19 December, 2025

Terminati i lavori di ammodernamento, ha riaperto al pubblico oggi, giovedì 27 marzo, l’ufficio postale di Tratalias. Le opere di ristrutturazione sono state eseguite nell’ambito del progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, l’iniziativa di Poste Italiane finalizzata a mantenere la capillarità della presenza aziendale sul territorio, rinnovando gli uffici postali e ampliando l’offerta dei servizi a sportello in tutti i 7 mila comuni con meno di 15mila abitanti. Nella Sardegna Meridionale ad oggi sono 61 gli uffici postali interessati dal progetto, di cui 52 già operativi dopo i lavori di ristrutturazione.

I nuovi servizi a Tratalias. Il progetto “Polis” valorizza gli uffici postali non solo da un punto di vista infrastrutturale, ma anche in relazione all’offerta di nuovi servizi. In particolare, come in 112 uffici postali della Sardegna Meridionale, anche nell’ufficio postale di Tratalias sono già disponibili direttamente a sportello i “Certificati INPS” con la possibilità di richiedere il “Cedolino Pensione”, “Certificazione Unica” e il modello “Obis-M”, i servizi “Atti di Volontaria Giurisdizione” con la possibilità di presentare le istanze di “Nomina amministratore di sostegno” e “Rendicontazione Stato Patrimoniale Assistito” e 15 diversi certificati anagrafici resi disponibili da ANPR, l’anagrafe nazionale della popolazione residente, banca dati di cui è titolare il Ministero dell’Interno. Inoltre, anche a Tratalias è possibile presentare la richiesta di prima emissione o di rinnovo del passaporto.

Soluzioni inclusive. Nell’ambito degli interventi, tra gli altri, è stato realizzato uno sportello con altezze ribassate per agevolare tutti i segmenti di clientela e posato un percorso in rilievo sul pavimento per facilitare la mobilità delle persone con disabilità visive.

L’ufficio postale di Tratalias è a disposizione dei cittadini dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.45 e il sabato fino alle 12.45. 

A Carbonia sono in fase di installazione 48 nuovi pannelli per i totem CIAM (Carbonia Itinerari di Architettura moderna), cui faranno seguito 30 nuove targhe da posizionare in edifici simbolici della nostra città. Il rinnovo dei totem CIAM mira a far sì che Carbonia possa essere a tutti gli effetti un museo urbano a cielo aperto al fine di incentivare la divulgazione, la conoscenza e la promozione del patrimonio architettonico cittadino attraverso l’organizzazione di una capillare rete informativa dislocata nelle nostre strade e piazze.
«L’iniziativa rientra nell’ambito della convezione stipulata nel 2024 da Comune di Carbonia e Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna, con l’obiettivo di potenziare il progetto di valorizzazione della nostra Città vincitrice del Premio Europeo del Paesaggio attraverso azioni concrete e coordinate volte alla salvaguardia, conservazione, riqualificazione e rilancio dei tratti identificativi della storia e della cultura della città di Carbonia in una prospettiva di nuovo sviluppo economico, sociale, culturale e turistico-sostenibile», hanno commentato il sindaco Pietro Morittu, l’assessora della Cultura Giorgia Meli e l’assessore del Turismo Michele Stivaletta.
I 12 totem presenti in città sono ubicati nelle seguenti zone:
-     4 totem presso la Grande Miniera di Serbariu;
-     2 totem in piazza Roma;
-     1 totem rispettivamente in via Gramsci, piazza Matteotti, piazza Iglesias (don Alfredo Tocco), Centro Intermodale;
-     1 totem a Cortoghiana;
-     1 totem a Bacu Abis.

I tecnici del Distretto 2 del settore Distribuzione di Abbanoa hanno completato un importante intervento di efficientamento dell’acquedotto al servizio di Iglesias. Una delle fonti di approvvigionamento della città è la sorgente di Caput Acquas: nella condotta adduttrice nei giorni scorsi si è verificata una rottura all’altezza dell’attraversamento ferroviario al km 4 della linea Villamassargia-Carbonia.

È stato necessario approntare un intervento particolare che non richiedesse uno scavo sotto i binari che necessariamente avrebbe comportato il blocco del traffico ferroviario. La vecchia tubatura è stata “sfilata”, tramite due pozzetti esterni a monte e a valle della linea ferroviaria, e sostituita con una nuova condotta “infilata” tra i due pozzetti. Operazione complessa, considerata le dimensioni della tubatura: una condotta d’acciaio del diametro di 300 millimetri e lunga ben 28 metri. L’intervento è stato completato con successo senza disagi.

 

E’ stato ritrovato stamane, purtroppo, privo di vita, il parapendista disperso tra le località di Scivu e Capo Pecora. Le ricerche sono iniziate dalla tarda serata di ieri e sono proseguite senza sosta per tutta la notte. Questa mattina le ricerche sono proseguite con la squadra di terra del distaccamento di Sanluri coadiuvati dal personale specializzato SAF, Sommozzatori, SAPR, Cinofili e l’elicottero dei vigili del fuoco Drago 148. Presente sul posto anche il Funzionario di Guardia per il coordinamento del dispositivo di ricerca e soccorso.
L’elicottero Drago 148, intorno alle ore 11.00, ha individuato la presenza di un corpo sulla scogliera, in prossimità della spiaggia di Scivu. L’elicottero ha inoltre elitrasportato un medico del Soccorso Alpino per la constatazione del decesso.
Il corpo è stato recuperato e portato a terra dal Drago 148.

Dalla tarda serata di ieri mercoledì 26 marzo, sono in atto le operazioni di ricerca di un parapendista disperso tra le località di Scivu e Capo Pecora nel territorio di Arbus. I vigili del fuoco del comando di Cagliari hanno attivato un posto di comando avanzato con automezzo UCL (Unità di Comando Locale) con personale specializzato TAS (topografia applicata al soccorso) dove è presente anche il Funzionario di Guardia peril coordinamento del dispositivo di ricerca e soccorso.
Sono state attivate le squadre dei vigili del fuoco che stanno operando in una vasta zona e in aree impervie, con specialisti SAF (speleo alpino fluviali) della sede centrale del Comando dei vigili del fuoco di Cagliari, il nucleo sommozzatori che sta operando nelle acque della costa, in volo anche i droni del nucleo SAPR (sistemi aeromobili a pilotaggio remoto) dei vigili del fuoco che stanno sorvolando la vasta area costiera, impegnata anche la squadra di pronto intervento del distaccamento di Sanluri.
Nelle operazioni di ricerca sono presenti la Guardia Costiera, un elicottero dell’Aeronautica Militare e personale del Soccorso Alpino Speleologico.

 

FIOM-FSM-UILM territoriali hanno convocato un’assemblea pubblica straordinaria sul futuro dell’industria che si terrà martedì 1 aprile, alle 17.00, in piazza Marmilla, a Carbonia. «L’iniziativa che coinvolgerà lavoratrici e lavoratori del polo industriale di Portovesme, le cittadine e cittadini del territorio, le istituzioni locali e regionali si legge in una nota delle tre organizzazioni sindacali dei metalmeccanici arriva a seguito dello sciopero dei metalmeccanici del 3 marzo scorso che ha di fatto risvegliato l’attenzione sul futuro dell’industria nel Sulcis Iglesiente. Le mobilitazioni tenute nei giorni passati hanno riacceso l’interesse delle istituzioni ai massimi livelli e rimesso al centro dell’agenda politica il futuro industriale, in particolare quello del nostro territorio, lo dimostrano le convocazioni tenute nei giorni immediatamente successivi alle giornate di sciopero; confermate dalle convocazioni imminenti per Eurallumina (31/03/2025) e Sider Alloys (7/04/2025) al MIMIT. Ma anche gli annunci di questi giorni dimostrano che non si deve assolutamente abbassare la guardia.»

La via da perseguire – secondo FIOM-FSM-UILM territoriali -, «va ricercata negli annunci fatti dai ministri e dalle istituzioni regionali il 27 dicembre 2024 nella visita in fabbrica alla Portovesme srl, basati sulla strategicità delle produzioni prime del territorio, a cui devono seguire atti concreti in tempi rapidi. A tal proposito ci paiono da approfondire le dichiarazioni su altre tipologie di produzioni e, soprattutto, non tenere presente e quindi evidenziare il rilancio dello zinco, inteso come importante se non unica produzione utile alla reale ripresa occupazionale. Di questo discuteremo nell’assemblea pubblica che terremo a Carbonia il 1/04/2025, in cui sono invitate tutte le istituzioni locali e regionali».

Sabato 5 e domenica 6 aprile 2025, Masainas apre le porte alla nuova edizione della Sagra del Carciofo, un grande evento enogastronomico riconosciuto a livello nazionale come Sagra di Qualità UNPLI, che celebra il Carciofo Spinoso di Sardegna DOP, prodotto simbolo del territorio del Basso Sulcis.
Due giornate ricche di sapori autentici, spettacoli, incontri, escursioni ed esperienze, pensate per valorizzare la cultura agricola locale e le sue connessioni con il cibo, il paesaggio e le persone.
Tra i momenti clou della manifestazione: le esperienze immersive con l’escursione tra i carciofeti lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara, la visita guidata alla Sulcis Agricola con le navette “Spinoso d’Autore”, la conferenza “Semi di Futuro” sui mestieri ritrovati e la biodiversità. Non mancheranno mostre, trenino turistico, animazione e musica dal vivo.
Spazio anche ai vini del territorio con “Terre di Vite”, percorso di degustazione a cura di piccoli produttori locali, e naturalmente alla tavola: ogni giorno si potrà pranzare e cenare con menù tematici a base di carciofi e specialità del territorio. Da non perdere la cena-evento “Carciofo Gourmet” con showcooking e narrazione (posti limitati, solo su prenotazione).
La tradizione sarà protagonista con la partecipazione dei Boes e Merdules di Ottana, del Coro Su Nugoresu e dei Mogoro Marching Band, oltre al grande concerto dei Zirichiltaggia sabato sera.

La Commissione Europea ha adottato un elenco di 47 progetti strategici per potenziare le capacità nazionali di materie prime strategiche, in modo da rafforzare la filiera europea delle materie prime e diversificare le fonti di approvvigionamento. Di questi progetti, 4 sono di società con sede in Italia, tutti nel riciclo. Tra questi è presente il progetto sul litio di qualità per le batterie che la Glencore avrebbe intenzione di realizzare nel sito di Portovesme, in Sardegna.
La deputata Francesca Ghirra ha chiesto che il ministro Adolfo Urso e i rappresentanti della Glencore siano auditi quanto prima in X Commissione.
«Nelle ultime occasioni in cui è stato possibile chiedere notizie sul destino della Portovesme srl al ministro Adolfo Urso ci è stato risposto che un nuovo player era interessato a rilevare la produzione della linea zinco, ma che nulla si sapeva del progetto litio all’esame della Commissione europea – ha dichiarato la deputata Francesca Ghirra -. Non abbiamo pertanto avuto modo di conoscere quale sia la natura del progetto, le sue ricadute occupazionali e come sarà garantita la salvaguardia dell’ambiente e della salute
«Anche alla luce delle preoccupazioni manifestate dal sindaco di Portoscuso, ho chiesto al presidente della X Commissione della Camera di audire quanto prima il Ministro e i rappresentanti della Glenclore perché ci sia illustrato il progetto, le sue ricadute occupazionali e le tutele previste per la salute e l’ambiente, ottenendo una risposta positiva da parte di Gusmeroli – conclude Francesca Ghirra -. Continueremo a incalzare il Governo perché gli accordi presi siano rispettati e perché tutti i livelli istituzionali, oltre le parti sociali, siano messi nelle condizioni di conoscere le prospettive della fabbrica e adottare le azioni conseguenti.»

I vigili del fuoco del Comando di Cagliari, distaccamento di Iglesias, sono intervenuti intorno alle ore 12.10 sulla S.S. 130, all’altezza del km 37, per un incidente stradale che, per cause ancora da accertare, ha coinvolto un’auto condotta da una donna di 35 anni, che ha perso il controllo della vettura che è uscita fuori strada e si è successivamente ribaltata.
I vigili del fuoco, giunti sul posto, hanno provveduto alla stabilizzazione del veicolo, alla messa in sicurezza della scena e, con l’utilizzo di attrezzature idrauliche, all’estricazione dell’autista per poi affidarlo alle cure del personale sanitario che ne ha disposto il trasporto in ospedale mediante l’elisoccorso.
Sul posto, oltre alla squadra dei vigili del fuoco ed al personale sanitario, sono intervenute anche le forze dell’ordine per quanto di loro competenza.

«Il PD sardo manifesta la propria preoccupazione, nonostante gli incontri tenuti al MIMIT e le promesse da parte del Governo e delle aziende, le vertenze non trovano soluzione, tanto da arrivare ad oggi con il collocamento in cassa integrazione a zero ore di tutte le lavoratrici e i lavoratori della Sider Alloys. Da parte delle aziende solo promesse, compresa la politica di riconversione che avrebbe consentito di rilanciare il polo industriale, così pure da parte del Ministero che, dopo diversi tavoli tra i vertici delle aziende e le OOSS, ha sancito, uno dopo l’altro, solo dei “nulla di fatto”.»

Lo scrive, in una nota, Alessandro Pilurzu, consigliere regionale del Partito Democratico.

«Ad aggravare una situazione, già di per sé delicata, si aggiungono le ultime promesse illusorie fatte dal Ministro Asolfo Urso lo scorso 27 dicembre che, assieme alla ministra del Lavoro Marina Calderone, ha visitato gli impianti di Portovesme, creando forti aspettative tra i lavoratori e le proprie famiglie, e se non bastasse, sempre il ministro Adolfo Urso ai primi di febbraio ha parlato di un acquirente interessato a rilanciare gli impianti di cui a oggi non si ha tracciasottolinea Alessandro Pilurzu -. Ormai sono quasi due mesi e tutto tace, il silenzio non è del Governo regionale, sia la presidente Alessandra Todde che l’assessore Emanuele Cani si sono sempre resi propositivi e disponibili a un dialogo concreto per trovare tutte le soluzioni possibili per attivare una politica di riconversione degli impianti in una prospettiva sì di tutela dei posti di lavoro ma tutela a lungo termine con produzioni future che possano essere competitive sul mercato anche in termini di costi energetici.» 

«E’ inaccettabile che a pagare siano sempre i lavoratori e interi territori della Sardegna, così come è inaccettabile che si continui a rigettare le responsabilità sul Governo regionale che ha sempre cercato l’appoggio del Ministro. Sia in parlamento che in consiglio regionale il Partito Democratico ha sempre dato pieno sostegno alle politiche del lavoro, tutelando la sicurezza del lavoro, il rispetto dell’ambiente, la tutela occupazionale e la dignità sociale dei lavoratoriconclude Alessandro Pilurzu -. Gli obiettivi si raggiungono con la volontà d’intenti, il Governo centrale chiarisca che cosa intende fare delle promesse fatte, il Governo regionale farà la propria parte.»