25 April, 2024
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«Nell’ultima seduta del Consiglio regionale, abbiamo votato un ordine del giorno che invita il presidente e la Giunta regionale a:

– prendere una posizione ufficiale, con richiesta formale al Governo, per chiedere l’accelerazione dell’iter di approvazione dei decreti attuativi da parte del Mise, necessari per l’applicazione delle norme sull’Energy release;

– aprire un tavolo di confronto con il governo nazionale affinché la Sardegna possa accedere a strumenti che compensino il divario energetico con il resto d’Italia;

– convocare un tavolo di confronto con l’azienda della Portovesme srl per valutare di concerto le azioni al fine di salvaguardare l’occupazione.»

Lo scrive, in una nota, Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.

Venerdì 8 luglio parte da Portoscuso la Campagna Nazionale di informazione e sensibilizzazione di Legambiente “C’è puzza di gas”, sviluppata con il supporto di Clean Air Task Force (CATF). 

«Il comune di Portoscuso si legge in una nota è al centro del dibattito per il programma di metanizzazione che prevede la realizzazione di un terminale di stoccaggio e di rigassificazione attraverso una supermetaniera di oltre 200 metri che verrà ormeggiata al porto per una durata stimata di 25 anni. Riteniamo tale progetto inammissibile, sia per quanto riguarda la fragilità del contesto della piccola area portuale di Portovesme, sia perché gli scenari energetici futuri dell’isola continuano a centrarsi sulla diffusione delle fonti fossili e non sullo sviluppo delle rinnovabili per superare la crisi energetica nazionale.»

L’appuntamento è fissato per venerdì 8 luglio, alle ore 18.00, alla Banchina Est del porto di Portovesme, per il sit-in per dire NO alla supermetaniera.

Sono 3.501 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 8.610 tamponi eseguiti, 433 diagnosticati da molecolare, 3.068 da antigenico.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 10 (-1).

I pazienti ricoverati in area medica sono 143 (-7).

Sono 32.125 le persone in isolamento domiciliare (+1.130).

Si registrano 8 decessi: un uomo di 79 anni residente nella provincia di Oristano; tre donne di 88, 89 e 97 anni ed un uomo di 69, residenti nella provincia del Sud Sardegna; due donne di 75 e 81 anni ed un uomo di 65 anni, residenti nella provincia di Nuoro.

Il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno per chiedere al Governo nazionale di accelerare l’iter inerente i decreti attuativi sull’energy release.
«Siamo consapevoli che la Regione Sardegna non può intervenire direttamente sulla questionecommenta il consigliere regionale della Lega Sardegna Michele Ennas, primo firmatario dell’ordine del giorno ma riteniamo necessario richiedere un intervento immediato al Mite affinché si porti a compimento il percorso avviato per l’attivazione delle norme sull’Energy Release. Si tratta di ben 1.500 lavoratori che rischiano di tornare a casa a causa degli alti costi dell’energia. Una situazione insostenibile che ci spinge a riflettere sul fatto che se la medesima azienda fosse ubicata in un’altra parte della penisola avrebbe avuto accesso a strumenti che alle aziende sarde sono preclusi. Non è possibile andare avanti in questo modo prosegue Michele Ennasle nostre imprese devono essere competitive esattamente come tutte le altre del resto d’Italia. In questo momento l’unico strumento in grado di garantire questo è quello dell’Energy Release, la cui fruibilità ed efficacia è legata al contenuto dei provvedimenti di attuazione. L’ordine del giornoconclude Michele Ennasimpegna anche ad aprire un tavolo di confronto con il governo per studiare soluzioni per compensare il divario energetico tra la Sardegna ed il resto di Italia e a convocare l’azienda affinché congiuntamente si possano valutare le azioni a tutela dell’occupazione.»

La Regione Sardegna nei prossimi giorni ufficializzerà il ricorso contro il “Decreto Energia”, al fine di tutelare i diritti dei sardi ad avere una soluzione definitiva e strutturale al problema energetico, tale da poter garantire un futuro adeguato al territorio e al sistema produttivo.
«La Regione Sardegna ha avuto un ruolo decisivo sul tema energetico all’interno della Commissione Energia nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni ha sottolineato l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, coordinatrice della Commissione nazionale, in risposta ad alcune polemiche sollevate dall’opposizione durante il dibattito -. Abbiamo guidato la Commissione ad esprimere i pareri su tutti i decreti energia, evidenziando in particolare la posizione di contrarietà, espressa da tutte le Regioni, al metodo che il Governo nazionale ha utilizzato per implementare le rinnovabili e per rispondere all’emergenza energetica nel territorio nazionale.»
«Il Governo non può accantonare la leale collaborazione istituzionale, non può venir meno ai principi che sono sanciti dalla Carta costituzionale e non può dimenticare che la materia energetica è una materia concorrenteha aggiunto l’assessore Anita Pili -. La Regione vuole rivendicare i suoi diritti con forza in tutti i tavoli.»
«E’ innegabile che la Sardegna sia stata protagonista in tutte le occasioni in cui è stato necessario rivendicare la propria autonomia, i propri diritti e lo ha fatto in maniera concreta», ha sottolineato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, coordinatore della Commissione Ambiente nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni.

L’Ufficio Politiche per la casa del comune di Carbonia comunica che è stata pubblicata sul sito del Comune la graduatoria generale provvisoria per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica relativa al bando 2021-2022.

La notizia è reperibile sulla home-page del sito istituzionale e al seguente link:

https://www.comune.carbonia.su.it/avvisi/avvisi-vari/item/4613-assegnazione-alloggi-erp-pubblicata-la-graduatoria-generale-provvisoria

Si potranno consultare: la graduatoria generale in ordine di punteggio, le graduatorie cosiddette “speciali” riguardanti anziani, giovani coppie e diversamente abili e l’elenco delle domande che non sono state ammesse.

Gli interessati potranno presentare eventuali osservazioni ed opposizioni entro venerdì 2 settembre 2022, ovvero entro 60 giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria all’Albo Pretorio.

Le opposizioni dovranno essere presentate all’Ufficio Protocollo Generale del Comune di Carbonia, in Piazza Roma 1, o spedite con raccomandata con ricevuta di ritorno (A/R) o trasmesse al seguente indirizzo di Pec (Posta Elettronica Certificata) del Comune di Carbonia: comcarbonia@pec.comcarbonia.org

Per ogni informazione ci si può rivolgere all’Ufficio Politiche per la Casa – Tel. 0781.694232 o scrivere una email a: aporcina@comune.carbonia.ci.it e a inieddu@comune.carbonia.ca.it

Mercoledì, alle 17.00, l’assessore regionale della Sanità parteciperà ai lavori della conferenza socio-sanitaria della Asl Sulcis. Tra i temi in discussione, dopo la manifestazione di oggi a Villa Devoto, vi saranno la riapertura in sicurezza del Pronto soccorso del Cto di Iglesias, la medicina territoriale, la cronica carenza di anestesisti e medici dell’emergenza urgenza.

«E’ una visita attesa – ha spiegato il consigliere regionale Michele Ennas (Lega)che fa seguito al confronto tra assessore e direzione della Asl 7 avvenuto il 27 giugno, subito dopo la chiusura del Pronto soccorso del Cto di Iglesias»

«Prosegue la proficua collaborazione della Regione Sardegna con il Corpo nazionale dei vigili del fuoco per la Campagna antincendi. Un importante tassello della complessa macchina regionale che annualmente si occupa di questa grave emergenza, con l’obiettivo di difendere il territorio ed il patrimonio ambientale della nostra Isola, oltre a garantire la sicurezza dei cittadini.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, con delega alla Protezione civile, che, questa mattina, in Prefettura a Cagliari, ha firmato la convenzione tra il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e la Regione, insieme al prefetto Gianfranco Tomao, al direttore regionale dei vigili del fuoco, Marco Frezza, al comandante del Corpo forestale, Fabio Migliorati, ed al direttore generale della Protezione civile, Antonio Pasquale Belloi.

Nella convenzione vengono definite le procedure operative per la collaborazione interforze, compresa quella nel coordinamento delle attività di spegnimento degli incendi boschivi e rurali e di interfaccia, nonché il potenziamento delle sedi istituzionali dei vigili del fuoco. Tra gli obiettivi, assicurare una cooperazione nelle attività di lotta agli incendi boschivi; garantire l’armonizzazione delle attività di spegnimento degli incendi con quelle più generali di tutela della pubblica incolumità; favorire lo scambio di dati e informazioni.

«L’impegno economico della Regione (1,4 milioni di euro) dimostra come la partecipazione delle varie componenti pubbliche alla macchina regionale antincendio sia elemento essenziale per la salvaguardia del patrimonio ambientale e per garantire, a sardi e turisti, di stare in Sardegna in sicurezzaha aggiunto l’assessore Gianni Lampis -. La collaborazione consentirà di potenziare il dispositivo di soccorso sul territorio regionale, oltre che nella Sala operativa regionale e nei Centri operativi provinciali. Verrà incrementata la presenza dei vigili del fuoco con l’apertura, per sessanta giorni, di alcune basi stagionali nelle aree maggiormente antropizzate, dove il concentrarsi dei flussi turistici può rappresentare un potenziale pericolo in caso di emergenza: Pula, Villasimius, Arbus, Valledoria, San Teodoro, Orosei e Terralba. Anche quest’anno sarà disponibile un elicottero del Corpo, dislocato nella base di Alghero, che si affianca agli undici della flotta regionale, al Super Puma, agli elicotteri dell’Esercito e dell’Aeronautica militare, rispettivamente negli aeroporti di Elmas e di Decimomannu, e ai tre Canadair all’aeroporto di Olbia.»

«Il primo mese di campagna antincendio racconta un andamento nella media degli ultimi 10 anni, ma non per questo possiamo ritenerci soddisfatti. Sono circa 3.000 gli ettari bruciati in questi primi trenta giorni, perciò l’allerta resta sempre massima, soprattutto per le condizioni meteoclimatiche che hanno registrato temperature elevate tipiche dei periodi più caldi dell’estate. Dobbiamo intensificare le azioni di prevenzione, anche attraverso la diffusione delle regole di comportamento corrette e responsabili e la collaborazione con le Amministrazioni locali, invitandole alla piena attuazione dei Piani comunali di protezione civile», ha concluso Gianni Lampis.

 

«In questo periodo pandemico in Italia qualsiasi sistema sanitario regionale ha reso evidente quanto la sanità pubblica sia stata nel tempo devastata e depauperata da tagli delle risorse indiscriminati e da una mancata programmazione. Nella nostra isola vi è l’aggravante di una spesa a carico del contribuente sardo a cui troppo spesso non corrisponde un adeguato servizio. Per essere chiari, appare evidente a tutti che i servizi sanitari anche nel nostro territorio non rispondono ai bisogni di salute delle persone.»

Lo scrive, in una nota, Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.

«Come si è arrivati a questo? C’entra solo la pandemia? Ci sono responsabilità tecniche manageriali e politiche? Cosa possiamo fare per cercare di invertire una situazione la cui tendenza appare sempre più precarizzata e fragile? Chi dovrebbe agire per consolidare e programmare la gestione delle strutture sanitarie? – si chiede Fabio Usai -. Si arriva ad una situazione quale è quella che vediamo oggi perché altri non hanno visto o voluto vedere quello che stava subendo la sanità nel Sulcis Iglesiente.»

«La pandemia ha reso ancor più visibile qualsiasi tipo di inefficienza strutturale, sia in termini di organizzazione interna agli ospedali, sia per quanto riguarda la mancata assunzione di personale sanitario e non, dovuto a numerosissimi fattori (numero chiuso per le facoltà di medicina, blocco del turn over, gestione della formazione specialistica) – sottolinea Fabio Usai -. La responsabilità è della classe dirigente degli ultimi 20 anni, tutta, qualsiasi colore o parte politica, sindacale, manageriale e tecnica che si è succeduta fino ad oggi. Bisogna ragionare in termini di proposta e di difesa dell’esistente.»

«Le forme di protesta legittime hanno sicuramente un impatto mediatico elevato, che non dà seguito a soluzioni di problematiche annose e complesseconclude Fabio Usai -. È arrivato il momento di attuare la riforma dei servizi territoriali (case e ospedali di comunità) e di pensare ad una nuova struttura per acuti. Noi tutti, chi ricopre un ruolo di rappresentanza a qualsiasi livello, anche se non direttamente chiamato in causa, dovrebbe per una volta mettere da parte velleità, ambizione, protagonismo e tattica partitica per cercare un’unità vera, tesa a difendere il diritto alla salute e proporre a più livelli, governativo, regionale, comunale, sindacale, di rappresentanza datoriale e associativa, una diversa e straordinaria modalità di organizzazione sanitaria su base sociale.»