22 December, 2025

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Il 3° Reggimento bersaglieri della Brigata “Sassari” ha commemorato stamane il 77° anniversario della “Battaglia di Natale” (Fronte russo 25-31 dicembre 1941).

La giornata celebrativa, svoltasi nella caserma “Salvatore Pisano” di Capo Teulada, sede del Reggimento e del 1° Reggimento corazzato, è iniziata con la commemorazione delle gesta e dei caduti del Terzo.

Il 25 dicembre del 1941, il reggimento fu schierato a caposaldo di Petropawlowka, in Ucraina, dove per tre giorni resistette sotto il fuoco di un nemico dieci volte numericamente superiore ed in condizioni ambientali proibitive, riuscendo a mantenere le posizioni e a contrattaccare, conquistando così nuovi capisaldi per rinforzare la linea difensiva.

La cerimonia quest’anno ha visto la partecipazione del comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, il generale di Brigata Francesco Olla, alla funzione religiosa in memoria dei caduti di tutte le guerre, celebrata da padre Mariano Asunis.

Alla celebrazione erano presenti i sindaci e i rappresentanti delle amministrazioni comunali del sud Sardegna e numerose autorità civili e militari convenute da ogni parte d’Italia.

Come da tradizione, i bersaglieri hanno dato prova della loro preparazione atletica con un saggio ginnico e con la presentazione delle attività operative del reggimento.

A seguire la fanfara Goito del 3° bersaglieri e la fanfara di Iglesias hanno allietato i presenti con i canti e le musiche bersaglieresche.

Il colonnello Carlo Di Pinto, comandante del 3° reggimento bersaglieri, ha suggellato l’evento formulando a tutti i presenti gli auguri di “Buon Natale”.

Con una croce di cavaliere dell’Ordine militare d’Italia, un Ordine militare d’Italia, tre medaglie d’Oro al valor militare, tre medaglie d’argento al valor militare, tre medaglie di bronzo al valor militare, una medaglia di bronzo al Merito civile e una medaglia d’argento al valore dell’Esercito concesse alla sua bandiera di guerra, il 3° Reggimento bersaglieri è l’unità più decorata dell’Esercito italiano.

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Il nostro Paese sta vivendo un momento di estrema difficoltà. Le forze della destra più violenta e razzista stanno guadagnando consensi, come, del resto, accade in tutta Europa. L’odio e l’individualismo prendono il sopravvento e sembrano essere le uniche risposte all’aumento delle disuguaglianze che stanno colpendo anche i Paesi più industrializzati come il nostro.

A sinistra le risposte al neoliberismo che ha causato queste disuguaglianze sembrano timide e minoritarie.

Anche nella nostra città le cose non son diverse rispetto ad altre parti d’Italia: i partiti e le altre organizzazioni di massa, che hanno perso iscritti e militanti, non sono più il luogo della partecipazione e della costruzione della proposta politica e amministrativa. Le scelte politiche hanno sempre di più un’impronta personale invece che collettiva. Tutto ciò in un periodo di profonda crisi economica e sociale: il tasso di disoccupazione non cala, i ragazzi e le ragazze partono, le giovani coppie non fanno figli, il numero degli abitanti è in progressiva diminuzione. Le associazioni, pilastro portante della socialità, faticano, anche loro, a farsi carico del costo sociale della crisi.

Noi però a tutto questo non vogliamo lasciare campo libero.

In un momento di profonda difficoltà generale, nel quale i valori progressisti tradizionalmente vicini alle politiche di sinistra sono messi all’angolo, noi non indietreggiamo ma rilanciamo. Crediamo che le risposte alla crescita delle disuguaglianze non debbano essere l’odio e l’individualismo, che non serviranno a risolvere il problema ma che, anzi, creeranno nuove disuguaglianze e consentiranno a chi già ha di continuare ad avere e a chi non ha di rimanere nella sua condizione.

La Casa del Popolo nasceva più di un anno fa con il preciso scopo di creare uno spazio di agibilità politica, culturale e sociale e per sostenere i valori dell’antifascismo, del mutualismo, della cooperazione, della nonviolenza. Abbiamo creato con successo un luogo di incontro e di relazione, di dibattito e di approfondimento, di cultura e di crescita, di emancipazione e di solidarietà.

Il nostro lavoro però non può e non deve fermarsi qui.

Oggi abbiamo nuovi orizzonti: vogliamo restituire alla città e al quartiere dove risiede la Casa del Popolo un nuovo spazio verde. Vogliamo creare un parco pubblico.

Vogliamo che Carbonia ed i suoi abitanti si possano riappropriare di uno spazio che oggi appartiene all’incuria e all’abbandono.

Vogliamo farlo con una grande operazione collettiva che riunisca le persone.

Per questo motivo a fine gennaio organizzeremo un grande momento di lancio del progetto di realizzazione del parco con la partecipazione di importanti figure del mondo della politica e della cultura di livello nazionale. Siamo già impegnati in questi giorni per costruire una grande campagna di raccolta fondi che garantirà la copertura delle spese. Siamo naturalmente alla ricerca di altri volontari e di altre volontarie che possano aiutare a far diventare questo sogno una realtà.

La Casa del Popolo Carbonia

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Sabato 21 dicembre, alle ore 10.00, in piazza Carta, a Cortoghiana, si svolgerà il secondo appuntamento con “Alberi per il Futuro”, l’iniziativa organizzata dal comune di Carbonia in collaborazione con decine di volontari al fine di mettere a dimora un albero per ciascun bimbo nato nella nostra Città nel 2018. Anno in cui sono venuti alla luce 111 creature residenti a Carbonia. Ai 25 alberi messi a dimora sabato scorso se ne aggiungeranno altri 33, che verranno piantumati domani in un’area di Cortoghiana destinata a diventare un vero e proprio polmone verde.

All’evento saranno presenti amministratori locali, volontari, i bimbi, i loro genitori e parenti. In occasione del primo appuntamento sono stati messi a dimora 25 alberelli di ginepro. Questo sabato, invece, per ciascun nato saranno messe a dimora tre piantine di tamerice. Ciascuna piantumazione verrà identificata con un’apposita etichetta contenente il nome, il cognome e la data di nascita del bambino.

Una giornata di festa che proseguirà sabato 28 dicembre.

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Le commissioni Lavoro ed Ambiente si sono riunite in seduta congiunta, presiedute rispettivamente da Alfonso Marras (Riformatori sardi) e Giuseppe Talanas (Forza Italia), e hanno ascoltato una delegazione di amministratori locali e di lavoratori sulle problematiche dei lavoratori trimestrali e semestrali dell’Agenzia Forestas.

Per primi, i Sindaci di Alà dei Sardi (Francesco Ledda), Bono (Elio Mulas) e Monti (Emanuele Mutzu) hanno rivolto alla commissione un appello per individuare in tempi molto brevi una soluzione positiva perché, nelle loro comunità, la situazione è sempre più difficile da gestire. Siamo percepiti come il primo soggetto pubblico ed istituzionale che può e deve dare risposte alla grande domanda di lavoro di queste persone, hanno lamentato i Sindaci, e la mancanza di certezze determina ripercussioni negative sul nostro già debole tessuto sociale.

Successivamente la commissione ha ricevuto una delegazione di lavoratori e rappresentanti sindacali di Forestas, molti dei quali hanno manifestato a lungo sotto il palazzo del Consiglio. Entro il mese di gennaio, è stato detto, occorre assolutamente avviare le procedure per le assunzioni perché, chiusa quella “finestra”, si arriva direttamente ad aprile, a ridosso della campagna antincendio. La “copertura” normativa e finanziaria c’è, hanno poi sostenuto i lavoratori, ma l’Agenzia è del tutto bloccata perché manca la figura di vertice (il commissario) che come rappresentante legale deve adottare con urgenza questi ed altri atti. In concreto, hanno concluso, più di 1000 lavoratori con le loro famiglie stanno aspettando di conoscere la loro sorte dopo anni di precariato.

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri regionali Francesco Mura (Fdi), Daniele Cocco (Leu), Francesco Stara (Progressisti) e Giovanni Satta (Psd’Az).

Nelle conclusioni il presidente della commissione Lavoro Alfonso Marras ha garantito il massimo impegno unitario per una soluzione positiva della vicenda indirizzata alla Giunta ed all’Agenzia Forestas. Dal canto suo, il presidente della commissione Ambiente Giuseppe Talanas ha assicurato la stessa attenzione ai problemi sollevati, attraverso una risoluzione unitaria e, ha infine annunciato, la nomina imminente del commissario di Forestas.

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«Nuove risorse per allargare la continuità territoriale aerea alle rotte minori e avvicinare ancor di più la Sardegna all’Europa e al resto del mondo, più fondi per le leggi di settore in campo sociale, venendo incontro alle richieste dei Comuni, un incremento di cento milioni di euro per la programmazione territoriale, a conferma degli impegni presi con le nostre comunità, e 40 milioni di euro alle imprese artigiane per favorire la crescita di un settore vitale per la nostra economia.»

Così il presidente della Regione, Christian Solinas, anticipa i contenuti della Finanziaria regionale che, dopo il passaggio tecnico dell’esercizio provvisorio, assumerà una connotazione politica con un maxi-emendamento condiviso con il Consiglio, con le categorie e con i territori.
«Dopo l’accordo con cui abbiamo ottenuto più risorse dallo Stato centrale – sottolinea il presidente Christian Solinas – ora ci dedichiamo all’attuazione di quanto promesso, seguendo una visione strategica che questa Giunta ha ben chiara da subito e facendo scelte coraggiose con la piena consapevolezza che più le decisioni saranno condivise più saranno efficaci nella vita quotidiana di tutti i sardi.»
«Sono i primi punti – evidenzia l’assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino – di un lavoro ‘in progress’. Il metodo è quello indicato nel nostro programma: rivendicazione delle risorse necessarie ad esercitare le nostre funzioni, condivisione con l’Assemblea, con le comunità e il mondo delle imprese e del lavoro, fase decisionale. Confidiamo di arrivare ad una Finanziaria che, grazie al contributo ideale e programmatico di tutti, possa avere da subito – conclude Giuseppe Fasolino – quel respiro di legislatura che consenta di attuare buona parte delle scelte già nel primo scorcio del mandato.»

La Finanziaria regionale contiene:

56 milioni di euro in più nel triennio per la continuità territoriale aerea (34 milioni solo nel 2020) con il potenziamento dei collegamenti con gli scali minori (Ct2)

40 milioni nel 2020 per un programma sperimentale a favore delle imprese artigiane attraverso l’erogazione di contributi conto capitale fino al 40% a fondo perduto (legge 949/51)

100 milioni ulteriori nel triennio destinati alla programmazione territoriale per favorire lo sviluppo locale

87 milioni di euro aggiuntivi destinati al fondo per la non autosufficienza e 30 milioni in più in 3 anni per programmi personalizzati a favore di persone con grave disabilità

36 milioni di euro in più in 3 anni per interventi rivolti a persone affette da particolari patologie (erogazione di contributi a favore di talassemici, linfopatici, emofilici, nefropatici e trapiantati)

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Ancora un avviso di allerta è stato emesso oggi dal Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile, valido dalle 18.00 di oggi, 20 dicembre, alle 20.00 di domani, 21 dicembre 2019, con i seguenti codici:

codice GIALLO PER RISCHIO IDROGEOLOGICO (Criticità ORDINARIA) sui bacini: IGLESIENTE, CAMPIDANO, MONTEVECCHIO-PISCHILAPPIU, TIRSO e LOGUDORO.

codice GIALLO PER RISCHIO IDRAULICO (Criticità ORDINARIA) sui bacini: IGLESIENTE, CAMPIDANO, MONTEVECCHIO-PISCHILAPPIU, TIRSO e LOGUDORO.

codice ARANCIONE PER RISCHIO IDRAULICO (Criticità MODERATA) sui bacini: MONTEVECCHIO-PISCHILAPPIU, TIRSO e LOGUDORO.

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«Una soluzione temporanea che si protrae da ben undici anni. Dal 2008 l’ambulatorio di Medicina generale del Comune di Zerfaliu è stato trasferito nei locali del centro di aggregazione sociale del Comune poiché la sede originaria, assegnata dalla Regione alla Assl di Oristano, era diventata inagibile, abbandonata in stato di degrado da tempo. Soltanto grazie all’intervento del sindaco della cittadina, che ha messo a disposizione i locali del centro sociale, si è potuto evitare che i pazienti di Zerfaliu fossero costretti a recarsi all’ambulatorio di Simaxis, nel quale sono stati dirottati per un periodo. Ma questa situazione, nata come soluzione temporanea non può durare ancora a lungo. Sono trascorsi undici anni, durante i quali la Assl non ha mai provveduto ad effettuare i necessari lavori di manutenzione per poter riaprire l’ambulatorio.» 

Questo l’intervento del consigliere regionale del M5S Alessandro Solinas, che ha presentato un’interpellanza in Consiglio: chiede alla Giunta e all’assessore alla Sanità se siano a conoscenza di queste problematiche e se non ritengano necessario e urgente intervenire per garantire l’agibilità e la piena funzionalità degli ambulatori Assl dei medici di medicina generale nei comuni di Zerfaliu e di Solarussa.

«Intanto, nel centro sociale di Zerfaliu, nato per tutt’altra funzione – aggiunge Alessandro Solinas – due stanze sono occupate dal medico di base. Ma l’aspetto più vergognoso di questa vicenda è che questi locali non sono idonei ad ospitare un ambulatorio medico. Basti pensare che sono presenti barriere architettoniche che impediscono ai disabili di entrare, tanto che il medico più volte è stato costretto a visitare i pazienti disabili fuori dalla struttura. Siamo ai limiti dell’assurdo.»

«Anche il sindaco di Solarussa di recente ha denunciato le condizioni critiche in cui versano i locali che ospitano l’ambulatorio del medico di base. Alcuni interventi-tampone sono stati fatti a spese del Comune ma sono necessari ulteriori interventi per garantirne la piena funzionalità e sicurezza. È necessario – conclude Alessandro Solinas – promuovere la presenza capillare dei medici di base mettendo a disposizione di immobili idonei ad ospitarne lo studio per assicurare l’assistenza sanitaria primaria su tutto il territorio regionale, in particolare nei piccoli Comuni e nei Comuni delle aree interne e delle zone montane e disagiate.»

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Sabato 21 dicembre , a Stintino, l’annuale appuntamento con le musiche ed i canti natalizi, giunto alla decima edizione, si svolgerà nella chiesa parrocchiale. L’appuntamento, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale, quest’anno avrà come location la chiesa parrocchiale dell’Immacolata Concezione e come protagonista uno tra i più prestigiosi cori gospel in attività: The Anthony Morgan Inspirational Choir of Harlem.

Lo spettacolo, che prenderà il via alle ore 20.00, sarà diretto dal maestro Anthony Morgan. Il coro si è esibito già in importanti teatri italiani dall’Auditorium di Roma al Teatro Smeraldo, dallo storico club Blue Note Milano al Teatro Accademia di Conegliano Veneto per arrivare anche alla trasmissione televisiva Scalo 76, trasmessa da Rai 2.

Il concerto si inserisce all’interno del cartellone predisposto dall’assessorato comunale alla Cultura, con l’assessora Francesca Demontis, in collaborazione con La Mirò eventi.

Lunedì 23 dicembre, dalle 16.00 alle 18.00, gli elfi di Babbo Natale aspetteranno i bambini nella biblioteca comunale di piazza dei 45 per giocare con loro. La serata è organizzata in collaborazione con il Circo Mobile.

È previsto ancora un appuntamento in musica il 28 dicembre, alle 19, quando al Mut di via Lepanto si esibirà in concerto l’associazione culturale Beata Vergine Assunta Coro Baratz di Villassunta.

Al Mut, prima del concerto del Coro Baratz, è prevista la proiezione del documentario La storia di Stintino, realizzato con immagine girate nel periodo che va dal 1990 al 2010. Gli autori dei testi sono i giornalisti Angelo Santoro e Lino Mura, le immagini sono state realizzate da Mauro e Paolo Fancello.

A fare da cornice a questi eventi, e sino al 6 gennaio, sarà sempre il presepe a grandezza naturale, La “Betlemme d’Europa”, che si sviluppa lungo il porto Minori, la piazza “Senato”, piazzetta delle vele, lungomare Cristoforo Colombo, piazza Cala d’Oliva e via Asinara. Per chi volesse, inoltre, sino all’Epifania sarà possibile partecipare al contest fotografico su Instragram, organizzato dall’associazione Il Tempo della Memoria, utilizzando l’hashtag #presepestintino2019 e taggando nella foto il profilo @stintinochristmas. Le foto migliori saranno selezionate per far parte dell’archivio fotografico ed esposte la prossima edizione del presepe e riporteranno il nome dell’autore.

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Con il brano “Billy Blu“, Marco Sentieri compie la straordinaria impresa di raggiungere il palco dell’Ariston, dove si esibirà tra i finalisti di Sanremo Giovani al 70° Festival della Canzone Italiana, dal 4 all’8 febbraio 2020. Nel serratissimo “duello” con Shari, dopo il pareggio decretato dalla giuria in studio (composta da Pippo Baudo, Carlo Conti, Antonella Clerici, Gigi D’AlessioPiero Chiambretti a cui Marco ha ricordato Giorgio Faletti in “Minchia signor tenente“) ed un punto a testa tra giuria demoscopia e commissione RAI capitanata da Amadeus, è stato decisivo il televoto da casa ed il pubblico televisivo ha premiato l’artista campano. Il brano di Marco Sentieri, che tratta la delicata tematica del bullismo, porta la prestigiosa firma del compianto autore scomparso a febbraio di quest’anno, Giampiero Artegiani.

«Ieri sera ho vissuto un’emozione fortissima, ma allo stesso tempo ero concentrato nel far arrivare un messaggio a cui tengo troppo – dice Marco Sentieri -. Spero di essere arrivato al cuore di tutti, sia dei bullizzati che dei bulli. Il mio risveglio non c’è ancora stato, mi sembra di sognare.»

 

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Cultura e intrattenimento in questo lungo fine settimana di appuntamenti che accompagnerà cittadini e visitatori fino al 25 dicembre. Si parte oggi (venerdì 20), alle 16.00, presso il MAB, Museo Archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco, con la presentazione al pubblico del libro “Il Paese dei cuori”alla presenza degli autori, il dottor Roberto Tumbarello e la dottoressa Sabrina Montis. Domani, sabato 21, altro appuntamento culturale: alle 17.30, nell’aula consiliare, verrà presentato il libro “Il Profumo della Storia. Sardegna Sud-Occidentale nel XVIII e XIX secolo”. Ovvero le circostanze storiche della nascente comunità isolana di Sant’Antioco che ispirarono il romanzo “Il Profumo del Ginepro”, scritto dal Paolo Balia.

E poi tanta animazione con “Il Villaggio di Natale”, da sabato 21 fino a mercoledì 24, per poi riprendere giovedì 26 dicembre. Tutti i giorni, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 21.00, saranno aperti la Fiera Mercato di Piazza Umberto e il Giardino delle Fiabe di Piazza Italia, dove si terranno gli spettacoli dedicati ai bambini. Ma in programma anche altri appuntamenti, fissati in particolare per lunedì 23: alle 16.30, spettacolo itinerante degli “Zampognari di Sardegna”; dalle 17.00, sfilata di Natale della banda musicale Santa Cecilia; infine evento di chiusura del concorso “Natale in vetrina”, quest’anno dedicato alle fiabe della Disney.