strettamente legati alla patologia, ma anche sociali».

Sulle questioni emerse durante l’incontro, anche la necessità di dotare il sistema sanitario del registro di patologia, gli aspetti legati alla riabilitazione e l’accesso ai nuovi farmaci. «Abbiamo intenzione di continuare a lavorare per trovare soluzioni che diano risposte ai bisogni di chi è affetto da sclerosi multipla e migliorare i servizi erogati dal sistema sanitario. In questo senso continuerà a essere indispensabile il ruolo del tavolo tecnico». Sulle cure l’assessore Mario Nieddu ha anche preso l’impegno di «fare tutto il possibile per accelerare l’iter di prescrivibilità dei nuovi farmaci».

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Un incontro con la giornalista Rai Silvia Rosa Brusin per parlare di donne impegnate nella scienza e nella ricerca, e lo spettacolo “Ogni bellissima cosa” dei drammaturghi inglesi Duncan Mcmillan e Johnny Donahoe per scandagliare con ironia il senso della vita. Si chiude con questi due appuntamenti domenica 2 giugno all’ExArt di piazzetta Dettori a Cagliari la quinta edizione del Family Festival della compagnia Lucidosottile, che per dieci giorni ha affrontato con spettacoli, incontri e conferenze il tema “Wo.Men: gli uomini raccontano di donne supreme”.

Popolarissima conduttrice di programmi televisivi come “Leonardo” e “Tg Scienza e Ambiente”, la giornalista Silvia Rosa Brusin, dialogherà a partire dalle 18.00, con Susi Ronchi, coordinatrice di Giulia Giornaliste Sardegna, sul tema “La scienza non discrimina”. L’appuntamento, organizzato in collaborazione con Giulia Giornaliste, toccherà le questioni riguardanti l’apporto che le donne danno alla ricerca scientifica ed alla sua divulgazione, in un mondo che per troppo tempo è stato ad esclusivo appannaggio del genere maschile.

La chiusura del Family Festival sarà invece affidata al teatro. Alle 21.00 (ingresso 10 euro) va in scena “Ogni bellissima cosa”, un testo di Duncan Mcmillan e Johnny Donahoe, tradotto e diretto da Monica Nappo e interpretato da Carlo De Ruggieri. Lo spettacolo, prodotto da Nutrimenti Terrestri, è stato definito dal Guardian “un monologo interattivo”, e laddove l’argomento potrebbe sembrare la depressione e il suicidio, lo spettacolo diventa invece, affrontando questi temi, un gioioso, unico, potente inno alla vita, un gioco per bambini che serve anche agli adulti per apprezzare la vita.

Attrice e regista, Monica Nappo ha introdotto nel nostro paese molti testi di drammaturgia contemporanea ed è stata la prima attrice italiana ad interpretare opere come “Psicosi delle 4:48” di Sarah Kane e a dirigere e recitare testi di Dennis Kelly e Tony Kushner. Ha partecipato a numerose tournée europee, lavorando con, fra gli altri, Carlo Cecchi, Mario Martone, Tony Servillo. Ha lavorato anche per il cinema, con registi come Ferzan Ozpetek, Woody Allen, Peter Greenaway, Paolo Sorrentino e Matteo Garrone.

Conosciuto dal grande pubblico televisivo per avere interpretato il ruolo di Lorenzo nella serie tv “Boris” e nella pellicola “Boris – Il film”, Carlo De Ruggieri ha lavorato nel cinema con registi del calibro dei fratelli Taviani (“Il sole anche di notte” e “Fiorile”), Silvio Soldini (“Agata e la tempesta”) ed Ettore Scola (“Che strano chiamarsi Federico”). A teatro ha partecipato, fra gli altri, agli spettacoli “Tutto a posto” e “L’ufficio” di Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre, “Blues” di Tennessee Williams con la regia di Pierpaolo Sepe, “Il giuoco delle parti” di Luigi Pirandello con la Compagnia di Umberto Orsini, ed è interprete dei monologhi “Stare meglio oggi” di Giacomo Ciarrapico.

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La Festa del 2 giugno a Stintino sarà ancora una volta un’occasione di riflessione. Dal 2007 l’amministrazione comunale stintinese la celebra con un occhio di riguardo alle nuove generazioni che vengono coinvolte, perché «attraverso la Festa della Repubblica – afferma il sindaco Antonio Diana – è possibile far riscoprire ai giovani i valori della democrazia, lo spirito, l’amore e la passione per la Patria».

Il programma prevede, alle ore 12.00, l’arrivo delle autorità in piazza Municipio, al monumento dei caduti, quindi l’esecuzione dell’inno nazionale. Quest’anno le musiche, compreso il Silenzio, saranno curate dalla Banda Luigi Canepa. L’alza bandiera vedrà la partecipazione di una rappresentanza dei ragazzi delle scuole medie. Le autorità renderanno onore ai caduti con la deposizione di una corona di alloro ai piedi del monumento.

Sarà quindi il parroco di Stintino, don Andrea Piras, a benedire la corona di alloro.

La banda Luigi Canepa, infine, si esibirà con l’esecuzione di una serie di brani: La Fedelissima, Giocondità, La ritirata, Marcia dell’Aeronautica, 4 Maggio, Parata di eroi, Parata degli arditi.

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Strutturazione di un sistema culturale integrato che consenta di potenziare l’offerta turistica locale, promuovendo la conoscenza delle innumerevoli risorse del territorio di Sant’Antioco nell’ottica di una progettazione partecipata che includa l’intera comunità. Nascerà a Sant’Antioco il “Museo Diffuso”, un progetto che si svilupperà nel 2019 e nel 2020 facendo affidamento su uno stanziamento di 140 mila euro annuali (per un investimento totale di 280mila euro, di cui 220mila provenienti dalla Fondazione di Sardegna e i restanti a carico del bilancio comunale) al fine di favorire forme associative che indirizzino attività concrete per lo sviluppo turistico e per l’ampliamento dell’accessibilità dei siti, con l’obiettivo di offrire sempre maggiori opportunità ai giovani, anche nell’ambito dei servizi di promozione e accoglienza.

Come soddisfare queste esigenze? «Innanzitutto – spiega il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci – si parte con la creazione di un prodotto, di un brand che caratterizzi il territorio. A questo si aggiungono la pannellistica informativa, che segna il passo a percorsi e itinerari integrati, dall’archeologia all’enogastronomia, passando per le risorse ambientali e naturalistiche. E ancora: operazioni rivolte alla promozione del territorio e un’applicazione per smartphone e tablet che faccia da supporto ai pannelli informativi. Infine, sono previste azioni per la valorizzazione di alcuni scorci storici del paese e, già da quest’estate, la formula degli spettacoli musicali “Sulky Festival” sarà articolata proprio in questa direzione. Questo progetto rappresenta il primo passo per strutturare un nuovo modello di governance del sistema culturale e archeologico sull’isola di Sant’Antioco».

«L’Ufficio Cultura e Turismo ha lavorato con passione a questo progetto – aggiunge l’assessore della Cultura e dei Beni culturali Rosalba Cossu – Sant’Antioco dispone di un patrimonio sconfinato che, per una sua migliore valorizzazione, ha bisogno di essere messo a sistema: il “Museo Diffuso” è l’unico strumento in grado di garantire queste opportunità. E questo progetto si somma ad azioni di valorizzazione e tutela del territorio già avviate dall’Amministrazione: come, per citare alcuni esempi, la riqualificazione della Necropoli settore Nord, della Basilica di Sant’Antioco Martire e, da un punto di vista naturalistico, la creazione di un percorso sostenibile all’interno del SIC “Serra Is tre Portus”. La priorità di questa Amministrazione, infatti, è creare un sistema locale di offerta turistica in cui i numerosi beni culturali e ambientali, i servizi e le attività produttive qualifichino il territorio e al contempo si aprano ai temi chiave dell’identità territoriale che consente di specializzare, diversificare e destagionalizzare l’offerta turistica locale.»

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Nei mesi di giugno e luglio 2019, lo chef Fanutza e l’Event Manager Bruno Piredda, condurranno il Temporary Restaurant dello store Milanese.

In questo periodo, oltre a soddisfare i palati esigenti dei frequentatori del centro della capitale finanziaria d’Italia, i due Sulcitani promuoveranno la Regione Sardegna sia dal punto di vista agro alimentare che ricettivo.

Al momento sono presenti eccellenze quali Cantina Sociale di Santadi, Sa Marigosa, Solky Affumicati, Althunnus, Arra Sapori d’Ogliastra, Panificio Aste, Pastificio Luxoro, Panificio Murru&Lai, Vigneti Lenzu, San Martino Liquori per quanto riguarda il settore Food and Beverage. Visit Sulcis parteciperà come partner del settore Hospitality.

L’evento potrà contare inoltre sul supporto di Nicola Filia, ceramista, scultore e pittore di fama internazionale e di Mariantonia Urru, la più importante azienda dell’Artigianato Tessile della Sardegna. Entrambi gli artisti forniranno installazioni e materiali per l’arredo dello stand-ristorante, ricreando una piccola Sardegna al centro di Milano.

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Una nutrita Assemblea Unitaria di quadri e delegati di CGIL CISL e UIL del settore Industria, convocata dalle Segreterie Confederali Territoriali, si è riunita ieri presso il Consorzio Industriale di Portovesme per discutere del tema energia e con esso delle conseguenze possibili in caso di mancata soluzione dello stesso.

La partecipazione di tutti i settori ed il tenore delle relazioni, introduttiva e conclusiva, e degli interventi dei delegati e dei Segretari Generali Regionali Confederali delle Organizzazioni Sindacali CGIL CISL e UIL, testimoniano la preoccupazione delle lavoratrici e lavoratori e delle loro rappresentanze per le conseguenze che potrebbero derivare al territorio, così come all’intera regione, dal mancato governo dell’approvvigionamento di fonti alternative da utilizzarsi durante la transizione che deve necessariamente accompagnare il percorso di phase-out per la dismissione dell’utilizzo del carbone per la produzione di energia nella nostra isola, imposto senza eccezione alcuna dal governo entro il 2025.

I cambiamenti climatici sono una preoccupazione vera e sentita da prima di tutto da chi dal settore industriale trae il proprio sostentamento ma, gli stessi lavoratori e le parti sociali che li rappresentano non possono ammettere che il problema, che da tutte le altre parti del mondo è stato affrontato e risolto per minimizzare le ripercussioni sociali ed occupazionali, possa precipitare creando un vuoto occupazionale che porterebbe sostanzialmente alla chiusura dell’intero Polo Industriale e con esso del territorio.

L’urgenza che entro brevissimo tempo vengano risolti i problemi per il riavvio degli impianti di Eurallumina e Syderalloys, che per ragioni diverse sono certamente legati alla incertezza creata dall’annunciata chiusura della Centrale Termoelettrica di Portovesme (oltre che di Fiume Santo a Porto Torres) rendono indifferibile una presa di posizione della politica Regionale e Nazionale che debbono essere coinvolte da iniziative che, da ieri, partono dall’intero territorio coinvolgendo anche le istituzioni locali e tutte le forze produttive.

Il loro mancato riavvio, per le ragione legate alla chiusura della centrale ENEL non potrebbero che, ripercuotersi negativamente sulla stessa centrale termoelettrica e la Portovesme Srl, uniche realtà industriali a garantire ancora oggi lavoro per le famiglie del Sulcis Iglesiente.

Per questa ragione l’Assemblea dei quadri e delegati ha dato mandato alle Segreterie Regionali Confederali di manifestare al Governatore Christian Solinas, già nell’incontro che si terrà il prossimo 4 giugno, la necessità che vengano dalla Giunta Regionale e dallo stesso Governatore tutte le iniziative utili alla soluzione del problema, coinvolgendo in proposito il Governo Nazionale.

Contestualmente l’Assemblea ha dato mandato alle Segreterie Confederali Territoriali di CGIL CISL e UIL di dichiarare lo stato di agitazione e adottare, unitariamente, tutte le iniziative necessaria alla mobilitazione dell’intero territorio finalizzata a garantire la ripresa produttiva del Polo industriale, necessario perché possa riprendere una economia diversa da quella di sussistenza che ha caratterizzato la provincia in questi terribili anni di crisi sociale e del settore.

 

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Sette cuscini ricamati con maestria e attenzione da mani artigiane, un progetto corale tra passato, presente e futuro, che si ispirano alle opere di sette Maestri sardi del ‘900. E una mostra “Ricami in cerca d’autore”, alla Galleria Macca in via Lamarmora 136 (Cagliari), che espone questi lavori grafici realizzati dagli studenti del primo anno del corso di Product Design della sede IED di Cagliari. Un progetto di ricerca personale e artistico sotto la guida della docente IED Annalisa Cocco del corso di Product Design che si sviluppa tra arte, design e cultura e un percorso di studio tra sette grandi artisti della nostra isola che si sono misurati nel mondo: Edina Altara, Salvatore Fancello, Maria Lai, Melchiorre Melis, Costantino Nivola, Giovanni Pintori, Eugenio Tavolara. «Per il secondo anno si rinnova la collaborazione fra IED e la Galleria Macca di Claude Corongiu che con poche altre in Sardegna porta avanti un prezioso lavoro di ricerca e di contaminazione fra le arti creative, di cui il lavoro dei nostri studenti del corso di Product Design è un rappresentativo esempio», spiega Monica Scanu, direttrice della sede IED Cagliari.

Sette autori per sette studenti che hanno avuto il compito di attraversare la vita e le opere di queste figure cruciali del mondo dell’arte del contesto isolano e mondiale, per poi sceglierne uno attraverso cui identificarsi e tradurre con il proprio sguardo giovane e fresco i segni distintivi dell’artista. “Un omaggio, una riflessione creativa di sette giovani studenti del primo anno del corso di Product Design dello Ied di Cagliari. Uno sguardo attento, non solo alle opere di questi grandi Maestri, ma anche alle loro storie di artisti, donne e uomini sardi, cittadini del mondo, colmi di anima e pensiero”, racconta Annalisa Cocco, docente IED, coordinatrice e responsabile del progetto che vede coinvolti gli studenti: Fabio Demurtas, Lorenzo Durante, Gabriele Onnis, Martina Pagani, Daniela Palmas, Marta Pidia, Alessio Sedda. La realizzazione dei cuscini è a cura di “Isola del ricamo” (Decimo).

La mostra è stata inaugurata il 30 maggio e sarà visitabile per dieci giorni il martedì, giovedì e venerdì dalle 19.00 alle 21.00.

Un percorso non solo formativo ma anche artistico per gli studenti IED che oltre alla realizzazione dei cuscini sono impegnati anche nel concept dell’esposizione, realizzata in collaborazione con la Galleria Macca. Una sinergia importante tra le due realtà culturali sarde che permette ai giovani creativi dell’Istituto Europeo di Design di misurarsi in ambiti contigui a quelli del design.

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Il deputato del Partito democratico Gavino Manca ha presentato un’interrogazione a risposta scritta sulla phase out dal carbone al 2025.

Gavino Manca spiega che «l’accelerazione impressa alla chiusura delle centrali termoelettriche a carbone, senza realizzare contestualmente gli interventi aggiuntivi previsti esplicitamente dalla SEN, metterebbe in ginocchio il già delicato sistema economico dell’isola, in quanto si andrebbe a cancellare il carbone senza chiarire con cosa e come questo verrà sostituito, da qui al 2025» e chiede «se è auspicabile che i Ministeri interessati identifichino una chiara tabella di marcia per la chiusura delle centrali a carbone della Regione Sardegna ancora attive all’interno di una strategia nazionale più ampia nell’ambito di quella eccezionalità evidenziata anche dal rappresentante Enel; se i Ministeri interessati sono a conoscenza dei piani industriali, che prevedono il riavvio di importanti filiere come quella dell’alluminio a Portovesme, o della chimica verde a Porto Torres,e che sarebbero stravolti in assenza di un’alternativa adeguata all’energia termoelettrica attualmente assicurata dagli impianti a carbone o da altri combustibili diversi dal gas naturale; se i ministri interessati sono a conoscenza dell’iter avanzato del progetto di metanizzazione della Sardegna; se nelle more della realizzazione del progetto il Governo intende attivarsi affinché l’impegno di fornire al mercato sardo il GNL ad un prezzo in linea con quello del gas italiano possa essere reso concreto nel più breve termine possibile; e, infine, se è intenzione dei Ministeri interessati convocare un urgente incontro per chiarire se e come il Governo intenda procedere nel supportare adeguatamente il phase out dal carbone al 2025, evitando di generare distorsioni sul mercato».