24 December, 2025

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Sono 1.026 i casi di positività al Covid-19 riscontrati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza, 51 in più rispetto a ieri. I ricoverati con sintomi sono 106, i pazienti in terapia intensiva 25, gli ospedalizzati complessivamente 131, 745 i pazienti in isolamento domiciliare.

Le persone attualmente positive sono 876, 36 i nuovi attualmente positivi, 86 i dimessi (in attesa di conferma dall’Istituto Superiore di Sanità). I deceduti sono saliti a 64. I tamponi effettuati oggi sono 425 (complessivamente 8.918). 

Sul territorio, dei 1.026 casi positivi complessivamente accertati, 161 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari (+10 rispetto all’ultimo aggiornamento), 78 nel Sud Sardegna (+4), 31 a Oristano (+2), 67 a Nuoro, 689 (+35) a Sassari.

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Continuano i controlli, disposti dal questore della provincia di Cagliari, finalizzati al rispetto delle disposizioni impartite per contenere la diffusione del “Coronavirus”.

Ieri mattina, un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine di Abbasanta, che da giorni insieme alle Volanti è impegnato nel potenziamento dei servizi di controllo del territorio, vista l’emergenza sanitaria attuale, mentre percorreva la via Cornalias, notava uno scooter con a bordo due giovani.

Gli agenti hanno deciso così di procedere ad un controllo nei loro confronti, ma, appena gli era stato intimato di fermarsi, i due, con un gesto repentino, hanno accelerato, cercando di darsi alla fuga verso via Giotto. Dopo aver intrapreso una corsa a folle velocità, tra via Deliperi e via Businco, il conducente ha perso il controllo dello scooter e i due ragazzi sono caduti a terra. Gli stessi, rimasti incolumi, si sono subito rimessi in piedi e hanno proseguito la loro fuga a piedi verso i parcheggi del Centro Commerciale “I Mulini”, dove, dopo alcuni metri, sono stati raggiunti dagli operatori che sono riusciti a bloccarli, nonostante continuassero a divincolarsi per sfuggire alla presa.

I ragazzi, identificati per C.R., 36enne, e M.L.A., 28enne, entrambi cagliaritani e già noti alle Forze di Polizia, sono stati indagati in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale ed entrambi sanzionati per non aver rispettato le disposizioni impartite dai D.P.C.M. sull’emergenza Covid-19.

Il C.R., inoltre, è stato sanzionato in quanto circolava senza aver mai conseguito la patente di guida e guidava senza copertura assicurativa.

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La gravissima emergenza creata dalla diffusione del Coronavirus, sta facendo emergere quotidianamente uno straordinario spirito solidaristico tra persone, associazioni, intere comunità. Esempi, in tal senso, si registrano a tutti i livelli ma una sottolineatura particolare la meritano quando arrivano da chi, nel corso della vita, è stato meno fortunato ed è chiamato ad affrontare ogni giorno grandissimi sacrifici. Merita una segnalazione ed un elogio l’iniziativa assunta ieri dall’A.S.D. Polisportiva Girasole di Carbonia, associazione che da diversi anni si occupa della promozione e del sostegno dell’attività sportiva di atleti paralimpici, con la donazione della somma di 2.000 euro al Centro Operativo Comunale di Protezione Civile, attivato dal sindaco di Carbonia, Paola Massidda, con ordinanza n. 31 del 13 marzo 2020, per coordinare tutti gli interventi necessari a fronteggiare l’emergenza da Covid-19. Il COC sta lavorando in sinergia con le associazioni presenti nel Piano di Protezione Civile e con tutti gli altri sodalizi e le formazioni sociali il cui contributo può essere utile in un periodo emergenziale come questo, caratterizzato dall’epidemia da Covid-19.

«L’emergenza sanitaria ha provocato la sospensione di tutte le attività della nostra Polisportiva e, soprattutto, le trasferte che ogni anno facciamo con i nostri atleti per partecipare a vari eventi sia in Sardegna sia nella Penisolaspiega il presidente Enzo De Nardised abbiamo deciso di destinare 2.000 del nostro mini bilancio annuale alle iniziative utili a fronteggiare l’emergenza da Covid-19, a sostegno delle tante famiglie che si trovano in condizioni di estrema difficoltà sociale.»

E’ auspicabile che l’esempio dell’A.S.D. Polisportiva Girasole di Carbonia venga seguito da tutti coloro che sono in grado di dare un contributo, piccolo o grande che sia, utile ad attenuare, almeno in parte, il grave disagio sociale presente nella città di Carbonia e nell’intero territorio.

Giampaolo Cirronis

 

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Ricorrerà domani, 10 aprile, il 168° anniversario della fondazione della Polizia.

Le celebrazioni, a causa dell’emergenza sanitaria in atto, saranno limitate a rendere gli onori a tutti gli appartenenti della Polizia di Stato caduti in servizio.

Il questore Pierluigi d’Angelo ed il prefetto Bruno Corda deporranno una corona di alloro alla lapide commemorativa posta all’ingresso della questura di Cagliari.

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La Camera del Lavoro CGIL, congiuntamente alle organizzazioni sindacali di Categoria e al sindacato dei pensionati Spi Cgil della Sardegna Sud Occidentale, ha promosso una raccolta fondi a sostegno delle strutture sanitarie del nostro territorio.

«Con questa iniziativa spiega il segretario generale della Camera del Lavoro CGIL Sardegna Sud Occidentale Antonello Congiu la nostra organizzazione intende aiutare in maniera tangibile tutti coloro che con il loro lavoro sono in prima linea nell’emergenza corona virus. La cifra che abbiamo potuto raccogliere, che deriva dalle quote associative dei  nostri lavoratori e pensionati di tutto il sindacato confederale, per quanto limitata, vuole essere un segnale di concreta solidarietà del mondo del lavoro e dei pensionati, nei confronti di chi si trova ad affrontare una grave situazione emergenziale e di grandi difficoltà per la scarsa disponibilità delle risorse economiche. Pensiamo che questo fondo, anche nei suoi limiti, possa aiutare le Aziende sanitarie di Sanluri e Carbonia, nella gestione dell’emergenza Coronavirus

«Intendiamo così contribuire, a supporto delle attività assistenziali, al miglioramento delle cure del paziente e delle condizioni di lavoro degli operatori, per acquisti di materiali di consumo, quali mascherine, tute protettive, disinfettanti e strumentazioni necessari ai medici, e potrebbero essere utili agli infermieri, gli OSS, al personale medico  e all’altro personale a qualsiasi titolo impegnato in questa difficile battagliaconclude Antonello Congiu -, per limitare le occasioni di contagio di tutti gli operatori sanitari, ai quali esprimiamo una profonda e sincera gratitudine per il loro lodevole impegno umano e professionale.»

 

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Quasi 800mila euro è il valore rimborsato ai consumatori sardi nel 2019 grazie all’attività di conciliazione svolta dal Corecom Sardegna, su delega dell’Agcom, nell’ambito delle controversie tra utenti e gestori di telefonia o pay TV. Il trend di crescita, rispetto al 2018, è del 25%.
Risultato raggiunto da quando è in funzione la piattaforma telematica ConciliaWeb messa a punto dagli esperti dell’autority delle comunicazioni. Il nuovo sistema ha velocizzato notevolmente le procedure e non richiede la presenza fisica degli utenti nelle sedi di conciliazione. Sono 2645 le istanze di conciliazione pervenute nello scorso anno al Corecom Sardegna, 331 quelle per provvedimenti a carattere d’urgenza e 202 le istanze di definizione. Complessivamente il Corecom ha trattato oltre 3.000 controversie tra utenti e operatori.
Tra le motivazioni principali per cui gli utenti si sono rivolti al Corecom figurano le contestazione delle fatture, l’interruzione del servizio per motivi tecnici o amministrativi, ritardo nella portabilità del numero e modifica delle condizioni contrattuali.
La percentuale degli accordi raggiunti nel corso del 2019 è dell’86,30 in procedura ordinaria e dell’88,1 in procedura semplificata. Il valore medio delle conciliazioni è stato di circa 400 €, mentre quello relativo ai provvedimenti decisori ammonta a 756 €, che sale 1.507 € per i provvedimenti decisi con deliberazione.
«I numeri in costante crescita dimostrano la grande affidabilità del servizio offerto e l’elevato grado di fiducia da parte dei cittadini che si rivolgono al Corecom per trattare le controversie con i gestori telefonici». afferma la presidente Susi Ronchi, che ricorda come «l’87 per cento delle risoluzioni vadano a favore degli utenti che si vedono riconoscere le proprie ragioni». Tim, essendo la compagnia con il maggior numero di clienti, risulta essere anche la prima per cui gli utenti si rivolgono al Comitato regionale per le comunicazioni: nel 2019 le istanze sono state 1228. Seguono Vodafone con 548 istanze, Wind3 con 416 e Tiscali con 325.
E’ importante sottolineare che si tratta di un servizio completamente gratuito offerto ai cittadini. Coloro che hanno difficoltà a collegarsi via Internet o sono sprovvisti di un computer possono ricevere assistenza per inoltrare le istanze. Il Corecom Sardegna ricorda che, a causa dell’emergenza COVID-19, le due sedi, quella principale a Cagliari, presso il Consiglio regionale ,e l’altra a Sassari, in via G.M. Angioy, non sono momentaneamente accessibili al pubblico ma è possibile rivolgersi al numero verde 800318084 recentemente potenziato ed attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00.

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Grazie ad un accordo firmato in questi giorni difficili con i sindacati, il gruppo bancario Unicredit realizzerà un piano strategico della durata di 4 anni (2020/2023) chiamato “Team 23”, che vedrà l’assunzione di 2.600 nuovi collaboratori a fronte di 5.200 uscite attraverso pensionamenti anticipati volontari. 

Il piano, oltre a prevedere investimenti aggiuntivi nel Mezzogiorno, riguarderà anche la riqualificazione a nuovi ruoli professionali di 800 dipendenti e la conferma di contratti di lavoro a tempo indeterminato per 900 apprendisti.

UniCredit è una delle banche più importanti e conosciute a livello internazionale, è formata da una rete capillare di 4.000 filiali distribuite su tutto il territorio nazionale e offre servizi ad oltre 26 milioni di clienti attraverso uffici rappresentativi e filiali sparsi in 18 paesi nel mondo.

UniCredit, che offre ai propri dipendenti un ambiente di lavoro multidisciplinare, stimolante e in continua evoluzione, ricerca…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_unicredit_4_20.html .

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In Europa l’Italia è stato il primo Paese ad essere investito pesantemente dal Coronavirus ma ormai tutta l’Europa Occidentale è stata travolta e dall’altro ieri l’Europa ha superato l’Italia per numero di contagi: martedì 7 aprile 140.510 contro 135.586. La penisola iberica in 24 ore ha registrato ben 5,478 casi, l’Italia nelle stessa giornata 3.039. Alle spalle dell’Italia mercoledì c’erano la Germania con 103.228 (+ 4.003 in 24 ore), la Francia con 78.167 (+3.777 in 24 ore) ed il Regno Unito con 55.242 (+3.634 in 24 ore). L’Italia resta ad oggi il Paese con il maggior numero di decessi dall’inizio dell’emergenza ma da qualche giorno sembra aver invertito la tendenza, mentre gli altri Paesi, essendo stati investiti dal virus più tardi, si trovano ancora nella fase ascendente.

Complessivamente, nel Vecchio Continente, in 48 ore i contagi sono passati da 656.206 a 721.156, con un incremento di 64.950. I decessi sono cresciuti da 49.493 a 57.654, con un incremento di 8.161.

I dati sono aggiornati a martedì 7 aprile 2020.

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Il Coronavirus è diventato ormai da alcune settimane una pandemia planetaria ma probabilmente pochi avrebbero osato prevedere che si sarebbe diffusa così velocemente, contagiando ormai quasi 1 milione e 300.000 persone e provocando quasi 73.000 decessi.

Tre giorni fa, i contagiati nel mondo erano 1.136.862, le vittime 63.025; l’altro ieri i contagiati 1.241.973, le vittime 67.841; ieri i contagiati 1.282.931, le vittime 72.776. In 48 ore, i casi di positività sono cresciuti di 146.069 unità, i decessi di 9.751.

Gli Stati Uniti sono largamente il paese più colpito dal contagio, fino a due giorni fa l’Italia era il secondo ma già due giorni fa è stata superata dalla Spagna, che ieri ha raggiunto i 140.510 contagi, contro i 135.586 dell’Italia, seguita dalla Germania con 103.228 e dalla Francia con 78.167. I contagi negli Stati Uniti crescono esponenzialmente e ieri hanno raggiunto la cifra di 333.811.

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Il numero dei casi positivi al Coronavirus oggi si è triplicato rispetto a ieri in Sardegna (40 contro 13) ma questo dato non deve indurre all’allarmismo, perché scaturisce da un considerevole aumento del numero di tamponi eseguiti, 813, contro i 159 di ieri (il rapporto è oltre 5 contro 1).

La provincia a riscontrare il maggior numero di casi di positività è stata anche oggi quella di Sassari, ben 34 su 40, un numero che porta il totale a 654 su 975, con un ulteriore aumento della percentuale: 67,08%. Tre casi sono stati riscontrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 2 nella provincia di Nuoro, 1 in quella di Oristano. Per il secondo giorno consecutivo, nei 107 Comuni della provincia del Sud Sardegna, non sono stati riscontrati casi di positività al Covid-19 (era già accaduto la settimana scorsa, il 1° e 2 aprile), un dato importante, dal quale emerge una buona disciplina e rispetto delle disposizioni imposte dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri e dalle ordinanze del presidente della Giunta regionale, ma non deve assolutamente portare ad abbassare la guardia, perché l’insidia è sempre dietro l’angolo e la straordinaria capacità del virus di propagarsi impone la massima attenzione.

Sono diminuiti i ricoverati con sintomi (112, erano 122 ieri), aumentati i pazienti in terapia intensiva (31, ieri 26) e quelli in isolamento domiciliare (697, ieri 673). Sono aumentati i pazienti dimessi (76, ieri erano 62).

La giornata, purtroppo, ha fatto registrare altri 7 decessi, numero che porta il computo totale a 59.