19 May, 2024
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Si rinnova, a Sant’Antioco, l’appuntamento con il “Memorial Silvio Olla”, torneo di calcio a 11 giunto alla decima edizione e dedicato all’eroe antiochense, Maresciallo Capo dell’Esercito – 151° Reggimento della Brigata Sassari, caduto nei tragici fatti di Nassiriya del 12 novembre 2003. Una data indelebile, che riporta alla memoria l’attentato che provocò la morte di 28 persone, tra cui 19 italiani, compreso l’antiochense Silvio Olla. Per il suo ricordo, ancora una volta, il comune di Sant’Antioco, in collaborazione con l’ASD Antiochense Calasetta, organizza la manifestazione sportiva che vedrà la partecipazione di tre compagini dell’Esercito Italiano e di una rappresentativa antiochense e, nel contempo, delle squadre giovanili dell’Antiochense, dell’Antas Iglesias, del Carloforte e del Calcio Giba per un ulteriore mini torneo –  categoria esordienti.

«Saranno due fantastiche giornate di sport e di omaggio all’indimenticabile Silvio Ollacommenta il sindaco Ignazio Locci teniamo tanto a questa iniziativa e siamo grati a chi si è speso per la sua riuscita, dagli uffici comunali alla dirigenza dell’Antiochense Calasetta. La figura del nostro concittadino eroe Silvio Olla è scolpita nella memoria di ogni antiochense ed è anche con questo evento che ne vogliamo celebrare il ricordo. Mi preme invitare al calcio d’inizio delle 16.30 di lunedì 9 ottobre, che segnerà l’avvio del torneo allo stadio comunale, tutta la comunità ma soprattutto i giovani, bimbe e bimbi. Grazie a tutti e buon divertimento nel ricordo di Silvio.»

Il Memorial sarà aperto da un momento commemorativo che si terrà nel cimitero comunale dinanzi al monumento dedicato al Maresciallo Capo: lunedì 9, alle 15.30, alla presenza delle autorità civili e militari, nonché della banda musicale della Brigata Sassari, verrà deposta una corona di alloro e celebrata una breve preghiera. Successivamente ci si sposterà nello stadio comunale del Lungomare, dove alle 16.30 si assisterà alla presentazione del torneo e, infine, alle partite, con le semifinali degli over e degli “esordienti”. Seconda e ultima giornata mercoledì 11 con le finali a partire dalle 16.00 e la cerimonia conclusiva con le premiazioni, intorno alle 19.15.

Burger King, presente in Italia con 200 ristoranti e che fa parte di uno dei principali gruppi di ristorazione del mondo superando i 19 mila punti vendita, per supportare il piano di sviluppo dei prossimi anni, ricerca persone con proattività, concretezza, flessibilità, dinamicità, energia, determinazione, attenzione, precisione, orientamento al cliente, capacità di problem solving, ottime doti relazionali, di organizzazione e di leadership etc. Le assunzioni riguardano soprattutto Addetti alla Ristorazione, i quali dovranno accogliere i clienti, registrare gli ordini, le consegne e i pagamenti, preparare in autonomia i prodotti della cucina destinati alla vendita assicurando l’eccellenza del cibo servito, gestire le materie prime consegnate al ristorante e la pulizia degli spazi, esaudire eventuali richieste dei clienti e mantenere in ordine la propria postazione di lavoro attraverso la pulizia e la sicurezza aziendale; Addetti Fast Food, che dovranno supportare le mansioni di cassa e quelle di cucina, prendere e consegnare gli ordini, collaborare con i colleghi per la gestione ottimale delle richieste dei clienti, gestire una cucina professionale, pulire e riordinare i locali; Assistenti di Direzione, che dovranno gestire i processi connessi all’apertura e alla chiusura del ristorante, selezionare e formare il personale organizzando i turni delle squadre di lavoro, mantenere gli standard di igiene e salubrità dell’ambiente di lavoro e degli alimenti, assicurarsi che tutti gli strumenti e le attrezzature di lavoro siano utilizzati adeguatamente dal personale di crew, svolgere mansioni operative in tutte le postazioni di lavoro all’interno del ristorante e collaborare alla realizzazione delle attività di comunicazione del locale. Inoltre Burger King offre opportunità di Tirocinio ad Addetti Fast Food, i quali dovranno occuparsi della ricezione degli ordini, della consegna e dei pagamenti, dell’accoglienza e della gestione della clientela, di rispettare le norme HACCP e della sicurezza, di utilizzare le attrezzature di lavoro con cura, di valutare la qualità del cibo seguendo le procedure aziendali in relazione agli standard di pulizia e igiene, di mantenere in ordine le postazioni di lavoro e di eseguire in autonomia la preparazione dei prodotti in cucina per la vendita al pubblico.

Per verificare le altre figure…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://diariolavoro.com/burgerking_4.html .

«Siamo pronti a riprendere la mobilitazione.» Le segreterie territoriali dei metalmeccanici FIOM-FSM-UILM e Cub questa mattina hanno diffuso una nota con la quale annunciano di ritenere che l’attesa per la ripartenza dello stabilimento sia finita.

«Troppi anni sono trascorsi inutilmente e hanno indebolito inesorabilmente il tessuto sociale territoriale, ma in particolare i tanti lavoratori che ancora credono e attendono lo sviluppo del rilancio, dall’acquisizione dello stabilimento di alluminio primario da parte della Sideralloys sino ad oggi, impongono la ripresa della mobilitazionesostengono FIOM-FSM-UILM e Cub -. La multinazionale svizzera ha acquisito lo stabilimento nel febbraio del 2018, in conseguenza di un accordo di programma firmato dall’allora ministro Calenda, la RAS e la Sideralloys nel dicembre del 2017. Da allora prima la pandemia, poi la richiesta di VIA, quindi la rincorsa ad ottenere un costo calmierato dell’energia, hanno di fatto giustificato i ritardi nell’attuazione del revamping e fatto scomparire la vertenza della Sideralloys dai tavoli di crisi del MIMIT. Ci sono volute quattro richieste di incontro avanzate dai sindacati nazionali, per ottenere una convocazione che permettesse di fare il punto sulla situazione e discutere ai massimi livelli di quanto precedentemente scritto nell’Accordo di Programma: la ripartenza dello smelter di alluminio primario e la ricollocazione dei tanti lavoratori attualmente in mobilità.»

«Nell’informativa tenuta davanti ai cancelli stamaneaggiungono FIOM-FSM-UILM e Cub -, tutti i lavoratori operanti in stabilimento hanno apprezzato, la linea intrapresa, e si sono dichiarati pronti a qualsiasi iniziativa, già a partire dal 10 ottobre 2023, giorno in cui si terrà il nuovo confronto al MIMIT. Fondamentali anche le risposte che si riceveranno per coloro che si trovano in regime di ammortizzatori sociali, scavalcati nelle ultime assunzioni da “illustri sconosciuti” nel mondo industriale, che impongono una riflessione ed una rivisitazione degli accordi sottoscritti; oltre 300 lavoratori, in attesa di rioccupazione, costretti a vivere con meno di 500,00 € al meseconcludono FIOM-FSM-UILM e Cub -. Riteniamo questa situazione insostenibile e chiederemo alle Istituzioni impegni concreti.»

Poste Italiane partecipa alla sesta edizione del Mese dell’Educazione Finanziaria (#OttobreEdufin2023) e per l’occasione, anche per i cittadini residenti nel Sulcis Iglesiente, promuove eventi formativi, in modalità webinar, con l’obiettivo di aiutare i cittadini a disporre al meglio dei propri risparmi e scegliere in modo consapevole come investire, assicurarsi e accantonare risorse ai fini previdenziali.

Per partecipare, in modo totalmente gratuito, è sufficiente scegliere l’evento di interesse e compilare un semplice modulo di adesione al link https://www.posteitaliane.it/educazione-finanziaria/eventi, inserendo i propri dati anagrafici e di contatto.

Durante i prossimi eventi, previsti per martedì 10 ottobre e per giovedì 12 ottobre, intitolati ambedue “La previdenza”, il relatore metterà a disposizione dei partecipanti le proprie conoscenze per aumentarne la consapevolezza ogni qualvolta sia necessario compiere delle scelte di natura economica, per sé e per la propria famiglia.

Per entrambi gli eventi sono previste due sessioni, una con inizio alle 10.00 e l’altra alle ore 16.30. In linea con l’approccio inclusivo di Poste Italiane, sarà possibile seguire i webinar anche attraverso un interprete che tradurrà in simultanea i contenuti verbali attraverso la Lingua Italiane dei Segni.

Il programma didattico è curato dal Team di esperti di Poste Italiane e le lezioni, online, gratuite e aperte a tutti, affronteranno con linguaggio chiaro tematiche di natura economica e finanziaria e focus su pianificazione finanziaria, risparmio e investimenti, protezione e previdenza complementare.

Il calendario completo degli appuntamenti del “Mese dell’Educazione Finanziaria”, è disponibile sul portale dell’iniziativa (il calendario degli eventi #OttobreEdufin2023) e sul sito di Poste Italiane dedicato al tema.

 

E’ stata celebrata a Cagliari la Cunferèntzia Aberta de sa limba sarda, organizzata in applicazione dell’art. 6 della LR 22/2018, che prevede che la Regione organizzi una conferenza aperta (Cunferentzia aberta) sulla lingua sarda, il catalano di Alghero e il sassarese, gallurese e tabarchino, quale strumento di impulso, iniziativa e partecipazione alla definizione delle linee di indirizzo e alla valutazione dei risultati conseguiti. La Conferenza nasce come esigenza di confronto tra i vari attori della politica linguistica regionale.

«Si passa da una fase teorica legislativa finalmente a una fase attuativaha detto aprendo i lavori, l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, dopo l’intervento di saluto del presidente del Consiglio regionale, Michele Pais -. Un grande sforzo dell’assessorato e di tutto lo staff, ma soprattutto la grande volontà politica di trasformare quello che era una era un sogno in una realtà. Portare la lingua sarda nelle scuole, portarla negli sportelli linguistici, portarla sui media, quindi sui giornali, sulle tv e sulle radio. Far conoscere la nostra identità, l’identità di un popolo e anche la lingua. Ethnos, che vuol dire popolo in senso lato, non è solo l’essere biondo o nero ma appartenere a una razza, alla nostra cultura, le nostre origini e le nostre usanze, le nostre poesie e le nostre canzoni, la nostra enogastronomia. Quindi la lingua è lo straordinario mezzo di locomozione e di comunicazione, di contatto tra i popoli e tutelare le minoranze, valorizzarle, metterle in condizione di interagire tra loro. La Regione Sardegna lo ha fatto investendo risorse lavoro.»

Durante i lavori ci si è soffermati soprattutto su tre aspetti. L’operatività degli Sportelli linguistici territoriali, con particolare attenzione alle ricadute in termini di servizi alla popolazione. Gli Sportelli linguistici sono presidi territoriali a presenza capillare, con funzioni di promozione del sardo nella Pubblica amministrazione. la Certificazione linguistica provvisoria C1 che ha lo scopo di avere parlanti di lingue minoritarie in possesso di idonea certificazione linguistica. I progetti IMPRENTAS, con i quali la Regione sostiene e incentiva l’utilizzo della lingua sarda, del catalano di Alghero, del gallurese, del sassarese e del tabarchino per la pubblicazione di articoli in quotidiani, periodici e testate giornalistiche on-line, la produzione di opere editoriali in formato cartaceo o multimediale e la produzione di programmi televisivi o radiofonici trasmessi con ogni mezzo di diffusione.

Tra i relatori, Davith Hicks, segretario generale ONG ELEN (European Language Equality Network). Lo scopo di ELEN è quello di rappresentare i 50 milioni di persone, il 10% della popolazione UE, che parlano una lingua regionale, minoritaria o a rischio di estinzione. ELEN, e comprende 174 enti ed associazioni che rappresentano 50 lingue in 25 stati europei. All’Assemblea ELEN 2023 parteciperà altresì Fernand de Varennes, relatore speciale delle Nazioni Unite sulle questioni inerenti alle minoranze.

La Conferenza ha avuto inoltre tre distinti workshop, uno per ogni tema affrontato, a cui hanno partecipato i protagonisti e i beneficiari dei contributi della Regione, in un confronto che ha messo in evidenza criticità, aspettative, prospettive e risultati ottenuti.

Allegate le foto della conferenza e l’intervista all’assessore regionale della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu.

 

 

La sala della circoscrizione di Bacu Abis venerdì 29 settembre ha ospitato un dibattito sui temi legati alla povertà e alla pace e un concerto de “Gli operai della Fiat 1100” alla festa di Sinistra Futura.

La serata è stata aperta da un ricordo di Marco Baldino, ex consigliere provinciale, con l’intervento della figlia Norma.

Il dibattito, introdotto dal segretario di Sinistra Futura Luca Pizzuto e coordinato dal giornalista Giampaolo Cirronis, ha visto la partecipazione di Michele Carrus, presidente nazionale della Federconsumatori; Andrea Pianu, portavoce del Forum del terzo Settore della Sardegna; Aldo Dessì, presidente di Arci Sardegna; Paola Casula, sindaca di Guasila, componente del direttivo di Anci Sardegna e dirigente di Sinistra Futura; Elisabetta Manella, rappresentante dell’associazione Sardegna 2050; Pietro Pani, presidente dell’associazione Orizzonte Sinistra ed Alessandra Todde, parlamentare, ex viceministro e sottosegretario, vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle. Tra il numeroso pubblico presente in sala, la senatrice del Movimento 5 Stelle Sabrina Licheri, l’ex sindaca di Carbonia Paola Massidda, il portavoce del Movimento 5 Stelle Gian Luca Lai e il segretario del Partito socialista Daniele Pani.

Al termine del dibattito, si è esibito il gruppo “Gli operai della Fiat 1100”, cantando e suonando le canzoni del repertorio di Rino Gaetano. Il pubblico in sala ha gradito la loro performance e cantando con loro ha potuto “assaporare” i più graditi successi di un grande artista scomparso prematuramente, autore di molti pezzi che lo hanno reso famoso nello scenario musicale italiano. Una band coinvolgente capace di far divertire un pubblico senza età: alla voce Maurizio Piras, alle percussioni Nicola Corrias e al basso Edoardo Biggio. E di coinvolgere anche il pubblico, alla voce con Andrea Contu, operatore culturale della Società Umanitaria, e alla chitarra il consigliere comunale di Sinistra Futura Matteo Sestu.

Allegate alcune foto della serata

Nadia Pische

         

I 23 sindaci del Sulcis Iglesiente fanno fronte comune per affrontare la situazione del polo industriale di Portovesme che vede in difficoltà le aziende Sider Alloys, Portovesme Srl, Eurallumina e le imprese d’appalto del settore Enel produzione e tutto l’indotto.

«Il polo industriale è stato e rimane un pilastro portante dell’economia del Sulcis anche se da anni subisce attacchi che ne mettono a dura prova la tenuta. Molti lavoratori, la maggior parte provenienti da tutto il Sulcis, attendono di rientrare a lavorare dopo anni di sofferenza e promesse non mantenute. Si attende che la politica regionale e ministeriale dia risposte alle tante domande riguardanti la incertezza dei lavoratori che si aspettano un intervento strutturato e sviluppato con tempi certi.

Il Piano Sulcis, nato dopo tante lotte operaie, ancora oggi, dopo 12 anni, non vede risposte occupazionali accettabili. Stesso destino sta subendo il programma Jtf anch’esso in attesa di uno sviluppo temporale certo e funzionale ai bisogni del territorio del Sulcis Iglesiente. Noi siamo al fianco dei lavori e delle loro famiglie e chiediamo che ci sia una nuova linea che contempli la ripartenza di tante attività. Come Comuni del Sulcis abbiamo tante difficoltà nel dare risposte ai nostri cittadini.

Siamo uniti e determinati a partecipare a qualsiasi iniziativa per il bene del nostro Sulcis Iglesiente e del nostro polo industriale, fonte di reddito per i nostri cittadini. Abbiamo necessità di tutte le risorse necessarie per consentire che i nostri giovani non vadano in altre realtà a cercare fortuna. Dobbiamo onorare il grande lavoro fatto in passato riprendendo in mano le sorti del nostro territorio. Siamo al fianco dei lavoratori tutti e delle loro famiglie.»

I 23 sindaci del Sulcis Iglesiente.

Pietro Morittu Carbonia

Mauro Usai Iglesias

Pietro Cocco Gonnesa

Elvira Usai San Giovanni Suergiu

Ignazio Locci Sant’Antioco

Claudia Mura Calasetta

Stefano Rombi Carloforte

Ignazio Atzori Portoscuso

Sasha Sais Musei

Paolo Sanna Fluminimaggiore

Laura Cappelli Buggerru

Isangela Mascia Domusnovas

Debora Porrà Villamassargia

Romeo Ghilleri Nuxis

Antonello Cani Narcao

Gianluigi Loru Perdaxius

Massimo Impera Santadi

Marcellino Piras Villaperuccio

Emanuele Pes Tratalias

Andrea Pisanu Giba

Gian Luca Pittoni Masainas

Maria Teresa Diana Sant’Anna Arresi

Mariano Cogotti Piscinas

Si è svolto venerdì 29 settembre, presso l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai a Cagliari, il convegno di aggiornamento/formazione per personale docente, ata, direttivo e ispettivo della scuola, dal titolo “La scuola laboratorio di pace: percorsi educativi e didattici” organizzato dal CESP (Centro Studi per la Scuola Pubblica).

Dopo l’introduzione al convegno da parte di Andrea De Giorgi (CESP), docente di storia e filosofia, si sono svolti una serie di interventi da parte di relatori illustri e competenti che hanno sviscerato l’argomento in maniera esaustiva e professionale.

Per primo Michele Lucivero, docente di storia e filosofia ai licei e di filosofia morale all’Università di Lecce, che ha presentato gli Atti dei convegni CESP 2022-2023 e relativi possibili percorsi educativi.

«…la scuola non deve insegnare a dare risposte ma praticare e sviluppare lo spirito critico, stimolare all’elaborazione di domande, mettere al centro i processi di riflessione… Per questo dati i molteplici conflitti in corso crediamo che il tema dell’educazione alla pace debba essere affrontato a scuola, soprattutto in una fase storica come quella che stiamo vivendo»… basti pensare che, Paesi come l’Islanda e la Costa Rica non hanno al loro attivo un esercito che li possa difendere in caso di attacco…queste alcune delle riflessioni fatte dal docente Lucivero ad un pubblico attento e silenzioso.

A seguire un intervento in collegamento video con la docente di antropologia e pedagogia all’Università di Foggia, Laura Marchetti che ha presentato “La fiaba per la didattica della pace: Gramsci e Calvino”. L’esposizione particolare dedicata alla fiaba popolare ha catturato l’attenzione dei presenti facendoli anche un po’ tornar bambini, salvo poi la riflessione doverosamente da adulti.

Dopo la pausa dedicata alla socializzazione fra colleghi e gli stessi docenti relatori, i lavori son proseguiti con l’intervento di Gabriella Falcicchio, docente di pedagogia all’Università di Bari” che ha parlato di «imparare ad educare con la non violenza». “La non violenza è una neonata ai primi vagiti”, aiutiamola a crescere e ad affermarsi nel mondo, queste le parole della docente che in una sala gremita di docenti ha centrato in pieno la necessità emergente nel mondo ed individuato la scuola come possibile mezzo per far veicolare messaggi legati alla non violenza.

Di seguito l’intervento di Mariella Setzu (CESP), laureata in lingue e letterature straniere, che ha citato «L’osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle Università». «… L’orientamento in uscita per le classi terminali delle scuole superiori comporta ogni anno incontri con i militari che informano dei vantaggi dell’arruolamento in un’arma; accogliendo gli studenti in strutture militari in virtù dell’Alternanza Scuola Lavoro. Viviamo in un’epoca in cui la produzione di armi e tecnologia militare si fa sempre più intensa e lucrosa, e si profilano venti di guerra sempre più gelidi». Anche questo un intervento approfondito e puntuale capace di avviare numerose riflessioni.

Infine Massimo Coraddu, docente di informatica, fisico ambientale ed esperto di inquinamento militare, che ha esposto “Percorsi didattici sulla militarizzazione dei territori e le sue conseguenze sociali, ambientali e sanitarie”. Dalle sue parole emerge la preoccupazione di un continuo aumento di problemi sanitari legati per l’appunto all’inquinamento militare.

Un convegno dedicato ad un argomento pressante come la guerra, che devasta ancora oggi popoli e Paesi e alla speranza che tutto possa cambiare con un’educazione alla non violenza e alla pace.

Nadia Pische

    

Questa mattina, presso la sala polifunzionale di piazza Roma, è stata presentata la relazione finale del progetto “Sicuri in strada” 2022-2023, terminato nello scorso mese di maggio, dopo tre mesi di lezioni intense e partecipate. “Sicuri in strada” ha visto il Comune di Carbonia – segnatamente il Comando di Polizia locale, l’assessorato della Pubblica Istruzione – e l’Auser Carbonia-Csv Sardegna in prima linea per diffondere l’educazione stradale tra gli studenti delle classi quinte delle scuole primarie, ritrovatisi tutti insieme nella mattinata del 19 maggio, in piazza Roma, per la giornata finale di un’attività educativa e formativa finalizzata a far sì che i bambini e le bambine  siano, fin da piccoli, portatori di buone pratiche di sicurezza stradale.
“Il progetto Sicuri in strada” è stato un successo, concretizzatosi nell’erogazione agli alunni di specifiche lezioni frontali con numerosi esempi pratici realizzati in collaborazione con gli agenti della Polizia locale. Durante le lezioni è stato trattato il tema della segnaletica stradale, che ha registrato la partecipazione attiva e il pieno coinvolgimento degli studenti.
Al fine di rendere impresso nella memoria dei partecipanti e degli organizzatori il lavoro svolto nei tre mesi di lezione, l’Auser Carbonia, presieduta da Rosy Orecchioni, ha illustrato la relazione finale del progetto “Sicuri in strada” insieme al sindaco Pietro Morittu, all’assessora della Pubblica Istruzione Antonietta Melas e al comandante della Polizia locale Andrea Usai. All’incontro erano presenti anche il responsabile del progetto, Andrea Piras, e la squadra in turno dell’Auser Carbonia.
Il sindaco Pietro Morittu, l’assessora alla Pubblica Istruzione Antonietta Melas e il Comandante della Polizia locale Andrea Usai hanno ringraziato l’AUSER Carbonia per l’impegno profuso in un’iniziativa che ormai rappresenta un format apprezzato e collaudato, unitamente a tutti gli studenti e agli agenti della Polizia locale che hanno contribuito all’ottima riuscita del progetto.
Nell’occasione è stato presentato anche il progetto “Pedatric Safety”, che inizierà il prossimo 16 ottobre e fornirà ai nostri giovani preziose informazioni sul Soccorso 118, sulla sicurezza individuale e sulla legalità per l’anno scolastico 2023-2024.
 

Era il 1965 quando a Milano si formò un gruppo musicale destinato a far carriera e a rimanere per sempre nel cuore degli italiani e non solo: i Dik Dik. Con 16 album pubblicati, la musica Beat, Pop rock e Soft rock ha permesso loro di incidere numerosi successi che ancora oggi suonano e cantano dal vivo.

Sabato 30 settembre è stata la volta del Teatro Cavallera, nella splendida isola di Carloforte, dove un numerosissimo pubblico ha accolto in modo straordinario “Una vita d’Avventura Tour”, il concerto dei Dik Dik. L’evento, organizzato dall’associazione culturale Arte inCanto di Carloforte con il direttore artistico Giampaolo Leone, è stato un vero successo, la band ha emozionato tutti nel ripercorrere una lunghissima e splendida carriera. Da “Sognando la California”, “L’Isola di Wigth”, “Io mi fermo qui” e “Il primo giorno di primavera” incise nel 1975, a “Una vita d’avventura” prodotta nel 2021, a “Come passa il tempo” uscita nel 1993, a “Gli aironi neri” incisa nel 2011, per citare solo alcuni dei pezzi diventati celebri e indimenticabili.

Giancarlo Sbriziolo (Lallo), Pietro Montalbetti (Pietruccio), Gaetano Rubino e Mauro Gazzola hanno fatto fare un tuffo nel passato a tutti i presenti, suonando per ben due ore con un medley finale di brani che hanno fatto la storia musicale a livello internazionale.

Sensazionale anche a metà concerto la “Toccata e fuga” di Johann Sebastian Bach eseguita alla tastiera da Mauro Gazzola.

Affabili col pubblico anche alla fine dello spettacolo, hanno rilasciato autografi e fatto selfie con i loro affezionati fans lasciando loro un bellissimo ricordo.

Di seguito gli scatti della serata.

Nadia Pische