20 December, 2025

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Sono saliti a 1.091 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza, 28 più di ieri. È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 10.120 test (oggi 676). I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 137, di cui 24 in terapia intensiva, mentre 751 sono le persone in isolamento domiciliare, 888 il totale dei pazienti attualmente positivi, 12 più di ieri. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 97 pazienti guariti, più altri 33 guariti clinicamente. Salgono a 73 i decessi.

Sul territorio, dei 1.091 casi positivi complessivamente accertati, 185 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari (+6 rispetto all’ultimo aggiornamento), 82 (+2) nel Sud Sardegna, 33 (+2) a Oristano, 67 a Nuoro, 724 (+18) a Sassari.

 

 

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Quali prospettive per il turismo in Sardegna, nel Sulcis e, in particolare, a Carloforte, nell’estate ormai alle porte, in considerazione dell’emergenza Coronavirus e dei tempi di superamento delle restrizioni ribadite non più tardi di ieri sera al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, con l’approvazione del nuovo decreto che proroga le chiusure fino al prossimo 3 maggio? Ci saranno le condizioni per salvare almeno in parte l’estate e quindi attenuare i danni già pesantissimi, per le popolazioni e, soprattutto, per coloro che vivono di turismo, a Carloforte tanti così come a La Maddalena, visto che il settore è la maggiore fonte di sostentamento della comunità tabarchina come di quella maddalenina? Lo abbiamo chiesto ad un operatore turistico carlofortino, Andrea Granara, che si è soffermato prevalentemente sulla situazione dei trasporti, rivolgendo un appello alla Regione, perché arrivi in soccorso alle comunità delle due isole maggiori della Sardegna, San Pietro e La Maddalena, con un intervento straordinario, per favorire il turismo interno, probabilmente l’unico che potrà salvarsi dal disastro generale prodotto dall’emergenza sanitaria di questi mesi.

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Dal 14 marzo sono 24.940 i controlli realizzati dal Corpo forestale della Regione Sardegna per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l’emergenza epidemiologica da Covid-2019.
Nella giornata di ieri sono stati effettuati 1.104 controlli: 250 nell’area di Cagliari, 38 Iglesias, 122 Oristano, 238 Sassari, 168 Tempio, 230 Nuoro, 58 Lanusei. Sono state sanzionate 16 persone (11 a Cagliari, 2 a Sassari, 2 a Nuoro, 1 ad Oristano), per un totale (dal 14 marzo) di 457. Inoltre, nello scalo di Porro Torres, sono stati controllati 21 passeggeri in arrivo da Genova e ed un catamarano con 2 persone a bordo proveniente dalla Puglia.

 

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E’ stata pubblicata sul Buras, il Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna, la legge regionale n° 12 dell’8 aprile 2020, contenente straordinarie misure urgenti a sostegno delle famiglie per fronteggiare l’emergenza economico-sociale derivante dalla pandemia Sars-Cov2. Lo stanziamento complessivo ammonta a 120 milioni di euro.

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Tutti i tamponi effettuati ieri sera al Policlinico Duilio Casula di Monserrato hanno dato esito negativo.

L’ospedale è regolarmente in funzione, proseguono le sanificazioni periodiche ed i controlli. A pazienti e dipendenti saranno ripetuti il tampone ed il test sierologico sia martedì sia giovedì. Restano in vigore tutte le disposizioni già emanate: ingresso solo dai blocchi centrali e verifica della temperatura, obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione personale, stop a tutte le visite e ai ricoveri non urgenti. Inoltre, permane il divieto di ingresso nei reparti al personale non autorizzato e ai visitatori.

I casi di positività al Coronavirus accertati al Policlinico Duilio Casula restano, dunque, 17 nel totale: 6 pazienti e 11 operatori sanitari (3 oss, 7 infermieri e 1 medico).

 

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Una situazione di gravissima criticità è stata denunciata oggi dagli albergatori sardi che hanno esposto drappi neri negli hotel chiusi, un modo rispettoso e solenne di onorare i caduti di questa drammatica vicenda, e nel contempo un grido d’aiuto per esternare la preoccupazione sull’attuale lockdown e sulla difficoltà di ripartire per il turismo isolano.
I consiglieri regionali del Pd, primo firmatario Roberto Deriu, sollecitano la Regione affinché predisponga un piano di rilancio del turismo sardo, settore colpito da una profonda crisi a causa dell’emergenza Coronavirus.

«Fino a quando la pandemia non cesserà sarà impossibile per gli alberghi operare in Sardegna. Inoltre, la chiusura attuale della maggior parte delle strutture ricettive mette in pericolo centinaia di posti di lavoro, contratti a termine non rinnovati, turnazioni, part-timescrive il gruppo Pd -. Riteniamo necessario l’intervento della Regione attraverso la costituzione di un fondo regionale per la tutela e salvaguardia delle strutture ricettive, nonché un utilizzo degli alberghi per affrontare l’attuale emergenza sanitaria e per la futura ‘’fase 2’’ dell’emergenza Covid-19

Tra le proposte dei consiglieri del Partito democratico, c’è anche la predisposizione di un programma per l’utilizzo e l’amministrazione delle spiagge nella stagione estiva ormai alle porte. Misure indispensabili per garantire la sopravvivenza e la futura ripartenza del comparto turistico in Sardegna.

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«I volontari e le volontarie della neo costituita Protezione civile di Fluminimaggiore hanno cominciato a distribuire le uova pasquali a tutti i bambini della scuola materna e delle elementari e agli ospiti della casa degli anziani.»

Lo scrive, in un post pubblicato su Facebook, il sindaco, Marco Corrias.

«Si tratta di un piccolo segno di amore e di pace per rischiarare almeno un po’ questi tempi buiha aggiunto Marco Corrias -. Hanno contribuito il Comune, i carabinieri e le guardie forestali che prestano servizio in paese, la cooperativa sociale del 118 e ovviamente la nostra Protezione civile. A tutti loro grazie a nome dell’intera nostra comunità. E naturalmente – ha concluso il sindaco di Fluminimaggioreuna buona e serena Pasqua a tutti voi.»

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In occasione del Sabato santo, l’arcivescovo di Cagliari ha voluto indirizzare una lettera di ringraziamento a tutti gli operatori della sanità. Monsignor Giuseppe Baturi si fa voce dell’intera chiesa locale: «Tutta la comunità vi ringrazia per la testimonianza generosa di dedizione che state offrendo, nella consapevolezza che esponendovi in prima persona molti di voi hanno sacrificato la propria vita».

Il testo integrale della lettera

Ai medici, infermieri, farmacisti e operatori della sanità

In questo Sabato Santo 2020, a nome mio e di tutta la Chiesa di Cagliari, sento il bisogno di rivolgere a voi, medici, infermieri ed operatori della sanità impegnati a contrastare negli ospedali e sul territorio gli effetti della presente pandemia virale e a tutti i curanti, un pensiero di ammirazione e gratitudine.

Tutta la comunità vi ringrazia per la testimonianza generosa di dedizione che state offrendo, nella consapevolezza che esponendovi in prima persona molti di voi hanno sacrificato la propria vita. Grazie a voi, i malati vengono assistiti e possono ricevere la pietà di una prossimità, di una parola buona, di un conforto. Le mascherine e gli altri mezzi di protezione non possono impedire che la pietà cristiana e l’umana solidarietà siano comunicate.

Pensando a voi viene alla memoria quanto il santo medico Giuseppe Moscati scriveva ad un suo collega dottore: «Ricordatevi che, seguendo la medicina, vi siete assunto la responsabilità di una sublime missione». Quale missione? «Il dolore va trattato non come un guizzo o una contrazione muscolare, ma come il grido di un’anima, d’un fratello, a cui un altro fratello, il medico, accorre, con l’ardenza dell’amore, la carità». Nel dolore fisico è contenuto un grido dell’anima, come nella domanda di salute vi è sempre una richiesta di salvezza. «Gli ammalati sono le figure di Gesù Cristo», diceva ancora Moscati, e «negli ospedali la missione delle suore, dei medici, degli infermieri è di collaborare a questa infinita misericordia, aiutando, perdonando, sacrificandosi».

Vi assicuro il nostro affetto e la nostra preghiera, perché possiate sempre sentirvi accompagnati e incoraggiati da tutta la comunità ecclesiale e civile.

Un pensiero carico di gratitudine ai cappellani che nelle diverse strutture sanitarie prestano un fedele e generoso servizio a Cristo presente nelle sue membra inferme.

Su tutti invoco di cuore la benedizione divina augurando, dal profondo del cuore, una Santa Pasqua!

Cagliari, 11 aprile 2020
Sabato Santo

+ Giuseppe Baturi
Arcivescovo

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Saranno Bruno Contu, in qualità di direttore sanitario facente funzioni, e Antonio Lorenzo Spano, nel ruolo di direttore amministrativo, ad affiancare il commissario straordinario dell’Aou di Sassari.

Li ha nominati ieri pomeriggio Giovanni Maria Soro che, dal 30 marzo scorso, si è insediato nella direzione dell’Azienda di Viale San Pietro.

A Bruno Contu sono state attribuite temporaneamente, fino alla nomina del direttore sanitario titolare, le funzioni di direttore sanitario. Una scelta che – si legge nella delibera di nomina -consentirà di «garantire la continuità della gestione tecnico sanitaria dell’Azienda, in particolare per quanto concerne l’emergenza sanitaria da Covid 19».

Il commissario tiene a sottolineare la sua gratitudine per dedizione e contributo offerto dai diversi professionisti, che hanno consentito in prima battuta di far fronte all’emergenza e, certo della loro competenza e di chi lo affiancherà, si dichiara ampiamente fiducioso sull’«implementazione delle ulteriori misure di prevenzione e di contrasto del contagio», nonché di una capacità ottimale che saprà garantire le indispensabili tutele agli operatori e ai pazienti un’assistenza ospedaliera specialistica che, integrando l’offerta territoriale, riuscirà a recuperare gradualmente le funzioni di hub polispecialistico.

Bruno Contu ha una consolidata esperienza nella direzione di struttura complessa di Direzione Medica di presidio dell’Aou di Sassari ed è già stato direttore sanitario facente funzioni dell’Aou sino al 27 marzo scorso.

Antonio Lorenzo Spano, 42 anni, sarà, invece, il nuovo direttore amministrativo dell’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari. Laureato in Economia all’Università di Sassari e un master di II livello in “Direzione di strutture sanitarie”, ha un percorso formativo focalizzato sulle tematiche del controllo di gestione e sull’ingegnerizzazione dei processi aziendali. Andrà ad integrare e rafforzare la struttura tecnico-amministrativa che il commissario ringrazia, a partire dalla dr.ssa Seazzu, per quanto fatto in questa fase di emergenza e per quanto si saprà mettere ulteriormente in campo per proseguire a sviluppare, congiuntamente al direttore amministrativo, le attività di supporto necessarie alle attività sanitarie.

Antonio Lorenzo Spano ha ricoperto importanti incarichi all’Università degli Studi di Sassari dove è stato il responsabile del controllo di gestione. Nel 2012 il passaggio al sistema sanitario, prima alla Asl di Nuoro e, successivamente, alla Asl di Sassari dove ha diretto prima la struttura semplice dipartimentale di Ingegneria Clinica quindi la struttura complessa Contratti, appalti e acquisti. Attualmente è direttore della struttura complessa “Logistica e valorizzazione del patrimonio” dell’Ats Sardegna.

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Una risurrezione economica, produttiva, per ritrovare la vitalità di un tempo. E’ il processo che prefigura Edoardo Tocco, presidente del Consiglio comunale, per Cagliari.

«La nostra città sta attraversando una fase difficile determinata dalla pandemia coronavirus. E’ indubbio che si debba pensare ad una ripartenzaspiega il numero uno dell’emiciclo di Palazzo Bacaredda -. La capitale della Sardegna non può certo restare in agonia in attesa degli eventi. Con l’assemblea civica stiamo già progettando il percorso per far recuperare posizioni alla città, con un orizzonte che deve guardare ad un futuro da protagonista.»

Edoardo Tocco è d’accordo con le risorse da destinare a lavoratori in difficoltà e imprese, ma non basta. E’ fondamentale squadrare i perni per il rilancio con un percorso non facile, ma che deve necessariamente ripartire da un ruolo propositivo alla guida dell’area vasta.

«La nostra sfida è fare sistema tra tutti i centri della città metropolitana, anche attraverso il coinvolgimento dei presidenti delle assemblee civiche del territorio. Non abbiamo tempo da perdere rimarca Edoardo Tocco -, per delineare i pilastri della rinascita economica, che deve coniugarsi con le meraviglie paesaggistiche partendo dalle coste. Poi un nuovo risorgimento per il porto, con lo scalo che dopo aver vissuto un periodo di sofferenza deve riprendere quota. Una scommessa che si allarga anche all’aeroporto, meta preferita dall’esercito di turisti, che può alimentare una ripresa economica.»

Un’operazione ambiziosa, che richiede uno sforzo comune: «Con risorse vitali che arrivino dalla Regione e dal governo. Non possiamo certo assistere ad una parabola discendente della città, con un declino che avrebbe ripercussioni su tutta l’Isola». Un progetto che l’assemblea civica dovrà guidare: «La riscossa parte proprio dall’aula di palazzo Bacaredda, che dovrà trovare punti nevralgici per indirizzare l’azione del sindaco Paolo Truzzu e della giunta. Si ripartirà dal fiore all’occhiello delle attività turistiche e produttive. Dovremmo trovare gli strumenti perché non ci siano impatti negativi sull’occupazione, con sostegni per famiglie e lavoratori. Non solo. Abbiamo il compito di disegnare uno sviluppo per i giovani, scommettendo anche sui lavori legati all’industria delle vacanze. Non annunci, ma sostegni reali e concreti, da alimentare attraverso un’iniezione di liquidità economicaconclude Edoardo Tocco -. Non dobbiamo pensare ad un possibile default, ma ad un fronte comune per uscire dal tunnel di questa crisi».