25 December, 2025

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«Abbiamo ribadito al ministro, in maniera piena e forte, che la vertenza latte è un’emergenza sociale che dura da troppi anni e che bisogna trovare soluzioni che diano stabilità al comparto. Le norme esistono da tempo ma stranamente non vengono applicate e i nostri pastori continuano a non vedere soddisfatte le proprie aspettative.»

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, al termine della riunione di insediamento del tavolo nazionale del latte ovino convocato oggi a Roma dal ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova.

«Il decreto emergenza del precedente Governo, diventato poi legge 44 del 2019 – ha precisato l’assessore regionale dell’Agricoltura – prevede il monitoraggio delle produzioni, ed è questo il primo decreto attuativo necessario per assicurare trasparenza e tracciabilità nel sistema. È indispensabile avere regole certe e precise e pertanto abbiamo chiesto la piena applicazione di quanto previsto dalla stessa legge e più in generale dal regolamento Ue 1308 del 2013 sull’organizzazione comune dei mercati dei prodotti lattiero-caseari:»

«Abbiamo anche fatto presente al ministro – ha sottolineato Gabriella Murgia – che abbiamo richiesto all’Ispettorato del Ministero i dati sulle eventuali eccedenze per valutare l’attualità della misura che prevede il ritiro del pecorino romano per destinarlo agli indigenti. Occorre avere numeri certi che consentano di valutare se i 14 milioni di euro debbano essere destinati a questo intervento, e quindi ai trasformatori – ha concluso Gabriella Murgia -, oppure essere dirottati verso altri programmi per il rilancio della filiera e il sostegno della parte più debole: i nostri pastori.»

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Sta meglio il presidente del Consiglio comunale, Edoardo Tocco, che mercoledì sera, mentre da poco aveva cominciato a guidare il lavori dell’assemblea municipale di Palazzo Bacaredda, è stato colto da un malore improvviso. Con l’arrivo dell’equipe sanitaria del 118, il responsabile dell’aula civica è stato poi trasportato all’ospedale Brotzu. Edoardo Tocco, già nella tarda serata, si è ripreso dal malessere.

«Voglio tranquillizzare tutti per i messaggi e le chiamate a supporto – dice Edoardo Tocco –. Gli accertamenti eseguiti nel corso della giornata hanno sgombrato il campo su eventuali patologie. L’azione amministrativa dell’emiciclo di via Roma non subirà alcun rallentamento per questo piccolo episodio.»

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E’ stato inaugurato questo pomeriggio, a Carbonia, il primo centro di domotica della Sardegna, “Domo Noa”. Al taglio del nastro, effettuato dal sindaco Paola Massidda e dalla presidente dell’associazione di volontariato Le Rondini che gestirà la struttura, Franca Boi, erano presenti il direttore scientifico dell’associazione Leonardo Tola e numerosi sindaci ed amministratori del Comuni del Sulcis Iglesiente.

Con l’inaugurazione del Centro che, lo ricordiamo, venne inaugurato una prima volta nel 2010 ma non è stato finora utilizzato per i fini proposti, la città di Carbonia compie un passo avanti importante nel campo dell’inclusione sociale dei disabili. “Domo Noa” è uno spazio appositamente strutturato e idoneo a favorire il processo di crescita e di integrazione sociale di persone disabili con forti bisogni di accompagnamento, al recupero di una relazione sociale e di autonomie personali per la propria cura e gestione quotidiana. I principali fruitori saranno disabili fisici e motori; disabili intellettivi e relazionali; soggetti con disabilità sensoriali e disabili gravissimi tracheotomizzati. “Domo Noa” sarà anche un centro ricreativo sociale, punto di riferimento per l’integrazione e l’aggregazione dei ragazzi.

Allegati gli interventi del sindaco Paola Massidda, dell’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera e della presidente dell’associazione “Le Rondini”, Franca Boi.

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Il Consiglio regionale si riunirà venerdì mattina alle 9.30 ed andrà avanti ad oltranza nell’esame del disegno di legge n. 74 (variazione di bilancio).

Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo che ha raggiunto anche un accordo sull’oggetto del disegno di legge, che comprenderà esclusivamente provvedimenti in materia di bilancio. Domattina alle 10.00, intanto, la commissione presieduta da Valerio de Giorgi (Misto), riprenderà i suoi lavori per completare l’istruttoria della legge e definire la procedura riguardante gli emendamenti.

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Il consigliere regionale del gruppo dei Progressisti Gian Franco Satta ha presentato una mozione in Consiglio regionale, sottoscritta dall’intero gruppo dei Progressisti, PD e LeU Sardigna, per garantire alla totalità dei pazienti diabetici sardi l’assegnazione dei nuovi dispositivi che evitano il ricorso alla puntura per la misurazione della glicemia.

In Sardegna, i numeri complessivi associati al diabete presentano uno scenario allarmante: su una popolazione di 1.658.138 abitanti, ben 110.000 persone sono diabetiche. L’Isola paga un prezzo altissimo al diabete mellito, infatti è la Regione che presenta il più alto numero annuale di nuovi casi di diabete di tipo 1, con un’incidenza del diabete infanto-giovanile di oltre 50 casi per 100.000 abitanti (nella fascia d’età 0-30 anni), mentre nel resto d’Italia i nuovi casi annuali registrati si aggirano intorno a 6-7 per 100.000 abitanti. Nel resto del mondo, questi numeri vengono raggiunti solo dalla Finlandia.

Ogni anno in Sardegna si hanno circa 700 nuovi casi di diabete tipo 1, che è quello che richiede almeno quattro somministrazioni giornaliere di insulina per la sopravvivenza.

I soggetti diabetici, come risaputo, devono monitorare costantemente la loro concentrazione di glucosio nel sangue per capire quale farmaco o dose di insulina sia meglio adottare. Questo, che spesso ha luogo varie volte al giorno, di norma avviene mediante l’analisi di una goccia di sangue ottenuta attraverso la puntura di un dito. Questa operazione, tra le diverse problematiche causate, tende addirittura dopo anni a far perdere la sensibilità delle dita.

Considerato che attualmente sul mercato risultano essere disponibili nuovi dispositivi che consentono di misurare la glicemia evitando di “pungersi”, e che in taluni casi l’ATS ha prescritto l’utilizzo di tale apparecchio, si ritiene che il nuovo sistema debba essere messo nella disponibilità di ogni paziente diabetico.

Questo nuovo metodo, che facilita sensibilmente il controllo dei valori glicemici, permetterebbe un miglior monitoraggio della malattia e soprattutto, nel caso dei pazienti più piccoli, diminuirebbe l’impatto fisico e psicologico sui bambini in quanto i genitori potrebbero monitorare i valori anche durante la notte.

Per tali ragioni, i sottoscrittori chiedono al presidente della Regione ed all’assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale che, nel più breve tempo possibile, sia garantita l’assegnazione dei nuovi dispositivi che evitano il ricorso alla puntura per la misurazione della glicemia alla totalità dei pazienti diabetici sardi.

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Gli studenti e le studentesse delle scuole coinvolte nel progetto dell’UNICEF Italia ‘Lost in Education’ visiteranno domani dalle 9,00 il palazzo del Consiglio regionale. Anche il Consiglio regionale della Sardegna aderisce, in occasione del 30°anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, al Progetto dell’Unicef Italia “Kids take over”. La manifestazione è organizzata dal Consiglio regionale insieme alla Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza e in collaborazione con i Comitati UNICEF di Sassari e Cagliari.

Il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha così accolto l’invito della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome che unitariamente hanno deciso di ospitare gli studenti nei rispettivi Parlamenti regionali per condividere con i più giovani le esperienze, il funzionamento dell’organo legislativo e renderli  protagonisti della vita istituzionale per un giorno.

Gli studenti dell’Istituto d’istruzione Superiore Pellegrini di Sassari e dell’Istituto Comprensivo Su Planu di Selargius, i due istituti che hanno partecipato al progetto “Lost in Education”, dopo una visita guidata nel Palazzo di via Roma si riuniranno nel Transatlatico del Consiglio e simuleranno una seduta.

Il Progetto “Lost in Education” coinvolge sette regioni italiane: Sardegna, Lazio, Lombardia, Sicilia, Puglia, Liguria e Friuli Venezia Giulia. L’obiettivo è quello di contrastare la povertà educativa e puntare sempre di più sull’educazione di qualità e sul diritto alla partecipazione.

In occasione di questo incontro fino a domani sera, da questo pomeriggio alle 17,30, il Consiglio regionale si decora di blu per celebrare la giornata mondiale dell’infanzia e i 30 anni dall’approvazione, da parte delle Nazioni Unite, della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

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I carabinieri della stazione di Selargius, nella mattinata odierna, hanno arrestato per concorso in furto aggravato un 17enne del posto con precedenti di polizia. I militari, durante un posto di controllo, hanno fermato il predetto, unitamente ad altri individuo datosi alla fuga, a bordo di una Fiat Panda, asportata poco prima nella via del Redentore di Monserrato ai danni di un operaio. Il minore, al termine delle formalità di rito è stato tradotto presso l’Istituto penale per minori di Quartucciu. L’auto è stata restituita al proprietario.

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Si è conclusa la fase istruttoria del procedimento autorizzativo per la ripresa produttiva dello stabilimento Eurallumina di Portovesme. L’assessore regionale della Difesa delll’Ambiente, Gianni Lampis, lo ha comunicato oggi nel corso di un incontro ai rappresentanti dei lavoratori, aggiungendo che la proposta di delibera per la VIA verrà posta all’ordine del giorno della Giunta regionale entro la prossima settimana.

L’iter è stato seguito costantemente con un presidio della RSU e dei lavoratori Eurallumina davanti all’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari.

«Una presenza delle tute verdi iniziata il 28 ottobre, giorno in cui dall’assessorato regionale della Sanità è stato recapitato il parere sulla valutazione di impatto sanitario, tassello mancante alla delibera del 22 febbraio che rimandava ad ulteriori approfondimenti sui temi della salute – si legge in una nota della RSU Eurallumina -. Un rigoroso esame del comitato scientifico nominato dall’assessore della Sanità Mario Nieddu e dal direttore generale Marcello Tidore, consentiva venisse espresso un parere positivo. Da quel momento, l’iter in carico al servizio valutazioni ambientali dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente ha potuto riprendere il suo corso.»

«La RSU per poter monitorare giornalmente gli impegni presi e poi mantenuti il 28 ottobre dall’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis, sulla priorità data agli uffici preposti per la conclusione più celere possibile dell’istruttoria, per poi inviare gli atti alla Giunta regionale per esprimersi sulla V.I.A., in queste quattro settimane di presidio, spesso in situazioni climatiche avverse, ma con immutata determinazione come è stato in questi lunghi e difficili anni, i rappresentanti dei lavoratori hanno avuto un costante confronto con il direttore generale dell’ente ambientale Andreina Farris, che ben conosce la storia dell’Eurallumina, essendo stata assessore dell’Industria nel 2009, quando si fermarono le produzioni, e firmataria del primo protocollo d’intesa – si legge ancora nella nota della RSU Eurallumina -. Nell’ultima settimana c’era stato un nuovo confronto con l’assessore Gianni Lampis, che confermava gli impegni assunti in precedenza, e che ci si stava avviando alle battute conclusive del lavoro di preparazione alla proposta di delibera.»

«Adesso l’ultima parola è di competenza della Giunta regionale, la VIA, valutazione di impatto ambientale, consentirà la realizzazione degli investimenti programmati dalla Rusal per oltre 200 milioni di euro per il riavvio del primo anello della filiera dell’alluminio, con un impatto occupazione di 345 lavoratori diretti, 200 dell’indotto e servizi, circa 200 per le operatività necessarie all’ammodernamento dello stabilimento  che con l’indice statistico utilizzato nel caso specifico valgono 1.450 buste paga, migliaia le persone coinvolte considerando i nuclei familiari. Le tute verdi Eurallumina – conclude la nota della RSU – hanno sciolto il presidio e si raduneranno davanti a Villa Devoto nella data che verrà indicata per il verdetto definitivo, l’ennesima adunata, con l’auspicio che sia l’ultima di un’interminabile serie in questi cinque anni, ricevendo un definitivo risultato positivo per il loro futuro, per la ripresa delle produzioni, del lavoro, dello sviluppo.»

La stretta di mano tra l’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis e Antonello Pirotto. A sinistra dell’assessore, Andreina Farris.

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Alle prime luci dell’alba, i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cagliari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere di una coppia di italiani, emessa dal Tribunale della Repubblica di Cagliari, per traffico e detenzione di sostanze stupefacenti.

Nel corso di attività volta alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti, lo scorso mese di settembre i militari sono venuti a conoscenza che due soggetti, noti a Cagliari poiché punto di riferimento per spacciatori ed assuntori di sostanze stupefacenti, in particolare ketamina, sarebbero partiti per un viaggio all’estero. Sono stati quindi avviati servizi di osservazione presso l’aeroporto nonché verifiche sui passeggeri dei voli in partenza ed arrivi da Cagliari. E’ emerso che gli stessi, un uomo di 43 anni ed una donna di 40, si recavano in Germania e ritornavano a Cagliari facendo scalo a Malpensa. Dall’aeroporto di Elmas sono stati visti entrare a bordo di un’auto Lancia Y, al cui interno vi erano due persone ad aspettarli. Da qui si dirigevano a Cagliari, dove da un’altra autovettura, prelevavano due scatoloni di cartone che trasbordavano nel cofano della Lancia Y.

I militari hanno deciso quindi di bloccarli ed era evidente da subito l’agitazione della coppia. All’interno degli scatoloni vi erano 14 bottiglie di vino di prestigiose marche 8alcune di produzione di noti personaggi televisivi), perfettamente confezionate, che i militari hanno sequestrato. In tale occasione, a seguito di perquisizione, la stessa donna è stata arrestata poiché trovata in possesso di alcune dosi di ecstasy, hashish e marijuana.

Le analisi di laboratori del R.I.S. di Cagliari hanno confermato i sospetti dei militari del Nucleo investigativo: all’interno di 13 delle 14 bottiglie, è stato rinvenuto un liquido contenente ketamina per un peso prossimo a 1,7 kg (con un valore commerciale stimato intorno a 150.000 euro) sarebbe stato possibile ricavare oltre 8.000 dosi.

Per le modalità di confezionamento e per l’ingente quantità, si tratta di uno dei più importanti sequestri di ketamina avvenuti in Italia.

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I carabinieri del Norm della Compagnia di Quartu Sant’Elena, al termine di attività di indagine successiva alla rapina di uno smartphone ai danni di due giovani avvenuta alle prime ore del I novembre nella via Parini di Quartu Sant’Elena, hanno deferito in stato di libertà per concorso in rapina cinque giovani quartesi, dall’età compresa fra i 17 e i 20 anni. Gli accertamenti dei militari, grazie anche all’acquisizione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza, hanno consentito di identificare nei cinque giovani gli autori della rapina in parola, quale atto ritorsivo a seguito del tentato furto del motociclo di proprietà di uno di loro ad opera dei due rapinati, a loro volta denunciati per tentato furto in concorso, avvenuto quella stessa giornata.