24 December, 2025

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L’aeroporto di Cagliari-Elmas, venerdì 6 dicembre, alle 9.30, ospiterà la presentazione dei risultati intermedi del progetto cluster RadarDrone – Realizzazione di Radar modulari per il monitoraggio e la sicurezza delle aree critiche, promosso da Sardegna Ricerche e condotto dall’INAF-Osservatorio Astronomico di Cagliari con la collaborazione del Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università di Cagliari (DIEE), del Distretto Aerospaziale della Sardegna (DASS) e il coinvolgimento di undici aziende del territorio.
I sistemi radar sono utilizzati in una miriade di applicazioni: negli aeroporti e sugli aerei, per il controllo meteorologico ma anche del sottosuolo, nel settore dell’automotive come in quello delle infrastrutture.
Il progetto RadarDrone mira a raccogliere tutte le competenze isolane sul tema dei radar, con l’obiettivo di progettare e realizzare di una piattaforma per la ricerca e lo sviluppo di sistemi all’avanguardia in questo campo. I costi per la ricerca sono piuttosto elevati, e per questo il progetto si prefigge anche di semplificare per le imprese coinvolte l’accesso alle tecnologie e agli strumenti indispensabili per lo sviluppo di tecnologie più performanti.

Durante l’incontro si parlerà dei risultati della prima fase del progetto attraverso gli interventi dei ricercatori dell’INAF‑OAC e del DIEE e dei rappresentanti di alcune delle imprese del cluster. Sarà illustrato in particolare il sistema antidrone “Aeroscope” recentemente installato nell’aeroporto di Elmas.

Il progetto è realizzato attraverso il programma “Azioni cluster top-down” di Sardegna Ricerche ed è finanziato grazie al POR FESR Sardegna 2014-2020. Come per tutti i progetti cluster, anche per RadarDrone vale il principio della “porta aperta”: tutte le imprese del settore interessate possono entrare a far parte del progetto in qualsiasi momento.

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Il Premio Bianca d’Aponte si sposta a Roma per un evento speciale, il 18 dicembre, al Teatro Eduardo De Filippo dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini. Una serata che, dalle ore 21.00, vedrà alternarsi sul palco la vincitrice del Premio 2019 Cristiana Verardo, quella del premio della critica “Fausto Mesolella”, Lamine, e le altre finaliste di quest’anno Chiara Bruno, Eleonora Betti, La Tarma, Martina Jozwiak, Rebecca Fornelli, Giulia Ventisette e ChiaraBlue. Con loro ci saranno poi, in veste di ospiti, Tosca, Joe Barbieri, Giuseppe Anastasi, Musica Nuda, Mariella Nava ed altri artisti ancora da definire. Nella serata, che sarà condotta da Carlotta Scarlatto, verrà presentato il nuovo bando del concorso, l’unico in Italia riservato a cantautrici, per l’edizione 2020.

L’evento rientra nella programmazione di dicembre dell’HUB culturale di Officina Pasolini Regione Lazio, il laboratorio creativo di alta formazione coordinato da Tosca, Massimo Venturiello e Simona Banchi. La stessa Tosca è stata, fra l’altro, madrina della recente edizione del d’Aponte, a fine ottobre al teatro Cimarosa di Aversa.

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Non c’è nessuna delibera dell’Aou di Sassari che decida le “sorti” della struttura complessa di Cardiologia e, di riflesso, della scuola di specializzazione in Cardiologia. La delibera citata più volte dagli organi di informazione, la 913 del 21 novembre scorso, riguarda la modifica dell’atto aziendale per la trasformazione della Chirurgia Vascolare da struttura a direzione universitaria a ospedaliera e dell’Otorinolaringoiatria da struttura a direzione ospedaliera a universitaria.

Per quanto riguarda, invece, la Cardiologia che è sempre stata una struttura a direzione ospedaliera, la direzione strategica non ha adottato alcun atto. Come avvenuto per Chirurgia vascolare e Otorinolaringoiatria, la modifica della natura di una struttura, da direzione ospedaliera a universitaria, così prevede l’atto aziendale all’articolo 72 e approvato a ottobre 2017, viene «adottata con atto deliberativo dal direttore generale dell’Aou di Sassari, d’intesa con il rettore, nel rispetto delle relazioni sindacali e previa informativa alla direzione regionale Sanità della Regione autonoma della Sardegna».

«La situazione delle scuole di specializzazione dell’Università è sempre alla nostra attenzione – afferma il direttore generale Nicolò Orrù – perché lì si formano quei medici che poi potranno essere i professionisti delle nostre strutture. Per questo motivo, anche in stretta sinergia con l’Università di Sassari e la Regione, ci siamo messi a disposizione per una eventuale soluzione condivisa. Da parte nostra – conclude Nicolò Orrù – c’è la massima apertura, perché è interesse di tutti che le scuole di specializzazione funzionino.»

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Torna l’atteso appuntamento “Per le vie di Betlemme, Su Nascimentu in Grutta”, manifestazione giunta alla sesta edizione: un percorso nel suggestivo scenario delle grotte, tra atmosfera natalizia e antichi sapori della tradizione. L’evento, organizzato dalla “Cooperativa Archeotur” e dal comune di Sant’Antioco, si svolgerà in via Necropoli (S’Arruga de Is Gruttas) a Sant’Antioco, 8 dicembre a partire dalle 10.00.

Un’imponente e unica scenografia farà da cornice al presepe vivente che, allestito con la massima attenzione per ogni singolo dettaglio, verrà portato in scena nel “Villaggio Ipogeo”, cuore del centro storico antiochense. Circa 250 figuranti in abiti dell’antica Palestina, tantissimi animali (tra cui asini, cavalli, buoi e anatre), nonché il bambinello in tenera età, ricostruiranno l’atmosfera della Natività. Non mancherà la collaborazione delle associazioni locali e dei residenti di via Necropoli, che apriranno ai visitatori cortili e case. Saranno inoltre presenti diversi stand di prodotti tipici locali.

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Grande impresa del Cortoghiana, stravince ad Arborea 4 a 0 ed accede alla semifinale della Coppa Italia. Di Devid Pinna, autore di una doppietta, Danilo Loddo e Marco Foddi i goal della vittoria, Nella squadra di Marco Farci ha esordito fin dal 1′ il neo acquisto Lorenzo Loi, ex del Carbonia, proveniente dal La Palma Monte Urpinu. Nel finale ha esordito anche Lorenzo Pisu. In evidenza Pierpaolo Martini.

Sugli altri campi, si sono qualificate Macomerese, Ilvamaddalena ed Usinese. La Macomerese Calcio ha perso 2 a 1 sul campo del Sant’Elena, dopo aver vinto 2 a 1 in casa e la qualificazione è stata così decisa ai calci di rigore; l’Ilvamaddalena ha pareggiato 1 a 1 a Stintino, dopo aver pareggiato 0 a 0 in casa ed ha così passato il turno per il goal realizzato in trasferta; l’Usinese, infine, forte del 5 a 1 della gara d’andata, ha pareggiato 0 a 0 a Tortolì, approdando senza alcun problema alle semifinali.

Le semifinali sono in programma il 12 ed il 26 febbraio 2020: Cortoghiana-Macomerese e Ilvamaddalena-Usinese, chi giocherà la prima in casa verrà deciso tramite sorteggio.

Lorenzo Loi, il nuovo acquisto del Cortoghiana ha esordito oggi nella vittoriosa trasferta di Arborea. Sullo sfondo, Marco Foddi.

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«Una prassi oramai consolidata nell’amministrazione della sanità sarda quella di attendere il verificarsi di problematiche nei reparti e negli ambulatori ospedalieri degli ospedali di Iglesias per giustificarne il trasferimento con la dicitura “trasferimento temporaneo ad altro nosocomio per garantire le urgenze” per poi, invece, decretarne la chiusura definitiva invocando la mancanza di numeri per riaprirne le strutture. Così in questi giorni, nuovamente, è il turno della radiologia del CTO di Iglesias.»
La consigliera regionale M5S Carla Cuccu, segretaria della commissione Sanità del Consiglio regionale, è durissima sull’interruzione del servizio di Radiologia al CTO di Iglesias..

«Non resteremo a guardare silenti questo ulteriore rimbalzo di responsabilità per consentire di impoverire, ancora di più, la cittadina di Iglesias delle sue rinomate eccellenti tradizioni sanitarie. Da ben 3 ospedali di altissimo livello, capaci di garantire la mobilitaà attiva dando risposte all’intero territorio regionale e nazionale, la cittadina si è ridotta ad avere un unico ospedale, il CTO ancora in fase di ristrutturazione. Sono state spese ingenti somme di denaro pubblico per la sua ristrutturazione e adeguamento dei macchinari ed ancora oggi apprendiamo dalla stampa di un nuovo guasto che ha mandato fuori uso la radiologia tradizionale. Gli iglesienti – conclude Carla Cuccu -, hanno diritto a prestazioni sanitarie efficienti da erogarsi in tempo reale ed immediato.»

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«Gli interventi anti alluvione finanziati dallo Stato per oltre 125 milioni di euro sono a rischio. A sei anni dalla tragica alluvione del 18 novembre 2013 la città di Olbia non è ancora stata messa in sicurezza, il piano di mitigazione ambientale è fermo, e oggi, come ci ha ricordato la Corte dei Conti, la Regione Sardegna rischia seriamente di perdere i fondi già stanziati. Se le opere non verranno appaltate entro un anno, Olbia perderà il finanziamento. Alla luce di questa grave situazione stride l’immobilismo della Regione Sardegna, in particolare dell’assessore all’Ambiente Gianni Lampis e del Presidente della Regione Christian Solinas. Il primo in qualità di assessore competente e il secondo come Commissario di governo contro il dissesto idrogeologico sulla base decreto legge 133 del 2014, anziché sollecitare il completamento di questo progetto, stanno inspiegabilmente tergiversando per quanto riguarda il rilascio della Valutazione di impatto ambientale. Sul punto anche l’interrogazione presentata in merito dal consigliere regionale Roberto Li Gioi il 13 settembre scorso è tutt’ora senza risposta. Sembrerebbe a questo punto che il governo regionale tacciato sino al 24 febbraio scorso dal sindaco Settimo Nizzi di essere “nemico”, con la nuova legislatura sia diventato fin troppo “amico”. Quello che sta accadendo sotto gli occhi di tutti è gravissimo: la Regione fa orecchie da mercante di fronte alle interrogazioni, prende tempo, avvantaggiando di fatto il piano ostruzionistico del primo cittadino di Olbia. Le opere anti alluvione tanto contestate dal sindaco Settimo Nizzi sono infatti state congelate. Ci troviamo di fronte a una situazione gravissima, da denunciare pubblicamente. L’inerzia della Regione sta mettendo gravemente a repentaglio la sicurezza dei cittadini olbiesi. Nello specifico Olbia potrebbe perdere 125 milioni e 300mila euro stanziati il 29 gennaio scorso.»

E’ la denuncia del deputato Nardo Marino, del consigliere regionale Roberto Li Gioi e dei consiglieri comunali di Olbia Roberto Ferinaio e Maria Teresa Piccinnu (M5S).

«Gli uffici dei Lavori pubblici hanno completato la progettazione, comprese le integrazioni richieste dall’assessorato all’Ambiente. Manca soltanto il giudizio di compatibilità ambientale ma soprattutto manca la volontà politica di portare a compimento un iter infinito cominciato sei anni fa subito dopo l’alluvione che mise in ginocchio il territorio gallurese. Nella maggioranza di centrodestra sulla questione qualcosa inizia a scricchiolare. Secondo quanto riportato dalla stampa, infatti, l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia avrebbe dichiarato che le misure anti alluvione da 125 milioni e 300 mila euro devono essere cantierate – aggiungono Nardo Marino, Roberto Li Gioi, Roberto Ferinaio e Maria Teresa Piccinnu -. Ricordiamo in proposito che sulla base dell’ordinanza regionale 245/1 del 2 marzo 2016 l’assessore ai Lavori pubblici è il soggetto attuatore dell’accordo di Programma stipulato il 4 novembre 2015 tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il ministero dell’Ambiente e la Regione Sardegna per gli interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico.»

«A questo punto, la volontà espressa dell’assessore Roberto Frongia rappresenterebbe una novità rispetto alla dolosa indolenza di questo governo regionale che ha avallato sinora gli intenti procrastinatori del primo cittadino di Olbia – concludono Nardo Marino, Roberto Li Gioi, Roberto Ferinaio e Maria Teresa Piccinnu – calpestando di fatto il diritto alla sicurezza di migliaia di persone che continuano a vivere nel terrore del ripetersi di un evento che ha segnato irrimediabilmente la storia della città.»

 

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«E’ urgentissima una convocazione da parte del MiSE sulla vertenza ex Alcoa – SiderAlloys per fare chiarezza sullo stato dell’arte della ripartenza dello smelter del Sulcis. I 600 lavoratori ex Alcoa e dell’indotto devono conoscere il loro destino dopo anni di incertezza.»

Lo dichiara Guglielmo Gambardella, responsabile nazionale Uilm del settore siderurgico italiano.

«Le notizie trapelate sulla mancata firma del Memorandum of Understanding sul prezzo dell’energia concordato con la sottosegretaria Alessandra Todde, fanno assumere un carattere paradossale se a fronte di una positiva risposta del MiSE sul tema cruciale per il riavvio della produzione dell’alluminio è la stessa SiderAlloys a tirarsi indietro inspiegabilmente. E’ quindi necessario un incontro di verifica per chiarire i motivi del rifiuto della proposta sul prezzo dell’energia. Ci auguriamo che SiderAlloys abbia avuto la necessità di fare una ulteriore riflessione sul tema; non vorremmo che la vicenda dal paradossale si passasse al drammatico», conclude Guglielmo Gambardella.

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A seguito dell’interruzione odierna dell’erogazione idrica da parte di Enas verso le vasche di accumulo del Consorzio industriale provinciale di Sassari nel sito di Porto Torres, per interventi di manutenzione comunicati soltanto ieri, sono in esaurimento le riserve idriche consortili sia di acqua potabile che per usi industriali.
Al momento l’Enas non è in grado di comunicare quando il servizio sarà ripristinato.

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La caserma dei vigili del fuoco di Cuglieri, un presidio oggi attivato parzialmente soltanto nel periodo estivo, diventerà un presidio permanente.

Dopo la risposta positiva all’interrogazione parlamentare presentata da Lucia Scanu, dal ministero dell’Interno è arrivato il decreto che istituisce l’attivazione di un predio permanente dei vigili del fuoco a Cuglieri, cittadina di 2.500 abitanti in provincia di Oristano.

La richiesta è stata presentata dalla deputata del M5S al Parlamento, a seguito di un incontro promosso dai rappresentanti del sindacato CO.NA.PO. a settembre 2018 e svoltosi a Cuglieri, al quale parteciparono i portavoce del M5S Lucia Scanu, Alessandro Solinas, Luciano Cadeddu, le sigle sindacali, i rappresentanti del corpo dei vigili del fuoco e del comune di Cuglieri.

«Con l’attivazione permanente della caserma dei vigili del fuoco la cittadina di Cuglieri e il territorio circostante verranno finalmente dotati di un fondamentale presidio di sicurezza di cui si sentiva necessità da tempo – spiegano i portavoce Lucia Scanu ed Alessandro Solinas -. I tempi d’intervento verranno finalmente ridotti a beneficio della sicurezza dei cittadini e della salvaguardia del territorio. Il potenziamento della pianta organica in loco renderà più agevole l’intervento dei Vigili n un territorio molto vasto e impervio come quello servito dal distaccamento di Cuglieri, che comprende i comuni di Montiferro, Sennariolo, Tresnuraghes e le loro rispettive borgate marine, le quali da sole raggiungono nel periodo estivo una popolazione di circa 15.000 persone.»

«Quello ottenuto oggi è grande risultato – concludono Lucia Scanu ed Alessandro Solinas – che non avremmo potuto raggiungere senza l’impegno del ministero dell’Interno, della Prefettura e di tutte le autorità coinvolte alle quali va il nostro più grande ringraziamento.»